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lunedì 31 ottobre 2022

Per il 31 Ottobre (e per ogni volta che serve)

Non c’è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi, perché la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma è dal Cielo che viene l’aiuto
 (1 Mac 3, 18-19). 

Tu che, riparando ogni cosa con i tuoi meriti, sei divenuta Madre e Signora di tutto,
Tu che, per il singolare concorso prestato alla nostra redenzione, sei vera Regina del mondo,
Tu che, intimamente associata all’opera dell’umana salvezza,
frutto del Tuo olocausto d’amore fuso all’immolazione espiatoria di Cristo, ci doni con Lui e da Lui la vita divina,
accogli nel Tuo Cuore immacolato la supplica dei figli in balìa della tempesta
e trasmettila ben più perfetta e potente al Sacro Cuore del Figlio Tuo.
Tu conosci i disegni degli empi penetrati nel Santuario di Dio
per trasformarlo, se possibile, in tempio del diavolo.
Tu ci hai messi in guardia dalle insidie in cui saremmo caduti
se non avessimo ascoltato i Tuoi ripetuti richiami.
Oggi veniamo a prostrarci ai Tuoi piedi
implorando perdono per tanta inerzia e tiepidezza,
ma confidando al contempo nella paziente bontà del Tuo Cuore di Madre,
per il quale non è mai troppo tardi.
Impedisci d’ora in poi ogni sacrilego incontro
tra chi dovrebbe rappresentare Tuo Figlio
e quelli che in vaste regioni del mondo ne hanno sedotto i fedeli,
separando dal Suo mistico Corpo tante membra, redente dal Suo Sangue,
con dottrine perverse che falsificano la Sua Parola di verità.
Disperdi con il Tuo scettro regale
tutti i demòni che nella notte di una vigilia santa(1)
saranno stoltamente evocati da chi rifiuta la luce divina,
non più trattenuti da chi, pur avendo missione di istruire e difendere,
preferisce tacere e nascondersi, abbandonando le pecore ai lupi.
Schiaccia sotto il Tuo calcagno la superbia di Satana e dei suoi cultori,
che si tratti di eretici, traditori o ignari gaudenti.
Manda i Tuoi santi Angeli a nostra difesa e protezione,
suscita ardenti e coraggiosi araldi del Vangelo,
rianima i cuori dei Tuoi figli devoti:
che quel giorno non sia ricordato
se non per la Consacrazione del mondo al Tuo Cuore immacolato,
in attesa che Gli sia apertamente consacrato il popolo
che hai scelto in vista del Tuo trionfo, Maria!

(da recitare al termine del santo Rosario)
_______________________
1. Non dimentichiamo che oggi è la vigilia della Festa di Ognissanti, purtroppo sostituita dall'ormai più nota Halloween, che costituisce uno dei tanti processi di ‘de-cattolicizzazione’, in cui viene rimossa la spiritualità cristiana innestata su un antica tradizione celtica di Samhain, contemplazione gioiosa che manifestava il desiderio che la morte non fosse l’ultima parola sulla vita umana e testimoniava, a suo modo, la speranza nell’immortalità delle anime. Il cristianesimo infatti vi innestò la propria convinzione della costante presenza ed intercessione della chiesa celeste, della comunione dei santi che già vivono in Dio, rinnovando dall’interno l’attesa ed il desiderio che l'antica tradizione celebrava. La resurrezione di Cristo era l’annuncio che la presenza benedicente dei propri defunti non era pura illusione, ma certezza dal momento che noi, i viventi di questa terra, viviamo accompagnati da Cristo e da tutti i suoi santi. Samhain divenne così Halloween, che deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Sera della festa dei Santi’, ‘Vigilia della festa dei santi’.
Tuttavia, nella corrente letteratura esoterica ed occultistica si danno delle fantasiose e infondate versioni della festa celtica di Samhain, che sono poi quelle che fanno da riferimento alle moderne celebrazioni stregonesche e neo-paganeggianti e che hanno creato agli occhi di molte persone l'immagine inquietante di Halloween, ma che nella maggior parte dei casi ormai acquista un aspetto satanico [vedi]. Ciò avviene attribuendo a Samhain il nome di una oscura divinità, ‘Il Signore della morte’, ‘Il Principe delle Tenebre’, che in occasione della sua celebrazione chiamava a sé gli spiriti dei morti, facendo sì che tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese per una notte, permettendo agli spiriti dei morti e anche ai mortali di passare liberamente da un mondo all'altro. Per questo Samhain viene considerato dai moderni e fantasiosi esoteristi come un momento dedicato alla divinazione, in cui cioè si può facilmente prevedere il futuro e predire la fortuna. E così la ‘festa dei morti’ di ancestrale tradizione celtica, perduta la sua giustificazione cristiana, si è trasformata in una specie di celebrazione dell'oscurità, della magia, con contorno di streghe e demoni. La solidarietà tra le generazioni, tra i morti e i vivi, ha lasciato posto ad un terrore cupo e gotico della morte. Ed è così che la luce della Comunione dei Santi viene spazzata via dalla nuova visione orrifica, estremamente moderna nel suo essere allo stesso tempo scientista, positivista e affascinata dall'elemento magico-occultistico.

Sulla recente Lettera di Benedetto XVI agli studenti statunitensi

Una efficace puntualizzazione dell'Arciv. C.M. Viganò sulla Lettera indirizzata agli studenti statunitensi [qui], con la quale  il pontefice emerito ha ricordato il suo lavoro ecclesiologico e le novità portate dal Concilio Vaticano II. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

De hoc Mundo

La “secolarizzazione” dell’autorità
come premessa alla libertà religiosa e al dialogo ecumenico teorizzato dal Vaticano II

Regnum meum non est de hoc mundo.
Jo 18, 36

I. Premessa

LA FERITA INFERTA DAL CONCILIO VATICANO II al corpo ecclesiale e – di conseguenza – all’intero corpo sociale è tutt’altro che sanata dopo sessant’anni, e va anzi incancrenendosi con gravissimi danni sotto gli occhi di tutti. I toni entusiastici e autocelebrativi con cui il Sinedrio bergogliano inneggia al Concilio non possono cancellare la rovina che esso ha portato alla Chiesa e alle anime.

