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lunedì 31 maggio 2021

I 'Guerrieri del Rosario'. Continua l'Operazione Assalto al Cielo del 1° di ogni mese col Cardinale Burke

Domani 1 giugno, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa alle ore 7:00am (ora locale) a Roma e, dopo, pregato il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
Per ricevere il link per collegarsi in streaming qui. In differita qui.
Poiché spesso il Cardinale celebra la Santa Messa nel rito Antico, una buona edizione dell'Ordinario della Messa (parti invariabili) può essere scaricata qui.
Ricordiamo le parole di Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ».
Alle intenzioni sotto elencate, aggiungiamo la richiesta di protezione dalle forze oscure - ed anche dalla recente pandemia e dalle gravi ripercussioni spirituali,  antropologiche nonché geopolitiche - che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese, l'Europa e il mondo intero. Anche in questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Migliaia di Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.

Giovedì 3 giugno Corpus Domini: Santa Messa solenne in Sant'Anna al Laterano

Nella Festa di S. Maria Regina, chiusura del mese di Maggio, sono a ricordarvi l'imminente Solennità del Corpus Domini che giovedì prossimo, 3 giugno, nella Chiesa di S. Anna al Laterano alle ore 16, avremo la gioia di celebrare.
La Messa sarà cantata per onorare anche con la solennità l'immenso dono che il Signore ci ha fatto con l'Eucaristia. Il giorno è lavorativo ma per chi potrà sarà di grande frutto poter partecipare, sarà anche un atto pubblico di Fede nel Signore realmente presente nell'Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nel giorno stabilito dalla tradizione della Chiesa.
Oremus ad invicem, ci esorta il nostro sacerdote.

Mons. Viganò al summit di Venezia: "Chi presiede la Chiesa è marionetta nelle mani del burattinaio"

Intervento dell'Arcivescovo C.M. Viganò in occasione del primo Festival in ricordo di mons. Antonio Livi. Venezia: "Chi presiede la Chiesa è marionetta nelle mani del burattinaio". Un poderoso affresco della realtà, i cui aspetti politici ed ecclesiali sono strettamente interconnessi, che parla alle coscienze libere e coraggiose al fine di coagulare intorno ad una parola di verità tutti gli uomini che non intendono arrendersi al dilagare dell'iniquità che già ora avvolge tutti gli angoli della Terra dopo avere infiltrato in profondità i vertici della Chiesa. Insieme alle esortazioni per farvi fronte. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

STAT VERITAS
Great Reset: l’ultima grande menzogna

Lazare, veni foras!
Gv 11, 43
QUESTO primo Festival di Filosofia1 è intitolato a Mons. Antonio Livi, del quale tutti conserviamo un caro e grato ricordo, tanto per la testimonianza di fede quanto per la rara erudizione nelle discipline teologiche. Al dotto Prelato romano mi unisce in particolar modo il percorso di “conversione” alla Tradizione, che lo portò, alcuni anni prima di me, all’assidua celebrazione della veneranda Liturgia apostolica, in perfetta coerenza con la dottrina nella quale egli era versatissimo. Entrambi ci siamo trovati a riscoprire i tesori della Messa della nostra Ordinazione, con la consolazione di ritrovare nella sua pienezza il nostro Sacerdozio. Se oggi vogliamo ricordare degnamente Monsignor Livi, penso non possa esser trascurata la Scuola del “Senso Comune” di cui egli fu iniziatore, e che in questo momento rappresenta un’occasione di approfondimento della realtà presente, dei grandi rivolgimenti di quest’anno, della cosiddetta pandemia e, più in generale, della crisi in cui si trovano il mondo e la Chiesa. La mancanza di “senso comune” nei singoli ha reso in gran parte possibile questo assalto contro Dio, contro la Chiesa e contro il genere umano rappresentato dal Great Reset e dall’ideologia che esso esprime. L’irrazionalità, l’abdicazione della ragione, l’annichilimento del giudizio critico e la negazione dell’evidenza sono il vero virus pandemico del nostro tempo, che nella ribellione a Dio manifesta un delirio di onnipotenza e nella follia collettiva la giusta nemesi di questa sfida sciagurata. San Paolo ci esorta ad una fede razionale, al rationabile obsequium (Rom 12, 1), in cui fede e ragione, come due ali, ci fanno ascendere alla contemplazione della Verità, ossia a Dio stesso. Così il monito dell’Apostolo comporta anche una salutare distanza dalla mentalità mondana: nolite conformari huic saeculo (Rom 12, 2), un monito che oggi sentiamo di condividere particolarmente, dinanzi alla follia del mondo. Ringrazio pertanto tutti voi, ed in modo particolare il caro Professor Francesco Lamendola, l’organizzatore del Convegno, Andrea Cometti, gli illustri relatori – tra i quali scorgo non pochi volti amici – e i moderatori. Se avete già avuto modo di ascoltare il mio intervento dello scorso 15 Maggio alla Confederazione dei Triarii [qui], noterete che esso costituiva un abrégé di quanto mi appresto a dire più diffusamente. Spero che il video di oggi sia oggetto della medesima furia censoria da parte di YouTube, perché il precedente, dopo la sua rimozione, è stato diffuso e visto da ancor più persone, anche grazie al giusto clamore suscitato dal bavaglio del mainstream.

Luigi Einaudi e la tradizione cristiana in una pagina dimenticata del 1945

Le parole che seguono sono state vergate da Luigi Einaudi – liberale, primo presidente della Repubblica Italiana – nel 1945 quando ricopriva l’incarico di governatore della Banca d’Italia, in prefazione al volume di monsignor Pietro Barbieri ‘L’ora presente alla luce del Vangelo’. Durante l’occupazione tedesca di Roma mons. Barbieri si era dato molto da fare nell’aiuto e nell’ospitalità a non pochi esponenti dell’antifascismo. A liberazione avvenuta, aveva fondato la rivista «Idea» a cui anche Einaudi saltuariamente collaborò e – tra il 1944 e il 1945 – aveva tenuto ogni domenica una trasmissione radiofonica durante la quale leggeva e commentava il vangelo del giorno: in quel libro erano raccolte, appunto, queste conversazioni domenicali.

Luigi Einaudi contro la Messa in volgare
DISSENTO PROFONDAMENTE da coloro i quali desiderano che le ceri­monie religiose siano rese più moderne, che non solo la spiegazione del Vangelo e le prediche si tengano, come già accade, nella lingua del paese; ma che anche la messa sia celebrata in volgare e che in volgare si risponda e si canti ogni qualvolta le regole liturgiche comandano l'uso della lingua latina. Si dice: tutte le cerimonie religiose della Chiesa cattolica sono manifestazioni di una unità di propositi e di opere, per cui i fedeli, insieme convenuti, rendono testimonianza della loro comunione in Cristo e della volontà di vivere insieme in purezza di pensieri e in letizia di opere buone, ubbidendo agli insegnamenti dell'Uomo-Dio che si è sacrificato per redimere in eterno l'umanità, dal peccato ed innalzarla al cielo. Se così è, perché nascondere il pensiero divino dietro il sipario di parole incomprensibili alla più parte degli uomini viventi, delle anime semplici, alle quali una lingua, morta da millenni non dice nulla che commuova e trascini?

domenica 30 maggio 2021

Dominica Sanctissimæ Trinitatis

Nel Rito antico il Tempo di Pasqua si chiude con il Sabato seguente la Pentecoste, cioè ieri, mentre oggi si celebra la Solennità della Santissima Trinità, che può essere degnamente celebrata proprio nella pienezza della Rivelazione compiutasi nella Pentecoste e che si continua a celebrare, appunto, nell'ottava successiva. Vogliamo ricordarla con dom Prosper Guéranger di cui trovate il testo di seguito. 
Chi vuole, può trovare questa meditazione sull'Icona di Rublev.

