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domenica 30 gennaio 2022

Alla velocità della luce verso l'abisso. Ma il viaggio è ancora lungo.

Da segnalazioni dei lettori non pubblicate nella discussione [qui] perché ricevute via mail, estrapolo e integro alcune considerazioni in ordine sparso sull'elezione presidenziale appena conclusa che perpetua l'assetto politico eurosinistro tecno-globalista. Quello che segue è un affresco, non un discorso organico, che mi riprometto di riprendere in tutte le sue complesse articolazioni. Allargo l'orizzonte segnalando i link all'indice degli articoli sulla realtà distopica e all'indice degli articoli sulla dittatura sanitaria.

Elezioni presidenziali: tutto come da copione 
Qui c'è il Signore nella barca.
E la tempesta, alla fine, è sedata
I giochi sono ormai fatti e, come dai preventivi accordi, tutto rimarrà come prima, ovvero così come l'interesse della sinistra vuole che le cose continuino a rimanere. Con la benedizione del Vaticano [vedi], il maggiore sponsor dell'attuale premier, nonché promoter della vaccinazione di massa, dell'invasione islamica e  delle spinte globaliste.
In realtà, il risultato era pressoché scontato, giacché a far parte dell'accordo, in realtà, era già inizialmente un solo soggetto; quel "partito unico" che, purtroppo, domina i nostri destini, il quale è solito poi apparentemente scindersi in più formali articolazioni, anche fra loro esteriormente in opposizione, per poter offrire all'elettore la parvenza di un "pluralismo" che, ormai, nella realtà delle cose, non esiste più da molti anni in Italia. 

A questo punto, portato a casa il risultato voluto, la commedia deve necessariamente continuare per un altro poco almeno: Giorgetti deve fingere di voler rompere con la propria formazione politica, per così tentare di frenare l'emorragia di voti che subirà la Lega, dopo avere, così evidentemente, dimostrato di aver fatto il giuoco della sinistra (ma non poteva fare altrimenti, null'altro essendo, se non una mera articolazione tattica della sinistra medesima) così come, dal canto suo, la Meloni (attraverso la sua opposizione, ovviamente inutile e che non avrebbe mai nemmeno accennato, se tale non fosse stata già in partenza) cercherà di offrire una qualche ragione di continuare a recarsi inutilmente alle urne all'elettorato non di sinistra; infatti, per la sopravvivenza stessa del nostro "regime a partito unico", la finzione della "rappresentanza politica" deve poter continuare.

Insomma, tutto esattamente come da copione, arzigogoli e balletti compresi e, così, il nostro 'partito unico', frutto del 'pensiero unico', potrà seguitare tranquillo a tracciare gli orditi del proprio disegno politico, in maniera del tutto indipendente ed autonoma rispetto ad un'effettiva volontà popolare ed al formale esito di qualsivoglia eventuale tornata elettorale ... mentre la Costituzione non è più invocata da nessuno e ha preso piede una legislazione inedita  usata a proprio piacimento. 

Un temibile pronostico
Premesso che il Mattarella/bis rappresenta la sconfitta della politica, oltre ad essere frutto di una strategia sotterranea ma presente fin dall'inizio e che purtroppo ha incontrato avversari arrembanti e non altrettanto freddamente calcolatori, forse 7 anni di Mattarella, da sempre attore invece che arbitro di una situazione terrificante per il presente e per il futuro dell'Italia e per la nostra libertà, potrebbe essere il male minore rispetto a 7 anni di Draghi che incombevano. Il problema è che a Draghi basta meno per ridurci come la Grecia e per completare la rivoluzione socio-antropologica (sotto la veste di transizione ecologica e digitale) già inesorabilmente prefigurata che assumerà i connotati di chi la gestirà nostro malgrado...
Da un alto vediamo gli ammuffiti vessilli della democrazia parlamentare, che si trincera dentro i palazzi del potere ed il virtuale; dall'altro le nostre vite, in ostaggio di lasciapassare e burocrazia patologica, cristallizzate nella crisi infinita e compresse in un QR code, oggi più che mai complicate nel quotidiano da assurde regole ed incertezze.
E un vero leader non è purtroppo all'orizzonte... mentre viviamo una crisi di forme oltre che di sostanza... cambiamenti epocali che non vogliamo passino sulla nostra testa e sui quali sembriamo umanamente impotenti, ma non per questo ci esimiamo dall'attraversarli e starci dentro con tutto il nostro essere come meglio possiamo, con quel supplemento d'anima cristiana che solo nel Signore può essere garantito alla storia del nostro tempo. Anche da queste macerie, forze conservatrici in chiave cristiana (senza stendardi ma nella concretezza) in un centro destra ricostruito potrebbero operare e immettere quel supplemento d'anima...
Ma c'è più d'uno che fa il pronostico che se si voterà nel 2023, SE, e le elezioni andranno in un certo modo, Mattarella si dimetterà, Draghi diventerà Presidente della Repubblica, ed avremo 8 anni di ulteriori disastri.  
E c'è da temerlo, visto il grado di assoggettamento di una massa che non è popolo per tante ragioni prossime e remote, ma ora soprattutto perché la sinistra ha invaso capillarmente tutti i gangli della società e, se pensiamo a cosa sono diventate la scuola, l'informazione e la cultura, con i contestuali attentati alle famiglie, resta poco da sperare. Se non in qualche frutto da qualche seme ancora custodito che però avrà bisogno del terreno adatto. E solo uno sconvolgimento epocale potrebbe dissodarlo...

