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sabato 31 maggio 2025

31 maggio. Festa della Beata Vergine Maria Regina

La festa della Regalità di Maria Vergine nel calendario liturgico era prevista il 31 maggio, a conclusione del mese mariano per eccellenza. Fu istituita da Pio XII con la lettera Enciclica Ad caeli Reginam nel 1954. Oggi si celebra il 22 agosto; ma il calendario liturgico antiquior ce la ricorda oggi. E così concludiamo il mese a Lei dedicato.

Festa della Beata Vergine Maria Regina
Introitus
Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei.
Ps 44:2- Effundit cor meum verbum bonum: dico ego carmen meum Regi. 
~~  Glória  ~~ 
Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei.
Introito
Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio. 
Ps 44:2- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema. 
~~  Gloria  ~~ 
Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio.

Che cosa è la regalità.
Analizzando le note fondamentali della regalità, per dimostrare poi la loro presenza in Cristo, fin dall’inizio della sua vita terrena, Bossuet definì, con una magnifica frase, la sua essenziale grandezza: « La regalità – disse – consiste nella forza di fare il bene del popolo che si domina; il nome di re è come il nome di un padre comune, di un universale benefattore ».
Questa è la regalità che Cristo rivendicò davanti a Pilato. Per farne meglio capire e onorare il carattere. Pio XI, al termine dell’Anno Giubilare del 1925, istituì la Festa della Regalità universale e sociale di Cristo ed esortò i fedeli a sottomettere a Cristo Re le loro intelligenze e le loro volontà, a consacrargli le famiglie, la patria, e tutta la società per poter ricevere da Lui, con più abbondanza, quelle grazie di cui sempre più abbiamo bisogno.

Il tema dell’Intelligenza Artificiale e delle sue insidie è da qualche tempo di moda.

Un'altra interessante riflessione sull'Intelligenza artificiale. Precedenti qui, si considerano anche i principi teologici e metafisici e qui esperienze concrete e abbastanza inquietanti. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Il tema dell’Intelligenza Artificiale e delle sue insidie
è da qualche tempo di moda.


Tra le “insidie” più sentite (e più risentite) c’è l’idea che l’Intelligenza Artificiale possa sostituire professioni qualificate, intellettuali.
 
Ora, in questo timore e in questa attenzione c’è un fraintendimento di fondo. Si immagina che la minaccia provenga dall’IA, mentre essa proviene da scelte organizzative della produzione e del lavoro, scelte che precedono di almeno due secoli ogni discussione sull’IA. La ragione per cui è oggi realistico che un medico, un avvocato o un professore possano essere presto o tardi sostituiti da un’istanza meccanica non-umana è che da quasi tre secoli la forma presa dalla produzione economica mira sistematicamente ad assimilare il lavoro umano (ogni tipo di lavoro umano) ad istanze meccaniche non-umane.

L'Offertorio Jubilate Deo, Universa Terra

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement
L'Offertorio Jubilate Deo, Universa Terra
Gregory DiPippo, 18 maggio 2025

Acclamate Dio, tutta la terra, cantate un salmo al suo nome; venite e ascoltate, e vi racconterò, voi tutti che temete Dio, quanto ha fatto il Signore per l'anima mia. allelúja. V. La mia bocca ha parlato, quando ero nell'angoscia; ti offrirò pingui olocausti.

Questa registrazione dell'Offertorio della quarta domenica dopo Pasqua, il cui testo è tratto dal Salmo 65, include uno dei versetti aggiuntivi con cui gli Offertori venivano generalmente cantati nel Medioevo (in questo caso, il secondo di due), con un lungo melisma sulla parola "offeram - offro". Viene utilizzato anche nella seconda domenica dopo l'Epifania, in cui viene letto il Vangelo delle Nozze di Cana; nel suo commento a quel giorno, Durando spiega la ripetizione di alcune parole al suo interno. “Cantiamo di gioia, raddoppiando le parole sia nell'Offertorio che nei suoi versetti, effetto di ebbrezza spirituale”. Il testo e la musica sono disponibili in questo pdf, a partire da pagina 69:



Jubiláte Deo, universa terra, psalmum dícite nómini ejus: veníte et audíte, et narrábo vobis, omnes qui timétis Deum, quanta fecit Dóminus ánimae meae, allelúja. V. Locútum est os meum in tribulatióne mea, holocausta medulláta ófferam tibi.

Savonarola Un monaco apocalittico, due ere monumentali

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis
Savonarola Un monaco apocalittico, due ere monumentali, 
tre cadaveri, impiccati e poi bruciati Robert Keim

Immagina di essere a Firenze, "prima città del Rinascimento", nell'anno 1497. Il mondo a volte sembra ancora piuttosto medievale, soprattutto in campagna, ma per un fiorentino da sempre come te, la (prima) modernità è fiorente. Le persone sono più propense a credere a cose in cui i loro antenati non hanno mai creduto e a fare ciò che vogliono piuttosto che ciò che hanno sentito nei sermoni. La ricerca e il godimento della ricchezza materiale, sempre più alleati con lo spirito imprenditoriale, sono oggi più socialmente accettati, con persino preti e religiosi che pensano troppo alle finanze e non abbastanza a Colui che "versò il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i tavoli". Gli stili pagani sono di moda, con palazzi privati, edifici pubblici e persino chiese che sembrano più classici e meno cristiani. Gli artisti hanno imitato e poi superato gli antichi nel riprodurre i dettagli anatomici e l'energia erotica del corpo umano nudo. E gli autori sono più inclini a esplorare argomenti profani, traendo ispirazione dalle forme letterarie dell'antichità, e a scrivere non in latino ma in volgare. I tempi, come ha osservato Bob Dylan, stanno cambiando.

venerdì 30 maggio 2025

La Novena di Pentecoste (30 maggio - 7 giugno)

La Novena di Pentecoste

“Avendo Noi, due anni or sono, col breve Provida matris raccomandato ai cattolici per la solennità di Pentecoste alcune particolari preghiere per implorare il compimento della cristiana unità, Ci piace sulla stessa cosa adesso aggiungere qualche cosa di più. Decretiamo dunque e comandiamo che in tutto il mondo cattolico quest’anno e sempre in avvenire si premetta alla Pentecoste la novena in tutte le chiese parrocchiali e anche in altri templi e oratori, a giudizio degli ordinari. Concediamo l’indulgenza di sette anni e sette quarantene per ogni giorno a quelli che assisteranno alla novena e pregheranno secondo la Nostra intenzione, l’indulgenza plenaria poi o in un giorno della novena, o nella festa di Pentecoste o anche fra l’ottava, purché confessati e comunicati preghino secondo la Nostra intenzione. Vogliamo parimenti che di tali benefìci godano anche quelli che, legittimamente impediti, non possono assistere alle dette pubbliche preghiere, anche in quei luoghi nei quali queste a giudizio dell’ordinario non possano farsi comodamente nel tempio, purché in privato facciano la novena e adempiano alle altre opere e condizioni prescritte. E Ci piace aggiungere dal tesoro della chiesa che possano lucrare di nuovo l’una e l’altra indulgenza tutti coloro che in pubblico o in privato rinnovano secondo la propria devozione alcune preghiere allo Spirito Santo ogni giorno durante l’ottava di Pentecoste sino alla festa della santissima Trinità inclusa, purché soddisfino alle altre condizioni sopra ingiunte. Tutte queste indulgenze sono applicabili anche alle anime sante del purgatorio”
(Leone XIII, Divinum illud munus, 9 maggio 1897)

 
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.

Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.

Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.

Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.

Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.

Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula. Amen.

V. Emitte Spiritum tuum et creabuntur,
alleluia.
R. Et renovabis faciem terræ, alleluia.

Oremus
Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére.
Per Christum Dóminum nostrum. Amen.
Vieni, o Spirito Creatore,
visita le menti dei tuoi fedeli,
e riempi della grazia celeste
i cuori che tu creasti.

Tu, che sei detto Paraclito,
il dono di Dio Altissimo,
sorgente d’acqua viva, fuoco,
carità e spirituale unzione.

Tu largitore dei sette doni,
dito della destra del Padre,
tu il vero promesso di lui,
che fai eloquenti le nostre lingue.

Sii luce ai sensi:
infondi amor nei cuori:
l’infermità del nostro corpo
solleva con perenne virtù.

Fuga lungi il nemico,
la pace donaci presto;
così, dietro te duce,
eviteremo ogni cosa nociva.

Per te, che conosciamo Padre,
che conoscere anche il Figlio,
e che tu sei lo Spirito che procede dall’uno e dall’altro,
crediamo in ogni tempo.

A Dio Padre sia gloria,
e al Figlio, che risuscitò
da morte, e al Paraclito,
per i secoli dei secoli. Amen.

V. Manda il tuo Spirito e le cose saranno create, alleluia.
R. E rinnoverai la faccia della terra, alleluia.

Preghiamo
O Dio, che hai ammaestrato i cuori dei fedeli colla luce dello Spirito Santo: dacci di gustare ciò che secondo il medesimo Spirito è bene, e di godere sempre della sua consolazione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Questa è la versione che recito ogni giorno:

Veni, Sancte Spíritus,
et emítte cǽlitus
lucis tuæ rádium.

Veni, pater páuperum,
veni, dator múnerum,
veni, lumen córdium.

Consolátor óptime,
dulcis hospes ánimæ,
dulce refrigérium.

In labóre réquies,
in æstu tempéries,
in fletu solácium.

O lux beatíssima,
reple cordis íntima
tuórum fidélium.

Sine tuo númine,
nihil est in hómine
nihil est innóxium.

Lava quod est sórdidum,
riga quod est áridum,
sana quod est sáucium.

Flecte quod est rígidum,
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium.

Da tuis fidélibus,
in te confidéntibus,
sacrum septenárium.

Da virtútis méritum,
da salútis éxitum,
da perénne gáudium.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
il sacro settenario (i tuoi doni).

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Agostino, patrono della nostra epoca

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing.
Agostino, patrono della nostra epoca

All’inizio del mese sono tornato da due settimane a Roma per seguire la preparazione e la conclusione del recente conclave. È stata un’esperienza straordinaria. Il giorno prima dell’elezione del cardinale Prevost, un amico e collega – l’eccellente Jayd Henricks – mi ha chiesto quale fosse il nome pontificale del nuovo Papa. Ho risposto Agostino. Più che Benedetto o Domenico o qualsiasi altro santo, Agostino è l’ovvio patrono della nostra epoca. Naturalmente, non abbiamo avuto un “Papa Agostino”. Ma abbiamo avuto un agostiniano. Penso – e spero – che questo sia significativo. E cercherò di spiegare perché.

Tomismo per tutti. Prefazione al libro di Roberto Marchesini

Pubblichiamo per gentile concessione dell’Editore, la Prefazione di Stefano Fontana al libro di Roberto Marchesini appena uscito: “Tomismo per tutti. Breve e semplice corso sulla filosofia di san Tommaso, Sugarco, Milano 2025, pp. 112, euro 14.00

Tomismo per tutti.
Prefazione al libro di Roberto Marchesini


Sempre nei momenti di crisi e di confusione intellettuale e spirituale qualcuno si sente di dover tornare a san Tommaso d’Aquino e a riproporne il pensiero e il metodo. Lo hanno fatto G. K. Chesterton, Padre Cornelio Fabro, monsignor Antonio Livi. Qui lo fa Roberto Marchesini. Tutti costoro hanno scritto delle Introduzioni a San Tommaso, il cui scopo era sia di precisazione teoretica sia anche di divulgazione. Per tutti si trattava e si tratta di aprire la strada delle menti a riprendere in mano i testi dell’Aquinate o i libri che parlano del suo pensiero in modo corretto. Si sa, infatti, che nella modernità, con inizio dalla Scuola di Lovanio e continuando poi con la Nouvelle theologie fino alle operazioni di Karl Rahner e di Johann Baptist Metz, il pensiero di Tommaso è stato stravolto per adattarlo al criticismo moderno e renderlo compatibile con Kant, Hegel e Heidegger. É un aspetto, questo, che merita attenzione. La nuova teologia cattolica non provvide ad escludere semplicemente il realismo metafisico di San Tommaso, a metterlo da parte e a farlo dimenticare, ma si impegnò per ripensarlo, cercando di mostrare (senza successo) che la svolta della filosofia moderna era stata in qualche modo già anticipata da san Tommaso stesso. L’obiettivo era di dimostrare che la svolta della nuova teologia improntata al principio di immanenza non era una svolta ma una continuità, e questo rendeva quella svolta ancora più pericolosa, perché, così travestita, era mano avvertibile. Contemporaneamente si è portata avanti un’altra operazione culturale, impegnandosi a rileggere non solo san Tommaso ma anche alcuni dei suoi più autorevoli interpreti e anche in questo caso lo scopo era di adeguare san Tommaso ai principi della filosofia moderna o, se vogliamo, di indicare che i principi della filosofia moderna avevano la loro origine nel pensiero di san Tommaso. Perfino grandi tomisti come Cornelio Fabro o Étienne Gilson vennero reinterpretati come se avessero aperto il tomismo alle nuove esigenze della modernità filosofica nel campo della libertà e della coscienza, nonostante le forzature che questa operazione comportava. Per fortuna, come dicevo all’inizio, periodicamente c’è invece chi ripropone san Tommaso nella sua originalità che, come sappiamo, si fonda filosoficamente, sul primato dell’essere inteso come atto e quindi “perfezione di ogni perfezione”. Per fortuna, ripeto, che periodicamente qualcuno si incarica anche di ripresentare san Tommaso in modo divulgativo e questo è un aspetto che merita una ulteriore osservazione.

Secondo il diritto canonico le messe latine “non approvate” possono adempiere il precetto domenicale

Nella nostra traduzione da bigmodernism, informazioni utili (e non solo per Charlotte [vedi]) ma per tutti coloro che sono legati alla Messa antica. Una breve introduzione per aiutare a evitare scrupoli e a nutrire l'anima quando il nostro "pastore" è un lupo. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e successive restrizioni.

Secondo il diritto canonico le messe latine “non approvate”
possono adempiere il precetto domenicale


Non avete bisogno di permesso per essere cattolici.

