Un argomento che scotta, di una gravità inaudita. E vescovi e cardinali tacciono. Precedenti: Qui Sinodo sull'Amazzonia Eucaristia come amore cosmico ; qui la sostituzione della 'materia' (il pane): qui Il rito tradizionale no, ma il rito maya sì. Qui il nutrito indice degli articoli. Qui l'indice degli articoli riguardanti le restrizioni al Rito Romano tradizionale.
Il cattopaganesimo papale avanza: la messa di «rito amazzonico»
entra in una «fase sperimentale» di tre anni
Il papato bergogliano avanza nel suo programma di cattopaganesimo, ossia di paganizzazione del cattolicesimo.
L’attesissimo e controverso rito della cosiddetta «messa amazzonica» entrerà in una «fase sperimentale» di tre anni entro la fine dell’anno, ha attestato un importante teologo. Lo riporta LifeSite.
In un nuovo rapporto di Vida Nueva Digital sono stati rivelati dettagli innovativi sul proposto rito della messa amazzonica, frutto del Sinodo amazzonico tenutosi nel 2019 presso il Vaticano.
Pur non riportando citazioni letterali, Vida Nueva afferma che «il rito amazzonico entrerà nella fase sperimentale – che durerà tre anni, fino al 2028 – alla fine del 2024».
Si può sostenere che questa notizia rappresenti lo sviluppo più significativo in relazione al rito amazzonico da quando è stato proposto nel 2019.
Padre Agenor Brighenti, fonte di Vida Nueva, è a capo dell’Equipe Teologica del Consiglio Episcopale Latinoamericano e dei Caraibi (CELAM) e anche consigliere della Conferenza Ecclesiale dell’Amazzonia (CEAMA).
Brighenti è inoltre coordinatore del «processo di elaborazione del rito amazzonico per la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia» e sostiene l’ordinazione delle donne al diaconato e al sacerdozio, insieme ai preti sposati. L’influente teologo è un consulente chiave dell’attuale Sinodo sulla sinodalità.
Il rito amazzonico è un prodotto del controverso Sinodo dell’Amazzonia [qui]. Tra le numerose proposte sollevate dal suo documento finale ci sono l’apertura dello stato clericale alle donne e l’ammissione degli uomini sposati al sacerdozio, nel tentativo di rendere la Chiesa più attraente per i cattolici della regione.
Inoltre, basandosi sulla difesa del «pluralismo liturgico» del Concilio Vaticano II, il documento finale del Sinodo per l’Amazzonia ha chiesto «un rito per i popoli nativi» che si baserebbe sulla loro «visione del mondo, tradizioni, simboli e riti originali che includano dimensioni trascendenti, comunitarie ed ecologiche».
Questo «rito amazzonico» «esprimerebbe il patrimonio liturgico, teologico, disciplinare e spirituale dell’Amazzonia», il che aiuterebbe «l’opera di evangelizzazione».
Da allora i dettagli su come potrebbe essere strutturato il rito sono stati scarsi; tuttavia, Papa Francesco ha suggerito che potrebbe essere formulato in linea con il rito dello Zaire, in uso nella Repubblica Democratica del Congo dal 1988.
Nella prefazione a un libro del 2020 sul rito zairese, Francesco ha scritto che il rito «è considerato un esempio di inculturazione liturgica». «Si avverte che nella celebrazione secondo il rito zairese, vibra una cultura e una spiritualità animate da canti religiosi con ritmo africano, dal suono dei tamburi e di altri strumenti musicali, che costituiscono un vero progresso nel radicamento del messaggio cristiano nell’anima congolese. È una celebrazione gioiosa».
Bergoglio ha collegato direttamente il rito dello Zaire [qui] – ricco di usanze locali, danze indigene, canti e battiti di mani – al rito amazzonico imminente:
«Il caso del rito zairese suggerisce una strada promettente anche per la possibile elaborazione di un rito amazzonico, in quanto si accolgono le esigenze culturali di un’area specifica del contesto africano, senza snaturare la natura del Messale Romano, per garantire la continuità con l’antica e universale tradizione della Chiesa. Ci auguriamo che questo lavoro possa aiutare a procedere in questa direzione».
In seguito alle richieste delle forze progressiste e dei principali sostenitori del Sinodo sull’Amazzonia, è stata costituita una commissione per guidare lo sviluppo di tale rito.
