Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 13 novembre 2023

Intervista a Strickland: "Ho contrastato le forze nella Chiesa che vogliono cambiare la Verità"

Stupenda intervista del vescovo Strickland, dopo la rimozione, di cui facciamo tesoro nella nostra traduzione da Religion en libertad. Si esprime con molta delicatezza nell'immediato ma dalle sue parole emerge la realtà senz'alcuna attenuazione...

Intervista a Strickland: "Ho contrastato le forze 
nella Chiesa che vogliono cambiare la Verità"

Joseph Strickland, in un'intervista, afferma di essere stato rimosso a causa delle manovre di chi vuole cambiare la dottrina cattolica.
Perché Papa Francesco ha rimosso il vescovo Joseph E. Strickland dal governo della diocesi di Tyler, Texas? Come la sta vivendo il vescovo e cosa farà adesso?
Poche ore dopo l'annuncio della rimozione, il vescovo ha risposto, in una videointervista online con John-Henry Westen, del portale cattolico pro-vita LifeSiteNews, che la diocesi (50 parrocchie, 130mila fedeli) è ben messa, è finanziariamente sana e ha molti seminaristi.
Ritiene di essere stato rimosso perché costituiva una minaccia per coloro che manovrano attorno al Papa per cambiare la verità della dottrina cattolica.

(L'intervista, in inglese, potete vederla qui su X, già Twitter).

"Vogliono cambiare la verità del Vangelo"

Quando a Strickland viene chiesto perché è stato rimosso, risponde in questa intervista: "L'unica risposta che ho è che oggi ci sono forze nella Chiesa che non vogliono la verità del Vangelo, vogliono cambiarla, vogliono che la si ignori, vogliono sbarazzarsene. Ma la Verità non sparirà perché la Verità è Gesù Cristo."

Anche se “certamente Papa Francesco è l'unico ad avere l'autorità di Sommo Pontefice”, Strickland avverte che “ci sono molte forze all'opera attorno a lui, influenzandolo, nell'assumere questo tipo di decisioni. Per questo preghiamo per lui, come figlio di Dio e nel suo ruolo di Sommo Pontefice».

«Dobbiamo ricordarci che ci sono forze enormi e potenti all'opera nel mondo. San Paolo ci ricorda: 'noi non combattiamo contro esseri umani, in carne ed ossa, ma contro le potenze e i principati del male'». Continua: "È un'affermazione certamente forte ma la credo certa. E' reale. Il male non vuole la verità di Gesù Cristo ".

"I santi di duemila anni non hanno 'sbagliato'"

E aggiunge: " Ci sono persone nella Chiesa che, invece di gloriarsi della fede di Cristo, vogliono cancellare parti significative della Scrittura, dicendo: 'hanno capito male' oppure 'possiamo semplicemente ignorarlo'. I santi, per duemila anni, non hanno "capito male". La dottrina, la sua comprensione, si sviluppa, ma nel senso di approfondire, non di invertire il senso. Ma ci sono forze che vogliono cambiarne il senso, cambiare gli insegnamenti morali, riformare completamente la Chiesa".

Poi indica un cartello. Dice che oggi si costruiscono molte belle chiese (almeno negli Stati Uniti). «Ma quando ero in seminario non costruivano belle chiese, ma edifici sperimentali, molti dei quali oggi sono demoliti. Mi sembra una metafora di quello che sta succedendo, quando vogliono costruire quello che chiede il mondo». E depreca : "Nella mia esperienza, sembra preoccupante e senza precedenti il fatto che ci sia all'interno della Chiesa chi vuole cambiarla in modo che rifiuti le verità fondamentali".

La situazione della diocesi

Nonostante si siano diffuse voci di cattiva gestione nella diocesi, nessuna autorità vaticana ha specificato in cosa possano consistere. Strickland non vede nulla di significativo in quell'ambito.

"Credo sinceramente che la diocesi di Tyler che ho servito fino a poche ore fa, benedetta da molti seminaristi forti, che possono essere magnifici sposi o magnifici padri spirituali come sacerdoti, finanziariamente forte, a causa della straordinaria generosità della gente, credo che "È in buone condizioni, in servizio, con persone dedicate nella cancelleria e sacerdoti nelle parrocchie. Sono molto orgoglioso dei sacerdoti della diocesi. Non vedo alcun motivo, tranne che ho minacciato alcuni dei poteri con la verità del Vangelo, una verità che non possiamo cambiare, che è perenne, eterna e gloriosa. E se la si vuole cambiare, io sono un problema", dice.

