Vescovo Strickland: “Traditori ed eretici /Santi e Martiri”
“Faith of our Fathers! Holy Faith! We will be true to thee till death”. “Fede dei nostri padri! Santa fede! Ti saremo fedeli fino alla morte”. Questo inno, scritto in onore dei cattolici martirizzati all'epoca di Enrico VIII in Inghilterra, ci ricorda che dobbiamo continuare a rimanere saldi nel solido fondamento della nostra fede cattolica, indipendentemente dal male che si è infiltrato nella Chiesa.
Questo nostro tempo è davvero un tempo segnato da un male senza pari. Vedere la Chiesa, il Corpo Mistico di Cristo, così penetrata dal male può farci sentir mancare il terreno sotto i piedi. Ma è una ragione in più per cui, in questi tempi, è importante rendersi conto che non siamo affatto su un terreno instabile, ma siamo costituiti su un solido fondamento all’interno della Sua Chiesa, perché la nostra pietra angolare è Gesù Cristo!
Non importa quale male si abbatta sulla Chiesa, e non importa quanto possa sembrare irrefrenabile: la Chiesa cattolica non cadrà! Il Catechismo della Chiesa cattolica afferma: “La Chiesa è sia il mezzo sia il fine del disegno di Dio, prefigurata nella creazione, preparata nell’Antica Alleanza, fondata dalle parole e dalle azioni di Gesù Cristo, realizzata dalla sua croce redentrice e dalla sua Risurrezione…” (CCC n. 778). Pertanto, le porte dell’inferno non possono prevalere contro la Chiesa. Essa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
La Chiesa è Una perché Cristo ha istituito la Chiesa come suo strumento per portare la salvezza a tutte le persone in ogni tempo. La Chiesa è Santa perché non è semplicemente un’istituzione creata dall’uomo o un’organizzazione caritatevole, ma è stata divinamente istituita da Dio stesso per essere il nostro rifugio sicuro e il nostro veicolo per il Paradiso. La Chiesa è Cattolica perché è universale, pensata per ogni persona, ogni luogo e ogni tempo. Ed è Apostolica perché è stata istituita da Cristo e poi trasmessa agli apostoli (e in seguito ai vescovi, i successori degli apostoli) come segno visibile della continua presenza di Gesù con noi, sempre (cfr. Matteo 28:20).
Gli apostoli erano pietre miliari chiamate a conoscere la fede, a insegnarla e a rimanere saldamente ancorati a Gesù Cristo. Erano testimoni di tutto ciò che Nostro Signore disse e fece, e furono testimoni della sua risurrezione dopo la Sua morte. Tuttavia, sappiamo che uno dei dodici apostoli fu un traditore. Questa situazione, la realtà della zizzania tra il grano, c'è sempre stata nella Chiesa, da venti secoli. In ogni tempo all'interno della Chiesa ci sono stati coloro che hanno tradito Cristo. Pertanto, pur rendendoci conto di quanto sia saldo il fondamento su cui ci basiamo stando all’interno della Chiesa, non possiamo restare indifferenti quando il male si infiltra in essa. Come possiamo definirci degni di questo grande tesoro che Gesù Cristo ci ha dato con la sua Chiesa e, più squisitamente e meravigliosamente, con il suo consenso a essere veramente presente tra noi nella Santa Eucaristia, se non alziamo la voce quando la Chiesa, la Sposa di Cristo, viene tradita o quando l’eresia entra nelle sue porte?
Come vescovo nella Chiesa di Nostro Signore e come successore degli apostoli, sono sempre consapevole del mio ruolo di pastore. Sono chiamato a insegnare la verità alle pecore, avendo sempre al primo posto nella mia mente la salvezza delle anime. Pertanto, come posso chiudere un occhio su coloro che nella gerarchia della Chiesa si sono allontanati dalla verità e, di fatto, insegnano l’errore? Come posso chiudere un occhio su coloro che tradiscono la Sposa di Cristo e quindi tradiscono nostro Signore, quando io sono stato chiamato a essere il suo apostolo?
Fratelli e sorelle, anche voi, come membra della Chiesa, avete un solenne obbligo: aggrapparvi al Deposito della fede senza lasciarvi fuorviare da “un altro vangelo”, indipendentemente da chi nella Chiesa possa insegnarlo. Come disse san Paolo, “se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema. Come abbiamo detto prima, così ora lo dico di nuovo: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (Galati 1:8-9).
Nella mia ultima lettera qui ho sottolineato che il tradimento è ancora dilagante nella Chiesa e, purtroppo, possiamo vederlo in molti modi. Il fatto che il Vaticano e altri abbiano recentemente deciso di consentire che le opere di Marko Rupnik, un traditore e credibilmente accusato come abusatore seriale, rimangano sulla facciata della basilica dell’Immacolata Concezione a Lourdes, in Francia, così come in numerosi altri santuari e luoghi sacri in tutto il mondo è un indicatore di come anche coloro che si trovano ai più alti ranghi della Chiesa siano come maiali in una pozza di fango: sembrano divertirsi a sguazzare nella sporcizia e poi a spargere il fango ovunque.