In un mio precedente commento sull’autoreferenzialità della “chiesa conciliare” (qui) ho evidenziato alcuni aspetti cruciali di questa crisi di identità, ai quali si è recentemente aggiunto un elemento che ritengo fondamentale nella comprensione dell’indole eversiva del Concilio: mi riferisco alla lettera che Benedetto XVI ha inviato al Rettore dell’Università Francescana di Steubenville (qui)  il 7 Ottobre scorso. Ho voluto affrontare più approfonditamente questo tema: esaminare il testo di Ratzinger è indispensabile per identificare le premesse ideologiche e le modalità di compimento pratico della rivoluzione inaugurata dal Vaticano II sul fronte dottrinale, morale, liturgico e disciplinare della Chiesa Cattolica.

Usa «tremendamente delusi» dall’accordo Vaticano-Cina

Praticamente, da ciò che è trapelato dagli accordi, secretati (perché poi?) da 2018, la nomina dei vescovi è sempre lasciata arbitrariamente al partito. Di cosa stiamo parlando? Di quali accordi se la ‘vera’ Chiesa Cattolica rimane nelle catacombe? Qui i precedenti sulla questione sino/vaticana.

Usa «tremendamente delusi» dall’accordo Vaticano-Cina

La Commissione americana per la libertà religiosa internazionale (Uscirf) si è detta «profondamente delusa» dal rinnovo dell’«Accordo provvisorio» tra Vaticano e Cina, siglato lo scorso 22 ottobre. Il dialogo che il Vaticano ha deciso di rinnovare ancora con il governo cinese riguarda, una tra tutte, la questione della nomina dei vescovi, a quattro anni di distanza dallo storico «Accordo provvisorio», siglato con la Repubblica popolare cinese nel 2018.
Risultati eclatanti, in questo caso, ancora non si sono registrati: le nomine episcopali seguite alla rinnovata intesa sono solo sei, di cui due già stabilite prima dell’accordo stesso. E non si assisteva alla nomina di un vescovo da più di un anno. C’è inoltre stato l’insediamento di sei vescovi, in alcune diocesi, tre di essi nominati dal governo e tre nominati dal Vaticano.

Ratzinger torna a parlare sulla ecclesiologia del Concilio agli studenti americani

L'ennesima occasione in cui Joseph Ratzinger rompe il silenzio dal "recinto di Pietro". "Il Signore mi chiama a salire sul monte, ma questo non significa abbandonare la Chiesa". Lo aveva detto nell'ultimo Angelus del suo pontificato ed è rimasto di parola, non facendo mancare la sua voce in questo quasi decennio successivo alla sua storica rinuncia. Precedenti qui. Con una lettera indirizzata negli Stati Uniti, il pontefice emerito ha ricordato il suo lavoro ecclesiologico e le novità portate dal Concilio Vaticano II. A breve, cercando anche il testo integrale, le mie osservazioni...

Benedetto XVI spiega la ecclesiologia
del Concilio agli studenti americani

CITTÀ DEL VATICANO , 21 ottobre, 2022 / 12:30 AM (ACI Stampa).- 
"Nel Vaticano II la questione della Chiesa nel mondo divenne finalmente il vero problema centrale" seguendo le tracce del pensiero di Agostino per togliere la Chiesa da un ruolo di "cosa bella ma inutile" nel tempo moderno.
Benedetto XVI lo scrive in una lettera inviata per il X Convegno internazionale promosso dalla Fondazione Ratzinger, alla Franciscan University di Steubenville, USA, sul tema “L’ecclesiologia di Joseph Ratzinger”. La lettera è stata letta in apertura del Convegno da padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Ratzinger.
Nel testo in inglese Benedetto XVI ripercorre le origini del suo studio della ecclesiologia: "Quando ho iniziato a studiare teologia nel gennaio 1946, nessuno aveva pensato ad un Concilio Ecumenico" e "c'erano molti dubbi sul fatto che sarebbe stato significativo, anzi se sarebbe stato possibile, organizzare le intuizioni e le domande nel complesso di una dichiarazione conciliare e dare così alla Chiesa una direzione per il suo ulteriore viaggio. In realtà, un nuovo Concilio si è rivelato non solo significativo, ma necessario". Teologia delle religioni e rapporto fede e ragioni ma anche "una nuova chiarezza" per la missione della Chiesa. "Il mio lavoro ecclesiologico - scrive il Papa emerito - è stato segnato dalla nuova situazione che è sorta per la Chiesa in Germania dopo la fine della prima guerra mondiale".

domenica 30 ottobre 2022

La proprietà privata garanzia di solidità sociale

Precedenti qui - qui.
La proprietà privata garanzia di solidità sociale

La Chiesa insegna che «la natura stessa ha intimamente congiunto la proprietà privata con l’esistenza dell’umana società e con la sua vera civiltà», il contrario del mondo «fluido» che si sta progettando
Non vi fu epoca della storia o civiltà che non abbia riconosciuto, pur nella ricchissima varietà delle tradizioni giuridiche, il diritto di proprietà. Sino al sorgere delle idee socialiste nessuna organizzazione politica intese mai negare la proprietà privata, ciò semplicemente perché il principio di proprietà appare da sempre come cosa di ovvio buon senso, indubitabile, certissimamente radicata nella giustizia naturale. Vi furono, certo, alcune esperienze eterodosse che misero in questione la legittimità morale della proprietà, penso alla gnosi catara o all’eresia dei “fraticelli”, ma mai con una reale capacità di farsi civiltà giuridica. E sempre tali dottrine furono duramente condannate e combattute dalla Chiesa.
Solo con il socialismo ottocentesco si delinea il progetto politico di una abolizione della proprietà privata, prima in forme utopistiche, poi “scientificamente” con il materialismo storico-dialettico di Karl Marx. Resta paradigmatica di questa opposizione radicale al principio di proprietà la nota sentenza di Proudhon: «La proprietà è furto».

