Ricordiamo che i tempi di persecuzione sono sempre tempi di tante grazie.. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes.
Abbiamo constatato come la Traditionis Custodes ha, tra l'altro, sancito il passaggio delle realtà un tempo sotto l'Ecclesia Dei - già nell’ambito della Congregazione per la Dottrina della Fede - alla Congregazione per la vita religiosa. Purtroppo abbiamo visto di che panni si vestono i gestori di questo centro di potere così amato da Bergoglio. Il loro dicastero può ora decidere della vita di centinaia di migliaia di persone consacrate in tutto il mondo, la cui sorte è così strettamente legata a quella del Rito Romano antiquior.
Leggo ora, su LifeSiteNews, un articolo di Maike Hickson che, insieme alla conferma delle restrizioni per gli istituti ex Ecclesia Dei già preannunciate qui, mette in relazione questi sviluppi con i tentativi di Roma di allontanare dai loro carismi originari e più rigorosi gli ordini contemplativi tradizionali, come le monache carmelitane di Fairfield, in Pennsylvania e Valparaiso, in Nebraska.
La nuova istruzione vaticana del 2018 Cor Orans prevede che questi ordini vengano organizzati sotto più ampie associazioni-ombrello, rinunciando così alla propria indipendenza e autonomia. Lo scopo: indurre le suore ad abbandonare la loro rigida regola di vita e clausura e ad aprirsi maggiormente al mondo. Secondo Padre Maximilian Dean, eremita e cappellano delle monache di Fairfield, il Vaticano sta cercando di "distruggere" gli ordini contemplativi.
Questo rischio generalizzato per tutti gli ordini contemplativi purtroppo è già noto da tempo. Ne abbiamo parlato qui (da cui si può risalire ai precedenti) e più recentemente qui.
Come noto gli istituti Ecclesia Dei, originariamente associati alla Fraternità San Pio X, a un certo punto se ne sono separati e hanno ricevuto da Roma l'approvazione ufficiale per celebrare il rito romano tradizionale e vivere una vita di fede cattolica tradizionale. Sono ancora chiamati istituti Ecclesia Dei, anche se Papa Francesco ha soppresso la stessa Commissione nel gennaio 2019 [qui - qui]. Abbiamo già visto che ora la TC li ha posti sotto la guida della Congregazione per la Vita Religiosa [vedi].
L'articolo di LifeSite prende le mosse dalla fonte originaria del sito web cattolico tedesco Summorum Pontificum che ha pubblicato (traduzione in inglese da Rorate Caeli - nostra qui) notizie preoccupanti sul fatto che il Vaticano sta pianificando un imminente giro di vite sugli istituti tradizionali 'Ecclesia Dei, per riferire che a febbraio 2022 saranno inviati "delegati papali" presso i tre maggiori Istituti: la Fraternità Sacerdotale di San Pietro, l'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote e l'Istituto del Buon Pastore. Il tutto in relazione anche con la soppressione dell'uso del messale romano tradizionale e dei sacramenti con esso amministrati. In concreto, peraltro, nessuna avvisaglia risulta finora a padre Andrzej Komorowski, superiore generale della FSSP. Ma le fonti romane vengono definite autorevoli e del resto, stando alla TC, il punto è quando succederà, non se succederà.
L'articolista non esita ad accostare quanto si va delineando con il commissariamento e la dolorosa esperienza dei frati francescani dell'Immacolata [vedi - vedi anche qui] e, come già accennato, a quella recente delle monache carmelitane tradizionali di Fairfield, attribuendo alle fonti romane autorevoli la convinzione che papa Francesco e i suoi collaboratori mirino a sopprimere il rito romano tradizionale e la sua vita liturgica non esitando ad utilizzare spie per scoprire chi non si adegui alla nuova riforma. La stessa fonte precisa che ci sono già state interviste da parte di membri dell'equipe dei visitatori guidata dall'arcivescovo José Rodríguez Carballo, al quale faceva capo anche la visita alle monache di Fairfield a fine settembre, recentemente stigmatizzata da mons. Viganò [vedi].