Festa della Santissima Trinità
Introitus: Tob 12:6. - Benedícta sit sancta Trínitas atque indivísa Unitas: confitébimur ei, quia fecit nobíscum misericórdiam suam ~ Ps 8:2 - Dómine, Dóminus noster, quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra! ~ Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen ~ Benedícta sit sancta Trínitas atque indivísa Unitas: confitébimur ei, quia fecit nobíscum misericórdiam suam
Ragioni della festa e della sua tarda istituzione.

Abbiamo visto gli Apostoli nel giorno della Pentecoste ricevere lo Spirito Santo e, fedeli all'ordine del Maestro (Mt 28,19) partire subito per andare ad ammaestrare tutte le genti, e battezzare gli uomini nel nome della Santissima Trinità. Era dunque giusto che la solennità che ha per scopo di onorare il Dio unico in tre persone seguisse immediatamente quella della Pentecoste alla quale è unita da un misterioso legame. Tuttavia, solo dopo lunghi secoli essa è venuta a prender posto nell'Anno liturgico, che si va completando nel corso del tempo.

Tutti gli omaggi che la Liturgia rende a Dio hanno per oggetto la divina Trinità. I tempi sono per essa così come l'eternità; essa è l'ultimo termine di tutta la nostra religione. Ogni giorno ed ogni ora le appartengono. Le feste istituite per commemorare i misteri della nostra salvezza finiscono sempre ad essa. Quelle della Santissima Vergine e dei Santi sono altrettanti mezzi che ci guidano alla glorificazione del Signore unico nell'essenza e triplice nelle persone; quanto all'Ufficio divino della Domenica in particolare, esso offre ogni settimana l'espressione formulata in modo particolare, dell'adorazione e dell'omaggio verso questo mistero, fondamento di tutti gli altri e sorgente di ogni grazia.

sabato 29 maggio 2021

Il grande divario dei conservatori

Interessante il punto di vista della FSSPX. Vi leggo la conferma della mia accorata conclusione in occasione del nuovo recente allarme sul Rito antico, che riporto in nota(1) e della mia ricorrente affermazione, nelle varie occasioni contingenti, sui 'bachi' presenti nei documenti conciliari, diventati dapprima fessure ed ora una voragine... anche per effetto del totale rifiuto di dibattito nei confronti di un concilio nato come pastorale ma assurto a super-dogma intoccabile, tranne che in seguito ad una maggiore nuova consapevolezza e alle coraggiose prese di posizione di mons. Viganò ed agli interventi che hanno suscitato [qui]. Sulla complessità della situazione richiamo ad una sintesi [qui].

Il pontificato di papa Francesco ha visto aumentare costantemente il numero dei "conservatori".
Per "conservatori" dobbiamo intendere i cattolici che non sono pronti a svendere la fede cattolica, che sperano in un rinnovamento o in una fioritura della Chiesa in questo mondo secolarizzato e che sono sinceramente ansiosi di vedere il corpo mistico crescere attraverso nuove conversioni. In altre parole, quelli che hanno mantenuto lo spirito cattolico.
Ma questi conservatori vogliono allo stesso tempo seguire tutte le riforme generate dal Concilio Vaticano II. Il che sembrava loro possibile, con qualche aggiustamento, fino a papa Francesco.

Tuttavia, dall'inizio di quest'ultimo pontificato, e in particolare in alcune occasioni - come i due sinodi sulla famiglia [vedi], l'esortazione post-sinodale Amoris laetitia [vedi], il sinodo per l'Amazzonia e soprattutto il suo Instrumentum laboris [vedi], o il documento sulla Fratellanza umana [vedi] - i conservatori si sono sentiti sempre più in difficoltà.

Preghiera di riparazione per l’uccisione e lo sfruttamento dei bambini non nati

Iniziativa alla quale aderiamo toto corde, su invito di Mons. Athanasius Schneider che vi ha collaborato. Ci uniremo in preghiera lunedì 31 maggio in cui  si ricorda la visita di Maria alla cugina Elisabetta e Giovanni esultò nel grembo della Madre percependo la presenza del Signore nel grembo della Vergine.  Mentre la nostra incessante preghiera ed offerta continueranno  a salire al cielo per tutte le necessità e le croci  di questo nostro tempo. 

Preghiera di riparazione per l’uccisione
e lo sfruttamento dei bambini non nati

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Tu sei l’origine unica e indivisibile della creazione della vita umana. Dal primo momento della sua esistenza, ogni anima umana riflette la Tua immagine. Agli occhi della Tua Divina Maestà, l’umanità oggi è oberata dalla gravissima colpa del genocidio dei bambini non nati, istigato da Satana. “L’omicida fin dal principio”, il maligno, non si accontenta solo di distruggere la vita umana nascente, ma le infligge ulteriori oltraggi e profanazioni sfruttando e commercializzando le cellule e le parti del corpo dei bambini uccisi nel ventre materno, incrementando così la cultura della morte in proporzioni inimmaginabili.
Dio misericordioso, che abbiamo così gravemente offeso, aiutaci a emendare le nostre azioni attraverso atti di penitenza e di riparazione per i molteplici crimini contro la vita. Aiutaci a trasformare i cuori, le menti e le leggi per rispettare, amare, difendere e servire l’inalienabile dignità della vita umana. Aiutaci a porre fine agli omicidi su scala industriale dei bambini non ancora nati, i cui corpi sono violati, trattati come merce e martoriati e a cui viene negato lo stesso rispetto dovuto a qualsiasi altra persona. Aiutaci a dare coraggiosa testimonianza dell’incommensurabile dignità e della santità di ogni bambino nel ventre materno.
Per le mani di Maria Madre di Dio e l’intercessione di Santa Elisabetta e di San Giovanni Battista, in unione all’inesauribile potere espiatorio del sacrificio redentore di Cristo, offriamo alla Tua Maestà questo atto di riparazione. Con cuore contrito e spirito umile, veniamo davanti a te, o Dio, e Ti offriamo i nostri atti di penitenza e di riparazione per questi peccati che gridano vendetta al cielo. Accogli umilmente la nostra supplica e la nostra offerta, e abbi pietà di noi. Amen.
Recitare: Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre
Santa Maria Madre di Dio, Santa Elisabetta e San Giovanni Battista, pregate per noi. [Fonte]

