Per onorare la Festa dell'Assunta ripropongo un filmato già pubblicato anni fa che faccio riemergere dai molti contenuti che restano purtroppo dimenticati (tranne che si abbia la pazienza di spigolare usando il motore interno) finché non riuscirò a completare il lavoro di recupero e sistematizzazione dei testi nel sito in corso di elaborazione. Mi commuove profondamente riascoltare il mio amato indimenticato maestro. Qualche commento a braccio (poiché è una registrazione dal vivo) o qualche scambio con il pubblico, danno la misura dell'equilibrio, della serenità di questo teologo eccezionale.
Intervento di mons. Brunero Gherardini sull’Assunzione di Maria al cielo: Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra
Il magistero pontificio illumina la profonda unione di Maria con il suo Figlio divino: rinunciò ai suoi diritti materni a favore dell’immolazione del Figlio. Perciò, ben a ragione diceva Benedetto XV, Maria con Cristo ha redento il genere umano. L’uomo ha meritato la vita eterna in virtù della grazia di Cristo. Maria, in modo singolare, ha meritato anche la glorificazione anticipata del suo corpo.
«Questa questione – ha detto il Card. Burke nel suo indirizzo di saluto –, sarà esaminata dagli illustri professori di questo convegno». Si tratta del Convegno organizzato dai Francescani dell'Immacolata, tenuto a Frigento, dal 13 al 15 settembre 2011.
La prima conferenza è stata tenuta da Mons. Brunero Gherardini, dal titolo Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra. Riflessione sul fondamento del dogma cattolico.
In primis, Gherardini ha precisato che è opportuno distinguere mediazione da corredenzione. La corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto corredenzione consociativa, che richiama la consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII.
Gherardini vede nella maternità divina di Maria, in quanto primo principio della mariologia (principio di analogia che unisce in unità e armonia tutte le verità mariane), il fondamento ultimo di ogni prerogativa mariana, sicché Maria Madre di Dio è la Corredentrice assunta in cielo o si potrebbe dire anche che l’Assunta è la Madre di Dio associata pienamente al Figlio. Per Gherardini «Maria è una dilatazione del Figlio, un prolungamento del Figlio». Tutto quanto è in Cristo si riversa in Maria: ecco la ragione ultima della sua Assunzione.
Aggiungo che ognuna delle verità mariane professate dalla Chiesa è ben distinta dall'azione unica, umano-divina, compiuta da Cristo Signore. È a Lui solo infatti, il Verbo incarnato, che appartiene tutta la pienezza della divinità.
Per Approfondire: P. Stefano M. Manelli FI. Maria Corredentrice nella Sacra Scrittura
14 commenti:
15 agosto
Maria è assunta in cielo
«L'essenza e l'azione di Maria è la mediazione: tra Dio e il mondo, tra Cristo e la Chiesa, tra spirito e carne, tra i due modi di esistenza ecclesiale, tra il mondo dei santi e quello dei peccatori.
Ella si trova a tutti i crocevia, per indicare la strada».
(Hans Urs Von Balthasar)
Una donna tra il Padre e il Figlio.
Perché il Figlio potesse obbedire e farsi piccolo, ci volle un’obbedienza umana.
Un’accettazione, colma di desiderio e di attesa.
Perché aveva ereditato, nel sangue, l’attesa dei millenni.
La figlia di Sion fatta madre degli uomini, ma figlia nel Figlio.
Come noi.
E perché un Dio-bambino resta bambino, ed ha bisogno di una madre.
Così oggi risplende per sempre la nostra natura,
in lei che ha generato Dio.
Nella sua ardita obbedienza.
Per noi, ancora in cammino.
Lei, “che in sé cela mille strade, cammini
terreni, come di carne è il suo bimbo”.
Tanti quante sono le storie degli uomini.
Mentre custodisce nel cuore la preghiera dei secoli.
E oggi la nostra.
ASSUNZIONE DI MARIA
Che interessa nell'Assunzione della Vergine è il punto d' arrivo - vi pare? -, il cielo, parola che a noi serve per indicare l'altro mondo, l'altro ordine, quello di Dio. Il punto d'arrivo. Se c'è una cosa sottolineata nel mistero dell'Assunzione, è il punto d’arrivo: l'altro mondo. E con questo ecco l'insegnamento: questa Assunzione della Vergine, mettendo in risalto il punto di arrivo, ci ricorda che noi, non vedendolo questo ordine – se lo vedessimo moriremmo subito, allo stesso con cui uno che pretendesse di fissare il sole a mezzogiorno per un'ora non resisterebbe e diventerebbe cieco –, quest’ordine, questo mondo, noi, non vedendolo, noi siamo però per tutta la vita accanto a questo mondo e siamo sulla soglia di questo mondo. Aver presente questo è vivere ad un modo; non avere presente questo è vivere ad un altro modo...
