Pagine fisse in evidenza

martedì 1 marzo 2022

Informazione con l'elmetto, sentimenti pilotati, maggior coinvolgimento in una guerra voluta dagli USA

Sulla guerra in Ucraina precedenti: qui - quiqui - qui - qui. Richiamo l'attenzione dei lettori anche sui numerosi commenti ai diversi articoli di cui ai link, che offrono notizie, approfondimenti e spunti di riflessione interessanti.

[Odessa 2014, la Casa dei Sindacati in fiamme]
Ieri sera verso le undici vado sulla piattaforma polacca Playok dove gioco le mie partite a scacchi e scopro che ogni tavolo include due bandierine ucraine, al che mando al gestore una mail per dire che non mi sta bene, che quello è il modo di esprimere solidarietà non al popolo ucraino ma al governo filo Nato Zelensky, una scelta di campo che non posso avallare. Mi rispondono: «If you justify Putin’s war, you are an idiot. Leave the site as soon as possible» (Se giustifichi la guerra di Putin sei un idiota. Lascia il sito al più presto possibile). Non giocherò più a scacchi su quel sito, me ne troverò un altro. Qualche giorno fa, il portiere polacco della Juve Szczesny: «Spero che la Fifa escluda la Russia dal Mondiale». Ieri, l’ex calciatore polacco Boniek, ora vicepresidente Uefa: «Oggi nel calcio non c’è posto per la Russia, per un paese che ha invaso un altro paese». Tre chiari segnali che la Polonia è stata energicamente chiamata in campo nella guerra contro la Russia.
Da noi si fanno passi da gigante. Sempre nel calcio, le dichiarazioni si sprecano, e domenica le partite sono cominciate con cinque minuti in ritardo in solidarietà con l’Ucraina. Sabato manifestazioni di piazza per lo più antirusse. Oggi il governo italiano si presenterà al Parlamento per chiedere il sì all’invio di blindati leggeri, mitragliatrici, munizioni, armi anticarro e forse pure missili Stinger, leggeri ma capaci di abbattere un elicottero. E mentre la nostra “informazione” cala sempre più giù l’elmetto (gli ingenui si domandano: perché molti giornalisti si mostrano in elmetto quando non c’è n’è bisogno?), si inventa immagini di guerra – il Tg2 che trasmette immagini di un videogioco e di una vecchia parata spacciandoli per bombardamenti a Kiev. Nei più, addestrati da due anni di gestione pandemica che guarda caso sfocia nel prolungamento dello stato d’emergenza per tutto il 2022, alberga un sentimento di mortificata partecipazione agli eventi ucraini. Come se lì si stesse consumando un eccidio di massa. A dimostrazione di quanto sia pilotabile l’emotività collettiva, per nulla sollecitata nei violenti bombardamenti iracheni o afghani o libici o siriani, per non citare quelli della nostra vicina Belgrado. È sempre così: quando vengono a mancare centri politici significativi in grado di orientare le masse nella comprensione degli eventi, le agenzie informative dominanti hanno campo libero per condizionare la sensibilità collettiva. Così ci troviamo pur brave persone, nostri amici conoscenti parenti e colleghi, che con gran semplicità ma con convinta indignazione ti rampognano: «Però la guerra non va bene, qui ci vanno di mezzo i bambini!».
La propaganda di guerra veicola menzogne di guerra, come accadde nel 1989 in Romania a Timisoara, dove, per dimostrare la spietatezza del tiranno di turno, in questo caso Ceausescu, per la prima volta nella storia dell’umanità dei cadaveri appena sepolti o allineati sui tavoli degli obitori furono disseppelliti e torturati per simulare davanti alle telecamere il genocidio che doveva giustificare il cambio di regime (i famosi “regime change” con cui gli Usa deliziano paesi non allineati da una trentina d’anni, lasciando stare il passato remoto). Così come per i presunti bambini prelevati dalle incubatrici dalle milizie dell’altro spietato Saddam o per le fosse comuni dell’ancora spietato Gheddafi, che in realtà riguardavano un normale cimitero di Tripoli con tombe pre-scavate pronte per l’inumazione delle salme.
Propaganda di guerra che non si fa scrupolo di agitare lo spauracchio di profughi ucraini; ucraini fuori microfono definiti nel programma di Lucia Annunziata beffardamente «camerieri, badanti e… amanti». Propaganda di guerra che non si fece scrupolo qualche anno fa di usare i profughi siriani per suscitare il riflesso condizionato dell’indignazione contro un altro spietato dittatore, Assad, il cui popolo era allietato dai bombardamenti dei prezzolati Isis e “democratici” siriani.
Propaganda di guerra che accompagna il coinvolgimento crescente nello scenario ucraino dei paesi “liberi” con equipaggiamenti, armi e finanziamenti; e che abbisogna del necessario coinvolgimento dei popoli. Gli stessi popoli ai quali si è fatto ignorare il dato che la guerra in quell’area è in corso da ben otto anni, da quando cioè è stato foraggiato il colpo di stato nel 2014 (“regime change”) con armate neonaziste alla caccia dei russi d’Ucraina – come il famigerato reggimento “Azov” inquadrato nella Guarda Nazionale dell’Ucraina – con migliaia e migliaia di morti nel russo Donbass (la separazione lì è stato un atto dovuto!) e nelle altre aree russofone. Quanta indignazione si è manifestata in seguito al terribile eccidio del 2014 di 48 (ma in verità molti di più) lavoratori e lavoratrici brutalizzati (donne prima stuprate e quelle incinte sventrate) e poi bruciati vivi nella Casa dei Sindacati di Odessa dove si erano rifugiati per sfuggire alle bande neonaziste? DOVE ERANO e DOVE SONO ora gli antifascisti nostrani?
Un coinvolgimento ben preparato dalla propaganda ambientalista sulla necessità della “transizione ecologica” di stampo gretino. Uno stordimento ambientalista funzionale alla preparazione delle popolazioni europee ad abituarsi all’idea di fare a meno del fondamentale gas russo, senza del quale gran parte della produzione rallenta paurosamente (specialmente per noi italiani che dipendiamo al 40% da quel gas, con Di Maio corso ad Algeri a mendicare un aumento di fornitura). Con gli Usa che hanno costretto l’UE a darsi martellate sui cosiddetti rinunciando al gas russo (la Germania ha “dovuto” sospendere l’approvazione del concluso Nord Stream 2) perché si rifornisca del SUO altamente inquinante e impattante gas da scisti, estratto dal sottosuolo con chimica ed esplosioni, poi liquefatto e messo a -160° su navi cisterna speciali, scaricato in porti attrezzati (ce ne sono pochissimi) e rigassificato nelle altrettanto pochissime centrali speciali (in Italia solo due), e infine messi in tubi che non ci sono.
Una “transizione ecologica” per la quale dovremmo seguire i consigli della Gabanelli, o andare per boschi a tagliar legna, o mettere pale sui balconi… ma quale energia muoveranno gli apparati produttivi? Gas che mancherà (il consiglio dei ministri di ieri ha licenziato un decreto nel quale, tra l’altro, «si rende immediatamente attuabile» il razionamento di gas utilizzato «dalle centrali elettriche» e «nel settore termoelettrico»), carburante alle stelle, migliaia e migliaia di aziende che chiuderanno, licenziamenti di massa, insomma una bella e rassicurante prospettiva di povertà… il tutto per assicurare agli Usa il mantenimento della sua supremazia. Generosi o minchioni?
Obiettivi Usa? Dichiarato: la Russia. Non dichiarato: l’asse Berlino-Mosca. Intanto sul fronte della vendita del gas la Russia dirotta sui mercati asiatici: oltre alla Cina intasca anche l’India. Due paesi che insieme fanno più di due miliardi e mezzo di persone (contro i circa 400 milioni dei paesi Ue).
Mia modesta convinzione. Almeno per il momento non scoppierà la terza guerra mondiale. Perché ciò possa accadere dovrà essere soddisfatta una precisa precondizione: che tutti i principali contendenti abbiano eserciti regolari di leva addestrati alla bisogna e che le armi trabocchino negli arsenali militari. Gli Usa non difettano in armamenti ma mancano di un esercito di leva, l’Ue non ha né gli uni né gli altri, la Cina ha bisogno ancora di tempo per dotarsi del necessario armamentario. Attenzione, in Sudamerica c’è uno stato non di poco conto che non si è associato alla condanna alla Russia: il Brasile di Bolsonaro (e te credo, è fascista! strepitano i nostri cari antifà). (Antonio Catalano)

61 commenti:

  1. Nota di colore:01 marzo, 2022 11:08

    Passando ieri per Corso d'Italia (Roma) ho notato che hanno messo (chissa' da quanto tempo) uomini dell'esercito a guardia della sede della CGIL ( esattamente come fosse un'Ambasciata).

