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giovedì 31 agosto 2023

Intra claustra monasterii / Perché l’attacco alla vita monastica

La vita contemplativa è il cuore pulsante della Chiesa che attira innumerevoli benedizioni sul mondo intero, mentre purtroppo la gerarchia modernista carente di spiritualità ritiene abbia fatto il suo tempo. È una delle facce della grave crisi che stiamo attraversando. Riprendo il testo che segue per tener desta l'attenzione e moltiplicare le intenzioni di preghiera. Precedenti a partire da quiqui - qui - qui - qui con molti approfondimenti accessibili dai numerosi link inseriti in ogni articolo.

Intra claustra monasterii / Perché l’attacco alla vita monastica
di Rita Bettaglio

Nel 2016 papa Francesco promulgò la Costituzione apostolica Vultum Dei quaerere, specificamente sulla vita contemplativa femminile. A questa seguì, nel 2018, l’Istruzione applicativa Cor orans. 62 pagine la prima, 108 la seconda e, come dice il Salmo, tutte fatica e dolori.
Da allora sono scorsi fiumi d’inchiostro, ma soprattutto di lacrime, conseguenti l’applicazione dei desiderata, o meglio diktat, pontifici in essi contenuti.
Lacrime di claustrali, di donne che hanno scelto di lasciare il mondo e ritirarsi nel silenzio e nella preghiera per lodare Dio, intercedere per tutti e riparare le colpe proprie e altrui. La punta di diamante della Chiesa, da sempre. Donne che hanno innestato la propria vita nel tronco millenario del monachesimo occidentale, in quella tradizione orante che ieri come oggi irriga la Chiesa.

"Tanto poi ti confessi": la mela avvelenata...

"Tanto poi ti confessi".

Questa è la mela avvelenata di satana, quella che sfodera, luccicante e gustosa, quando la tentazione è ormai al culmine. L’anima confusa e irretita, per aver dialogato imprudentemente con il Falsario omicida, trova in questa “rassicurazione” un fuoco fatuo per scaldarsi al cospetto del gelo che già imprigiona la volontà. La strategia del Nemico fa concentrare la vittima su un’intenzione futura e incerta per rubargli la Grazia nel presente, e con essa l’eternità.
Chi si darebbe delle martellate sui denti nella prospettiva di ricorrere, successivamente, al dentista? Ecco! Consideriamo anche il fatto che nessuno ci garantisce di avere in seguito la forza e il desiderio di confessarci bene, e poi, ulteriore piccolo dettaglio, chi ci assicura che tra un’ora o domani saremo vivi?
Quando imperversa la tentazione non ascoltiamo i "disinteressati" consigli del nemico... vuole solo la nostra rovina. (Roberto Bonaventura)

mercoledì 30 agosto 2023

Mons. Viganò / Dichiarazione in difesa della Reverenda Madre Priora, Teresa Agnes, O. C. D. e del Carmelo di Arlington

Qui l'indice degli interventi precedenti.
Dichiarazione
di S. E. Carlo Maria Viganò

in difesa della Reverenda Madre Priora, Teresa Agnes, O. C. D.
e del Carmelo della Santissima Trinità di Arlington, Texas

La persecuzione del Carmelo di Arlington da parte di Mons. Michael Olson, Vescovo di Fort Worth, non accenna a placarsi.

Abbiamo assistito ad un crescendo di aggressioni, violenze verbali, abusi di potere, coperture istituzionali, intimidazioni e oltraggi nei riguardi di una Comunità religiosa fermamente decisa a ritornare alla Tradizione. Vittima designata di questa vile operazione è la Madre Priora, Teresa Agnes di Gesù Crocifisso, diffamata pubblicamente in spregio ad ogni principio giuridico e morale, contro la giustizia, la verità e la carità. Le violazioni sono molteplici e macroscopiche, ed è la loro scandalosa evidenza che inficia sin dalle fondamenta il castello di false accuse costruito dalla mente di Olson.

Vorrei che fosse chiaro: il comportamento del Vescovo di Fort Worth in questo caso specifico non dev’essere valutato soltanto in sé, ma anche nei motivi che lo hanno determinato e negli scopi che si prefigge. Non dobbiamo limitarci a considerare asetticamente il suo ruolo di Commissario Pontificio, ma comprendere come la scelta del Dicastero per i Religiosi di nominare proprio Olson come Commissario sia del tutto aberrante, in quanto lo stesso Olson è direttamente coinvolto nella vicenda. Questa nomina rivela la malafede del Prefetto Braz de Aviz e del Segretario Carballo.

martedì 29 agosto 2023

Appello per Fatima / Al Vaticano e alle singole coscienze

Precedenti qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui.
Appello per Fatima
Al Vaticano e alle singole coscienze

22 agosto 2023, Cuore Immacolato di Maria
«Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa» (S. S. Benedetto XVI, 13 maggio 2010).
Le cronache, sia civili che religiose, richiamano notevolmente l’attualità di Fatima. Eppure non si vede un adeguato, sollecito muoversi per il suo rilancio. Cosa si attende ancora? Un’altra anima dannata? Lo scoppio di un’arma nucleare?

L’11 febbraio 2021 ho inviato alla Congregazione per la Dottrina della Fede una lettera contenente un elenco di contraddizioni ed omissioni della pubblicazione ufficiale in materia, Il Messaggio di Fatima (2000), chiedendo:
«1. Perché in tale breve opuscolo sono presenti tutte queste omissioni ed incongruenze;
  2. Quando (essendo già passati più di vent’anni dalla sua realizzazione, che era stata di quarant’anni successiva al 1960) ne verrà realizzata una revisione».
Risposta? Un eloquente silenzio di tomba (mentre si è continuato a riferirsi alle affermazioni ivi contenute, come nulla fosse). Idem per il nuovo invio della medesima missiva. Neppure l’accuso ricevuta (alla faccia della decantata maggiore “valorizzazione dei laici e delle donne”, così come della nuova trasparenza in Vaticano).

lunedì 28 agosto 2023

Nuova Dichiarazione della Madre Priora e del Capitolo del Carmelo di Arlington

Precedenti qui - qui
Nuova Dichiarazione della Madre Priora e del Capitolo
del Carmelo della Santissima Trinità di Arlington, Texas
     
In relazione al comunicato del Vescovo di Fort Worth, mons. Michael F. Olson, (qui), la Priora, Madre Teresa Agnes, e il Capitolo del Carmelo di Arlington ribadiscono di non riconoscere l’autorità di mons. Olson sul loro Monastero e respingono ogni sua interferenza come Commissario pontificio, incarico conferitogli in spregio alle norme e alle procedure canoniche.

Ogni azione da lui compiuta nei nostri riguardi si è dimostrata improntata all’inganno e alla falsità, persecutoria, pretestuosa e gravemente diffamatoria verso la Madre Priora.

Le ragioni che muovono il Vescovo contro di noi e gli scopi che animano la sua guerra privata e pubblica nei nostri riguardi sono del tutto estranei e inconciliabili con i fini che dovrebbe perseguire un Pastore nell’esercizio della propria sacra Autorità.