venerdì 28 maggio 2021

Nasce il trans-comunismo col papa cappellano militante

Sta prendendo forma, seppur mutante, un nuovo, vecchio mostro: il trans-comunismo. Un fenomeno globale, non solo italiano. Mettete in fila i seguenti elementi sparsi: 1. l’egemonia mondiale di un comunismo geneticamente modificato, quello cinese, ibridato col mercato globale, rafforzato dalla pandemia e dall’espansione commerciale che sta colonizzando l’Africa e mezzo mondo; 2. lo sbarco in massa di migranti in Occidente, un proletariato mondiale che “non ha patria” – come dicevano Marx ed Engles – e “non ha da perdere che le proprie catene”; 3. il dominio planetario, a partire dagli Stati Uniti, di una ideologia correttiva che vuole abolire la realtà come voleva il comunismo (“abolire lo stato di cose presenti” prescriveva il Manifesto comunista) e sostituirla con una nuova umanità; 4. la ricaduta della biopolitica sui diritti civili, l’ideologia transgender modifica la natura umana e ribalta le identità e le definizioni, a partire dai connotati sessuali.
Infine, se volete, i messaggi di Bergoglio sull’abolizione “morale” della proprietà privata e sulla destinazione comune di tutti i beni: il papa si candida a diventare il cappellano militante del nuovo comunismo terzomondialista. Percorsi diversi ma verso una stessa meta: il transcomunismo. Aggiungo: finita la lotta di classe, perché sono diventati loro classe abbiente di potere, il transcomunismo propone ora la lotta di tasse.

Le quattro tempora di Pentecoste (mercoledì, venerdì, sabato)

Per meglio conoscere l'Anno Liturgico e le sue gemme spirituali. Pratiche abbandonate con il Novus Ordo; ma tuttora vive in chi custodisce la Tradizione. Qui le Quattro tempora di Quaresima. Qui le Quattro Tempora di Avvento e quelle di Pentecoste (precedente) [qui]. Trovate, alla nota 2, un mio vecchio lavoro sul parallelo tra shavuot (che vedete richiamata nella Liturgia del sabato) e pentecoste.

Le Quattro Tempora sono, giusta il rito romano, quattro periodi durante le quattro diverse stagioni (la I settimana di Quaresima per la primavera, l'Ottava di Pentecoste per l'estate, la settimana dopo l'Esaltazione della Croce per l'autunno e la III settimana d'Avvento per l'inverno), durante i quali tre giorni (mercoledì, venerdì e sabato) vengono dedicati a particolari digiuni e preghiere per consacrare a Dio i diversi tempi dell'anno, e specialmente per invocare la protezione sui campi e i raccolti. Queste "solennità rurali", che anticamente erano considerate di origine apostolica, si formano a Roma attorno al III secolo (la tradizione basata sul Liber Pontificalis ne attribuisce l'introduzione a Papa Callisto I; altri, addirittura a Papa Silicio, alla fine del secolo seguente, nell'ambito delle controversie coll'eretico Gioviniano circa l'utilità dei digiuni): in tale epoca esistevano solo tre tempora, e la quarta fu aggiunta in seguito per amor di simmetria: nel pieno V secolo Papa S. Leone Magno riferisce in un sermone l'esistenza di quattro periodi stagionali di digiuno, jejunum I, IV, VII et X mensis (che facendo partire l'anno a marzo, siccome era nell'antico calendario romano, combaciano perfettamente coi periodi attualmente osservati).
D'origine romana quindi, le quattro tempora si sono diffuse nei secoli successivi nel resto dell'Occidente (a Napoli nel VII secolo; in Inghilterra tra VII-VIII; in ambito gallicano nell'VIII; in quello ispanico e mozarabico nel XI; a Milano invece, nel rito ambrosiano, comparvero, con carattere esclusivamente penitenziale e non liturgico, solo attorno al XII secolo).
Attorno al 490 Papa Gelasio prescrisse di conferire le ordinazioni diaconali e sacerdotali nelle veglie notturne dei sabati delle Tempora, pratica spesso ancor oggi osservata.

La missione dei laici nella Chiesa

"I laici devono avere chiara consapevolezza non solo di appartenere alla Chiesa, ma di essere Chiesa" I laici sono chiamati in virtù della Confermazione a condividere l’apostolato della Chiesa, a testimoniare Cristo davanti a coloro che non lo conoscono, a essere profeti e maestri nel mondo incredulo e, insieme al clero, a offrire i loro corpi in sacrificio spirituale [razionale] al Padre celeste: «Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa» (1 Pt 2, 9).

I laici partecipano al sacerdozio universale della Chiesa, in quanto sono tutti membra di Gesù sacerdote; ma non partecipano al sacerdozio ministeriale o gerarchico che proviene dall’Ordine Sacro, in cui c’è una rappresentazione personale di Cristo, come l’offerta del sacrificio eucaristico o l’assoluzione dai peccati. I laici hanno una duplice consacrazione mediante il Battesimo e la Confermazione, che dona loro una certa partecipazione al sacerdozio di Cristo. Il sacerdozio ministeriale o gerarchico, tuttavia, riceve la terza e specifica consacrazione dei sacri ordini. Ci sono quindi due specie di sacerdozio: il primo è esterno ed è riservato al clero gerarchico; il secondo è interno e comune a tutti i fedeli.

giovedì 27 maggio 2021

Il Rito romano antico nuovamente a rischio. Quis custodiet ipsos custodes?

Mentre in Germania si sta consumando uno scisma nell'indecoroso silenzio del Vaticano, giungono conferme di un irrigidimento nei confronti del Rito romano antico da parte di papa e vescovi. Attualmente si starebbe consumando un braccio di ferro tra Dottrina della Fede e Segreteria di Stato.
Le voci che segnalano una revisione restrittiva del Summorum Pontificum sono filtrate dopo la conclusione della recente assemblea Cei e registrano inequivocabili parole del Papa al riguardo. Dalla Francia ne arrivano conferme. Infatti, oltre a MiL [qui], ne ha dato notizia Paix Liturgique nei seguenti termini:
“Poi, una volta che i giornalisti hanno lasciato la sala del dibattito, il Papa ha affrontato un tema che accomuna molti vescovi della Penisola: l'esecuzione del Summorum Pontificum.
Francesco ha confermato la prossima pubblicazione di un documento che è stato sollecitato a scrivere, destinato a "reinterpretare" il motu proprio di Benedetto XVI. La pubblicazione è stata effettivamente ritardata, in quanto il documento sembra aver provocato obiezioni e intoppi, soprattutto da parte del cardinale Ladaria e della Congregazione per la Dottrina della Fede, che sostenevano che avrebbe provocato disordini e opposizioni incontrollabili in tutto il mondo.
Nonostante ciò, la Segreteria di Stato starebbe spingendo per il rilascio del testo, le cui disposizioni essenziali sarebbero le seguenti:

