Pagine fisse in evidenza

sabato 30 novembre 2019

1 dicembre 2019. 'Assalto al cielo' dei Guerrieri del Rosario con il card. Burke

Domani 1 dicembre, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa alle ore 7:00am (ora locale) a Roma e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
Questo mese preghiamo specialmente per la Chiesa cattolica per sventare l'approvazione di seri errori teologici ed eresie nel Sinodo per l'Amazzonia.
Per ricevere il link per collegarsi in streaming qui. In differita qui
Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre due anni. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle vicende che vedono il nostro Cardinale impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa. Ricordando Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ». Senza dimenticare le forze oscure che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese e l'Europa intera.
Anche in questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 150.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.

Deporre un Papa. Puntualizzazioni di Don C. Nitoglia allo studio di Guido Ferro Canale

Don Curzio Nitoglia mi segnala, chiedendone la pubblicazione, la sua risposta allo studio di Guido Ferro Canale [qui], già ripresa da Radio Spada. Non stupisce che insista sulle sue posizioni; ma torno a dire che si tratta di una questione talmente grave ma totalmente inedita che tivhiede soluzioni inedite, al di là dei casi di scuola, da parte di chi ne ha l'autorità.

Ho letto con attenzione l’interessante articolo del dr. Guido Ferro Canale, che è serio e ben argomentato. Tuttavia mi permetto di precisare alcuni punti soprattutto quanto al Decreto di Graziano (I parte, distinzione 40, canone 6 “Si Papa”).

Il Decreto di Graziano
Innanzitutto preciso che non sono io a ritenere spurio il canone 6 “Si Papa” (I pars, distinzione 40) del Decreto di Graziano. Non ho né la capacità né l’autorità per affermare ciò. Mi son basato, semplicemente, su vari autori – molto qualificati sia in Teologia Dommatica che in Morale e in Diritto Canonico – dai quali ho ripreso tale asserzione. Li cito:

Antonio Piolanti
Monsignor Piolanti (1911-2001), una delle massime autorità della Teologia Dogmatica italiana, scrive: “Il Conciliarismo è un errore ecclesiologico, secondo cui il Concilio ecumenico è superiore al Papa. L’origine remota del Conciliarismo si trova nel principio giuridico, secondo cui il Papa può essere giudicato dalla Chiesa in caso di eresia (Decreto di Graziano, pars I, dist. XL, canone 6). […]. Quando lo Scisma d’Occidente (1378 – 1417) funestò la Chiesa, molti, anche bene intenzionati, trovarono in queste teorie la via d’uscita da tanti mali. […]. Il Papa può dirsi Capo della Chiesa […] ma siccome può errare, e perfino cadere in eresia, dovrà in tal caso essere corretto e anche deposto” (A. Piolanti, Dizionario di Teologia Dommatica, Roma, Studium, IV ed., 1957, pp. 82-84, voce “Conciliarismo”; VI ed. Proceno di Viterbo, Effedieffe, 2018).

venerdì 29 novembre 2019

Oggi inizia la novena all'Immacolata Concezione

Primo giorno della novena all'Immacolata Concezione, due giorni dopo la festa della medaglia miracolosa [qui] alla quale ci siamo rivolti devotamente dicendo:
"O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te!"
Per chi vuole recitare la Novena, rimandiamo a questo link. E condividiamo con gioia la riflessione del nostro lettore Tralcio.
Ad Dominum Iesum Christum!

La situazione generale dell'umanità (inclusa purtroppo quella ecclesiale) tende allo sfacelo. Ѐ forte la tentazione di indulgere alla polemica, quella di parlar male a proposito e a sproposito, quella di farsi travolgere passionalmente dallo sdegno, indulgendo purtroppo all'ira... L'ego rischia di finire al centro più dell'amor di Dio e della croce (la sapienza di Cristo, stoltezza per il mondo), che chiede piuttosto il rinnegamento di se stessi, abbandonandosi alla Provvidenza.
Il Signore che conosce i nostri cuori saprà giudicare perfettamente la purezza di intenzione che ci anima e ognuno di noi risponderà in verità del proprio operato.

Quattro esorcisti indicono per il 6 dicembre un giorno di digiuno, preghiera e riparazione

Riprendiamo, nella nostra traduzione, da National Catholic Register. Chi fosse interessato può consultare l'indice degli articoli sul Sinodo amazzonico

WASHINGTON - Quattro esorcisti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo ai cattolici di tutto il mondo di dedicare il 6 dicembre come giornata di digiuno, preghiera e riparazione, “allo scopo di scacciare qualsiasi influenza diabolica all'interno della Chiesa che è stata acquisita a seguito di eventi recenti”.
Gli esorcisti, che hanno chiesto l'anonimato a causa della delicatezza dei loro ministeri, hanno citato in particolare la controversia sorta durante il recente Sinodo panamazzonico, quando le statue di Pachamama, una dea venerata dagli indigeni andini, sono state inserite in vari eventi sinodali.

giovedì 28 novembre 2019

MES L’«avvocato del popolo» dovrà trovarsi un avvocato. Ha tradito il Parlamento già a giugno

Riprendiamo il filo di un discorso molto serio, iniziato qui, che riguarda il futuro dell'Italia e non solo. Estrapolo i commenti di un lettore e, di seguito, riprendo il durissimo intervento di Giorgia Meloni e un articolo di Paolo Becchi e Giuseppe Palma su Scenarieconomici.it, 27/11/2019, che chiarisce l'intricata questione.

Aggiornamento.  Ѐ apparso il tweet di Claudio Borghi Aquilini che, segnala un lettore, "Oggi ha fatto, su Twitter, un piccolo regalo a chi pensa che Salvini abbia fatto cadere il governo per colpa del mojito, a chi pensa che Conte (con il Vaticano dietro) e Grillo (con il Britannia nel curriculum) siano molto rispettabili ed onesti, a chi crede che il nuovo governo sia nato spontaneamente e affatto spinto da forze esterne superiori, e non si preoccupa dei 50 miliardi già versati per il Mes (ma promessi 125 entro il 2020), a chi, insomma, ha l'odio per Salvini come un chiodo fisso senza mai andare oltre". Ne ho ripreso l'immagine, che inserisco e che, cliccando, potete leggere ingrandita.

Quasi rissa fisica alla Camera sul MES 
Clima tesissimo alla Camera, seduta sospesa dopo quasi rissa. I Dem insultano i Leghisti che reagiscono con violenza. I giornaloni non riportano tuttavia il motivo gravissimo dell'agitazione: il governo ha detto che il trattato sul famoso MES è stato già firmato (da Conte) e che è immodificabile. Ciò ha provocato le reazioni più accese da parte del Centrodestra, le cose più giuste sembra averle dette Meloni, che esige che Conte venga a riferire in Parlamento. Ma come è possibile una violazione così palese delle prerogative del Parlamento? Conte, tuttavia, non aveva sempre detto che finora non aveva firmato niente? Invece, avrebbe firmato? Che cosa? Si sa che accordi internazionali devono poi essere sempre ratificati dal Parlamento in democrazia? E allora? La situazione appare confusa però il Governo non fa nulla per chiarirla, a quanto sembra. 

mercoledì 27 novembre 2019

L'ennesima gesuitica blasfemia

“Noi, piccoli pesci, che prendiamo il nome dal nostro Ichthys, nasciamo (alla fede) nell’acqua e solo rimanendo in essa siamo salvati” (Tertulliano)
Ancora un gesuita fuori... 
Quando, per blandire gli atei, dici cose blasfeme e che mostrano una malafede che non è innocua ma contribuisce alla ignoranza della storia ma soprattutto dei simboli - oltre che sacri significativi - della Chiesa cattolica. Nell'immagine a lato il Twetter di Bartolomeo Sorge, noto gesuita, teologo e politologo italiano, esperto di dottrina sociale della Chiesa.