Forse un giudizio più serio, una maggiore avvedutezza nel valutare le cose di questo mondo, forse una certa serietà indotta tra la confusione spirituale, ci aiuterà a ricordarci con la orazione e la grazia del Signore che siamo sulla soglia di un altro mondo, il quale ci attende, il quale giustifica tutta la nostra vita, perché di essa ricorda che vale soltanto se è capace di produrre meriti giustificabili davanti a Dio.
(card. G. Siri, Vespri della festa dell’Assunzione, 1981)
Allelúia, allelúia.
Assumpta est María in coelum: gaudet exércitus Angelórum. Allelúia.
Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo: ne giubila l’esercito degli Angeli. Alleluia.
https://sardiniatridentina.blogspot.com/2017/08/assunzione-della-beata-vergine-maria.html
https://www.youtube.com/watch?v=e1l4yb6xVnY
Andrò a vederla un dì
Buona Festa dell'Assunta a tutti!
Affidandole tutte le anime, insieme alle gioie ai dolori e alle speranze che ci portiamo nel cuore.
La solenne definizione dell'Assunzione di Maria
«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica.
Affinché poi questa Nostra definizione dell'assunzione corporea di Maria vergine al cielo sia portata a conoscenza della chiesa universale, abbiamo voluto che stesse a perpetua memoria questa Nostra lettera apostolica; comandando che alle sue copie o esemplari anche stampati, sottoscritti dalla mano di qualche pubblico notaio e muniti del sigillo di qualche persona costituita in dignità ecclesiastica, si presti assolutamente da tutti la stessa fede; che si presterebbe alla presente, se fosse esibita o mostrata.
A nessuno dunque sia lecito infrangere questa Nostra dichiarazione, proclamazione e definizione, o ad essa opporsi e contravvenire. Se alcuno invece ardisse di tentarlo, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati apostoli Pietro e Paolo.
Dato a Roma, presso S. Pietro, nell'anno del massimo giubileo 1950, 1° novembre, festa di tutti i santi, nell'anno dodicesimo del Nostro pontificato.
http://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/apost_constitutions/documents/hf_p-xii_apc_19501101_munificentissimus-deus.html
Tra le molteplici riflessioni ispirate da questa bellissima festa mariana, ne propongo una sulla dignità della nostra corporeità.
Se pensiamo alla regola di vita di alcuni grandissimi santi come Paolo, Benedetto e Ambrogio (non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me; nulla anteporre a Cristo; tutto è Cristo per noi), Maria Santissima li ispira e li precede con il Magnificat e la frase lapidaria pronunciata a Cana:"fate quello che vi dirà".
Siamo in presenza non di "spiritualisti disincarnati", come qualche malintenzionato potrebbe pensare, ma di anime profondamente capaci di portare Cristo, averlo nel cuore, amarlo e vivere di Lui. Una mamma lo fa all'ennesima potenza.
La donna della quale Dio preannunciò la stirpe che avrebbe schiacciato il capo all'astuto serpente cagione del disordine nel creato, l'Immacolata Concezione che la genera al tempo opportuno, la giovane piena di grazia, inaugura l'incarnazione pronunciando il proprio sì all'annuncio angelico: diventa madre di Dio restando sempre vergine. Ed ecco la mediazione di grazie (Cana), la presenza sotto la croce a ricevere altri figli ("ecco tuo figlio") e il dolore che corredime l'umanità. Poi, nella gloria, l'assunzione anche del corpo, lei in Cielo come nostra avvocata (titolo che la associa ulteriormente allo Spirito Santo paraclito) e Regina delle schiere angeliche e dei santi. Se contate bene sono le dodici stelle che la incoronano: tre venute dall'eternità, tre per l'incarnazione, tre per la redenzione e tre per l'eternità in Cielo.
Così il cielo e la terra sono riunite, il corpo, con la sua sensibilità, una sensibilità di madre, sente tutta la gioia, la dolcezza e il dolore del pellegrinaggio terreno in cui siamo chiamati a scegliere, in anima e corpo, di "fare quello che ha detto Gesù".