Dinamiche perverse in ragione della sinistra al potere
Coloro che non dubitano della loro rettitudine e buonismo, diventeranno mostri peggiori di quelli che vogliono fare del male.
La "sinistra" in Occidente, compresi gli attivisti americani contro la guerra e i diritti umani, si è sempre percepita come essere dalla parte giusta della storia, le persone che si identificano come "sinistra" non hanno mai dubitato della loro bontà, perché la loro bontà era una già garantita dalla loro appartenenza alla "sinistra". In più, ovviamente, la lunga storia di glorificazione della sinistra nei media progressisti ed elogio degli eroi del movimento per i cosiddetti diritti civili.
Il fatto è che chi non dubita mai della sua giustizia e della sua bontà, non può capire perché la gente non obbedisca a ciò che ordina. Crede che solo dei mentecatti o dei nemici possano ignorare gli ordini dei buoni. Per questo diventano sempre più intolleranti a qualsiasi disaccordo, disobbedienza, impertinenza. Intolleranti verso chi ritengono sgradevole, indesiderabile, indesiderato.
Solo la "sinistra" con la sua presunzione e autoesaltazione poteva generare l'attuale terrore e totalitarismo. Perché, come si permette qualcuno di disobbedire a ciò che è BUONO? Per quanto riguarda il virus, la "sinistra" occidentale ha sempre avuto una predilezione per questioni "sociali", come la sanità pubblica e la sanità. Così quando si è presentata l'opportunità di intervenire per il bene della SALUTE, erano più che pronti. Del resto lo ha riconosciuto il ministro Speranza, tuttora saldamente in sella nonostante tante discrepanze, in un libro tolto dalla circolazione non abbastanza tempestivamente da non potervi leggere di aver individuato nell'emergenza covid la «possibilità» per la sinistra di «ricostruire un’egemonia culturale su basi nuove».

Cosa sta accadendo e prospettive
Intanto, mentre massacrano le imprese e la vita degli italiani con regole sempre più ridicole e perverse, si sono divertiti questi cagnolini scodinzolanti che acclamano in coro Draghi, un banchiere "apolitico", diventato tutto d'un tratto indispensabile per il paese.
Almeno potevano avere la decenza di risparmiarci lo squallido teatrino per poi riconfermare il presidente uscente. 
Nel frattempo, passeggiando per le città, si nota che i tridosati sono quelli che utilizzano la ffp2 all'aperto. Sono in crisi perché gli stanno estendendo il green pass. Sono in carenza inoculatoria. Qualcuno li rassicuri per la quarta dose prima che passino a indossare occhialini e visiere. 

E che qualcuno soccorra i nuovi malati mentali in questo paese disgraziato nel quale siamo andati oltre la nausea. Oltre ogni immondizia immaginabile.

Questa politica e queste istituzioni, hanno superato ogni limite.
Gente che fa solenni promesse, poi smentite senza vergogna. 
Grazie a dei veri e propri maggiordomi, che non sanno neanche offrire uno spettacolo accettabile.

Il timone è saldamente in mano ai "mercati" che dal giorno del Britannia, ci tengono in scacco.
Questo all'apice.
Nei piani sottostanti, quelli dei luogotenenti, una guerra tra bande da fare invidia alla Chicago del 1929
Come dimostra la vicenda Belloni, responsabile dei servizi, lanciata vincente ieri sera e impallinata immediatamente in primis da Renzi.
Illuminante lo scontro acceso tra quest'ultimo e il re della maratone televisive, che ha sfiorato l'offesa personale. 

Una mattanza che ha operato persino all'interno delle singole formazioni politiche: Conte contro Di Maio, Salvini contro Giorgetti, Letta contro parte della sua congerie.
Per il bene dell'Italia, statene certi.

