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mercoledì 31 maggio 2023

Itinerario Mariano 2023 | Regina di tutti i Santi

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Regina di tutti i Santi
Poi guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. (Apocalisse 14, 1)
Vorrei poter conoscere i volti ed i nomi di tutti coloro che hanno raggiunto comunione perfetta con Dio. Vorrei potermi unire alle loro lodi, al loro canto, al loro giubilo. Riesco, però, solo ad immaginare un numero sterminato, quasi infinito; riesco ad immaginare volti luminosissimi; riesco solo a sognare melodie impensabili, sublimi e degne di Dio. 
Quando poi penso ed invoco Maria, Regina di tutti i santi, la vedo come la somma di tutti i santi, come il compendio di tutte le bellezze, come il coro bene intonato di tutti gli inni di amore. 
Regina di tutti i santi è veramente Maria, la Madre di Dio, per la sua maestosità e grandezza, per la sua luminosità e potenza. Tutti i santi, tutta la santità le fanno corona degnissima. 
Ed eccolo il popolo sconfinato e più numeroso dei granelli di sabbia del mare e di quante stelle stanno in cielo. È il nuovo popolo risplendente di gloria. 
Madre di tutti i santi, Madre delle vergini e dei martiri, Madre dei confessori e degli apostoli, Madre dei patriarchi e dei profeti, madre e Regina di tutti i santi, oggi e sempre, prega per noi!
Veramente questi Santi vi devono tutto: così formano un’immensa corona per voi, e voi ne siete così felice! Siate anche la mia Regina, io aspiro a servirvi! Regnate sovrana su di me; prendete nel vostro Cuore un figlio che vi ama.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

Le quattro tempora di Pentecoste (mercoledì, venerdì, sabato)

Ripubblico, per rispolverare e per chi leggesse solo ora. Per meglio conoscere l'Anno Liturgico e le sue gemme spirituali. Pratiche abbandonate con il Novus Ordo; ma tuttora vive in chi custodisce la Tradizione. Qui le Quattro tempora di Quaresima. Qui le Quattro Tempora di Avvento e quelle di Pentecoste (precedente) [qui]. Trovate, alla nota 2, un mio vecchio lavoro sul parallelo tra shavuot (che vedete richiamata nella Liturgia del sabato) e pentecoste.

Le quattro tempora di Pentecoste
(mercoledì, venerdì, sabato)


Le Quattro Tempora sono, giusta il rito romano, quattro periodi durante le quattro diverse stagioni (la I settimana di Quaresima per la primavera, l'Ottava di Pentecoste per l'estate, la settimana dopo l'Esaltazione della Croce per l'autunno e la III settimana d'Avvento per l'inverno), durante i quali tre giorni (mercoledì, venerdì e sabato) vengono dedicati a particolari digiuni e preghiere per consacrare a Dio i diversi tempi dell'anno, e specialmente per invocare la protezione sui campi e i raccolti. Queste "solennità rurali", che anticamente erano considerate di origine apostolica, si formano a Roma attorno al III secolo (la tradizione basata sul Liber Pontificalis ne attribuisce l'introduzione a Papa Callisto I; altri, addirittura a Papa Silicio, alla fine del secolo seguente, nell'ambito delle controversie coll'eretico Gioviniano circa l'utilità dei digiuni): in tale epoca esistevano solo tre tempora, e la quarta fu aggiunta in seguito per amor di simmetria: nel pieno V secolo Papa S. Leone Magno riferisce in un sermone l'esistenza di quattro periodi stagionali di digiuno, jejunum I, IV, VII et X mensis (che facendo partire l'anno a marzo, siccome era nell'antico calendario romano, combaciano perfettamente coi periodi attualmente osservati).
D'origine romana quindi, le quattro tempora si sono diffuse nei secoli successivi nel resto dell'Occidente (a Napoli nel VII secolo; in Inghilterra tra VII-VIII; in ambito gallicano nell'VIII; in quello ispanico e mozarabico nel XI; a Milano invece, nel rito ambrosiano, comparvero, con carattere esclusivamente penitenziale e non liturgico, solo attorno al XII secolo).
Attorno al 490 Papa Gelasio prescrisse di conferire le ordinazioni diaconali e sacerdotali nelle veglie notturne dei sabati delle Tempora, pratica spesso ancor oggi osservata.

Il Sinodo dei Vescovi: RIP

Nella nostra traduzione di The Catholic Thing torniamo sulla novità che i laici vengono inseriti come membri votanti al Sinodo dei vescovi. Ne abbiamo parlato anche [qui]. Qui l'indice degli articoli sul Sinodo della sinodalità.

Il Sinodo dei Vescovi: RIP

Il Sinodo dei Vescovi, come ha osservato Papa Francesco nella sua Lettera del 2014 al Cardinale Lorenzo Baldisseri [qui], è stato istituito da Paolo VI per rispondere “alla necessità di rafforzare con più stretti vincoli l'unione del Vescovo di Roma con i Vescovi che lo Spirito Santo ha costituito per governare la Chiesa di Dio”. Ha aggiunto che “è necessario più che mai ravvivare ulteriormente lo stretto rapporto tra tutti i Pastori della Chiesa” ...non c’è dubbio che il Vescovo di Roma ha bisogno della presenza dei suoi Fratelli Vescovi, della loro guida e della loro prudenza ed esperienza”. 

martedì 30 maggio 2023

Itinerario Mariano 2023 | Virgo dolorosa

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra.
Virgo dolorosa
Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima. (Luca 2, 34-35)
È prerogativa di chi ama non donare mai sofferenza e addossarsi tutte le sofferenze. È prerogativa specifica della Madre di Dio non aver mai dato una sofferenza ed essersi addossata tutte le sofferenze. 
Come il Figlio suo, «si addossò i dolori dell’umanità» e li portò ai piedi della Croce. 
Mi piace vedere Maria come mare di confluenza dei dolori di tutto il genere umano. La sofferenza, per esempio, dei senza Dio. Nessuno meglio di Maria, la Madre, avrà potuto comprendere questo dolore che uccide. E penso al dolore dei dispersi, degli sfiduciati, degli smarriti, dei sofferenti, degli umiliati, dei poveri, dei peccatori.
Un fiume di dolore attraversa il vivere quotidiano e Maria sta lì come alveo nel quale tutto fluisce perché tutto si risolva in abbondanza di grazia. 
Come può resistere, oggi, la Madre dei dolori, di fronte alla empietà che prende e travolge, di fronte alle ingiustizie, alle rapine, ai tradimenti, alla immoralità, all’ateismo di tante menti? 
La Mater Dolorosa - la Madonna Addolorata - non è un concetto teologico, ma è una persona reale che non è mai stata sconfitta dal suo indicibile dolore.
Penso che se Maria avesse emesso un grido di dolore nel momento del parto verginale, questo sarebbe stato il grido della sofferenza per la ingratitudine e lo smarrimento di tanti suoi figli. E penso, anche, il grido emesso per me, per tutta la mia infedeltà alla grazia divina.

Quando il "tempo della Chiesa" prevale sul "tempo del mercante".

I veri princìpi che fecondano la storia. I monaci decidono: Preghiera o Chartreuse, devi scegliere... Alla faccia degli americani.
Quando il "tempo della Chiesa" 
prevale sul "tempo del mercante".
clicca per ingrandire
Queste due espressioni sono utilizzate da Jacques Le Goff nel titolo di un suo celebre saggio ove il celebre storico esponente dell' Ecole des annales, metteva in evidenza le due concezioni del tempo nel Basso Medioevo: il "tempo della Chiesa", scandito quotidianamente dalle ore canoniche dell'ufficio divino e dalla santa messa, e il "tempo del mercante", scandito dal volume delle transazioni che il mercante era in grado di svolgere in un determinato periodo di tempo; quand'anche l'attività del mercante non fosse mal vista nel Medioevo e fosse regolata da consuetudini locali e corporative volte a garantire che i diritti delle parti fossero tutelati, a limitare le speculazioni illecite e le truffe, in un'epoca in cui la missione della Chiesa di salvare le anime si voleva concretizzata in pieno in una riforma universalistica della comunità politica ("reformatio totius mundi") propria allo slancio della "Riforma Gregoriana". 