Possiamo anche guardare più indietro, al fatto che l’ex cardinale McCarrick sia stato ridotto allo stato laicale ma vive una vita protetta e sicura. Giustamente possiamo chiederci se qualcosa sia cambiato. Mentre vengono sempre più alla luce accuse di predazioni e abusi tra il clero, insieme a storie di vescovi e persino cardinali che in alcuni casi li hanno protetti, è molto evidente che le cose sostanzialmente non sono cambiate e che demoni e malfattori continuano a proteggere i propri simili all’interno della Chiesa. Diventa sempre più chiaro che molti di loro vivono sotto la protezione del Vaticano e, di fatto, sono molto vicini alla sede papale. Se qualcosa è cambiato, forse è solo che i maiali nel fango sono un po’ meno rumorosi e si sforzano un po’ di più di evitare la luce del giorno.
Non possiamo, e non dobbiamo, nascondere sotto il tappeto questi tradimenti di Nostro Signore. Devono essere portati alla luce ed esposti alla luce che purifica. Quando le pecore del gregge di Nostro Signore vengono nutrite per così lungo tempo con una dieta di bugie e tradimenti, diventano condizionate ad accettare qualsiasi eresia venga loro propinata e a credere che sia qualcosa di buono da mangiare, anche quando il cibo è veleno per il gregge e il fetore è insopportabile. In questi casi, i laici e soprattutto il clero devono gridare e proclamare che il frutto dei traditori e degli eretici è marcio!
In mezzo a questa sporcizia, tuttavia, non manchiamo di riconoscere che abbiamo santi e martiri che hanno creato per noi un ponte su cui possiamo rimanere e mantenere i nostri piedi puliti. Le loro vite sono come un’ancora di salvezza, che aiuta a vincolare la nostra speranza sicura e certa in Gesù Cristo. Con i santi possiamo dire: “Se il mondo dovesse cadere in polvere, noi prevarremo, perché siamo ancorati a Cristo”.
È particolarmente importante ricordarlo ai nostri tempi, quando, per molti versi, ci troviamo in un’epoca non dissimile da quella di Gesù e degli apostoli. Come allora, i traditori di questi nostri tempi non sono solo membri della comunità, ma sono traditori apostolici come Giuda, sono gli stessi che, avendo ricevuto l’incarico di custodire il Deposito della Fede, cercano invece di cambiarlo o sminuirlo. La caduta di Giuda fu determinata dal fatto che, sebbene camminasse con Cristo, il suo cuore era distante da lui. Questa tragica realtà si manifesta anche ai nostri tempi, poiché molti di coloro che sono stati ordinati per servire Cristo si sono allontanati da lui e cercano di cambiare la verità che Egli ci ha rivelato. Si sono raffreddati e c’è un grave indebolimento o persino una perdita completa della fede soprannaturale.
È fondamentale che in questo periodo ci sosteniamo a vicenda nella speranza e nella gioia donate dalla nostra fede condivise in Cristo Gesù, e che superiamo la tempesta attuale come fecero i santi di un tempo. Sì, dobbiamo riconoscere la corruzione che si è infiltrata nella Chiesa, ma dobbiamo anche essere fermi nel sapere che siamo saldamente ancorati alla pietra angolare, Gesù Cristo. Traditori ed eretici possono abbondare, ma il Fondamento rimane saldo come una roccia nella Verità. Inoltre, non dimentichiamo che ci sono molti buoni e santi sacerdoti che non hanno tradito Nostro Signore. Per questi uomini santi e fedeli, così pressati dal male nella Chiesa di oggi, aumentiamo le nostre preghiere. Preghiamo affinché possano rimanere fermi in questi tempi tumultuosi e difficili.
In sintesi, mentre andiamo avanti, incoraggiamoci a vicenda a stare sul ponte che ci solleva al di sopra della sporcizia. Hai difficoltà a vedere il ponte nel mezzo al male? Vieni a conoscere i santi e i martiri! Leggi le loro vite e chiedi la loro intercessione. Le loro vite offrono innumerevoli storie di fede saldamente fondata pur nel mezzo di una grande corruzione e di attacchi malvagi. “E perciò anche noi, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto ogni peso e peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella lotta che ci è proposta” (Ebrei 12:1).
Quando li conoscerete, inizierete a vedere il ponte, perché è costruito sui santi e sui martiri della nostra fede, e scoprirete che vi collegherà a questi pilastri della fede che a loro volta vi aiuteranno ad ancorarvi a Cristo, la Pietra angolare. Se avete bisogno di aiuto per accedere a questo ponte, semplicemente afferrate la mano della nostra Beata Madre, sempre pronta ad aiutare i suoi figli a raggiungere suo Figlio. Cercate spesso la sua intercessione.
“Fede dei nostri Padri! Vivere ancora nonostante la prigione, il fuoco e la spada. Oh, come i nostri cuori battono forte di gioia. Ogni volta che sentiamo quella parola gloriosa. I nostri Padri, incatenati in prigioni oscure, erano ancora liberi nel cuore e nella coscienza: quanto dolce sarebbe il destino dei loro figli, se anch’essi, come loro, potessero morire per te! Fede dei nostri padri! Santa fede! Ti saremo fedeli fino alla morte”.