Nel giugno 2022, il segretario del Dicastero per il Culto Divino del Vaticano, l’arcivescovo Vittorio Viola, aveva commentato che la formazione di un rito amazzonico era «in alto mare», evidenziando i commenti di papa Francesco e il collegamento tra «l’inculturazione della liturgia» e la «nuova evangelizzazione».
Proprio come aveva fatto il Papa nella prefazione del suo libro del 2020, Viola ha collegato il rito dello Zaire al rito amazzonico proposto, attestando che la cosiddetta «inculturazione» della liturgia è la «nuova frontiera» per la Chiesa.
I risultati dei vari sottocomitati che hanno studiato il rito proposto sono stati presentati al Dicastero per il Culto Divino nel settembre 2022. Il processo è stato aiutato in modo cruciale dalla formazione papale di una nuova conferenza episcopale nella regione amazzonica: la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (CEAMA) nel 2021.
Vida Nueva riferisce che Brighenti ha detto che il rito amazzonico proposto è stato presentato alla seconda assemblea del CEAMA questo agosto. Dopo una «fase nelle comunità», ha affermato Brighenti, il rito sarà presentato al Dicastero per il Culto Divino.
Attualmente, ha affermato il teologo, circa 13 commissioni stanno formulando i dettagli del rito sui «riti dei sacramenti e pensando anche all’anno liturgico dell’Amazzonia, allo spazio liturgico, alla liturgia delle ore, tra gli altri».
«Ci auguriamo che venga accolto e approvato dalla Chiesa affinché le comunità ecclesiali possano esprimere la loro fede secondo la loro cultura e i loro costumi in questo immenso territorio amazzonico», ha affermato.
«Brighenti, come notato, è un teologo molto influente a Roma. Il fatto che preveda che il rito entrerà ufficialmente in una “fase sperimentale” prima della fine dell’anno è uno sviluppo chiave per il futuro del rito che ha trovato pesanti critiche tra i conservatori e sostegno da parte di voci progressiste» scrive LifeSite.
Nel frattempo, parallelamente al rito amazzonico che si sta sviluppando in sordina, il Vaticano sta riflettendo su un altro rito inculturato, legato al paganesimo: si tratta del rito Maya, Maya proposto dai vescovi cattolici del Messico è ora all’esame del Dicastero per il Culto Divino.
Sebbene il dicastero sia stato lento nel rilasciare una dichiarazione sul rito, con grande costernazione dei vescovi messicani, il rito è stato redatto con il coinvolgimento chiave del Sottosegretario del Dicastero, il vescovo Aurelio García Macías, il che suggerisce che l’approvazione del Vaticano è una mera formalità.
La bozza finale del rito Maya [qui] contiene azioni liturgiche basate su azioni pagane. Tale liturgia sarebbe quindi a discrezione del singolo chierico coinvolto, che si sentirebbe a suo agio nell’incorporare gli aspetti pagani più ampi e concomitanti dei rituali che il Vaticano avrebbe approvato.
«Un simile stile offre uno spaccato del probabile futuro di un rito amazzonico analogamente inculturato» continua LifeSite.
Va notato come la versione del paganesimo delle Amazzoni a cui ora si vuole avvicinare il rito della Messa è stato negli anni edulcorato e filtrato di tutti i suoi aspetti terrifici.
In un lavoro del 2004 intitolato In Darkness and Secrecy: The Anthropology of Assault Sorcery and Witchcraft in Amazonia («Nell’oscurità e nella segretezza: l’antropologia della stregoneria d’assalto e della stregoneria in Amazzonia»), Neil L. Whitehead e Robin Wright sottolineano che «date le motivazioni di auto-miglioramento che hanno portato così tante persone ad una comprensione popolare dello sciamanesimo, due aspetti definitivi dello sciamanesimo in Amazzonia – il sangue (cioè la violenza) e il tabacco – sono stati semplicemente cancellati da tali rappresentazioni».
Gli autori confermano con molti aneddoti che lo sciamanesimo è stato tradizionalmente utilizzato per infliggere morte e sofferenza ai nemici oltre che per guarire, e si spingono fino ad affermare che «le pratiche rituali dei guaritori sono intimamente legate agli assalti degli assassini sciamanici e non possono essere comprese separatamente da esse».