    RispondiElimina
  2. IL Corriere a tutta pagina:
    «Mamma, non sono più in Crimea. Sono in Ucraina, c'è una guerra vera qui. Bombardiamo tutte le città e puntiamo anche i civili. Ho paura»

    Ogni giorno pillole di propaganda da dare in pasto al popolino.
    Che la guerra sia un orrore non ci piove. Ma la pletora di informazioni della grancassa mediatica a senso unico fa venire il voltastomaco.

    Questi sono gli stessi signori che hanno diffuso la notizia secondo cui i 13 soldati ucraini asserragliati sull'isola dei serpenti, avevano rifiutato la resa e avrebbero combattuto eroicamente sino alla fine pur non di non arrendersi all'invasore russo .... notizia che tutti i giornali italiani hanno ripreso, paragonando questo evento alla battaglia delle termopili ..... salvo poi scoprire, per ammissione di questi stessi signori, che i 13 marinai si sono arresi e sono prigionieri a Sebastopoli ... per non parlare della leggenda del "ghost" di Kiev ... una sorta di barone rosso ucraino che nelle prime 12 ore avrebbe abbattuto quasi 50 aerei ucraini, e rivelatosi poi inesistente .... l'ospedale pediatrico di Kiev dato per bombardato, per poi smentire anche questo ... e poi la ciliegina .... Kiev è assediata, carri armati russi per le strade etc ... ma poi si scopre che in realtà russi si sono messi in marcia solo adesso ..... cioè ... in questa guerra non c'è una mezza notizia che sia vera e lo stato maggiore ucraino è il primo che diffonde fake news (legittimamente, dal loro punto di vista), ma i giornali italiani dovrebbero controllare meglio le notizie ....

    RispondiElimina
  3. La cosa peggiore è che questa vicenda sbriciolerà il tradizionalismo cattolico (che già non era in grande salute).

    RispondiElimina
  4. Si può stare con gli ucraini, condannare la guerra, ma rimane impossibile giustificare 30 anni di guerre americane ingiustificate ( Iraq, Serbia, Libia....), di menzogne clamorose ( le armi chimiche di Saddam nel 1991, poi l' antrace, poi le armi chimiche di Assad), di demonizzazione continua dell' avversario (i falsi Russia gate; il tutto, per la verità, da parte di governi spesso non in sintonia, nelle loro scelte belliche, con il volere del popolo americano, ma pronti ad ingannarlo).
    Così a me appare folle un presidente, quello ucraino, passato da attore comico in TV alla presidenza del paese in un blitz, che spinge sull' acceleratore ogni giorno (sino a ieri diceva ancora di voler entrare nella Nato), che si fa arrivare armi su armi convinto possano servire, da sole, a qualcosa, che ostenta tutti i giorni forza e baldanza invitando i civili a prendere le armi (rischiando solo la strage), che ignora del tutto l'esistenza nel suo paese di due anime ben diverse, e che quando il paese, in 2 giorni, si trova al collasso ... si accorge, svegliandosi all'improvviso (come dimostra anche il suo tweet seccato verso Mario Draghi), che gli Usa e l'UE non sono mai stati disponibili a perdere un solo uomo e che forse era meglio rinunciare alla Nato, ufficialmente, un attimo prima di essere ko.
    Le guerre sono fatte sulla pelle dei popoli, e qui di innocenti ci sono solo gli ucraini, ma non il loro presidente!
    Cit. Francesco Agnoli

    RispondiElimina
  5. e anche voi...cari Chiesa e Post concilio...se giustificate la guerra di Putin siete proprio ridotti male e questo palesa anche la vostra mancanza di spirito critico su questioni dogmatiche e di fede in generale.

    Sempre contro tutti, a prescindere da quello che succede. Se sostenete Putin siete poprio dalla parte sbagliata, cristianamente parlando

    RispondiElimina
  6. L’Occidente moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è la cosa più disgustosa della storia del mondo. Non è più l’Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione.

    RispondiElimina
  7. L'Unione Europea, ancora una volta, ha fatto una pessima figura. Io non sto né con gli uni né con gli altri ma vorrei che le cose fossero guardate per quel che sono e sono state fino ad ora. L'Ucraina era area di crisi dal 2014: per l'OSCE, l'esercito ucraino ha fatto ad oggi 14.000 morti nel Donbass, tutti russofoni. Ha bombardato scuole e ospedali persino il 17 febbraio, in piena crisi. Putin non è un pazzo: ha le sue ragioni che sono in parte condivisibili e in parte no (come sono in parte condivisibili le ragioni di Kiev). Noi non dobbiamo schierarci per l'uno o l'altro, non dobbiamo entrare in una logica da tertium non datur, perché il terzo esiste ed è (o meglio, avrebbe dovuto essere) l'Unione Europea o quantomeno Italia e Germania che da sempre hanno avuto un rapporto privilegiato con Mosca. L'Unione Europea non avrebbe dovuto fare quel che persino la NATO non ha ancora fatto: anziché inviare armi e inventarsi sanzioni che segano il ramo su cui essa (e noi) siamo seduti, avrebbe dovuto e potuto essere un signor agente diplomatico. Avrebbe potuto e dovuto fare da cerniera e raffreddamento. Invece, la reazione scomposta e belligerante dell'UE ha dato ragione ai sospetti di Putin, ossia che l'UE, alla bisogna, può diventare una sorta di alleanza militare anche più pericolosa della NATO perché meno formalizzata. E' stato l'ennesimo disastro di questa entità assurda che ci troviamo sopra la testa e tradisce una volta di più il livello mediocre di TUTTA la classe dirigente europea, che ciancia di auto elettrica e transizione energetica "green" e adesso si troverà a pietire i soldi della BCE e ad alzare le tasse per compensare i sostegni per l'impennata dei costi dell'energia. Spettacolo penoso.
    Cito Massimo Micaletti

    RispondiElimina
  8. @Francesco Agnoli
    Le guerre sono fatte sulla pelle dei popoli, e qui di innocenti ci sono solo gli ucraini, ma non il loro presidente!

    A reti unificate, per tutte le tv ad ogni ora del giorno, eroe nazionale e santo subito...

    RispondiElimina
  9. Armi dirette in Ucraina non transiteranno per territorio Ungheria.
    Orban: "Sicurezza ungheresi in Ucraina a rischio”.
    Nota: in particolare nella Transcarpazia c’è una storica presenza ungherese.

    RispondiElimina
  10. Due anni di violenza mediatica per stimolare la paura hanno tolto la razionalità alle persone riducendole a massa, ormai incapace di pensiero autonomo e critico, pronta come un esercito di automi a eseguire gli ordini impartiti dalla TV e a fare da grancassa alla propaganda del potere.
    Eppure, in politica estera bisognerebbe ricordare il principio di equidistanza quando non si è parte in causa, evitando di farsi irregimentare in fazioni che fanno il gioco e gli interessi altrui.

    RispondiElimina
  11. Bernardo Guerrini01 marzo, 2022 12:33

    Cara Maria, difficile ormai l'equidistanza.. non siamo da troppo tempo un paese libero.. siamo nella Nato, nell'Alleanza Atlantica.. una forte alleanza con USA.. e le grandi famiglie del NOW del globalismo e del mondialismo sono in queste parti del mondo.. ne siamo parte integrante del globalismo e mondialismo.. del NOW.. e dobbiamo rispettare.. gli ordini impartiti o ci va o non ci va (al popolo) dobbiamo fare ciò che ci viene ordinato, se non vogliamo fare la fine della Libia... o della Siria.. o simili.... ormai non possiamo fare come diceva San Paolo ""Gridatelo dai tetti"" non è vero,.. non siamo un popolo libero.. ci hanno ridotto solo a dei servi.. dobbiamo obbedire e basta... pensiero unico..

    RispondiElimina
  12. @Anonimo 11:36
    e anche voi...cari Chiesa e Post concilio...se giustificate la guerra di Putin siete proprio ridotti male e questo palesa anche la vostra mancanza di spirito critico su questioni dogmatiche e di fede in generale.
    Sempre contro tutti, a prescindere da quello che succede. Se sostenete Putin siete poprio dalla parte sbagliata, cristianamente parlando


    Noi non sosteniamo affatto Putin. Non è sostenere Putin riconoscere anche le responsabilità altrettanto determinanti della controparte, in uno scenario complesso con dinamiche perverse presenti da decenni, mentre noi siamo i vasi di coccio tra i vasi di ferro e i nostri governanti, scelti da altri, fanno scelte allucinanti...