La messa a Charlotte è stata soppressa [qui].
La recente decisione del vescovo Michael Martin di sopprimere la Messa Latina Tradizionale (MLT) nelle chiese parrocchiali della diocesi di Charlotte ha lasciato molti fedeli cattolici emarginati e scoraggiati. A partire dall'8 luglio 2025, le MLT non saranno più celebrate nelle chiese parrocchiali, ma saranno trasferite al Freedom Christian Center di Mooresville, un ex luogo di culto protestante situato a circa 45 minuti da Charlotte.

Questa mossa, compiuta con il pretesto di far rispettare la Traditionis Custodes, ha allarmato molti fedeli. Segna una rottura deliberata con le fiorenti comunità tradizionali che si erano radicate a St. Ann e St. Thomas Aquinas a Charlotte, a St. John the Baptist a Tryon e a Our Lady of Grace a Greensboro: parrocchie in cui le famiglie avevano costruito la propria vita spirituale attorno alla Messa dei Secoli.

giovedì 29 maggio 2025

Bergamo 14 giugno / Conferenza Cristo Re delle menti, delle volontà e dei cuori

clicca per ingrandire
Carissimi amici in Cristo,
con gioia vi ricordo e vi invito alla conferenza Cristo Re delle menti, delle volontà e dei cuori con don Federico Maria Pozza ICRSS, il dott. Stefano Fontana ed il sig. Juan Miguel Montes, organizzata per sabato 14 giugno, alle ore 16:00, presso la Sala Ferruccio Galmozzi (Bergamo - via Torquato Tasso, 4), in collaborazione con l’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina Sociale della Chiesa, di cui allego la locandina. Vi aspetto numerosi!
Un saluto nel Signore.
Comitato Summorum Pontificum di Bergamo

***
Sabato 14 giugno 2025, ore 16:00

Sala Ferruccio Galmozzi
Bergamo - via Torquato Tasso, 4

11 DICEMBRE 1925 - 2025: 100º ANNIVERSARIO DELL’ENCICLICA QUAS PRIMAS
CRISTO RE DELLE MENTI, DELLE VOLONTÀ E DEI CUORI

Programma:
  • introduzione dell’avv. Lorenzo Vitali, presidente del Comitato Summorum Pontificum di Bergamo;
  • don Federico Maria Pozza ICRSS, rettore della Chiesa dei Santi Michele e Gaetano di Firenze: IL REGNO SPIRITUALE DI CRISTO;
  • dott. Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina Sociale della Chiesa: IL REGNO UNIVERSALE E SOCIALE DI CRISTO;
  • sig. Juan Miguel Montes, direttore dell’ufficio di Roma dell’associazione Tradizione, Famiglia, Proprietà - TFP: LA REGALITÀ DI CRISTO NEL PENSIERO CONTRO-RIVOLUZIONARIO.

Il vescovo di Charlotte denuncia il latino, le balaustre e l'inginocchiarsi in una lettera trapelata

In una lettera ottenuta da Rorate Caeli (vedi di seguito la nostra traduzione), il vescovo Michael Martin ha attaccato le tradizioni cattoliche fondamentali, tra cui l'uso del latino, l'inginocchiarsi e le preghiere del clero prima e dopo la messa. Ne davamo notizia qui. Sostanzialmente conferma che si tratta di un'altra teologia e, sostanzialmente, di un'altra fede. Vedi le affermazioni della Curia: Il card. Roche afferma che la messa antica deve essere vietata perché "la teologia della Chiesa è cambiata" qui - qui ; Rescritto-Roche • “Canonicamente vincolante o no?" qui

Il vescovo di Charlotte denuncia il latino, le balaustre
e l'inginocchiarsi in una lettera trapelata

AGGIORNAMENTO: Fonti interne alla diocesi hanno informato The Pillar che il documento proposto è stato in realtà già accantonato dal vescovo, a causa della diffusa opposizione del clero diocesano. LifeSite non è in grado di confermare questa affermazione.

CHARLOTTE, Carolina del Nord ( LifeSiteNews ) — Il vescovo di Charlotte è pronto a emanare ulteriori restrizioni sulla liturgia nei prossimi giorni, criticando duramente l'uso del latino, i paramenti tradizionali, le balaustre dell'altare e molti aspetti delle normali cerimonie liturgiche.

Un lungo documento pubblicato oggi sul blog Rorate Caeli, descritto come il testo di una prossima lettera del vescovo Michael Martin di Charlotte, contiene ancora più restrizioni alla liturgia della Chiesa, a meno di una settimana dall'annuncio di divieti totali sulla messa tradizionale qui.

Ascensione di nostro Signore - "Viri Galilaei"

Proprio della Santa Messa consultabile o scaricabile qui .
«Viri Galilæi,
quid admirámini aspiciéntes in cælum?
Quemádmodum vidístis eum
ascendéntem in cælum,
ita véniet, alléluia.
(Act 1,11)
Omnes gentes, pláudite mánibus:
iubiláte Deo in voce exsultatiónis
.
(Ps. 46,2)»

Per i primi cristiani la Festa dell'Ascensione era la più importante (ancor più della Pasqua). Si tratta del momento culminante dell'Azione divino-umana del Signore, che precede e consente l'invio del Suo Spirito che vivifica la Sua Chiesa: la ricollocazione alla destra del Padre dell'umanità redenta, riscattata dalla Sua passione e morte in Croce e rigenerata dalla Risurrezione. Questa solennità ha reso per sempre sacro il giovedì di ogni settimana, giorno già così degno di rispetto per l'istituzione della santa Eucarestia. La Chiesa cattolica colloca la solennità dell'Ascensione quaranta giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della sesta settimana del Tempo pasquale, ovvero quello successivo alla VI domenica di Pasqua. A seconda della data della Pasqua, la solennità dell'Ascensione può cadere tra il 30 aprile e il 3 giugno. Nel caso tale data non sia purtroppo riconosciuta in un Paese come festività (Italia, Spagna, Portogallo), la Chiesa ne posticipa la celebrazione alla domenica successiva, la settima del Tempo di Pasqua.

Ascensione di nostro Signore

L'ineffabile successione dei misteri dell'Uomo-Dio è sul punto di ricevere l'ultimo complemento. Ma l'allegrezza della terra è salita fino al cielo; le angeliche gerarchie si preparano a ricevere il capo già promesso, mentre i loro principi sono vigili alle porte, pronti ad aprirle, quando risuonerà il segnale del divino Trionfatore. Le sante anime, liberate dal limbo già da quaranta giorni, attendono il felice momento in cui la via del cielo, chiusa per il peccato, si aprirà improvvisamente, ed essi potranno percorrerla al seguito del loro Redentore. L'ora incalza, ed è tempo ormai che il divin Risorto venga a mostrarsi, ed a ricevere l'addio di coloro che l'attendono di minuto in minuto, e che deve lasciare ora in questa valle di lacrime.

mercoledì 28 maggio 2025

PETIZIONE: Chiedere a Leone XIV di abbandonare la Traditionis Custodes, liberalizando la Messa antiquior

Se ami la Messa Tradizionale latina o vuoi sperimentarne la riverenza e la grandezza, considera di firmare questa petizione.

