Che alla PAV ci sia più di un problema in termini di difesa della vita è cosa nota: l’ingresso di soggetti quantomeno possibilisti su temi come aborto ed eutanasia [vedi] e l’esclusione di componenti storici e da sempre assestati su posizioni di rigore non potevano non produrre effetti.
Le ultime gradevoli novità stanno nel comunicato rilasciato a commento della sentenza Dobbs vs Jackson Health Organization, che ha di fatto travolto la Roe vs Wade e i principi abortisti che, da Oltreoceano, si sono diffusi in Europa e nell’Occidente tutto.
Il testo [qui] presenta il solito armamentario sul dialogo non ideologico, sull’incontro, sulla convivenza tra diverse sensibilità e via dicendo: categorie e approcci cui siamo abituati e che da tempo sono ampiamente praticati pure su quelli che una volta erano definiti “principi non negoziabili”.
Però poi la PAV ci sorprende con qualcosa di veramente old fashioned, perfettamente coerente con l’età media dei suoi componenti: una bella uscita sull’educazione sessuale, inclusa tra i rimedi all’aborto. Si legge infatti nel comunicato:
“Si tratta di sviluppare scelte politiche che promuovano condizioni di esistenza a favore della vita senza cadere in posizioni ideologiche aprioristiche. Questo significa anche assicurare un’adeguata educazione sessuale, garantire un’assistenza sanitaria accessibile a tutti e predisporre misure legislative a tutela della famiglia e della maternità, superando le disuguaglianze esistenti. Occorre una solida assistenza alle madri, alle coppie e al nascituro che coinvolga tutta la comunità, favorendo la possibilità per le madri in difficoltà di portare avanti la gravidanza e di affidare il bambino a chi può garantirne la crescita”.Walter Veltroni non avrebbe saputo fare di meglio, poco da dire.
Ora, penso che alla PAV sappiano che il refrain “adeguata educazione sessuale = meno aborti” viene suonato più o meno dagli Anni Cinquanta, ossia da quando i primi “illuminati” hanno iniziato a parlare di educazione sessuale nelle scuole. Forse alla PAV non sanno che le famiglie cattoliche fanno nella gran parte dei casi educazione sessuale cattolica, nel senso che toccano i temi con rispetto e nei tempi adeguati ad ogni figlio, senza istituzionalizzazioni che sono ridicole e anzi dannose. Magari alla PAV potrebbero leggere le decine di studi che provano come nei Paesi in cui si attua “un’adeguata educazione sessuale” gli aborti, i rapporti precoci e le malattie sessualmente trasmissibili aumentano anziché diminuire. Alla PAV non si rendono conto, insomma, che si tratta di una risposta vecchia e fallimentare, che forse andava in voga quando molti di quelli che la compongono (o i loro maestri) avevano grossomodo vent’anni e stavano persi nei primi amori, nei primi turbamenti, nei primi cortei, nelle prime Messe beat così ben pennellate da Aldo Fabrizi nella sua “Poesia di Natale”. Qui non si discutono le intenzioni, si discutono le soluzioni: non si risolve un problema (l’aborto) pescando nello stessa subcultura che lo ha generato o comunque propugnato.
E’ grave? Beh, non tanto. Fa un po’ ridere, questo sì e speriamo non si traduca in un ufficio di “Pastorale dell’educazione sessuale” o in figure tipo “responsabile dell’educazione sessuale nell’ufficio nuove famiglie” che qualcuno con qualche imbarazzo dovrebbe sostenere, finanziare e magari pure frequentare nelle sue attività. Fa un po’ ridere anche perché il comunicato esce nella giornata mondiale delle famiglie (quante ce ne sono? Mah), cui viene appioppata anche questa “nuova sfida” che la famiglia cattolica in realtà combatte e vince da un paio di millenni. E’ però anche un po’ triste: che alla ridefinizione della questione aborto, che inevitabilmente comporta la pronuncia Dobbs, la PAV risponda con l’educazione sessuale (o con la lotta alle “disuguaglianze”, altro mito smentito dai fatti, che mostrano che nei Paesi più ricchi si abortisce di più) rende chiaramente l’idea di una forma mentis gravemente fuori fuoco, che trattando i temi della difesa della vita intende in realtà proporre una visione dell’Uomo carente e già battuta dai fatti.