    RispondiElimina
  13. Quanto alle questioni dogmatiche e di fede in generale non esprimiamo nostre opinioni ma il magistero perenne della Chiesa...

    RispondiElimina
  14. @ Bernardo Guerrini
    non siamo un popolo libero.. ci hanno ridotto solo a dei servi.. dobbiamo obbedire e basta... pensiero unico..

    Se questa è la situazione, possiamo sempre pensare e dire "non in mio nome!"

    RispondiElimina
  15. Sintesi condivisibile perché veritiera01 marzo, 2022 13:03

    Provo a riassumere il mio pensiero l'ultima volta:

    1) Gli Ucraini hanno tutto il diritto di difendersi: sono stati aggrediti, per cui ogni guerra di difesa è una guerra giusta.

    2) Gli Ucraini hanno un nemico, la Russia, di cui non possono dimenticare il passato: la Russia comunista ha fatto macelli in quella terra. Solo pochi decenni orsono. E gli ortodossi, avvelenati dal nazionalismo come i protestanti, non avendo una chiesa universale, hanno contribuito e contribuiscono agli scontri.

    3) Lo scontro tra Ucraina e Russia è salito di intensità nel 2014, e gli americani hanno fatto il possibile per rendere il clima incandescente: manovrando politici corrotti (termine usato da Biden nella sua autobiografia), mandando armi a ritmo continuo, soffiando sul fuoco. Tale scontro, tale nuova guerra fredda, inizia, di fatto, nel 1991: grazie a Dio il comunismo è caduto, ma gli Usa puntano ad essere l'unica superpotenza e per questo attaccano l'Iraq. Una guerra malvagia, zeppa di disinformazione, condannata quasi solamente da Giovanni Paolo II, che ha destabilizzato un paese che sconta ancora oggi due guerre infami, e le mille bugie su armi chimiche, antrace... (qualcuno ricorderà che l'attacco alla chiesa americana, sulla pedofilia, inziò allora).
    L' Iraq era un paese ricchissimo di petrolio, vicino all'ex Urss. La Russia di allora, troppo debole, rimase a guardare, ma vide in quella guerra un evidente affronto. Il primo...
    Chi li ricorda oggi i bambini irakeni bruciati dalle bombe? Le chiese e le case irakene bombardate senza pietà? Chi ha mai sanzionato gli Usa per quelle bombe, o per le menzogne sull'antrace?

    4) Dopo la caduta del muro gli Usa hanno condotto politiche sconsiderate, soprattutto con i Bush, ma anche, sebbene in misura minore, con Clinton (guerra in Serbia), e con Obama (il distrasto libico e siriano), ecc...
    Sempre, in queste guerre inique i governi Usa sono intervenuti, a loro dire, contro i cattivi: il cattivo Saddam, il dittattore Gheddafi, il dittatore Mubarak, il dittatore Assad... tutte queste guerre hanno fatto tanti morti, nessuna di queste guerre ha salvato i civili siriani, irakeni, libici, egiziani dal disastro, al contrario! Queste guerre hanno inasprito e nutrito il terrorismo islamico, favorito la nascita dell'Isis ecc. Nel solo Egitto il governo Morsi, succeduto a Mubarak, disarcionato con il favore degli Usa, ha fatto incendiare 150 chiese cristiane.
    Quanto ai civili afagani, sono stati abbandonati ai talebani, pochi mesi orsono, dall'amministrazione che ora avrebbe a cuore i civili ucraini.

    5) Poi è stato eletto Trump: con Putin ha inferto un grosso colpo all'Isis, proliferato sotto Obama-Biden, e ha inaugurato 4 anni di relativa pace. Lo scontro aperto in Ucraina sotto Obama come presidente e Biden come vice, è rimasto congelato per 4 anni, senza gravi ripercussioni. Per questo tutti i giorni Trump è stato accusato, senza tema di sembrare ridicoli, di essere al soldo dei russi ecc... tutta propaganda che si è rivelata fasulla, ma che certamente ha svelato come la russofobia sia, per i Dem americani, una nuova ideologia, strumentale

    RispondiElimina
  16. Chi sarebbe 'anonimo delle 11,36 per decidere che cosa deve pensare un buon cristiano della guerra in Ucraina?

    RispondiElimina
  17. Sintesi condivisibile perché veritiera01 marzo, 2022 13:07

    ...Segue
    6) Dopo Trump, il ritorno di Biden, e la ripresa delle tensioni in Ucraina. Biden, come noto, ha un figlio già coinvolto in scandali legati al gas... ucraino...
    L'attuale presidente ucraino, intanto, non ha certamente fatto molto per allentare le tensioni, con dichiarazioni incendiarie di ogni genere, spalleggiato dall'Occidente. Ha continuato a chiedere l'entrata nella Nato anche dopo l'inizio degli scontri. Non proprio un pacificatore.

    7) E' partita l'invasione di cui al punto 1. Da una parte i cattivi, gli invasori, Putin.
    Giusto, certo!
    Ma dall'altra? Dall'altra tanti "amici" dell'Ucraina che continuano a mandare non uomini, ma armi; che continuano non ad abbassare il livello dello scontro, in cui muoiono gli ucraini, ma ad alzarlo (tanto non muore nessun americano, nessun europeo); non a fermare tutto con la diplomazia, ma ad inasprire ancora di più gli animi.
    Con il rischio che un diluvio di fuoco colpisca ...chi?
    L'Ucraina!

    8) Si sono distinti soltanto, per un attimo, la Germania (interesse per il gas russo) e la Francia (che conosce da sempre la politica americana, incentrata sul divide et impera, e interessata ad un clima di scontro, tra Ue e Russia, che solo può impedire un'alleanza che renderebbe il continente euroasiatico più influente degli Usa stessi).

    9) Gli unici a tifare ancora per la diplomazia, a capire che o ci si ferma o può scoppiare la guerra mondiale sono gli uomini di Chiesa. Leggere Parolin, Bergoglio e il patriarca ucraino...continuano a dire: Diplomazia! Fermare il conflitto!

    Mentre gli uni sparano ed uccidono, e gli altri smobilitano ambasciate e inviano armi letali che potranno scatenare ancora di più la rabbia russa, usando l' Ucraina, come hanno fatto con Iraq, Libia...come pretesti
    Francesco Agnoli

    RispondiElimina
  18. E intanto qualche informazione in più01 marzo, 2022 13:15

    ZELENSKYY, "SERVANT OF THE PEOPLE", SERVITORE DEL POPOLO (E DEGLI INTERESSI DELLA NATO)

    Volodymyr Zelenskyy è il rampollo di una famiglia di ebrei aschenaziti e di madrelingua russa. Dopo l'università intraprende la carriera di attore e poco dopo fonda una propria casa di produzione, la Kvartal 95 che nel 2015 inaugura una serie TV, "Servant of the people", che narra le vicende di un professore liceale che diventa Presidente dell'Ucraina. Un successo.

    Il protagonista ovviamente è proprio lui e la trama del film è grosso modo la sua storia. A dicembre 2018 Zelenskyy annuncia la sua candidatura a premier, la popolarità è alle stelle. La serie, con le sue tre stagioni, finisce a marzo 2019, un mese dopo si vota.

    Il personaggio, trasmutato in una persona reale senza la benché minima esperienza politica, diventa Presidente con la stragrande maggioranza dei consensi. Sembra incredibile ma funziona in un mondo dove realtà e finzione sono mescolate continuamente.

    Questa la breve storia dell'uomo che si ritrova oggi al centro degli interessi del mondo intero, un pupazzo sospinto dall'odio atavico degli ucraini verso i russi e manovrato dalla trafila dei soliti noti per le solite faccende.

    RispondiElimina
  19. Mario Proietti01 marzo, 2022 13:19

    A me sembra di vivere in un impazzimento generale. Si sta andando verso un coinvolgimento diretto in una contesa il cui esito può essere solo uno: la morte e la distruzione totale del nostro Paese. Ci stiamo avvicinando a grandi passi allegramente sull’orlo di un abisso.
    PAZZI. FOLLI. INCOSCENTI.

    RispondiElimina
  20. Il diritto all'autodeterminazione deve essere riconosciuto si all'Ucraina sia alla Crimea e al Donbass. Entrare nella UE mi sembra autolesionismo.