Posso garantirti che una volta provato, sentirai istantaneamente quello che dovrebbe essere una liturgia divina, un paradiso in terra sacrificio e culto.

Qui per la firma

Austria fidelis

Segnalazione di Andrea Sandri. Ottimo comunicato del superiore del Distretto austriaco della FSSPX, Fr. Johannes Regele, a proposito dell'elezione di Papa Leone XIV.

Austria fidelis

Venerabili confratelli, cari fratelli e sorelle nell'ordine, cari fedeli, amici e benefattori!
“Ho preso in mano una nave vecchia e malridotta, io che sono indegno e debole, perché l'acqua entra da tutte le parti e le assi marce, scosse dalle tempeste quotidiane, annunciano già con un gemito il naufragio. ... Sospiro perché sento che, a causa della mia negligenza, il letame dei vizi si accumula nella stiva e, durante le tempeste violente, le assi già marce annunciano con gemiti il naufragio”. Così scriveva il santo papa Gregorio Magno poco dopo la sua elezione a pontefice nel 590 a proposito della Chiesa. Egli la governò in un periodo molto difficile.

Il liberalismo tra i banchi

C'e una ragione teologica: la Divina Provvidenza rende perennemente fruttuosa la tradizione, che prevarrà grazie alla sua forza interiore di verità. Lo rileviamo nella nostra traduzione da Crisis Magazine a suon di cifre indicative a confronto che mettono in risalto le principali scoperte del recente studio Pew, ovvero che "esistono grandi divari tra i cattolici che partecipano alla messa settimanale e quelli che non lo fanno".

Il liberalismo tra i banchi

Nessuno dovrebbe sorprendersi di una delle principali scoperte del recente studio Pew, ovvero che "esistono grandi divari tra i cattolici che partecipano alla messa settimanale e quelli che non lo fanno".

I fedeli cattolici tradizionali e ortodossi dovrebbero essere estremamente grati che i cattolici americani non votino sulla dottrina cattolica, sull'insegnamento morale e sull'ecclesiologia. Perché se lo facessero, e se ottenessero ciò che vogliono, gran parte della storica Chiesa cattolica romana verrebbe spazzata via nella pattumiera della storia. Questa conclusione emerge a gran voce dalle pagine di un recente rapporto del Pew Research Center, "La maggior parte dei cattolici statunitensi afferma di volere che la Chiesa sia 'più inclusiva'". Il Pew Research Center ha condotto il sondaggio dal 3 al 9 febbraio con "1.787 intervistati cattolici".

Ascensione del Signore a Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
Tutta la nostra vita nella Chiesa si gioca tra l'Ascensione del Signore e il suo ritorno alla fine dei tempi. È questo il nostro tempo, il tempo della missione nell'attesa del ritorno ultimo di Cristo.
Nessuno ci inganni su questo con favole e raggiri di parole: la Grazia pasquale ci fa capaci di smascherare le bugie e le lusinghe del principe di questo mondo. Se la nostra patria, come ci indica Gesù, è nei cieli e su questa terra siamo pellegrini e stranieri, ci comportiamo, allora, in maniera tale da non ritenere di avere qui la dimora definitiva. La gloria, la ricchezza, il successo di questo mondo possono mutarsi in strumenti di potere di Satana al quale il Signore ci ha sottratti con la sua Morte e Risurrezione. A noi sta a cuore l'annuncio dell'immutabile Vangelo fino ai confini della terra. A questo ci temprerà lo Spirito Santo nella Pentecoste.
Il Cero Pasquale che simboleggia il Cristo risorto che si mostrò vivo per quaranta giorni ai discepoli, dopo il canto del Vangelo, verrà spento a significare la sua dipartita da noi... ma la Chiesa non rimarrà orfana, sosterà in trepida attesa del fuoco impetuoso del Consolatore a Pentecoste.

Solennità dell'Ascensione giovedì 29 maggio 2025
  • Ore 15.00 Confessioni
  • Ore 15.30 S. Rosario
  • Ore 16.00 S. Messa cantata
In Domino

Card. Eijk: "Tra i giovani c’è una rinascita del cattolicesimo grazie ai social e alla buona liturgia"

Registriamo una notizia confortevole, confermata da più parti, letta su Il Tempo del 18 maggio che ha incontrato a poche ore dall'insediamento del nuovo papa il cardinal Eijk, primate d’Olanda. E' sua la dichiarazione: «Tra i giovani c’è una rinascita del cattolicesimo grazie ai social e alla buona liturgia». Sottolinea anche che il Papa mette Cristo al centro.

Card. Eijk: "Tra i giovani c’è una rinascita del cattolicesimo grazie ai social e alla buona liturgia"

Il cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht con un passato da medico internista, non nasconde tutta la sua soddisfazione per il conclave. «Si è pregato moltissimo», ci tiene a precisare, rassicurando sull'ispirazione dello Spirito Santo invocata dai cardinali nel corteo processionale. Per il primate d'Olanda, vescovo da sempre in prima linea nella trincea nordeuropea contro la secolarizzazione, si può guardare con ottimismo al pontificato di Leone XIV. «Il Tempo» lo ha incontrato a poche ore dalla messa d'insediamento di oggi.

martedì 27 maggio 2025

Intelligenza artificiale. A domande sottili, risposte sottili.

Intelligenza artificiale. A domande sottili, risposte sottili. A domande banali, risposte banali (pubblicherò un altro esempio). Ma non più cultura: algoritmi... Nel frattempo apprendiamo dai nostri amici americani che l'IA è ignorante in tema di fede, su cui fornisce risposte incomplete e vaghe. Il contenuto evidentemente non corrisponde all'interesse degli implementatori... Ed ora, sempre da oltreoceano, apprendiamo che « Il modello più potente di OpenAI è stato sorpreso a sabotare il proprio comando di spegnimento, mentre la Camera degli Stati Uniti approvava silenziosamente una legge di 1.116 pagine che avrebbe impedito a tutti gli stati americani di regolare l'intelligenza artificiale per i prossimi dieci anni. Il tempismo è allarmante. Perché se un modello di IA può annullare lo spegnimento, ha accesso al tuo DNA e funziona oltre la supervisione pubblica, può progettare qualunque cosa senza che tu lo sappia». Questo è il genere di cose di cui Dreher ha parlato di recente. qui. Vorrei tradurlo e pubblicarlo; ma me lo hanno già eliminato su Facebook, dove lo avevo condiviso nell'originale. Figuriamoci qui... Ne riparleremo con più compiutezza appena sarò riuscita a riorganizzarmi sull'altra piattaforma. Intanto fatevi un'idea dal testo che segue, di cui ringrazio il lettore che lo condivide con noi. E non vedo l'ora di leggere i vostri  commenti. Qui l'indice degli articoli su transumanesimo e realtà distopica.