Mi porto nel cuore fin da bambina il significato pregnante dei pisciculi Christi (vedi Tertulliano supra) che ci vengono ricordati anche nel Battistero Costantiniano di San Giovanni in Laterano, all'ombra del quale sono nata e cresciuta.
I Suoi pisciculi respirano e vivono solo nell'acqua viva del Redentore e Signore nostro! E sono rappresentati con la scritta che ho riportato, nelle lastre del pavimento che circonda il corpo centrale (andrò a fotografare di persona, perché non ho trovato il dettaglio).
Ad abundantiam, ma certa dei buoni frutti, riporto di seguito la splendida iscrizione sull'architrave della Basilica Lateranense e alcune notizie storiche sull'antichissimo simbolo - evocato in termini così maldestri, pedestri nonché avulsi dal contesto sacro per scaraventarli in un agone politico fin troppo acceso - da un c.d. 'pastore'.... Vergogna e indignazione indicibili, che si tramutano in preghiera e riparazione.

Iscrizione sull’architrave della Basilica Lateranense

27 novembre - Supplica alla Vergine

Da recitarsi alle 17 del 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.

Immagine della Vergine - Roma, S.Andrea delle Fratte, luogo
della conversione di Ratisbonne e delle Medaglie miracolose
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.

Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all'unisono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo e per quanti a te non ricorrono, in particolare per i peccatori e per coloro che ti sono raccomandati.

Mons. Athanasius Schneider raccorda le recenti profanazioni idolatriche in Vaticano alle "ambiguità dottrinali" del Vaticano II, condannate anche da mons. C. M. Viganò - Commento di P. Pasqualucci

Vedi indice articoli pubblicati sulla spinosa questione.

Mons. Athanasius Schneider raccorda le profanazioni idolatriche avvenute di recente in Vaticano alle “ambiguità dottrinali” del Vaticano II, condannate energicamente anche da mons. Carlo Maria Viganò
Commento di Paolo Pasqualucci
Sommario :   1. Il “relativismo dottrinale” imperversante frutto delle “ambiguità dottrinali” e delle dottrine “panteistiche e agnostiche” penetrate nel Vaticano II.  2. L’antropocentrismo di ‘Gaudium et spes’, già denunciato dai critici più autorevoli del Concilio.  3.  Una libertà religiosa che promuove l’indifferentismo e il relativismo, intesa addirittura come diritto naturale della persona.  4. È grave peccato di “relativismo dottrinale” affermare che l’islam adora lo stesso nostro Dio. 4.1 Nota. La corretta interpretazione della Lettera di S. Gregorio VII all’Emiro della Mauritania.
1. Il “relativismo dottrinale” imperversante frutto delle “ambiguità dottrinali” e delle dottrine “panteistiche e agnostiche” penetrate nel Vaticano II.
Qualsiasi cosa abbia detto il Papa regnante in proposito, non vi è alcun dubbio, ha sottolineato mons. Schneider [qui], che l’adorazione degli idoli lignei avvenuta recentemente con l’approvazione e la parziale partecipazione del Papa nei Giardini Vaticani, in S. Pietro, nella chiesa di S. Maria in Traspontina, ha rappresentato una “chiarissima forma di culto religioso”.  Infatti abbiamo dovuto assistere a “inchini, riverenze e persino preghiere rivolte a una statua di legno”.  E questa mediocre statuetta, raffigurante una donna nuda incinta, secondo quanto ha dovuto ammettere lo stesso Bergoglio, rappresenta la Pachamama, simbolo, ci ricorda mons. Schneider, di una “divinità femminile” presente “in tutta la cultura dei popoli indigeni del Sud America.”[1]

martedì 26 novembre 2019

Una verità amara. Dallo “Spirito di Assisi” al tempio di Abu Dhabi

Potete consultare l'indice degli articoli riguardanti il Documento di Abu Dhabi. E ho pescato, nel blog, questo vecchio precedente [qui], che allora ci faceva mettere all'indice anche da parte del 'fuoco amico' dei conservatori (che poi si è scoperto trattarsi di "conservatori conciliari") perché poteva apparire eccessivo; ma ora che i processi innescati dal concilio hanno raggiunto il loro culmine, con l'aggravante gesuitica, basta essere onesti intellettualmente prim'ancora che credenti...

Qualche giorno fa leggevo una sconsolata riflessione di monsignor Viganò [qui] in merito agli esiti cui sta portando un errore che attraversa la Chiesa dalla redazione della Nostra Aetate: l’idea, cioè, che Dio abbia “voluto” e non “permesso” la molteplicità di religioni, culti, superstizioni; tutti espressioni dell’ansia dell’uomo verso un indeterminato “divino”.
Questo errore ha trovato molte occasioni per inverarsi e sedimentarsi nella coscienza dei cattolici. Parole, gesti, dichiarazioni scritte. In ultimo quel Documento Sulla Fratellanza Umana che Bergoglio, a febbraio di quest’anno, ha sottoscritto negli Emirati Arabi Uniti.
Una lunga sequenza di luoghi comuni - sottoscritti con Ahmad Al-Tayyeb, “Grande Imam di Al-Azhar”, noto antisemita ed eversore dell’esistenza di Israele - tutti laici, tutti mondani: pace, fratellanza e bla bla bla. E – si badi – protezione delle “chiese e delle moschee”. Ma NON delle sinagoghe. Innominate e innominabili. Come Cristo Nostro Signore, che nel documento non è nominato neppure una volta. Perché è Lui il problema. È Lui l’insuperabile Segno di Contraddizione tra verità e menzogna, mondo e Regno di Dio.

lunedì 25 novembre 2019

Censura e censori...

La censura su Fb prosegue inesorabile anche nei confronti di lettori che riprendono i nostri contenuti. Persino questo, ricavato come immagine, è stato oscurato. Ho fatto appena in tempo a salvarlo.
I danni della censura non sono da poco, perché gli articoli raggiungevano un grande numero di lettori, che le condivisioni rendevano esponenziale. 
Ma comunque Laus Deo, nunc et semper! E coraggio avanti come sempre... 
Intanto ho trovato il modo di aggirarla, finché dura, con alcuni stratagemmi diversivi (perché la censura colpisce l'URL di questo blog e non la pagina) e con un nuovo blog che Facebook non respinge; ma, mettendo l'URL su google, stranamente - o forse no - non appare ...
Provo ora se funziona con questo link

Un vescovo svizzero descrive la battaglia tra Giovanni Paolo II e il Gruppo di San Gallo

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (22 novembre). Un vescovo svizzero descrive la battaglia tra Giovanni Paolo II e il Gruppo di San Gallo. Penso susciti interesse non solo per i nuovi dettagli sulla spinosa questione, ma anche perché del Gruppo San Gallo parla anche Mons. Georg Gänswein qui. Vedi i numerosi articoli pubblicati sulla 'Mafia di San Gallo' dal blog: qui - qui - quiqui - quiqui - qui.

