Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 31 luglio 2019

Lettera-appello degli studenti del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II

Una lettera [vedi] ignorata e smentita, secondo la prassi ormai abituale nella chiesa odierna. Estrapolo da un commento: Sequeri [il preside] ha gettato una macchia indelebile sull'Istituto affermando in un comunicato stampa che la lettera non era vera. Se non ne sapevano nulla come facevano a dire che era firmata da 150, poi divenuti 214 vista la posizione del Preside? E saranno ancora di più. Hanno distrutto l'istituto. Sono mediocri imbelli vanagloriosi che lottano contro il reale con tutta l'ipocrisia di chi per migliorare l'offerta distrugge la propria storia. È tipico del pensiero cattolico moderno avere il complesso della modernità e ripensare il cristianesimo senza confrontarsi con la storia cristiana precedente per formulare un pensiero finalmente capace di accogliere le 'sfide' attuali. Poco importa se così snaturano il cristianesimo, che non è un pensiero o un'idea ma un fatto che va prima di tutto riconosciuto e accolto attraverso una Rivelazione di cui non rimane più nulla se non delle idee, storicamente modificabili a seconda delle mode del tempo; tant'è che si può tranquillamente oltrepassare persino  l'insegnamento di Giovanni Paolo II

Lettera-appello degli studenti
del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II


“Pubblichiamo la lettera degli studenti dell’Istituto GP2, desiderando informare il pubblico in merito alla grave situazione che adesso il nostro Istituto sta vivendo. Il nostro auspicio inoltre è chiedere giustizia e vedere garantiti in maniera limpida i diritti nostri e dei nostri professori.
Non avendo finora ottenuto dalle autorità accademiche del nostro Istituto, nè dal Preside nè dal Gran Cancelliere, alcuna risposta soddisfacente e chiara a questa lettera, e inoltre non avendo ricevuto per scritto e pubblicamente l’assoluta garanzia dell’adempimento concreto dell’articolo 89 dei nuovi statuti (sulla continuità dei vecchi programmi e sulla situazione dei docenti) rendiamo pubblica la nostra lettera. Se qualcuno volesse citarla o diffonderla chiediamo solo che vengano rispettate le seguenti condizioni:
  • Pubblicare la lettera nella sua interezza.
  • Che si limiti a condividere fatti oggettivi e fondati sulla situazione, senza emettere giudizi o considerazioni che potrebbero danneggiare o andare contro l’unità della nostra Chiesa o contro l’immagine del Santo Padre, Papa Francesco.
Informazioni sulla lettera: la lettera è stata scritta il 24 luglio 2019 e inviata il 25 luglio alle 11 del mattino agli indirizzi emails del preside dell’Istituto, mons. Pierangelo Sequeri, mettendo in copia il Gran Cancelliere mons. Vincenzo Paglia. Inoltre, il venerdì 26 luglio, la lettera è stata inviata per posta (lettera raccomandata), alle 10 del mattino.”
Fonte: Appello studenti GP2

16 commenti:

Marisa ha detto...

OT
Senti senti, leggi leggi...
(intanto il card. Pell è stato lasciato a marcire nelle carceri australiane... Domandiamoci...)

*Sandro Magister*

Vaticano: conti irregolari in Svizzera e palazzi a Londra pagati a peso d'oro.

https://www.arcsanmichele.com/index.php/vita-della-chiesa/129-vaticano/12306-conti-irregolari-in-svizzera-e-palazzi-di-londra-pagati-a-peso-d-oro-i-cattivi-affari-dell-apsa

Marisa ha detto...

Caro mons. Pierangelo Sequeri, leggo cose stranissime su di lei, il cui nome mai e poi mai vorrei associare a quello di Vincenzo Paglia,(superfluo dettagliare...).

Mi sto chiedendo da tempo e tempo - con profonda delusione, oltre che rabbia - che razza di maleficio si sia abbattuto sulla Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, e le risposte arrivano sciaguratamente ogni giorno. Ma mai e poi mai mi sarei aspettata di dover leggere anche il Suo nome fra quello degli infami pugnalatori della Verità, della Fedeltà a Nostro Signore, del Patrimonio di Fede, di Umanità e di Responsabilità teologica lasciatoci in eredità da quel grande Santo che fu Papa Giovanni Paolo II.