Come riportato da Renovatio 21, curiosamente al World Economic Forum di Davos dello scorso gennaio si è avuto un momento inquietante quando sul palco è stata chiamata a «benedire» i potenti globali lì riunitisi uno sciamano-donna dell’Amazzonia.
Curiosa coincidenza, o corrispondenza di amorosi sensi: lo sciamanesimo amazzonico interessa parallelamente, e concretamente, sia l’élite mondialista che le riforme vaticane…
Ci troviamo ancora una volta dinanzi a quello che Renovatio 21 a più riprese ha definito catto-paganesimo papale, adulterazione idolatrica se non demoniaca del rito spinta dallo stesso vertice del papato.
La chiesa dirige decisamente verso il ritorno del sacrificio umano per gli dèi – cioè l’esatto contrario della Santa Messa, che è il sacrificio divino, il sacrificio di Dio, per gli uomini.
Il Sacro Palazzo è invertito. E l’inverso del sacro, cosa è? - Fonte
Basta, smettiamo di stupirci se accade quel che accade! Ci son responsabilità con nome e cognome di singoli e di circoli di nullafacenti. I facinorosi, guastatori, odiatori del Bene del Buono, del Bello, del Giusto, del Vero devono essere fermati. Con la gnagnera non si è mai fermato nessuno!
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È necessario memorizzare e/o leggere ogni giorno, per 10/20 anni, il capitolo 3 della Genesi e commentarlo e ridirlo con le proprie parole. Lì c'è tutto: approccio, argomentazione, tempistica e conseguenze. Con calma, masticando bene ogni parola per assimilarla nel tempo sempre meglio.
RispondiEliminam.a.
Suor Lucia di Fatima a Padre Fuentes:
RispondiElimina"....Non dovremmo aspettare un' appello al mondo che provenga da Roma da parte del Santo Padre per fare penitenza. Né dovremmo aspettare che la chiamata alla penitenza arrivi dai vescovi nelle nostre diocesi, né dalle congregazioni religiose. No! Nostro Signore ha già usato molto spesso questi mezzi ed il mondo non vi ha prestato attenzione. E’ per questo che ora è necessario che ciascuno di noi cominci ad attuare una riforma spirituale su se stesso. Ciascuno deve non solo salvare la propria anima, ma deve anche aiutare tutte le anime che Dio ha posto sul nostro cammino…"
Se passa una nuova Messa o il Papa è falso o il Cristianesimo è stata una presa in giro bimillenaria.
RispondiEliminaAutunno caldo in cui si avvererà la profezia di Daniele ( indicata da Gesù), l'abominio della desolazione nel luogo santo? La Consacrazione non sarà più valida?
RispondiEliminaTutto quello che era sperimentale /facoltativo e' diventato applicativo.
RispondiEliminaA Marcello 13,45. No , la nostra fede è l'unica vera, tutto ci è stato anticipato fin dal profeta Daniele, e poi nei profeti, ed ancora nel Vangelo e poi nel nuovo testamento, in particolare seconda tessalonicesi. Se avesse letto la Bibbia vedrebbe che nulla c'è di nuovo, fin dall'AT i re e sacerdoti si corruppero e trascinarono con sè il popolo. Sempre quando uno di essi inizió a lottare contro la corruzione vinsero con Dio. Ora di diverso è che è l'ultima battaglia, sulla famiglia come disse suor Lucia di Fatima.
RispondiEliminaÈ un po' diverso. Il Cristianesimo è vincolato dal "Tu es Petrus...", Non si può eliminare un Papa come fosse un leader di partito che tradisce gli elettori. Per cui se è Papa non può fallire nelle decisioni ufficiali. Può persino essere comprensibile il suo parlare a braccio sul peccato grave del rifiuto dei migranti, ma se cambia la Messa o la consacrazione, o non è Papa, oppure si è sbagliato dal principio ad attribuire il dogma dell'infallibilità: dunque la religione Cristiana sarebbe un prodotto degli umani.
EliminaVero, infatti si dovrá fare chiarezza prima o poi, preghiamo prima che poi. Uno che lavora contro Cristo puó essere solo un vicario del nemico. Inoltre se si vede doppio ci deve essere un errore di vista, e abbiamo visto doppio dal 2013.