Carballo è stato definito il Saint Just della rivoluzione bergogliana, colui che invia sotto l’inclemente lama dello scioglimento o del commissariamento gli istituti cosiddetti conservatori, che noi chiamiamo semplicemente cattolici [qui]. E ricordiamo che i tempi di persecuzione sono sempre tempi di grandi grazie... (Maria Guarini)
https://accionliturgica.blogspot.com/2021/12/se-aproxima-una-represion-violenta-de.html
RispondiEliminaMi confermo sempre più che si vuol annientare il Santo, libero figlio virtuoso di Dio e dalla Grazia di Dio reso sempre più simile a Lui, per dar sviluppo e diffusione all'uomo/robot programmato e controllato dal Potere e da questo reso sempre più nano/ tecnologizzato nella carne.
RispondiEliminaSono cose risapute, come minimo dal 16 luglio scorso. Sarà la dimostrazione plateale che accordarsi coi modernisti significa mettersi una corda al collo che prima o poi qualcuno tirerà. Paradossalmente tale azione romana porterà molte persone alla FSSPX. La quale riavrà il monopolio del rito antico. E Roma quindi cosa otterrà? Nulla. Potrà forse metter le mani su beni degli istituti ecclesiadei, ma la messa non scomparirà, né il desiderio e l'amore per essa da parte di tanti. I modernisti sono per certi aspetti stupidi, o, meglio, resi stupidi dalla loro stessa ideologia. Coi mezzi moderni che ci sono, internet in primis, solo un matto può pensare di estirpare lì'amore per il rito antico.
RispondiEliminaIl Dr. Peter Kwasniewski, predice il fallimento finale di tutte queste misure, su LifeSite:
RispondiEliminaSe i responsabili dell'attuazione del motu proprio osano davvero attaccare le costituzioni di questi istituti e il loro impegno di principio alla tradizione liturgica di valore perenne (che, come ci ha ricordato Benedetto XVI, è una questione di dottrina, non di mera disciplina), allora è giusto dire che i vostri sforzi saranno significativamente controproducenti. Nel peggiore dei casi, possono far saltare in aria questi istituti, ma le varie "schegge" rimarranno fedeli alla tradizione e saranno ancora più difficili da regolare o moderare in futuro.
Kwasniewski, che dà un'idea più dettagliata di come una misura così severa si ritorcerà contro a Roma, ha aggiunto che, dalla loro “ampia esperienza con i sacerdoti e i religiosi degli antichi gruppi Ecclesia Dei, non sono affatto disposti ad abbandonare semplicemente la tradizione e il passaggio, « rapido o lento, ai nuovi libri liturgici; anzi, troveranno modi intelligenti per continuare, anche clandestinamente se necessario
" . "Insomma", ha concluso l'esperto di liturgia, "la campagna contro la tradizione perderà, lenta o veloce che sia. Sono abbastanza convinto che le autorità di Roma lo facciano non sapendo contro cosa hanno a che fare e sentono che con un esercizio di forza bruta possono sradicare questa “difficoltà” nella vita della Chiesa postconciliare. Possono indubbiamente fare molti danni, ma sradicare un movimento tradizionale che, in questo momento, conta migliaia di sacerdoti e milioni di fedeli, sarà una missione impossibile.
“La conseguenza a lungo termine, tuttavia, sarà positiva: sarà impossibile dubitare ulteriormente che i modernisti odiano la tradizione e odiano anche l'opera dello Spirito Santo negli evidenti buoni frutti delle parrocchie, cappelle, monasteri, conventi tradizionali e così via. Quindi gli sforzi dei modernisti avveleneranno ulteriormente l'intero programma 'di riforma' che difendono, firmando la loro condanna a morte”.
(Da Action liturgica)
Ma le autorità ecclesiastiche romane con queste disposizioni pensano di incrementare le vocazioni sacerdotali nei seminari diocesani? Poveri illusi. Il problema è la crisi di fede. E vogliono distruggere istituti e monasteri Ecclesia Dei dove cercano, seppur con limiti umani, di poterla vivere ... Cosa propongono invece le parrocchie, i seminari e gli istituti religiosi "novus ordo" e secondo la spiritualità scaturita dal rinnovamento conciliare e post-conciliare? Io spero che i sacerdoti e religiosi degli istituti e monasteri Ecclesia Dei se hanno a cuore il bene della Tradizione possano resistere alle misure ingiuste (e quindi non di diritto) della Sede Apostolica.