Per questi motivi, la Priora e il Capitolo del Carmelo di Arlington, assieme alle Consorelle, affronteranno con serenità e fermezza le eventuali ingiuste sanzioni canoniche che l’attuale Ordinario dovesse comminare loro, nella consapevolezza che la sua autorità non può esigere obbedienza per sé, quando essa per prima disobbedisce all’autorità di Dio.
Arlington,
Sabato, 26 Agosto 2023

domenica 27 agosto 2023

Nelle parole di Spadaro il peggior modernismo

Ne abbiamo parlato qui. Qui l'indice dei precedenti interventi di mons. Viganò.
Nelle parole di Spadaro il peggior modernismo

Nelle parole di Spadaro affiora, come rimestando in una pozza di liquami, la feccia del peggior Modernismo che impesta la Chiesa da ormai più di un secolo. Quel Modernismo mai definitivamente estirpato dai seminari e dagli atenei sedicenti cattolici, al quale una setta di eretici e traviati ha eretto il totem del Concilio, sostituendolo a duemila anni di Tradizione.

Fino a qualche tempo fa questa “sintesi di tutte le eresie” cercava di rendersi presentabile omettendo di manifestarne l’indole anticristica, che pure le era consustanziale: vi era pur sempre il rischio che qualche Prelato vagamente conservatore e non ancora del tutto acquisito alla causa potesse accorgersi della sua pericolosità intrinseca. Certo, la divinità di Cristo era considerata un pio desiderio sgorgato dall’esigenza di sacro della “comunità primitiva”, i Suoi miracoli erano esagerazioni, le Sue parole metafore; d’altra parte, «non c’erano registratori», come ha detto Arturo Sosa, Preposito Generale della Compagnia di Satana.

Il cardinale Müller conferma che la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva un fascicolo a carico dell’arcivescovo Fernández

Nella nostra traduzione da National Catholic Register, l’articolo di Edward Pentin sulla recente nomina dell'Arcivescovo Victor Manuel Fernández. Della reazione del cardinal Müller avevamo già dato notizia qui. Altri precedenti qui - qui - qui - qui - qui - qui.

Il cardinale Müller conferma che la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva un fascicolo a carico dell’arcivescovo Fernández 

Il cardinale Gerhard Müller ha confermato che la congregazione vaticana per la dottrina della fede era in possesso di un fascicolo contenente rilievi teologici sull’arcivescovo Victor Manuel Fernández, nominato la scorsa settimana fa papa Francesco a capo di quel dicastero.

Il dossier, confermato anche da una seconda autorevole fonte ecclesiastica, risale al tempo in cui, nel 2009, il cardinale Jorge Bergoglio di Buenos Aires nominò l’allora padre Fernández rettore della Pontificia Università Cattolica Argentina.

Domenica XIII dopo la Pentecoste (Réspice, Dómine)

Il Signore non nega la guarigione; ma indica la procedura: “Andate e mostratevi ai sacerdoti”. Andiamo a confessarci per essere mondati da ogni lebbra spirituale e imitiamo il Samaritano (ci ricorda quello di Luca 10 della settimana scorsa), l'unico straniero tra i guariti che torna da Gesù per esprimergli la dovuta gratitudine e “gli si prostrò dinnanzi a ringraziarlo”. Il verbo, al v.16, ringraziando, è 'euchariston'...

Domenica XIII dopo la Pentecoste
Intróitus
Ps. 73, 20, 19 et 23 - Réspice, Dómine, in testaméntum tuum, et ánimas páuperum tuórum ne derelínquas in finem: exsúrge, Dómine, et iúdica causam tuam, et ne obliviscáris voces quaeréntium te.
Ps. 73, 1 - Ut quid, Deus, repulísti in finem: irátus est fúror tuus super oves páscuae tuae? Glória Patri…
Ps. 73, 20, 19 et 23 - Réspice, Dómine
Introito
Sal. 73, 20, 19 e 23 - O Signore, abbi riguardo al tuo patto e non abbandonare per sempre le ànime dei tuoi poveri: sorgi, o Signore, difendi la tua causa e non dimenticare le voci di coloro che Ti cercano. Sal. 73, 1 - Perché, o Signore, ci respingi ancora? Perché arde la tua ira contro il tuo gregge? Gloria al Padre… Sal. 73, 20, 19 e 23 - O Signore, abbi riguardo…

La serie domenicale, che cominciava una volta con la festa di san Pietro, o degli Apostoli, non superava mai questa domenica e la festa di san Lorenzo dava il nome alle domeniche seguenti, ma tale denominazione designava le domeniche dalla nona in poi negli anni in cui la Pasqua sorpassava l'equinozio di Primavera. Quando la data della Pasqua risaliva verso il suo termine più alto, si contavano da oggi le domeniche del settimo mese, cioè di settembre.
Le quattro tempora di autunno possono cadere in questa settimana, ma possono tardare anche fino alla decimottava e noi ne parleremo seguendo l'ordine del Messale, che le colloca dopo la decimasettima. [infra]
La domenica decimaterza in occidente prende ora il nome dal Vangelo dei dieci lebbrosi, che si legge nella Messa. I Greci, che la chiamano decimaterza di san Matteo, leggono invece oggi la Parabola della vigna nella quale gli operai, chiamati al lavoro ad ora diversa del giorno, ricevono tutti la stessa mercede (Mt, 20).

sabato 26 agosto 2023

Ancora censure...

Hanno censurato e reinserito nelle bozze la bellissima Lettera pastorale del vescovo Strickland. Avevamo anche curato con attenzione la traduzione... Non ho parole!

Mons. Strickland: Vi esorto, figli miei e figlie in Cristo, questo è il momento di rimanere saldi sulla fede cattolica dei secoli.

Mons. Joseph E. Strickland, vescovo di Tyler, Texas, è un vero pastore secondo il cuore di Gesù Cristo. La sua nuova lettera pastorale [qui] è una delle migliori lette finora, piena di zelo per la fede cattolica e di autentica carità per il suo gregge. Di seguito, nella nostra traduzione trovate il testo completo. Ricordiamo che la diocesi di Tyler è sottoposta ad una Visita apostolica, pur in assenza di problemi amministrativi e in presenza di una rigogliosa vita di fede. Lo trovate insieme ai precedenti [qui - qui - qui - qui].

Mons. Strickland: Cari figli, potranno chiamarvi “scismatici” perché rifiuterete i cambiamenti che contraddicono l’insegnamento perenne della Chiesa
22 agosto 2023

Cari figli e figlie in Cristo: L’amore e la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo siano sempre su di voi!
In questo tempo di grande confusione nella Chiesa e nel mondo, devo parlarvi con cuore di padre per avvertirvi dei mali che ci minacciano e per rassicurarvi sulla gioia e sulla speranza che sempre abbiamo nel nostro Signore Gesù Cristo. Il messaggio malvagio e falso che ha invaso la Chiesa, la Sposa di Cristo, è che Gesù è solo uno tra i tanti e che non è necessario che il suo messaggio sia condiviso con tutta l’umanità. Questa concezione deve essere evitata e confutata in ogni occasione. Dobbiamo condividere la gioiosa buona notizia che Gesù è il nostro unico Signore e che Egli desidera che tutta l’umanità per tutti i tempi possa accogliere la vita eterna in Lui.

