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giovedì 23 novembre 2023

Papa Francesco limita i poteri del vescovo ortodosso francese noto per il suo sostegno al Rito antico

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews: Bergoglio ha nominato un vescovo coadiutore della diocesi di Fréjus-Tolone, limitando i poteri di mons. Rey, uno dei vescovi più ortodossi di Francia nonché importante difensore del Rito antico. Un altro 'caso', dopo quello del vescovo Strickland [qui]. Precedenti sulla vicenda di Tolone: qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui.

Papa Francesco limita i poteri del vescovo ortodosso 
francese noto per il suo sostegno al Rito antico

Papa Francesco ha nominato un vescovo coadiutore in una diocesi francese nota per il suo sostegno alla Messa latina tradizionale, nella quale il Papa ha interrotto bruscamente le ordinazioni lo scorso anno con una mossa che ha scosso tutta la Chiesa.

Martedì il Vaticano ha annunciato che papa Francesco ha nominato monsignor François Touvet, vescovo di Châlons, come vescovo coadiutore della diocesi di Fréjus-Tolone, attualmente guidata dal vescovo Dominique Rey, uno dei vescovi più ortodossi di Francia.
Touvet, 58 anni, amministrerà la diocesi insieme a Rey, 71 anni, e gli succederà automaticamente quando andrà in pensione al compimento dei 75 anni.

Secondo un messaggio di martedì dei due vescovi, Papa Francesco ha dato a Touvet il controllo su vari aspetti del governo diocesano, limitando l'autorità di Rey. Touvet ora supervisionerà la gestione del clero della diocesi, la formazione dei seminaristi e dei sacerdoti, l'amministrazione finanziaria e il sostegno delle comunità religiose.

“I poteri speciali conferitimi dal Papa mi faranno lavorare più a stretto contatto con i sacerdoti e i diaconi, il seminario di Castiglia e tutte le comunità, qualunque sia il loro status canonico”, ha detto Touvet.

Da quando Rey ne ha assunto la guida nel 2000, la diocesi di Tolone-Fréjus è diventata nota per il suo gran numero di vocazioni e per il suo atteggiamento accogliente verso le comunità sia tradizionali che carismatiche.

Secondo LifeSiteNews “Il seminario di Tolone è uno degli istituti di formazione sacerdotalescelto dai giovani francesi di mentalità più tradizionale quando non vogliono unirsi a una delle (ex) comunità Ecclesia Dei che celebrano esclusivamente secondo il Vetus Ordo – rendendolo uno dei seminari più frequentati del Paese in un momento in cui le vocazioni nei seminari diocesani stanno registrando una nuova trasformazione”.

Rey ha ordinato personalmente sacerdoti diocesani e sacerdoti di comunità religiose, compreso il tradizionale Istituto del Buon Pastore, utilizzando il Pontificale Romano del 1962, come riferisce la Catholic News Agency.

Ma nel giugno 2022, il Vaticano ha informato il vescovo di sospendere tutte le ordinazioni, comprese le ordinazioni previste di quattro sacerdoti e sei diaconi, senza spiegazione [qui]. In una recente intervista rilasciata a John-Henry Westen di LifeSiteNews, Rey ha manifestato una "grande sorpresa per noi" circa l'ordine da Roma, aggiungendo che il discernimento di così tante vocazioni, anche provenienti da gruppi carismatici e tradizionali, è “un problema” per le autorità vaticane. Il vescovo ha sottolineato, tuttavia, che la diocesi dispone della documentazione necessaria affinché gli aspiranti sacerdotu possano essere proposti per l'ordinazione. Per l'occasione, afferma, «Ho inviato molte lettere, ho visitato il rettore del seminario, sono stato a Roma per discutere [della questione]».

Prima del blocco delle ordinazioni, la diocesi di Fréjus-Tolone ha subito nel 2020 una “visita fraterna” condotta da monsignor Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, su richiesta del Vaticano. All'inizio di quest'anno la diocesi è stata anche sottoposta a una visita apostolica guidata dall'arcivescovo Antoine Hérouard di Digione.

Nel suo messaggio di martedì, Rey ha detto: “Ringrazio Dio per aver visto la nostra diocesi emergere dai tormenti in cui eravamo entrati dal giugno 2022”. Egli scrive: “Quest'anno e mezzo di attesa è stato particolarmente difficile e doloroso per tutti noi sacerdoti, religiosi, fedeli e soprattutto seminaristi”. “Nonostante la tentazione di rabbia o incomprensione di fronte a questa sanzione collettiva, grazie alla preghiera e alla grazia di Dio, non abbiamo ceduto allo scoraggiamento”.