Frattanto, centinaia di persone di buona volontà si impegnano nei colloqui con le madri in difficoltà, insegnano ai propri figli il tempo dell’amore vero innanzi a Cristo con la prudenza che viene dal pudore e dal rispetto, confortano famiglie disorientate, restano santo e ostinato segno di contraddizione. E se lo fanno, lo fanno perché credono profondamente che con l’aborto non si possa convivere e che non sia una questione di “sensibilità” ma di carne e di sangue di una donna, di un uomo, di un innocente. (Massimo Micaletti - Fonte)
«Il coach ha diritto di pregare». Dopo l’aborto, un’altra lezione dalla Corte Usa
RispondiEliminaSenza dubbio la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti n. 597 del 24 giugno 2022 sull’aborto è destinata a passare alla storia. Non va però sottovalutato anche un altro pronunciamento – sempre della stessa Corte, sempre deliberato con 6 giudici contro 3 – emanato in questi giorni: quello Kennedy v. Bremerton School District. Con tale verdetto, infatti, la più alta corte americana non ha solo dato ragione a Robert Kennedy – un allenatore di football licenziato da un liceo dopo aver organizzato una pubblica preghiera sul campo al termine di una partita -, ma pure ribadito un concetto: la libertà religiosa conta, e è in conflitto con la laicità dell’istituzione scolastica.
Più precisamente, il giudice conservatore Neil Gorsuch ha scritto in sentenza che il diritto a pregare di Kennedy è sancito dalla libertà di parola e religione – e come tale non può essere contrastato dal distretto scolastico in nome della separazione fra chiesa e Stato. «La Costituzione e il meglio delle nostre tradizioni consigliano mutuo rispetto e tolleranza, non censura e soppressione, sia per le opinioni religiose che non religiose», recita il verdetto, che ha registrato il dissenso di tre giudici liberal – Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan –, che hanno richiamato precedenti in cui era stato dichiarato «inammissibile» che dei funzionari scolastici potessero guidare una preghiera pubblica.
RispondiElimina...segue
La rilevanza di tale verdetto, come acutamente osservato dal National Catholic Register, consiste nel fatto che oggi molti non solo tra gli allenatori, ma anche tra gli insegnanti sono costretti all’autocensura dal clima secolarista e intollerante che si sta radicando negli Usa. Ecco, oggi a costoro la Corte Suprema lancia un messaggio forte: potete esprimervi, non dovete censurare il vostro credo e – se lo ritenete – potete manifestarlo anche con una preghiera. Non è evidentemente cosa da poco, una simile sentenza. Anche perché, giova ricordarlo, ciò che è si sta verificando è una progressiva erosione della libertà di coscienza del corpo docenti.
Come in Europa, anche negli Stati Uniti sempre più insegnanti sono obbligati a conformarsi a codici linguistici – relativi alle pari opportunità e soprattutto al gender – non solo spesso in contrasto con la realtà biologica, ma pure spesso oltraggiosi verso gli insegnamenti della morale religiosa, cristiana in primis. Ne consegue come, pur essendo meno clamorosa di quella sull’aborto, anche con questa sentenza dalla Corte Suprema degli Stati Uniti sia arrivata una grande lezione, che sarebbe bene facesse scuola anche dalle nostre parti: una lezione a difesa della libertà di credo, contro tutti i bavagli genderisti e del politicamente corretto che, in nome di una equivoca «tolleranza» stanno tentando di censurarlo.