Ivo Fürer, Vescovo emerito di San Gallo – il quale, dal 1996 al 2006, è stato anfitrione delle riunioni annuali del “Gruppo di San Gallo” nell’omonima città – ha recentemente scritto una storia dettagliata del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), i cui organizzatori principali erano strettamente vincolati al gruppo stesso. Fürer è stato segretario generale del CCEE per vent’anni, dal 1975 al 1995, anno in cui divenne Vescovo di San Gallo. (È nota l’affermazione di Papa Giovanni Paolo II secondo la quale il problema di Fürer era che proveniva da San Gallo). Il Gruppo di San Gallo ha di fatto dominato il CCEE per 24 anni, dal 1979 al 1993, giacché due dei suoi membri, prima il Cardinal Basil Hume e poi il Cardinal Carlo Maria Martini, sono stati presidenti del CCEE in quel lasso di tempo. Il gruppo ha avuto tra le sue fila anche prelati che non hanno svolto un ruolo chiave nel CCEE, come per esempio il Cardinal Walter Kasper.

domenica 24 novembre 2019

L'egemonia della sinistra e la sorte dell'Italia

Invito i siti amici, se davvero lo sono, a condividere i contenuti di questo articolo, visto che la censura calata su Fb ne limita non poco la diffusione.

Patronaggio ci riprova. Difendere i confini dall'immigrazione di massa per il solerte magistrato siciliano merita una bella inchiesta giudiziaria, che preluda a un bel processo e una condanna. Una magnifica dimostrazione di come si possa usare la magistratura per fare politica immigrazionista. Salvini chiede polemicamente a questi magistrati ideologizzati di lasciare la toga e presentarsi alle elezioni. È ingenuo. Perché mai dovrebbero lasciare la toga, se la possono usare per fare politica in maniera molto più efficace? E qui torniamo al punto decisivo. La sinistra (ora nella sua metamorfosi più odiosa, mondialista e post-sessantottina) ha l'egemonia culturale. E quindi ha occupato anche la magistratura, come la scuola, i media, l'università e il mondo dello spettacolo. Occorre elaborare la controegemonia. (Mora Martino)
Sono perfettamente d'accordo con la conclusione; ma occorre trovare il come, con chi e con quali mezzi. Sul caso di specie osservo che, invece, per l'ONG tenuta a bagnomaria una decina di giorni perché c'erano le elezioni in Umbria, nessuna accusa per sequestro di persona al nuovo ministro Lamorgese! E aggiungo il seguito, che vi invito a considerare con attenzione.

Ma non finisce qui! [ne abbiamo già parlato; precedenti qui - qui - qui - qui ].
Alla resa dei conti, il premier va da Moscovici!
C'e in ballo e incombe la questione ben più grave del MES. E, mentre Salvini, Meloni, Borghi e Bagnai non mancano di lanciare strali contro il presidente del consiglio, responsabile dell'ultimo tradimento, i cittadini che non perdono tempo dietro a sardine gattini e pinguini si chiedono allarmati se ci sia una soluzione e quale. E se, Dio non voglia, la situazione fosse imbrigliata dalle modifiche costituzionali che hanno permesso di arrivare a questo punto (passate sulla nostra testa e per le quali occorrerebbe perseguire tutti i responsabili) lorsignori sanno benissimo che tuonare dagli scranni mediatici è solo vuota propaganda da parte loro mentre resta illusorio sfogo personale da parte nostra. E allora? Ci vogliamo rassegnare a diventare ancor più colonia della Francia e della Germania (con l'avallo USA che già ha fatto dell'Italia la sua portaerei nel Mediterraneo) e a fare la fine della Grecia? Per la quale tra l'altro ancora mi ripugna che nessuno abbia mosso un dito... mentre sappiamo bene che i miliardi versati da noi sono serviti a salvare non i greci ma le banche francesi e tedesche! E nel frattempo i grillini, per quanto morituri ma ancora capaci di far molti danni, tramano con la Cina...
Salvini-Meloni, sveglia! E smettetela di tuonare dai social e, insieme ai vostri Soloni, trovate una soluzione concreta ed efficace!

In Italia hanno voce in capitolo gli odiatori che denunciano l'odio (secondo loro)

Chi è chi è che sparge odio a piene mani? Questi sciagurati  sinistrorsi si rendono conto che con questi messaggi possono scatenare ritorsioni di gente fuori di testa?
Fabbricare nella pseudo-arte e trasformare in realtà una realtà che non esiste, per poi indignarsi e far indignare. Una specialità della casa. Ma Salvini, invece di rispondere sui social, dovrebbe denunciare!
Maria Giovanna Maglie picchia durissimo su Twitter: "Esposta a Napoli come scultura, ecco Salvini che spara ai migranti. Voi che dite? Convocare d'urgenza la supercommissione appena istituita dal Parlamento e presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre? Se non ora quando?".
Intanto chapeau a Liliana Segre: “Sono esausta. Troppa esposizione, troppo odio, troppe polemiche, troppa popolarità, troppo tutto. Alla mia età mi trovo a condurre un’esistenza che non avrei mai immaginato”. La senatrice ha poi espresso solidarietà a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche loro bersagliati dall’odio: “Colgo l’occasione per esprimere loro solidarietà. Sarò un’illusa, ma continuo ad auspicare che tutti si uniscano in un impegno bipartisan per prevenire le epidemie dell’odio. Io ho sperimentato i danni che possono produrre”. Come dice Veneziani: "Gli schiaffoni fanno più male quando arrivano da una persona che credevi di poter utilizzare a tuo favore. E che invece, qualora ce ne fosse stato bisogno, si dimostra libera da pregiudizi, e capace di parlare non per partito preso o a nome di un partito". 

sabato 23 novembre 2019

Hong Kong, Zen: «Situazione gravissima. Solo un miracolo può salvarci»

La situazione a Hong Kong è gravissima. Andiamo verso la tragedia e solo un miracolo ormai può salvarci». Parla così il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito della città autonoma, tra le personalità più influenti per via del suo decennale impegno per la democrazia e la libertà. Vedi indice articoli sulla questione cinese in calce al Messaggio del Cardinale [qui].

La protesta per chiedere diritti, democrazia e libertà che da sei mesi va avanti a Hong Kong è ormai degenerata nella violenza. Il cardinale Zen è fermo nel condannare tutte le violenze, anche quelle dei giovani, ma ci tiene a sottolineare che sono stati il governo di Hong Kong e Pechino a scatenarle, non lasciando altra scelta alla popolazione stremata.