    RispondiElimina
  21. Giusto @ h.13.32, autolesionismo o harakiri cambia poco, ben lo sappiamo noi che siamo qui da più di 60 anni, paghiamo per 4 e ci rimettiamo per 10, 60mln.€ al dì, secondo fonti ufficiali, spese dal nostro paese per aiuti militari all'Ucraina, altre fonti fanno i conti della serva su quanto verrà a costare il miracoloso gas liquido made in USA, laddove il gas russo ci costava 12€ a megawatt, questo ce ne costerà 120, soprattutto a causa del trasporto e dei freezer.........W la UE!

    RispondiElimina
  22. l'Italia e' senza pane...e voi pensate di darci01 marzo, 2022 15:49

    https://www.facebook.com/197268327060719/photos/a.210315405756011/4902002263253945
    Se non ricordo male la grossa medagliona con IR sul pulpito del Quirinale fu inaugurata da Berlusconi, a somiglianza (secondo me) dell'America.
    Beh,'sto pulpitone riservato al "Presidente"della Repubblica Italiana d'America mi fa solo piangere.

    https://www.agi.it/estero/news/2022-02-17/ucraina-usa-russia-aggiunti-settemila-militari-15657515/

    RispondiElimina

  23. Qualche precisazione al commento di Agnoli.

    1. La prima guerra contro l'Irak. Si continua a dimenticare troppo spesso che la vera causa della guerra fu l'inconsulta occupazione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. Questa occupazione alterava gli equilibri mondiali nel possesso delle fonti di petrolio. Il Kuwait, uno degli Stati più ricchi di petrolio del mondo. L'Arabia Saudita era in pratica disarmata, spalancata di fronte alle divisioni corazzate di Hussein. L'America e tutto l'Occidente non potevano tollerare una situazione del genere. L'URSS appoggiò Hussein e fu un grave errore.
    Agnoli ha la memoria corta. La faccenda delle armi chimiche, poi non trovate, era del tutto secondaria. Bisogna pur ricordare che la causa principale della rovina di Hussein fu la sua megalomania, alimentata dai sovietici. Prima era appoggiato dagli Occidentali ma solo perché combatteva contro la Persia sciita e la teneva in scacco. Vinse la guerra contro gli Ajatollah e da allora si montò la testa.
    2. Il presidente egiziano Morsi avrebbe distrutto 150 chiese? Di chi, dei copti? Affermazione poco credibile, andrebbe dimostrata, citando per lo meno la fonte.
    3. Cerchiamo di non fare concorrenza alla controparte con notizie date in modo sciatto o poco aderente al vero.
    H.

    RispondiElimina

  24. Nota bene : le "armi letali" non sono armi particolarmente distruttive, sono semplicemente le armi.
    Con questo termine si
    intendono tutte le armi in grado di ferire o uccidere, sia da taglio che da fuoco, dal pugnale all'arco al fucile al cannone al missile. Armi letali sono considerate anche le sostanze in grado di produrre questi effetti: i gas, le armi chimiche.
    Non letali: armi non costruite per uccidere. Bastoni, p.e. Non si capisce tuttavia quali potrebbero essere le "armi non letali" che qualche paese vuole inviare in Ucraina. Bisogna attenersi alla prassi, sapere cosa l'uso commerciale intende con tale dizione.
    La Ue, tranne l'Ungheria, ha deciso di inviare armi "letali" agli Ucraini. Decisione irresponsabile che coinvolge la UE nella guerra. Putin ha già reagito con le corrispondenti minacce. Adesso ha la scusa per invadere anche Polonia e Paesi Baltici. La UE ha così esteso la guerra a se stessa.
    La UE doveva invece attivarsi per bloccare subito la guerra con un'azione politico-diplomatica massiccia. Ma, per far questo, avrebbe dovuto riconoscere anche le ragioni dei russi, almeno in parte. Cosa che non è disposta a fare, evidentemente, perché non ha il coraggio di discostarsi dalla politica americana. E anche perché molti dei suoi dirigenti, maschi o femmine che siano, "non ci capiscono".
    In Europa,dal 1945 in poi, è proibito far valere i propri diritti, veri o presunti, con l'uso delle armi. Ma questo sta facendo Putin, creando un precedente pericoloso per l'ordine stabilito dopo Jalta. Che adesso è anche formalmente finito.
    L'autodeterminazione dei popoli non è un diritto assoluto. È un diritto che deve trovare un compromesso con le esigenze strategiche dei paesi confinanti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho detto che l'autodeterminazione sia un diritto assoluto, bensì che deve essere applicato con giustizia e non a vanvera.
      Se si vuole aiutare l'Ucraina, si devono tutelare anche i cittadini del Donbass e della Crimea. Osservi anche che gli opposti estremismi sono ben rappresentati sua nel campo dei filorussi sua nel campo dei filoucraini. I nostalgici della URSS si trovano gomito a gomito con i neonazi.

      Elimina
  25. Da tempo molti popoli vivono nell’ inganno. Nell’attuale Occidente la propaganda e il condizionamento hanno trasformato l’opinione pubblica nell’opinione che è gradita a chi la imbocca con livelli di intolleranza verso i dissenzienti sconosciuti anche ai regimi più illiberali. La differenza è che qui il popolo è convinto di essere in una democrazia per cui i regimi li riconosce dove qualcuno gli dice che ci sono. Il paradosso è che si parla di italiani o di ucraini come se fossero un sol uomo. In Ucraina ci sono gli ucraini che venivano bombardati da forze regolari di Kiev, quei reparti militari espressione del potere insediato dall’esterno e poi altri militari regolari che oggi non combattono affatto i russi e non per pavidità o scarso valore. Intanto combattono reparti portatori di ideologie discutibili o mercenari arrivati da fuori. Tutto taciuto di chi gioca Russia Ucraina dopo aver suonato gli inni, scrive che l’allenatore russo è malato di mente, che i giocatori russi mangiano i bambini in allenamento, mentre i giocatori ucraini hanno mamme dolcissime che piangono commosse e sanno anche tirare una molotov per fare il tifo… La propaganda è la sola vera arma di cui l’Occidente vanta una superiorità plateale. Forse perché l’URSS ha cambiato residenza. La capitale è Davos?

    RispondiElimina
  26. https://www.avvenire.it/attualita/pagine/da-novax-a-proputin-sui-social-laventino-totale

    RispondiElimina
  27. @1 marzo 2022 15:33
    E non solo! E' il famigerato Shale's Gas che viene estratto come viene estratto ..e saranno terremoti che non ti dico ...
    https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2014/03/28/lo-shale-gas-e-il-fracking-sono-pericolosi-per-lambiente-e-la-salute-pubblica/

    RispondiElimina
  28. A loro che je...non li riguarda.01 marzo, 2022 17:50

    https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2014/03/28/lo-shale-gas-e-il-fracking-sono-pericolosi-per-lambiente-e-la-salute-pubblica/
    Lo shale gas e il fracking sono pericolosi per l’ambiente e la salute pubblica!

    RispondiElimina
  29. Bernardo Guerrini01 marzo, 2022 18:06

    @ Mic. """"siii Mic... non in nome mio"""" sappiamo chi sta ai vertici ormai da decenni e con chi sono legati... dimmi dove sta la vera democrazia... dove noi abbiamo mai deciso...

    RispondiElimina
  30. Organisons la sécurité de l’Europe par une conférence de la paix. « Quelle que soit notre opinion sur le conflit en Ukraine, en vertu de quel traité la commission de Bruxelles annonce des livraisons d'armes et l'interdiction de chaînes de télévision qui relèvent de décisions nationales? Soit c'est du cinéma soit un coup d'État contre les nations ! »

    RispondiElimina
  31. Gli USA sapevano che la Russia non poteva accettare i missili puntati a 2 minuti da Mosca.
    Hanno insediato Zelensky e gli hanno offerto la NATO, perché volevano la guerra, per fermare il gas russo.
    Ma tu, caro amico "pacifista" dei miei stivali, plaudi alla rovina dei nostri stessi interessi energetici..... Ma Tu, caro amico con la bandierina colorata, non lo capisci e parli, parli, parli confondendo ancor più le tue stesse... "idee". Ma tu, caro amico buonista, non riesci a capire che l'esclusione di Mosca dal sistema swift sarà il disastro per l'Italia, più che per chiunque altro paese europeo. Questa guerra è una porcheria che ha voluto un Biden in forte calo di consensi dopo l'Afghanistan e, dunque, il suo alleato storico inglese, acerrimo nemico fin dalla notte dei tempi della federazione russa, ieri urss. No, tu caro amico, non sai leggere la storia e neppure i fatti, non capisci che per questa guerra a pagarne le spese saranno i civili, russi, ucraini ed, infine, italiani. "Quelli là " hanno mirato da tempo al nostro Paese e per "averlo", distruggerlo" sono pronti a tutto, proprio a tutto, anche alla terza guerra mondiale... il pazzoide biden lo ha detto ieri...ma tu caro amico pacifista forse eri distratto e non hai capito....Un ultimo lampo informativo: Henter Biden ha forti interessi energetici in Ucraina. Ecco, se adesso unisci i punti...forse ce la facciamo a capire questa schifosa guerra e a smetterla di ripetere ciò che vogliono farci credere con la più vasta campagna di disinformazione mai avuta sul pianeta. L'unica cosa che potresti dire, caro amico pacifista, è la neutralità dell'Ucraina. Punto. E che gli USA smettano di esportare la loro demoniaca democrazia ai danni dei popoli, questa volta europei...già, europei, da ovest a est. Questa è l'unica cosa che dovresti dire, tu e la tua bandierina colorata! Ciò che i "buoni" di questa guerra vogliono è un nuovo ordine planetario, in cui non sono compresi i diritti dei popoli. Hai capito ora, caro amico "pacifista" dei miei stivali??