RispondiEliminaAbbaye Sainte-Madeleine du Barroux
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=GxN8nrKgiYY
Messe du deuxième dimanche de l'Avent
https://www.youtube.com/watch?v=IQeISa0fbyk
RispondiEliminaradicatinellafede rnf
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=09vGRW7AqUc
Per i fedeli che sono impossibilitati a spostarsi per raggiungere la chiesa per la S. Messa ecco la possibilità di seguirla in diretta streaming trasmessa dalla Chiesa di S. Caterina V. M. in Vocogno (VB).
Seconda Domenica di Avvento: Santa Messa cantata in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
Domenica 5 Dicembre 2021 ore 10.30.
Rorate Coeli Desuper
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=S0Rv5F88WYA
Anonimo 10:37
RispondiEliminaGrazie. Ma ci voleva tanto ad aggiungere il titolo?
II Domenica d'Avvento - Santa Messa cantata della FSSPX Italia
Ma perché Benedetto XVI tace? Una sua parola in merito avrebbe grande rilevanza...
RispondiEliminaInteressante l'omelia della:
RispondiEliminaII Domenica d'Avvento - Santa Messa cantata della FSSPX Italia
Esattamente come descritto da Robert Benson nel Padrone del mondo. Soppressione degli ordini religiosi soprattutto dei contemplativi
RispondiEliminaGiovanna Comis
Di danni ne potranno fare tantissimi ma non riusciranno nel loro intento.Sicuramente procureranno tanto dolore a tanta gente. Comunque il Signore vede e provvede.....
RispondiEliminaBeh, insomma, sarà la fine di un equivoco! Gli errori, i tradimenti si pagano. Era il caso, anni orsono, di mettersi in mano ai modernisti? di fidarsi dei modernisti?
RispondiEliminaUna omelia alla Santa Messa di oggi, dal priorato di Rimini, bellissima e molto precisa, per coloro i quali hanno voluto ascoltarla... la libertà viene da Dio.. nessuno oltre Dio può toglierci la vera libertà... quella materiale di questi uomini dovrebbe essere chiamata da regime..liberticida... non abbiamo più libertà come uomini.. di nessun genere... sono andati contro ogni legge umana.. ma non potranno mai andare contro Dio e la libertà che ci da Lui.. La Salvezza..
RispondiEliminabastava ascoltare l'omelia di oggi dal priorato di Rimini della FSSPX
RispondiElimina"Anche il papa potrebbe diventare scismatico, se non intendesse mantenere la dovuta unità e armonia con tutto il corpo della Chiesa" (Francisco Suarez, autorevole teologo spagnolo del 600). Con Bergoglio c'è solo l'imbarazzo della scelta, visto che divide la Chiesa e semina dottrine che suscitano più di un prurito di eresia manifesta.
RispondiEliminaIn momenti come questo, giova ricordare cosa scrisse Napoleone negli ultimi tempi della sua vita, i giorni dell'esilio.
RispondiElimina"L’errore più grande che ho fatto è qualcosa a cui nessuno pensa. E cioè la pretesa di distruggere la Chiesa cattolica. Io credevo che la Chiesa fosse come una sorta di serpente, per cui, schiacciata la testa, sarebbe morta. E invece, più schiacciavo questa testa, e più mi accorgevo che la Chiesa mi rinasceva tra le mani. Ho combattuto contro potentissimi eserciti, eppure non ho mai dubitato di combattere contro realtà limitate; ma combattendo contro la Chiesa, mi sono accorto di combattere non solo contro degli uomini!"
È successo in passato, succederà ancora.
"... Negli ultimi tempi, sarà tanta l'iniquità degli uomini e così generale l'apostasia che qualunque rimedio o iniziativa umana sarà impossibile; rimarrà solo il grande mezzo della PREGHIERA... Ecco i tempi nei quali sarà più che mai urgente pregare. Verrà il Figlio dell'uomo in una straordinaria effusione di grazie nella Chiesa e per la Chiesa, ma troverà le anime senza fede ed estremamente rilassate... in questi tempi i pochi fedeli superstiti, sbattuti da fierissime persecuzioni ed impossibilitati a difendersi, potranno trovare scampo solo in Dio, e lo troveranno senza indugio, pregando con insistenza."
RispondiElimina(Sacerdote Dolindo Ruotolo)
Anche MiL fa la sua sintesi
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2021/12/traditionis-custodes-gli-istituti.html
...