Questo paese è una città in fiamme, sotto saccheggio. Condito da comportamenti umani ributtanti. 

La realtà ha superato di gran lunga il copione decadente e raccapricciante degli orribili personaggi di Sorrentino, inseguiti da giornalisti che offendono quello che dovrebbe essere il loro mestiere.
Come i vermi succhianti di dantesca memoria. 

Il tutto ricoperto da tonnellate di ipocrisia indicibile: dimentichi di tutte le cose precedentemente dichiarate, stasera hanno vinto tutti. Come sempre. Ed hanno ragione purtroppo.
Quello che perde sempre è il popolo, per la stragrande parte stupidamente complice della sua stessa rovina. 

Come il personaggio del film Dogman. Solo che costui alla fine reagisce, sia pure nell'ottica di un dramma dello squallore. Lo squallore e il dramma ci sono; ma la reazione la vorremmo diversa. Purtroppo però non c'è traccia di reazione. Perché è stato accettato ormai di tutto.  Persino le cose che qualche anno fa erano patrimonio dei complottisti ed ora sono fatti tragici, come una mostruosa apartheid che ogni uomo equilibrato e civile, indipendentemente dalle sue idee personali, non dovrebbe mai avallare. 

Invece l'inaudito, diventa normalità quotidiana, nelle menti annientate e manipolate di una comunità diventata troppo mediocre per vedere la follia odierna. Come uno studente morto lavorando gratis, mentre sarebbe dovuto essere a scuola. Tra la complicità, in primis degli insegnanti, che avrebbero dovuto insorgere e poi di tutti gli altri, che abbassano ormai la testa davanti a tutto. 

È come se dai nostri cervelli avessero strappato ogni limitatore morale, ogni avviso di allarme di pericolo, ogni briciolo di coscienza.
La vita è diventata una dimensione puramente biologica, in una logica di brutale sopravvivenza, senza riflessione e reazione alcuna, totalmente indifferenti all'abominio circostante, che non ha più limiti. 

Confortably Numb cantavano i Pink Floyd. Piacevolmente insensibili [vedi]. Ecco la specie degli anni venti del duemila. Alla velocità della luce verso l'abisso. Avanti così. Il viaggio è ancora lungo.

Manca un vero leader, una vera rifondazione
Manca un vero leader. Però, purtroppo, anche se ci fosse, potrebbe fare ben poco.
I nostri meccanismi costituzionali sono fatti per tenere il popolo il più possibile lontano dall'effettivo potere. Ci è concesso solo di votare (ogni tanto) per il Parlamento. Poi però le cariche che davvero contano - Presidente del consiglio e Presidente della Repubblica - sono cosa loro, di lorsignori. Del resto, i parlamentari, che dovrebbero, in teoria, vigilare sull'operato dell'esecutivo, sono tenuti al guinzaglio dalle segreterie che, ovviamente, candideranno alla successiva elezione e faranno fare carriera solo ai disciplinati. E poiché ormai si è persa ogni moralità, il Potere non ha ormai più nessun ritegno nel commettere gli abusi che vediamo quotidianamente.
Insomma, come detto sopra, ci vorrebbe una rifondazione alla radice dello Stato italiano, accompagnata però da una resurrezione morale, cioè cristiana. È difficile vedere all'orizzonte questa possibilità. Cosa ci riserverà il futuro, lo sa solo il Signore, che più che mai dobbiamo pregare perché salvi questa povera Patria.

31 commenti:

  1. Non sarei così pessimista. Forse la parte più inquietante è la frase di Speranza in cui parla di ricostruire un'egemonia culturale su basi nuove. Quali basi nuove ? la cancel culture ?
    Ma nella laica Francia che ha la consapevolezza di essere colpita dalla violenza di una parte dell'islam, sembra che ci sia stato un affollato convegno alla Sorbona proprio contro la cancel culture.
    Dobbiamo però ricordarci che la "cancel culture" era già sponsorizzata negli anni 70 dai sinistresi nostrani. La vecchia scuola veniva derisa perché mancante di libertà, essendo la disciplina, necessaria per l'apprendimento, rifiutata dai contestatori di allora. Ma deve essere ripristinata oggi per impedire voci di dissenso rispetto alla nuova egemonia culturale imperante.