E aggiunge: "Il Papa è colui che prende le decisioni. È un uomo, solo un uomo. Nessuno di noi ha superpoteri. Abbiamo il dono dello Spirito Santo che ci guida se apriamo il cuore. Ma ci sono forze che dobbiamo riconoscere, dietro, che spingono questa deposizione".

Come sta Strickland adesso?

Strickland resta vescovo, erede degli apostoli, ma senza che, per ora,  Roma gli affidi alcun compito specifico. I precedenti (il cardinale Burke o Georg Gaenswein) lasciano intendere che non gli verrà affidato nulla, anche se l'intervista non entra nel merito.

"Sono forte nella fede", dice Strickland. "Custodisco due immagini dietro di me, il Sacro Cuore e il Cuore Immacolato di Maria: sono pilastri della Chiesa in questi tempi, e pilastri per me, sotto molti aspetti. Incoraggio me stesso e gli altri a pregare più profondamente che mai. Pregate per Papa Francesco, pregate per la Chiesa, pregate per il mondo. Certamente apprezzo le preghiere e ne ho bisogno. E pregate per la diocesi di Tyler, per le tante vite che sono cambiate da questa situazione. Incoraggio le persone a non prendere le distanze dalla Chiesa, siamo un solo Corpo, il Corpo mistico di Cristo».

Dice anche: «Sono felice di restare successore degli apostoli in tutta la sua realtà. Cerco di affrontarlo con umiltà. San Giovanni Battista è stato sempre un modello per me: il Signore deve crescere, e io devo diminuire. Vade retro a qualunque ipotesi di confusione, irritazione, emozioni negative, nella consapevolezza che Gesù Cristo è la verità incarnata.

Alla domanda su dove vivrà o cosa farà, risponde che "può sembrare un po' pietistico, ma la verità è che non so cosa mi riserva il domani e sono nelle mani di Dio", come tutti noi, ma so che il Signore è con me, conosco la forza del suo amore e sento la forza della preghiera.

Insiste nel chiedere alle persone, "come ho sentito chiedere dal vescovo Athanasius Schneider, di pregare più che mai per Papa Francesco, per il Vaticano, per la sua enorme responsabilità di guidare la Chiesa nei nostri giorni". "Ha bisogno delle nostre preghiere. So che siamo confusi, a volte arrabbiati, ma trasformiamo tutto ciò in una preghiera di intercessione, soprattutto attraverso l'Immacolata Vergine Maria, il nostro più potente intercessore".

Perché rimozione e non dimissioni?

Due vescovi americani hanno compiuto durante l'estate una visita apostolica a Strickland, e poi Roma gli ha proposto le dimissioni. Ma Strickland si è rifiutato di farlo di sua spontanea volontà.

«Ho detto che non potevo, di mia spontanea volontà, abbandonare il gregge che mi era stato donato [da Benedetto XVI nel 2012], ma Papa Francesco ha l'autorità di sollevarmi da quell'incarico, e ha scelto di farlo. Quindi riconosce: "Non sono più il vescovo di Tyler. Ora devo riflettere su chi sono, come successore degli apostoli, senza una diocesi locale di cui occuparmi".

Nel seguito dell'intervista paragona, in un certo senso, la sua situazione a quella dell'apostolo Giovanni ai piedi della Croce, l'unico rimasto lì. "In molti modi, il Corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa, vive oggi una passione. Tra le forze del mondo, nella Chiesa e fuori, sono in molti a dire: 'eliminiamo finalmente la Chiesa cattolica'".

Egli denuncia la “falsa narrativa” di chi afferma che “la Chiesa sta rendendo più facili i suoi rigidi insegnamenti. Non è vero! E non durerà, ma lascerà famiglie e società vuote e devastate”.

E aggiunge, riguardo alla sua situazione: "Devo continuare a proclamare la verità, con gioia e speranza, con serenità, spero, e farlo pubblicamente, con la luce di Cristo che mi guida".

Insiste sul tasto della sua rimozione: "Ho contrastato coloro che volevano cambiare la verità, e non ci riusciranno, la verità non cambia, ci dicono le Scritture". Chi vuole cambiare la dottrina, avverte, può riuscirci brevemente, “lo spazio di un giorno”, ma col passare dei giorni “la verità prevale”.

"Evidente confusione da parte di un fratello maggiore"

Riguardo al Papa, aggiunge che «come vescovo, è un fratello maggiore, e abbiamo l'obbligo di pregare per lui, per una fede che si approfondisce in lui. Avevo due fratelli maggiori, e a volte è dura , perché tu Puoi arrabbiarti, avere tutte le emozioni umane, ma poi ti ricordi chi siamo. Noi siamo la Chiesa, il Corpo mistico di Cristo, e Papa Francesco è il capo di quel corpo sulla terra, che rappresenta Cristo."