Elimina"La Verità" pubblica brani dell'ultimo "straordinario saggio" di Ratzinger ("La verità dell'amore").
RispondiEliminaFatico a comprendere in che consista la "straordinarietà" di questo saggio , in cui, come nel Vaticano II, le cose buone non sono nuove e le nuove sono cattive
Torna anche qui la contrapposizione tra la Chiesa "di prima", "chiusa e tremebonda in difesa da un mondo ostile", e quella del post-Concilio, finalmente capace di "condividere le gioie e le speranze" del mondo per "riportarlo a Cristo". A tal punto, si potrebbe dire, che dal mondo è diventata indistinguibile, nel pensare, nel parlare, nel vestire. ..Vittoria della Chiesa o del mondo? E quanto a "riportarlo a Cristo" (l'autore è stato Papa per otto anni) basta guardarsi intorno per giudicare se l'impresa è riuscita.
Condivido al 100%, caro amico 19,24, senza se e senza ma....tanto più che il giovane don Ratzinger, perito del card. Frings al CV II, è stato uno dei priincipali responsabili della deriva modernista impressa al concilio. Papa Giovanni lo ammiro ' molto quando seppe che era stato uno degli estensori del documento sulla libertà religiosa ( quel documento che fece dire al card. Ottaviani "spero di mirire prima della fine del concilio, così morirò cattolico); all'epoca disse che con il concilio la Chiesa si era riconciliata con lo spirito del 1789 (sic!), cioe' con gli assassini anticristici dei sacerdoti e religiosi/e della Francia e della famiglia reale: capperi, che riconciliazione! che bella compagnia con cui andare a braccetto. Il card. Suenens, dal canto suo, disse che il concilio era stato il 1789 della Chiesa Cattolica! che bei tipi, che insegnamenti...e fino all' ultimo Ratzinger ha ostinatamente ribadito che gli ebrei non hanno bisogno di convertirsi a Cristo per salvarsi: eh sì, gli basta seguire il Talmud, con le blasfeme offese a Cristo e Maria SS.ma.;ma di cosa stiamo parlando, ci rendiamo conto o no?
EliminaEcologismo, esoterismo e paganesimo, un cocktail satanico al servizio del N.O.M. (Novus Ordo Missae).
RispondiEliminaIl cristianesimo di Ratzinger vedeva in Cristo solo "l'atto d'amore" per il genere umano. Per lui solo questo era il vero significato della Croce. L'obbedienza alla volontà del Padre, che voleva la testimonianza del sangue innocente del Figlio per placare la sua ira verso gli uomini e perdonarli dei loro peccati se pentiti, per Ratzinger non conta, è comunque un elemento secondario. Il suo un cristianesimo nel quale non c'è posto per il Cristo Giudice mentre l'Inferno è destinato a restare vuoto (lui vi ha tolto persino il ricco epulone della famosa parabola, per metterlo al Purgatorio).
RispondiElimina"La Consacrazione non sarà più valida?"
RispondiEliminaRicordo la nota 15 del Breve esame crittico dei cardinali Ottaviani e Bacci:
"Le parole della Consacrazione, quali sono inserite nel contesto del Novus Ordo, possono essere valide in virtú dell’intenzione del ministro. Possono non esserlo perché non lo sono piú ex vi verborum o piú precisamente in virtú
del modus significandi che avevano finora nella Messa. I sacerdoti, che, in un prossimo avvenire, non avranno
ricevuto la formazione tradizionale e che si affideranno al Novus Ordo al fine di «fare ciò che fa la Chiesa»
consacreranno validamente? È lecito dubitarne.
Se consideriamo queste parole dei cardinali, nella maggioranza delle messe di Paolo VI, non c'e più la consacrazione. In quelle Messe in cui i preti si travestono da paggliacini, Halloween, supereroi, ecc., se avviene la consacrazione, quello che abbiamo è un mix tra le messe nere, celebrate dai satanisti, e le messe del messale di Paolo VI, cioè le messe grigie in i toni più vari".
Poco tempo fa, qui, è stato pubblicato un articolo dal nostro amico Paolo Pasqualucci, dove lui parlava del problema dell'assemblea che faceva la consacrazione con il sacerdote. Ora, un sacerdote che anda a celebrare la Messa pensando che lui e il popolo faranno la consacrazione, farà una consacrazione valida?