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  2. Il centrodestra secondo me ha sbagliato i tempi. Il terzetto dei candidati avrebbe potuto essere presentato prima delle votazioni e poi il centrodestra avrebbe dovuto non votare scheda bianca o astenersi ma invece votare compatto uno alla volta ciascuno dei tre candidati è vedere se uno dei tre avesse preso qualche voto a sinistra. E poi insistere fino allo sfinimento col nome del candidato che avesse ricevuto qualche voto a sinistra. Proclamando ad alta voce che chi avesse obbedito ciecamente ai suoi presunti capi, avrebbe tradito il popolo che lo aveva eletto.

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  3. https://www.youtube.com/watch?v=bWWC_uyZz1g

    Una classe politica perversa si rinchiude nel bunker dell'immobilismo

    visione tv

    A Genova il Presidente di Ancora Italia Francesco Toscano lancia l'allarme contro una oligarchia politica che deturpa la Costituzione lasciando Mattarella sul Colle

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  4. Anonimo 12:26
    L'errore del centro destra, peraltro già non abbastanza coeso per via di due leader in competizione oltre che minato dai berlusconiani, è stato un comportamento secondo i vecchi paradigmi ormai tramontati basati sulla ragionevolezza. Non considerando gli avversari per quello che sono: ciniche machiavelliche serve...

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  5. Cito da Fb:
    Ma se volete vi dico anche come continua il film. Legge proporzionale pura. Nessun vincitore. Nel frattempo Mario Draghi (invenzione politica di Renzi) succede a Sergio Mattarella (invenzione istituzionale di Renzi) e nomina, da pdr, il nuovo presidente del consiglio: avete capito chi.

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  6. Renzi, conterraneo di Amato (lunga gavetta e unico salvato dalle mani pulite e disinfettate di quello dell'Italia dei valori..,per quanto mi ricordi) imboccato con l'omogeneizzato socialista?

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  7. Ora si fanno più insistenti le preoccupazioni sulla tenuta dello schieramento di centro-destra quando in Parlamento si ricomincerà a parlare di vita e famiglia (‘suicidio assistito’, ddl Zan, ecc). Forte il timore che la compattezza registrata nelle recenti occasioni possa reggere.

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  8. Marcello Veneziani
    ...
    Se non è dei loro, e se non è deciso da loro, non è super partes. Si identificano a tal punto con l’establishment che sono loro a certificare chi è e chi non è superpartes e adatto al ruolo presidenziale. L’unico criterio guida è la Stasi, cioè lasciare al potere chi è già al potere. Più la finzione scenica che il Paese a gran voce, all’unanimità, salvo la Meloni e il suo partito (onore a loro, va detto), richiede Mattarella. Non è così, il paese è spaccato, nonostante il lavaggio del cervello massiccio di ogni giorno. E si allontana ancor più dalla politica, con nausea.
    ...
    http://www.marcelloveneziani.com/articoli/litalia-imbalsamata-come-una-mummia/

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  9. Ho letto l'articolo di Veneziani che dice anche:
    "Resta l’immagine fallimentare dei tre protagonisti principali della settimana bianca al Quirinale: Letta, Conte e Salvini si sono mostrati inadeguati e ancora una volta è emerso che il più sveglio nel pollaio resta Matteo Renzi, piaccia o non piaccia."

    Concordo sull'immagine fallimentare dei tre leader con l'aggiunta dell'arrogante chiusura di Letta. Ma quanto a Renzi, non ci vuole poi tanto a fare il gallo del pollaio quando si ha in mano il poker d'assi!

    E quoto quanto segue:
    "Sul piano dei valori Mattarella è stato la traduzione in borghese del papato di Bergoglio e dei suoi temi. Sul piano storico si è dimenticato degli orrori del comunismo ma non ha mai mancato le celebrazioni degli orrori del “nazifascismo”, arrivando a dire – con un negazionismo che offende la storia, la realtà e il comune buon senso – che il fascismo non ha avuto alcun aspetto positivo, è dunque solo Male Assoluto (non lo diremmo di nessun fatto storico, nemmeno del comunismo).

    Poi, certo, Mattarella ha avuto garbo istituzionale, senso della misura e del decoro, non è mai andato oltre le righe. È stato il Custode del Palazzo e di tutti gli assetti dell’establishment, ha ripetuto i luoghi comuni del politically correct, fino all’ovvietà e alla narcosi. Sette anni sono lunghi da passare, ma dopo averli passati, immaginarne altri sette così è un supplizio dantesco. Che voglia di dimettersi da cittadini…"