Non è per "spiritualisti disincarnati", ma per gente con un corpo a volte affaticato e provato, comunque capace di portare la croce, di compatire e commuoversi, di consolare le altre creature che il tempo di prova ci mette accanto per saggiare quanto veramente ci interessino le parole di San Paolo, Sant'Ambrogio, San Benedetto e di Maria Santissima.
Poi ci sono i "concretoni". Quelli solo del fare, ormai con un orizzonte spirituale così basso da vedere solo organizzazioni e pilotare delibere, maneggiando commissioni. E' paradossale che siano molto affini a quel protestantesimo che non apprezza troppa venerazione ai santi e non attribuisce importanza alle opere, bastando la fede a coprire anche quei peccati da cui non si vuole uscire, perché la grazia di Dio non trasforma nulla, ma copre solo di pietosi veli i nostri no a chi vorrebbe che facessimo altro.
I concretoni sono pragmatici, pane al pane e vino al vino (che restano sempre e solo pane e vino), senza adorare, senza inginocchiarsi davanti alla Presenza Reale. Loro sono molto sensibili verso i poveri di cose materiali, al punto da favorirne l'aumento, visto che poi gestiscono i fondi che ricevono per poterli servire (ma non era "non sappia la tua mano destra che cosa fa la sinistra"?...). I concretoni guardano alle situazioni, agli "amori" che sbocciano tra le creature, d'ogni ordine e grado, senza lasciarsi "condizionare da rigidità e dogmi"... Arrivano a dire persino che non ci sarà giudizio e hanno pure una certa logica, avendo abolito il peccato (tranne quelli dei politici che non apprezzano).
Ecco che il corpo cdi Maria che sale in cielo con la sua anima ci dice che questa nostra corporeità e tutte le sensibilità che ha sono sommamente importanti. Hanno un destino in Cielo, per chi incarna Cristo. A Fatima dei bambini hanno visto anche un altro destino. Non è una minaccia, ma una concreta possibilità, che esiste e non è vuota.
https://www.ricognizioni.it/allimmigrazionismo-al-pansessualismo-stupidario-alleuropea/
"...Tuttavia è bene precisare che l’UE, al centro della propria teologia, non potendo permettere la libertà di pensiero, che è la grande nemica del potere totalitario, e puntando tutto sulla libertà dei costumi, al vertice dei “valori” citati ha posto l’omosessualismo istituzionalizzato, che meglio di ogni altro serve ad atomizzare la società, contenere la demografia, eliminare le identità costruite sulla continuità delle generazioni e delle tradizioni famigliari laddove la sostituzione razziale distrugge quelle ambientali, linguistiche e religiose...
Ecco perché i corsi di iniziazione precoce alla sessualità senza frontiere compresa quella omosessuale e controfamigliare arrivano gratuitamente alle scuole italiane con relativo ingaggio dello stuolo gratificato e grato di psicologhe/i, ginecologhe/i, operatori sanitari ULSS, tutti topi che saltellano intorno al formaggio spedito da Bruxelles. Gli stessi che possono sveltire il lavoro distruggendo le famiglie già esistenti con l’“affido” dei bambini agli omosessuali accoppiati o no per un apprendimento più rapido, e si pendono due piccioni con una fava...
Tutte le perversioni alimentate dalla ideologia ufficiale della UE, rientrando nell’orbita nobilitante dei diritti che non hanno nulla a che fare col diritto, diventano anche umanitarie e rientrino nel programma politico di chi ha abbracciato le relative premesse ideologiche. Più sorprendente è che quelle premesse siano servite alla chiesa per realizzare la propria apostasia dal cattolicesimo dopo duemila anni di onorato servizio. Così gli apostati libertari e libertini della chiesa cattolica, appassionati di avanspettacolo carioca al pari del loro comandante in capo, sono impegnati nella omologazione universale alla laicità postribolare...
Insomma i collaborazionisti nostrani, insieme alla fede nel vassallaggio europeistico, insieme all’odio per la sovranità e la identità nazionale richiesto dalla dittatura globalista europea, sfoggiano con orgogliosa sicurezza tutte le aberrazioni del non pensiero che da Bruxelles viene riproposto senza tregua in innumerevoli direttive, raccomandazioni, risoluzioni, relazioni, tutte più o meno demenziali ma regolarmente votate dagli organismi competenti, rappresentativi e no...