Gli errori e l'esasperazione , l'intensificazione degli errori, la magnificazione degli errori, l'errore diventato spirito del tempo, pervasivo, presente anche nella sua correzione. Errore che è peccato, mancanza personale e sociale diffusa anche nel bene, nel giusto che si pensa, si tenta, di conoscere e attuare. Rimedi che diventano e/o sono in breve peggiori dei mali. Non sembra esserci via d'uscita. Anche la cultura, l'arte non mitigano più il male, esse come la stessa religione si son fatte capofila della contraddizione per la contraddizione. Ora mi chiedo se ogni decadenza del passato si sia mostrata con queste caratteristiche senza soluzione, senza speranza o se questa in cui siamo immersi sia la peggiore di sempre, quella definitiva che ci mostra che siamo buoni a nulla. Non lo so. Eppoi questo ragazzino stragista, colpa dei grandi, sua, della società? Voleva andare in Ucraina... sogni che veicolano i media. Il vuoto che si riempie di parassiti. Viviamo in una epoca, società, cultura, religione parassitarie.
RispondiEliminam.a.
C'è ancora qualcosa di Cattolico? Caravan Petrol, Comme sì bello a cavallo a stu camello cu o binocolo a tracolla cu o turbante e o narghilè!
RispondiEliminahttps://blog.messainlatino.it/2024/09/ce-ancora-qualcosa-di-cattolico-caravan.html#more
Puo' un successore degli Apostoli avallare e non invalidare una simile "pensata"? Mi sembra di vedere La Via Verita' e Vita esposto al Pretorio, esattamente come dopo la flagellazione ; la Sua Sacrosanta Religione Cattolica Apostolica Romana messa sulla bancarella di una festa di paese alla stregua delle feste dell'Unita' del partitocomiunistaitaliano!! Infatti in fondo al volantino sta scritto : "Degustazioni culinarie tipiche", ci sara' la bancarella della "porchetta"?Rispondo io : "Ancora per poco".
https://www.ancoraonline.it/2024/08/27/santegidio-il-parroco-don-luigino/
Poveri ingenui, state spingendo la gioventu' in braccio a loro e di voi faranno un sol boccone altro che rafforzane la fede, altro che la celebrazione dell'Eucaristia! Piuttosto "la fratellanza" fatela nella lotta contro l'omicidio di aborto., sull'importanza della famiglia unita, sulla morale comune..!
Il trasporto della Macchina di Santa Rosa, i momenti più suggestivi
RispondiEliminaA Viterbo per rivivere i momenti più suggestivi del tradizionale trasporto della macchina di Santa Rosa
https://gloria.tv/post/tyF3hEywq7BJ1KkpjAMvQTZMg
Queste le nostre italiche radici!
Che teatro osceno.
EliminaCosa c’entra con la Fede?
A m.a. ...questo ragazzino stragista... parliamo di possessione diabolica.
RispondiEliminaMi era venuto il pensiero della necessità di veri esorcisti, poi dopo una veloce panoramica sulla situazione in cui siamo, ho lasciato cadere il pensiero. Ne occorrerebbero tanti e santi. Non credo che esistano. Grazie, per aver parlato di questa ipotesi che ritengo verosimilmente possibile.
RispondiEliminam.a.
Caro Catholicus, evidentemente no, non lo abbiamo capito, salvo eccezioni.
RispondiEliminaHo letto in generale tanti ottimi commenti che condivido ma il problema è che leggo sempre gli stessi nomi e questo la dice lunga.
C'è un vasto e profondo accecamento, prima intellettuale e poi spirituale.
Chi ha accettato il NO, i "fratelli maggiori", lo spirito di Assisi, le pachamame varie etcc. accetterà anche il rito amazzonico e, in un prossimo futuro, le varie diaconesse, sacerdotesse, false consacrazioni, comunicandsi i con un' ostia vuota.
Mi vengono in mente le parole di Gesù: " Questo tempio resterà vuoto fino a quando non direte Benedetto nei secoli il Signore".
Antonio
Mons. Viganó si è espresso su questo argomento.
RispondiEliminaE ora, per confermare l’unità liturgica che si suppone così essenziale, è nato il rito amazzonico
RispondiEliminaE intanto l’usus antiquior è ancora perseguitato e vietato… i nostri pastori vivono in un mondo strano…