Ultima Domenica di Ottobre ~ Festa di Cristo Re

Istituita da Pio XI l'11 dicembre 1925, questa festa vuole essere una pubblica affermazione dei divini diritti di Gesù sugli uomini, sulla società umana, sul mondo intero. 
Re divino ed eterno per creazione, il Figlio di Dio è fatto uomo per instaurare sulla terra il suo Regno, arricchendolo, con tutti i meriti della passione, di tutti i doni delle grazie. 
La Messa esalta questa regalità, cantata dai Profeti dell'Antico Testamento, riaffermata da Gesù stesso dinanzi a Pilato; predicata dagli Apostoli in tutto il mondo. 
Ed è una preghiera continua, perché le nazioni della terra, "disgregate l'una dall'altra dal peccato", abbiano a trovare nel Regno di Gesù, verità e vita, santità e grazia, giustizia, amore e pace. 
Su Cristo Universorum Rex vedi

Ultima Domenica di Ottobre
Festa di Cristo Re


Intróitus
Ap. 5, 12; 1, 6 - Dignus est Agnus, qui occísus est, accípere virtútem, et divinitátem, et sapiéntiam, et fortitúdinem, et honórem. Ipsi glória et impérium in sǽcula sæculórum.
Ps 71: 1 Deus, iudícium tuum Regi da: et iustítiam tuam Fílio Regis. V. Glória Patri...
Ap. 5, 12; 1, 6 - Dignus est Agnus... usque ad Ps

Orátio
Omnípotens sempitérne Deus, qui in dilécto Fílio tuo, universórum Rege, ómnia instauráre voluísti: concéde propítius: ut cunctae famíliae géntium, peccáti vúlnere disgregátae, eius suavíssimo subdántur império. Qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
Introito
Ap. 5, 12; 1, 6 - L’Agnello che è stato ucciso è degno di ricevere la potenza, la divinità, la sapienza, la fortezza e l’onore. A Lui la glória e il potere nei sécoli dei sécoli.
Sal. 71, 1 - O Dio, dà il tuo potere al Re: e la tua giustizia al tuo Figlio regale. Gloria al Padre…
Ap. 5, 12; 1, 6 - L’Agnello che è stato ucciso è degno…

Colletta
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo diletto Figlio, Re universale, hai voluto restaurare tutte le cose, concedi propizio che la grande famiglia umana, disgregata dal peccato, si sottometta al dolcissimo imperio di Lui. Che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.

Due feste della regalità di Cristo.
Trovammo già all'inizio dell'Anno Liturgico una festa della Regalità di Cristo: l'Epifania. Gesù, nato da poco, si manifestava ai Re dell'Oriente e al popolo d'Israele come "il Signore, che tiene nella sua mano il regno, la potenza, l'impero" (Introito della Messa dell'Epifania). Accogliemmo allora "il Salvatore, che veniva a regnare su di noi" (ibid.) e con i Magi gli offrimmo i nostri doni, fede e amore.
Perché la Chiesa al declinare dell'Anno Liturgico ci fa celebrare un'altra festa della Regalità di Cristo, della sua regalità sociale e universale?

Il nuovo documento sinodale del Vaticano chiede il “diaconato femminile” e “l’inclusione radicale”

Apprendiamo da LifeSiteNews che Il Sinodo sulla sinodalità [vedi], ora ufficialmente prorogato fino al 2024, ha chiesto un “aggiornamento permanente” alla luce del Concilio Vaticano II. Continua l'alienazione della Chiesa. Ce n'è per tutti. Anche per le altre religioni... Emerge il metodo, errato, di riferirsi alla maggioranza per trarre conclusioni che la Mater et Magistra dispensa dall'alto del suo Munus docendi. e tutte le altre deformazioni collegate alla sinodalità ora divenuta permanente [vedi].

Il nuovo documento sinodale del Vaticano chiede
il “diaconato femminile” e “l’inclusione radicale”


Il Vaticano ha presentato il documento che guiderà la prossima fase del Sinodo sulla sinodalità, dove si chiede una maggiore inclusione dei divorziati e dei “risposati”, dei gruppi LGBT e si propone un “diaconato femminile”.

Il documento di 45 pagine è stato presentato il 27 ottobre, nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede, dal gruppo di lavoro del Sinodo sulla sinodalità: il cardinale Jean-Claude Hollerich (relatore generale del Sinodo), il cardinale Mario Grech (segretario generale del Sinodo dei Vescovi), la professoressa Anna Rowlands, padre Giacomo Costa (consultore della Segreteria generale del Sinodo) e monsignor Piero Coda (segretario generale della Commissione teologica internazionale).