Eminenza, la protesta era cominciata in modo pacifico. Perché è degenerata?
Da sempre il governo locale e quello di Pechino cercano di toglierci ogni libertà, rinnegando quello che avevano promesso nel 1997 e cioè di concedere vera democrazia alla città. Dovevano garantircela oltre dieci anni fa e ancora non l’hanno fatto. Per capire come è nata questa divisione orribile bisogna partire dalla Rivoluzione degli ombrelli.

venerdì 22 novembre 2019

C.M. Viganò: “Cardinali, vescovi! Rivolgete una correzione fraterna al papa. Non sta confermando i fratelli nella fede”

Riprendo da Duc in altum il seguente testo di Mons. Carlo Maria Viganò che va a  sommarsi ai molti interventi sulla vexata questio del Sinodo per l'Amazzonia e sull'atrettanto controversa Dichiarazione di Abu Dhabi. (Indici degli articoli precedenti: sul Sinodo e sulla Dichiarazione).

Durante venti secoli, la Chiesa cattolica ha professato la fede in Gesù Cristo, unico Salvatore, giunta intatta fino a noi come l’ha ricevuta dagli Apostoli, dai Padri della Chiesa, a prezzo del sangue dei Martiri, della testimonianza dei Confessori della fede, dei Santi senza numero, di ogni lingua e popolo, tramandata dai genitori ai figli, da sacerdoti e religiosi, diffusa da ardenti missionari in tutti i continenti della terra, sotto la guida dei successori dell’apostolo Pietro che hanno garantito l’unità della Sposa di Cristo, confermando i fratelli della fede.
Da ormai quasi sette anni, il successore del Principe degli Apostoli, a cui è stato affidato il mandato di Cristo conferito a Pietro dopo la sua professione di fede – “Tu se il Cristo il Figlio del Dio vivente” (Mt 16, 18) – ha abdicato al suo ministero di confermare i fratelli nella fede. Papa Francesco non ha mai confermato nessuno. Riconosciamo con dolore quanto il suo ministero sia stato divisivo e distruttore.

Mons. Athanasius Schneider. Perché il culto della Pachamama in Vaticano non era innocuo

Nella nostra traduzione da  LifesSiteNews l'intervento reso pubblico in tedesco martedì 19 novembre su Kath.net, con il quale il vescovo Athanasius Schneider denuncia ancora una volta lo scandalo provocato dai nuovi simboli pagani nel culto della Pachamama in Vaticano. Mons. Schneider si è già pronunciato in ripetute occasioni: quiquiquiquiqui - qui - qui. Per chi vuole approfondire: indice degli articoli sul Sinodo amazzonico.

Il 4 ottobre 2019, nella festa di San Francesco d'Assisi, alla presenza di Papa Francesco e di altri alti dignitari ecclesiastici, si è svolta nei Giardini Vaticani una cerimonia di evidente carattere religioso, come indicato nel comunicato stampa della stessa data: Nel corso della cerimonia di preghiera, a conclusione dell’iniziativa il “Tempo del Creato” promossa di recente da Papa Francesco, è stato piantato un albero proveniente da Assisi come simbolo di un’ecologia integrale, per consacrare il Sinodo Amazzonico a San Francesco, nell’imminente ricorrenza dei 40 anni della proclamazione papale del Poverello di Assisi come patrono dei cultori dell’ecologia. Alla cerimonia odierna prendono parte i rappresentanti dei popoli indigeni dell’Amazzonia, che hanno danzato e cantato in cerchio nel verde dei giardini, accompagnati dai loro strumenti tradizionali. Alla fine della celebrazione, il Santo Padre ha recitato il Padre Nostro. Rappresentanti delle popolazioni indigene Alla cerimonia hanno partecipato Amazzonia, frati francescani e vari membri della Chiesa

giovedì 21 novembre 2019

Bergoglio in Thailandia. Le case oscillano a Bangkok nel giorno della visita del papa

Bergoglio... Pachamama - "L'interconnessione" non funziona. 
Bergoglio ascolta il grido dell'Amazzonia, ma gli Spiriti dell'Amazzonia non ascoltano il suo: "Chi meglio dei popoli indigeni può essere ritenuto oggi come migliore custode del creato? Loro che hanno mantenuto una relazione stretta con l'ambiente che vivono in maniera simbiotica, ambiente con cui sono interconnessi". (cit. al Sinodo sull'Amazzonia)

Secondo La Stampa al momento non si hanno segnalazioni di particolari danni a persone o cose ma c’è preoccupazione per la presenza di Papa Francesco proprio in queste ore nell’area interessata dal sisma. La scossa dell’alba è stata percepita in effetti anche a Bangkok, in Thailandia, dove alloggia il Santo Padre per la prima tappa del suo viaggio in Asia.

In Iran impiccano le donne. Il Me Too tace

Nel silenzio assordante di un’Europa che decide cosa si deve sapere e cosa no, da giorni l’Iran è sconvolta da violente proteste di piazza e qualcuno ha deciso che questa è una di quelle notizie che non si deve conoscere o che deve essere passata sottovoce. Dopo la firma dell’accordo sul nucleare iraniano e la fine delle sanzioni, in un crescendo obamiano è stato dato il via al periodo dell’Eldorado di Teheran, pieno di prospettive e grandi opportunità. Ammettere ora di aver preso il più brutto granchio della storia europea degli ultimi anni è oggettivamente difficile, per questo qualcuno ha allora deciso che bisogna negare tutto, anche davanti all’evidenza.
L’Europa ha perdonato all’Iran l’imperdonabile, dalle torture ai processi sommari, dalle minacce al finanziamento del terrorismo, fino ad arrivare, dulcis in fundo, a far finta che non ci siano impiccagioni sulla pubblica piazza delle maggiori città. Tra gli altri condannati spiccano una novantina di donne che sono state impiccate nel solo 2019, lo scrivo perché sarebbe stato bello vedere qualche corteo Me Too anche per queste povere disgraziate e non solo per le attrici di successo che, povere miliardarie, hanno subito qualche richiesta strana o complimento di troppo.

C.M. Viganò: “Così la Neo-Religione mondiale avrà il suo tempio. Con l’approvazione del papa”

Riprendo da Duc in altum un articolo di Carlo Maria Viganò che riguarda il progetto dell’Abrahamic Family House, struttura che ad Abu Dhabi ospiterà una sinagoga, una moschea e una chiesa. “Nel giardino di Abu Dhabi – scrive Viganò – sta per sorgere il Tempio della Neo-Religione sincretica mondiale con i suoi dogmi anticristici. Nemmeno il più speranzoso dei massoni avrebbe immaginato tanto!”. Ne avevamo parlato qui e vi rimando all'indice degli articoli sul Documento di Abu Dhabi. 