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  10. La cosa grave non sta nella (ri)elezione dell'ennesimo presidente di sinistra. Draghi e Casini infatti non sono esplicitamente di sinistra, ma certo non sarebbero presidenti migliori. La cosa grave è che al Quirinale vada sempre un fedele esecutore dei "mercati finanziari". Cioè della plutocrazia.
    Che poi vuole dire atlantismo fanatico e guerrafondaio nella politica estera e militare, ed eurismo altrettanto fanatico in quella monetaria. Nonchè immigrazionismo più o meno forsennato. In nome della sorosiana "società aperta".
    Naturalmente nel gioco dell'elezione hanno stravinto Letta e Renzi (forse il più funesto uomo politico della storia repubblicana), perchè l'attuale sinistra liberal, ancor più della destra berlusconiana, è la principale fautrice di questa sottomissione totale del Paese ai poteri forti dell'economia e della finanza.
    Perciò è sempre più attuale l'immortale sentenza di Oswald Spengler: "La sinistra fa sempre il gioco del grande capitale, qualche volta persino senza saperlo".
    Martino Mora

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  11. Cito Perluigi Fagan

    IL FUTURO DI DRAGHI?
    A 74 anni, Mario Draghi può ancora fare piani per il suo futuro politico. I più hanno ritenuto avesse un piano per andare al Quirinale. Qui avrebbe potuto fare molte cose per lui interessanti visto che ha una natura strategica. Una di queste cose, poco sottolineata, sarebbe a mio avviso stato un possibile ruolo di spinta per una profonda riforma del nostro sistema giudiziario. Nel suo discorso di addio alla Banca d’Italia, incentrò una buona parte del suo intervento su questo tema, che riteneva forse il maggior ostacolo strutturale ad una evoluzione dell’Italia, da lui auspicata, verso un pieno compimento della logica di una moderna società di mercato.

    In questi giorni, Draghi ha preso atto che questo suo desiderio non si è compiuto, ma ha anche appreso che potrebbe non compiersi mai. Draghi, infatti, sarebbe stato nei fatti un presidente ingombrante. Autore per anni ed anni del bilancio dello Stato e quindi dei limiti di compatibilità delle varie finanziarie quand’era al Tesoro e Bankitalia, giudice di ammissibilità di questo o quel ministro nei futuri governi, le forze meno conformiste al sistema in atto non avrebbero, per anni, avuto concrete possibilità di forzare i limiti di compatibilità.

    Non è quindi un caso che l’altra sera, s’era formata una sorta di strana convergenza tra M5S (o di sua parte), Lega e Fratelli d’Italia su un candidato altro, vestito per l’occasione dalla attraente confezione della Presidente-Donna. Ma poco importava davvero fosse donna, l’importante era fosse “altro”. Così, il più furbo e lesto dei draghiani, Renzi, ha sparato subito a palle incatenate contro cogliendo l’intento, tra l’altro uno dei pochi politici a non poter esser francamente accusato di misoginia preventiva, come ha provato a fare la Meloni.

    A questo punto però, Draghi ha capito che non è che questa volta non ce l’ha fatta perché qui o perché là, ma perché una buona parte del parlamento non vuole trovarsi in futuro sotto le rigide tutele del suo modo di interpretare la funzione. Rimane così la seconda strada, l’Europa.
    Se questo governo, come potrebbe, arriverà a fine legislatura nella primavera 2023, a quel punto mancherà un solo anno al rinnovo delle cariche europee. Von der Leyen scade ottobre 2024, mentre il meno prestigioso Presidente del Consiglio Europeo, scade questa primavera. Il posto della von der Leyen gli apparterebbe di diritto in quanto italiano (logica delle rotazioni tra Francia, Italia, Germania) e per prestigio.

    Se ne potrebbe dedurre un orientamento preciso nella sua prossima azione di governo. Se infatti fino ad oggi ha agito avendo a traguardo la possibile investitura presidenziale, il che ha significato un atteggiamento di aggiustamento e compatibilità con lo sbilenco e rissoso sistema partitico italiano, da ora il suo riferimento primo di compatibilità torna ad esser pienamente l’Europa poiché è questa che dovrà eleggerlo alla carica agognata. Il tutto ruotante intorno ovviamente tempi e modi del PNRR. Chissà se è questo che ha intuito il silenzioso Giorgetti nel quasi minacciare di sfilarsi dal governo, della serie “o si fa sul serio o me ne vado”, dando così il destro all’annuncio al prossimo Consiglio dei Ministri che da ora, sì, si fa sul serio.

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  12. ...segue
    Di contro, se Draghi ha le sue prospettive e queste orienteranno il suo agire, lo stesso si potrà dire di alcune forze politiche che certo non vogliono andare alle elezioni 2023 come responsabili di scelte che ne penalizzeranno l’identità politica. Penso soprattutto alla Lega nella sua multiforme identità “di lotta e di governo”, anche per il ruolo più chiaro e pulito che potrà avere Fratelli d’Italia quale vera forza di opposizione lato destro.