mercoledì 26 maggio 2021

ASSP - Esercizi spirituali per sacerdoti agosto 2021

11° corso Esercizi spirituali per sacerdoti
29 agosto-4 settembre 2021

clicca per ingrandire
Il Sodalizio "Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum" organizza l'11° corso degli esercizi spirituali per sacerdoti, religiosi, seminaristi e giovani in discernimento vocazionale. L'arrivo è previsto nel pomeriggio di domenica 29 agosto. Il Ritiro inizierà alle ore 19,00 della domenica con il canto del Veni Creator e i Vespri. Gli Esercizi si concluderanno col canto del Te Deum e la Benedizione Eucaristica di sabato 4 settembre alle ore 12,00 e il pranzo. Sede degli Es.Sp. sarà la Casa Divin Maestro dei Padri Paolini in Ariccia (RM), Strada Statale 218 km 11.
Quota per la settimana: Euro 400,00
Per informazioni e prenotazioni:
e.mail: amiciziasacerdotale@gmail.com
Predicatore del Ritiro spirituale: S.Ecc. Rev.ma Mons. Antonio SUETTA, vescovo di Ventimiglia-San Remo
Tema: Il sacerdote di fronte alla tentazione della paura
N.B .Si ricorda ai sacerdoti che il Ritiro si svolgerà in assoluto silenzio e le celebrazioni si svolgeranno secondo la Sacra Liturgia latino-gregoriana. Verrà data la possibilità di celebrare la Santa Messa anche nella "forma ordinaria". E' previsto indossare la veste talare o l'abito religioso. Inoltre è necessario portare la biancheria personale per la celebrazione individuale della Santa Messa quotidiana (amitto, camice, cingolo, purificatoio), la cotta, la berretta e il Breviarium Romanum (con i testi dei salmi della Vulgata) per la recita in comune delle Ore canoniche. Grazie.
AD MAIOREM DEI GLORIAM

https://www.youtube.com/watch?v=8kt6ENwIjYs
NB. Per informazioni scrivi al seguente indirizzo di posta elettronica:
amiciziasacerdotale@gmail.com
visita: www.giovanietradizione.org

Il vescovo di Cesena assolve il compito di «sentinella». Alcuni approfondimenti

Pubblichiamo alcuni stralci della lettera che il vescovo di Cesena-Sarsina ha inviato ai fedeli con data 16 maggio 2021, il titolo è «Per amore del mio popolo» e il documento integrale è consultabile sul sito web della diocesi [qui]. Un'altra sentinella [vedi qui - qui]. Dignità della persona e della famiglia; denatalità. Temi basilari sui quali l'ideologia al potere negli ambiti sia civile che ecclesiastico rema contro e di soluzioni adeguate per ora non se ne parla... Per questo non potevo esimermi dall'aggiungere considerazioni di seguito.

[…] Accanto ai problemi creati dalla pandemia, si sono evidenziati, proprio in questi giorni, altri gravi problemi d’indubbia rilevanza sociale. Sento perciò il dovere d’intervenire e di alzare la mia voce «per amore del mio popolo».
Dopo la lunga riduzione, più o meno accentuata, dell’attività pastorale e dell’azione sacramentale, ora è tempo di riprendere con lena. Richiamando le ultime indicazioni, invito tutti, giovani e anziani, a riappropriarsi della vita ordinaria pastorale, naturalmente con le dovute attenzioni. Non dobbiamo avere paura. Ci attendono eventi ecclesiali importanti come la veglia di Pentecoste (22 maggio), il pellegrinaggio mariano al Monte (31 maggio), la festa del Corpus Domini (3 giugno) e la festa di san Giovanni Battista (24 giugno). Le nostre comunità parrocchiali hanno bisogno di ritrovarsi in presenza e, con gradualità, riprendere la vita consueta (celebrazioni delle Prime Comunioni e delle Cresime, campi e centri estivi, attività catechistiche…).
...sollecitato da diversi fratelli e sorelle, sento il dovere di dire una parola chiara su alcuni temi che in questi giorni sono assurti alle cronache e che vorrei porre all’attenzione della comunità diocesana. Sono temi importanti che – benché molto diversi tra di loro – tuttavia fanno tutti riferimento al dono della vita, alla dignità della persona e della famiglia. Sento il bisogno di parlare per esprimere l’amore che anch’io nutro per il mio popolo, affidato alle mie cure pastorali, pensando così di assolvere al compito di essere come la sentinella (cfr. Is 21, 6.8).

martedì 25 maggio 2021

Incongruenze e divisioni nel mondo cattolico anche in rapporto alla pandemia

Se gli organizzatori della Marcia per la vita non avessero allontanato quel manifestante particolare, non lo avremmo notato né rilanciato. Grazie di cuore! Lo apprendo da La scure di Elia e aggiungo alcune puntualizzazioni. 
Ovviamente alla Marcia avevamo aderito anche noi, quanto alle istanze pro-vita, invitando alla manifestazione [qui]; ma purtroppo non possiamo esimerci dalle considerazioni che seguono.
Gli aderenti alla Marcia pro vita in effetti hanno sposato le semplicistiche posizioni del mondo cattolico, a partire dal vertice [qui - qui - qui], sull’utilizzo di vaccini prodotti con linee cellulari di feto abortito anche in riferimento all’attualità del vaccino anti-Covid19.  
Ricordiamo che un cardinale e quattro vescovi fra cui Mons. Athanasius Schneider hanno tuonato contro l’utilizzo di questi farmaci [qui] e altre voci hanno detto la loro [quiqui - qui - qui], dichiarando e argomentando che un cattolico non può in alcun modo partecipare, nemmeno in maniera indiretta e remota, ad un grande crimine contro Dio e contro l’umanità come l’aborto.
Tuttavia, nel caso dei vaccini Covid19 il problema non è solo di ordine morale, in relazione all'uso di cellule fetali, ma riguarda pure l'incognita rappresentata dalle conseguenze (anche a medio/lungo termine), non sufficientemente testate sull'organismo umano, legate all'inoculazione di prodotti concepiti e realizzati nell'ambito delle nuove bio-tecnologie. 
Essi sono impropriamente definiti vaccini, posto che non corrispondono alle caratteristiche dei vaccini propriamente detti usati fino ad oggi, contenenti i virus attenuati, che agiscono conferendo l'immunità attraverso la creazione indotta di anticorpi naturali. I nuovi prodotti, invece, peraltro non adeguatamente sperimentati, sono terapie geniche che agiscono invasivamente sui delicati equilibri del meccanismo di funzionamento delle cellule; un meccanismo complesso, neppure compiutamente noto oltre che interconnesso in maniera mirabile ma non del tutto esplorata, con tutti gli innumerevoli apparati fisiologici dell'organismo umano. Con cittadini inopinatamente trasformati in cavie umane. 
In conclusione, riguardo ai vaccini anti-Covid, non si tratta di essere no-vax, ma di esercitare liberamente il proprio diritto di scelta sia per ragioni di ordine morale che in attesa di maggiori elementi di valutazione.

Il Great Reset, la Grande Ipocrisia, la Nuova Normalità.

Agostino Nobile ci offre la documentata riflessione ripresa di seguito sulla situazione che stiamo vivendo e subendo, e sulle intenzioni – formulate e rese pubbliche – delle élites che decidono come dovremo vivere nei prossimi decenni. Sembra che siamo stati catapultati in un mondo di folli... per i quali i matti saremo noi! A meno che non accada qualcosa al momento imponderabile... ma, se non accadrà, cercheremo di rimanere saldi ben sapendo dalla parte di Chi stare.

IL GRANDE INGANNO

Per capire un po’ meglio i metodi utilizzati dai promotori del Great reset, ho consultato la pagina ufficiale. Come vedremo, il totalitarismo ecologico è strutturato sui lavaggi di cervello a tappeto e l’imposizione del pensiero unico. Qui sotto riporto, in corsivo, la presentazione (sito originale: https://greatreset.com/) con i miei commenti.

– PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DI RESETTARE? LA SFIDA
La pausa di blocco creata dalla pandemia ha portato a una diminuzione del 7% delle emissioni globali nel 2020. L’ONU afferma che abbiamo bisogno di una diminuzione del 7,6% ogni anno fino al 2030 per evitare il disastro climatico ed ecologico. Questo significa che dobbiamo mantenere la stessa diminuzione ogni anno come se vivessimo in isolamento.
– Innanzitutto è necessario rilevare come l’ONU ha preso il posto di autorevoli climatologi. L’ONU rappresenta una entità astratta, e nessuno ci dice nomi, cognomi e professione di coloro che hanno diffuso tale affermazione. Sono climatologi di chiara fama o esperti improbabili come abbiamo avuto durante il Covid? L’ONU, come l’OMS, ha sempre sostenuto la tesi pandemica, i lockdown e i vaccini che hanno fatto guadagnare miliardi di dollari alle case farmaceutiche e affossato l’economia, soprattutto dei paesi occidentali. Le contraddizioni sul Covid venuti a galla fin dai primi mesi sono diventate numerose e nefaste. Le false notizie e le imposizioni di varia natura che hanno causato disperazione e morte, senza timore di smentite possiamo definirle frutto di una dittatura imposta da pochi miliardari che corrompono le organizzazioni internazionali.

lunedì 24 maggio 2021

Ci stiamo addentrando in una terra incognita...

La “certificazione verde” meglio nota come Green Pass è una delle perle del decreto Covid. Dovrà attestare che la persona sia stata vaccinata oppure sia risultata negativa al tampone o guarita dal virus. È necessaria per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se ora è generale la fascia gialla), ma anche per partecipare a feste di nozze e concerti nonché per visitare gli anziani nelle Rsa. Sia il green pass italiano che quello europeo destano perplessità legate alla privacy. Ed è intervenuta l’autorità garante, peraltro non consultata in fase legislativa, che invoca espressamente «un intervento urgente a tutela dei diritti e delle libertà delle persone».

Tweet di Luciano Barra Caracciolo, Magistrato, ex Presidente di Sezione del Consiglio di Stato e Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio nel Governo Conte I.
“1. Una restrizione molto invasiva (il green pass), basata sulla presunzione legale assoluta di un gravissimo pericolo permanente, che, con evidente paradosso, viene detta essere "utile" per...rimuovere le "restrizioni": che però anche col pass in gran parte rimangono inalterate. 
2. Dunque, questa restrizione aggiuntiva consentirebbe attività (a numero potenzialmente illimitato) presunte de iure come pericolose ANCHE rispettando altre restrizioni; e a condizione che ti fai tamponi ogni 48 ore (materialmente e economicamente insostenibile) o sei vaccinato. 

Arcivescovo Viganò: “La dittatura cinese è il paradigma di ciò che attende il mondo intero. Se non sapremo opporci”

Pubblichiamo di seguito il testo italiano dell’intervista di Maike Hickson all’arcivescovo Carlo Maria Viganò per Kultur Magazin. La prima parte riprende l'analisi già sviluppata in precedenti interventi. Interessante soffermarsi sulla seconda parte in cui torna a parlare della Cina [vedi anche qui - qui]. Da sottolineare che, pur di fronte alle notizie inquietanti che siamo costretti a registrare, l’arcivescovo non ci lascia senza speranza: gli elementi rivoluzionari in campo spesso si rivolgono anche l’uno contro l’altro, e quindi non è detto sia ancora giunto il momento per il Grande Reset con le sue fondamenta malvagie. In attesa della vittoria della Vergine Santa, l’arcivescovo Viganò ci invita a condurre la vita secondo la regalità di Cristo, ammonendoci a “cercare di far regnare Cristo soprattutto nei nostri cuori e, di conseguenza, nelle nostre famiglie, perché regni anche nelle nostre società”. Qui l'indice completo degli interventi precedenti e collegati.

Mea est ultio, et ego retribuam in tempore, in quo labetur pes eorum!
Juxta est dies perditionis, et adesse festinat sors eorum.
La vendetta è mia, e io li ripagherò a tempo debito, che il loro piede possa scivolare!
Il giorno della distruzione è a portata di mano e il loro tempo si fa fretta a venire. Deut 32:35

Cosa significa il Grande Reset?
The Great Reset” è un’espressione coniata qualche anno fa dall’élite massonica che domina il mondo. Significa una sorta di rivoluzione globale che è stata decisa da questa élite per “resettare” l’intero tessuto sociale, imponendo una serie di cambiamenti alle masse che hanno lo scopo di prepararsi al regno dell’Anticristo, che in assenza di eventi calamitosi sarebbe difficile da adottare democraticamente con il loro consenso. Gli ideali di un mondo migliore, il rispetto per l’ambiente, la fraternità tra i popoli e l’inclusività sono solo un modo ipocrita e ingannevole di realizzare questa rivoluzione e mascherarla con una presunta nobiltà di scopo che in pratica nasconde i veri fini dell’élite: per loro stessa ammissione, “nulla sarà come prima”.

...Crolleranno le mura di Gerico!

Più che un articolo è una proposta, tramite il nostro amico Sergio Russo, che sarà ripresa anche da altri siti, che mi mi auguro si diffonda il più possibile fra i lettori cattolici con l’auspicio che possa estendersi ben oltre i confini nazionali... Ne è già pronta la traduzione spagnola, a cui seguirà quella inglese, francese e in polacco. È davvero una piccola (e al medesimo tempo grande) proposta di preghiera, nata dal cuore di un santo sacerdote, assieme ad altri convinti credenti, ai quali possiamo unirci anche noi, accomunati da un'ardente fiducia filiale verso la Gran Madre di Dio.

... Crolleranno le mura di Gerico!

Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, io ti metto in mano Gèrico e il suo re.
Voi tutti prodi guerrieri, tutti atti alla guerra, girerete intorno alla città,
facendo il circuito della città una volta. Così farete per sei giorni…
il settimo giorno poi girerete intorno alla città per sette volte…
allora le mura della città crolleranno
e il popolo entrerà, ciascuno diritto davanti a sé.
»
(Giosuè 6,1-5)

In questo mese di maggio la Santa Vergine ci ha fatto intendere un concetto molto importante, relativo alla grande battaglia in atto in questi nostri tempi, in merito alla situazione della Chiesa, in particolare, e del mondo, in generale.
E tale concetto si potrebbe benissimo sintetizzare con le parole del Salmo 74,7-8: “Non dall’oriente, non dall’occidente, non dal deserto, non dalle montagne, ma da Dio viene il giudizio: è Lui che abbatte l’uno e innalza l’altro.”
Pertanto, volere risolvere noi la situazione sarebbe come voler fermare uno tsunami con le mani.
E dunque, in un “vicolo cieco” come questo, in cui siamo costretti, la sola via di uscita è verso l’alto: “in alto i vostri cuori!
Non si può vincere questa guerra di spiriti con le nostre forze umane, ma soltanto con la Forza di Dio! “I guerrieri combatteranno, ma Dio darà la vittoria”, disse Santa Giovanna d’Arco, Lui darà il via! Allora soltanto grideremo e usciremo allo scoperto (a meno che a qualcuno non glielo abbia chiesto il Signore stesso, a mo’ di gesto profetico), farlo prima si rivelerebbe inutile: nient’altro che una guerra personale e, in fin dei conti, forse farebbe proprio il gioco del nemico…

domenica 23 maggio 2021

Pio XII. Infuocate invocazioni allo Spirito Santo

Dall’Omelia di Sua Santità Pio XII nella Messa per il XXV anniversario della sua consacrazione episcopale (14 maggio 1942).

l primo Cenacolo della Chiesa nascente, il nostro cuore arde per elevarsi nella invocazione dello Spirito, Illuminatore, Maestro e Consolatore e da questo grandioso Cenacolo densissimo di fedeli sale al cielo l’umile grido della fervida preghiera: Veni Creator Spiritus!

