Il papa risponde ai Dubia di cinque cardinali;
Notifica ai fedeli laici (can. 212 § 3) sui dubia sottoposti a Papa Francesco;
Nuovi Dubia presentati al papa da Cinque Cardinali.
Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.
Risposta a Papa Francesco con i Dubia riformulati
A Sua Santità
FRANCESCO
Sommo Pontefice
Beatissimo Padre,
Vi siamo molto grati per le risposte che ci avete gentilmente voluto offrire. Vorremmo innanzitutto chiarire che, se Vi abbiamo posto queste domande, non è per paura del dialogo con gli uomini del nostro tempo, né delle domande che potrebbero rivolgerci sul Vangelo di Cristo. Siamo infatti convinti, come Vostra Santità, che il Vangelo porti pienezza alla vita umana e offra risposta a ogni nostra domanda. La preoccupazione che ci muove è un’altra: ci preoccupa vedere che ci sono pastori che dubitano della capacità del Vangelo di trasformare i cuori degli uomini e finiscono per proporre loro non più la sana dottrina, bensì “insegnamenti secondo le loro voglie” (cf. 2 Tim 4, 3). Ci preoccupa, inoltre, che non si comprenda che la misericordia di Dio non consiste nel coprire i nostri peccati, ma è molto più grande, in quanto ci rende capaci di rispondere al suo amore osservando i suoi comandamenti, cioè di convertirsi e credere al Vangelo (cf. Mc 1, 15)
Con la stessa sincerità con cui Voi ci avete risposto, dobbiamo aggiungere che le Vostre risposte non hanno risolto i dubbi che avevamo sollevato, ma li hanno semmai approfonditi. Ci sentiamo quindi in dovere di riproporre, riformulandole, queste domande, a Vostra Santità, che come successore di Pietro è incaricato dal Signore di confermare i Vostri fratelli nella fede. Ciò è tanto più urgente in vista dell'imminente Sinodo, che molti vogliono utilizzare per negare la dottrina cattolica proprio sulle questioni su cui vertono i nostri dubia. Vi riproponiamo quindi le nostre domande, in modo che ad esse si possa rispondere con un semplice "sì" o "no".
1. Vostra Santità insiste sul fatto che la Chiesa può approfondire la sua comprensione del deposito della fede. Questo è effettivamente ciò che insegna Dei Verbum 8 e appartiene alla dottrina cattolica. La Vostra risposta, però, non coglie la nostra preoccupazione. Molti cristiani, compresi pastori e teologi, sostengono oggi che i cambiamenti culturali e antropologici del nostro tempo dovrebbero spingere la Chiesa a insegnare il contrario di ciò che ha sempre insegnato. Questo riguarda questioni essenziali, non secondarie, per la nostra salvezza, come la confessione di fede, le condizioni soggettive per accedere ai Sacramenti e l'osservanza della legge morale. Vogliamo quindi riformulare il nostro dubium: è possibile che la Chiesa insegni oggi dottrine contrarie a quelle che in precedenza ha insegnato in materia di fede e di morale, sia da parte del Papa ex cathedra, sia nelle definizioni di un Concilio ecumenico, sia nel magistero ordinario universale dei vescovi sparsi nel mondo (cfr. Lumen Gentium 25)?
2. Vostra Santità ha insistito sul fatto che non ci può essere confusione tra il matrimonio e altri tipi di unioni di natura sessuale e che, pertanto, qualsiasi rito o benedizione sacramentale di coppie omosessuali, che darebbero luogo a tale confusione, dovrebbero essere evitati. La nostra preoccupazione, tuttavia, è un’altra: siamo preoccupati che la benedizione di coppie omosessuali possa creare in ogni caso confusione, non solo in quanto possa farle sembrare analoghe al matrimonio, ma anche in quanto gli atti omosessuali verrebbero presentati praticamente come un bene, o almeno come il bene possibile che Dio chiede alle persone nel loro cammino verso di Lui. Riformuliamo quindi il nostro dubbio: è possibile che in alcune circostanze un pastore possa benedire unioni tra persone omosessuali, lasciando così intendere che il comportamento omosessuale in quanto tale non sarebbe contrario alla legge di Dio e al cammino della persona verso Dio? Legato a questo dubium è necessario sollevarne un altro: continua ad essere valido l’insegnamento sostenuto dal magistero ordinario universale, secondo cui ogni atto sessuale fuori del matrimonio, e in particolare gli atti omosessuali, costituisce un peccato oggettivamente grave contro la legge di Dio, indipendentemente dalle circostanze in cui si realizzi e dall’intenzione con cui si compia?