Formazione del documento
I contenuti del Documento di lavoro per la fase continentale del Sinodo (DCS), dal titolo “Allargate lo spazio della vostra tenda”, ora guideranno la prossima fase del Sinodo sulla sinodalità, che è stata prolungata fino al 2024.

sabato 29 ottobre 2022

Punti salienti del discorso di Putin al Forum di Valdai

Riprendo dalle segnalazioni dei lettori una sintesi della visuale di Putin sulla guerra in Ucraina e sull'Occidente espressa il 27 ottobre scorso al club Valdai, importante "think tank" moscovita che raccoglie analisti, politici, economisti, intellettuali. 
I punti di sintesi sotto riportati mostrano un discorso realistico, le cui ragioni sono totalmente ignorate quando non mistificate dalla narrazione ricorrente. Riconosce che "ci sono due Occidenti: l'Occidente tradizionale, principalmente di valori cristiani, con cui abbiamo molto in comune e radici ancora antiche, e l'Occidente cosmopolita, che funge da strumento delle élite liberali". 
Nel frattempo gli Stati Uniti, che possiedono e gestiscono le armi nucleari nelle basi in Europa, hanno deciso di anticipare di qualche mese (dalla primavera 2023 a dicembre 2022) il programma di sostituzione delle bombe B61 con una versione più aggiornata. Il governo americano ne avrebbe poi parlato con gli alleati NATO durante una recente riunione a Bruxelles... In poche parole la LORO guerra sulla nostra pelle... nel silenzio dei nostri governanti. Certo l'Italia, da sola, è completamente impotente; ma il problema è che l'Europa non esiste se non nella sua espressione tecnocratica e dei disvalori dell'occidente più degradato. Qui i precedenti sulla guerra in Ucraina.

Punti salienti del discorso 
di Putin al Forum di Valdai
  1. Il mondo sta assistendo al degrado delle istituzioni mondiali e all'erosione del principio di sicurezza collettiva. L'Occidente fomenta una guerra in Ucraina, destabilizza i mercati alimentari ed energetici globali e organizza provocazioni intorno a Taiwan. L'Occidente nega la sovranità di paesi e popoli e nega la loro originalità e unicità. 
  2. L'umanità ha due opzioni: o accumulare un carico di problemi che ci schiaccerà tutti o cercare di trovare una soluzione. I nuovi centri dell'ordine mondiale e dell'Occidente dovranno ancora avviare un dialogo. La politica dell'Occidente è sanguinaria e sporca. La fiducia nella propria infallibilità è una condizione molto pericolosa, è a un passo dal distruggere chi non gli piace. I nazisti hanno bruciato libri e in Occidente ora sono scivolati nel divieto di Dostoevskij e Ciajkovski. 
  3. Non puoi incolpare la Russia di tutto e vedere dietro ogni cosa una macchinazione del Cremlino. Il liberalismo è cambiato, è irriconoscibile, fino all'assurdo, i punti di vista alternativi vengono dichiarati sovversivi e minacciano la democrazia. 

«La medicina è ammalata. Si fermi subito la follia di obblighi e green pass»

La scrittrice Susanna Tamaro racconta il suo libro di riflessione sul Covid, nato da profonda indignazione. «Il nuovo ministro? Inizi chiedendo perdono». 
Dalle informazioni bibliografiche: "Credevamo di essere onnipotenti e sbagliavamo. Credevamo di aver capito tutto e non avevamo capito niente. Gli anni della pandemia hanno costituito un grande reset, per tante certezze e tante convinzioni, e il risultato è un trauma collettivo di cui oggi viviamo le conseguenze: una situazione di gravissimo contrasto sociale, patologie psicologiche diffuse in forme acute soprattutto tra i giovani, un'incertezza generale sul futuro. Dobbiamo ritrovare un filo di Arianna in ciò che abbiamo vissuto e usarlo per ricucire la trama della nostra convivenza, se vogliamo sopravvivere come specie. E questo filo è fatto di pensiero e di resistenza: alla disinformazione, alle tentazioni del controllo sociale, a un'«era dello squalene» segnata da sopraffazione e sfruttamento, alla deriva del transumanesimo che minaccia innanzitutto la nostra medicina. Una concezione aberrante secondo cui le persone non sono unioni irripetibili di corpo e anima ma solo oggetti da trattare, da riempire di pillole e vaccini, fino all'estremo di sopprimerle quando non più «funzionali». Susanna Tamaro tesse in queste pagine una riflessione sulla natura e sul nostro posto nel mondo, dando voce ai dubbi di molti, non solo sulla gestione passata della pandemia ma sulle intenzioni future di una scienza e di una politica che sembrano aver contratto il virus più pericoloso: la cecità di fronte alla verità della vita. Questo libro suona le trombe di Gerico e sgretola il muro dei pregiudizi, delle polemiche e dell'arroganza: uno sguardo che si alza libero e ci offre una prospettiva nuova, come un volo di rondini.". Qui l'indice dei precedenti.

«La medicina è ammalata. Si fermi subito la follia di obblighi e green pass»

Lei è stata se non l’unica, una delle pochissime intellettuali italiane a pubblicare un libro del genere (‘Tornare umani’, Solferino ed.; ndr). I più si sono adeguati al pensiero prevalente. Perché secondo lei?

«Premetto che io sono una persona che vive fuori dal mondo e dalla politica, da tutto. Però questa epidemia mi ha spinta ad osservare con molta attenzione quello che stava succedendo. È ciò che mi ha più turbato a un certo punto è stata proprio la sudditanza delle persone che avrebbero dovuto dire: “Un momento, ragioniamo, pensiamo…”. Invece sentivo gente dire: “Sono felice di avere il Green Pass in tasca” o cose del genere, per me assolutamente abominevoli. E le poche persone che obiettavano, come Massimo Cacciari o Giorgio Agamben, venivano messi all’angolo da un sistema dei media agguerrito in una maniera preoccupante.