La Bussola che punta al sud

La prima parte della risposta della FSSPX a La Bussola.
La Bussola che punta al sud
24 agosto 2023

Ovvero come sbagliare la rotta da seguire nella crisi che attraversa la Chiesa: cenni di risposta ad un dossier sulla Fraternità San Pio X redatto dal quotidiano online conservatore La Nuova Bussola Quotidiana
[1] 

Introduzione
Monsignor Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, consacrò quattro vescovi senza mandato pontificio e contro il volere esplicito di papa Giovanni Paolo II il 30 giugno 1988, giustificando questo atto di per sé grave come una «operazione sopravvivenza» del sacerdozio cattolico, poiché egli riteneva che la fede dell’intera Chiesa fosse in pericolo dopo le derive del Vaticano II. Nel mondo della Tradizione all’epoca ciò piacque a molti, ma non a tutti. Oggi, sempre nel mondo della Tradizione, tantissimi ringraziano Monsignore per il gesto eroico di trentacinque anni fa, ma qualcuno ancora, ciclicamente, si ostina a criticarlo. Vediamo, un’ennesima volta, di chiarire il problema, che è essenzialmente e soprattutto teologico, ma che naturalmente ha un preciso fondamento canonico [2].

venerdì 25 agosto 2023

Media Press Info intervista Mons. Viganò

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Intervista a S.E. Mons. Carlo Maria Viganò

Per Media Press Info
24 agosto 2023

Paul DEROGIS : Eccellenza, in occasione della sua presenza al programma Géopolitique Profonde, interpellato sui suoi contatti “romani”, il presidente di Civitas, Alain Escada, ha risposta che Mons. Viganò è oggi l’unico Prelato romano, a parte quelli consacrati senza il permesso della Santa Sede, a combattere il Nuovo Ordine Mondiale e che abbia espresso sostegno a Civitas, che lotta parimenti contro il globalismo. Ella si considera davvero un’eccezione tra i Prelati romani? E se sì, come spiega Vostra Eccellenza questa situazione inquietante?

Non ho la presunzione di considerarmi l’unico Prelato che abbia denunciato il piano eversivo globalista: altri Vescovi (pochissimi, in realtà) hanno espresso preoccupazione per l’ideologia woke, la teoria gender e l’ambientalismo green. Quello che però non ho sentito loro denunciare è la complicità di Bergoglio con il Nuovo Ordine Mondiale, giunta a vette di vero e proprio asservimento a BigPharma durante la farsa pandemica e al World Economic Forum con la frode climatica. Penso tuttavia che in cuor qualche Confratello cominci ad aprire gli occhi su una crisi che non è certo iniziata nel 2013.

Prime essenziali osservazioni alla replica della Scrosati sul "caso FSSPX"

Estraggo dai commenti il testo che segue che è una prima essenziale replica all'articolo Reazioni al "caso FSSPX": è in gioco la natura della Chiesa [qui], l'ennesimo pubblicato da La Bussola quotidiana. Il testo è accompagnato dal tweet di spiegazione di Mons. Viganò a Cascioli e a La Bussola di come stanno le cose.

Prime essenziali osservazioni alla replica della Scrosati sul "caso FSSPX"

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Nell'articolo di Replica su la NBQuotidiana la dottoressa Scrosati ribadisce le sue tesi, sottolineandone il carattere giuridico. 
A suo dire il carattere giuridico dell'Istituzione-Chiesa non sarebbe stato capito dai suoi critici. Dal punto di vista del diritto canonico bisogna allora sostenere, secondo Scrosati, che mons. Lefebvre ha compiuto uno scisma e che la FSSPX è scismatica.

Essa rispolvera un documento del Dicastero per i Testi legislativi del Vaticano, del 1996, secondo il quale chi frequenta le Messe dei "lefebvriani" incorrerebbe nella scomunica di scisma inflitta a suo tempo. Il documento però distingue tra scismatici in senso formale (e sarebbero i preti e diaconi della FSSPX) e in senso solo "interno" o morale, come potrebbe essere quello dei fedeli che vanno alle Messe della Fraternità ma solo, aggiungo, per andare ad una Messa Vetus Ordo, non per altri motivi. Andarvi però occasionalmente. Su questo secondo aspetto il documento non giunge a conclusioni nette, limitandosi a dire che qui si dovrebbe giudicare caso per caso, distinguendo sempre tra il peccato di scisma e il delitto di scisma, punibile a norma del CIC.
Il documento nega lo stato di necessità invocato a suo tempo da Mons. Lefebvre perché scrive: "non si dà mai una necessità di ordinare Vescovi contro la volontà del Romano Pontefice, Capo del Collegio dei Vescovi" (p. 2/3). Non si dà mai? Davvero?
Il fatto di mettere in evidenza il documento del 1996 appena citato, dimostra, sembra evidente, che lo scopo di questa riesumazione del "Caso Lefebvre" è proprio quello di spaventare i fedeli che vanno alle Messe della FSSPX, facendo loro credere che commetterebbero il peccato di scisma. L'accusa potrebbe essere valida ma solo se mons. Lefebvre avesse veramente attuato uno scisma, il che non è.

Per restare sempre nell'ambito giuridico, ci sembra insostenibile la tesi dell'Autrice, secondo la quale la remissione della scomunica da parte di Benedetto XVI non avrebbe tolto lo scisma. Fa il paragone con lo scisma ortodosso, rimasto dopo che Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli si sono tolti le reciproche scomuniche. Per forza è rimasto: gli Ortodossi da secoli negano apertamente il Primato di Pietro e costituiscono una Chiesa indipendente, ostile a Roma, professante anche eresie. Nulla di tutto ciò dal lato della FSSPX. Come si fa a dire allora che lo scisma è rimasto? Benedetto XVI avrebbe rimesso le scomuniche solo per buon cuore, per misericordia.
Scrosati vuol ragionare a stretto rigore di diritto ma qui vuol negare all'atto della remissione un significato giuridico che oggettivamente gli pertiene. Vale a dire: la scomunica mi caccia dalla Chiesa in senso giuridico; se il Papa me la toglie, allora non sono più cacciato dalla Chiesa. Tra l'altro, cosa disse Giovanni Paolo II quando mise al bando mons. Lefebvre, non disse forse che la sua consacrazione era un atto "dal significato scismatico"? Si poteva quindi intendere che lo scisma in senso proprio fosse ancora potenziale. Ricontrollare la formula usata da GP II.
In ogni caso, i 4 vescovi supposti scismatici giurarono fedeltà a Benedetto XVI in udienza privata, mantenendo solo delle riserve sul Vaticano II, un Concilio pastorale, senza dogmi proclamati, fautore di novità. Dopo questo giuramento, il papa rimise loro le scomuniche: ciò significa che non li considerava più degli scismatici.
Mancava solo il loro inquadramento nel nuovo Codice di diritto canonico. Un fatto giuridico formale, esteriore. Che saltò soprattutto perché in Vaticano qualcuno (forse il card. Mueller e altri) voleva imporre la clausola del preventivo riconoscimento del Concilio, come era stato fatto con il Barroux.
Non fu il permanere dell'inesistente scisma a far saltare l'accordo che si profilava, fu lo scoglio rappresentato dal Concilio.
Questo è lo scoglio sul quale sta naufragando l'intera Chiesa e cattolicità ma sembra che alla NBQ non se ne siano ancora accorti. T.