    Cit. MGM

    RispondiElimina
  32. Piccola precisazione sul commento di H.01 marzo, 2022 18:44

    Sempre, in queste guerre inique i governi Usa sono intervenuti, a loro dire, contro i cattivi: il **cattivo Saddam**. Cattivo SADDAM che spinsero ad aggredire il Kuwait, facendogli credere che lo avrebbero lasciato fare .

    RispondiElimina
  33. Nicola Guerra - Edda01 marzo, 2022 19:29

    VOCI DI CORRIDOIO SULLA PACE E PACIFISTI BOMBAROLI
    Alcune voci di corridoio (auspicabili ma sempre da prendere con le molle) danno per prossimi o comunque sul tavolo con accettabile speranza di soluzione diplomatica i seguenti punti
    - Crimea riconosciuta come parte integrante della Russia
    - Riconoscimento delle Repubbliche indipendenti del Donbass
    - Ucraina entrerà nell'EU ma non potrà entrare nella Nato e si doterà, su modello giapponese, di una costituzione 'non militarizzata'
    - Zelens'kyj confermato nel suo ruolo con obbligo di indire libere elezioni con osservatori internazionali entro un anno
    Sarebbe un ottima soluzione sia per Ucraina, che vede così realizzate le sue aspirazione mitteleuropee nelle quali si riconosce parte della popolazione, sia per la Russia che non si vedrà minacciata dai missili Nato e libererà dall'oppressione dei battaglioni estremisti ucraini le popolazioni russofone del Donbass.
    Un avviso ai pacifisti ai quali piacciono tanto le armi, quelli che gioiscono per l'invio di armi agli Ucraini e poi invocano la pace, non rompete troppo le scatole, non fatevi voce di coloro che sono interessati, sulla pelle del popolo ucraino, al proseguimento della guerra perché sognano i russi impantanati e i missili Nato al confine russo. Siete stati silenti, colpevolmente se siete veri pacifisti, davanti allo sfollamento del Donbass (900.000 rifugiati in Russia e 1.500.000 rifugiati in altri territori ucraini) e davanti ai numerosi morti per mano delle milizie 'neonaziste' ucraine, siete stati silenti davanti alle fotografie di Andrea Rocchelli, fotografo italiano che a 31 anni ha trovato la morte in Donbass (24 maggio 2014) sotto i colpi sparati dal battaglione Azov nel suo tentativo di mostrare la sofferenza del Donbass, tacete adesso e rinunciate al vostro pacifismo bomboralo affinché a trionfare sia la diplomazia, l'equilibrio delle forze, la ragionevole negoziazione.
    Nella foto di Andrea Rocchelli i bambini del Donbass (bambini finora ritenuti di serie b perché russofoni) che cercano protezione dai colpi di mortaio del battaglione Azov.
    Da facebook.

    RispondiElimina
  34. Mi preoccupa, e non poco moltissimo, lo état d'esprit che si sta respirando ovunque.

    Un’ostilità preconcetta, feroce e determinata verso tutto ciò che è russo.

    Impressiona l’automatismo scattato in pochissimi giorni sotto ogni aspetto: dal salto delle sponsorizzazioni sportive Gazprom, alla sola idea che Adidas revochi il contratto con le nazionali russe; saltate anche le collaborazioni scientifiche, sentivo oggi, a partire da quelle spaziali.

    Quasi che non si aspettasse altro.

    La Russia è entrata in guerra con l’Ucraina ma è come se il mondo intero, per il momento senza il solo apparato bellico umano, fosse entrato in guerra con la Russia. E dico ‘bellico umano’ perché, intanto, con una decisione sconcertante Germania e Italia già mandano armi, mentre Bulgaria e Polonia già offrono aerei agli ucraini che, per farli volare, non potrebbero che… farli partire dalle basi di quegli stessi Paesi.

    Una circostanza che li … metterebbe in guerra con la Russia!

    C’è una frenesia inquietante, eccitata da un’opinione pubblica che -probabilmente- è convinta che la guerra qui in Europa non ci toccherà neanche se ci spingiamo al punto di armare, appoggiandolo con strumenti di offesa e di distruzione, uno dei due contendenti.

    Senza dire che -pur potendo tenere ferma una condanna dell’aggressione- lascia basiti l’improntitudine con la quale ci sottraiamo a dare un nostro contributo per il dialogo, soffiando sul fuoco senza però esprimere decisioni serie e precise, come sarebbe l’entrata nell’UE dell’Ucraina.

    Che -anzi- l’Unione rifiuta apertamente per bocca della Ursula internazionale.

    Assistiamo ad un doppio binario di ostilità: una marcata, implacabile e aperta, verso i russi che investe direttori d’orchestra e anche bambine bullizzate a scuola, un’altra obliqua, guardinga e sotterranea, che dietro le sanzioni, soffia sul fuoco e forse mira ad un obiettivo molto pericoloso.

    Che, cioè, a Mosca un eventuale impantanamento delle truppe dello zar davanti a Kiev o Dnepr accenda la voglia di sovvertire l’ordine costituito a Mosca, magari eliminando fisicamente il ‘tiranno’.

    Una pia illusione, oltre che inutile.

    La successione di Vladimir Putin vede infatti da anni due soggetti ben precisi in prima fila: Ramzan Akhmatovič Kadyrov, il leader ceceno i cui battaglioni sono pronti da giorni a partire per Kiev da Groznyj e il Minsitro della Difesa, Sergej Kužugetovič Šojgu, il tuvano che di recente ha manifestato l’opportunità di insediare basi russe anche a Cuba e in Venezuela…

    E, comunque, questo stato di spirito (oltre che fornire una copertura alle decisioni di un potere che appare muovere le sue pedine su piani bellici asimmetrici, come quelli economici e mediatici) è pericolosissimo in un altro senso: quello metastorico.

    Perché -nell’abbandono a sé stesso in cui versa l’uomo contemporaneo- il formarsi di una ‘volontà collettiva’ di tale fatta è sempre stato e sarà sempre il preludio per un approdo ai conseguenti fatti per ‘chi può’ (cioè, per chi detiene il potere).

    La Prima Guerra mondiale partì perché un ‘apparato’ ben preciso (che scattò automaticamente, per una piccola spinta, ma che si stava preparando e oliando da tempo) si innestò nei furori nazionalisti che investivano l’Europa del tempo: furori che crearono quell’humus, ‘quella volontà collettiva’, appunto, che alimentò e fece precipitare la conflittualità.