O Spirito creatore, che, volando sulle acque dell’universo creato, rinnovasti la faccia della terra; tu che ai Romani presenti a Gerusalemme e ascoltanti la predica di Pietro (Act. 2, 10) facesti giungere il primo annunzio della verità e della salvezza; — ai figli di questa Roma, cuore del mondo, a cui Pietro più tardi con la sua vita di Apostolo e con la sua morte di martire doveva dimostrare la fermezza della sua fede, l’immobilità della sua speranza, la vastità del suo amore, «volgiti; e mira dal cielo e osserva e cura questa vigna e proteggi ciò che hai piantato di tua mano» (Ps. 79, 15 -16).
Scendi, o Spirito creatore. Sì. Tu sei già sceso, tu sei con noi; tu sei vicino alla Sposa di Cristo, tu sei la sua vita, la sua anima, il suo conforto, la sua difesa in ogni momento, e in particolar modo nei tempi dell’angustia e del dolore. Versa dall’alto tanta pienezza dei tuoi doni, che tutti, Pastore e gregge, irradino nel mondo il lume della loro fede, il sostegno della loro speranza, la forza del loro amore.

Card. Zen. Lettera aperta al Rev. P. Matthew Josekutty, CMF

Il Cardinale Joseph Zen corregge pubblicamente Fr. Matthew Josekutty del Daily Examiner di Hong Kong, dopo che la sua correzione privata è rimasta senza risposta. La correzione riguarda un articolo di don Myron Pereira, gesuita, che afferma che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno bloccato la Chiesa e sabotato le iniziative del Vaticano II. È consolante vedere ancora un po' di vecchia e giusta rabbia così carente nei confronti delle innumerevoli generalizzate violazioni dell'insegnamento costante della Chiesa. Dio lo benedica. Indice precedenti sulla questione cinese

Lettera aperta al Rev. P. Matthew Josekutty, CMF
Vicedirettore capo del Sunday Examiner

Le ho dato come scadenza il 16 maggio, una persona cortese mi ha chiesto di spostarla al 23 maggio, ma ora non trovo alcuna scusa.
Lei può ignorarmi ma, per favore, non mi prenda per uno stupido.
Dice: i due articoli non erano la posizione ufficiale della Chiesa né del Sunday Examiner, e si scusa per la confusione creata.

Pentecoste Anno Domini 2021

Oggi è Pentecoste
Il termine Pentecoste deriva dal greco antico "ἡμὲρα - heméra πεντηκοστή - pentekostè", "cinquantesima giornata". Il giorno che conclude il tempo Pasquale culminato con l'Ascensione, che anticamente era una delle feste più solenni perché ricorda la ricollocazione alla destra del Padre, nella persona del Figlio Incarnato Morto e Risorto per noi, della natura umana Redenta, cioè riscattata sulla Croce in espiazione e glorificazione di obbedienza al Padre e rigenerata nella Risurrezione che inaugura la Creazione Nuova. (A quanti però l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. -  Gv Prologo,12-14)
Il Signore ha già mandato una volta per tutte il Suo Spirito di Risorto e, da allora e per sempre, rende viva e feconda la sua Chiesa alla quale, per grazia, siamo stati chiamati ad appartenere e nella quale per nostro assenso e Sua grazia, in Lui vogliamo rimanere. Preghiamo con gli Inni che la Chiesa ci ha consegnati. Trovate di seguito il Veni Creator e il Veni Sancte Spiritus nel testo latino e nella traduzione italiana. Che soprattutto oggi risuonino nei cuori e nelle menti dei credenti e salgano al Trono dell'Altissimo, portati dall'Angelo Santo, insieme alle nostre offerte di ogni giorno, ma di questo giorno in particolare. Per i bisogni della Santa Chiesa e in riparazione delle offese al Sacratissimo Cuore di Gesù da parte di questo mondo impazzito.
Veni Creator

Xinxiang, arrestati il vescovo, sette sacerdoti e 10 seminaristi

Situazione sempre più grave. Ancora nessun commento da parte di Bergoglio. Da una parte la mossa del Vaticano che nomina come nuovo vescovo di Hong Kong il gesuita monsignor Stephen Chow Sau-yan, propulsore di una linea morbida verso Pechino. Dall’altra l’ultima notizia proveniente dalla Cina e diffusa oggi da AsiaNews ripresa di seguito: in soli due giorni quasi tutto il personale ecclesiastico della prefettura apostolica di Xinxiang è stato azzerato con un’operazione delle forze di polizia della provincia dell’Hebei. Qui indice precedenti sulla questione Sino/Vaticana.

Mons. Zhang Weizhu ha già subito altre volte la prigionia. Un folto numero di poliziotti è penetrato nella fabbrica che serviva da seminario e ha arrestato gli studenti e i professori.
Roma (AsiaNews) – In soli due giorni, quasi tutto il personale ecclesiastico della prefettura apostolica di Xinxiang è stato azzerato con un’operazione delle forze di polizia della provincia dell’Hebei. Ieri 21 maggio è stato arrestato il vescovo mons. Zhang Weizhu; il giorno prima sono stati arrestati sette sacerdoti e 10 seminaristi
Il 20 maggio, nel primo pomeriggio almeno 100 poliziotti della provincia dell’Hebei – da Cangzhou, Hejian, e Shaheqiao - hanno circondato l’edificio usato come seminario diocesano a Shaheqiao (Hebei). Xinxiang, infatti, usava come seminario una piccola fabbrica di proprietà di un cattolico dell’Hebei. La polizia è penetrata nell’edificio e ha arrestato quattro sacerdoti, insegnanti del seminario, e altri tre sacerdoti che svolgono lavoro pastorale. Insieme a loro sono stati arrestati 10 seminaristi che ricevevano lezioni nella fabbrica.
Seguendo le direttive dei Nuovi regolamenti sulle attività religiose, la fabbrica è stata chiusa e il direttore dell’impresa è stato arrestato.

sabato 22 maggio 2021

L'Africa aperta alla liturgia tradizionale: latino, silenzio, adorazione, pace spirituale e coerenza della fede.