3. Voi avete insistito sul fatto che esiste una dimensione sinodale della Chiesa, in quanto tutti, compresi i fedeli laici, sono chiamati a partecipare e a far sentire la propria voce. La nostra difficoltà, tuttavia, è un’altra: oggi si sta presentando il futuro Sinodo sulla “sinodalità” come se, in comunione con il Papa, esso rappresentasse la Suprema Autorità della Chiesa. Tuttavia, il Sinodo dei Vescovi è un organo consultivo del Papa, non rappresenta il collegio episcopale e non può dirimere le questioni in esso trattate né emanare decreti su di esse, a meno che, in casi determinati, il Romano Pontefice, cui spetta ratificare le decisioni del Sinodo, non gli abbia espressamente concesso potestà deliberativa (cf. can.343 C.I.C.). Si tratta di un punto decisivo in quanto non coinvolgere il collegio episcopale in questioni come quelle che il prossimo Sinodo intende sollevare, le quali toccano la costituzione stessa della Chiesa, andrebbe proprio contro la radice di quella sinodalità, che si afferma di voler promuovere. Ci sia permesso quindi di riformulare il nostro dubium: il Sinodo dei Vescovi che si terrà a Roma e che include solo una rappresentanza scelta di pastori e di fedeli, eserciterà, nelle questioni dottrinali o pastorali su cui sarà chiamato ad esprimersi, la Suprema Autorità della Chiesa, che spetta esclusivamente al Romano Pontefice e, una cum capite suo, al Collegio dei Vescovi (cf. can.336 C.I.C.)?
4. Nella Vostra risposta Vostra Santità ha chiarito che la decisione di San Giovanni Paolo II in Ordinatio sacerdotalis è da tenersi in modo definitivo, e ha giustamente aggiunto che è necessario comprendere il sacerdozio, non in termini di potere, ma in termini di servizio, per capire rettamente la decisione di nostro Signore di riservare gli ordini sacri soltanto agli uomini. D'altra parte, nell'ultimo punto della Vostra risposta ha aggiunto che la questione può ancora essere approfondita. Siamo preoccupati che qualcuno possa interpretare quest’affermazione nel senso che la questione non è ancora stata decisa in modo definitivo. Infatti, San Giovanni Paolo II afferma in Ordinatio sacerdotalis che questa dottrina è stata insegnata infallibilmente dal magistero ordinario e universale, e quindi che appartiene al deposito della fede. Questa è stata la risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium sollevato riguardo alla lettera apostolica, e questa risposta fu approvata dallo stesso Giovanni Paolo II. Dobbiamo quindi riformulare il nostro dubium: la Chiesa potrebbe in futuro avere la facoltà di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne, contraddicendo così che la riserva esclusiva di questo sacramento ai battezzati di sesso maschile appartenga alla sostanza stessa del Sacramento dell'Ordine, che la Chiesa non può cambiare?
5. Infine, Vostra Santità ha confermato l'insegnamento del Concilio di Trento secondo cui la validità dell'assoluzione sacramentale richiede il pentimento del peccatore, che include il proposito di non peccare di nuovo. E ci ha invitato a non dubitare dell'infinita misericordia di Dio. Vorremo ribadire che la nostra domanda non scaturisce dal dubbio sulla grandezza della misericordia di Dio, ma al contrario, nasce dalla nostra consapevolezza che questa misericordia è così grande da renderci capaci di convertirci a Lui, di confessare la nostra colpa e di vivere come Lui ci ha insegnato. A sua volta, qualcuno potrebbe interpretare la Vostra risposta come se il solo fatto di avvicinarsi alla confessione sia una condizione sufficiente per ricevere l'assoluzione, in quanto potrebbe includere implicitamente la confessione dei peccati e il pentimento. Vorremo quindi riformulare il nostro dubium: può ricevere validamente l'assoluzione sacramentale un penitente che, pur ammettendo un peccato, si rifiutasse di fare, in qualunque modo, il proposito di non commetterlo di nuovo.