    Stiamoci attenti, insomma, con il ‘tifo’: non sia mai qualcuno dovesse davvero prenderlo sul serio, sarebbe troppo tardi tornare indietro.
    Cito Sebastiano Mallia

    RispondiElimina
  35. Il soggetto e la sua realtà contro gli altri a un certo momento esplode e impone il suo punto di vista. Possiamo farci delle opinioni - e la mia è che Putin, pur con le sue buone ragioni, sta consegnando l'Occidente e se stesso alla Cina con il grande godimento dei nichilisti sanguinari che hanno conquistato Washington, Bruxelles e gran parte dei governi europei, dunque il movimento generale: un circolo vizioso in cui ogni parte ha la sua quota di perfidia e di iniquità -, ma la realtà è infinitamente più grande e interpella la fede, e porta alla preghiera.
    Andrea Sandri

    RispondiElimina
  36. La disinformazione sta trionfando. Tutti, tutti media sono ormai preda di una fanatica russofobia che non conosce la storia passata: l'Ucraina è parte della Russia: la Rus' nasce a Kiev, l'Ucraina è sempre, sempre stata parte dell'ecumene russo. E non conosce la storia recente: tutto l'est della Ucraina è abitata da russi che vogliono vivere da russi, parlare la lingua russa, sentirsi russi. Non solo la Crimea, russa dal '700, quando venne liberata dai barbari tartari musulmani dalle truppe dello Zar, non solo il Donbass, ma altre parti dell'Ucraina sono russe o russofone. Perchè il Kosovo, stato narco-islamico-mafioso può invocare l'autodeterminazione dei popoli, ma questo diritto non è concesso al Donbass? L'Ucraina di oggi, quella dell'attor comico (questo era il suo mestiere) Zelensky, marionetta degli USA e di Israele, nasce da un colpo di stato, che sostituì un legittimo governo con un governo fantoccio filo-USA. Con la riunificazione tedesca, la Nato aveva promesso alla Russia che non ci sarebbe stata nessuna espansione all'est: non mantenne gli accordi e oggi la Russia non può pensare a una Ucraina suddita della UE e degli americani. Non può accettare di avere i missili americani a poche centinai di chilometri da Mosca. L'Ucraina dominata degli oligarchi filoamericani e sionisti ha massacrato decine di migliaia di civili russi nel Donbass, ha bruciato vivi centinaia di ucraini filorussi al palazzo dei sindacati a Odessa, ha vietato ai russi di parlare russo, di insegnare il russo, di avere partiti filo-russi, di leggere giornali in russo. Ma la stampa atlantista queste cose non ce le racconta. Veramente l'Ucraina vuole scegliere l'Unione Europea dei cosiddetti "diritti civili", dell'aborto, della sodomia esaltata e obbligata, del genderismo, del femminismo isterico, della distruzione della famiglia, dell'immigrazione selvaggia, della "cancel culture", dei cristiani perseguitati, delle chiese bruciate? Purtroppo, non sanno a cosa vanno incontro. E noi continueremo a credere alla disinformazione dei media, alle menzogne sui russi massacratori di civili, alle storielle e alle immagini patetiche, mielose e buoniste propinateci delle televisioni ormai a rete unificate nelle bugie.
    Poi, un giorno dovremo riflettere su presunte destre ormai prone ad accettare ogni diktat americano, anzi dedite al turismo transoceanico per omaggiare i padroni del mondo, rinnegando uno storia onorevole. Pseudo-destre neoconvertite alla miserabile narrazione mondialista, sull'Ucraina e su altro. Ma questa è un'altra storia. O forse no.
    Silente

    RispondiElimina
  37. Comunque sembra che le “dure sanzioni” (Letta) stiano facendo barcollare i sistemi bancari e interi settori dell’economia europea. Stanno (stiamo) scavandosi (ci) la famosa fossa.
    Andrea Sandri

    RispondiElimina
  38. Gulietto Chiesa aveva già descritto perfettamente le prospettive della questione ucraina nel 2015, ammonendo che la Russia non avrebbe mai accettato l'entrata dell'Ucraina nella Nato, anche perché gli Usa da anni cercano di rompere l'equilibrio nucleare, lavorando ad un sistema che neutralizzi la risposta avversaria ad un attacco preventivo: per fare questo, hanno bisogno anche di avvicinare il più possibile i loro sistemi d'arma al territorio russo. You Tube sta cancellando sistematicamante i video di Giulietto, alcuni di questi video sono scomparsi proprio negli ultimi giorni, questo giusto per ricordare a chi ancora pensa di vivere in una democrazia che i prossimi mesi saranno duri, durissimi. I non allineati all'atlantismo verranno oscurati e colpiti come nemici e una parte di coloro che pretendevano di di rappresentare l'alternativa sta passando armi e bagagli al nemico.

    RispondiElimina
  39. «Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo».
    Il motto adottato dalla nostra attuale compagine di Governo ...

    RispondiElimina
  40. Tutto quello che sta succedendo è molto grave e triste e naturalmente non può non destare profonde preoccupazioni.
    Vorrei però che non ci dimenticassimo che mentre, giustamente, si pensa all'accoglienza di nuovi profughi provenienti dalle zone di guerra e si pronunciano parole intrise di valori universali, come la pace e la solidarietà, nel nostro paese si continua a mettere milioni di italiani nelle condizioni di essere profughi a casa propria e si prosegue con la campagna di istigazione all'odio, anche se senza più quell'enfasi mediatica ora dedicata ad altri argomenti.
    La tragica situazione creatasi in Ucraina è un motivo in più per far cessare una volta per tutte il vergognoso apartheid indegno di un paese civile. Un giornalista ha scritto oggi che non si dovrebbero mai fare affari con chi umilia la democrazia, riferendosi a Putin.
    Mi chiedo allora chi vorrà avere rapporti commerciali con l'Italia, visto il trattamento riservato a cittadini innocenti certamente lontano dallo spirito democratico, ma perfettamente legalizzato da uno stato tirannico.
    Non ci stancheremo mai di dirlo: tutto ciò non è normale.

    RispondiElimina

  41. A proposito di "fake news" sulla guerra.

    Il CdS di oggi cerca di dimostrare che in Russia sarebbe già maturo il tempo per il rovesciamento di Putin a causa dell'odio popolare, soprattutto delle madri russe, per le perdite "enormi", dice, subite dai russi nei primi 6 giorni di guerra.
    Si tratterebbe già di 10.000 morti. L'articolo è per abbonati, bisogna limitarsi a leggere il titolo.
    Ma la fonte di queste cifre quale sarebbe?
    La cifra non è credibile, se si riflette sul modo nel quale si sono svolti finora i combattimenti.
    I russi si sono mossi in modo piuttosto cauto. Ci devono essere state battaglie notevoli per la conquista dell'aeroporto di Kiev e in altri luoghi. Ma deve essersi trattato di combattimenti fra truppe d'élite dei due eserciti, poche centinaia di uomini in totale, potentemente armati, appoggiati da elicotteri, aerei, artiglieria. Diecimila morti vorrebbe dire anche un numero impressionante di feriti, in pratica la messa fuori combattimento di una parte consistente delle forze russe di prima linea. Tutto è possibile a questo mondo, ma la cifra non è credibile.
    Si sono visti filmati di mezzi blindati russi distrutti, assieme a qualche carro armato. Colpiti forse da qualche aereo o da droni, in un caso, da fuoco da terra nell'altro. Cadaveri russi non se ne vedevano. Si sono visti un paio di elicotteri russi cadere in fiamme, da uno stormo di almeno una dozzina.
    Intanto il Giornale, che si può leggere senza essere abbonati, notava che i russi hanno preso Kherson, nell'Ovest ucraino e stanno prendendo tutta la costa da quelle parti. Senza fanfare. Non mostrano niente della guerra, le immagini vengono tutte dall'altra parte, anche da privati.
    Il fatto è che, questa l'impressione, i russi stiano procedendo metodicamente nel conseguire i loro obbiettivi strategici, con calma, anche per non sprecare troppi uomini e per non provocare stragi tra la popolazione, che purtroppo perdite ne deve subire comunque.
    A Mariupol, dove ci sarebbero i famigerati neonazisti, ora circondata, la battaglia si annuncia feroce, essendoci, a quanto pare, pesanti conti da regolare.
    INsomma, tutti i media si chiedono quanto può durare la Russia con l'economia sotto scacco per le sanzioni. Nessuno quanto può durare l'Ucraina, con le città principali e non solo circondate da un esercito nemico, che domina anche i porti e il cielo, l'economia ferma del tutto, la popolazione intrappolata senza lavorare nelle città, in condizioni sanitarie sempre più precarie.

    Speriamo sia vera la soluzione politica della guerra della quale si sta parlando e per la quale sicuramente in molti stanno lavorando dietro le quinte, compreso Abramovich, oligarca miliardario, forse in rappresentanza di altri miliardari russi e sicuramente d'accordo con Putin. Questa soluzione, se Zelinski ha sale in zucca, dovrebbe esser accettata al più presto. Nell'interesse di tutti.

    La EU è mancata clamorosamente, tanto per cambiare. Sembra che di questa guerra abbia una visione infantile, hollywoodiana, da 7mo Cavalleggeri di cartapesta. Praticamente nessuno dei suoi politici, donne incluse, ha fatto il militare. E se l'ha fatto, sappiamo quanto scadente sia l'addestramento oggi negli eserciti europei, senza una lira e alle prese con i problemi della Rivoluzione Sessuale (quella sì importante!). Tranne le eccezioni, ovvio, ma difficilmente numerose.
    Se i negoziati russo-ucraini falliscono è una tragedia. La guerra si incattivirà e finirà solo quando in un'Ucraina semidistrutta Putin riuscirà ad imporre una sorta di governo-fantoccio. A meno che l'esercito ucraino non crolli di colpo, ma finora non si vedono segni di cedimento interno.
    Pol.