Alcuni avvisi da Sant'Anna al Laterano per i prossimi giorni

Carissimi,
Alcuni avvisi da Sant'Anna per i prossimi giorni:
  • Com'è noto il 28-29 ottobre ha luogo il Pellegrinaggio ad Petri Sedem 2022
    Dopo la celebrazione dei Vespri nella Basilica di Santa Maria dei Martiri (Pantheon) di ieri
    Sabato 29 ottobre
    Ore 9,30 inizierà l'Adorazione Eucaristica nella Basilica dei SS. Giuliano e Celso.
    Ore 10,30 Processione verso la Basilica di San Pietro.
    Ore 11,30 Santa Messa solenne all'Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro.
  • Domenica 30 ottobre Festa di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.
    Ore 15,00 confessioni.
    Ore 16,00 S. Messa solenne seguita dall'Esposizione del Santissimo Sacramento, Atto di Consacrazione al Cuore di Gesù, Canto delle Litanie del Sacro Cuore e Benedizione Eucaristica.
  • Martedì 1 novembre Festa di Ognissanti.
    Ore 15,00 Confessioni. Ore 16.00 S. Messa.
  • Mercoledì 2 novembre Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti.
    Ore 15,00 Confessioni.
    Ore 16,00 Requiem per don Giuseppe Vallauri nel III anniversario della morte.
Oremus ad invicem

venerdì 28 ottobre 2022

28 Ottobre. I Santi Simone e Giuda, Apostoli

28 Ottobre.
I Santi Simone e Giuda, Apostoli


Il travaglio della Chiesa.
Al posto dei vostri padri vi sono nati dei figli (Graduale della festa, sal. 44, 17). La Chiesa, rinnegata da Israele, esalta così, nei suoi canti, l'apostolica fecondità, che essa possiede e conserverà fino alla fine del mondo. La sua esistenza sulla terra è così fatta che essa non può restarvi, se non donando continuamente dei figli al Signore e per questo nell'antica messa della vigilia si leggeva il testo evangelico, che dice: Io sono la vigna, mio Padre è il vignaiolo. Egli poterà tutti i tralci, che non danno frutto in me e i tralci, che danno frutto li poterà, perché ne diano di più.
La Messa della vigilia diceva ancora nell'epistola che il taglio è doloroso e l'Apostolo, in nome degli altri tralci, che come lui fanno onore alla scelta divina, parlava delle fatiche, delle sofferenze di ogni sorta, delle persecuzioni, delle maledizioni, dei rinnegamenti a prezzo dei quali si acquista il diritto di chiamare figli (I Cor 4, 9-14) gli uomini generati secondo il Vangelo in Cristo Gesù (ibid. 15). San Paolo ritorna spesso su questo pensiero e, nell'Epistola della festa, l'oggetto di questa soprannaturale generazione è la mistica riproduzione del Figlio di Dio che, nei predestinati, ripassa dall'infanzia alla pienezza dell'uomo perfetto (Gal. 4, 19; Epist. della festa; Efes. 4, 7-14).

Mons. Schneider. Comunione sulla mano, grave male. Da fermare.

Interessante anche per il riferimento alla FSSPX.
Il vescovo Athanasius Schneider, in una nuova intervista con John-Henry Westen, ha discusso molti argomenti importanti relativi alla nostra attuale crisi nella Chiesa cattolica. Ha detto a John-Henry Westen di essere convinto che, nonostante i tentativi di limitare la Messa latina tradizionale, "il Vaticano non riuscirà a proibire totalmente la Messa latina tradizionale".

Ha anche insistito sul fatto che la Società San Pio X non è in scisma e che quindi i fedeli cattolici sono liberi di frequentare le loro cappelle. Infine, il presule kazako ha esortato i cattolici a ricevere sempre Nostro Signore nella Santa Eucaristia sulla lingua e non sulle mani.

Il vescovo di origine tedesca si è detto molto convinto che la Messa tradizionale in latino non morirà. Due generazioni ormai sono cresciute con il rito tradizionale della Messa e hanno potuto vivere in esso. Pertanto, il Vaticano "non avrà successo".

Mons. Viganò. / Quella “chiesa conciliare” che esclude i non allineati e diventa autoreferenziale

Nel 60mo anniversario del Concilio Vaticano II. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Repetita juvant
Come con la propria autoreferenzialità la “chiesa conciliare”
si ponga di fatto fuori dal solco della Tradizione della Chiesa di Cristo


CON LA PROSOPOPEA che contraddistingue la propaganda ideologica, il recente panegirico bergogliano (qui) in occasione del sessantesimo anniversario dell’Apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II non ha mancato di confermare, al di là della vuota retorica, la totale autoreferenzialità della “chiesa conciliare”, ossia di quella organizzazione eversiva nata in modo quasi impercettibile dal Concilio e che in questi sessant’anni ha quasi totalmente eclissato la Chiesa di Cristo occupandone i vertici e usurpandone l’autorità.

La “chiesa conciliare” si considera erede del Vaticano II prescindendo dagli altri venti Concili Ecumenici che l’hanno preceduto nel corso dei secoli: questo è il fattore principale della sua autoreferenzialità. Essa vi prescinde nella Fede, proponendo una dottrina contraria a quella insegnata da Nostro Signore, predicata dagli Apostoli e trasmessa dalla Santa Chiesa; essa vi prescinde nella Morale, derogando ai principi in nome della morale situazionale; essa vi prescinde infine nella Liturgia, che in quanto espressione orante della lex credendi si è voluto adattare al nuovo magistero, e allo stesso tempo si è prestata essa stessa come potentissimo strumento di indottrinamento dei fedeli. La Fede del popolo è stata corrotta scientificamente tramite l’adulterazione della Santa Messa operata con il Novus Ordo, grazie al quale gli errori contenuti in nuce nei testi del Vaticano II hanno preso corpo nell’azione sacra e si sono diffusi come un contagio.

giovedì 27 ottobre 2022

Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?

Come nel 2008 quando fu forzosamente annullata la visita di Papa Benedetto XVI (qui l'allocuzione che non ha potuto pronunciare), anche oggi l'Università si distingue per l'intolleranza dello squadrismo dei collettivi universitari verso chi vuole esprimere le proprie idee fuori del coro sinistrese.

Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?