Si può osservare come già allora queste due concezioni del tempo fossero fondamentalmente incompatibili: se il "tempo della Chiesa" è una successione temporale lineare ("kronos") fecondato dall'eternità del Verbo fatto carne e per questo convergente verso una pienezza, un "tempo favorevole" (kairos") che è quello della ricapitolazione di ogni cosa in Cristo, in questo mondo e nella Gerusalemme Celeste, il "tempo del mercante" è ugualmente una successione temporale lineare volta all'arricchimento illimitato dell'uomo d'affari.

Il Padre Nostro come intermediazione

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing una interessante riflessione sul Padre nostro. In effetti l'invocazione Panem nostrum cotidianum da nobis hodie ha risentito di una traduzione carente perché, nel testo greco dei vangeli, c’è la parola, ἐπιούσιος, che si trova praticamente solo lì e che letteralmente dovrebbe valere “supersostanziale” [cioè il Pane vivo che viene dal cielo: Cristo Signore]. Hodie già sarebbe sufficiente per dare il senso del quotidiano. Perché è vero che ne abbiamo bisogno ogni giorno, così come ogni istante, e il Signore ci ha promesso che sarebbe rimasto con noi ogni giorno fino alla fine dei tempi... Solo che io lo avevo inteso sempre non soltanto come il pane eucaristico sacramentato che riceviamo nella Santa Messa evidenziato nell'articolo; ma come il Pane vivo che il Padre può donarci anche spiritualmente nella preghiera da un cuore ben radicato in Cristo. Per tener viva, scoprire e rinnovare ogni giorno in noi — anche quando non possiamo fruire della Messa — l'Immagine del figlio che ha già impresso nel nostro cuore al momento del Battesimo. L'unica nella quale, volgendo il Suo sguardo su di noi, può compiacersi!
Qui l'indice degli articoli dedicati alla Preghiera che ci ha consegnato il Signore. (M.G.)

Il Padre Nostro come intermediazione
Michael Pakaluk

Ecco un dilemma: molto spesso, se non tutti i giorni, i cattolici recitano la preghiera del Signore, che include la richiesta: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Nella traduzione Douay-Rheims, questa frase è tradotta (forse più accuratamente) come “Dacci oggi il nostro pane supersostanziale”. Come insegna il Catechismo, la richiesta si riferisce esplicitamente al “Pane della vita, il Corpo di Cristo”.
Su questo punto, il Catechismo cita Sant’Agostino:
“L’Eucaristia è il nostro pane quotidiano”
e san Pietro Crisologo:
“Il Padre che è nei cieli ci spinge, come figli del cielo, a chiedere il pane del cielo. [Cristo] stesso è il pane che, seminato nella Vergine, risuscitato nella carne, impastato nella Passione, cotto nel forno del sepolcro, conservato nelle chiese, portato agli altari, fornisce ogni giorno ai fedeli il cibo del cielo”.
Ma il dilemma è questo: perché coloro che recitano questa preghiera, di regola, non si sforzano di partecipare alla Messa quotidiana e di ricevere l’Eucaristia ogni giorno? Chiedono il pane quotidiano supersostanziale, che è lì per essere ricevuto, ma non lo prendono.

lunedì 29 maggio 2023

Avviso da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
Ieri, per gl'intrighi del mondo, non abbiamo potuto celebrare insieme la Pentecoste, ma lo Spirito Santo è stato ugualmente effuso sulla Chiesa. Continuiamo ad invocarlo con insistenza per tutta l'Ottava fino a sabato, allorquando, anche il grande giorno di Pentecoste avrà termine. 
  • Sabato 3 giugno sarà anche il I sabato del mese appuntamento provvidenziale che ci restituirà la possibilità di celebrare, con la Messa delle ore 16.00, la Pentecoste insieme con Maria Santissima nel Cenacolo. Alle ore 15 Confessioni.
  • Domenica 4 giugno sarà la Festa della Santissima Trinità onoreremo il Mistero Grande della Fede cristiana, con la S. Messa cantata, preceduta dalle ore 15 dalle Confessioni.
  • Giovedì 8 giugno ricorre la Solennità del Corpus Domini. Anche se in Italia non è giorno festivo, quest'anno il Signore ci farà la grazia di poter celebrare questa grande Festa di adorazione al Santissimo Corpo e Sangue del Salvatore, anche con la solenne Processione.
    Alle ore 15,00 la nostra Chiesa sarà aperta per le Confessioni.
    Alle ore 16 verrà celebrata la Messa solenne e al termine avrà luogo la Processione che, partendo dalla Chiesa, percorrendo il giardino interno della Casa Generalizia delle Figlie di Sant'Anna, rientrerà in Chiesa dalla porta principale. Canto delle antifone e Solenne Benedizione Eucaristica.
    Potete immaginare che si tratta di un dono grande che il Signore ci fa, grazie anche alla disponibilità delle nostre Suore che condivideranno con noi questa Festa. Disponiamoci già fin d'ora a questo appuntamento.
Lo Spirito Santo rinvigorisca le nostre membra, se sono stanche, ritempri il nostro spirito se è affranto, rallegri il nostro cuore se è preso dalla tristezza. Lui che ha trasformato undici uomini delusi e sfiduciati in intrepidi Apostoli che hanno portato il Vangelo al mondo, saprà imprimere anche a noi lo slancio della missione.
Sia lodato Gesù Cristo.
d. M.A.

Fulton Sheen e la conversione della comunista americana

La Grazia può raggiungere chiunque. Bella Dodd era l'astro nascente del comunismo americano e riuscì a far infiltrare oltre mille giovani in seminario per diventare sacerdoti... ma la Provvidenza aveva altri piani per lei

Fulton Sheen e la conversione della comunista americana
di Rino Cammilleri

Il venerabile Fulton John Sheen era un pastore della tempra di sant'Ambrogio: inflessibile sulla dottrina, paterno con l'umana debolezza, predicatore eccezionale (fu proprio ascoltando i sermoni di sant'Ambrogio che sant'Agostino si convertì).
Sono note le sue trasmissioni prima radio e poi televisive con cui batteva ogni record di ascolti e teneva avvinti milioni di americani, anche non cattolici.
A differenza dei telepredicatori protestanti, la sua non era un'esposizione apocalittica, con uso di toni drammatici e abbondanza di riferimenti all'Inferno. No, solo logica e paradossi alla Chesterton, di cui tra l'altro era amico. E, soprattutto, un sapiente intercalare di fine umorismo, inframmezzando nei punti giusti quelle battute di cui il pubblico americano è ghiotto. Uomo di profonda cultura, trovava anche il tempo di aggiungere agli impegni come arcivescovo i numerosi libri che ancora oggi istruiscono gli incerti e rianimano gli sfiduciati.

domenica 28 maggio 2023

Mons. Viganò / Omelia nella solennità di Pentecoste

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Omelia
nella solennità di Pentecoste


Emitte Spiritum tuum, et creabuntur,
et renovabis faciem terræ.
Ps 103 ,30
QUAL È LA CARATTERISTICA DELL’AMORE? La sua gratuità. Chi ama, ama senza aspettarsi nulla in cambio. Chi ama è felice che il Bene di cui gode possa essere condiviso dall’amato. Chi ama non ha mezze misure: ama totalmente, senza riserve. Chi ama vuole il bene dell’amato, sa dire di no. Questo è vero al massimo grado quando l’Amore è divino, quando l’Amore del Padre verso il Figlio e del Figlio verso il Padre è così perfetto e infinito da essere la Terza Persona della Santissima Trinità, lo Spirito Santo Paraclito.