    RispondiElimina

  42. Le masse sono come sempre succubi della propaganda di regime,
    che ora le sta scagliando contro i russi, in generale.
    La massa ha sempre bisogno di qualcuno o qualcosa da odiare,
    una vittima sulla quale scatenare il proprio spirito di
    sopraffazione, la propria vocazione omicida.
    O.

    RispondiElimina
  43. Devo ancora capire come si possa perseguire la pace inviando armi e/o stanziando fondi per l'acquisto di armi.

    Si cerca la pace, alimentando la guerra. E, allo stesso tempo, tutti si augurano il buon esito dei negoziati. Faccio fatica a comprendere.

    RispondiElimina
  44. Incredibile cosa vedono i miei occhi!!!
    adesso sarò quella definita stronza ma chissene…leggo dì famiglie che con calore affettuoso invitano ucraini a stabilirsi da loro!
    Se volete conosco un bel po’ dì famiglie italiane in serie difficoltà che avrebbero bisogno di essere ospitate!
    Facciamo così per ogni due famiglie provenienti dalla guerra ne ospitate una proveniente dalla strada sotto casa!
    Ok?!
    Persino Gesù detestava gli ipocriti più di qualsiasi altro, ci sarà stato un motivo?!

    RispondiElimina
  45. Il popolo diventa massa quando non è elevato dal Cattolicesimo, né dalla sua nobile Cultura, né dagli Esempi delle persone pubbliche del proprio paese. State sempre a sputare sul popolo che avete abbandonato, rinnegato, nutrito a pornografia, droga, ideologia, mercimonio, svenduto e mai aiutato crescere, a nobilitarsi. La chiesa e lo stato hanno colpe gravissime, lo stato in special modo è stato una pietra al collo del popolo e la chiesa è vergogna per NSGC. Andate a farvi friggere, voi purissimi, dai sentimenti buonissimi, dai pensieri verissimi, dalla volontà bellissima!

    RispondiElimina
  46. Quale deformazione attribuire a noi le degenerazioni che abbiamo sempre denunciato e di certo mai praticato!
    Ciò non significa che siamo immuni dal peccato e quindi non siamo 'purissimi' sia pure in senso ironico...
    E neppure significa che non possiamo fruire della Grazia che il Signore dispensa ai suoi adoratori, a coloro che cercano di essergli fedeli!

    RispondiElimina
  47. Provoca sgomento e incredulità leggere che l’università di Milano Bicocca ha deciso di cancellare un corso di studi sullo scrittore e filosofo Fëdor Dostoevskij, in quanto russo. Con una scelta ideologica senza senso si vorrebbe cancellare dalla storia colui che è stato considerato uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. La bellezza, quella vera, salverà il mondo, diceva Dostoevskij. La bellezza, non la stupidità. Triste è l’uomo che si comporta da barbaro.

    RispondiElimina
  48. Avete notato che mentre durante la Prima guerra fredda il tema era "mostreremo che il capitalismo è meglio del comunismo perché in occidente si vive bene" la seconda inizia all'insegna di "è tempo di fare grandi sacrifici"?

    RispondiElimina
  49. @ A. 1 Marzo h.17.50

    Lei ha ragione, non si possono prevedere né i terremoti né altro causati da fracking e trivellazioni a cicco e spanna, una decina scarsa di anni fa, quando Rai1 trasmetteva, ad ora tarda, in collegamento, il Late night show all'epoca condotto da David Letterman, ricordo che una sera, tra gli ospiti figurava l'attore Matt Damon, che aveva appena finito di girare un film sugli effetti devastanti del fracking, deleteri sia per l'ambiente che per gli agricoltori, lo ricordo molto bene perché poi il film non uscì mai, quanto a Letterman, vera anima dello show e aperto a tutti, ma veramente a tutti, lasciò improvvisamente la trasmissione, e andò a vivere alle Bahamas, senza fare più ritorno in USA.......a chi vuole capire... se ricominciano le trivellazioni di fronte a Ravenna e in Puglia, non ci vuole la sfera magica per aspettarsi altri sismi a grappolo.

    RispondiElimina
  50. Vi emozionate tanto per il patriottismo degli ucraini mentre noi non siamo capaci di combattere il Green Pass incostituzionale che sta cancellando i nostri diritti di esseri umani o lo stato di emergenza per guerra (guerra che sta in Ucraina, non in Italia!).

    L'Europa in perfetto stile (questo sì) fascista ha censurato la stampa russa adottando un provvedimento senza precedenti nella storia per impedire che la favola dei bravi ucraini e dei cattivi russi potesse avere qualcuno a smentirla.

    Io amo le favole ma questa mi fa schifo!

    E chiarisco ancora meglio quello che penso: mi inchino al patriottismo ucraino ma è un popolo che mi inquieta e mi spaventa, assassini sanguinari che non hanno esitato a bombardare ferocemente altri ucraini in Donbas facendo strage di donne e bambini e hanno continuato a farlo per 8 anni fino a ieri. E oggi si armano e vanno a provare a sgozzare i russi.

    Credo che i russi, provocati oltre ogni limite, stiano portando avanti un conflitto che, per quanto è possibile, tiene fuori i civili. Come gli ucraini non hanno fatto. Addirittura hanno mandato messaggi sui social per avvisare la popolazione ucraina di tenersi lontana dagli obiettivi su cui avrebbero lanciato missili.

    Trovo agghiacciante la narrazione ufficiale di cui non c'è prova alcuna e mi terrorizzano gli italiani che non chiedono la prova di quello che ci viene raccontato e battono le mani a tutto quello che la tv manda in onda esattamente come quando cantavano sui balconi "andrà tutto bene".

    Che popolo di merd@ siamo diventati!
    Sissi Ruggi

    RispondiElimina
  51. Da un anno questa parte, dal green pass all'invio di armi all'Ucraina, dall'obbligo vaccinale all'harakiri sulle sanzioni economiche alla Russia, lo schema è sempre lo stesso: il Drago propone, Il Pd e gli altri applaudono entusiasti, Capitan Nutella dissente platealmente.
    Salvo poi votare, il giorno dopo, ogni santa volta, a favore di ciò su cui aveva dissentito il giorno prima.
    Almeno una cosa gli va riconosciuta: come sa perdere la faccia lui, non la sa perdere nessuno.
    Martino Mora

    RispondiElimina
  52. In un momento storico estremamente delicato come questo, un Ministro degli Esteri non dovrebbe lasciarsi andare a commenti di pancia con parole totalmente inappropriate. Chi riveste un ruolo Istituzionale, rappresentando l’Italia e gli italiani, non può abbandonare la diplomazia.
    Oltretutto le sue inconsulte espressioni nei confronti del presidente russo in un agone pubblico rischiano di ritorcersi contto l'Italia e gli italiani.

    RispondiElimina
  53. Carl Schmitt parlava di disumanizzazione del nemico nella guerra dopo il tramonto dello "ius publicum europeum" e Hannah Arendt di "banalità del male". Di Maio riassume entrambe le ipotesi: «Penso che tra Putin e qualunque animale ci sia un abisso e sicuramente quello atroce è lui». Non è detto che Putin non gli (ci) ricambi la cortesia.
    Andrea Sandri

    RispondiElimina
  54. Se Joe Biden e il suo "deep state" volessero la pace, chiamerebbero l'uomo del Cremlino e gli farebbero la seguente proposta: ritiro immediato delle truppe russe e assicurazione dell'indipendenza dell'Ucraina quale Stato sovrano, in cambio dell'accordo scritto che, sul modello della Finlandia, l'Ucraina resterà militarmente neutrale. Non sarebbe così difficile. E con ogni probabilità, Putin accetterebbe.
    L' America però non fa questa proposta, nè intende farla, perchè non vuole rinunciare al progetto di portare i missili nucleari al confine tra Russia e Ucraina. Perchè questa ostinazione?