Onore quindi a sei giudici conservatori della Corte e anche a Robert Kennedy, un devoto ex marine statunitense che nel 2008 è diventato allenatore di football alla Bremerton High School di Bremerton, Washington – la stessa scuola in cui si è era diplomato nel 1988 –, che si è dimostrato un eccellente coach di libertà. Poteva infatti incassare il provvedimento contro di lui e fare finta di nulla. Invece, da buon americano appassionato di football, ha scelto di giocare la partita più importante della sua vita. E per sua fortuna – e pure nostra – l’ha vinta.
Sconcertante la pubblicità che in questi giorni si vede in TV a qualsiasi ora fatta da "idealista pride" per affermare la normalità e bontà dei rapporti omosessuali: una nonna ad un pranzo di famiglia, dopo aver chiesto al nipote "quando ti trovi la fidanzata ?" ed aver ricevuto da lui la dichiarazione che è gay , meravigliando tutti i presenti imbarazzati gli chiede allora in seguito con sorriso e "mente aperta e progressista": "quando ti trovi un fidanzato?"
RispondiEliminaE poi in seguito, al nipote e ad un altro ragazzo : "e voi quando vi sposate?".
Simile pubblicità per me è scioccante, innaturale , orrenda.
Negli anni 70-80-90 non sarebbe mai stata pensata e tanto meno approvata dalla RAI.Ci sarebbe stata una sollevazione popolare di massa e interpellanze parlamentari dopo una ipotetica messa in onda. Preti vescovi e fedeli si sarebbero indignati con forza chiedendone l'immediata cancellazione.
Ora nulla.
Tutto sembra normale cioè giusto.
È un altro enorme segno del grande cambiamento degenerativo a livello di costume avvenuto in questi 10 anni in Italia e in occidente.
Forse prima che all'educazione sessuale si dovrebbe procedere all'educazione tout court. Comunque non è ammissibile che si facciano figli per ignoranza e con leggerezza, quasi a propria insaputa.
RispondiEliminaPontificia Accademia pro Vita...Amatoria
RispondiEliminaMassimo Mazzucco, gender=distruzione dei valori tradizionali.
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/JdV6ZyFVChDc1CPAjiLSR6zby#115
"Il mio giornale mi ha punito per aver scritto che solo le donne possono avere figli". La storia incredibile del giornalista capo delle opinioni del più letto quotidiano d'America. "In corso una purga di colleghi conservatori, licenziato chi critica l'aborto o i pronomi neutri". Lo scrisse nel 1978 un grande intellettuale francese: “Quando si compra la Pravda, si sa che prima di essere scritti gli articoli sono sottoposti a censura. Ma quando un francese o un italiano leggono i loro giornali non immaginano che, dietro certi articoli c'è una censura fatta dai redattori, dal direttore, dal conformismo, dalla moda politica. E cade nella trappola tesagli. Questa è la ‘nuova censura’, il pericolo più grave che incontra la libertà in Occidente”. Leninista o woke, il progressismo resta intollerante e liberticida...
RispondiElimina28 giugno 2022 20:20
RispondiEliminaMolti anni fa feci un'osservazione tipo la sua ad un uomo, nella sua quarantina, e lui sottolineò che tutti siamo nati così, nel dormiveglia dei nostri genitori.
L'esperienza che hai quando i figli diventano loro stessi genitori, mai la poi avere quando aspetti, educato e preparato, il primo figlio. Forse è necessario che almeno un poco, in quel frangente, la coscienza si assopisca.
Qualcosa faranno contro la Corte Suprema degli USA.Con queste sentenze ha intaccato dei pilastri del progressismo mondiale.Che il Signore li protegga perchè ne avranno proprio bisogno.Ormai tutti i nodi stanno venendo al pettine ed il futuro si prospetta spaventoso.