Questa la cronaca: "Mattinata di tensione e violenza all'Università La Sapienza di Roma, con una cinquantina di studenti dei collettivi universitari di sinistra che tenta il blitz con cori e striscioni nella facoltà di Scienze Politiche per interrompere un convegno organizzato da Azione Universitaria a cui partecipava anche Daniele Capezzone. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine, che con una carica di alleggerimento hanno respinto gli studenti bloccando loro l'accesso all'area del convegno. Prima del tentativo di sfondare, gli studenti di sinistra aveva organizzato un presidio davanti alla facoltà attaccando anche uno striscione con su scritto "Fuori i fascisti dalla Sapienza". Un giovane è stato poi bloccato e identificato."
Anziché condannare la violenza senza se e senza ma e difendere il diritto di qualsiasi cittadino o associazione a poter svolgere liberamente le proprie iniziative, la sinistra preferisce stracciarsi le vesti in una inverosimile e grottesca difesa degli aggressori intolleranti, che hanno fatto di tutto per impedire che il convegno universitario si svolgesse.

Questa la replica del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in Parlamento, alla senatrice Ilaria Cucchi (PD):
"Vede senatrice Cucchi, io vengo dalla MILITANZA giovanile, ho organizzato tantissime manifestazioni, e in tutta la mia vita non ho mai organizzato una manifestazione per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva dire. Mai. Io ho organizzato manifestazioni per dire quello che io volevo dire. Quelli non erano manifestanti pacifici, erano manifestanti che facevano un picchetto per impedire che ragazzi che non pensano come loro potessero dire la loro. Su questo ci dobbiamo capire, senatrice, perché la democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Guardi, se qualcuno della mia parte politica andasse a cercare di bloccare una manifestazione di un'altra parte politica, io sarei la prima a condannarlo tant'è che non l'ho mai fatto in vita mia. Abbiamo fatto tutta una campagna elettorale con banchetti che venivano devastati, contestazioni, per non dire di quello che accadeva nelle sedi, e nessuno ha detto una parola".

Questo il commento di Antonio Catalano:
Ipocriti, Dov'eravate il 17 ottobre del 2021?
Questi del collettivo di Scienze politiche della Sapienza che volevano impedire il convegno di Azione universitaria utilizzano metodi squadristi per impedire ad altri di parlare liberamente e poi, siccome sono viziati e senza attributi, quando la polizia interviene per garantire la normale prosecuzione della legittima iniziativa gridano alla repressione.
 E tutta la bella stampa “democratica” che blatera di fascismo rientrante dov’era quando l’anno scorso pacifici lavoratori portuali di Trieste che chiedevano di poter lavorare senza esibire il famigerato certificato verde venivano vigliaccamente spazzati via da potenti getti d’acqua gelata?
 E per caso il signor Conte Giuseppe proferì qualche parola a difesa di quei lavoratori, o sedeva tranquillo in parlamento a dare una delle sue tante fiducie a Draghi?
Questa banderuola che gira ai quattro venti tira fuori l’indignazione e puntuto dichiara che vedere manganelli contro studenti indifesi fa venire i brividi, precisando che il suo è lo sdegno di un preoccupato cittadino e professore.
Da una parte intolleranti neo squadristi, guardie armate del pensiero globalista, che pretendono di decidere chi ha diritto di parola e chi no (alla faccia dell’antifascismo!); dall’altra gente semplice che in silenzio denunciava la violenza di un provvedimento persecutorio che li privava del proprio lavoro. Nell’ipocrita difesa dei neo squadristi universitari c’è tanto, ma tanto, odio classista.

Francia: nelle scuole e nelle prigioni cresce a dismisura la minaccia islamista

Un fenomeno allarmante che non riguarda solo la Francia. Qui l'indice degli articoli sull'islamismo.
Francia: nelle scuole e nelle prigioni
cresce a dismisura la minaccia islamista

Sulle colonne di Le Figaro (23 settembre 2022), Barbara Lefebvre, insegnante e saggista, ha protestato contro i "30 anni di codardia" dei leader politici francesi nei confronti della crescente minaccia islamista, in particolare tra i giovani. A riprova della crescente influenza islamica nelle scuole, una recente nota del CIPDR (Comitato interministeriale per la prevenzione della delinquenza e della radicalizzazione) cita una mobilitazione della sfera islamista sui social network, che prende di mira il laicismo nelle scuole. Per Barbara Lefebvre si tratta di una logica conseguenza dell'inazione dello Stato nel combattere i sostenitori di questa ideologia.
"Dagli anni '90 i politici, nonostante gli informatori, non hanno agito, pur avendo a disposizione leve potenti", si rammarica la Lefebvre, spiegando che questa famosa nota "si riferisce all'ennesima offensiva della Fratellanza e dei movimenti salafiti per destabilizzare le scuole pubbliche incoraggiando gli alunni, attraverso social network come TikTok e Twitter, a indossare abiti religiosi (hijab, burkini) o a imporre un certo numero di pratiche religiose nelle scuole (preghiere, digiuno collettivo)”.

I papabili di sinistra

Riprendo da Res Novae, che ringrazio, l'articolo che segue che evidenzia le perplessità suscitate dal profilo di quei cardinali progressisti, della cui area ci vien detto che gli strateghi, specialmente gesuiti, s’apprestano a spingere uno di loro verso l’elezione alla Sede di Pietro.

I papabili di sinistra

Lascia perplessi l’analisi del profilo di quei cardinali progressisti, della cui area ci vien detto che gli strateghi, specialmente gesuiti, s’apprestano a spingere uno di loro verso l’elezione alla Sede di Pietro. Sono stati fatti tre nomi: Tagle, Hollerich, Roche. Ma l’elenco non è esaustivo. Ad esempio, si potrebbe fare il nome del nuovissimo cardinale africano Richard Kuuia Baawobr, 63 anni, superiore generale dei Padri Bianchi.

Luis Antonio Tagle, il cardinale-che-piace-ai-giovani Luis Antonio Tagle, filippino, 65 anni, non ha certo un pensiero di grande originalità, però è deliberatamente progressista [qui - qui]. È stato un brillante allievo dei gesuiti ed ha conseguito la sua laurea in teologia presso la Catholic University di Washington. Ha preso parte ai lavori della Storia del Concilio Vaticano II, curata dalla Scuola di Bologna (Giuseppe Alberigo, Alberto Melloni), che è una storia tipicamente orientata «secondo l’ermeneutica della rottura».