Itinerario Mariano 2023 | Quel nome caro

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Quel nome caro
… l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. (Luca 1, 26-27)
Cosa importa se non si riesce a conoscere il vero significato di un nome? Certo, una persona non diventerà più o meno cara a seconda del significato del nome! Provatevi, infatti, a chiedere ad un bambino cosa provi quando ripete mille volte il nome mamma o papà. Non sa dirlo. Sa soltanto che a quel nome o a quel suono è legata tutta la sua vita. Cosi, per noi, Maria! 
È il nome caro. Il nome della Madre di Gesù, il nome della madre nostra, il nome della madre di tutti gli uomini. Ed è caro perché è il suo nome. Non credo che qualche altro nome potrebbe darci maggiore conforto di quel nome, al quale è legato per sempre tutto il mistero dell’amore di Dio, tutto il mistero della incarnazione e della redenzione. 
Mi piace pronunziarlo con affetto, con grande trasporto, con tanta fiducia e speranza, certo di essere esaudito.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

Il Santo giorno della Pentecoste

Da queste meditazioni domenicali cogliamo l'occasione per approfondire o anche per imparare i tesori della nostra Fede.

Il Santo giorno della Pentecoste

Intróitus
Sap. 1, 7 - Spíritus Dómini replévit orbem terrárum, allelúia: et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia, allelúia. Ps. 67, 2 - Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci eius: et fúgiant, qui odérunt eum, a fácie eius. Glória Patri… Sap. 1, 7 - Spíritus Dómini…
Introito
Sap. 1, 7 - Lo Spirito del Signore riempie l’universo, allelúia: e abbraccia tutto, e ha conoscenza di ogni voce, allelúia, allelúia, allelúia. Sal. 67, 2 - Sorga il Signore, e siano dispersi i suoi nemici: e coloro che lo òdiano fuggano dal suo cospetto. Gloria al Padre… Sap. 1, 7 - Lo Spirito del Signore…

La venuta dello Spirito Santo
La grande giornata che compie l'opera divina sull'umanità, riluce finalmente sul mondo. "I giorni della Pentecoste, ci dice san Luca, sono compiuti" (At 2,1). Dopo la Pasqua noi abbiamo visto trascorrere sette settimane; ed ecco il giorno che ne segue e porta il numero misterioso di cinquanta. Oggi è la domenica consacrata dai ricordi della creazione della luce e della Risurrezione di Cristo; ora le dovrà essere imposto il suo ultimo carattere e riceverne "la pienezza di Dio".

La Pentecoste ebraica.
Già durante il regno delle figure il Signore marcò la gloria futura del cinquantesimo giorno. Israele aveva compiuto, sotto gli auspici dell'Agnello Pasquale, il suo passaggio attraverso le acque del mar Rosso. Sette settimane erano trascorse nel deserto che doveva condurre nella terra promessa, ed il giorno che le seguì, fu quello in cui si suggellò l'alleanza tra Dio e il suo popolo. La Pentecoste (il cinquantesimo giorno) fu segnata dalla promulgazione dei dieci comandamenti della Legge divina, e questo grande ricordo restò in Israele, insieme alla commemorazione annuale di tale avvenimento. Ma, come la Pasqua, la Pentecoste era profetica: vi doveva essere una seconda Pentecoste, per tutti i popoli, come vi fu una seconda Pasqua per il riscatto del genere umano. Al Figlio di Dio, vincitore della morte, la Pasqua con tutti i suoi trionfi; allo Spirito Santo la Pentecoste, che lo vede entrare come legislatore nel mondo, posto ormai sotto la sua legge.

sabato 27 maggio 2023

Mons. Viganò / Omelia per il conferimento della Santa Cresima nella Vigilia di Pentecoste

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati-
Omelia
per il conferimento della Santa Cresima
nella Vigilia di Pentecoste


Qui diceris Paraclitus, Altissimi donum Dei.
Hymn. Veni, Creator

  Celebriamo oggi la Vigilia di Pentecoste. L’antica liturgia battesimale di questo giorno, abolita con la riforma del 1955, è stata recentemente riportata in uso da numerose comunità che seguono il rito tridentino, peraltro con il permesso della Commissione Ecclesia Dei. Il motivo di questa decisione è da attribuire al fatto che gli autori dell’Ordo Hebdomadæ Sanctæ instauratus di Pio XII siano gli stessi di Rubricarum Instructum di Giovanni XXIII e del Novus Ordo Missæ di Paolo VI. In un’ottica di ricupero dei tesori del Rito tradizionale è quindi comprensibile questa riscoperta non solo della Settimana Santa pre-1955, ma anche della simbolica liturgia di Pentecoste, detta Pasqua delle Rose in ricordo dell’antica usanza di far cadere dalla volta delle nostre chiese una pioggia di petali di rosa, che dovevano rappresentare le lingue di fuoco dello Spirito Santo. Ciò avviene ancora nella Basilica di Santa Maria ad Martyres, il Pantheon romano.

Sabato vigilia della Pentecoste

 Sabato vigilia della Pentecoste 

Intróitus
Ezech. 36, 23, 24 et 25-26 Cum sanctificátus fúero in vobis, congregábo vos de univérsis terris : et effúndam super vos aquam mundam, et mundabímini ab ómnibus inquinaméntis vestris : et dabo vobis spíritum novum, allelúja, allelúja.
Ps. 33, 2. Benedícam Dóminum in omni témpore : semper laus ejus in ore meo. V). Glória Patri... Cum ....
Kýrie, eléison. Glória in excélsis.
Introito
Ezech. 36, 23, 24 et 25-26 «Quando manifesterò in voi la mia santità, vi raccoglierò da tutta la terra; vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le vostre sozzure e io vi darò uno spirito nuovo», allelúja, allelúja.
Sl. 33, 2. Benedirò il Signore in ogni tempo: sulla mia bocca sempre la sua lode.
V). Gloria al Padre... Quando ....
Kýrie, eléison. Glória in excélsis.

L'attesa dello spirito santo
Questo giorno viene già illuminato dalla luce splendente della solennità di domani. I fedeli si dispongono a celebrare degnamente questo mistero per mezzo del digiuno; ma, come nella vigilia di Pasqua, la messa dei Neofiti, che anticamente aveva luogo durante la notte, adesso viene anticipata, e fin da prima della metà del giorno, le lodi dello Spirito Santo, la cui effusione è così prossima, hanno risuonato in ogni Chiesa provvista del fonte battesimale. Verso sera, l’Officio dei primi Vespri apre l’augusta solennità. Da oggi, dunque, dalla Liturgia viene proclamato il regno del divino Spirito. Uniamoci quindi ai pensieri ed ai sentimenti degli ospiti del Cenacolo, la cui attesa è prossima ad essere esaudita.

La Creazione.
In tutta la serie dei misteri che abbiamo visto fino ad ora svolgersi durante il corso dell’Anno Liturgico, abbiamo spesso presentito l’azione della terza persona della SS. Trinità. La lettura dei Libri Santi, tanto dell’Antico che del Nuovo Testamento, hanno svegliato più d’una volta la nostra rispettosa attenzione su questo divino Spirito che sembrava circondarsi di mistero, come se il tempo della sua manifestazione non fosse ancora venuto. L’opera di Dio nelle creature procede per gradi, ma arriva infallibilmente nel momento destinato. L’agiografia nel racconto della creazione ci mostra lo Spirito Santo librarsi sulle acque e fecondarle silenziosamente, aspettando la loro separazione dalla terra che inondavano.