Touvet, ex ufficiale di marina, è stato nominato vescovo della diocesi di Châlons da papa Francesco nel 2016. Dal 2022 è anche amministratore della Communauté du Verbe de Vie, un'associazione privata di fedeli.

Il 10 dicembre, nella cattedrale Notre-Dame-de-la-Seds di Tolone, si terrà una messa di benvenuto al vescovo coadiutore, presieduta dal cardinale Aveline.

La nomina di Touvet alla diocesi di Fréjus-Tolone arriva pochi giorni dopo che Papa Francesco ha rimosso il vescovo Joseph Strickland, un altro importante difensore della tradizione cattolica, dalla diocesi di Tyler, Texas [qui - qui]. L’anno scorso, Francesco ha analogamente estromesso il vescovo ortodosso Daniel Fernández Torres dalla diocesi di Arecibo, Porto Rico [qui], a causa del suo sostegno alle obiezioni di coscienza contro i mandati di vaccinazione contro il COVID. Il Papa non ha fornito alcuna motivazione pubblica per la rimozione di nessuno dei due vescovi.

Allo stesso tempo, Francesco non ha ripreso numerosi vescovi che hanno apertamente contraddetto la dottrina cattolica sull’attività omosessuale, sul gender, sulle “benedizioni” a unioni dello stesso sesso, sull’ordinazione delle donne e sulla ricezione dell’Eucaristia, tra le altre cose.

Il Papa promuove regolarmente anche i religiosi dissidenti e pro-LGBT, come il cardinale Jean-Claude Hollerich, SJ , di Lussemburgo, il cardinale Robert McElroy di San Diego, il prete attivista LGBT padre James Martin, SJ [qui - qui], e il cardinale Victor Manuel Fernández, il nuovo prefetto per il Dicastero sulla dottrina della Fede [qui - qui], che ha segnalato apertura alle “benedizioni” omosessuali e ha ripudiato l’insegnamento cattolico contro la contraccezione.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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15 commenti:

  1. Sta frammentando la Chiesa.

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  2. Bergoglio ormai e' "incontenibile", una furia devastante nella Vigna del Signore.
    E' strano che la Chiesa Cattolica non abbia attivato gli anticorpi giuridici nel caso di specie, vale a dire di un Papa dichiaratamente "freddo" (non voglio dire ostile) verso la Dottrina e la Morale.

    Gz

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  3. Sinceramente, preferisco la sincerità di papa Francesco all'ambiguità dei papi conciliari precedenti. Il peggior seguito al pontificato bergogliano sarebbe proprio un pontificato ambiguo, moderato.
    Intanto, una bella sorpresa: la vittoria dell'olandese Geert Wilders, che dispiace ai liberisti europeisti e atlantisti di destra e sinistra.

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    1. La penso come lei.

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    2. l ambiguità dei Papi precedenti

      È stato un crescendo, gli altri probabilmente avevano ancora in se stessi il cattolico insieme al modernista, lui invece ha una sua struttura solo modernista, elevato al ruolo da modernisti in una società che sta superando la postmodernità per entrare nel transumanesimo governato dalla tecnica. Lui il Cattolicesimo lo ha scavalcato ritenendolo medievale, non più in grado di sfrecciare nel domani, la loro chiesa vuole essere un comitato tecnico scientifico politicamente corretto ed il loro dio è e sarà il bullone.

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  4. Il gesuita argentino, Vicario di Cristo a sua insaputa, ha francamente stancato.
    La sua autorità, autorevolezza e credibilità sono inficiate da una serie di atti e dichiarazioni eterodosse, che manifestano nel migliore dei casi indifferenza e freddezza verso Dottrina e Morale.
    Si comporta come il capo di un partico politico che esautora coloro che non si dimostrano aderenti alla sua linea politica, come nella peggiore tradizione comunista (anche se penso che pure uno come Togliatti sarebbe scandalizzato alla vista di un Papa simile).
    Noi cattolici non abbiamo bisogno di un Papa leader politico, sostenitore della causa LGBT, di quella omosessualista, tenero con i filantropi abortisti e oppressore del clero ligio al deposito della Fede.
    Dieci anni di pontificato hanno fatto capire anche alle mura romane chi siano i suoi referenti.