giovedì 24 agosto 2023

La polemica sulla FSSPX. La Nuova Bussola Quotidiana e la negazione della semplice realtà

Il nostro amico Cristiano Lugli ha scritto un commento sugli articoli che la Nuova Bussola Quotidiana ha pubblicato in questi giorni sulla FSSPX. Un altro tassello al fervente dibattito suscitato tuttora in corso; anche pensando che in questo particolare momento di confusione e di crisi ingravescente c'è bisogno di ripareggiare la verità e non di creare diffidenza sulla tradizione.

La Nuova Bussola Quotidiana e la negazione della semplice realtà

Seminaristi FSSPX al Laterano
La serie di articoli che il sito de La Nuova Bussola Quotidiana ha pubblicato a proposito della Fraternità Sacerdotale San Pio X fondata dal vescovo francese Mons. Marcel Lefebvre sta facendo molto discutere in questi giorni.

Come già è stato ampiamente detto, tutte le tesi mosse a sostegno di una critica verso la suddetta Fraternità ed al presunto scisma in cui essa permarrebbe, sono trite e ritrite, confutate lungo i decenni da numerosi studiosi e dalla Fraternità stessa.

Risulterebbe perciò molto semplice riprendere alcuni dei vari articoli e studi dati alle stampe od alle pubblicazioni per rispondere a chi, come la Nuova Bussola, ha sostenuto lungo gli anni la pericolosità dell’ accostarsi alla fraternità fondata da Mons. Marcel Lefebvre per rispondere ad un’oggettiva crisi senza precedenti nella storia della Chiesa almeno fino all’anno d’inizio del Concilio Vaticano II.

Per il gesuita di turno: "Cristo indietrista"

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Stamattina vi do il buongiorno con una perla ecclesiastica. Per i guardiani della rivoluzione, quelli che vedono rigidità ovunque (mi dà l’idea di qualcosa di freudiano…) neppure Gesù Cristo si salva! In questo commento al Vangelo di domenica p. Spadaro dice che Gesù sarebbe stato “accecato dal nazionalismo e dal rigorismo teologico”.
GESÙ!
Poi grazie all’insistenza della cananea lui sarebbe stato “sconvolto” nell sua rigidità, “confuso” e “convertito”, quindi “guarito” e “libero dalla rigidità e dagli elementi teologici, politici e culturali dominanti del suo tempo”.
Questo sarebbe il “seme della rivoluzione”.
In questa analisi sta davvero il seme della loro ideologia, quella per cui bisogna convertire pure Nostro Signore, grazie a quelli che stanno fuori, perché schiavo di pregiudizi, precomprensioni, elementi condizionanti dati dalla cultura e dalla storia. Leggere queste cose è sempre illuminante, per capire da dove vengono certe ideologie, o certe ossessioni… (Federico Michielan)

mercoledì 23 agosto 2023

Don Curzio Nitoglia / I novissimi: l’anima umana e l’aldilà (V e VI parte)

Potete trovare qui le prime parti della seguente trattazione di Don Curzio Nitoglia. Di seguito trovate la Parte quinta e la sesta.
L’anima umana e l’aldilà


Parti precedenti 
Parte quinta

Creazione dell’angelo, dell’uomo e la loro “caduta”
La dottrina cristiana sugli angeli


I capisaldi della dottrina cristiana sui demoni sono i seguenti: 1°) Dio ha creato gli angeli buoni; 2°) molti di essi (si reputa che gli angeli buoni fossero più numerosi di quelli malvagi (1)) purtroppo peccarono e divennero malvagi per loro colpa; 3°) Lucifero con i suoi seguaci sono stati puniti da Dio con la pena dell’inferno; 4°) i diavoli sono puri spiriti, dotati d’intelletto e volontà, come tutti gli angeli, ma essi sono votati al male e a tentare l’uomo; 5°) gli angeli sin dal primo istante della loro creazione furono ornati con la grazia santificante; 6°) tuttavia, molti di essi caddero in un peccato di superbia e si vollero dannare irrimediabilmente; 7°) il diavolo ha perso la grazia divina, ma mantiene la natura angelica ossia del puro spirito, che è ricca d’intelligenza finissima e intuitiva e di una forte volontà tenacemente ostinata nel male; 8°) i diavoli invidiano e, quindi, odiano gli uomini che hanno la grazia (mentre loro l’hanno persa) e sono, perciò destinati a rimpiazzarli in paradiso (cfr. S. Th., I, q. 63; G. DE LIBERO, Satana: l’essere, l’azione, il dominio, Torino, Marietti, 1943).

Ipnosi di massa e vero risveglio - don Elia

Indice articoli sulla realtà distopica.
Ipnosi di massa e vero risveglio

Ci sono temi che meriterebbero sicuramente ben altro approfondimento; tuttavia anche un semplice accenno in generale può essere utile a quanti, possedendo una mente vigile e avendo conservato, per grazia di Dio, una sana indipendenza di giudizio, sono rimasti esenti dal fenomeno di cui vogliamo rapidamente occuparci. Molti di noi osservano che le persone da cui sono circondati, nel parentado, in società o nell’ambiente di lavoro, sembrano ipnotizzate dalla propaganda. Non c’è dubbio che le tecniche e i mezzi di cui essa è giunta a servirsi sono talmente raffinati e pervasivi da autorizzare il ricorso analogico al termine ipnosi. In pochissimi anni è stata instaurata una dipendenza pressoché totale dall’utilizzo del cellulare; questo strumento, ancor più del televisore e del computer, è divenuto praticamente indispensabile alla vita quotidiana, quando invece, fino a tempi recentissimi, vivevamo benissimo senza, essendo quelle tecnologia riservate agli apparati militari.

martedì 22 agosto 2023

22 agosto. Celebriamo 'Maria Regina'

Pio XII ha anche Consacrato la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria.

L’undici ottobre 1954, S. S. Pio XII istituì la festa della Regalità di Maria, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio; fu poi trasferita al 22 agosto, giorno ottavo dell’Assunzione, per sottolineare il legame della regalità di Maria con la sua glorificazione corporea.