Intelligenza artificiale. A domande sottili, risposte sottili.
(infarcite di lessico anglofono)

In un’epoca in cui il silenzio è spesso più rivoluzionario delle parole, questa conversazione tra un utente e un’intelligenza artificiale risuona come una tromba nel deserto. Nata quasi per gioco, si trasforma presto in un affondo acuminato contro le estetiche e le ideologie del nostro tempo. Le domande, affilate e provocatorie, partono dal mondo del calcio giovanile per arrivare a toccare i nervi scoperti di una civiltà che ha smarrito il senso del limite e dell’identità. Le risposte, pur generate da una macchina, sorprendentemente non eludono — ma accolgono lo scontro, lo scavo, la diagnosi.
Il tono è ironico, a tratti quasi teatrale, ma l’intento è serissimo: riflettere sul culto dell’ibrido, sulla sterilizzazione del reale, sulla fine dell’autorità virile, sulla trasfigurazione del sacro in un prodotto compatibile con l’algoritmo globale. In filigrana, emerge una domanda che riguarda anche noi credenti: come testimoniare la Verità in un mondo che tollera tutto tranne l’assoluto?
Il lettore non troverà qui formule da catechismo né anatemi consolatori, ma uno specchio spietato —e forse profetico— del mondo che abbiamo sotto gli occhi e spesso fingiamo di non vedere.
Una lettura scomoda. E proprio per questo, necessaria.

Ecco la trascrizione della mia chiacchierata con ChatGPT:

L' Orate fratres e Suscipiat

Precedenti a partire da qui.
Si riallaccia ai precedenti: Il Suscipe sancte Pater qui - qui e L'offerimus tibi Domine qui; In spiritu humilitatis qui: Il Lavabo qui; il Suscipe Sancta Trinitas qui. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement conosciamo più a fondo Orate Fratres e Susicipiat un'altra delle sublimi formule della Messa dei secoli e gli elementi che ne fanno un unicum irreformabile. Ogni semplice sfumatura è densa di significati per nulla scontati a prima vista. Conoscerli non è ininfluente per una fede sempre più profonda e radicata. Grande gratitudine a chi ce li offre con tanta generosa puntualità.

L' Orate fratres e Suscipiat

Dopo aver recitato il Suscipe Sancta Trinitas [qui], il sacerdote bacia l'altare e si gira in senso orario verso il popolo, recitando "Orate fratres" mentre apre e chiude le mani. Completa la preghiera continuando il movimento in senso orario, terminando entrambe le azioni contemporaneamente. Al termine, si recita la preghiera "Suscipiat". L' Orate fratres è:
Orate, fratres, ut meum ac vestrum sacrificium accettabile fiat apud Deum Patrem onnipotentem.
Che viene comunemente tradotto come:
Fratelli, pregate affinché il mio e il vostro sacrificio siano graditi a Dio Padre onnipotente.

È esistito davvero il Rinascimento? E se è così, perché è importante?

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis
È esistito davvero il Rinascimento?
E se è così, perché è importante?


Nella cronologia standard della storia europea, la fine del Medioevo coincide con l'inizio del Rinascimento, un'epoca il cui nome francese suona in qualche modo più suggestivo del suo esatto equivalente inglese, "rinascita". Oggigiorno gli studiosi sono un po' scettici sulla "periodizzazione", quindi dobbiamo chiederci: il Rinascimento è mai esistito?

Se digiti esattamente questa domanda su Google, il suo traduttore istantaneo plagiario semi-delirante (alias "intelligenza artificiale") ti assicura che "sì, il Rinascimento è sicuramente avvenuto". Poi, quasi come se il software di Google fosse abbastanza "intelligente" da permettersi l'autoironia, il primo risultato della ricerca è un articolo, scritto da un professore di studi medievali al Virginia Tech, intitolato "Non esisteva il 'Rinascimento '". Ecco un estratto di quell'articolo:
Il "Rinascimento" non è altro che aria, un mito creato dagli italiani del XIV secolo per convincersi di essere diversi, migliori, dei loro antenati. E il "Rinascimento" sopravvive ancora oggi perché lo troviamo confortante come una calda coperta.

lunedì 26 maggio 2025

Papa Leone XIV lascia Santa Marta per il Palazzo Apostolico: i motivi dietro la scelta

Papa Leone XIV abbandona Santa Marta e sceglie il Palazzo Apostolico come residenza. Le ragioni economiche e simboliche.

L’elezione di Papa Leone XIV ha segnato un punto di svolta nella storia recente della Chiesa cattolica. Dopo anni in cui l’immagine papale si è progressivamente allontanata dalla tradizione, il nuovo Pontefice ha intrapreso una serie di azioni volte a ristabilire la dignità e l’autorità della figura del Sommo Pontefice. I suoi primi gesti hanno colpito non solo per la compostezza simbolica ma anche per la chiarezza con cui ha delineato il suo stile di governo: sobrio, determinato e profondamente legato al significato istituzionale del suo ruolo.

Il cardinale Müller suggerisce che il Papa ripristini la liberalizzazione della Messa tradizionale

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique
Il cardinale Müller suggerisce che il Papa
ripristini la liberalizzazione della Messa tradizionale


Lunedì scorso il cardinale Gerhard Müller ha dichiarato di essere molto soddisfatto dell'elezione e di aspettarsi che Leone XIV sani le divisioni aggravatesi durante il pontificato di Francesco. Ha suggerito che il Papa dovrebbe innanzitutto ripristinare la liberalizzazione della Messa tradizionale, che il suo predecessore aveva notevolmente limitato.
«Sono convinto che egli supererà queste tensioni inutili e dannose per la Chiesa». «Non possiamo evitare tutti i conflitti, ma dobbiamo evitare i conflitti inutili, superflui».

26 maggio 2025. Lunedì delle Rogazioni (Invocazioni in calce)

C’è stata un’epoca in cui il cristianesimo non era soltanto una religione ma il vero e proprio modus vivendi che regolava la vita del mondo. Tutto si conformava ad esso ogni più piccola azione, ogni modo di fare quotidiano. Se oggi non possiamo viverle in tutte le parrocchie, per le mutazioni che sembrano averle ridimensionate, noi recuperiamo e meditiamo quelle ricchezze che la Tradizione non ha abbandonato e che aiutano a purificare e irrobustire la nostra fede per meglio assimilarla nel vivere quotidiano.

A peste, fame, et bello, libera nos Domine!
A flagello terrae motus, libera nos Domine!
Te rogamus. Audi nos Domine
Le Rogazioni e il Tempo Pasquale.
Oggi comincia una serie di tre giorni consacrati alla penitenza. Questa coincidenza inaspettata sembra, a prima vista, una specie di anomalia nel Tempo pasquale; tuttavia, quando vi si riflette, si giunge a riconoscere che l'istituzione ha un nesso intimo con i giorni in cui siamo. È vero che il Salvatore, prima della Passione, diceva che non si può far digiunare gli amici dello sposo mentre lo sposo è con loro (Lc 5,34); ma queste ultime ore che precedono la sua dipartita per il cielo, non hanno forse qualcosa di melanconico? e, ieri stesso, non ci sentivamo portati naturalmente a pensare alla tristezza, rassegnata e contenuta, che opprime il cuore della divina Madre e quello dei discepoli, alla vigilia di perdere colui la cui presenza era per essi la pregustazione delle gioie celesti?

Sinodo tedesco, quattro vescovi dicono addio

Primi segnali di restaurazione? Vedremo! Alcuni precedenti sulla Chiesa in Germania qui - quiqui - qui - qui.