«Ai Venerabili Fratelli … che hanno pace e comunione con la Sede Apostolica sulla difesa della Verità rivelata da Gesù Cristo, salute e Apostolica Benedizione. Forse in passato non è mai accaduto che il cuore delle creature umane fosse preso come oggi da un così vivo desiderio di fraternità… Facilmente si comprende… come siano molti coloro che bramano vedere sempre più unite tra di loro le varie nazioni, a ciò portate da questa fratellanza universale.»
Ad esprimersi così è il Sommo Pontefice Pio XI nell’esordio della sua enciclica Mortalium animos del lontano 1928, firmata proprio il giorno dell’Epifania, quando la Chiesa fa memoria di tre sapienti Magi venuti d’Oriente, capofila di un’interminabile carovana processionale guidata da un fulgido astro apparso nel firmamento, quando sulla terra faceva il suo ingresso il Figlio di Dio venuto nella carne, Unico Salvatore, centro del cosmo e della Storia.
Novantun anni più tardi, lo scorso venerdì 15 novembre 2019 – come riferito da Vaticannews – papa Bergoglio ha ricevuto in udienza il Grande Imam Ahmed Al-Tayeb, accompagnato da varie personalità e rappresentanti dell’Università di Al-Azhar e del Comitato Superiore, tutti animati dalla volontà di dare forma e concretezza ai contenuti del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace mondiale e la Convivenza comune, siglato lo scorso mese d’agosto sulla scia della storica Dichiarazione Emiratina, firmata dal pontefice e dall’Imam durante l’Anno della Fratellanza. A proposito del Documento sopra menzionato, sua eccellenza Mohamed Khalifa Al Mubarak, quale rappresentante degli Emirati Arabi Uniti, aveva precedentemente dichiarato (Vaticannews, 21 settembre 2019) che “in un mondo in cui tante sono le cose che dividono, gli Emirati sono impegnati a unire. Come un faro luminoso, vogliono portare la luce in un mondo buio, portando alla luce questo Documento, il più importante firmato in questi ultimi tempi”; come a dire che “l’Orientale Lumen” venuto a visitarci dall’alto come Sole che sorge (Lc 1, 7-8) è oramai eclissato da un nuovo “Faro Luminoso”.

mercoledì 20 novembre 2019

Anche Chiesa e post-concilio denuncia di essere sotto censura social: «Limitazioni alla nostra pagina»

Riprendo da Radio Spada.

Giornate dense per i “garanti della tolleranza”. Dopo l’attacco al Convegno di Studi Storici Cattolici di Vignola [qui], ecco la denuncia di Chiesa e post-Concilio.
Questo clima – che qualche mese fa ha portato alla chiusura improvvisa in un elevato numero di profili social – ha spinto Radio Spada a incrementare la diversificazione degli strumenti di comunicazione, promuovendo sempre più piattaforme alternative come VK o Telegram. Per questo, ricordiamo a tutti che è possibile iscriversi in maniera immediata e gratuita al nostro canale Telegram: https://t.me/Radiospada

La "Nuova Chiesa" e le inutili pecette

Ci scrive un lettore e pubblichiamo, condividendo.

Cari amici,
in questa nuova puntata dell’evoluzione omosessualista all’interno di frange sempre più consistenti della Chiesa cattolica, Stefano Fontana mette in evidenza quella da lui definitiva “nuova chiesa”.

Non mi piace questa definizione, perché non sufficientemente descrittiva della realtà dei fatti. Il termine corretto è “chiesa invertita”. Per comprenderlo bene, basta leggere l’articolo di Fontana (qui). Ecco la parte più incisiva dell’articolo:
Ecco qui un esempio del “nuovo paradigma” teologico di oggi, che sembra a tutti gli effetti espressione di una “nuova Chiesa”. Innanzitutto la dimensione storicistica: non ci sono principi morali assoluti, ma tutti gli insegnamenti della Chiesa devono essere giudicati alla luce dell’esistenza e dell’esperienza, che quindi diventano co-produttrici di dottrina. Secondariamente, un nuovo concetto di tradizione: non più come qualcosa di vero sempre, ma come qualcosa di passato e da aggiornare. In terzo luogo l’idea che Cristo ci abbia dato degli ideali e che tutti siano in cammino verso di essi, anche se qualcuno è più avanti e altri sono più indietro. La relazione omosessuale può piacere quindi a Dio ed eventuali criteri morali non la devono condannare ma farla crescere. Infine l’idea che Dio si comunica nell’esistenza, quindi si comunica a tutti e in tutte le situazioni, con la conseguente scomparsa dell’idea di peccato. Niente è peccato, tutto è grazia, anche se in misura diversa. Tutti questi elementi si trovano codificati nell’esortazione apostolica Amoris laetitia.
Capisco la prudenza di Stefano nell’utilizzare “sembra” al posto di “è”, ma la realtà è che non sembra affatto, ma  lo è proprio! Tanto più che Fontana, molto onestamente e senza paura, trova questo immondo paradigma all’interno di Amoris laetitia.

La 'sinodalità mascherata' - George Weigel

Nella nostra traduzione da First Thing il pensiero di George Weigel, biografo e amico di Giovanni Paolo II, sulla 'sinodalità mascherata'. Rimando a questi precedenti [qui - qui]; considerazioni sulla sinodalità recidiva [qui];  Conciliarità sinodalità:: come cambia la Chiesa? [qui].

Durante il Sinodo dei vescovi del 2001, il cardinale Francis George di Chicago, che nel corso degli anni aveva sofferto a causa di molti discorsi sinodali e discussioni in piccoli gruppi, fece un’osservazione incisiva: “Gesù Cristo non voleva che la sua Chiesa fosse governata da una commissione”.
Infatti. 
I meccanismi di consultazione presenti nella Chiesa – dai consigli parrocchiali ai consigli diocesani al Sinodo dei Vescovi – servono a rafforzare il governo della Chiesa da parte dei suoi pastori: i sacerdoti nelle loro parrocchie, i vescovi nelle loro diocesi, il vescovo di Roma per la Chiesa universale. Tuttavia, i Sinodi del 2014, 2015 [qui], 2018 [qui] e 2019 [qui], fanno intuire che il modello di commissione deplorato dal cardinale George si sia trasformato in qualcosa di probabilmente ancora peggiore: il modello della messinscena, in cui un “processo sinodale” del “camminare insieme” fornisce la copertura per realizzare seri cambiamenti nella auto-comprensione e nella prassi cattolica, per i quali non esiste un mandato dottrinale, teologico o pastorale.
Nel Rapporto finale del recente Sinodo amazzonico, questo modello di finzione è descritto con un linguaggio pieno di cliché: 

martedì 19 novembre 2019

Il vescovo Cordileone si commuove celebrando nel Rito Antico la 'Messa delle Americhe'