Inutile stare a ricordare i Dieci Comandamenti (esistono ancora nella sua valigia da prete?).

Meglio volare terra terra, con la bufera che tira in questi sciaguratissimi sei anni, e rammentare solo l'esperienza di Pinocchio, che si accorse che le bugie fanno crescere il naso a dismisura.

Con profondo dolore e invincibile nausea.

Japhet ha detto...

Finalmente si inizia a "giocare" a carte scoperte.
La RETE BIANCA il nuovo partito anti-Salvini prososso da Bergoglio = Pd - M5s = Pd - Pd = Pd
Praticamente un "tutti contro uno".
Le "élites" potenti contro la maggioranza di buon senso, tra cui il popolo che non ne può più.

fabrizio giudici ha detto...

Weigel:

http://lanuovabq.it/it/e-weigel-da-del-vandalo-a-paglia

Bene per la denuncia di quel che sta succedendo. Fuori obiettivo per la ricostruzione storica degli ultimi cinquanta anni:

Secondo Weigel, che lo conosceva bene, Giovanni Paolo II aveva un obiettivo: “Favorire il genuino rinnovamento della teologia cattolica secondo la mente del Vaticano II - e non secondo le menti di Immanuel Kant, G.W.F. Hegel, Ludwig Feuerbach e Karl Marx”. Papa Wojtyla era “tranquillamente fiducioso che una buona coniazione - una buona teologia - alla fine avrebbe scacciato una cattiva coniazione etica, poiché quest'ultima mandava in rovina la vita umana e conduceva la gente nella confusione e nella miseria”.

Caro Weigel, non dubito che le intenzioni di GPII fossero quelle. Vista la catastrofe a cui stiamo assistendo, cosa è andato storto secondo lei? Non sarà che ciò che si supponeva fosse "buona teologia" non lo era, ed è per questo che non ha funzionato?

fabrizio giudici ha detto...

Dice Weigel:

Weigel a questo punto non modera i termini. “Quindi questi uomini testardi e, a quanto pare, spietati, aspettavano il loro tempo. Negli ultimi anni hanno continuato a perdere ogni serio dibattito sulla natura della vita morale, sulla moralità della vita coniugale, sulla disciplina sacramentale e sull'etica dell'amore umano; e i più intelligenti tra loro lo sanno, o almeno temono che sia così. Quindi, in una bizzarra ripetizione della purga antimodernista delle facoltà teologiche che seguì l'enciclica Pascendi del 1907 di Pio X, ora hanno abbandonato il dibattito e fatto ricorso a bullismo e forza bruta per ottenere ciò che non erano riusciti ad avere con il dibattito e la persuasione accademica”.

In parte è vero: hanno cospirato e atteso i momento giusto. Ma se la spiegazione fosse solo la cospirazione di un pugno di uomini, avremmo tutta la Chiesa militante - vescovi, preti, fedeli - furiosa a protestare in piazza. Non è così: la maggioranza è delle stesse idee degli "uomini testardi" (che dunque non sono un pugno di cospiratori) oppure non capisce niente e pensa che sia tutto normale dibattito. Se negli ultimi cinquanta anni avessimo visto "buona teologia", come si spiega tutto ciò?

mic ha detto...

Per Fabrizio
Ottime osservazioni!
Ho la traduzione dell'intero articolo dal Catholic World Report.
La sto 'lavorando' e inserendo i link. 
Più tardi la pubblico...

mic ha detto...

Del resto sono osservazioni analoghe a quelle che abbiamo dovuto fare per altri relatori (Müller ad esempio...).
Il problema è e resta il fatidico concilio...
Ed è proprio lo storicismo della pseudo continuità, attribuita al soggetto Chiesa (ma con la mutevolezza dei tempi) invece che quella oggettiva della Rivelazione, che ha inficiato in maniera meno immediatamente riconoscibile Giovanni Paolo II e che oggi rende possibile oltrepassarlo...

Anonimo ha detto...

[EPURAZIONI] Dopo il Concilio in vari modi si tentò di mettere da parte gli elementi più avversi al rinnovamento inaugurato dal Concilio e portato disastrosamente avanti da Paolo VI. Fu purgata anche la Lateranense: Mons. Piolanti (rettore fino al 1969. In foto) e altri, tra cui padre Guerard de Lauriers, furono congedati o invitati a lasciare. E si racconta che il già Rettore a Paolo VI che lo assicurava di come ogni giorno lo ricordasse nelle sue preghiere, ebbe a rispondere "Si, nel memento dei morti!"