«C'è un'apparente confusione o mancata accoglienza della verità da parte di un fratello maggiore. Abbiamo l'obbligo, per amore, di pregare con pazienza e sempre con rispetto, ma con chiarezza e carità, e di richiamare i fratelli, anziani, minori, e tutti nella Chiesa, ad una fede più profonda e ad abbracciare la verità che ci interpella. Per questo chiedo a tutti di pregare più profondamente”.

"Dobbiamo riconoscere che la Chiesa sta attraversando questa tremenda confusione [sconvolgimento] mentre il mondo è nel mezzo di due grandi guerre, che potrebbero anche peggiorare in qualsiasi momento, molte persone muoiono e soffrono, e la Chiesa, nella confusione, non è così forte come dovrebbe essere, portando la luce di Cristo nel mondo. Tutti noi abbiamo l'obbligo, come fedeli cattolici, di essere più fedeli che mai, per non lasciarci indietro", aggiunge verso la fine.
_____________________
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi vescovi miserikordiati e non allineati al regime del signore di Santa Marta facciano fronte comune e passino finalmente dai mugugni da bar dello sport all'azione. Mentre i medici discutono il malato muore!

Anonimo ha detto...

“Certo che a furia di far fuori Vescovi e Cardinali ci sarà poco a poco un esercito di “emeriti” che non avrà più paura di ritorsioni e vendette dicendo la Verità!” Cit.

Anonimo ha detto...

Forse questa mossa dell argentino sarà per lui la fatale zappa sui piedi che si è dato da solo. Nel mentre il mormorio dei fedeli si va trasformando in un boato. È vero che le chiese si vanno svuotando, ma è anche vero che fuori dalle chiese c è un popolo tradito, raggirato, disgustato. Occorre quindi rivolgersi ai Cattolici, richiamarli all ordine della loro Fede e dir loro che hanno il compito di stare uniti sotto la Croce di Cristo pronti ad esporsi per dire, a ragion veduta, sì sì, no no, come un sol uomo. Il popolo Cattolico coeso può far barriera, come sempre ha fatto, e respingere con lo scudo della Fede Cattolica le potenze del male che hanno occupato la Chiesa.
La Chiesa che ci ha accolto neonati è stata occupata e dirottata da pirati che devono tornare sulla nave, senza bandiera, da cui sono venuti. I Cattolici e tutti coloro che dal Cristianesimo hanno imparato a migliorarsi e a migliorare il mondo sono davanti ad un compito storico, che riguarda l eternità.

Anonimo ha detto...

La Chiesa di Cristo sta con sua Eccellenza Reverendissima Mons. Strickland.
Gridiamolo forte e chiaro; si potrebbe ad esempio mandare mail al sito Vaticano.
Spero che i fedeli americani si mobilitino nelle forme che ritengano più opportune per manifestare il profondo dolore e sconcerto per questo ennesimo sopruso.
Anche noi italiani dobbiamo uscire dai ghetti e manifestare in favore della Verità, pacificamente ma con fermezza, dicendo BASTA allo stravolgimento della Dottrina e della Morale Cattolica.
Fuori i mercanti dal Tempio!

Gz

"non posso far morire di fame una parte del mio gregge". ha detto...

«Ribadisco tutte le cose che sono state elencate come lamentele contro di me. So di non aver implementato la Traditionis Custodes [il Motu proprio di Papa Francesco che limita la Messa tradizionale] perché non posso far morire di fame una parte del mio gregge».

https://www.marcotosatti.com/2023/11/13/vescovi-buoni-rimossi-eretici-e-immorali-difesi-ecco-papa-bergoglio/

«Rallegrati sempre che… qualunque cosa porti il giorno, Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita, ieri, oggi e per sempre. Possano i santi e la Beata Vergine Maria ispirarci sempre a ritornare a Cristo, non importa come possiamo vagare nell’oscurità. Gesù è Luce dalla Luce»
(Vescovo Joseph Strickland – Twitter, 11 novembre 2023).

Anonimo ha detto...

"Abbiamo il dono dello Spirito Santo che ci guida se apriamo il cuore."

Appunto, ci guida "se Lo riconosciamo e ci lasciamo guidare"..

Dall'IBP di Roma - Casa San Clemente - ricevo e trasmetto: ha detto...

Sia lodato Gesu' Cristo!