    Abbiamo quindi un futuro di problematica predicibilità. Un Draghi continuamente “o si fa così o me ne vado” dove il “me ne vado” vale qualche miliardo di PNRR bloccato, responsabilità che nessuno vorrà prendersi? Un Draghi che bene o male arriva fino a fine legislatura e poi a Bruxelles, da lì pronto a cannoneggiare un giorno sì e l’altro pure coloro che più gli hanno messo i bastoni fra le ruote o che mostreranno velleità di trasgredire i sacri dettami? O che lo mostreranno nei tweet ma non per davvero come sono soliti fare? O un ripensamento che porterà certe forze politiche ad accettare il suo passaggio al Colle prima dell’approvazione della prossima finanziaria con gestione supertecnica degli ultimi mesi prima delle elezioni, perché in fondo meglio averlo lì come quasi alleato che del tutto avvelenato e contro a Bruxelles? Vedremo.

    Insomma, il futuro di Draghi è dragherò, cosa e a che fini non si sa. Una cosa penso si possa dire: una volta che hai messo Draghi nel nostro quadro politico, sarà molto difficile farlo uscire. Un bel paletto di frassino Made in Rignano.

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  13. Credo che alla destra, oltre alla coesione sia mancato un piano B e una adeguata strategia d'uscita comune. Ma questo non fa che mettere in risalto le pecche e fare chiarezza. L'importante è non arrendersi e ripartire mettendo in campo le idee forti e le relative proposte. In un parlamento polverizzato ma soprattutto in una classe politica da ricostruire si posdono trovare risorse umane non corruttibili.

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  14. Io continuo a sostenere Salvini. Credo di aver capito la persona e credo sia lo stesso di qualche anno fa. Chi per la rabbia lo molla non fa altro che riscrivere 'Il Gattopardo", animale tutto italico che acclama il Duce in piazza ma quando lo vede appeso si iscrive al PCI. Sono sicuro che il futuro del CdX esista ancora, che l'unico problema sia la malconcia leadership di Forza Italia. Che però a livello locale mostra qualcosa di buono, quindi potrebbe avere un futuro. Attaccare ora Salvini e non chiedersi come mai fosse sicuro di poter eleggere una donna, cioè la Belloni, e chi gli abbia giocato (abbia giocato all'Italia) un sadico scherzo, è da miopi. Pensare che una persona intelligente dica apertamente di essere sicuro che verrà eletta un presidente donna, senza esserne sicuro, significa non capire la disonestà di fondo di altri. Ricordo che al termine del Conte 1 Salvini decise di abbandonare essendo certo cello scioglimento delle camere. Sappiamo come andò a finire e come Mattarella violò Costituzione e buonsenso in un colpo (di stato) solo. Il problema di Salvini è che è ingenuo, ma è spesso la prerogativa delle persone oneste.
    Cit. Attilio Negrini

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  15. Mattarella resta presidente della Repubblica. Il bancario del Britannia resta al governo con i suoi accoliti. Il “Dottor Sottile” è il nuovo Presidente della Corte costituzionale. Il Parlamento continua ad autosputtanarsi, e così tutti i Partiti.
    È vero che per Mattarella ci sarà la soluzione “Napolitano”, due anni e poi a casa.
    È vero che il “Dottor Sottile” resterà in carica pochi mesi per sopravvenuta scadenza del mandato novennale.
    È vero che nel 2023 la gran maggioranza dei Parlamentari in carica tornerà alla disoccupazione o all’agricoltura, come è vero che l’uomo del “Britannia” potrebbe lasciare per ragioni di salute o di convenienza, un attimo prima del totale fallimento e disgregazione della Nazione (e ci siamo molto vicini), ma tutto questo niente toglie al fatto che la situazione presente consiglia di implorare protezione e salvezza alla Madonna di Montevergine.
    ...

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  16. Dunque, stavo passeggiando, strada in salita. La pezza ffp2 come al solito la portavo al braccio perché non ho mai messo la pezza all'aperto. Scendeva una macchina a bassa velocità. Il tizio che guidava mi suona col clacson, e mentre alzo lo sguardo per cercare di capire chi è, mi fa vigorosamente segno di no con la mano. Mi stava chiaramente rimproverando perché portavo la pezza come un ciondolo e non sulla faccia. Ecco, finché ci saranno persone così, o altri che prendono il sole con la ffp2 al volto, o che guidano da soli sempre con la ffp2, beh io penso che la fine di questo incubo sia ancora lontana in questa società disgregata manipolata minata.

