Son passati 6 anni dal 28 febbraio 2013 e, per via dei processi innescati dal successore del Papa abdicante e dei loro effetti concreti, ci sembra di aver attraversato un'era geologica.
Ho raccolto qui l'indice dei principali articoli pubblicati da allora, che costituiscono il diario in diretta dell'accaduto e delle molteplici chiavi di lettura che ci si imponevano.
E dunque ve lo ripropongo oggi, estraendo i link ad alcune riflessioni significative che non hanno perso di attualità, visto che manca il dibattito su quanto di anomalo e anche di inedito è collegato all'abdicazione di Benedetto XVI e alle sue modalità non motivate né codificate canonicamente e teologicamente, secondo il più autentico spirito conciliare - quello che mons. Brunero Gherardini chiamava il gegen.Geist=contro spirito1 -, ancorato ad una prassi che rischia di diventare arbitrio, senza che ci sia più nessuno per sancirlo.
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1. Lo "spirito del Concilio" viene denunciato dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Joseph Ratzinger, sostenitore dell’ermeneutica della continuità con il passato «in una sorta di mai interrotta autoriforma», e in esso scorse gli estremi di un «gegen-Geist», ovvero «contro-spirito». Le due pubblicazioni di mons. Brunero Gheradini - il discorso da fare e il discorso mancato - «hanno in comune con l'ermeneutica ratzingeriana la rilevazione ed il rifiuto del gegen-Geist, se per esso si intende quell'assurdo giudizio sul Vaticano II che avrebbe messo a tacere più di venti secoli di storia ed avrebbe dato voce ad un modo sostitutivamente e costitutivamente altro rispetto all'intero corso della Tradizione ecclesiastica, oltre che al contenuto integrale di essa. Le due pubblicazioni tuttavia non assumono l'idea che quel gegen-Geist avrebbe cancellato radicalmente o avrebbe tentato di farlo, il vero "spirito" del Concilio. Si chiedono, anzi paradossalmente e provocatoriamente se l'autentico "spirito" del concilio non abbia praticamente colluso con il "contro-spirito". (v. Il discorso mancato, pag.25)»