Che Dio Onnipotente continui a benedirvi, che la nostra Santa e Benedetta Madre vi guidi e che i santi e martiri della Chiesa Trionfante intercedano per voi mentre proseguiamo sul cammino della salvezza conquistato per noi da Nostro Signore Gesù Cristo.
Joseph E. Strickland, Vescovo emerito - Fonte[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
(ora che sono sola ne ho più bisogno)
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Face à la dévastation de l'Église actuellement en cours, dévastation dont on peut dire que les autorités ecclésiastiques sont aujourd'hui, et cela depuis Vatican II, les premières responsables, on se console parfois en répétant comme un mantra que « les portes de l'enfer ne prévaudront pas contre elle ». Oui, sans doute, et c'est écrit dans l'Évangile, mais combien de fidèles survivront ?
RispondiEliminaAutrefois, l'Afrique du Nord, de l'Égypte au Maroc, était couverte d'églises. Il en reste combien ?
Combien de « catholiques » en Scandinavie ?
Et plus bas, dans le reste de l'Europe, en Amérique, en Asie ?
Je mets « catholiques » entre guillemets parce que, d'après certaines statistiques récentes, 72 % d'entre eux ne croient déjà plus à la Présence Réelle. Autrement dit, 72 % d'entre eux sont en réalité protestants.
Au Vatican même, la situation est-elle plus brillante ?
Ci vogliono porporati e laici disposti a dare il sangue per la risurrezione della Chiesa, urlando sui tetti perchè se si tace urleranno le pietre per nostra rovina.Mc Carrick, Rupnik ( e altri) già denunciati da Mons. Viganó... e chi li sostiene e promuove. Chi ha il coraggio blasfemo di assistere alle loro Messe ? O non sa o è colpevole...
RispondiEliminaL'obbedienza, ed essa sola, è quella che ci manifesta con certezza la Divina Volontà. E’ vero che il superiore può errare, ma chi obbedisce non sbaglia. L'unica eccezione si verifica quando il superiore comanda qualcosa che chiaramente, anche in cose minime, va contro la legge divina. In questo caso egli non è più interprete della Volontà di Dio”
RispondiEliminaDagli scritti di San Massimiliano Kolbe, traduzione italiana, vol. I, Firenze 1975
Nella notte tra il 6 ed il 7 agosto 2014, oltre 120mila cristiani della Piana di Ninive furono costretti ad abbandonare le proprie case, cacciati dagli inafferrabili terroristi dell'Isis. Una parte di essi fuggì all'estero, altri trovarono rifugio in strutture d'emergenza a Erbil (foto), solamente la metà dei profughi è ritornata a casa.
RispondiEliminaPrima dell'esportazione della democrazia in Iraq vi erano 1.500.000 cristiani, protetti dal regime di Saddam Hussein, adesso sono rimasti in 250.000, in balia degli eventi.
J'avais signalé, l'autre jour, la troublante et indiscutable ressemblance entre la structure et l'aspect de l'Aula Paolo VI, au Vatican, œuvre de l'ingénieur-architecte Pier Luigi Nervi (1891-1979), avec la tête d'une vipère. Cette resssemblance n'a pas non plus échappé à un lecteur de ce blog, qui a bien voulu confirmer mon propos. Mais aujourd'hui je découvre sur Twitter que le même Nervi est aussi l'auteur de l'église de San Gaspare del Bufalo à Rome, dans le quartier Tuscolano, dont la façade triangulaire est elle aussi indiscutablement maçonnique. C'est même, paraît-il, son dernier ouvrage.
RispondiEliminaVoir : https://x.com/Potemkin959/status/1361776966903476227/photo/1
Dans les deux cas, on est en présence de quelque chose de plus qu'une infiltration luciférienne, mais de ce qu'on peut appeler une installation, une véritable prise de possession, à la fois symbolique et effective, de lieux qui constituent le cœur même de la Chrétienté.
Ainsi, au début des années 70, sous le pontificat de Paul VI, le serpent maçonnique s'est lové au sein même des édifices pontificaux, comme un monstrueux python. Et il y est toujours ! Et c'est de cette fameuse Aula Paolo VI que s'est diffusé, parmi les pèlerins du monde entier, depuis plus de cinquante ans, semaine après semaine, comme au compte-gouttes, le venin de la dissolution du catholicisme par les enseignements des papes conciliaires… Peut-on imaginer œuvre plus démoniaque ? Autant d'actes de charité, sans aucun doute, comme l'actuel pontife a osé qualifier, de cette même salle, la pseudo-injection anti-Covid…
Tout cela est sidérant.
Dobbiamo ancora imparare ad avere cura di tutta la nostra gente. Non lo abbiamo ancora imparato, la sfruttiamo o la manipoliamo o la corrompiamo. Il nostro primo dovere è avere una attenta cura spirituale, culturale, fisica di ogni Italiano dal concepimento ad una santa morte. BASTA FARCI SERVI DEI PIANI DI UOMINI SUPERBI IPOCRITI SENZA CUORE. INDEMONIATI. BASTAAA!!!
RispondiEliminam.a.