Il caso Mortara, le verità taciute per colpire la Chiesa

"La benedizione di Pio IX mi accompagnò dappertutto. Anzitutto mi ottenne la forza… per non cedere alle ingiunzioni e minacce delle autorità liberali che volevano costringermi… a tornare in famiglia". ... «Il naturalismo moderno spieghi ora in modo soddisfacente […] come, nonostante la più accurata educazione ebraica, si sia verificata in un’esistenza incipiente una metamorfosi tanto straordinaria». (Edgardo-Don Pio Mortara) Di seguito la storia corretta di don Pio Edgardo Mortara, ebreo convertito, per difenderci dall'ultima menzogna cinematografica.

Il caso Mortara,
le verità taciute per colpire la Chiesa


A Cannes è il giorno del film di Bellocchio (Rapito) sul caso Mortara, il bambino ebreo battezzato in articulo mortis e poi separato dai genitori. Già nel trailer è chiara la mistificazione dei fatti. Fatti che lo stesso Edgardo Mortara, morto in odore di santità, ricostruì efficacemente in un memoriale indigesto ai nemici della verità.

Al Festival di Cannes oggi [23 maggio -ndr] è il giorno di Rapito, il film di Marco Bellocchio incentrato sul caso Mortara, ovvero il bambino che nel 1858 fu separato dalla sua famiglia d’origine, ebrea, a seguito di un battesimo avvenuto in circostanze eccezionali. La pellicola si ispira liberamente a un libro di Daniele Scalise (Il caso Mortara, Mondadori, 1996), che ha contribuito a rilanciare la leggenda nera contro la Chiesa cattolica. Al di là del titolo del film, già dal trailer si capisce il genere di mistificazioni che saranno proiettate sugli schermi.

Itinerario Mariano 2023 | Amabile sorriso

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Amabile sorriso
Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana. (Cantico dei Cantici 4, 9-10)
A chi non piace il sorriso di una persona cara? A chi non piace il sorriso, soprattutto, nei momenti di maggiore sconforto? Sono convinto che tutti avremo provato cosa significhi la nostalgia di un sorriso!
Pensando a Maria, la Vergine Madre, provo anch’io nostalgia del suo sorriso, non perché non me la senta vicino, ma perché lo vorrei cogliere con i miei occhi! Il sorriso di Maria lo immagino sereno, celestiale, beatificante. Quel sorriso che sa infondere tenerezza e purezza, nello stesso tempo. Quel sorriso di pace e di gioia che è pace e serenità: gaudio divino, perché solo chi sta stabilmente in Dio può veramente comprendere cosa sia la vera felicità! E il suo sorriso si chiama felicità e beatitudine: cielo sulla terra, realmente!
Possiamo anche dare un nome al suo sorriso ed è Dio stesso, armonia beatificante per tutti coloro che vengono al mondo e che vivono in attesa della piena trasformazione nella sua luce.
Sul volto di Maria, infatti, non risplende altro che pienezza di amore, che è pienezza di Dio, eterna ed infinita felicità, gaudio immenso, per tutti i viventi! (Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

A un seminarista a metà strada: vale la pena ricominciare?

Nella nostra traduzione da OnePeterFive emergono le vicende sofferte dei seminaristi costretti a scegliere tra la Tradizione e le derive ingravescenti postconciliari. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e successivi.

A un seminarista a metà strada:
vale la pena ricominciare?
Peter Kwasniewski

Un giovane mi ha inviato una lettera in cui esprime la sua perplessità sull'opportunità di entrare in una comunità che celebra entrambe le “forme” della Messa, oppure una esclusivamente tradizionale.

Caro amico,
Grazie per avermi scritto in merito alla sua difficile situazione. Ha trascorso gran parte del suo tempo in seminario, ma ha dei dubbi sul cammino da percorrere. Mi creda, non è solo in questo; molti uomini che si sentono chiamati al sacerdozio sono alle prese con questa domanda se possano o debbano celebrare il Novus Ordo. E non è difficile capire perché si tratta una lotta.

Al punto in cui siamo, decenni dopo che Montini ha imposto i nuovi libri liturgici, siamo ora così ampiamente consapevoli delle carenze e delle deformazioni presenti in tutti i riti "riformati e rinnovati" — specialmente se visti sullo sfondo nitido dei loro augusti predecessori occidentali e paralleli orientali — che è difficile non essere acutamente consapevoli che, riguardo alla liturgia in quanto tale, si sta dando al Signore qualcosa di ripiego offrendogli, per così dire, beni alterati. Sì, l'agnello del sacrificio è ancora presente, ed è per questo che non si tratta di uno spettacolo vuoto, al pari dei servizi protestanti; ma c'è quella dimensione di convenienza e autenticità che va ben oltre la validità giuridica, aprendosi alla pienezza dell'ortodossia, allo spirito di riverenza, pietà e devozione, al nutrimento spirituale. La liturgia è l'icona davanti alla quale il sacerdote trascorrerà la sua vita, e dalla cui rappresentazione sarà plasmato. Desidera apparire un Beato Angelico o un Picasso? (Di seguito fornisco alcune immagini per illustrare il punto.)

venerdì 26 maggio 2023

Itinerario Mariano 2023 | Regina della Pace

Itinerario Mariano 2023| Con Maria amabile Maestra
Regina della Pace
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore » (Giovanni 14, 27)
Non avremmo potuto stabilire una differenza tra la pace che dà il mondo è la pace del Signore Gesù se Gesù stesso non ci avesse parlato della grande differenza. 
Certi della sua parola, possiamo dire che la vera pace è condizione di vita umana, tesoro particolare, aggiuntosi alla natura dell’uomo come dono venuto dall’alto. L’uomo è costituito nella pace, perché è costituito in Dio. In lui, infatti, non ci sono mutamenti né turbamenti. E così è dell’uomo che ha raggiunto la piena stabilità in Dio. 
I turbamenti che l’uomo subisce provengono da tutte quelle cause secondarie che spesso occupano il posto di Dio nella mente e nel cuore degli uomini. Ed è profanazione ed idolatria! 
Maria santissima è la Regina della pace. Avendole Dio affidato il genere umano, nelle sue mani è affidata la sorte di salvezza e di felicità di tutti gli uomini che a Lei ricorrono per restare fedeli a Dio. A lei è affidata la pace, quella promessa e donata da Gesù agli uomini di buona volontà. 
E Maria è la vera Madre capace di proteggere, spronare, convincere, condurre tutti i figli a Lei affidati ad accogliere la Grazia per vivere nella pace che è misura di ragionevolezza e intuizione di equilibrio e fedeltà. Chi ha mente e cuore in Dio, come Maria, e a Lei ricorre riesce a vivere sempre la Pace, quella vera.