    Gz


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  5. Mons. Rey era nel mirino da parecchi anni.

    Certe volte vien voglia di dire che i "biritualisti" se la passano peggio di tutti gli altri... Da un lato le randellate ai Frati Francescani dell'Immacolata e a vescovi come Strickland e Rey, dall'altro lato le concessioni alla FSSPX di benedire matrimoni e confessare.

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    1. Stanno razionalizzando il quadro, non vogliono gruppi e gruppuscoli: spingono i trad verso la Fsspx, è lei la deputata a rappresentare l'"esperienza tradizionalista" all'interno del grande Pantheon modernista

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  6. La Chiesa certamente sapeva forse da un secolo che si voleva iniziare un dialogo per la riunione dei cristiani. Nel mentre i monoteismi, ognuno a suo modo, pensavano ad una espansione regale, di conquista religiosa o armata di tutta la terra, nei fatti però fu la massoneria che andò avanti nei piani e nella organizzazione di quello che venne chiamato globalismo. Furono cooptate persone da tutti i mestieri, le professioni, le religioni, le culture del mondo. Nel mentre moriva un Papa e se ne fece un altro dopo un conclave chiacchierato. Al nuovo Papa lo spirito suggerì di indire il CVII per dialogare col mondo moderno. Anche l unione europea che era nata con l'entusiasmo di tanti cattolici, presto passò in altre mani ed il rifiuto di inserire nei documenti fondanti della ue il riferimento alle radici cristiane fu un boato di allarme che non si volle raccogliere. I papi si succedevano, turbolenze accadevano nella Chiesa e nel mondo, la Chiesa somigliava sempre più al mondo, fino a sembrare gemelli. Mentre un tempo la Chiesa era molto criticata ora era vezzeggiata perché s'era fatta molto tollerante, come il mondo la voleva, eppoi la Chiesa a causa delle missioni aveva un patrimonio di relazioni attive con più 170 paesi, stati, e non ultimo era verticistica, cioè tra i vari monoteismi questo cattolico era comandato da uno solo, che è Gesù Cristo, ma il mondo Lo ignoró e si lavorò l essere umano che ne è il vicario. Ora anche i Cattolici più mansueti hanno compreso che la sbragata tolleranza cancella la nostra identità trasformandoci in carne da bordello o da macello, che fare? Curare la nostra identità al meglio approfondendo la conoscenza e la pratica della nostra Fede, dobbiamo diventare Santi, solo così gli altri vedranno che il Vero abita tra noi e capiranno che tutto il resto è fumo..

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    1. Ottima diagnosi; mi permetto un' aggiunta: 1) molto criticata 2) vezzeggiata 2) ignorata.

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  7. Il prossimo sarà un vesvovo argentino, non se ne può più!

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  8. Sull'incontenibilità e la furia devastante nella vigna del Signore... E' sconcertante la palese viltà generalizzata del clero, a parte le pochissime eccezioni di chi ha avuto il coraggio di parlare con parole di verità, pagando un prezzo altissimo tra l'indifferenza e la soddisfazione dei vili, incapaci di testimoniare. L'accecamento generalizzato sta portando al disastro di una falsa chiesa che ha sostituito la Chiesa cattolica romana, dopo la morte dell'ultimo legittimo Papa Benedetto XVI, avvenuta il 31.12.2022.

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  9. Gian, concordo su tutto; ma non sull'affermazione finale nei confronti della quale è la stessa ambiguità di Benedetto XVI a far sorgere dubbi. Ne abbiamo discusso a iosa con molte motivazioni.
    Certo di fronte alla iattura attuale può apparire la soluzione più immediata... ma non è così semplice!

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  10. Sinceramente, preferisco la sincerità di papa Francesco all'ambiguità dei papi conciliari precedenti

    Miele e Tavernello

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  11. L'anticristo non crede in Dio, scriveva mons. Sheen, san Giovanni dice che chi non crede in Cristo è un anticristo , san Paolo scrive che chi predica un Vangelo modificato è scomunicato. Oggi abbiamo un papa che predica un altro vangelo, che da quanto dice e fa " non è dei nostri, è uscito da noi ma non è..", e dimostra di non credere in Cristo quindi di non credere in Dio che si è rivelato in Cristo. O no?

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