Riprendo da MiL la bellissima pagina di Paix Liturgique sull'Africa cattolica, che scopriamo molto attratta dal rito tradizionale non tanto per l'uso del latino (che pur unifica in un solo popolo i fedeli di tante lingue e dialetti diversi) e del silenzio, ma perché è la liturgia che esprime meglio il culto autentico dovuto a Dio da cui scaturisce la retta fede in Cristo. E ciò avviene in Africa dove ancora oggi troppi fedeli sono martirizzati. Trovate di seguito l'intervista ad un sacerdote africano tradizionale che svela molti aspetti della loro fede a noi sconosciuti. Approfitto per richiamare questro mio intervento sui due riti. [qui]

L'Africa aperta alla liturgia tradizionale

Paix Liturgique: come presenterebbe la liturgia tradizionale?
don Jean: Come le ho detto durante il nostro primo incontro, per noi è prima di tutto rasserenante, quasi in senso etimologico perché genera in noi la pace.
L'uso del latino ci permette di respingere le rivalità linguistiche permanenti che esistono nei nostri paesi africani - basti pensare che qui in Kenya ci sono oltre 70 lingue viventi comunemente usate! - quindi la scelta di una lingua nella liturgia è sempre percepita dagli altri oratori come una presa reciproca e questo genera più conflitti di quanto si possa immaginare.

Paix liturgique: questo è il motivo per cui usa principalmente l'inglese nelle liturgie moderne ...
don Jean: in effetti è spesso il caso dello swahili, ma questo non risolve tutti gli ostacoli perché, che ci piaccia o no, l'uso dell'inglese è percepito da alcuni come l'adozione di una lingua straniera e a volte anche come quella di i colonizzatori… e questo è vero ovunque in Africa. Ho amici in Burundi, nell'Africa francofona, che sentono la stessa difficoltà nei confronti del francese e conosco persino egiziani che sono riluttanti a usare l'arabo nella loro liturgia mentre il latino, la lingua di nessun paese oggi, di nessun conquistatore moderno, è percepito come una delle lingue di Dio ...

venerdì 21 maggio 2021

Manuale di sottomissione. Le 10 regole del controllo sociale di Noam Chomsky

Noam Chomsky*, uno dei più importanti intellettuali oggi in vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. Non facciamo fatica a a riconoscerle in quanto ci viene propinato ogni giorno dalla dittatura sanitaria che rischia di consolidarsi se non ci saranno reazioni efficaci.

1- La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”.
Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

L'impostura continua la sua opera incessante con motus in fine velocior

Vedi indici interventi su temi interconnessi: i sincretismi Abu Dhabi [qui] e le derive Fratelli tutti [qui].
Ancora una volta troviamo dove non dovrebbe essere una visione del mondo totalmente allineata al pensiero unico imperante, il cui linguaggio è inequivocabilmente quello dell'ONU.
È ben più che superato il famigerato "aggiornamento" del Vaticano II in un vero e proprio allineamento col vocabolario e le ideologie contemporanee, lontano dalla dottrina cattolica che afferma che la salvezza è solo in Cristo Gesù, "la via, la verità, e la vita" (Gv 14: 6).
Continua e si consolida, a partire dalla Laudato sì [precedenti qui - qui - qui - qui - quiqui], l'anteporre temi prettamente tecnico-sociali a temi strettamente spirituali; il che sposta l’attenzione e la barra della Chiesa in una direzione “carnale” che non le compete se non in un orizzonte del tutto secondario. Si tratta di un'operazione falsificatoria senza mezzi termini che, oltre a non risolvere la drammatica crisi spirituale e morale della Chiesa e della società, di fatto la aggrava, perché le toglie la linfa vitale della grazia sacramentale accompagnata dall'insegnamento perenne.
Come negare che l'impostura continui la sua opera incessante e ormai con motus in fine velocior?

giovedì 20 maggio 2021

Benedetto XVI scrive al piccolo seminario dell'Arcidiocesi di Czestochowa: "Ciò che appassisce in Germania fiorisce in Polonia"

Il Papa emerito Benedetto XVI ringrazia in una lettera il piccolo seminario dell'Arcidiocesi di Czestochowa. "Che meraviglia vedere quel sta appassendo in Germania fiorire in Polonia", egli scrive.
Nella nostra traduzione da Die Tagespost del 19 maggio, registriamo un contatto di Benedetto XVI - dal 'recinto di Pietro' - sollecitato da seminaristi polacchi, dal quale cogliamo una sua frase significativa che conferma le sue preoccupazioni per la situazione della Chiesa in Germania già registrate in un mio articolo qui. Chi fosse interessato può trovare qui l'indice di tutti gli interventi di Joseph Ratzinger da quando ha lasciato il Soglio petrino.

Benedetto XVI scrive una lettera al piccolo seminario dell'Arcidiocesi di Czestochowa

I media polacchi riferiscono che la comunità del piccolo seminario dell'Arcidiocesi di Czestochowa ha ricevuto una lettera del Papa Emerito Benedetto XVI. Gli studenti che si preparano allo studio della teologia lo hanno invitato a far loro visita in occasione del 70° anniversario della loro Scuola.

Ciò che appassisce in Germania fiorisce in Polonia
L'arcivescovo Georg Gänswein ha parlato a un quotidiano spagnolo delle tensioni e della confusione all'interno della Chiesa in Germania. Il Papa emerito avverte la mancanza di unità nell'episcopato tedesco (evidentemente preoccupato per il processo sinodale) [qui].
In una lettera datata 7 maggio Benedetto scrive: "La lettera del vostro seminario, firmata dal rettore, dai due prefetti e dal decano degli ex alunni, mi ha recato grande gioia. Che meraviglia veder sbocciare in Polonia quel che sta appassendo in Germania" così Benedetto XVI.
Il Papa emerito ha ringraziato anche per "le belle prole e il tono e amorevole che avete utilizzato descrivendo me e mio fratello". Benedetto continua: "Sebbene non mi sia più possibile venire a visitarvi a causa della mia età e della mia salute, porto nel cuore l'ospitalità del vostro seminario. Vi saluto e vi benedico con molto affetto". La lettera è firmata con "Your Benedict". 
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

Il Vescovo di Cordoba chiede per le processioni lo stesso trattamento delle corride e di altre manifestazioni pubbliche

Un altro vero pastore. Ci ricorda il nostro Vescovo di Macerata: La fede deve essere pubblica e «infettare la vita» [qui].
Il vescovo di Córdoba, Demetrio Fernández, ha detto di aspettarsi dalle "autorità" che le manifestazioni pubbliche di fede, che tra l'altro si svolgono sotto forma di processioni, ricevano lo stesso trattamento delle corride, tenutesi a Córdoba lo scorso fine settimana, o dei cortili, aperti fino a ieri domenica, che hanno avuto centinaia di migliaia di visitatori, o delle attrazioni fieristiche, aperte da venerdì scorso fino al 30 maggio a El Arenal.
In questo senso durante la sua omelia alla messa celebrata domenica nella Cattedrale di Córdoba in occasione della 'Solennità dell'Ascensione del Signore', Demetrio Fernández si è rivolto alle confraternite di Gloria presenti nel tempio principale della Diocesi con i loro vessilli e li ha invitati a vivere "la gioia della risurrezione, del trionfo di Cristo sulla morte, sul peccato e su Satana", e a manifestarla.

Cavalieri del Santo Sepolcro, via la spada dal rito d’investitura. Il cardinale: «Discrimina le donne»

L'ultima del Vaticano. Cavalieri senza cavallo e ora anche senza spada. E così simili in tutto (o quasi) alle sempre più numerose Dame, riporta un quotidiano che va per la maggiore.
La parità di genere avanza anche in Vaticano e non risparmia neppure l’Ordine del Santo Sepolcro, che tanta parte ancora riveste nell’immaginario collettivo dei cattolici. E non solo, se pensiamo che è un'istituzione che  garantisce la sussistenza in Terra Santa di scuole, dispensari, orfanotrofi, consultori e seminari. Tanto attiva, dunque, quanto antica. I documenti datano, infatti, l’Ordine al 1336. Ma la tradizione lo fa risalire alla Prima crociata, quella bandita da Pietro l’Eremita e vittoriosamente condotta da Goffredo da Buglione.