Ave Regina caelórum,
ave, Dómina angelórum:
Salve, radix, salve, porta,
ex qua mundo lux est orta.
Gáude, Virgo gloriósa,
super omnes speciósa;
vale, o valde decóra,
et pro nobis Christum exóra
.
Ave, Regina dei cieli,
ave, signora degli angeli
Salve, radice, salve, o porta
dalla quale è sorta la luce al mondo
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Mentre il mondo era sconvolto dalla Seconda Guerra Mondiale, il Vicario di Cristo Pio XII, il 31 ottobre 1942, consacrava al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa e il genere umano tutto nello spirito del messaggio di Fatima. L’atto fu ripetuto con maggior solennità l’8 dicembre dello stesso anno. L’11 ottobre 1954 infine lo stesso Papa Pacelli ne ordinava l’annuale rinnovamento per la festa di Maria Regina: “Con la Nostra autorità apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria Regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente che indetto giorno sia rinnovata la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato della beata Vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione“. 
Il Concilio Vaticano II secondo i voti di molti Padri avrebbe dovuto rinnovare solennemente l’atto di consacrazione, ma il lavoro dei Padri (Frings, Koning, Silva Henriquez, Garrone, e altri) e periti (Congar, Ratzinger, Rahner, Laurentin) neomodernisti e progressisti, nemici dell’esaltazione della Vergine Maria, lo evitò, come pure evitò ogni formulazione dogmatica sulla Mediazione e Corredenzione1 [qui - qui ] di Maria che pure già abbondantemente erano state trattate nel pontificato di Pio XII.
______________________
1. Quanto alla Mediazione e Corredenzione della Vergine, voglio ricordare la bellissima distinzione di mons. Gherardini. La Corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La Mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto corredenzione consociativa, che richiama la consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII. Quanto alla corredenzione del corpo mistico penso sia più immediato vederla nella sofferenza vicaria. Nella normalità dei casi la sofferenza è motivo di espiazione. Ma effettivamente ognuno di noi, se davvero è 'pietra viva', ha un suo piccolo ruolo nella storia della salvezza.

La Tradizione cattolica nel Paese del Sol Levante

La FSSPX non perde la bussola e continua ad allargare il suo apostolato. Novità dal Giappone. Precedenti sul cattolicesimo in Giappone qui - qui - qui.
La Tradizione cattolica nel Paese del Sol Levante

Novità dal Giappone
Diversi sacerdoti e fedeli francesi si sono recati recentemente in Giappone, dove la Fraternità San Pio X ha aperto un Priorato.

Nel mese di gennaio 2021, la Fraternità ha aperto un Priorato a Tokyo, con due sacerdoti residenti: Don Onoda e Don Demornex.

Da sx a dx: Don Rampon, Padre Jean-François Thomas S.J., Don Onoda (Priore) e un laico.

Nel corso del mese di luglio 2023, in occasione di avvenimenti legati all’apostolato della Fraternità in Giappone, diversi sacerdoti e fedeli francesi si sono recati nel paese del Sol Levante, cosa che permette di raccontare alcune novità sugli stessi avvenimenti e sull’apostolato abituale.

lunedì 21 agosto 2023

La fretta di Papa Francesco: preparando la sua successione?

La fretta, dice un proverbio, è una cattiva maestra. Allora perché Papa Francesco ha accelerato così tanto, in queste ultime settimane, il suo progetto di cambiare radicalmente il volto della Chiesa? E cosa si cela dietro le ultime misure, nomine e discorsi? Non è che si vuole giungere al Sinodo sulla sinodalità [vedi] in un clima accelerato di cambiamenti irreversibili per condizionarne le proposte? Precedenti sulla nomina di Fernandez qui - qui - qui - qui.

La fretta di Papa Francesco: preparando la sua successione?

 "Il Concistoro di un Papa che ha fretta" 
Mentre il suo pontificato volge al termine, Papa Francesco, nella sua ansia di cambiare completamente la Chiesa cattolica prima di rendere conto al Creatore, sta accelerando le riforme e nominando prelati conformati alla sua ideologia religiosa.

Pertanto, l'imminente concistoro per elevare altri ventuno cardinali del suo orientamento indica la fretta con cui sta agendo. Come ha detto un commentatore religioso, il concistoro del 30 settembre è "il concistoro di un Papa che ha fretta".1

Un "Sinodo" per trasformare la Chiesa
Il Sinodo della sinodalità sta accelerando i cambiamenti istituzionali, dottrinali, dogmatici e morali che ha attuato durante il suo pontificato.

La FSSPX non è mai stata fuori della Chiesa e non può considerarsi “scismatica”.

I recenti sorprendenti articoli de La Nuova Bussola Quotidiana contro la FSSPX stanno producendo due evidenti effetti: innanzitutto una straordinaria ondata di simpatia e di riconoscenza per Mons. Lefebvre; in secondo luogo uno straordinario susseguirsi di dissociazioni e critiche rispetto alla Bussola. Quanto a noi ne abbiamo già parlato a iosa; ma per essere in tema estraggo da una discussione la risposta di T. al commento di un lettore e, a seguire, riprendo un esaustivo articolo sulla questione pubblicato anni fa.

Un lettore scrive : "L'articolo della Bussola che sputa veleno sulla FSSPX non lo leggo.."
Risponde T:
A quest'articolo ne è già seguito un altro. Non leggere, credo sia sbagliato. Bisogna documentarsi sulle arti del Nemico per potersi difendere e poter eventualmente replicare. Lo scopo di questi articoli sembra essere quello di mettere in crisi i fedeli che assistono alle Messe celebrate dai preti della FSSPX o comunque frequentano la suddetta Fraternità: un'impresa a dir poco subdola.
In questi due articoli si notano a occhio nudo alcune lacune sul piano informativo e concettuale. L'articolista sostiene che la remissione della scomunica non fa venir meno il carattere (supposto) scismatico della FSSPX. Dimentica che a suo tempo il cardinale Hojos affermò non potersi tale Fraternità considerare scismatica in senso proprio, non avendo mons. Lefebvre mai dimostrato l'animus del vero scismatico, che è di chi vuol creare una Chiesa parallela. Ha dato ai 4 vescovi solo la potestà d'ordine giustificandosi con lo stato di necessità, proprio per non creare uno scisma. Difficile credere, come afferma l'articolista, che Ben. XVI abbia rimesso le scomuniche per buon cuore pur considerando ancora "scismatici" i "lefebvriani". La remissione dimostra che non credeva nel loro "scisma". Risulta anche che all'epoca i 4 vescovi della Fraternità rinnovarono tutti assieme in udienza la loro fedeltà al Papa regnante e alla Cattedra - il Papa regnante viene sempre invocato nelle preghiere in ogni Messa della Fraternità.

domenica 20 agosto 2023

Identikit del cattolico posticcio

 Icastico ed efficace.

Identikit del cattolico posticcio

  • Dialoga su tutto.
  • Dialoga (ma senza intenzione di evangelizzare nessuno) con tutti.
  • Tollera tutto (specie l'intollerabile).
  • Accoglie sempre e comunque i "migranti" specie se non cristiani.
  • È "misericordioso" a modo suo.
  • Crede che la Messa sia una bella festa dove ci si ritrova per cantare.
  • Non crede all'inferno.
  • Se ci crede, lo ritiene vuoto.