Avvenire pubblicizza il 5 per mille a favore dell'ARCI

Una delle molteplici incongruenze del quotidiano dei vescovi.
Avvenire pubblicizza il 5 per mille a favore dell'ARCI
di Mauro Faverzani
Viene da chiedersi se la CEI sa che l'Arci promuove il gender, l'aborto, l'eutanasia, l'afflusso dei clandestini, la droga libera, i gay pride, i rave party, ecc. ecc.
Di nuovo. È successo di nuovo. Non a caso, non per una svista, né per un errore. Bensì deliberatamente, consapevolmente, pervicacemente. Il quotidiano della Cei, Avvenire, che ama definirsi genericamente «di ispirazione cattolica», quasi la sua non fosse sequela, apostolato, testimonianza, missione, bensì un tenue sentimento, un timido stato d'animo, un'intuizione senza impegno, dallo scorso 3 maggio ha ripreso a pubblicare in prima pagina, come manchette, accanto alla testata, a destra ed a sinistra, quindi con la massima evidenza possibile, la pubblicità del 5 per mille a favore dell'Arci.
Era già capitato l'anno scorso e già qui, con un articolo, evidenziammo l'anomalia: con tutte le associazioni e le realtà cattoliche benemerite, cui invitare i lettori a destinare il 5 per mille, sponsorizzare proprio l'Arci ha dell'incredibile. E proprio in quell'articolo ne sintetizzammo i motivi, ripercorrendo la storia di quest'organizzazione impregnata ancora oggi di Sinistra col pugno chiuso, di immigrazionismo spinto, di ideologia Lgbtqa+, di genderismo fatto di schwa e asterischi per Statuto e poi ancora di aborto, di suicidio assistito, di eutanasia, stracciando così pagine e pagine di Catechismo della Chiesa cattolica, infischiandosene della sua Dottrina con una foga che non fa certo rima con "accoglienza" dei valori altrui, con "ascolto" di chi solo la pensi diversamente, con un autentico "rispetto" di tutte le posizioni.

giovedì 25 maggio 2023

Itinerario Mariano 2023 | Tra Madre e Figlio

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Tra Madre e Figlio
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. (Giovanni 19, 25–27)
Facciamo parlare nuovamente S. Bernardo. «La lunghezza della sua misericordia si estende fino alla fine dei tempi e la lunghezza della tua misericordia, Madre, soccorre tutti coloro che ti invocano. La larghezza del suo amore riempie la terra, ed anche la tua misericordia. Così l’altezza del suo amore ha prodotto la restaurazione e la profondità del tuo amore ha donato la redenzione a coloro che vivevano nell’ombra della morte». 
Ecco la nostra certezza: tra Madre e Figlio non possiamo dubitare della nostra salvezza. C’è fra loro due non soltanto un patto di solidarietà, ma quasi una gara di amore. D’altronde non fu il Figlio a raccomandare alla Madre, nel Discepolo amato: "Ecco la tua madre; ecco il tuo figlio"? 
Ci rimane solo un passo da fare ed è quello di non indugiare oltre: rechiamoci dalla Madre e dal Figlio per essere certi della loro misericordia per noi!

Laconico ma significativo: il vero motivo della problematica intorno alla Messa tradizionale

Per noi non è una novità, ne ho parlato diffusamente qui - qui - qui. E allora diciamola tutta! Compendio, di seguito alla citazione dal testo postumo di Ratzinger, alcuni estratti significativi. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e successivi.

Il vero motivo per cui
la Messa tradizionale è “problematica”


Detto concisamente da fonte autorevolissima. 
13 maggio 2023, San Roberto Bellarmino e Madonna di Fatima
«Nella concreta attuazione della riforma liturgica, le tesi di Lutero hanno silenziosamente giocato un certo ruolo, cosicché in alcuni ambienti si è potuto sostenere che il decreto del Concilio di Trento sul sacrificio della Messa fosse stato tacitamente abrogato. La durezza dell’opposizione contro l’ammissibilità dell’antica liturgia in parte si basava certamente anche sul fatto che in essa si vedeva operare una concezione non più accettabile di sacrificio ed espiazione».
(Sua Santità Benedetto XVI, pag. 98 dell’edizione italiana del libro postumo)
Comunità San Gregorio Magno
Fonte Disputationes Theologicae 

* * *
Cena con i peccatori o celebrazione sacrificale-pasquale con i "Suoi"?
Se è vero, come afferma Ratzinger, che l'Eucaristia non deriva dai pasti che Gesù ebbe con i peccatori, non basta sottolineare che come cena pasquale viene celebrata nella comunità domestica rigorosamente circoscritta : quella dei Suoi, raccolti nell'Una Santa Cattolica Apostolica Romana. Cioè coloro che la conversione ha affrancato dalla schiavitù del peccato e, pur rimanendo vulnerabili, hanno già fatto l'opzione fondamentale per il Signore che segna anche un orientamento chiaro e netto o un cambiamento di vita in caso di status di peccato grave.

mercoledì 24 maggio 2023

Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, 2023

Qui l'indice degli articoli sulla questione Sino-Vaticana.
Il cardinal Zen in preghiera presso la Cattedrale dell'Immacolata Concezione di Hong Kong.
Maria benedetta, prega per noi!
Madre di Dio, prega per noi
Santa Madre della montagna, prega per noi! 
Maria Aiuto dei Cristiani, prega per noi! 
Madonna di Sheshan, prega per noi!

Itinerario Mariano 2023 | Il Cuore di Maria

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Il Cuore di Maria
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio». (Luca 1, 34-35)
Non possiamo non stupirci della singolarità dell’amore dei grandi santi verso Maria. E il nostro stupore è soprattutto desiderio di imitarli. Vorremmo avere anche noi grande capacità affettiva per dire a Maria tutto il nostro amore, tutta la nostra devozione, tutta la nostra sottomissione. Come dimenticare i suoi benefici e le sue premure? S. Bernardino da Siena ci introduce nella contemplazione del cuore di Maria. Eccolo quel cuore fornace d’amore! 
La vera fornace d’amore è lo Spirito Santo, la Persona della Santissima Trinità che discese su di lei e la rese madre. Posseduto dallo Spirito, anche il suo cuore divenne fornace di amore infinito. E quella fornace si accese maggiormente con le parole che il Figlio le rivolgeva e che ella conservava gelosamente nel suo Cuore. Dal suo cuore di Madre uscivano le sette fiamme d’amore. «Amore che separa, che trasforma, che comunica, che gode, che infonde consolazione, che sopporta, che consuma».
È il grande amore della Vergine che riuscì ad imprigionare in se stessa tutto il cielo grazie alla forza del suo amore. Come non potrà imprigionare tutta la terra con tutti gli elementi e tutti gli uomini e tutti i problemi del mondo? Se il suo cuore non avesse nutrito particolare amore verso i figli più bisognosi, non sarebbe mai diventata Madre del Salvatore. Vogliamo addirittura azzardarci a pensare che il Figlio succhiò dal suo seno quello sconfinato amore che dimostrò da uomo, fratello di tutti.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

Una testimonianza di Mons. Huonder: la grande ferita

Ne avevamo accennato qui. Di seguito il testo completo pubblicato in più parti sul sito della FSSPX.
Una testimonianza di Mons. Huonder:
la grande ferita


In una testimonianza ripresa dal canale YouTube Certamen, Mons. Vitus Huonder, già vescovo di Coira, spiega come si sia ritirato in una scuola della Fraternità San Pio X dopo aver lasciato la diocesi di cui era pastore e come da allora sia cambiato.
La prima puntata è intitolata: "Il cammino verso la Fraternità San Pio X".

La prima parte di questa testimonianza inizia riunendo le tappe della vita di Mons. Huonder associandole ai pontificati dei Pontefici sotto i quali ha vissuto, nonché alle traversie sorte dopo il Concilio Vaticano II.
Spiega anche perché, su richiesta di Roma, abbia stabilito contatti con la Fraternità mentre era ancora vescovo di Coira.

martedì 23 maggio 2023

Gli uomini sono soliti preferire chi li inganna per pochi spiccioli del momento e trascurano le idee di ampio respiro

Spigolature dalla nostra storia e cultura da conoscere o rispolverare perché ci fanno riflettere. In questo  caso da collocare tra gli articoli (qui) sulla realtà distopica che ci sovrasta con tutti i suoi inganni. 