    Perché, come ha detto Biden all'inizio del suo mandato presidenziale, Russia e Cina sono "i nemici dell'Occidente" e della "società aperta", e i nemici vanno sconfitti. Che, tradotto, signifca che l'America non intende rinunciare al suo sogno, accarezzato alla fine della Guerra fredda, di un mondo unipolare, di un Ordine Mondiale americanocentrico, quando di fatto, invece, il mondo è già multipolare. Il mondo è un plu-riverso, ma l'America può accettare solo l'uni-verso. Questo è il punto essenziale della questione.
    Il mondo ha tante Kultur, ma l'America può accettare solo la Zivilisation, cioè la "civilizzazione unica universale": demo-pluto-crazia liberale, individualismo sovrano, mercificazione del mondo, regno del denaro, secolarizzazione avanzata, società dello spettacolo, primato della finanza, ideologia astratta dei diritti dell'uomo (ora con coloritura genderista, fucsia e transumanista). Tutto il mondo deve divenire "Occidente".
    Era già, tendenzialmente, il progetto wilsoniano del 1917.
    Mentre la Kultur può accettare di avere dei limiti, la Zivilisation è costituzionalmente incapace di porseli, essa è "oceanica".

    Siamo tornati al 1914 - Zivilisation contro Kultur, civiltà del Mare contro civiltà della Terra- senza nemmeno accorgercene.
    Martino Mora

    RispondiElimina
  55. IL CROLLO DELLA RUSSIA E LA CINA
    Molti auspicano il crollo della Russia e la fine politica del suo presidente.
    Per gli Americani significherebbe una presa sul Vecchio Continente più salda che mai. Quello che sognano i burocrati europei invece è l’accesso alle risorse energetiche della Russia a prezzi stracciati, magari pagando sotto banco pochi fidati oligarchi più sensibili ai soldi che all’amor di patria.
    C’è però un’eventualità da considerare: se la Russia venisse ridimensionata politicamente e militarmente la Cina avrebbe un’occasione da non perdere per allungare le mani sulla Siberia, regione da sempre nelle mire del Dragone.
    Nel 1991 lo scrittore Tiziano Terzani osservò che al confine con la Cina le fredde distese siberiane, controllate da sperduti distaccamenti dell’Armata Rossa, fronteggiavano malamente un gran numero di stanziamenti cinesi.
    Oggi la situazione al confine fra Russia e Cina è ancora più critica. La popolazione russa del Distretto Federale dell’Estremo Oriente, già carente e discontinua, è crollata da nove a sei milioni di residenti dopo la fine dell’Unione Sovietica.
    Invece nelle sole tre provincie cinesi nord-orientali, sulla sponda opposta del fiume Amur, vivono circa cento milioni di persone. Non solo, ma da anni c’è una crescente migrazione cinese verso quelle regioni di confine che facevano parte della Cina fino al 1860.
    Le stime dicono che nella zona intorno al confine ci sono dai trecentomila a un milione e mezzo di cinesi. Molti per motivi di lavoro e di business e moltissimi illegali.
    La presenza cinese in Siberia ebbe inizio alla fine degli anni ‘90 quando migliaia di ettari, abbandonati in seguito all’abbattimento delle fattorie collettive sovietiche iniziarono a essere prese in concessione da imprese cinesi ormai stabili nella regione.
    E le riserve energetiche siberiane non sono poi irraggiungibili.
    Viene da domandare: a chi conviene il crollo della Russia?
    Massimo Valentini

    RispondiElimina
  56. La mia Regione, la Sicilia, è oggi una grande caserma americana. In vari punti del territorio nazionale gli USA dispongono di depositi di armi nucleari di potenzialità devastante. Io sono un vecchio Professore e non voglio continuare ad insegnare niente a nessuno, ma desidero dirle che lei in Italia rappresenta l’ultima speranza di contrasto efficace al globalismo o mondialismo e al capitalismo di speculazione monetaria che non ha volto ma del quale si conoscono i nomi.

    Colgo l’occasione, Signor Presidente, per manifestarle assieme a milioni di italiani, la mia ammirazione per la sua onestà intellettuale e politica, per il suo coraggio e per il contributo che lei dà alla vera pace, contrastando le mire aggressive di quella che io chiamo la North Atlantic Terroristic Organization. Non ce l’abbia con l’Italia che, avendo perduto pure il senso del ridicolo, ha mandato un piccolo contingente militare ai confini occidentali dell’Ucraina. È stata una decisione patetica del Governo in carica che avendo esaurito il pretesto del Covid per governare contro la Costituzione, ora coglie il pretesto della crisi in Ucraina per continuare in uno stato di emergenza finalizzato all’annientamento della identità e della dignità del Popolo italiano.
    https://www.marcotosatti.com/2022/03/02/lettera-aperta-a-vladimir-putin-del-prof-augusto-sinagra/

    RispondiElimina
  57. Scusate, ma se io non posso lavorare, andare sul bus, entrare in una banca...quale democrazia dovrei esportare in Ucraina ???

    RispondiElimina
  58. Ma poi tutta questa corsa ad arruolarsi come volontari in Ucraina nel fiore della nostra classe dirigente emancipata, occidentale, illuminata e democratica, qualcuno l'ha vista?
    Il fatto è che non credono in nulla, nemmeno in quello in cui dicono di credere.
    E il solo fatto che qualcuno non si pieghi al loro torbido e molliccio conformismo li rende evirati isterici pronti a invocare il giustiziere a stelle e strisce.
    Difendere le macerie da loro stessi causate è rimasta l'unica attività possibile.
    Ma perfino le macerie possono essere un cammino troppo accidentato per i passi atrofizzati di chi, venduti gli attributi, e fumatosi il cervello, rimane solo col proprio ventre.

    RispondiElimina

  59. Farsi un'idea di come sta andando la guerra sul campo.

    Come orientarsi nella propaganda imperversante?
    Innanzitutto le cifre dei caduti.
    Il CdS addirittura parlava di almeno 10.000 morti russi. Il governo ucraino, più pudico, di 6000 morti russi, senza dare le cifre dei propri. Ancora troppi, a mio avviso.
    Più realistico il computo diramato oggi da Mosca: 498 caduti russi e 1597 feriti russi contro 2870 morti ucraini, in una settimana.
    Da quando esiste la guerra, è sempre difficile fare il calcolo esatto dei caduti in battaglia. Comunque, dato il modo di combattere degli eserciti moderni e il rapporto tra le forze impiegate, sembra più realistico il calcolo russo. Si tratta di dati forse incompleti: mancano infatti i dispersi, che in genere sono morti o prigionieri.
    Ma forse non ci sono, ancora. Bisogna vedere poi se le cifre sono presunte o di morti contati sul campo. Se dico: 498 caduti nel mio esercito, dovrebbe trattarsi di morti accertati

    Ma è vero che l'attacco russo è in fase di stallo?
    Sembra che i russi non si attendessero una resistenza così forte.
    Arroccata nelle città e capace di colpire con missili a corto raggio o droni le colonne blindate russe. C'è poi il fango, sta iniziando il disgelo.
    Secondo un articolo su il Giornale, un fatto chiave sarebbe la presa di Kherson, porto nel sud, di valore strategico. I russi sono dentro la città ma si sta ancora combattendo, dicono gli ucraini. Da Kherson si può andare verso Odessa e anche risalire il Dniepr verso Kiev, praticamente tagliando in due l'Ucraina. La mossa vincente non sarebbe la dispendiosa conquista di Kiev ma l'avanzata da sud che taglierebbe in due il paese.
    Ma i russi si muovono con lentezza, dicono tutti. E cosa dovrebbero fare? Hanno trovato una resistenza accanita, quindi devono farsi bene i conti. Nelle campagne in Siria, i russi hanno pur accumulato esperienza di combattimenti urbani. Anche in Siria si sono sempre mossi con metodo, senza sprecare uomini e mezzi, che non possiedono in numero illimitato.
    Una sventura, questa guerra, in tutti i sensi. Per finirla, ci vorrebbe del realismo da parte del governo ucraino, che invece di dichiarare finalmente che rinuncia per sempre ad entrare nella Nato, richiede addirittura all'ONU l'istituzione di una no-fly zone garantita dalla Nato. Cioè: si dichiara illecito il sorvolo militare dell'Ucraina demandando alla Nato il ruolo di sceriffo, per cui, ogni caccia russo che violasse il divieto potrebbe venir legittimamente abbattuto da un caccia nato. Siamo alla follia pura. Gli ucraini hanno dimostrato coraggio e valore. Ma politicamente sono via di testa, se queste sono le loro idee per uscire dalla crisi. Ma forse
    questa notizia non è vera.
    Pol.

    RispondiElimina
  60. "Ma poi tutta questa corsa ad arruolarsi come volontari in Ucraina nel fiore della nostra classe dirigente emancipata, occidentale, illuminata e democratica, qualcuno l'ha vista?"

    No, abbiamo visto la corsa alle iniezioni, la corsa alla cannabis,la corsa..

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.