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  17. Il giorno delle citazioni dantesche30 gennaio, 2022 16:45

    Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!

    Caina attende chi vita ci spense

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  18. A proposito del 'nuovo' presidente30 gennaio, 2022 17:03

    Non sarà un caso che la legge elettorale da lui introdotta, nota come Mattarellum, espressione di una schiacciante volontà referendaria che richiedeva la l'alternanza dei governi, con la formazione di due poli, sia ormai un ricordo, dimenticato, del passato.

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  19. Paolo Borgognone
    CANADA, ONORE AI RIBELLI!
    Popolo in rivolta contro obblighi e discriminazioni. Almeno 50.000 persone in protesta a Ottawa, capitale “bloccata”, primo ministro fuggito e nascosto in una località segreta! A fare la parte del “sorcio”, a sto giro non sono i non vaccinati. Che il vento di libertà che spira forte dall’estero possa presto spazzare via ogni ingiustizia e la tirannia anche qui. Che il Draghistan possa presto tornare a essere Italia (sovrana, democratica e libera).

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  20. LA DOMENICA DEL POTERE N. 2

    Turbovelocissimamente il TG1 va a casa di Giuliano Amato, neo presidente della Consulta, per un'intervista sulla limitazione della libertà in tempi di pandemia.

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  21. https://giulianoguzzo.com/2022/01/30/mattarella-bis-un-piano-riuscito/

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  22. Qui si pensa alla carriera di Tizio, Caio e Sempronio della sorte dell'Italia, chissene! La politica concerne il buon governo dello Stato verso l'interno e verso l'esterno e bisogna pensare a persone capaci, che sappiano muoversi all'interno del sistema con competenza senza farsi corrompere dal sistema (sottolineato in rosso).
    Va bene il CNL, ma bisogna creare, da ora, un governo ombra che segua passo passo la giostra dei DL e dei DPCM, che contengono sempre altro nei commi, note e righe, che si adoperi a conoscere i vari ministeri e i loro punti di forza e debolezza...essendo tutti debolissimi bisogna puntare al necessario immediato e/o prossimo venturo. Dobbiamo avere un governo ombra da subito.

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  23. La copio così come e' e comunque se volete la fonte è “Repubblica”
    Testimonianza da un italiano che vive in Canada.

    Ragazzi, dovete sapere cosa sta succedendo! Il mondo si sta svegliando più che mai ed è stato tutto ad un tratto! Lasciatemi spiegare:
    Vivo in Canada. Il Canada importa molto dagli Stati Uniti, molto del nostro cibo qui arriva anche da lì. Dato che siamo vicini, tutto arriva per mezzo dei camion. All'inizio di gennaio, il primo ministro canadese ha deciso che i camionisti canadesi avrebbero dovuto avere un passaporto sanitario per entrare e lasciare il paese oltre il confine degli Stati Uniti. Beh, non è stato molto ben accolto. 18.000 camionisti sono stati licenziati perché non volevano essere vaccinati. Quindi, questi camionisti si sono riuniti per fare una marcia da un'estremità del paese (la Columbia Britannica) alla capitale, Ottawa, dove si trova il primo ministro). Tuttavia... molte persone hanno iniziato a supportare i conducenti di camion. I camionisti hanno iniziato a ricevere molte donazioni in denaro per cibo e benzina fino a lì (un viaggio di 6 giorni). Una cosa tira l'altra, sta accadendo un effetto gregge finché, all'improvviso, i camionisti hanno deciso che non avrebbero più combattuto solo per loro, ma per tutti! Hanno deciso di marciare verso il presidente del Consiglio e da lì non si sposteranno finché il presidente del Consiglio non avrà ritirato il passaporto sanitario, le mascherine, tutte le restrizioni, tutto!! Hanno detto: finché non ripristineremo la nostra libertà, non andremo via di qui. Ma il meglio viene ora. Il movimento è cresciuto così tanto che lunedì si sono incamminati da una estremità all’altra del paese, in ogni città che poteva, altri camionisti e automobili di gente comune, famiglie, si sono uniti. Le persone sono tutte a loro favore. I ristoranti stanno regalando cibo gratis alle persone in marcia. Hotel che ti fanno dormire gratis. Stazioni di servizio gratuite. L'intero paese si è riunito e ha accumulato 5 MILIONI DI DOLLARI per il viaggio (cibo, benzina, ecc.). Ora ci sono 100.000 camionisti canadesi e ieri sera 13.000 camionisti americani sono entrati nel Paese per partecipare. Non c'è quasi nessuno contro! Il paese si è completamente svegliato! Sabato mattina arriveranno nella capitale e chiuderanno i dintorni della zona del ministero fino a quando non sarà ristabilita la libertà nel Paese. È così incredibile che ora l'Australia sta già organizzando la sua marcia!