Sinodo tedesco, quattro vescovi dicono addio

Sinodo tedesco, quattro vescovi dicono addio Una frattura stavolta c’è ed è anche piuttosto clamorosa. Sì, perché ben quattro vescovi – e, tra questi, un cardinale – hanno annunciato la loro decisione di sfilarsi dal Sinodo tedesco. Si tratta del cardinale Rainer Maria Woelki di Colonia, di mons. Gregor Maria Hanke vescovo di Eichstätt, di mons. Stefan Oster vescovo di Passau e infine di mons. Rudolf Voderholzer, vescovo Ratisbona. I quattro hanno formalizzato la loro scelta in una lettera inviata il 19 maggio a mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, e a Irme Stetter-Karp, Presidente di Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi.

domenica 25 maggio 2025

Laterano mutilato

Oggi, Cattedrale del Papa. Continua irrefrenabile l'iconoclastia di vescovi e clero che ultimamente manifestano una sulfurea avversione al crocifisso - che va estremizzandosi negli ultimi mesi - allontanato in modo autoritario dell'altare e vessando i pochi sacerdoti che vi si oppongono.

Laterano mutilato






 
Qui l'antica Croce sospesa sull'altare del Laterano è stata staccata e fatta sparire.

La messa al Laterano mostra, ancora una volta, la "semplice" meschinità alla quale il rito romano è stato ridotto. La liturgia pontificale papale, dalla quale tutto il rito romano deriva (pontificale e presbiterale) è ridotta a scimmiottare la liturgia pontificale; cioè quel che era l'archetipo ora deriva da quel che dall'archetipo derivava. Una vera e propria operazione di inversione, una vera e propria operazione contro natura. I diaconi ridotti a soprammobile liturgico. 
La croce continua a dare fastidio perché se a parole Cristo è il centro, liturgicamente il centro è diventato il celebrante che deve vedere tutti e deve esser visto da tutti. La dichiarazione (ormai sepolta) del "dicastero" del culto di qualche anno fa, che ribadiva come anche nella celebrazione versus populum la liturgia è rivolta a Dio è soltanto patetica ed evidenzia l'insanabile antropocentrismo del novus ordo. La partecipazione attiva ridotta a guardare il papa. 
Chi ha una certa conoscenza dello spirito della liturgia romana non può che avvertire nausea per la messa odierna al Laterano. Lo spaesamento misto a noia e tristezza che si leggeva in faccia ai rappresentanti ortodossi (adusi a ben altra qualità liturgica) esprime bene l'inestimabile valore perso dal rito romano. Le liturgie papali erano fastose? Togliamo il fasto e lasciamo solo la solennità. Invece abbiamo tolto il fasto, la solennità, la bellezza e la dignità per sostituirli con l'insulsaggine. Le assemblee di condominio sono più spirituali. Le nenie dei minareti sono più mistiche dei canterelli e delle ritualità romane "riformate a mente del concilio vaticano II". (Lo Spigolatore Romano)

Card. Robert Sarah nominato Inviato Speciale per celebrazioni liturgiche

Il Santo Padre ha nominato l’Em. mo Card. Robert Sarah Suo Inviato Speciale a presiedere le celebrazioni liturgiche che si terranno nei giorni 25 e 26 luglio 2025 presso il Santuario di Sainte- Anne-d’Auray (Diocesi di Vannes, Francia), in occasione del 400° anniversario delle apparizioni di Sant’Anna al contadino bretone Yvon Nicolazic. Fonte

Come ha giustamente commentato Francesco Agnoli:
 
La nomina del cardinal Robert Sarah a rappresentare il papa è, di per sè, qualcosa di piccolo, che però può avere un grande significato simbolico: un messaggio di Leone ad intra e ad extra.

Il vescovo di Charlotte sopprime la Messa latina tradizionale e la trasferisce in un centro cristiano protestante

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. Per chi si aspetta cambiamenti. Verranno? Qui l'indice dei precedenti.

Il vescovo di Charlotte sopprime la Messa latina tradizionale
e la trasferisce in un centro cristiano protestante


Lo scorso venerdì, citando il motu proprio Traditionis Custodes, il vescovo Michael T. Martin di Charlotte, Carolina del Nord, ha annunciato che sopprimerà le Messe tradizionali celebrate nelle chiese parrocchiali della sua diocesi — in totale quattro — e le accorperà tutte in una sola cappella non cattolica.
L'account cattolico tradizionale Sensus Fidelium ha pubblicato venerdì mattina su X (ex Twitter) una copia della lettera con cui si spiega che la decisione comporta la soppressione della Messa antica presso due parrocchie diocesane di Charlotte (St. Ann e St. Thomas Aquinas), una a Tryon (St. John the Baptist) e una a Greensboro (Our Lady of Grace).

Quinta Domenica dopo Pasqua ("Vocem iucunditátis")

Ripercorrendo l'anno liturgico con queste meditazioni domenicali cogliamo l'occasione chi per approfondire chi per apprendere i tesori della nostra Fede. Qui il proprio della Santa Messa

Quinta Domenica dopo Pasqua


"Sputò per terra,
fece del fango con la saliva,
spalmò il fango sugli occhi del cieco"
(Giovanni 9,6)

La quinta domenica dopo Pasqua nella Chiesa Greca è chiamata domenica del cieco nato, perché vi si legge il racconto del Vangelo in cui è riportata la guarigione di quel cieco. La chiamano pure domenica dell'Episozomene, che è uno dei nomi con cui i Greci designano il mistero dell'Ascensione, la cui solennità, da loro come da noi, interrompe il corso di questa settimana liturgica.

Intróitus
Is. 48, 20 - Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, allelúia: annuntiáte usque ad extrémum terrae: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia, allelúia. Ps. 65, 1-2 - Iubiláte Deo, omnis terra, psalmum dícite nómini eius: date glóriam laudi eius. Glória Patri… Is. 48, 20 - Vocem iucunditátis annuntiáte…

Orátio
Deus, a quo bona cuncta procédunt, largíre supplícibus tuis: ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta sunt; et, te gubernánte, éadem faciámus.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum
. R. Amen.
Introito
Isaia 48, 20 - Annunciate la gioiosa notizia, che sia ascoltata, allelúia: annunciatela fino all’estremo della terra: il Signore ha liberato il suo pòpolo, allelúia, allelúia. Sal. 65, 1-2 - Acclama a Dio, o terra tutta, canta un inno al suo nome: dà a Lui lode di gloria. Gloria al Padre… Isaia 48, 20 - Annunciate la gioiosa notizia…

Colletta
O Dio, da cui procede ogni bene, concedi a noi súpplici di pensare, per tua ispirazione, le cose che son giuste; e, sotto la tua direzione, di compierle.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

sabato 24 maggio 2025

Lo Spirito Santo è stato mandato ed è, e lo è da tempo, misteriosamente ma efficacemente, all'opera

Non posso non condividere con voi questa scoperta. Concludiamo la settimana della IV Domenica dopo Pasqua [qui], già approfondita qui, come meglio non potremmo. Nella nostra traduzione da qui.