Anonimo ha detto...

Sequeri un decadente.

Japhet ha detto...

OT.
La Madonna di Fatima è stata presa di mira dai vandali. Nella notte tra il 25 e il 26 luglio, tra le 20 e le 8 del mattino, l'unico arco di tempo in cui le cappelle della Via Crucis di Valinhos non sono sorvegliate, la vernice gialla ha profanato il luogo dove la Madonna è apparsa per la quarta volta ai tre pastorelli.

I vandali hanno colpito in quattro delle 14 cappelle che ora sono state interdette al pubblico per dare modo di ripulirle dalla vernice gialla e dalle scritte oscene con cui state deturpate. Al posto del "Questo atto rivela mancanza di rispetto per un posto importante per i credenti", ha spiegato l'ufficio stampa del Santuario di Fatima al quotidiano online mediotejo.net. "Promettiamo di essere brevi ma ci sono vincoli tecnici che devono essere osservati, in particolare la selezione e il collaudo dei prodotti che saranno più adatti per rimuovere la vernice gialla dalla pietra, che è fatta di una pietra speciale" fanno sapere dall'ufficio stampa del Santuario portoghese. "Ciò che vogliamo è evitare che i pellegrini vengano disturbati", aggiungono precisando che le scritte sono comunque già state coperte con un'immagine relativa alla rispettiva stazione deturpata.

http://m.ilgiornale.it/news/2019/07/30/portogallo-profanata-la-madonna-di-fatima/1733648/

Catacumbulus ha detto...

Io sono stato un decennio in Lateranense (al cui interno si trova l'Istituto G.P. II). Non mi stupisce la sostanza del risultato (è coerente con le premesse ideologiche che gli studenti erano costretti, volenti o nolenti, già allora, ad inalare a pieni polmoni quasi in ogni aula dell'università "del papa"), anche se è assolutamente impressionante constatare il continuo accadimento di fatti dottrinalmente e culturalmente così gravi, tenendo conto anche della velocità incredibile con cui le cose stanno precipitando verso l'annichilimento assoluto nel relativismo. Stanno semplicemente distruggendo tutto. Già la facoltà di Filosofia anni addietro aveva perso di botto la metà degli studenti, per il mancato accordo con altri istituti universitari nel tentativo di ottenere l'equipollenza dei titoli con quelli italiani (una storia pietosa che costituisce uno strascico della "questione romana"). Non dico altro, ma per il bene dei più mi auguro che anche in questo caso i "cattedratici" si ritrovino a dover fare lezione di fronte allo specchio, per fare finta di essere almeno in 2...

Anonimo ha detto...

http://lanuovabq.it/it/le-smentite-del-gp2-confermano-lepurazione

Anonimo ha detto...

Sempre più disorientamento nella Chiesa!

mic ha detto...

https://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/07/31/news/l-attacco-dichiarato-all-istituto-giovanni-paolo-ii-267740/

Anonimo ha detto...

Il vice presidente dell’Istituto Giovanni Paolo II in questa intervista dice chiaramente e nettamente:

"Ebbene, se questo abuso (il licenziamento in tronco di mons. Melina e padre Noriega) è permesso, la libertà accademica di tutti gli insegnanti è minacciata. Siamo tutti di fronte allo stesso problema: potremmo essere espulsi, non perché neghiamo la dottrina della fede, che sarebbe cosa giusta, ma per aver seguito linee teologiche che le autorità universitarie non amano. Da questo punto di vista tutti noi che abbiamo una cattedra universitaria possiamo dire: 'Io sono Melina e Noriega'".

"Dovremmo essere tutti allarmati da questo arbitrario esercizio di potere sulla natura del lavoro universitario: la discussione argomentativa in una comune ricerca della verità. E cosa si penserà di questo modo di procedere nella comunità accademica europea"

Anonimo ha detto...

"Nella battaglia per il controllo dell'Istituto Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia, si scontrano due linee teologiche contrapposte: quella di Wojtyla-Caffarra-Melina, che poggia la teologia morale sulla rivelazione e sulla metafisica dell'essere e della persona, e quella della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, che parte da una visione storicistica che ripudia dottrina e norme morali assolute"'

Stefano Fontana