Per di più si autodefiniscono antifascisti, che vuol dire essere nemici di ogni dissenso e opposizione alle politiche comunque altamente democratiche, morali ed umanitarie decise in alto loco e propagandate dalla ben remunerata e oleata cassa di risonanza mediatica. E si capisce tanta devozione totalizzante, dal momento che costoro, dopo avere tradito il comunismo quando è apparso meno abbillé, insieme alla vera fede cattolica, e sposato il neoliberismo d’assalto, se questo fosse sconfitto non saprebbero dove andare...
L’opera di Pio XII
Era serbato a Pio XII l’onore di coronare questa lenta penetrazione della verità dogmatica. Agli inizi del suo pontificato, fissando la festa del Cuore Immacolato di Maria nel giorno ottavo dell’assunzione, il sommo pontefice incoraggiava una devozione, che è condizionata all’attuale esistenza nella gloria del corpo glorioso della Madonna. Il passo decisivo fu compiuto nel 1946, quando Pio XII inviò a tutti i vescovi del mondo cattolico un questionario sulla fede nell’assunzione corporale di Maria e sulla opportunità di una definizione. Le risposte furono quasi tutte favorevoli e costituivano una testimonianza moralmente unanime della Chiesa universale in favore della verità dogmatica dell’assunzione. II 14 agosto 1950, il sommo pontefice annunciava che, per coronare l’anno giubilare, avrebbe solennemente proclamato il dogma mariano e fissava la cerimonia al primo novembre, nella festa di Ognissanti. Pensiero ammirabile, che associava la Chiesa trionfante alla gioia dei cattolici del mondo intero, accorsi in folla per applaudire al trionfo di Maria.
L’ammirabile continuità nell’attaccamento della Chiesa alla dottrina dell’Assunzione è una delle testimonianze più belle della sua vita collettiva e degno di nota è il fatto che tale attaccamento fu mantenuto, nelle ore più critiche, nell’affermazione discreta ma equilibrata della liturgia romana. Dopo il secolo VII, la Chiesa d’Occidente celebrò sempre l’assunzione corporale di Maria e tale celebrazione fu lo strumento provvidenziale che fissò sempre maggiormente la luce divina nello spirito dei pastori e dei fedeli. Cantando nell’allegrezza Assumpta est Maria in coelum il loro pensiero correva d’istinto alla gloria totale di Maria. Essi non si ponevano questioni critiche, né si chiedevano se il trionfo era dell’anima soltanto; essi vedevano levarsi nella gloria Maria, la Madre di Dio, madre nel suo corpo e madre nella sua anima.
Irina 9:58
Regina in coelum Assumpta, ora pro nobis!
una pagina da incorniciare. Ancora e sempre grazie Mic
Auguri di una Santa solennità dell'Assunta a Mic ed a tutti gli amici/che di questo favoso blog ( che la Madonna ce lo conservi a lungo).
Palestrina, Missa Assumpta est Maria in caelum.
https://www.youtube.com/watch?v=IksdCSgB--g
Composta da Palestrina e tenuta in serbo per la proclamazione del Dogma dell'Assunta .
Corredenzione e mediazione di Maria Santissima - ottima spiegazione di mons. Gherardini
Dunque: la "corredenzione" solo durante la sua vita terrena, in quanto partecipante, nel
suo ruolo, all'opera di redenzione del Figlio. La "mediazione", per tutte le grazie, solo dopo la sua Assunzione in Cielo.
La redenzione si può svolgere solo sulla terra, in quanto opera tra gli uomini in questo mondo, che costituiscono il soggetto da redimere, salvare dal peccato. Alle nozze di Cana, consigliando Gesù ad iniziare l'opera di redenzione con un miracolo, Maria si "associa" a quest'opera, restando sullo sfondo, ovviamente. La corredenzione di Maria non è da porsi sullo stesso piano della redenzione, opera esclusiva del Redentore. Si trova in posizione necessariamente sussidiaria, ausiliare (Madonna del Buon Consiglio, del Buon Soccorso...).
In Cielo, Maria invece si fa portatrice presso il Figlio delle nostre richieste di grazie e di aiuto. Si potrebbe forse dire: come ha "mediato" tra il Cielo e la Terra accettando di diventare Madre del Verbo incarnato - incarnatosi solo grazie a lei, che lo ha costruito come uomo nella sua carne; così continua essa a "mediare", ma tra la terra e il Cielo, una volta assunta in Cielo, a mediare in senso ovviamente solo spirituale ed anzi del tutto sovrannaturale.
T.
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