Orari S.Messe per questa settimana :

Lunedì13, Martedì14, Mercoledì15: S.Messa alle 12h ed alle 19h

Giovedì16,S.Messa alle 12h e dalle 17h30 alle 18h30 Ora Santa d'Adorazione con la Benedizione Eucaristica e seguìta dalla S.Messa

Venerdì17 e Sabato18, S.Messa alle 12h ed alle 19h

Domenica 19 Novembre ,S.Messa alle 12h

Anonimo ha detto...

Il caso del vescovo texano segna un punto di svolta, somiglia a una dichiarazione di guerra nella Chiesa, una sorta di scisma in atto. Una situazione che richiede ai vescovi una obiezione di coscienza attiva.
Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

"La rimozione del vescovo Joseph Strickland dalla diocesi di Tayler, nel Texas, è un atto altamente simbolico e segna certamente un punto di svolta. Perché parlo di un atto altamente simbolico? Perché Strickland si era distinto in molte occasioni e con coerenza nel ribadire verità di fede e di morale cattolica riguardanti punti precisi dei cambiamenti attuati e voluti da Francesco. I suoi non erano interventi generici sull’esigenza di mantenere la tradizione, la genericità non dà fastidio a nessuno.
Si trattava invece di prese di posizione molto puntuali sull’aborto, sull’ammissione dei politici pro-aborto alla comunione, sulla benedizione delle coppie omosessuali, sul gender, sulla nuova sinodalità. Tutti i punti dell’”agenda Bergoglio” venivano contestati in nome di quanto la Chiesa ha sempre insegnato. Se pensiamo a Francesco come il relatore ad un convegno, dobbiamo vedere Strickland come uno seduto in aula che continuamente alza la mano e interviene per contraddire il relatore. L’atto di rimuovere il disturbatore equivale – nell’esempio ora fatto – a chiamare la sicurezza e a farlo espellere dall’aula del convegno."

Anonimo ha detto...

"Dopo il “caso Strickland”, seguito in tempi stretti al “caso Fernández”, bisogna chiedersi come atteggiarsi davanti a questo nuovo tempo caratterizzato dall’accelerazione del nuovismo imposto con la forza. Finora, quanti erano in disaccordo con tendenze e processi aperti e guidati da Francesco, se la cavavano distinguendo tra le cose che diceva e faceva e le cose che egli esprimeva in documenti ufficiali. A parte che anche in questi ultimi ci sono diversi aspetti fortemente criticabili, come per esempio nell’Esortazione Amoris laetitia, la suddetta distinzione finiva per nascondersi dietro la frase: «Ma tanto questo non è magistero». La rimozione di un vescovo?: «Ma tanto non è magistero».

Da qui una specie di astensione e di silenzio di molti fino a quando non fossero espresse delle gravi novità dottrinali non solo con degli atti ma con un documento ufficiale. Dopo la nomina di Fernández e dopo il licenziamento di Strickland, una simile posizione non è più sufficiente, ammesso che lo fosse prima. L’opposizione attendista deve uscire allo scoperto. Staremo a vedere quanti vescovi, oltre a Schneider che è già intervenuto, e quanti laici lo faranno. L’obiezione di coscienza va esercitata non solo tacitamente ma attivamente."

Anonimo ha detto...

E’ agghiacciante la diagnosi che il povero Vescovo fa della situazione in cui versa la Chiesa militante e in ultima della sua rimozione :E aggiunge: "Il Papa è colui che prende le decisioni. È un uomo, solo un uomo. Nessuno di noi ha superpoteri. Abbiamo il dono dello Spirito Santo che ci guida se apriamo il cuore. Ma ci sono forze che dobbiamo riconoscere, dietro, che spingono questa deposizione".
E’ possibile questo ostinarsi a non voler vedere la realtà delle cose creando una “realtà” inesistente. E’ un’aberrazione luciferina. Sindrome di Stoccolma ? Alessandro da Roma.

I petardi bagnati ha detto...

Non è il caso di ingigantire oltre misura questa questione. Si tratta di baruffe in famiglia. Questo vescovo - così come gli altri conservatori - non mette in discussione il Concilio Vaticano II, ma soltanto alcune interpretazioni avanzate e pacchiane di esso. Peccato che queste interpretazioni siano inscritte nei documenti conciliari, certo camuffate, indorate, mischiate a belle e ortodosse citazioni. I vescovi conservatori, nelle loro baruffe, citano di continuo i documenti conciliari e i documenti dei papi conciliari. Non siamo arrivati al punto in cui ci troviamo per caso, in un solo giorno. Le interpretazioni avanzate e pacchiane sono accolte pressoché ovunque con zelo, anche se esistono ovunque gruppetti di cattolici conservatori (quelli che si accontentano di una Messa "Vetus Ordo" mensile, come a Reggio Emilia), perfettamente allineati allo spirito del Concilio, spesso nostalgici... di Ratzinger. Di conseguenza, non aspettiamoci chissà che cosa da codeste baruffe in famiglia. Si tratta di petardi bagnati, che scompariranno con l'elezione di... Zuppi. Chissà se ho indovinato!