RispondiEliminaSicuramente. Quella sentenza presto verrà annullata o ribaltata. I mondialisti sono onnipotenti e stanno forgiando con successo una specie di nuova creazione, ogni intralcio verrà spazzato via. Ho letto poco fa che l'Assemblea Costituente francese sta progettando di inserire il diritto all'aborto nella Costituzione.
Elimina«P. Pellegrino un giorno disse al nostro Santo: “Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”. Rispose P. Pio: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore”.
RispondiEliminaPoi, afferrato con la mano destra l’interlocutore con il saio, gli calcò la sinistra sul petto, come se volesse impadronirsi del suo cuore, e riprese con un fare molto perentorio: “L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli sì o no?!”.
“Perché suicidio?”, domandò p. Pellegrino. Assalito da una di quelle, non insolite furie divine, compensate da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà”, P. Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana, se, con l’occhio della ragione vedessi ‘la bellezza e la gioia’ della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi allora sì che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori”».
Letta: «Se sei contro l'Isis, non arruolarti. Se sei contro le rapine, non farne. Se sei contro lo spaccio fuori dalle scuole, insegna a tuo figlio una vita sana. Ma non impedire ai tuoi concittadini di fare quel che tu non sceglieresti per te».
RispondiEliminaImmaginare che le scelte individuali siano e restino tali, prive quindi di ricadute e costi sociali, non è sbagliato: è pura fantascienza. E simile ragionamento - esageriamo - da parte di leader di partito, ecco, non è grave.
È imbarazzante.
Più che imbarazzante. Il sig. Letta non si accorgeneppureche si sta dando la zappa sui piedi. La conclusione logica del suo ragionamento è questa:?se sei contro l'Isis non arruolati, ma non impedire ai tuoi concittadini di farlo...idem per spaccio e rapine.
EliminaLetta come Biden: non laico , ma laicista, dissacratore dei valori inviolabili come quello della vita. Avevamo già la Bonino molto attiva e intraprendente nel campo dell'aborto, ci mancava Letta. Ci possono spiegare questi falsi democratici da che parte stanno!?
RispondiEliminaCastellaz Giovanni
Atrocità dello Stato, questa è la loro Laicità, un elenco infinito di Laicismo.
RispondiEliminaHa preso più soldi Zelensky in 4 mesi che la Grecia in 10 anni...
RispondiEliminaHo letto l'ultimo articolo di Magister e c'è da mettersi a piangere.Non è stato il CV2 l'origine di tutti i mali ma sicuramente ha funzionato da detonatore.Adesso siamo esattamente nell'occhio del ciclone ...
RispondiEliminaLeggo, ma potrei aver capito male, che il PD torinese ha approvato l'avvio di "percorsi di affido culturale, predisponendo un insieme di opportunità culturali dedicate alle famiglie più fragili, a cui famiglie-risorsa e famiglie-destinatarie possano fare riferimento". Aspe: cioè intendono che i bambini poveri verranno accompagnati al teatro o al cinema da una "famiglia-risorsa", cioè benestante, mentre la "famiglia-destinataria" può tranquillamente rimanere a casa a poltrire nella propria poraccitudine? Cosi sembrerebbe. Ho passato anni ad occuparmi di politiche sociali, incluso un periodo nel Consiglio di Amministrazione dell'ente della Compagnia di San Paolo che se ne occupa, e una porcata cosi ancora non l'avevo vista. Non capisco nemmeno perché non è il Comune ad occuparsi a fornire queste opportunità a tutti, invece di delegare il gravoso compito a "famiglie-risorsa".
RispondiElimina
RispondiElimina"Atrocità dello Stato.."
Non sono dello Stato ma di coloro che se ne sono impadroniti, grazie anche all'abulia di chi non va a votare contro, per principio.
Non esiste nessuno per il quale votare "contro". Esiste un partito unico dalle varie sfumature di rosso.
EliminaSul partito unico dalle varie sfumature di rosso dissento. I valori della Meloni sul patriottismo e sulla famiglia, la sua visione di Patria e di società non ha nulla di rosso. Il problema recente è sull'allineamento atlantista...