L'antifona della comunione di rito romano della scorsa quarta domenica dopo Pasqua qui, è tratta dal Vangelo del giorno e, con caratteristica audacia, lo Spirito Santo che ha portato questa liturgia alla sua maturità, ha scelto il verso più oscuro della lettura, probabilmente uno dei più oscuri del Nuovo Testamento:
"Quando il Paraclito, lo Spirito di verità, verrà, Egli convincerà il mondo del peccato, della giustizia, del giudizio. Alleluia, alleluia."
Si dà il caso che Fr. Gerard Manley Hopkins SJ abbia predicato un sermone molto raffinato sul Vangelo di questo giorno (e se non conoscete i suoi sermoni, vi aspetta una sorpresa!). Ecco il passaggio rilevante di questo verso:

Noi, Automi. La dissoluzione dell'essere umano / Dall'Anima Vivente all'"Automa Perfetto"

Nella nostra traduzione da substack.com, una riflessione su un tema che si va imponendo con sempre maggiore evidenza, tragica conseguenza della messa all'angolo della metafisica. Riflessione interessante qui. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica. 

Noi, Automi. La dissoluzione dell'essere umano
Dall'Anima Vivente all'"Automa Perfetto"

Robert Lazu Kmita 

Nell'immagine: L'automa giocatore di scacchi "Il Turco" di Kempelen - 1789  Benvenuti nel mondo post-umano!

Per alcuni pensatori contemporanei, le cose sono chiarissime: viviamo in un mondo post-umano. Questo significa qualcosa di molto preciso. Gli esseri umani, gli esseri viventi in generale, possono essere compresi e spiegati secondo leggi e regole dell'esistenza scientificamente stabilite. Il tanto decantato Progetto Genoma Umano (HGP) [1] non è altro che il piano (o mappa) "ingegneristico" del gigantesco macchinario digitale-elettrochimico che è l'essere umano. Siamo artefatti sofisticati, niente di più. A conferma di questo assunto, lo studioso Andrés Vaccari, in un impegnativo saggio intitolato "Dissolving Nature: How Descartes Made Us Posthuman" (2012), descrive lo stato attuale delle cose come segue:

La censura teologica nel Lezionario del 1969 (Parte 1)

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement un articolo della Dott.ssa Agnieszka Fromme sulla censura teologica nel lezionario postconciliare. Di seguito la prima di due parti. Precedenti sulle censure nelle letture e non solo: a partire da qui (vedi diversi link inseriti)  e qui.
La censura teologica nel Lezionario del 1969 (Parte 1)

Nel 1969 era davvero stata preparata per noi una “tavola più ricca della Parola”?
Un confronto tra il Lezionario tridentino e l' Ordo Lectionum Missae

Dott.ssa Agnieszka Fromme

Uno degli obiettivi della riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II era quello di «aprire più ampiamente i tesori della Bibbia, perché ai fedeli sia offerta una partecipazione più ricca della parola di Dio» ( Sacrosanctum Concilium 51). L'introduzione del nuovo Ordo Lectionum Missae nel 1969 prometteva proprio questo: una «mensa della Parola più ricca» – come recitava la frase programmatica nella prefazione ufficiale del nuovo Lezionario.

Un ciclo domenicale triennale e un insieme ampliato di letture avrebbero dovuto offrire una maggiore varietà biblica, mentre il tradizionale lezionario tridentino enfatizzava la ripetizione teologicamente densa. Ma questo obiettivo è stato veramente raggiunto?

venerdì 23 maggio 2025

L’Intelligenza Artificiale contro la natura: Il grido profetico di san Pio X

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
L’Intelligenza Artificiale contro la natura:
Il grido profetico di san Pio X

L’intelligenza artificiale, nelle sue manifestazioni più avanzate, rappresenta una sfida epocale non soltanto per la tecnica e la scienza, ma per la filosofia metafisica e la teologia cristiana, chiamate a riaffermare con urgenza la natura ontologica e trascendente della persona umana in un contesto culturale sempre più dominato da una ragione immanentistica e strumentale.
San Pio X (pontefice dal 1903 al 1914), il cui magistero si configura come un vigile baluardo contro le insidie del modernismo (si veda la Lettera Enciclica "Pascendi" del 1907), ci fornisce una chiave ermeneutica imprescindibile per decifrare la portata profonda e drammatica delle derive epistemologiche che sottendono la diffusione di sistemi algoritmici capaci di apprendere e agire autonomamente.

Un movimento in crescita promuove l’adorazione eucaristica: un invito per tutti

Un movimento in crescita promuove
l’adorazione eucaristica: un invito per tutti


«Se non riesci a dedicare 15 minuti al giorno a coltivare questa amicizia con il Signore, come pensi di poter trascorrere l’eternità in cielo con Lui?»

Questa magnifica perla di semplice saggezza è stata pronunciata da Alfredo Janson. Il signor Janson non è un sacerdote né un religioso. È un ingegnere delle telecomunicazioni e un adoratore abituale nella cappella di adorazione perpetua della chiesa cattolica di San Benedetto, a Hialeah, in Florida. Un articolo dell’Associated Press lo ha citato in un servizio dedicato a quella che l’agenzia definisce «una tendenza cattolica in crescita».
L’articolo dell’AP descrive anche la cappella semplice che il signor Janson frequenta ogni mattina, dalle sei alle sette.

giovedì 22 maggio 2025

Salviamo Chiesa e post-concilio — Adesso o mai più

Dopo aver ripristinato il blog  hanno cominciato a censurare degli  articoli quasi quotidianamente: sono già diversi e li sto rilavorando per metterli a disposizione su un altro spazio web. Questi i titoli: 
  • Gerard J.M. van den Aardweg. “L’ispirazione omosessuale soggiacente alla Relazione Provvisoria del Sinodo Episcopale sulla famiglia, tenutosi nell’ottobre 2014” 
  • Una inammissibile e reiterata ingerenza. Ebrei versus FSSPX 
  • La Ue finanzia il Corano e cancella il cristianesimo 
  • Giubileo 2025, Bergoglio dedica una giornata ai pellegrini gay e a tutta la comunità Lgbtqia+
  • Il cardinale Müller: «Francesco? Ambiguo su gay, donne e Islam. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi» 
  • Una doppia persecuzione: La testimonianza del Cardinale Zen di Hong Kong
A mo' di esempio vi trascrivo il testo dell'ultima censura, che riguarda un intero indice (articoli sulle ambiguità di Bergoglio nei confronti degli Lgbt). Piccola notazione: negli articoli censurati viene identificata e definita come "linguaggio d'odio" la semplice riaffermazione delle verità cattoliche che esprime l'autentico Sensum fidei o condanna con carità, nella verità senza offendere, il peccato, ma accoglie, il peccatore pentito. Ed ecco l'ultima contestazione:
Un saluto da Google,
Come forse già saprai, le nostre Norme della community (https://blogger.com/go/contentpolicy) descrivono i limiti di ciò che consentiamo, e non consentiamo, su Blogger. Abbiamo ricevuto una richiesta di revisione per il tuo post intitolato "Indice articoli: Bergoglio lobby gay, ambiguità". Abbiamo stabilito che viola le nostre norme e abbiamo eliminato il post, in precedenza all'indirizzo
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/10/indice-articoli-bergoglio-e-gli.html .
Perché il tuo post del blog è stato eliminato?
I tuoi contenuti sono stati valutati in base alle nostre Norme relative all'incitamento all'odio. Per ulteriori informazioni, visita la pagina sulle nostre Norme della community tramite il link fornito in questa email.
....Ti invitiamo a rivedere l'intero contenuto dei tuoi post del blog per assicurarti che siano in linea con i nostri standard, poiché ulteriori violazioni potrebbero comportare la chiusura del tuo blog.
... Cordiali saluti, Il team di Blogger
Dunque, in sostanza, non si può più parlare — neppure in termini più che corretti ma ripristinando la verità — né di ebrei, né di musulmani, né di sodomiti.
E allora mi sono decisa a lanciarvi questo avviso. Con una premessa.