Dominica XII post Pentecosten ("Deus in adiutórium)

Come scrive San Paolo poco prima della pericope liturgica, l'epistola odierna, «voi stessi siete la nostra lettera di raccomandazione, scritta nei vostri cuori» (v.2). Teniamolo a mente e custodiamolo nel cuore, poiché accogliamo la predicazione autentica e, per la promessa e i meriti del Signore con l'aiuto della Grazia, dovremmo mostrarne i frutti. Molto bella e pertinente, l'antifona dell'offertorio, che inserisco dopo il Vangelo, tratta da Esodo 32, che parla dell'incidente del vitello d'oro. Dio è adirato e minaccia di distruggere gli idolatri. Mosè implora Dio, invocando le Sue azioni nel salvare il popolo dall'Egitto e le Sue promesse ad Abramo, Isacco e Giacobbe. E Dio cede alla preghiera di Mosè. Ma sappiamo bene che se è glorioso il ministero della legge (quello di Mosè), che condanna, lo sorpassa di molto nella gloria il ministero della giustizia guadagnata al nostro posto (quello di Cristo Signore), che salva.

Dominica XII post Pentecosten
Intróitus
Ps. 69, 2-3 - Deus, in adiutórium meum inténde: Dómine, ad adiuvándum me festína: confundántur et revereántur inimíci mei, qui quaérunt ánimam meam. Ps. 69, 4 - Avertántur retrórsum, et erubéscant: qui cógitant mihi mala. Glória Patri… Ps. 69, 2-3 - Deus, in adiutórium meum inténde…
Introito
Sal. 69, 2-3 - O Dio, vieni in mio aiuto: o Signore, affrettati ad aiutarmi: siano confusi e svergognati i miei nemici, che attentano alla mia vita. Sal. 69, 4 - Vadano delusi e scornati coloro che tramano contro di me. Gloria al Padre… Sal. 69, 2-3 - O Dio, vieni in mio aiuto

Messa

L'Introito inizia con il magnifico versetto del Salmo 69: O Dio vieni in mio aiuto; Signore, affrettati a soccorrermi! Nella sua decima Conferenza, Cassiano mostra come questo grido dell'anima si addica a tutti gli stati e risponda a tutti i sentimenti (Collat. 10,10). Durando di Mende lo applica nella presente circostanza a Giobbe, poiché le lezioni dell'Ufficio della notte tratte dal Libro in cui sono narrate le sue prove combinano talvolta, benché di rado, con questa Domenica (Razionale 6,126). Ruperto vi vede di preferenza gli accenti del sordomuto la cui misteriosa guarigione formava otto giorni fa l'oggetto delle nostre meditazioni. "Il genere umano nella persona dei nostri progenitori - egli dice - era divenuto sordo per ascoltare i comandamenti del Creatore, e muto per cantare le sue lodi; il primo moto della sua lingua sciolta dal Signore è per invocare Dio" (Dei Divini Uffici 12,12). È pure ogni mattina il primo slancio della Chiesa, come la sua prima parola ad ognuna delle Ore del giorno e della notte.

sabato 19 agosto 2023

Arciv. C. M. Viganò / a sostegno della Dichiarazione delle Carmelitane Scalze del Monastero della Santissima Trinità di Arlington, Texas

Qui l'indice dei precedenti interventi di Mons. Viganò. Qui la Dichiarazione delle Carmelitane Scalze del Monastero della Santissima Trinità. Precedente in tema qui.
L’ARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANÒ
a sostegno della Dichiarazione delle Carmelitane Scalze
del Monastero della Santissima Trinità
di Arlington, Texas


I ripetuti abusi di potere da parte di chi detiene l’Autorità ecclesiastica nei riguardi di Comunità religiose – specialmente femminili e di vita contemplativa – fanno parte di un disegno eversivo ad opera di Prelati corrotti e eretici, finalizzato a privare la Chiesa delle Grazie che le anime Consacrate fanno scendere su di essa. Aldilà delle scuse pretestuose che caratterizzano i singoli casi, il fil rouge che unisce la cacciata delle Benedettine dal loro Monastero di Pienza [vedi] alle Domenicane di Fognano o di Marradi e alle Carmelitane di Arlington emerge in tutta la sua evidenza: da una parte, la furia ideologica del Dicastero vaticano per i Religiosi, retto da un Prefetto ultramodernista e da un Segretario corrotto e spietato, entrambi protetti da Bergoglio; dall’altra, gli interessi immediati – di natura principalmente finanziaria – della stessa Santa Sede e degli Ordinari del luogo.

Dichiarazione della Rev.da Madre Priora e del Capitolo Santissima Trinità Carmelitane Scalze, Arlington

Precedente quiQui l'indice dei precedenti interventi di mons.Viganò.

Dichiarazione della Rev.da Madre Priora e del Capitolo
Monastero della Santissima Trinità
Carmelitane Scalze, Arlington
5801 MT. Carmel Drive
Arlington, Texas 76017

18 Agosto 2023

Sia lodato Gesù Cristo.
Negli ultimi mesi il nostro Monastero in generale e la nostra Madre Priora in particolare sono stati sottoposti a interferenze, intimidazioni, aggressioni, umiliazioni private e pubbliche e manipolazioni spirituali senza precedenti, risultato diretto degli atteggiamenti e delle ambizioni dell’attuale vescovo di Fort Worth nei riguardi della nostra Reverenda Madre Priora, di noi Monache e della nostra proprietà. Siamo state colte alla sprovvista. Dalla nostra fondazione le nostre relazioni con il nostro Vescovo sono sempre state cordiali e filiali. Ogni Vescovo ha sempre avuto la nostra amorevole fiducia. Non abbiamo mai immaginato che le nostre relazioni con il Vescovo potessero essere diverse.

Con i suoi comportamenti privati e pubblici, mons. Olson ha abusato della nostra filiale obbedienza; un uomo che nella ricerca di non meglio specificati fini personali non ha esitato ad aggredire verbalmente e a umiliare le Religiose che hanno denunciato la violazione del tutto ingiustificata dei loro diritti relativi alla proprietà privata e alla privacy.

"Che cosa ne pensi di papa Francesco?"

Una domanda scomoda ma ineludibile e sempre più incalzante non solo tra credenti. C'è chi si appella alla distinzione tra dottrina (non intaccabile) e pastorale. Ma la 'pastorale', cioè la prassi intacca la dottrina, nel senso che le nuove generazioni interiorizzano prassi deviate e devianti, oltre che molta confusione, e non ricevono più verità essenziali e ineludibili, perché ciò che viene tagliato, omesso, diluito, come sta accadendo, alla fine cade nell'oblio...

"Che cosa ne pensi di papa Francesco?"

Da anni devo (e dobbiamo) subire questa crivellante domanda da parte di persone lontane dal cattolicesimo quanto io da un G. Pride!
Prima di questa elezione nessuno mai si sarebbe sognato, tra questi ateoni sintomatici, di porre tale, capzioso, quesito sugli altri papi precedenti.