Anonimo ha detto...

leonardolugaresi ~ Vanitas ludus omnis

Se questo è un vescovo. Papa Francesco, mons. Strickland e sant’Ignazio (quell’altro).
12 domenica Nov 2023

«Come Cristo, nostra vita inseparabile, è il pensiero del Padre, così anche i vescovi, stabiliti fino ai confini della terra, sono nel pensiero di Gesù Cristo (ἐν Ἰησοῦ Χριστοῦ γνώμῃ εἰσίν). […] è in effetti evidente che dobbiamo guardare al vescovo quasi fosse proprio il Signore (Τὸν οὖν ἐπίσκοπον δῆλον ὅτι ὡς αὐτὸν τὸν κύριον δεῖ προσβλέπειν)» (Ad Eph. 3,2; 6,1).

«Vi esorto ad adoperarvi al fine di far tutto nella concordia di Dio, sotto la presidenza del vescovo, che è a immagine di Dio (εἰς τύπον θεοῦ) [oppure, secondo un’altra lezione, «che è al posto (εἰς τόπον) di Dio», ma cambia poco]» (Ad Magn. 6,1).

«[…] tutti portino rispetto al vescovo, che è figura del Padre (τύπον τοῦ πατρός) […] Senza di loro [sc. il vescovo e i preti] non si può parlare di chiesa (ἐκκλησία οὐ καλεῖται)» (Ad Trall. 3,1).

«Seguite tutti il vescovo, come Gesù Cristo il Padre, e il presbiterio quasi fossero gli apostoli; portate rispetto ai diaconi come a un comandamento di Dio. Nessuno faccia senza la partecipazione del vescovo alcuna delle cose che riguardano la chiesa. […] Dove si vede il vescovo, là ci sia la comunità, come dove c’è Cristo Gesù, là c’è la chiesa cattolica» (Ad Smirn. 8, 1-2).

A parlare è sant’Ignazio (di Antiochia, non di Loyola), il santo vescovo martirizzato a Roma agli inizi del II secolo. Uno che sapeva bene chi è Gesù Cristo (e per giunta era a diretto contatto con la prima generazione cristiana, quella di coloro che Gesù l’avevano visto di persona e l’avevano sentito parlare). Quelli citati sono solo pochi brani dalle sue lettere (dove batte di continuo su questo tasto) per ricordare che cosa sarebbe un vescovo, nella millenaria tradizione della chiesa.

Poi c’è papa Francesco, che ogni tanto i vescovi li licenzia, come ha fatto l’altro giorno con mons. Joseph Strickland, vescovo di Tyler, nel Texas, e non si sa bene perché, dato che non ha ritenuto di spiegarlo neanche ai fedeli di quella piccola diocesi, i quali avrebbero il sacrosanto diritto di sapere perché il loro pastore viene improvvisamente cacciato via. Certo, il vescovo di Roma, che «presiede alla carità» (come dice sempre Ignazio di Antiochia) nel servizio alla chiesa universale, ha sì il diritto-dovere, come extrema ratio, di rimuovere dalla sua sede un vescovo indegno e pernicioso per il suo gregge, ma ci devono essere dei motivi gravissimi. Perché un vescovo è un vescovo – cioè quella cosa che tanto esaltava sant’Ignazio – e non un dipendente a cui il padrone può dare il benservito in qualsiasi momento, semplicemente perché non gli piace come fa le cose, o perché “ha parlato male di lui”.

Anonimo ha detto...

...segue
Perché questo, allo stato attuale delle nostre conoscenze, sembra essere il solo “delitto” di mons. Strickland: avere criticato il papa. Intendiamoci: ci possono essere altri motivi che noi non conosciamo, egli potrebbe aver fatto delle cose talmente orribili da rendere impossibile la sua permanenza alla guida della diocesi. Ma il punto è che, se così fosse, andrebbe detto con chiarezza. Non è più tollerabile il silenzio, in casi come questi. Perché un vescovo è un vescovo, e non lo si liquida solo perché “non piace ai superiori”, ma neanche perché ha semplicemente commesso degli errori nella gestione degli affari della sua diocesi. Il vescovo Strickland ha subito, nei mesi scorsi, una visita apostolica: mettiamo pure che da essa siano emersi rilievi critici sul suo operato. Delle due l’una: o erano talmente gravi da esigere la sua rimozione, e allora ricadiamo nella necessità di trasparenza di cui sopra; oppure erano le “normali” lamentele e, perché no, magagne che qualunque visitatore apostolico troverebbe, se le cerca, in qualsiasi visita apostolica a qualsiasi diocesi del mondo. (Trovatemi un vescovo, uno solo al mondo, che non abbia qualche prete che si lamenta di lui!). Perché nessuno è perfetto e tutti siamo peccatori, compresi i vescovi. E allora si tratta di un pretesto.