Estrapolo da gloria.tv. L'arcivescovo di San Francisco (USA), Salvatore Cordileone, ha celebrato il 16 novembre l'annuale Messa Solenne Pontificale in Rito Antico nella Basilica dell'Immacolata Concezione a Washington D.C.
Merita cliccare per ingrandire
L'enorme chiesa era gremita. Tra i fedeli c'era l'inviato di Gloria.tv Jungerheld.
Cordileone ha predicato che la bellezza nutre l'anima e ha suggerito che l'odierna mancanza di bellezza "spiega il turbamento spirituale in cui ci troviamo".
Verso la fine della Messa, quando è stato cantato il Salve Regina, Cordileone era così commosso che ha cominciato a piangere (foto a lato; nell'originale c'è il video -ndr).
Il coro ha cantato la "Messa delle Americhe" composta da Frank LaRocca. Ecco alcuni momenti musicali della Messa:
- Kyrie
- Salve sancta parens
- Ave verum corpus
Altarworthy.com, che ha fatto i paramenti, ha detto a don Zuhlsdorf che sono stati incorporati alcuni elementi appena visibili, come scudi circondati da rose dorate su ambo i lati della dalmatica e titoli di Nostra Signora presi dalle Litanie Lauretane. 
Inoltre, da altra fonte [vedi], commuove vedere, attraverso la locandina (cliccare per leggerla ingrandita), l'immagine della Madonna di Guadalupe che ormai, dopo le recenti nefande profanazioni durante il Sinodo amazzonico,  è sempre più vista e sentita come la vera Regina delle Americhe. Mentre vengono riportate alcune dichiarazioni significative del vescovo e di altri presenti alla celebrazione.
Ero in estasi. Si ha la sensazione che qualcosa di veramente santo accada lì” (Arcivescovo Salvatore Cordileone)
"Ecco come appare una fiorente cultura religiosa: la pietà viene sollevata e sublimata nell'attuale liturgia della Chiesa". (Professore e poeta James Matthew Wilson)
"La grande tradizione cattolica è viva e vegeta, e sta solo aspettando una coraggiosa leadership pastorale e un patrocinio dalla visione lungimirante per continuare la sua grande storia nel punto di maggiore appartenenza: nel seno della Chiesa". (Professore e compositore Mark Nowakowski) 

Lo ‘Instrumentum Laboris’ dà corpo alle profezie anticristiane dei letterati decadenti e neopagani degli anni Trenta del Novecento affascinati dalle tenebrose religioni amerindie.

Approfittiamo di un commento per nulla marginale per un utile approfondimento di una della tante tematiche poste dal Sinodo per l'Amazzonia, su cui fervono i dibattiti. Qui indice articoli precedenti.

Scrive Andrea Sandri:
""Dopo le dichiarazioni etno-nazionaliste di Obrador sul passato pagano del Messico, l’arrivo dello Stregone boliviano potrebbe accendere l’incendio anche in una terra in cui, finora, non c’è mai stato sincretismo, nemmeno nei più reconditi villaggi del Sud.
D’altronde il crollo della Spagna ha a che fare con tutto ciò. Bisognerebbe rileggere il “Serpente piumato” di D. H. Lawrence che era buon amico di Aldous Huxley, un altro profeta degli sviluppi postcristiani del moderno. Queste élites esoteriche giocavano perfettamente tra il progetto e il loro stesso sgomento per i risultati evocati.""
La rilettura auspicata da Sandri è stata di recente fatta da Paolo Pasqualucci nel par. 4 del suo lungo saggio pubblicato qui sulle aberrazioni della cosiddetta "teologia india", grazie alla quale ci si vogliono ora imporre i culti idolatrici del paganesimo amerindio. Nel par. 4 dal titolo "Lo Instrumentum Laboris dà corpo alle profezie anticristiane dei letterati decadenti e neopagani degli anni trenta del Novecento affascinati dalle tenebrose religioni amerindie".  Il paragrafo contiene una stroncatura di Lawrence, autore sopravvalutato, icona della Rivoluzione Sessuale incombente. Per questo lo stralcio dal ponderoso testo integrale di cui al link sopra e lo riprendo di seguito.
4. Lo ‘Instrumentum Laboris’ dà corpo alle profezie anticristiane dei letterati decadenti e neopagani degli anni Trenta del Novecento affascinati dalle tenebrose religioni amerindie.

lunedì 18 novembre 2019

Don Roberto Spataro: “Il latino è patrimonio immateriale dell’umanità”

"Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino". (Giovannino Guareschi) - Indice articoli dedicati al Latino.

Illustri professori e studenti, cari amici,
nella relazione che sto per presentare, attenendomi al titolo che mi è stato affidato, svilupperò tre punti. Anzitutto, definirò il concetto di patrimonio immateriale e lo applicherò alla lingua latina; in secondo luogo, mostrerò alcune caratteristiche del latino liturgico; infine, presenterò la cosiddetta “Messa tridentina”, comunemente designata anche come “Messa in latino”, che valorizza moltissimo il latino liturgico.

1) Per definire il concetto di “patrimonio immateriale”, vorrei rifarmi ad un’iniziativa promossa circa due anni e mezzo fa da una benemerita istituzione culturale italiana, l’Accademia “Vivarium Novum”, che, con il sostegno di altri prestigiosi partner europei, ha raccolto moltissime adesioni perché l’Organizzazione delle Nazioni Unite dichiari la lingua latina e la lingua greca antica “patrimonio culturale immateriale dell’umanità “. Nella petizione che è stata diffusa, era descritto, pur se con altre parole, come “patrimonio immateriale dell’umanità” un qualche bene spirituale intangibile capace di creare una sorta di comunione diacronica tra gli uomini che ne usufruiscono. Come tutti le ricchezze culturali, esprime sempre un’esperienza significativa dell’avventura umana sulla terra che possa toccare l’anima dell’uomo in quanto tale, senza esclusioni e senza barriere nel tempo e nello spazio.

Lahore, si dimette una giornalista cristiana, perseguitata sul lavoro

Gonila Gill è sposata con Husnain Jamil, musulmano laico. Né l’uomo né la sua famiglia le hanno mai imposto la conversione all’islam. Per questo tutti sono perseguitati. “Chiedo al governo di proteggere le famiglie miste come la nostra”.
Lahore (AsiaNews) – Perseguitata per la propria fede dai colleghi e insultata per non essersi convertita all’islam dopo il matrimonio con il fidanzato musulmano. È la storia di Gonila Gill, 38 anni, l’unica giornalista cristiana iscritta al Club della stampa di Lahore. Ad AsiaNews racconta la sua storia fatta di continui tormenti sul posto di lavoro da parte dei colleghi che volevano che si convertisse all’islam. Alla fine era diventata così infelice al punto di decidere di licenziarsi. “Le persone sono vili – afferma – quando dicono idiozie sulla mia fede. Tuttavia non perdo la speranza e rimango salda nella mia religione”.
Gonila dice di aver “ricevuto da Dio il dono di un marito onesto, rispettoso di me e di nostro figlio che abbiamo scelto di battezzare come cristiano. Gli sono molto grata perché mi aiuta e si prende cura di me, nonostante anch’egli sia costretto a sopportare la crudeltà delle persone. Sostiene me e mio figlio nella nostra vita cristiana. Spesso viene a messa con noi e partecipa alle preghiere. Sono fortunata ad essere circondata da persone che mi vogliono bene, da amici che mi sostengono”. Al tempo stesso, aggiunge, “avverto un senso d’insicurezza nel vivere in questa società, e sono molto preoccupata per il futuro di mio figlio”.

domenica 17 novembre 2019

Mercanti nel tempio

La desacralizzazione che avanza. Segnali sempre più frequenti.