È divenuto il cardinale-arcivescovo di Manila dalle mani di Benedetto XVI, cui era gradito elevare accademici riconosciuti, benché fautori dell’«ermeneutica della rottura». E il pontificato bergogliano ne ha fatto un personaggio di primo piano: nel 2014 e nel 2015 è stato uno dei co-presidenti delle due assemblee del Sinodo sulla Famiglia, facendo quelle apparizioni «giovanili» ch’egli predilige: è un «bravo ragazzo», si dice di lui.

Novena a San Giuda Taddeo - Nono giorno

Il santo Apostolo Giuda Taddeo è uno dei santi più prolifici nella concessione di miracoli e, nel caso specifico, in relazione alle cause perse e ai casi impossibili. Figlio di Cleofa (fratello di San Giuseppe), Giuda Taddeo è cugino di Nostro Signore Gesù Cristo e secondo alcune fonti sarebbe lo sposo delle celeberrime Nozze di Cana. Per difendere la Fede Cattolica affrontò un eroico martirio. 
La sua Memoria ricorre il 28 ottobre, anniversario della sua morte in Persia nel 70 d.C..


Nono giorno

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria

O Santo Apostolo e fedelissimo discepolo di Gesù Cristo, San Giuda Taddeo, da questo istante e in ogni momento della mia vita io rinnovo la promessa che ti ho fatto nel primo giorno di questa novena, scegliendoti come mio potentissimo Avvocato, di rifugiarmi per sempre sotto il tuo altissimo patrocinio. Ti prometto inoltre di fare quanto sarà in mio potere per diffondere la devozione verso di Te. Mio amato e potente Patrono, come accorresti con zelo instancabile attraverso la predicazione e i miracoli, a liberare dalle tenebre dell’errore tanti infedeli immersi nel paganesimo, ti supplico di interporre la tua intercessione presso Dio per me, miserabile peccatore, affinché per i tuoi meriti io possa evitare ogni infedeltà alla divina Grazia e l’anima mia sia liberata da ogni abitudine cattiva e non ricada mai più nel peccato. E, trovandomi oppresso dalle angustie per la presente avversità (qui si esprime il bisogno), abbi la bontà di interporti presso l’altissimo affinché ione sia presto liberato e il mio cuore sia riempito di gaudio spirituale, cosicché, con allegrezza e pace, possa servire il nostro Dio seguendo le tue orme gloriose. Santo apostolo Giuda Taddeo, io confido grandemente nel tuo efficace patrocinio, non sdegnare le mie fervorose preghiere e le mie ardenti invocazioni, ma accoglile benigno ed esaudiscile. Tu che sei il padre degli afflitti e il consolatore degli abbandonati, soccorrimi, difendimi, aiutami ora e nel momento della mia morte, perché possa vivere santamente e amare poi e benedire eternamente con te il nostro Dio infinitamente buono. Amen.

mercoledì 26 ottobre 2022

Il Sinodo tedesco fa sul serio: "Abbiamo giurato obbedienza a Dio, non alla Chiesa"

Mentre il Papa posticipa di un anno la chiusura del Sinodo universale, in Germania il malcontento verso Roma non accenna a diminuire. L'agenzia cattolica Kna pubblica un'intervista a tre religiosi: totale sintonia con le richieste più audaci del Cammino sinodale tedesco, condanna della "minoranza di blocco conservatrice" e insofferenza per l'autorità della Chiesa
Più che i discorsi dei vescovi, le loro interviste e documenti, per comprendere la portata di quanto accade in Germania con il Cammino sinodale non c’è cosa migliore che ascoltare quanto dicono i partecipanti. Non tanto i laici, sempre più propensi ad accettare di buon grado i cambiamenti rispetto ai chierici, quanto preti e suore che a quel percorso complesso e delicato partecipano. 
Nei giorni scorsi l’agenzia cattolica tedesca Kna ha pubblicato un’intervista a suor Franziska Dieterle, suor Katharina Kluitmann e a fratel Simon Hacker. Tutti e tre, religiosi, fanno parte del Cammino sinodale tedesco e conoscono la piega che ha preso la discussione interna. 
Domanda: “Come religioso, ha promesso obbedienza. In che modo ciò è compatibile con la critica alla Chiesa, ai sacerdoti e ai vescovi?”. 

Mons. Chaput: «Joe Biden non è in comunione con la fede cattolica»

Per rinfrescare la memoria dei più disattenti. E, come Biden, tanti altri cattolici solo di facciata. Precedenti - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui
Mons. Chaput: «Joe Biden non è in comunione con la fede cattolica»

Il sedicente cattolico Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, «non è in comunione con la fede cattolica» e «qualsiasi prete che ora dia la Comunione al presidente partecipa alla sua ipocrisia». Lo ha detto monsignor Charles Chaput, 78 anni, vescovo emerito di Philadelphia, intervenendo a un Simposio eucaristico nella diocesi di Arlington il 22 ottobre.
Lo riporta il Catholic news agency e il riferimento al presidente è arrivato mentre Chaput parlava del modo in cui i cattolici americani hanno vissuto la loro fede per inserirsi all’interno della società statunitense negli ultimi 200 anni. In questo «processo», ha detto il vescovo, «siamo stati digeriti e sbiancati dalla cultura, invece di farla lievitare in modo fertile con una testimonianza cattolica distintiva». In questo, ha proseguito Chaput, «l’apostasia di Biden sulla questione dell’aborto è solo l’esempio più ripugnante».