O dobbiamo pensare che la millenaria dottrina della chiesa sull’episcopato, di cui Sant’Ignazio è forse il primo cantore, è una balla?

Murmex ha detto...

Proprio così

Anonimo ha detto...

Prima ti attaccano poi ti ridicolizzato poi ti perseguitano. Poi vinci

Catholicus ha detto...

Purtroppo lei ha pienamente ragione, caro amico dei petardi, questi prelati "alla don Minutella" si fermano tutti a metà del guado ( anzi, hanno addirittura paura di definire Bergoglio eretico ed apostata, vedasi Muller, Sarah, Schnider, ecc.), mantenendisi strenui ammiratori e seguaci del nefasto CV II, dei papi conciliari e postconciliari; non servono quindi molto alla causa della restauraziine di Santa Romana Chiesa, non vogliono la sconfitta della setta conciliate, della sinagoga di Satana, ma soltanto il ritorno ad un conciliarismo soft....amano starsene "a metà del guado", speriamo in una loro "caduta da cavallo sulla strada di Damasco"...

mic ha detto...

Caro Cstholicus, anch'io deploro i limiti dei cosiddetti conservatori.
Quanto a Müller e Sarah vedo più limiti; ma Schneider no
È un cattolico vero consapevole degli errori e tuttavis estremamente rispettoso dell'autorità. Anche se recentemente parla chiaro e senza esclusione di colpi.
Di altri cosiddetti conservatori (parlo di un cardinale in particolare) mi risulta che non sono da meno di Schneider e dello sresso Viganò (sul 'vizio di consenso' ad esempio); ma purtroppo si sono lasciati frenare da altri e non conosco, quindi non so giudicare bene, le motivazioni...

Gederson Falcometa ha detto...

Il card. Sarah: “La crisi della Chiesa è entrata nella fase della crisi del Magistero” 11/11/2023 card. Robert SarahMons. Athanasius Schnedeir
https://www.maurizioblondet.it/il-card-sarah-la-crisi-della-chiesa-e-entrata-nella-fase-della-crisi-del-magistero-11-11-2023-card-robert-sarahmons-athanasius-schnedeir/?utm_medium=push&utm_source=onesignal&utm_campaign=push_friends

La crise del magistero è nata insieme al Concilio. Il car. Sarah e Mons. Schnedeir hanno bisogno di capire questo. Adesso il problema è più profondo...

Gederson Falcometa ha detto...

[off-topic]

In relazione al documento "Ad theologia promovendam", me sono ricordato dall'articolo "I teologi cattolici sono diventati innanzi tutto degli ermeneuti postmoderni" - http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3134_Bernard_Teologi_diventati_ermeneuti.html . Questo me ha fatto domandare:

La teologia cattolica, principalmente con il nuovo documento, se è ridotta ad un'ermeneutologia sinodale, in uscita e missionaria?

Esiste ancora una teologia cattolica ?

Non se può dire che anche il magistero se è diventato un'ermeneutologia?

Annamo bbene..proprio bbene ! ha detto...

L’onorevole Meloni crede alla cabala ebraica? che è l'insieme degli insegnamenti esoterici propri dell'ebraismo rabbinico, già diffusi a partire dal XII-XIII secolo.?
https://gloria.tv/post/37HWPYY2ErXL3GY9pWdSvE7Jo

Aloisius ha detto...

Insomma, da vari commenti sopra espressi non va bene nemmeno Strikland, perché insieme a Burke, Shneider, Sarah e Miller non prende posizione aperta contro il CVII e non dichiara eretico Bergoglio.
L' unico che si salva è dunque Viganò, che ha preso posizione chiara contro il Concilio, dichiarando che va eliminato del tutto perché troppo inquinato.
O è troppo moderato anche lui?
Esiste un Vescovo o Cardinale degno di fiducia e stima, anche se non condanna apertamente gli errori del Concilio?
È davvero così facile per Vescovi e Cardinali invalidare gli atti di un Concilio e destituire un Papa in carica?
Aloisius

Catholicus ha detto...