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  24. Draghi continuerà a disporre, Mattarella continuerà a sottoscrivere e Amato convaliderà. Non c'è che dire: abbiamo a che fare con poteri forti molto intelligenti, anche se hanno costruito, come ci ricorda il Vangelo, i loro castelli sulla sabbia...

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  25. MENTRE NOI...
    "Mentre noi eravamo "appassionati" alla fiction di sei giorni, sull'elezione fuffa, loro sottotraccia mettevano "lui" a presidente della corte costituzionale, organo che fornisce giudizi di legittimità sulle leggi ordinarie dello stato e su tutti gli altri atti aventi forza di legge (dovrebbe suonarvi un campanello, se lo sentite).
    Uomo di spicco delle privatizzazioni delle nostre aziende, presidente del consiglio negli anni 90 e artefice di una manovra finanziaria approvata nella notte, diede via al prelievo forzoso nei conti correnti di milioni di Italiani (secondo suono di campanello). Mentre noi ci divertiamo a mettere meme sulla tragica situazione in cui versa l'Italia, loro continuano a spostare i loro alfieri per dare scacco matto."

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  26. Cadranno...e non sarà un bel vedere!

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  27. Questi due articoli 'gugle' non permette che si leggano, li da' come 404 errore31 gennaio, 2022 10:11

    - L'ANALISI: HA VINTO RENZI, CENTRODESTRA A PEZZI, di Ruben Razzante

    - IO CAPO DELLO STATO, COSA VI SIETE PERSI, di Paola Bonzi
    https://lanuovabq.it/it/mattarella-al-quirinale-per-liquidare-i-cattolici

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  28. Non si sa quando finirà questa lunga fase nella quale viene affidato a dei nuovi Mosè il compito di esodare l’Italia fuori non solo dal cattolicesimo, da cui si è abbondantemente estraniata, ma anche dai fondamenti naturali della morale pubblica. Nel nostro articolo precedente in cui chiedevamo “non un cattolico” ci si augurava che questa fase fosse finita e che avremmo potuto avere un presidente o decisamente asservito alle logiche del laicismo aggressivo o un laico ma capace di ragionare. Nel primo caso avremmo visto con chiarezza contro chi dobbiamo combattere. Nel secondo caso avremmo approfittato di una pausa di calma ragionevole per far valere alcune verità. Purtroppo, invece, continua la melassa della confusione. Un Parlamento radicale che si nasconde dietro un Presidente cattolico; un Presidente cattolico che dirà di non essere lì in quanto cattolico ma “a servizio delle istituzioni”; un “Prodi digeribile” che garantirà il transito pacifico verso un’Italia postmoderna.
    Prof.Stefano Fontana
    https://lanuovabq.it/it/mattarella-al-quirinale-per-liquidare-i-cattolici

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  29. Meno male che l'Agenzia Reuters (notoriamente schierata) parlava di "alcune dozzine di camions e alcune migliaia di persone che manifestavano nel centro di Ottawa".
    Quando si dice lo "understatement".

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  30. MATTARELKHAMON II

    Mentre si sprecano commossi "grazie Presidente" e compunti "li scusi Presidente", sale l'indignazione per questi giorni di uno spettacolo che, in fondo, è stato già visto.

    Se la prendono con Renzi, Salvini, Berlusconi, Conte e Letta; con i franchi tiratori, coi peones, con la paura di perdere il vitalizio, ecc.

    Ma c'è un solo responsabile per tutta questa disgustosa perdita di tempo (oltre che per quella dei due anni a venire, di resistenza patetica di un sistema alla sua decomposizione ed al suo lasciare le armi alla tecnocrazia che già se lo è pappato dall'interno).

    Si chiama Sergio Mattarella.

    Perché se invece di fare il prezioso e di affermare di non essere più disponibile, avesse solo aperto al bis, ci saremmo risparmiati almeno 5 giorni di balletti e le infinite ore di palabreria dei media sul nulla.

    A Mattarella non lo glielo ha certo prescritto il geriatra di rifare il Presidente, quindi niente obblighi verso la Patria, niente responsabilità e altre figure retoriche.

    Risparmiamoci almeno queste e torniamo alla vita di prima: quella degli ultimi due anni e dei prossimi due.
    Sebastiano Mallia su Fb

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  31. https://www.grandeoriente.it/il-grande-oriente-ditalia-saluta-con-rispetto-la-rielezione-di-sergio-mattarella-a-presidente-della-repubblica/

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