Immagine: © Cambridgeshire Live
Questo fine settimana torna nella cattedrale di Ely, una delle cattedrali più belle e storiche della Gran Bretagna, il mercatino di Natale (cibi e articoli da regalo).
Le oltre cento bancarelle, che offriranno di tutto, dai formaggi ai gioielli, saranno allestite nella splendida navata centrale, nella Lady's Chapel dedicata alla Madonna, e in un tendone nel recinto della cattedrale.
Torneranno iniziative tradizionalmente apprezzate, come la Food Hall natalizia (gin, vodka, ottimi formaggi, cioccolato, salumi, marmellate e sottaceti) e una bellissima giostra vittoriana restaurata. Alle quali si aggiungeranno nuovi espositori (oggettistica d'interni, regali insoliti, gioielli funky). Vi saranno inoltre dei laboratori gratuiti con dimostrazioni su come confezionare regali, realizzare ghirlande natalizie, ed altro. 

I cinque inganni di Pachamama, idolo anticristiano nemico dell'uomo. - Gianfranco Amato

Nonostante le gerarchie Vaticane e i loro portavoce minimizzino l'accaduto, ignorandone anche le gravi ripercussioni pastorali da noi registrate [qui], continua nel mondo cattolico la riflessione e la consapevolezza. Ricevo e volentieri pubblico anche il seguente articolo di Gianfranco Amato, che va ad arricchire il nostro indice di testi sulla vexata quaestio

Le cronache degli ultimi tempi hanno reso il termine “Pachamama” particolarmente conosciuto anche tra il pubblico non addetto alle questioni teologico-religiose. Se ne parla persino al bar. La Chiesa cattolica, attraverso il Sinodo dell’Amazzonia, ha sdoganato questa parola che in lingua quechua significa “Madre Terra”. Qualcosa però non quadra dentro e fuori la Chiesa. Il concetto di Pachamama nasconde un inganno. Anzi, per l’esattezza ne nasconde cinque. E meritano di essere visti uno per uno.
  1. La Pachamama è un inganno religioso. Si tratta, in realtà, di una divinità pagana che appartiene alla cultura e alla religione inca del Perù. Secondo la mitologia pagana inca Pachacamac, dio del cielo, si unì a Pachamama e da questa unione nacquero due gemelli, un maschio e una femmina. In Amazzonia ci sono circa quattrocento popolazioni indigene distinte, la maggior parte delle quali non ha la stessa cultura né la medesima religione di quelle tribù peruviane che conservano elementi inca tra cui, appunto, la Pachamama. Presentare quest’ultima come l’icona della cultura indigena amazzonica significa non solo falsificare la realtà ma anche disconoscere e svilire la diversità delle vere culture amazzoniche nel tentativo di imporre una visione teologica indigena, per finalità esclusivamente ideologiche e politiche. Questo tentativo, tuttavia, è più ampio e non riguardando soltanto l’Amazzonia ma coinvolge tutto il continente latino-americano fino al Messico. Però, che cosa hanno in comune un indigeno tzotzil, maya o purépeche, con gli incas e la Pachamama? Assolutamente nulla. L’inganno, quindi, è tanto grave in quanto pretende di imporre una teologia indigena latino-americana unificata che vanifica la ricchezza della diversità degli stessi popoli indigeni originari di tutta l’America Latina.

sabato 16 novembre 2019

Montefiascone 23 novembre. IV convegno su “San Tommaso e la Dottrina sociale della Chiesa”

cliccare sull'immagine per ingrandire
Osservatorio cardinale Van Thuân
Istituto del Verbo Incarnato (IVE)
Società Internazionale Tommaso d’Aquino - FVG
Gustav-Siewerth-Akademie
Con il patrocinio del Comune di Montefiascone

IV convegno su
“San Tommaso e la Dottrina sociale della Chiesa”
Montefiascone – Sabato 23 Novembre 2019
DIFENDERE LA PERSONA DAI PERSONALISMI:
compito della Dottrina sociale della Chiesa

Ore 09,30
INDIRIZZI DI SALUTO
Padre Andres Bonello – Provinciale IVE Italia
Massimo Paolini - Sindaco di Montefiascone
INTRODUZIONE AI LAVORI
LA PRESENZA DEL PERSONALISMO NELLA  DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
Dott. Stefano Fontana

Le relazioni pericolose...

L’imam Tayyeb accolto ieri dal Papa in Vaticano. “Un messaggero di pace” (tweet di Avvenire nell'immagine a lato). Nelle stesse ore a Pordenone veniva invitato e ricacciato l’imam Ismail, che dice di “frustare le donne”. Imam moderato il primo, imam estremista il secondo? No. Anche Tayyeb, ospite del Papa, le donne dice che è bene picchiarle. Ma con più “moderazione”.
Ma il fatto grave è che il 4 febbraio 2019 il papa ha firmato col Grande Imam Ahmad el-Tayeb ad Abu Dhabi il controverso “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” che contraddice la fede della Chiesa.
Uno dei frutti: la “Abrahamic Family house” – Casa della Famiglia di Abramo – una struttura che sorgerà ad Abu Dhabi ed ospiterà al suo interno una sinagoga, una moschea ed una chiesa dedicata a San Francesco.
Non facciamo altro che assistere impotenti, oltre a pregare e sperare....

Qui l'indice degli articoli sul controverso Documento di Abu Dhabi. Vi trovere tutti gli approfondimenti.

Esclusivo: La nuova preghiera di Benedetto XVI

A me sembra un testamento spirituale...
Nella nostra traduzione dal testo originale tedesco [quiuna nuova preghiera scritta recentemente da Joseph Ratzinger per la diocesi di Burgenland Eisenstadt, uscendo ancora una volta dal suo silenzio. Interpretabile in riferimento allo smantellamento della vera Chiesa. Può essere utile consultare l'indice degli articoli dedicati ai "due papi" e alle molteplici analisi dell'inedita e anomala situazione.
Apprendiamo dal BenedettoXVIblog che il vescovo di Eisenstadt Ägidius Zsifkovics, nella sua prefazione all’Annuario del Burgenland, descrive la preghiera come teologicamente scaltra e toccante  Lo scritto di Benedetto XVI è del giugno scorso; ma contiene elementi significativi anche in relazione agli eventi più recenti, tenendo anche conto che il discusso testo dell'Instrumentum Laboris del Sinodo Amazzonico era in quel momento già noto.
Ricordiamo un precedente scritto particolarmente significativo: le Note [quivergate in occasione della riunione dei presidenti di tutte le conferenze episcopali del mondo per discutere sul tema degli abusi, convocata in Vaticano (24-29 febbraio 2019). Il documento fu reso pubblico nel successivo mese di aprile dimostrando come le sue osservazioni non fossero state tenute in alcuna considerazione.
Non posso tacere la mia delusione nel non trovare alcun cenno, insieme all'Incarnazione e alla Resurrezione, alla Redenzione che il Signore ha compiuto a caro prezzo... il "segreto del chicco di grano" rimane pur sempre un infinito segno di amore, ma non c'è traccia dell'espiazione. (ne parlavo qui) E dunque ancora una volta, insieme alle luci, ritroviamo le ombre di un inesorabile cuneo modernista, da tempo presente, ma penetrato nella Chiesa attraverso il concilio.