I nostri lettori più assidui ricorderanno che ero solita chiedere un contributo soprattutto per le traduzioni; ma poi ho tolto l'avviso perché non raggiungeva i risultati sperati. Basta dirvi che in tutto il 2024 sono arrivati 490 euro, da due o tre lettori noti ed altri completamente sconosciuti, a cui sono comunque molto grata. E il 2025 ha visto lo stesso andamento: alcuni contributi iniziali e poi più nulla.
Ma ora la situazione è più grave e mi induce a dirvi:

Salviamo Chiesa e post-concilio — Adesso o mai più

Cari amici,
Chiesa e post-concilio è in pericolo.
Abbiamo resistito a censure, minacce, attacchi. Abbiamo tenuto duro senza sponsor, senza pubblicità, senza compromessi.
Oggi, però, siamo a un bivio: o ci ricostruiamo su un dominio indipendente e sicuro, o rischiamo di sparire.
Servono interventi tecnici importanti: creare un nuovo sito, migrare migliaia di articoli e saggi, proteggere 15 anni di lavoro e di pensiero.
Non possiamo farlo da soli. Abbiamo bisogno di voi. 
Ogni contributo è vitale. Non un gesto qualsiasi: un gesto che può decidere se questa voce libera continuerà a esistere o verrà cancellata. Magari un piccolo contributo ma assiduo di chi ha a cuore il nostro impegno potrà garantirci di raggiungere le risorse necessarie per reimpiantare e continuare a portare avanti il blog.
Aiutateci ad andare avanti. Ora. Prima che sia troppo tardi.

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Chi ama la verità, agisce.

La richiesta della Madonna per la consacrazione della Russia non è stata ancora esaudita

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. Tre anni dopo il tentativo di Papa Francesco, né la conversione della Russia né il periodo di pace promesso dal cielo a Fatima si sono avverati.

La richiesta della Madonna per la consacrazione
della Russia non è stata ancora esaudita


Alla luce dell'elezione di Papa Leone XIV, nonché del fatto che il vescovo di Leiria-Fatima ha consacrato questo papato al Cuore Immacolato di Maria, è sorta una domanda: se si debba o meno chiedere al nuovo papa di riprendere in considerazione la consacrazione della Russia effettuata da papa Francesco, nel marzo 2022,  dopo lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio di quell'anno.

Ricordiamo che Papa Francesco, il 25 marzo di quell'anno,  invitò i vescovi del mondo a unirsi a lui nel suo atto di consacrazione. Quel giorno, Francesco parlò del Cuore Immacolato di Maria nella Basilica di San Pietro: "Desidero rinnovare a Lei la consacrazione della Chiesa e dell'umanità intera, e consacrarle in modo particolare il popolo ucraino e il popolo russo che, con affetto filiale, la venerano come Madre".

mercoledì 21 maggio 2025

Leone XIV si è insediato sulla Cattedra di San Paolo fuori le mura

Prima della Cattedra di San Giovanni in Laterano, Leone XIV i è insediato su quella di San Paolo fuori le mura. Di seguito la cronaca puntuale.

Leone XIV si è insediato
sulla Cattedra di San Paolo fuori le mura


Ieri pomeriggio il Santo Padre Leone XIV si è recato nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per prendere possesso della Basilica.
Al Suo arrivo, il Santo Padre è stato accolto dal Padre Abate e dall’Arciprete della Basilica. Poi in processione, insieme ai monaci benedettini, è entrato in Basilica dalla Porta Santa e si è avviato verso l’abside. Arrivato alla Confessione, Papa Leone XIV è sceso per venerare il sepolcro di San Paolo. Quindi il Santo Padre si è rivolto ai presenti per introdurre la lettura di un brano della Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani. Poi, dopo un breve momento di silenzio, si è recato all’altare per venerare il Trofeo dell’Apostolo.
Al termine, dopo la benedizione apostolica, il Papa si è congedato per rientrare in Vaticano.
Pubblichiamo di seguito l’omelia che il Santo Padre ha pronunciato nel corso della celebrazione:

Omelia del Santo Padre [qui]

Il brano biblico che abbiamo ascoltato è l'inizio di una bellissima lettera indirizzata da San Paolo ai cristiani di Roma, il cui messaggio ruota attorno a tre grandi temi: la grazia, la fede e la giustizia. Mentre affidiamo all'intercessione dell'Apostolo delle genti l'inizio di questo nuovo Pontificato, riflettiamo insieme sul suo messaggio.

La vera "Chiesa sinodale" secondo Mons. Athanasius Schneider

La vera "Chiesa sinodale"
secondo Mons. Athanasius Schneider


Papa Leone XIV, menzionando la "Chiesa sinodale", ha poi aggiunto "andando insieme". Va bene. "Andando insieme" è cattolico, è tradizionale. Perché è teologicamente corretto, perché tutta l'esistenza della Chiesa qui in terra è un andare verso il cielo, è una continua processione verso Cristo che ci viene incontro ogni giorno. Così stiamo avanzando nella storia incontro a Cristo nell'ultimo giorno e al cielo. Questo è teologicamente un elemento basico di essere Chiesa, andando insieme perché siamo un corpo, un corpo mistico, una comunità. "Ekklesia" in greco significa quelli che sono chiamati insieme, come corpo. In questo senso si potrebbe interpretare la parola "sinodale". Ma non nel senso di essere una Chiesa parlamentare, nello stile delle comunità protestanti o anglicane, perché sarebbe una Chiesa non pellegrina, non dinamica, non andante verso l'eternità, verso la missione, ma una chiesa sedentaria, che sta seduta al tavolo, discutendo, come in un parlamento.
- Mons. Athanasius Schneider via Fede & Cultura Universitas (20.05.2025)

Con una certa soddisfazione vedo confermato ciò che scrivevo qualche giorno fa:
Nella prima benedizione apostolica Leone XIV ha detto: «vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina». La specificazione è importante perché riporta "sinodale" all'etimo greco σύνοδος: con-venire, "camminare insieme": la «città nella quale si deve convenire» (Ps 122, 3). Nell'etimo greco è data la definizione agostiniana di Chiesa: «In conclusione, sono cittadini della terra coloro che sono estranei al popolo di Dio, mentre coloro che sono cittadini in seno al popolo di Dio sono pellegrini qui in terra; anzi, tutto il popolo di Dio finché vive nel corpo è pellegrino lontano dal Signore» (Esp. in Ps.118, 8 ). Il senso è completato e confermato da quanto il Papa ha affermato poco prima: «Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato». Possiamo sperare nella distruzione di una tradizione sovrapposta.
(Andrea Sandri)