Città del Vaticano, 22 luglio 2023
Walter Card. BrandmüllerCittà del Vaticano, 22 luglio 2023
Raymond Leo Card. Burke
Juan Card. Sandoval Íñiguez
Robert Card. Sarah
Joseph Card. Zen Ze-kiun
Sono stati troppo morbidi.
RispondiEliminaNon hanno scritto nulla sulla scandalose orribile dichiarazione di Abu Dhabi in cui Bergoglio ha posto le false religioni come volontà di Dio
Stefano Gizzi
Questa morbidezza... purtroppo vanifica l incisività. Poche cerimonie e.. Pane al pane e vino al vino!
EliminaIl dubium sull'immutabilità della dottrina comprende tutte le devianze, tipo Abu Dhabi ad esempio...
RispondiEliminaSignore, proteggi questi santi cardinali!.
RispondiEliminaChe càspita di sinodo è un'assise ad invito, dalla quale risultano esclusi porporati di rango?
RispondiEliminaChiedono che si risponda con un SI o con un NO. Il papa risponderà affermando che non è possibile rispondere in maniera netta ai quesiti. E saremo di nuovo punto e a capo. Purtroppo è una storia già scritta.
RispondiEliminaNessuno di questi cardinali mette in discussione il Concilio Vaticano II, mentre i mali attuali sono la conseguenza degli errori conciliari, come evidenzia Mons. C. M. Viganò nel video apparso stamattina sul sito di Marco Tosatti:
RispondiEliminaBergoglio "Inimicus Ecclesiae" Importante dichiarazione di Mons. Viganò
GUTTA CAVAT LAPIDEM
RispondiEliminaDi questi altri dubia farà la stessa cosa che ha fatto con gli altri precedenti.
Andranno avanti finché non si schianteranno al muro o precipiteranno nel vuoto. Ma è un gran bene che uomini autorevoli parlino: queste iniziative, anche se sono gocce, si dovrebbero moltiplicare, perché, si sa, gutta cavat lapidem.
Al punto in cui siamo la goccia ha poco da scavare sul Papa che ha una età veneranda.Non risponerà more solito.I cardinali dei Dubia e Francesco hanno progetti molto differenti.Che il Signore nella sua infinità bontà lo protegga e lo Spirito Santo lo illumini. Ne ha un bisogno estremo.
RispondiElimina"Passio Christi Passio Ecclesiae". Misteri dolorosi meditati
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=mj93v-3VUiM
La prima sessione del sinodo sulla sinodalità sta per iniziare. Preghiamo e meditiamo i misteri dolorosi del Santo Rosario con P. Serafino Maria Lanzetta per la Santa Madre Chiesa, Sposa di Cristo Signore, la quale sembra essere entrata nell'ora delle tenebre (cfr. Lc 22, 53).
A me è bastata la citazione di Dei Verbum 8... Questi cardinali combattono il cancro con l'aspirina, sarà assolutamente inutile, anzi faranno vincere ancora di più Bergoglio, perché mostreranno che non c'è nessuna vera resistenza.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaI sieri genici potrebbero contaminare il DNA? Dietro il Sipario
Con Giovanni Frajese e Paolo Bellavite
Visionetv youtube
N.B. puntata importante
Ancora con questi dubia inutili ed inconcludenti davanti ad un Bergoglio al quale non importa nulla della Dottrina e vuole piacere al mondo ed ai suoi poteri forti. Non si vuol capire è che se agisce così è perché non ha l'assistenza dello Spirito Santo. Ancora si continua a scartare l'ipotesi che non potrebbe essere realmente papa come affermano Andrea Cionci e don Minutella. Andiamo avanti così e grande sarà la Vs. responsabilità di fronte a Dio e parlo di Cardinali, Vescovi, sacerdoti e di tutto il mondo intellettuale cattolico che non prende in seria considerazione questa eventualità. Bergoglio andrà avanti nel suo intento diabolico di distruggere la Chiesa, ma Dio non lo permetterà. Però per coloro che saranno stati omertosi e non aver reagito duramente a Bergoglio ci sarà una colpa molto grave davanti a Dio ed alla storia.