La deriva è sempre più rapida e non risparmia nessun ambito. Il fatto è che siamo immersi in una realtà svirilizzante. La spada è un segno distintivo del Cavaliere. Un tempo contraddistingueva gli iniziati guerrieri ed è tuttora il simbolo per antonomasia delle virtù relative al coraggio, espressione di nobiltà, di forza virile, e di altezza morale. Dal latino ereditiamo la distinzione tra vir ed homo, entrambi i termini significano "uomo", ma homo può indicare anche l'essere umano in generale, mentre vir riguarda l'uomo virtuoso, serio, estraneo al sentimentalismo (attenzione: non al "sentimento", ma al "sentimentalismo") maschio ed eroe, capace di sacrificarsi, desideroso di darsi una disciplina, di sacrificarsi per un bene più alto, pronto anche al martirio. Per approfondire ma anche ampliare le risonanze potete leggere qui.

mercoledì 19 maggio 2021

Fondazione vaticana per l'intelligenza artificiale e il transumano

Di cosa c'è più da meravigliarsi, dopo l'imbastardimento della Pontificia Accademia per la vita? [da qui potete consultare anche i precedenti]. Senza tralasciare la Dichiarazione di Abu Dhabi [qui], Fratelli tutti [qui] e l'insediamento della Pachamama in San Pietro [qui]. Tendenze perfettamente in linea con quanto si muove nel mondo.
clicca sull'immagine per ingrandire
Del resto scopro ora che a Montecitorio ed in Senato parlano ormai apertamente di transumanesimo, salti quantici, e nuova umanità ogm [qui]. Gli sviluppi sono già prefigurati nei nuovi indirizzi della transizione ecologica e digitale collegati al Recovery Fund [ma chi piloterà - e dunque quali - saranno le scelte di fondo che condizioneranno il futuro dei nostri figli e dell'umanità intera?]. 
Mi limito qui a trascrivere alcune espressioni che introducono in un orizzonte allucinato, che intuivo ma non sapevo così concretamente incombente. Ed è un problema immenso su cui al momento e umanamente siamo impotenti ma su cui dovremo tornare: "Rivoluzione teleologica dell'uomo visto come computer biologico. In vista di una razza raffinata e superiore secondo i parametri che in quel periodo storico riterremo legittimi (belli sani forti longevi e diverremo OGM Organismi geneticamente modificati). Se avete lo stomaco di ascoltare fino in fondo, sembra di essere in un girone infernale. Parlano apertamente di alchimia, pietra filosofale et similia... Affermazioni deliranti sui principi... L'uomo non più creazione divina ma prodotto intermedio dell'evoluzione... Non ho parole, ma mi verranno ed è bene guardare in faccia la realtà.  Mi chiedo solo in che mani siamo; ma so anche nelle mani di Chi ci mettiamo! 

Fondazione vaticana per l'intelligenza artificiale e il transumano

La nuova eroina della rivoluzione colorata e libertina

Ci mancava l'atleticamente corretto per i colorati...
Se Paola Egonu non esistesse, la propaganda del pensiero unico avrebbe dovuto inventarla. Il "Corriere" di ieri la intervista, con rimando in prima pagina, come la nuova eroina che farà "la rivoluzione". Ma intendiamoci; non per la sua abilità di pallavolista. Chi la intervista esaltandone "la potenza", il "fascino", la "libertà", della bravura sportiva dell'Egonu se ne infischia altamente. Ed infatti di sport non le fa una sola domanda. La serva mediatica esalta la Egonu perché è colorata e sessualmente "fluida" e libertina, soltanto per questo.
"Ho ammesso di amare una donna - dice la Egonu - e lo rifarei, ma ciò non sifìgnifica che non potrei innamorami di un ragazzo, o di un'altra donna... non deve per forza essere per sempre." Non sia mai. Ecco la prima rivoluzione dell'eroina postmoderna del pensiero unico. La rivoluzione pansessuale.
E la seconda? Il traguardo simbolico di divenire portabandiera che rende entusiasta il Corriere: " Io, di colore, italiana e portabandiera, l'ignoranza e certe cose del passato hanno bisogno di un taglio netto. Sono, pronta, facciamola questa rivoluzione".
La Rivoluzione meticcista e pansessualista, materialista, individualista ed egualitaria dei "nuovi diritti" anticristiani e antiumani. Il mondialismo realizzato nella sua forma più insidiosa e al contempo brutale.
E sia chiaro che il sottoscritto non ha nulla contro la Egonu per il suo colore della pelle. Bensì perchè presta se stessa -seppure nella sua giovanile ingenuità - al conformismo più bieco.
Infine la Egonu si dice pure "cattolica", ricordando la zia suora, da cui avrebbe imparato molto (anche nei suo costumi sessuali?).
Da Berlusconi in poi, una zia suora non si nega a nessuno. Perché il neo-cattolicesimo (modernista ed eterodosso) è una componente subalterna ma importante del NWO, Bergoglio docet. È il cattolicesimo vero, non contraffatto, non manipolato, non subalterno, non grottesco, non ridotto a simulacro, che deve sparire. Ben venga invece - per i nuovi inferi e servili manipolatori - la sua indegna contraffazione. Martino Mora

C.M.Viganò. Svelare l’inganno e i suoi artefici è un’opera sacra e il Cattolico non può sottrarsi a questo dovere

Intervento di mons. C.M. Viganò al Convegno on line organizzato dalla Confederazione dei Triarii [videoregistrazione visibile qui]. «Svelare l’inganno e i suoi artefici è un’opera sacra e il Cattolico – come chiunque abbia conservato ancora un minimo di dignità e di onore – non può sottrarsi a questo dovere». Qui indice dei precedenti e correlati

EX PATRE DIABOLO
Considerazioni sul Great Reset

Vos ex patre Diabolo estis,
et desideria patris vestri vultis facere.
Gv 8, 44
Ringrazio di vero cuore il caro Professor Massimo Viglione che ha voluto invitarmi prender parte – per così dire da remoto – al Convegno da Lui organizzato quale Presidente della Confederazione dei Triarii. Rivolgo il mio più caro saluto anche a ciascuno degli illustri partecipanti a questo evento. Lasciate che Vi esprima la mia profonda stima e il mio più fervido ringraziamento per la vostra coraggiosa testimonianza, per gli illuminanti contributi e l’instancabile impegno che non cessate di prodigare, in modo più incalzante ed incisivo a partire dal febbraio dello scorso anno. Vi incoraggio a non indietreggiare e a non disarmare in questa battaglia micidiale che siamo tutti chiamati a combattere in quest’ora funesta della Storia, come mai nel passato. «Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Ef 6, 10-13). La breve riflessione che sto per offrirvi è in qualche maniera un’anticipazione in forma ridotta del mio intervento al Summit di Venezia che si terrà il prossimo 30 Maggio, organizzato dal Prof. Francesco Lamendola, che vedrà la partecipazione di alcuni di voi.