Caro Aloisius, ricirdo di aver letto su questo blog una frase del beato Fulton Sheen che diceva pressapoco " la Chiesa non la salveranno i papi, i cardinali, i vescovi, i preti o i religiisi, la dovrete salvare voi laici" ( il seguito non lo ricordo bene, mi scuso). Considerato che il beato Sheen parlava in tempi non sospetti di satanismo dilagante ( politici, ecclesiastico, massmediatico, ecc.), Come lo sono gli attuali, le sue parole oggi sono più che calzanti, profetiche e ammonitrici. Last but not leasr, cone dicolo i figli della " perfida Albione" richiamo anche le parole di San Pio X ( il mio papa preferito) " la fede si perde anche rifiutando un solo comandamento, una sola verità eterna"( cfr il primo commento di uun articolo precedente). Con rispetto e affetto fraterno, carissimo

Anonimo ha detto...

Non fatevi ingannare ,questo licenziamento in tronco non è segno di forza e di vitalità ma dimostra una debolezza estrema.E' una stagione che ormai volge al termine e nessuno può prolungarla ulteriormente. Oltretutto nessun Papa potrebbe reggere a lungo ,senza prendere posizione, alle spinte sempre più forti che vengono dalla chiesa tedesca .Francesco ha tergiversato per anni ma adesso deve dire una parola chiara ,cosa impossibile senza scontentare tanti suoi ammiratori.Purtroppo per la Chiesa sono tempi pessimi ma il Signore interverrà al momento giusto. E' necessario che avvengano gli scandali ,ma guai all'uomo per colpa del quale.....

Anonimo ha detto...

Non esiste un sito o un indirizzo mail dove si possa inviare messaggi di sostegno e solidarietà a mons. Strikland ?

Murmex ha detto...

Gent. Gederson, non può esistere " crisi del Magistero. " mi meraviglio non riuscire a farlo capire. LA CHIESA NON PUÒ ERRARE nell'insegnare le verità rivelate necessarie per la nostra salvezza...anche .nel MAGISTERO ORDINARIO... CATECHISMO DI S PIO X

Aloisius ha detto...

Grazie della risposta Catholicus
Ho trovato la frase del grande Mons. Sheen, come sempre illuminante, riportata da lei nell' altro post su Muller; copiata e incollata.
Ricambio sinceramente il suo affetto fraterno
Aloisius

Gederson Falcometa ha detto...

Aloisius, in ciò che dice rispetto al mio commento:

La crisi del magistero comincia con il Concilio o con Bergoglio?

Affermare che non comincia con Bergoglio significa automaticamente che chi l'affermato non è digno di fiducia o semplicemente che sbaglia?

Il fatto è che se scontrano due posizioni: una che vede i problemi nel Concilio e altra che lo vede appena in Bergoglio.

Adesso dobbiamo lasciare di denunciare i problemi del Concilio e non mostrare gli errori di quelli che pensando che il problema comincia appena con Bergoglio? Per favore...

Caro Murmex, a crise del magistero esiste proprio perchè non fa quello che doveva fare e non è quello che doveva essere.

Gederson Falcometa ha detto...

" la Chiesa non la salveranno i papi, i cardinali, i vescovi, i preti o i religiisi, la dovrete salvare voi laici"

Mons. Fulton Sheen è stato un grande arcivescovo cattolico, però nè tutto che un Santo afferma è certo. Oggi nel fondo ciò che sta in gioco è proprio la esistenza della gerarchia, se i laici hanno di salvare la Chiesa, se avvrà ancora la necessità di una gerarchia?

Anonimo ha detto...

Mi associo alle considerazioni di Aloisius sulla grande confusione ecclesiale e debolezza di posizioni dei prelati che, per quanto resistenti al regime, non osano discutere la presunta sacralità del cv2, che con le sue molteplici novità di "rottura" fu foriero della grande apostasia iniziata dai vertici (se guardiamo gli eventi senza illusioni).

Sono una grande estimatrice di mons.Viganò che mi pare oggi l'unico faro della vera Fede - acceso h24 a 360° - con insuperable lucidità e parresia sul disastro progressivo della Chiesa fino a questo nefasto epilogo sinodale, e sulle trame anticristiche del deepstate.
Chiedo però a chi può di chiarirmi un dubbio sulla frase da lui usata nel rivolgersi al vescovo rimosso:"Quo vadis Joseph ?" che mi lascia perplessa...
a me sembra male applicata se ha ripreso la famosa domanda di Pietro che fuggendo da Roma incontra Gesù : infatti lì è Pietro fuggitivo che chiede a Gesù :"Quo vadis Domine?" non l'inverso ; dunque come si spiega questa applicazione impropria ?
Se ho inteso male attendo da voi la giusta lettura. Grazie

Maurizio ha detto...