La preghiera di Benedetto 
Benedictus XVI Papa emeritus
Signore Gesù Cristo,
sono passati più di 1900 anni da quando Tu, il Verbo eterno di Dio, sei entrato nel tempo e Ti sei fatto carne – Ti sei fatto uomo. Non hai dismesso la Tua natura umana come un vestito dopo averla assunta per poco tempo. No, fino alla Tua morte sulla croce Tu l’hai assunta, l’hai attraversata e l’hai sofferta e rimani, dopo essere risorto, per sempre uomo. Nella parabola, Ti sei paragonato al chicco di grano, che cade nella terra e muore, ma non rimane isolato, bensì emerge di nuovo e porta costantemente frutto. Nella Santa Eucarestia Tu sei sempre presente tra di noi, Ti affidi nelle nostre mani e nei nostri cuori affinché possa sorgere una nuova umanità. Quindi il Tuo farti uomo non è per noi un’esperienza lontana, bensì ci tocca tutti, ci chiama tutti. Aiutaci a comprenderlo sempre di più. Aiutaci a vivere e a morire nel segreto del chicco di grano e a contribuire al sorgere di una nuova umanità.

venerdì 15 novembre 2019

Card. Müller: quando i pastori dormono, suona l’ora dei laici

Riprendiamo dal Tagenpost. Qui indice articoli precedenti.

Il cardinale Gerhard Müller respinge le critiche riguardanti il lancio delle Pachamama nel Tevere. Senza nominare l’artefice dell’azione, Alexander Tschugguel [qui - qui], Müller ha detto al nostro giornale: “Quando i pastori dormono, suona l’ora dei laici”. Lo scandalo risiede nella bestemmia quando, al posto dell’unico e vero Dio, nelle chiese cattoliche e alla presenza dei fedeli cattolici e dei loro pastori si venerano creature o immagini di pietra, legno, metallo, ecc fatte dall’uomo.

Müller: I profeti dell’Antico Testamento si sono comportati con maggior rigore
Interrogato sul lancio nel Tevere compiuto da Tschugguel, il cardinale ha detto che i profeti dell’Antico Testamento si sono comportati con maggior rigore nella lotta contro gli idoli. Müller ha ricordato anche l’esempio dell’”apostolo dei tedeschi”: san Bonifacio ha costruito una cappella cristiana col legno dell’albero di Thor da lui abbattuto. Letteralmente il Cardinale ha affermato: “Fosse successo nell’epoca dell’autosecolarizzazione del cristianesimo, alcuni suoi discepoli – serenamente in armonia con i nemici che lo portarono alla croce – avrebbero accusato e condannato pubblicamente Cristo per danni alle cose e lesioni alle persone dopo la pulizia che egli stesso fece nel tempio”. I discepoli avrebbero attestato la mancanza di disponibilità al dialogo di Gesù, continua Müller, “perché era intervenuto con santo zelo, mentre cambiavalute e commercianti di animali trasformavano la casa del Padre in un mercato”.
Il card. Müller ancora una volta ha criticato aspramente il Sinodo amazzonico:
“Non si può minimizzare tutta questa baraonda  –  sponsorizzata con tanti euro –giustificandola come semplice inculturazione o, addolcendo la pillola, come segno di rispetto per le altre culture, né voler riconoscere nelle figure femminili un simbolo di fertilità o addirittura un simbolo Pro-Life”. 
Il cardinale ha sollecitato i cardinali a ricordare l’esempio dell’apostolo Paolo. Infatti i licaoniani avrebbero voluto offrire sacrifici a Paolo e Barnaba perché li consideravano  dei greci Zeus ed Ermes. Paolo, però, rispose ai pagani: “Vi portiamo la Buona Novella affinché dal vostro niente vi convertiate al Dio vivente che ha creato il cielo e la terra”.

A Policoro il miracolo della Madonnina scampata all’uragano

Come in altre occasioni: terremoti, incendi, uragani, ecc., chi resiste è sempre Lei! Anche questa volta è l'unica che ha resistito!

Foto gentilmente concessa da Giuseppe Ferrara
Ѐ stata una notte da incubo quella appena trascorsa a Policoro e nell’intero Metapontino, ma questa immagine scattata qualche ora dopo la tempesta, da un senso di speranza e fede. Stiamo parlando della statua della Madonnina che si trova presso l'Opera Don V. Grossi al lido di Policoro e che è avvolta in mezzo a rami caduti e spezzati dalla furia della tromba d’aria.
Lei è rimasta lì, intatta ben dritta in segno di speranza, come se la natura avesse rispettato questa statua della Vergine Maria. In molti gridano al miracolo, convinti che qualcosa di strano in tutto questo ci sia stato. Nella giornata odierna in molti si sono recati sul posto per vedere dal vivo la scena. Sarà un caso?, intanto la Madonnina resta intatta tra la vegetazione distrutta dalla furia del vento e della pioggia. (Claudio Sole - Fonte)

Milano, 7 dicembre. In Piazza Duomo si prega per la Chiesa

II 5 ottobre ci siamo trovati in tanti a Roma [qui - ma anche il 27 ottobre qui e, precedentemente, il 28 settembre qui] per pregare pubblicamente insieme il Rosario invitando tutti a partecipare: chiesa che prega per la Chiesa! I tempi sono giunti.

Occorre pregare di più e far pregare.

Ogni Primo Sabato del Mese nelle piazze italiane pregheremo il Rosario e ci consacreremo a Maria, regalando a chi passa rosari e medagliette benedetti.

Il 7 dicembre alle 16.30 ci troveremo a Milano in Piazza Duomo.

Unisciti anche tu e attivati: prega e fai pregare.
Trionfi il Cuore Immacolato di Maria nella tua città e dove vivi.
Siamo tutti le cellule di Maria!

Se vuoi organizzare un Rosario pubblico per la Chiesa il Primo Sabato del Mese scrivi a Dario Maria, che è a tuo servizio per organizzarci e ricevere rosari, medagliette e preghiere di consacrazione.

Mail: dott.minotta@gmail.com

ATTENZIONE:SIAMO CHIESA e vogliamo testimoniarlo: per questo non si esibiranno loghi di associazioni ma tutte sono invitate a essere protagoniste di questa santa iniziativa.

giovedì 14 novembre 2019

“Il nuovo fascismo accademico”

Ricordate quando a Roma, alla Sapienza, hanno rifiutato una conferenza di Benedetto XVI, mentre la cronaca ci consegna altri episodi più recenti? È il serio vulnus anche delle università italiane, ostaggi dei "Centri sociali" e della cultura egemone.

Stanno vietando di dire la verità. La Sorbona, il tempio accademico fondato da Robert de Sorbon nel 1252 e dove hanno studiato i grandi di Francia e che ha portato la stampa di Gutenberg in quel paese, in un paio di settimane ha annullato due conferenze sul terrorismo islamico. O non ci rendiamo conto di quello che sta succedendo, o peggio, lo sappiamo ma abbiamo deciso di non batterci per la nostra cultura. (Giulio Meotti)