Per non parlare di chi a questo punto del post starà già sbuffando fumo nero dalle nari pronto a sottolineare che non sarebbe papa, sfoderando questioni micidiali e annose a riguardo. Non è certo questo il luogo e il momento per divagare in merito, e non risolveremo noi la questione.
Dunque, procedo.
Ai non credenti in genere, il Papa, la sua figura, la sua funzione e il corollario relativo di “oscurantismo medioevale”, qualunque egli fosse (il cosiddetto Papa buono e Giovanni Paolo II fanno - forse - parzialmente eccezione) ha sempre fatto un po’ ribrezzo, punto e basta.
Le domande erano, eventualmente, su Dio, la Chiesa e i preti, ecc.. Tutte domande infingarde e impregnate di laicismo anticristico. Ma ora tutto si è sconvolto... i miscredenti, senza nessuna intenzione di ravvedersi, hanno "adottato il papa" e ti fanno il terzo grado per sapere se sei un "buon credente" alla luce delle risposte che darai sul culto pagano, che loro hanno a cuore, a Francesco. Se poi - NON SIA MAI - tu avessi qualche perplessità su una o più esternazioni private e opinabili (che tutto sono fuorché Magistero), o su altro ancora, ti ritroveresti con questi saccenti ateissimi dell'ultima ora a farti la ramanzina sull'ubbedienza al successore di san Pietro.
Questi giocolieri della incoerenza potrebbero anche invocare il Santo Uffizio e i roghi per te eretico che critichi il “loro” papa!
La cattofantascienza è ancora drammaticamente solo agli inizi. Temo.
Roberto Bonaventura

venerdì 18 agosto 2023

Un contrasto che la dice lunga

Un contrasto che la dice lunga: la Riserva eucaristica durante il pellegrinaggio di Chartres (a sinistra) e al GMG (a destra). Precedente qui. Se gli organizzatori della GMG si fossero impegnati per l'Adorazione Eucaristica tanto quanto hanno fatto con la piattaforma DJ : i ragazzi che hanno passato la notte all'aperto dopo la veglia, in attesa della Messa con il Santo Padre, si sono svegliati con la musica "tecno" di Padre Guilherme Guimaraes Peixoto.... C'è molto per cui pregare.

Lettera aperta al clero del Servo di Dio Enrico Medi

È un testo anni fa diffuso e conosciutissimo; attualmente non so. Dunque vale la pena rispolverarlo per chi non lo conoscesse o anche per farne tesoro ancor oggi che purtroppo il sacerdozio è ulteriormente degenerato [vedi]. Il sensus fidei dei laici...

Lettera aperta al clero
del Servo di Dio Enrico Medi

Sacerdoti, io non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani.
Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra».
Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona.
VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI!
SIETE CREATURE IMMENSE!
LE PIÙ POTENTI CHE POSSANO ESISTERE.
Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto. Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi.
Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare.
A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
Siate accanto all'Altare.

giovedì 17 agosto 2023

Sant’Ippolito e San Cassiano: una confusione dopo l’altra

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement un testo interessante soprattutto per Ippolito al quale viene erroneamente attribuita la cosiddetta Tradizione apostolica, il documento che costituisce lontanamente il fondamento della seconda preghiera eucaristica del rito postconciliare, e la drastica revisione dei riti di ordinazione.

Sant’Ippolito e San Cassiano: una confusione dopo l’altra

Il tredici agosto è la festa di Sant’Ippolito, un ufficiale delle guardie del carcere dove era rinchiuso San Lorenzo che quest’ultimo convertì al cristianesimo. Si dice che abbia preso in custodia il corpo di Lorenzo per seppellirlo; rimproverato per questo dall’imperatore Decio e minacciato di tortura e di morte, rispose: “Possa io meritare di essere una somiglianza del beato martire Lorenzo, che hai osato nominare con la tua bocca impura”. Dopo essere stato torturato, è stato ucciso, fatto a pezzi da cavalli selvaggi.

Dio permette le prove a coloro che davvero vogliono amarlo

Dio permette le prove a coloro che davvero vogliono amarlo 

Una volta un frate, che era tentato, sedeva tutto solo vicino a San Francesco e gli disse: “Prega per me, Padre buono: sono convinto che sarò subito liberato dalle mie tentazioni, se ti degnerai di pregare per me. Sono proprio afflitto oltre le mie forze, e so anche che tu hai capito.”
“Credimi, figlio -gli rispose Francesco- proprio per questo ti ritengo ancor più servo di Dio, e sappi che più sei tentato e più mi sei caro”.
E soggiunse: “Ti dico in verità che nessuno deve ritenersi servo di Dio, sino a quando non sia passato attraverso prove e tribolazioni. La tentazione superata è, in un certo senso, l’anello, con il quale il Signore sposa l’anima del suo servo. Molti si lusingano per meriti accumulati in lunghi anni, e godono di non avere mai avuto prove, ma sappiamo che il Signore ha tenuto in considerazione la loro debolezza di spirito, perché, ancor prima dello scontro, il solo terrore li avrebbe schiacciati. Infatti i combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare.”
(da Il Settimanale di padre Pio, anno 2022, n.7)

mercoledì 16 agosto 2023

Il sacerdozio secondo padre Alberto Maggi / Confutazioni

Su certi articoli occorrono precisazioni più calibrate e complete, che purtroppo non sempre sono evidenziate dalle redazioni che li pubblicano.

Il sacerdozio secondo padre Alberto Maggi

Ho letto [qui] l'articolo di cui ho riprodotto il titolo. Quella dell'articolista, Domenico Condito, è certamente un'analisi interessante perché riconosce alla base della posizione di don Maggi gli effetti del Concilio Vaticano II (di cui però afferma un'interpretazione errata; invece le variazioni che hanno consentito la nuova pastorale deviata sono già presenti nei documenti conciliari non in una loro interpretazione errata) e l’ignoranza della dottrina scaturita dal Concilio di Trento (che invece si voleva oltrepassare). Dunque, secondo me, l'analisi va meglio calibrata e approfondita.