RispondiEliminaRicomincia l'insopportabile manfrina dei Dubia dei cardinali. Alla quale Bergoglio neanche risponderà. O risponderà con una supercazzola. E andremo avanti con questo strazio. Anzi con questo teatrino.
RispondiEliminaI cardinali dovrebbero avere l'umiltà di farsi piccoli, umili e riconoscere di avere sbagliato tutto, ma proprio tutto, negli ultimi sessant'anni.
Che dopo il Concilio non è arrivata la primavera della Chiesa, ma l'inverno glaciale che ha svuotato completamente chiese, parrocchie, seminari. E ha fatto il deserto.
Perchè hanno messo al centro l'uomo, e una religione trascendente, soprannaturale, che mette al centro l'uomo è una religione che si autodistrugge.
E i primi responsabii di questo disastro sono proprio i pontefici grottescamente canonizzati. Perchè chi porta la nave a schiantarsi è il capitano, non il mozzo. E chi perde tutte le battaglie è il generale, non il soldato semplice.
Per gli uomini di Chiesa esiste un'unica strada di salvezza: il ritorno alla dottrina di sempre, professata per 1965 anni. E alla devozione di sempre. Altro che Dubia.
Se tornassero alla dottrina di sempre avrebbero il mondo ferocemente avverso, che li farebbe a pezzi. E' il prezzo da pagare. Però salverebbero la Chiesa.
Ma poichè sono superbi e vili al contempo - superbi verso Dio e vili verso gli uomini- non torneranno indietro.
Martino Mora
Più che “dubia” i cardinali, esprimono “veritates” perché con il loro documento rivolto a Papa Francesco non sembrano dubbiosi, bensì sicuri e lo si evince anche dalla loro profonda convinzione che la fede, eterna, si basa sulla verità, anch’essa eterna, e che quindi nulla può mai mutare
RispondiEliminaI contenuti della replica del papa alla lettera di luglio sono largamente riferiti alla “dottrina” del Vaticano II e dei “Papi post-conciliari”, sono fumosi e, sia per il significato che per il metodo di divulgazione, dimostrano che la macchina sinodale non si farà intralciare troppo da queste operazioni.
RispondiEliminaEccoli
RispondiEliminahttps://www.vaticannews.va/it/papa/news/2023-10/papa-francesco-risponde-ai-dubia-di-cinque-cardinali.html
Andrea Sandri
RispondiEliminaRoma locuta, causa soluta?
E se ora ai cinque signori Cardinali, a un certo numero di vescovi e a una parte dei fedeli non sono piaciute le risposte?
* Benedizioni delle coppie dello stesso sesso.
F.: «Perché quando si chiede una benedizione, si sta esprimendo una richiesta di aiuto a Dio, una supplica per poter vivere meglio, una fiducia in un Padre che può aiutarci a vivere meglio».
* Giovanni Paolo II sulle ordinazioni sacerdotali delle donne.
F.:«Nessuno può contraddirla pubblicamente e tuttavia può essere oggetto di studio, come nel caso della validità delle ordinazioni nella Comunione anglicana».
Basta per un terremoto.
RispondiEliminaSu LifeSite News Maike Hickson riferisce che il cardinale Mueller si è associato ai 5 cardinali, appoggia i Dubia.
Questo sembra un fatto importante. Il cardinale Mueller ha sicuramente un certo seguito nella Gerarchia.
Le critiche qualunquiste alla mossa dei cardinali sono fuori posto.
Intanto devono rivolgersi agli argomenti all'ordine del giorno del sinodo e poi concentrarsi su quelli più scottanti.