Sono tanto semplici li uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare”.
Questa amara considerazione, risalente a circa mezzo millennio fa, risulta attuale anche ai tempi nostri, a conferma di quanto sia immutabile la natura umana.

A scriverla fu Niccolò Machiavelli, nato a Firenze il 3 maggio del 1469 e giustamente considerato il “pater” della scienza politica moderna.

Di lui, Francesco Guicciardini disse che era "sempre stato ut plurimo extravagante di opinione dal comune et inventore di cose nuove et insolite", riconoscendogli dunque libertà ed originalità di pensiero, da interpretarsi qui in senso etimologico come “predisposizione ad uscire dagli schemi comuni”.
In un periodo di cambiamenti epocali che vedevano il passaggio dal Medioevo al Rinascimento con la conseguente riscoperta dell'Uomo che, quale "faber fortunae suae", tornava finalmente ad influire sul corso degli eventi, Machiavelli osservò le grandi innovazioni in campo politico, diplomatico e militare del suo tempo, analizzandole alla luce delle lezioni del passato e traendone insegnamenti politici universalmente validi, poi ripresi con grande successo nei secoli successivi.

Itinerario Mariano 2023 | Il servizio di nozze

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra
Il Servizio di nozze
Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». (Giovanni 2, 1-3)
Dio vuole consumare connubio nuziale con noi tutti, con tutta l’umanità. Egli è lo Sposo che prepara le nozze di tutta l’umanità col Figlio suo. 
Maria è colei che prepara, per noi uomini, il più bel regalo di nozze. Pensiamo! Proprio quando gli uomini non avevano più nulla per poter vivere e non avevano maturato nessun diritto per il connubio nuziale, Maria, vera e cara Madre, preparò tutto, la dote, la mensa, il cibo e perfino lo stesso Sposo: né poteva esserci altro Sposo! Meraviglioso servizio d’amore! 
A te diciamo il nostro grazie, Madre che ci ami e ci garantisci sempre la totalità del dono di nozze col Figlio di Dio. Ci sorregge una certezza: non si è mai udito che qualcuno abbia invocato la protezione di Maria e non sia stato esaudito. Ed è la nostra certezza. 
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

La Dottrina politica cattolica in domande e risposte. Il nuovo libro di Stefano Fontana

Riprendiamo dall'Osservatorio Internazionale Cardinale Văn Thuận la recensione del nuovo libro di Stefano Fontana.

La Dottrina politica cattolica in domande e risposte.
Il nuovo libro di Stefano Fontana

di Giuseppe Tires

Il nuovo libro di Stefano Fontana – “La Dottrina politica cattolica”, Fede & Cultura, Verona 2023, pp. 258, euro 16,00 - si fa subito notare per due evidenti caratteristiche: la sistematicità e il metodo espositivo per domande e risposte. Si tratta di un manuale che espone passo dopo passo l’intero quadro della Dottrina sociale e politica cattolica in tutti i suoi fondamenti e ambiti, dalla politica all’economia, dalla società alla famiglia, dal lavoro alla comunità internazionale. Qui vediamo appunto la sistematicità. Poi c’è il particolare metodo espositivo: gli argomenti vengono esposti tramite brevi domande e brevi risposte, il che ha obbligato l’autore - e obbliga ora il lettore - ad andare al cuore dei problemi. In totale si tratta di 741 domande e relative risposte. Il vasto contenuto viene parcellizzato in piccole dosi, facili da capire e da collegare l’una all’altra. In termine tecnico si chiama “brachilogia” ed era stata adoperata da Socrate, ma l’autore dice di essersi ispirato al Catechismo di San Pio X.

lunedì 22 maggio 2023

Sabato 3 giugno, conferenza di Mons. Richard Williamson a Reggio Emilia

Il Gruppo Azione in Tradizione, in collaborazione con Inter Multiplices Una Vox e Chiesa e post-Concilio presenta a Reggio Emilia una conferenza di S.E.R. Mons. Richard Williamson, intervistato dallo scrittore Domenico Savino
clicca per ingrandire
Mondialiamo, Nuovo Ordine Mondiale, Apostasia: come Salvarci?
Sabato 3 giugno, presso Agriturismo “Il Bove”, 
Via Salimbene da Parma, 115 - Reggio Emilia

  • Ore 10:00 recita del Santo Rosario
  • Ore 10:30 Santa Messa celebrata dal Vescovo Williamson
  • Ore 11:15 conferenza
- Segue pranzo con Sua Eccellenza presso l’agriturismo: antipasto emiliano, primo con rosette emiliane prosciutto e formaggio, vino Lambrusco biologico, acqua, dolce e caffè, 25€ gli adulti, 15€ i bambini dai 4 ai 10 anni; bambini fino ai 3 anni non pagano.
- Il tutto in una splendida cornice di campagna.
- Prenotazione per pranzo obbligatoria al 393 4825963
- Un’occasione imperdibile per incontrare una figura così importante come Mons. Williamson, approfondendo tematiche tanto attuali quanto urgenti per conservare e salvare la Fede Cattolica e per militare sotto l’unico e solo stendardo di vittoria: quello di Gesù Cristo e della Sua Santa Chiesa.
- L’appuntamento è dunque per sabato 3 giugno a Reggio Emilia. Previsto servizio baby-sitting gratuito e spazio gioco bambini.
- Ulteriori info. sempre al 393 4825963

Itinerario Mariano 2023 | Madre di misericordia

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra.
Madre di misericordia
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia. (Isaia 54, 10)
L’ardire dei santi infonde ardire anche a noi. Così scrive S.Bernardo, uno dei più grandi cantori di Maria. Ed il suo ardire lo facciamo nostro, con grande fiducia e confidenza! «Noi, certamente, siamo tuoi servi e ci congratuliamo con te per tutte le tue virtù. Ma soprattutto per una, per quella che tu usi verso di noi. Lodiamo certamente la tua Verginità, ammiriamo la tua umiltà, ma la tua misericordia, quella che riesce tanto cara ai miseri, noi la abbracciamo con amore, la ricordiamo tanto frequentemente, la invochiamo molto spesso. Questa, infatti, ha ottenuto la restaurazione del genere umano e la salvezza di tutti gli uomini». 
L’ardire dei santi ci infonde coraggio e certezza. Coraggio ad elevare anche noi la nostra supplica alla Madre della misericordia, certezza di essere da lei esauditi: ne siamo convinti, Maria è il porto della misericordia e nessuno può naufragare mentre ha raggiunto quel porto o sta navigando verso di esso. Come potrebbe essere diversamente? 
Lei ha generato colui che si fece uomo non per cercare i santi ma i peccatori; colui che si immolò per preparare il banchetto nuziale per tutti i pentiti e gli ammalati bisognosi del suo amore e della sua misericordia.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