Testimonianze di fede viva / "Il Santo di Urakami"

Una lezione che è anche un dono.
Testimonianze di fede viva / "Il Santo di Urakami"

Siamo nel 1931. Takashi ha ventitre anni, discende da un'antica famiglia di samurai ed è studente di medicina. È in cerca di un alloggio e sta camminando per le strade del quartiere di Urakami, nella zona settentrionale della cittadina costiera di Nagasaki, quando nota una bella casa a due piani. Senza un particolare motivo, attratto solo dalla bellezza di quell'abitazione e del giardino che la circonda, decide di disturbarne gli abitanti, perché non si sa mai... potrebbero essere interessati a prendere un inquilino? Sorprendentemente sì. Il giovane Takashi non può sapere che, da oltre due secoli, quella è la casa della famiglia Moriyama, così come non può immaginare che i loro antenati si trasferirono lì per sfuggire alle persecuzioni che, tra gli ultimi anni del XVI secolo e la prima metà del XVII, colpirono i cattolici in Giappone. Sì, perché il clan Moriyama fu tra i primi a convertirsi al Cattolicesimo e, in assenza di Sacerdoti e di contatti con la Santa Sede, contribuì a preservare la vera religione nel Paese del Sol Levante per due secoli e mezzo, finché le frontiere non furono riaperte, nel 1853, e lentamente venne concesso ai Missionari il permesso di tornare. Ci sarebbe voluto ancora del tempo, tuttavia, perché il culto cattolico fosse consentito. Fu per questo che, ancora in segreto, proprio in quella casa, nel 1865, venne celebrata la prima Santa Messa del Giappone moderno. Il divieto al culto cattolico fu abolito solo nel 1895.

martedì 15 agosto 2023

La Chiesa di Maria Lanakila a Lahaina risparmiata dal fuoco

Un recente devastante incendio ha ridotto in cenere le case di Maui [qui] nelle Haway lo scorso 11 agosto. Il solo edificio rimasto in piedi e senza danni è l'unica parrocchia dell'isola di Maui che celebra la messa tradizionale a Lahaina, la 2a, 3a e 4a domenica del mese. Molti sacerdoti della FSSP e dell'ICRSS hanno visitato quella comunità tradizionale. Un "simbolo di speranza" per la gente del luogo (e non solo).

Regina in coelum Assumpta, ora pro nobis!

Regina in coelum Assumpta, ora pro nobis!
Buona Festa dell'Assunta a tutti!

Per ricordare l'Assunta, riprendo, come d'abitudine, questa bellissima immagine di Tiziano che, nel 2011, campeggiava nello splendido Simposio Mariologico [qui], organizzato dai Francescani dell’Immacolata a Frigento, sull’Assunzione di Maria:
Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra  (resoconto dal link sopra).

Colgo l'occasione per tornare alla conferenza su Maria Corredentrice, tenuta da par suo in quel Simposio da Mons. Brunero Gherardini, di cui vi ripropongo l'ascolto.
Repetita iuvant, per i lettori abituali e per chi ci legge solo adesso.

lunedì 14 agosto 2023

Giornata mondiale della profanazione

Chi ha progettato la GMG ha deciso di imitare non i Magi che hanno donato al Signore oro, incenso e mirra, ma i Corinzi che hanno continuato sconsideratamente la loro “agape”, non discernendo il Corpo e il Sangue del Signore. In foto gli "ostensori" della GMG pensati da vescovi e cardinali, una delle gravi mancanze di rispetto per le Sacre Specie alla GMG di Lisbona [vedi anche]: la risposta dei giovani non è stata tutta beota e indifferente.
La ragazza inginocchiata con il vestito bianco? Questa sono io. Ci sono così tante opinioni, teorie e accuse intorno al viaggio mondiale della gioventù, che ho voluto dare il mio contributo; perché ci sono stato e ho vissuto in prima persona questo episodio, che ora sta diventando virale. Cos'è successo?

Sabato sera il Viaggio Mondiale della Gioventù è stato un palcoscenico di lode e adorazione al Campo della Grazia. Io e i miei amici stavamo tornando dalla cerimonia quando abbiamo visto delle grandi scatole grigie su un tavolo. C'erano due o tre persone che pregavano con loro, il che mi ha confuso. Non sapevo perché stavate pregando e nemmeno la mia amica. Mi sono avvicinato a una delle signore e lei ha detto: "Gesù. Gesù è lì dentro. " (riferendosi alle scatole grigie)

Legittime insorgenze e oscure infiltrazioni

L'articolo è datato, ma le argomentazioni ben calibrate di Piero Vassallo sono importanti per conoscere sempre meglio le cause prossime e remote della crisi attuale. Non ci si stancherà mai di rammentare l’insidia in agguato fra le righe della trans-politica, e del qualunque discorso pronunciato da tradizionalisti a mezzo servizio. Da Guénon a Zolla fino agli anti-abortisti in questi giorni ruggenti a corrente alternata, la dolorosa storia dei rapporti tra cattolici e infiltrati rammenta la gravità dei danni, che può procurare l’incauta apertura agli esoterici “amici”. Tuttavia il fatto che ci siano interventi di personaggi sedevacantisti nelle vicende di cui si parla non ha nulla a che fare con la nostra appartenenza all'unica Chiesa di Cristo, al momento di molto oscurata nella sua parte visibile.

Legittime insorgenze e oscure infiltrazioni
di Piero Vassallo
Gennaio 24, 2015

Nei primi anni Sessanta l’iniziato torinese Elemire Zolla (1926-2002), esteta raffinato ed estremo, lanciandosi all’assalto delle mitologie progressiste e operaiste circolanti nelle cellule e nei cineforum impegnati, ottenne da ammirati/infatuati baroni cattolici una cattedra universitaria, che gli consentì di influire nella gestione di due importanti case editrici, Borla e Rusconi.

Nessuno osava opporsi seriamente al fascino sottile di uno scrittore autorevole e incensato in alto. Certamente non il giovane collaboratore della rivista Renovatio, che, nel 1967, ricevette, dal direttore, il compianto don Gianni Baget Bozzo, l’incarico di recensire favorevolmente un saggio del prestigioso Zolla.

Il redattore cominciò a leggere, a prendere appunti e a cercare espressioni adeguate alla stima cattolica dovuta al brillante contestatore del materialismo e della martellante/soffocante cultura progressista.

In treno verso il nulla, stranieri a casa propria / Alcune concause

Nel primo articolo Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e filosofo di Bisceglie, racconta la società omologata dei giovani di oggi: il branco che fa sentire più forti, ma tutti apatici e privi di obiettivi. Nel secondo articolo, Roberto Bonaventura, artista napoletano, stila un elenco esaustivo delle responsabilità degli ecclesiastici attuali (certamente non le uniche ma le più incisive sul piano spirituale) circa le cause del degrado generale. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

“In treno verso il nulla, stranieri a casa propria” 
di Marcello Veneziani

L’altra sera ho preso un treno locale tra Foggia e Bari. Ero nella mia terra, dovevo raggiungere il mio paese natale, ho preso l’ultimo regionale della sera. Non ero in prima classe, non leggevo Proust, non ero tra lanzichenecchi, come era capitato ad Alain Elkann ed ero curioso di chi mi stava intorno. Ero l’unico anziano in un treno zeppo di ragazzi, pendolari della movida, che si spostavano per andare a fare nottata in paesi vicini. Ero su una tratta che un tempo mi era famigliare, ma mi sono sentito straniero a casa mia. No, non c’erano stranieri sul treno, come spesso capita nei locali. Ricordo una volta su un locale, ero l’unico italiano tra extracomunitari, in prevalenza neri, con forte disagio perché ero pure l’unico ad avere il biglietto. Stavolta invece ero tra ragazzi dei paesi della mia infanzia e prima giovinezza, eppure mi sentivo più straniero che in altre occasioni.