EliminaUna visita forse improvvisa, accompagnata dal marito: ha partecipato alla Santa Messa in San Pietro, officiata (almeno per un tratto) dal Santo Padre e ha ricevuto la Santa Comunione, prima di far visita alla Comunità di Sant Egidio. Ovviamente, nonostante i raffazzonati tentativi di portare l’attenzione sulla visita alla Comunità di Sant Egidio, legata a doppio filo al neo Presidente della Cei e cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi e al Presidente della Pontificia Accademia della Vita mons. Vincenzo Paglia, tutta la stampa mondiale e soprattutto quella USA, ha rilanciato l’immagine che ritrae la Pelosi ed il marito accostarsi al Papa Francesco e titolato sulla Santa Comunione ricevuta dalla Presidente del Congresso USA.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/pelosi-una-comunione-sfida-ai-vescovi-usa-in-vaticano
Kissinger scatenato in interviste/ dialogo con Putin: E' la voce dell'Oligarchia che cerca di evitare una vera guerra dove si puo' anche perdere.
https://www.maurizioblondet.it/kissinger-scatenato-in-interviste-dialogo-con-putin-e-la-voce-delloligarchia-che-cerca-di-evitare-una-vera-guerra-dove-si-puo-anche-perdere/
Dalla mia personale rassegna stampa mattutina: cielo e terra messi in discussione,il dinosauro Kissinger e i dinosauri(tanti) che trascinano la Chiesa cattolica sulle sabbie mobili(pensando di farcela mettendosi contro il Suo proprio Sposo).
Piangiamo per gli uni e per gli altri, per la loro sorte,se anime pie non pregheranno per la loro conversione. E poi, lasciamo che i morti seppelliscano i morti.
È uno tsunami lgbt in tutto l'Occidente liberaldemocratico anticristiano, Ucraina compresa (non nell'Islam né in Russia, né in Cina) e anche nella Chiesa: non passa giorno che non accadano e vengano pubblicizzati sui media iniziative "culturali" o politiche di lgbt o in favore di lgbt, coming out o matrimoni omosessuali di personaggi famosi, cantanti o attrici o giornalisti, o episodi, fatti, situazioni locali o regionali o nazionali di carattere culturale o politico o sportivo in cui passi il messaggio lgbt.
RispondiEliminaÈ un'atmosfera chiaramente totalitaria!!! Siamo costretti a sorbirci ogni giorno il demoniaco verbo lgbt (come il popolo russo o cambogiano o cinese è stato costretto alla rieducazione comunista per decenni , ricordo il film Urla del silenzio)!!!!! La sinistra bandiera arcobaleno compare in sempre più luoghi civili, pubblici istituzionali e privati, ed ecclesiali.
Si riducono gli spazi di libertà per tutti e si prospettano tempi sempre più difficili per i veri cristiani
RispondiElimina# "le varie sfumature di rosso"
Una semplificazione qualunquistica, per giustificare il proprio filisteismo, forse.
Anche quando in Spagna pochi giorni fa Meloni ha difeso senza peli sulla lingua la famiglia naturale contro quella arcobaleno, Meloni ha esibito "sfumature di rosso"? E chi l'ha subito attaccata se non i "rossi" e i loro amici?
Ci vogliamo svegliare?
…Naturalmente ci sarà chi, riempiendosi la bocca di laicità dello Stato (che è cosa ben più seria!), ci accuserà di voler imporre una dottrina religiosa. Ma qui non c’entra religione o partito, omofobia o discriminazione: sono i fondamentali di una civiltà estesa quanto il mondo e antica quanto la storia ad essere minati; e forse non ci si accorge dell’enormità della posta in gioco.
RispondiEliminaAffermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose. Ad un tale oscuramento del bene comune da confondere i desideri degli individui coi diritti fondamentali della persona.
+ Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo di Bologna