Maltempo in Abruzzo, il fiume esonda: il prete lo benedice e ferma la piena

Sparite le Rogazioni e le Messe votive, ci conforta qualche eccezione da parte di chi ancora custodisce la Tradizione perenne.
(LaPresse) A Silvi, in provincia di Teramo il fiume Piomba è in piena e rischia di esondare: il parroco della chiesa San Salvatore, don Gaston, si reca sul ponte lungo la statale 16 e lo benedice. Alcune persone si sono unite in preghiera e le immagini hanno fatto il giro dei social. Video del Corriere della Sera
Una preghiera perché "la Natura non porti devastazione e morte". Con questa intenzione il parroco della chiesa San Salvatore di Silvi Paese (Teramo), don Gaston, di buon mattino, in abiti talari, Vangelo e acqua santa, si è sporto dal parapetto del fiume Piomba che stava esondando tra Teramano e Pescarese. 
Alla sua preghiera si sono uniti diversi passanti e la foto del prete benedicente è diventata presto virale sui social. Fede o coincidenza, il fiume Piomba è poi rientrata nei limiti, dopo il maltempo che nelle scorse ore ha colpito il Teramano e buona parte dell'Abruzzo.
La conferma che il fiume Piomba era poi tornato sotto il livello di guardia, insieme ad altri corsi d'acqua abruzzesi (come il Pescara e il Saline; il Foro, l'Alento, l'Osento e il Sinello, nel Chietino; il Salinello, anch'esso nel Teramano) che negli ultimi giorni avevano superato la soglia di allarme o di preallarme, è arrivata dal bollettino criticità diramato nel pomeriggio dal Centro funzionale d'Abruzzo della Protezione civile. La spiegazione tecnica è che nelle ultime ore, con l'interruzione delle precipitazioni, i corsi d'acqua stavano gradualmente tornando sotto il livello di guardia.
Ma l'intervento di don Gaston, per i fedeli, avrebbe avuto effetto. La sua preghiera e la sua benedizione sul fiume Piomba in piena per scongiurare il rischio di esondazione sono finite alla ribalta della cronaca.
Il parroco, con indosso la talare, ha raggiunto il ponte della strada statale 16 che passa sul Piomba, al confine tra Silvi e Città Sant'Angelo (Pescara), quando il corso d'acqua, esondato nella cittadina angolana nella zona di via delle Terme, era in condizioni critiche.
La scena della benedizione da novello Mosè non è passata inosservata agli automobilisti in transito, molti dei quali si sono fermati per assistere e per scattare delle foto, che poi sono finite sui social. (TGCOM24, 20-5-23)

Numero record di iscrizioni per il pellegrinaggio di Chartres 2023

Richiamo il recente: Il pellegrinaggio di Chartres: nonostante le pressioni, celebreremo sempre la Messa tradizionale perché è la nostra ragion d’essere qui.
Notre-Dame de Chrétienté, l'associazione che ogni anno a Pentecoste organizza un grande pellegrinaggio a Chartres, registrerà nel 2023 un tasso di partecipazione mai eguagliato in passato. Non meno di 16.000 pellegrini si preparano a viaggiare da Parigi a Chartres il 27, 28 e 29 maggio.
Né il motu proprio Traditionis custodes, né il rescritto pubblicato il 21 febbraio 2023 che limita l'uso del rito tridentino a cui è legata Notre-Dame de Chrétienté, sembrano rallentare i fedeli. Al contrario, i pellegrini in cammino da Notre-Dame de Paris a Notre-Dame de Chartes, per la Pentecoste 2023, non erano mai stati così numerosi.

" Mai visto ! ” si rallegra Odile Téqui, responsabile della comunicazione di Notre-Dame de Chrétienté. L'associazione, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi 40 anni, sta attirando sempre più pellegrini. Se per sette anni le fila sono  aumentate del 10% ogni anno, come affermava lo scorso anno Jean de Tauriers, presidente dell'associazione, il 2023 registra un incremento del 33%, costringendo gli organizzatori a chiudere le iscrizioni quindici giorni prima del pellegrinaggio. 16.000 pellegrini si preparano a raggiungere Chartres il 27, 28, 29 maggio, contro i 12.000 dell'anno scorso.

domenica 21 maggio 2023

Itinerario Mariano 2023 | Alla scuola di Maria

Itinerario Mariano 2023 | Con Maria amabile Maestra 

Alla scuola di Maria
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Luca 2, 51-52)
Vogliamo immaginare i tanti momenti, caramente umani, quando Maria fece da maestra al Figlio suo. Gli avrà fatto muovere i primi passi, gli avrà suggerito le prime parole, gli avrà insegnato i nomi delle persone che vivevano nello stesso paese. Certo tante cose Maria santissima avrà insegnato al Figlio suo.
Ma un giorno il Figlio la elogiò, in modo particolare, come attenta discepola. Alla presenza della folla che con lui si congratulava per quello che diceva e per il seno che lo aveva allattato, egli rispose che la beatitudine ricadeva su colei che aveva bene ascoltato la Parola di Dio e l’aveva messa in pratica!
Discepola attenta, premurosa, delicata del Figlio suo è la Madre santissima. Quando un giorno il Figlio si fermò nel Tempio e poi disse a sua Madre che bisognava che egli attendesse alle cose del Padre, Maria conservò anche quelle parole nel suo cuore. Tutte le parole che uscivano dalla bocca del Figlio suo ella le custodiva gelosamente. Discepola attenta, premurosa, delicata, vera contemplatrice della Parola di Dio è la Madre del Verbo fattosi carne.
Maria è Maestra-Discepola sulle cose del Regno e del Vangelo perché è stata alla scuola dello Spirito di Dio, il «maestro interiore» di tutti gli uomini, il cui insegnamento non colpisce l’orecchio esteriore, ma l’udito spirituale, la cui cattedra sta nel Cielo, ma anche dentro il cuore di ogni uomo. Lo Spirito insegna Dio: è l’interprete della rivelazione, ossia di tutto ciò che il Cristo ha rivelato sul Padre che l’ha mandato nella storia degli uomini. Maria, quale Alunna migliore che lo Spirito ha avuto nella storia della salvezza, può essere, come Discepola, Maestra di vita umana e cristiana!
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)

"Amen. Il Papa risponde". Il documentario Disney esemplifica la "Chiesa sinodale"

Le esternazioni di Bergoglio sono sempre più allucinanti.
"Amen. Il Papa risponde".
Il documentario Disney esemplifica la "Chiesa sinodale"

di Luiz Sérgio Solimeo

L'espressione "un'immagine vale più di mille parole" significa che con una sola immagine si possono trasmettere idee multiple e complesse. Forse si potrebbe dire che un video con audio, dialoghi e animazioni vale un milione di parole.

Questo sarebbe particolarmente vero per quanto riguarda il video di 83 minuti recentemente pubblicato dalla Disney, il gigante dell'industria dell'intrattenimento e noto propagandista del movimento omosessuale. Nel filmato del 5 aprile 2023, Papa Francesco si intrattiene amichevolmente con dieci giovani di lingua spagnola.(1)

Infatti, il video e l'audio di questo documentario sintetizzano tutto ciò che Papa Francesco ha detto e scritto sulla sua "Chiesa sinodale". Esso si intitola "Amén. Francisco Responde". (2) Come si vedrà di seguito, il film avrebbe potuto essere intitolato in modo più accuratamente sinodale: "Amen: Francesco ascolta e concorda".

Domenica dopo l''Ascensione (Exáudi, Dómine)

Domenica dopo l''Ascensione

Intróitus
s. 26, 7, 8 et 9 - Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te, allelúia: tibi dixit cor meum, quaesívi vultum tuum,vultum tuum, Dómine, requíram: ne avértas fáciem tuam a me, allelúia, allelúia. Ps. 26, 1 - Dóminus illuminátio mea, et salus mea: quem timébo ? Glória Patri… Act. 1, 11 - Exáudi, Dómine… 
Introito
Sal. 26, 7, 8 et 9 - Ascolta, o Signore, la mia voce, con la quale Ti invoco, allelúia: a te parlò il mio cuore: ho cercato la Tua presenza, o Signore, e la cercherò ancora: non nascondermi il Tuo volto, allelúia, allelúia. Sal. 26, 1 - Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: chi temerò? Gloria al Padre… Atti 1, 11 - Ascolta, o Signore…