All'anonimo del 15 novembre ore 14:03

"Non esiste un sito o un indirizzo mail dove si possa inviare messaggi di sostegno e solidarietà a mons. Strikland?"

Non esiste un sito o un indirizzo dove si possa inviare a mons. Strickland l'invito a parlare chiaro e a dirci se nelle "forze" che agiscono contro lo Spirito Santo ci sia anche Bergoglio oppure no?

Murmex ha detto...

Gent. Gederson, lei è persona colta e intelligente . Perché allora non riesco a farle capire , sulla scorta del Catechismo di S Pio X, che il Magistero NON PUÒ ERRARE? Non lo dico io, lo dice il Magistero stesso, siamo nel campo della Fede. Ma allora adesso cosa accade? Una smentita della divina promessa? Impossibile. Semplicemente, quello di adesso NON È MAGISTERO... sono "insegnamenti" che non provengono dalla Chiesa. è proprio vero che sono I bambini a capire tutto, bisogna essere semplici e logici come loro.

mic ha detto...

Per Maurizio
io ho interpretato le parole del vescovo riferite a forze nel senso paolino : demoniache...

Anonimo ha detto...


Murmex, perché deve mancare di rispetto a chi non la pensa come lei, cioè chi non condivide le sue consunte tesi sedevacantiste?

Gederson Falcometa ha detto...

Caro Murmex, il catechismo è per i bambini, così ci sono certi limite... è come diceva San Paolo:

"Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato". I Cor 13,11

Un bambino non sta in grado di capire i vari gradi e modalità magisteriali e nemmeno che l'ultimo Concilio c'e un magistero di grado minimo non infalibile. La questione è per adulti ed è trattata dai teologi come Palmieri, Diekamp, Schultes, ecc che ammettono la possibilità (non l'ipotese) di errore nel magistero non infalibile. Un riassunto se può leggere nel testo:

Vi può essere un errore nei documenti del Magistero?
https://www.radiospada.org/2015/08/vi-p-essere-un-errore-nei-documenti-del-magistero/

Amessa la possibilità di errori nel magistero non infalibili da parte di grandi teologi cattolici, e l'accadere di questi nella questioni di fatto, è tutto il problema dell'epoca Conciliare. In questo consiste per gli adulti la crise del magistero.

Anonimo ha detto...

Noi che siamo rientrati nella Chiesa abbiamo ripreso in mano il Catechismo di San Pio X con grande soddisfazione. Sarà pure per bambini, ma quando lo leggi da adulto che vuol ripartire dalle sue radici lo leggi e mastichi ogni parola per assimilarla pienamente, un esempio: ho cercato di capire, immaginare l immensità di Dio, il cielo, il mare, il sistema solare, la galassia... e la testa si confondeva... l immensità non riesco proprio a figurarmela e della galassia mi figuro una foto vista chissà quando, così del sistema solare visto su una cartina, del mare i bagni quando è calmo e qualche piccola immersione, quando è in tempesta mi allontano dalla riva e lo guardo da lontano con un misto di ammirazione e timore, così per il cielo nel quale mi immergo con lo sguardo nel mio orizzonte, quindi non riesco neanche a figurarmi, ad immaginare cosa mai possa essere questa immensità, capisco che è una dimensione a me sconosciuta, che comprendo solo in teoria, ma non ho neanche la forza di costruirne una immagine... quindi Dio è immenso, cioè è fuori dalla nostra portata, forse, azzardo, è anche per questo che il Verbo si è fatto carne, per essere alla nostra portata, per farsi capire affinché lo conoscessimo e lo amassimo.

Murmex ha detto...

Credo proprio che abbia ragione riguardo all'Incarnazione. E l'eternità, allora, riusciamo a concepirla? Mia nonna diceva: " Un uccellino va ogni 100 anni a pulirsi il beccuccio su una enorme montagna di granito. Quando questa sarà consumata, dell'eternità non sarà passato neppure un istante. Si, il Catechismo dobbiamo accoglierlo come bambini, non abbiamo bisogno di astruserie , lì è compendiato ciò che dobbiamo credere e fare per salvarci. Se masticato con umiltà, racchiude tutto

Murmex ha detto...

Io avevo interloquire col gentile signor gederson, anonimo delle 23: 01. Lui non si è offeso, lei non centra