Prima di darvene notizia, come facciamo ora, abbiamo cercato anche noi qualche riscontro presso le nostre fonti romane. Dobbiamo dire che nessuna di esse è stata in grado di confermare l’indiscrezione, ma nemmeno di smentirla. E va anche osservato che, ultimamente, le decisioni cruciali in materia di liturgia tradizionale sembrano essere state assunte al di fuori degli ordinari canali di formazione dei provvedimenti papali: per cui è ben possibile, purtroppo, che quanto bolle in pentola sia ignoto anche a chi è ben inserito nella macchina vaticana.
Così - tristemente - stando le cose, e viste la serietà delle testate che ne hanno parlato e l’ampia diffusione che è già stata data alle notizie in discorso, ci è parso doveroso proporle anche ai nostri lettori, rinviandoli al testo che trascriviamo in calce (fonte: Rorate Coeli nella traduzione di Roma perenne) e ai link che abbiamo riportato nelle prime righe: non senza l’avvertenza di cui sopra, ma consapevoli della dolorosa credibilità della previsione.
Ci pare che ulteriori parole di commento risulterebbero soverchie. Al netto dell’attendibilità o meno delle indiscrezioni di cui stiamo parlando, gli eventi già noti hanno reso ormai chiaro che contro la liturgia tradizionale e, soprattutto, contro i fedeli che la amano e la coltivano, nonché contro i sacerdoti che la celebrano con amore e dedizione, è stata lanciata una vera e propria persecuzione: non possiamo definirla altrimenti. Non è forse la prima volta, nella storia della Chiesa, che si verificano eventi simili, e forse non è nemmeno la prima volta che ci pare di essere totalmente indifesi di fronte ad una pur palese e grave ingiustizia. Di fronte a tutto ciò, dobbiamo sempre tener presenti le parole del Signore, come ce le ha trasmesse il Vangelo di S. Matteo (5, 44-48....
Disobbedire per obbedire....Non resta altro.....
RispondiEliminaDavide Rabusin
Resta una sola strada. Questi istituti devono fare la stessa scelta di Mons. Lefebvre nel 1974 quando ci fu il presunto scioglimento della Fraternità San Pio X.
RispondiEliminaSenzatetto riceve Requiem Solenne in Rito Romano (immagini)
RispondiEliminaIl siciliano Gaetano Tinnirello, di soli 33 anni, senzatetto drogato, è morto il 13 novembre a Roma ed è stato seppellito con un Requiem Solenne in Rito Romano a cui hanno partecipato aristocratici, operai, senzatetto e molti altri.
Tinnirello aveva passato gli ultimi anni elemosinando sui gradini della chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, dove i preti appartengono alla Fraternità Sacerdotale di di San Pietro (FSSP).
Don Vilmar Pavesi (FSSP), che ha celebrato il Requiem, ha ricordato gli ultimi giorni di Tinnirello (CatholicNewsAgency.com, 4 dicembre).
Tinnirello giaceva privo di sensi in ospedale dopo l'operazione, quando don Pavesi ha cercato di fargli visita gli è stato impedito l'ingresso. Allora è tornato due giorni dopo. Tinnirello a quel punto era perfettamente lucido, ma non riusciva a muoversi. Voleva bere, così Pavesi lo ha aiutato, ricordandogli della sete di Cristo sulla croce. Poi il prete ha dato l'estrema unzione a Tinnirello. Dopo la benedizione finale, Tinnirello gli ha detto: "Grazie, padre, mi ha reso felicissimo!"
Il giorno dopo, Tinnirello è entrato in coma, è stato operato di nuovo e non ha più ripreso conoscenza.
Don Pavesi ha notato dal pulpito che Tinnirello è tornato lucido solo per poche ore, come il bimbo morto e risorto davanti a San Filippo Neri per confessare, ricevere l'Estrema Unzione e morire di nuovo.
Tinnirello entrava nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini tutti i giorni per salutare tutti i santi della chiesa, si prostrava a terra davanti all'Altar Maggiore. "Ho sempre pensato che il Signore lo salvasse per quell'atto di pietà, fatto in piena sincerità", ha notato don Pavesi.
https://gloria.tv/post/UVNGNh7A6RfE6FAdrPuCmRrj2
Per l'Anno di San Giuseppe, uno sguardo alla reliquia del suo santo manto a Roma
RispondiEliminahttps://www.catholicnewsagency.com/news/249804/for-the-year-of-st-joseph-a-look-at-the-relic-of-his-holy-cloak-in-rome
Carissima Mic,lei ha mai visitato questo mantello?
No, non ne sapevo nulla...
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