A parte altri errori, che restano come sullo sfondo, in questo Sinodo si sta rivelando apertamente l'assalto della parte scellerata della Gerarchia a quella sana e quindi la demolizione della dottrina e della morale cattoliche.
Ora, da come hanno impostato la cosa, non sembra che i cardinali vogliano subire in silenzio le eventuali sprezzanti non-repliche di Bergoglio. Quello sarà il momento della verità. Dall'intervento del Tucho si capisce che Bergoglio cercherà di fare come sempre il pesce in barile, salvo poi sganciare alla fine qualche rescritto che istituzionalizzi il vizio e il peccato (come ha fatto con la comunione ai divorziati risposati). Il momento della verità sarà quando i cardinali si verranno costretti ad attaccare direttamente il papa, ad accusarlo di negligenza e di complicità con i nemici della fede all'interno della Chiesa. Le conseguenze di una presa di posizione del genere da parte di 6 cardinali non sarebbero piccole, pur restando la loro azione confinata al piano morale.
Ma è proprio sul piano morale che va delegittimato Bergoglio, questo sarebbe il primo importante passo.
Preghiamo perché san Paolo li ispiri dal cielo.
T.
Intanto a noi i Sacramenti nessuno li può togliere, i sacerdoti non mancano, i vescovi neanche. Di loro non voglio più sapere nulla. Guai guai guai!!!
RispondiElimina
RispondiEliminaLa replica bergogliesca sulle benedizioni alle coppie di invertiti e invertite è di un'ipocrisia e di una falsità allucinanti.
Idem per quella sulle ordinazioni femminili.
Su quest'ultime non c'è niente da studiare, da approfondire.
Bisogna solo ribadire magisterialmente la dottrina di sempre e sciogliere i c.d. gruppi di studio sul fasullo tema, mandando teologi e teologhe a lavorare, tanto per capirci.
Il fronte della donna-sacerdote è un altro fronte della perversione all'assalto della Chiesa, non per nulla le "pastore" degli eretici e scismatici sono quasi tutte lesbiche.
L'accenno a Dio nella "benedizione" della coppie gay è addirittura una bestemmia, che offende Dio in una misura inimmaginabile.
E' ripugnante questa Gerarchia Vaticana e tutto un mondo cattolico "progressista" che sdogana il Male a fin di Bene.
RispondiEliminaRivoluzionari di professione che stanno cercando (inutilmente) di distruggere il ramo su cui sono seduti.
Gz
Ma cosa c'è da aspettarsi dalle risposte del Papa? Il suo modus operandi ormai è collaudatissimo :partire da una premessa ortodossa per poi verso la fine infilarci un si ma,tuttavia ....Non credo che ci saranno altre risposte .Quando il Signore lo deciderà metterà fine a questo strazio ,inutile stare a disquisire sulla legittimità di questo pontificato.Francesco ha un'età che rende questi discorsi inutili.
RispondiEliminaLa mia conoscenza del Diritto Canonico si ferma al 1994 circa (quando ho dovuto lasciare l'università) ma la domanda penso sia sempre legittima: ci sarebbe il rischio di uno scisma?
RispondiEliminaOvviamente lascio la risposta a chi è più esperto.
Dove si può trovare la risposta del Papa alla prima formulazione dei dubia?
RispondiEliminaCePC potrebbe per favore pubblicarla in modo esplicito e ben visibile?
"è possibile che la Chiesa insegni oggi dottrine contrarie a quelle che in precedenza ha insegnato in materia di fede e di morale, sia da parte del Papa ex cathedra, sia nelle definizioni di un Concilio ecumenico, sia nel magistero ordinario universale dei vescovi sparsi nel mondo (cfr. Lumen Gentium 25)?"
RispondiEliminaEstraggo:
"sia nelle definizioni di un Concilio ecumenico"!
Ironia involontaria da parte di questi cardinali conservatori che per difendere la dottrina della Chiesa si appellano proprio ad un Concilio ecumenico che insegna intollerabili ambiguità e lapalissiani errori, al cui riguardo nessuno di loro ha mai sollevato dubia di sorta.