Glorificazione della Santa Umanità di Cristo
Gesù è salito al cielo. La sua divinità non ne era stata mai assente, ma oggi è l'umanità sua che vi viene intronizzata, e coronata di un diadema di splendore; ecco un altro aspetto del mistero dell'Ascensione.
A questa santa umanità il trionfo non bastava; il riposo le era preparato sul trono stesso del Verbo eterno, al quale è unita in una medesima personalità, ed è là che deve ricevere l'adorazione di ogni creatura. Nel nome di Gesù, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio; di Gesù, assiso alla destra del Padre onnipotente, "ogni ginocchio si piegherà in cielo e sulla terra e negli inferni" (Fil 2,10).
Abitanti della terra, lassù sta quella natura umana che un tempo ci apparve nell'umiltà delle fasce; che percorse la Giudea e la Galilea, senza avere dove riposare la testa; che, da mani sacrileghe, fu stretta in catene, flagellata, coronata di spine, inchiodata sulla croce. Ma mentre gli uomini, che l'avevano disconosciuta, la calpestavano come un verme della terra, essa, con una completa sottomissione, accettava il calice di dolore e si univa alla volontà del Padre; divenuta vittima, acconsentiva a risarcire la gloria divina, dando tutto il suo sangue per il riscatto dei peccatori. Questa natura umana, generata da Adamo per mezzo di Maria Immacolata, è il capolavoro della potenza di Dio. Gesù, "il più bello dei figli degli uomini" (Sal 44,3), è l'oggetto dell'ammirazione degli Angeli; sopra di Lui si è posata la compiacenza della Santissima Trinità; i doni della grazia posti in Lui sorpassano ciò che è stato accordato a tutti gli uomini ed a tutti gli Spiriti celesti uniti insieme; ma Dio l'aveva destinato alla via della prova, e Gesù, che avrebbe potuto riscattare l'uomo con minore sacrificio, si è immerso volontariamente in un mare di umiliazioni e di dolore per pagare sovrabbondantemente il debito dei suoi fratelli. Quale ne sarà la ricompensa? L'Apostolo ce lo dice: "Si è fatto ubbidiente fino alla morte, e sino alla morte di croce. E perciò Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome, che è al di sopra di ogni altro nome" (Fil 2).

sabato 20 maggio 2023

La Battaglia contro il Dragone, e Maria. Omelia di mons. Viganò.

Ricevo e volentieri pubblico una nuova omelia dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Qui l'indice dei precedenti e correlati. Lo abbiamo letto qui: mentre ci prepariamo a celebrare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Beata Vergine Maria a Pentecoste, il sabato dopo il giovedì dell'Ascensione, c'è un giorno di festa dedicato alla Madonna meno noto. Questa festa, oltre ad essere celebrata il sabato all'interno dell'Ottava dell'Ascensione, si celebra ogni anno il 5 settembre. 

Omelia
La Battaglia contro il Dragone, e Maria.

Admiramini, gaudete: Christus facti sumus.
S.cti Augustini, In Johann. Evang. Tract., 21, 8

 La Divina Liturgia di questa Messa votiva in onore di Maria Santissima sotto l’invocazione di Regina Crucis ci propone nell’Epistola la visione dell’Apocalisse della Donna e del Drago, che offre a questa solenne celebrazione grandi e importanti spunti di meditazione.

La Donna rappresenta Maria Santissima e dunque la Chiesa, della quale Ella è Regina e Madre, essendo Madre del Nostro Signore e Dio, Capo del Corpo Mistico, e Madre spirituale dei Cristiani, che di quel Corpo sono membra vive. Sotto i suoi piedi virginali, la Donna calpesta la luna, simboleggiando così il disprezzo delle cose passeggere e mutevoli, cui si oppone l’eternità immutabile di Dio. Essa è rivestita del Sole di Giustizia, ossia posta sotto la protezione di Cristo, e indossa una corona di dodici stelle, i dodici Apostoli che costituiscono le gemme della Chiesa. Le grida per i dolori del parto alludono al fatto che la Santa Chiesa – e Maria Santissima – generano alla vita della Grazia i figli di Dio, unendo nella Compassione e Correndenzione i propri dolori alla Passione e alla Redenzione di Cristo, e meritando così alla Vergine il titolo di Regina della Croce. La Vergine Maria fu con Cristo mentre Egli si manifestava, dalla Croce, Sovrano del mondo; e ai piedi di essa si rivestì del manto regale di un perfetto dolore, lasciandosene transverberare e incoronare, impugnando con il divin Figlio lo scettro della sofferenza.

La Crociata della Riparazione Eucaristica. In calce l'Appello e la Preghiera del vescovo Athanasius Schneider.

Nella nostra traduzione da OnePeterFive una iniziativa  datata in quanto a suo tempo intrapresa in occasione delle discrasie dovute all'emergenza pandemica  — ma quanto mai attuale da rilanciare e dunque rilanciata, in termini di preghiera e di azione, in ragione dell'ulteriore ingravescente degrado nell'ordine spirituale e conseguentemente in quello temporale socio-politico-antropologico, guerra compresa... Dopo l'articolo trovate l'Appello e la Preghiera del vescovo Athanasius Schneider.

La Crociata della Riparazione Eucaristica
T. S. Flanders, 16 maggio 2023

In vista del mese di giugno e dell’Ottavario del Corpus Domini, continuiamo a lavorare per costruire il nostro sodalizio laicale, la Crociata della Riparazione Eucaristica. I requisiti e gli obiettivi di questa crociata sono indicati di seguito. [...] Questa è un’autentica crociata, indetta dal Vescovo Schneider. Proprio come nelle crociate del passato, i crociati devono prendere la croce.

Per secoli la croce dei crociati è stata il segno della rinuncia alla propria vita per fare una crociata. La nostra crociata ha un solo requisito minimo, che però è solo l’inizio. L’importante è che questa crociata sia fondata sulla violenza spirituale contro i nemici di Cristo: il mondo, la carne e il diavolo. Se non esercitiamo questa violenza spirituale, ogni altro sforzo sarà vano. Se non combattiamo questa guerra spirituale, i nostri sforzi contro le persone malvagie che si trovano all’interno della Chiesa e distruggono la liturgia saranno solo una lotta contro la carne e il sangue.

venerdì 19 maggio 2023

Foto blasfeme esposte nell’atrio del Parlamento Europeo a Bruxelles

Questo articolo non ha immagini. Neppure per dovere di cronaca me la sono sentita di riprenderle. Basta e avanza qualche descrizione nel testo che segue. In calce trovate la petizione di Luci dell'est e il link per la firma. "Al di là dei vari commenti che sono apparsi sui giornali europei e mondiali, va considerato che la sede del Parlamento Europeo è stata scelta per dare risalto non tanto alla propaganda a favore dell’ideologia LGBT+, quanto al sentimento anticristiano che va assumendo sempre più i connotati di una aperta lotta contro Dio". Cor Iesu Sacratissimus, miserere nobis!. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Foto blasfeme esposte nell'atrio
del Parlamento Europeo a Bruxelles

Dal 2 al 5 maggio 2023, su iniziativa del deputato Malin Bjork, appartenente al Partito della Sinistra Svedese, nell’atrio del Parlamento Europeo a Bruxelles si è svolta una mostra fotografica che ha presentato alcuni dei lavori della fotografa svedese Elisabeth Ohlson.

Tra le foto esposte ve ne erano alcune che, per espressa ammissione della fotografa, intendevano rappresentare Nostro Signore Gesù Cristo come promotore dell’ideologia LGBT+.
A questo scopo è stata esposta una foto in cui si vede un uomo nudo negro disteso su un panno bianco in una posa che vuole richiamare la crocifissione. Sopra il negro nudo è adagiato un uomo bianco anch’esso nudo.
Ogni commento è superfluo, tranne considerare che tale iniziativa è prima di tutto una voluta blasfemia che offende Nostro Signore e tutti i fedeli cristiani d’Europa e del mondo.