Novena a San Giuda Taddeo - Ottavo giorno

Il santo Apostolo Giuda Taddeo è uno dei santi più prolifici nella concessione di miracoli e, nel caso specifico, in relazione alle cause perse e ai casi impossibili. Figlio di Cleofa (fratello di San Giuseppe), Giuda Taddeo è cugino di Nostro Signore Gesù Cristo e secondo alcune fonti sarebbe lo sposo delle celeberrime Nozze di Cana. Per difendere la Fede Cattolica affrontò un eroico martirio. 
La sua Memoria ricorre il 28 ottobre, anniversario della sua morte in Persia nel 70 d.C..



Ottavo giorno 

V. O Dio, vieni a salvarmi. 
R. Signore, vieni presto in mio aiuto. 

Gloria

O Avvocato dell’anima mia nel giudizio finale, benigno apostolo San Giuda Taddeo che meritasti l’onore di sedere sopra un trono di immensa gloria data come premio alle tue fatiche apostoliche; io ti venero e ringrazio il divino Maestro nostro Redentore del grande onore che ti ha dato e che fu da te conquistato con tanti meriti. Ti prego, rendimi degno del tuo potente patrocinio, mentre ti venero qui in terra come pietoso Avvocato per godere poi con te, dopo la morte, esultante e coronato anch’io di gloria, in Paradiso. E ora, o potentissimo mio Protettore, ottienimi la grazia che per i tuoi eccelsi meriti domando a Dio. Amen. 

martedì 25 ottobre 2022

L’assurdità di piegare l’etica per non essere divisivi

Nell’ultima scontata intervista [qui], il card. Matteo Maria Zuppi conferma la deliberata cancellazione dei «principi non negoziabili» dall’agenda della Cei, per via del loro essere divisivi. E, anzi, in quanto prassi, la fede del cattolico in politica – dice – «è di tutti e non può essere divisiva».

Tramontata, in modo definitivo, l’agenda Ratzinger-Ruini, Zuppi ritiene che il cattolico in politica, sia pure «mai rinunciando alle proprie convinzioni», debba scendere a compromessi. E difatti, secondo il cardinale, queste convinzioni servono a «tradurre l’etica» in «scelte a seconda delle necessità e delle opportunità». Non sono dunque le necessità e le circostanze storiche che vanno tradotte, comprese e, se necessario, smontate e ricostruite rispetto alla verità, ma è l’etica – che Zuppi chiama «visione cristiana» – che va tradotta e adattata alle circostanze storiche e fluide.

Dovremmo scusarci con i martiri nordamericani

Nella nostra traduzione da Catholic culture un articolo dello scrittore giornalista e vaticanista Phil Lawler sulla contraddizioni tra la missione evangelizzatrice della Chiesa e l'attuale fraintendimento sul cosiddetto proselitismo [vedi].

Dovremmo scusarci con i martiri nordamericani

Ogni anno, in questa data – in cui ricorre la festa dei martiri nordamericani – mi ritrovo a pormi lo stesso tipo di domande. I missionari gesuiti del XVII secolo erano colpevoli di proselitismo? Rispettavano le culture indigene? San Jean de Brebeuf avrebbe chiesto la benedizione di uno sciamano irochese? Sant’Isacco Jogues cos'avrebbe risposto alla venerazione della Pachamama?

Veneriamo i martiri missionari, che volontariamente hanno dato la vita per portare le anime a Cristo. Ma oggi rifuggiamo dall’opera che si prefissavano. Erano loro a sbagliare o siamo noi?

Quando le autorevoli gerarchie cattoliche si scusano per il mancato rispetto delle culture indigene, ci stiamo forse scusando per questi martiri? Se è così, perché manteniamo i loro nomi nel nostro calendario liturgico? E se non ci scusiamo – se davvero onoriamo la loro opera, cerchiamo la loro intercessione e crediamo che abbiano ottenuto la più preziosa delle vittorie – perché siamo riluttanti a imitarli?

Novena a San Giuda Taddeo - Settimo giorno

Il santo Apostolo Giuda Taddeo è uno dei santi più prolifici nella concessione di miracoli e, nel caso specifico, in relazione alle cause perse e ai casi impossibili. Figlio di Cleofa (fratello di San Giuseppe), Giuda Taddeo è cugino di Nostro Signore Gesù Cristo e secondo alcune fonti sarebbe lo sposo delle celeberrime Nozze di Cana. Per difendere la Fede Cattolica affrontò un eroico martirio. 
La sua Memoria ricorre il 28 ottobre, anniversario della sua morte in Persia nel 70 d.C..

Primo giorno - Secondo giorno - Terzo giorno - Quarto giorno - Quinto giorno - Sesto giorno -  Settimo giorno - Ottavo giorno - Nono giorno

Settimo giorno 

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria

O fedelissimo apostolo, che per il tuo grande zelo convertisti tanti infedeli ed empi e portasti la luce del Vangelo ad anime gementi nelle tenebre dell’errore, ti supplico di ottenermi l’amore verso i miei nemici e la grazia di promuovere con il buon esempio le virtù cristiane nel mio prossimo. E rendo grazie a Dio e mi rallegro con Te per il grande giubilo e la festa solenne con cui la tua anima beata fu accolta dagli Angeli in Paradiso, dopo che avesti coronato il tuo apostolato col martirio e la perdita della vita terrena per acquistare quella eterna. Ti prego di innalzare i miei desideri e affetti verso il Cielo, perché possa ottenere la grazia di morire nella santa amicizia di Dio e altresì con il desiderio di morire per amore e per gloria sua. E fa’ che Egli mi conceda ora la grazia che per i tuoi eccelsi meriti io Ti chiedo. Amen.

lunedì 24 ottobre 2022

24 Ottobre 2022 - San Raffaele Arcangelo

Dopo la preghiera e il proprio della Messa, un sermone di San Bonaventura vescovo e le Litanie di San Raffaele Arcangelo

24 ottobre: San Raffaele Arcangelo

Il suo nome significa “Dio guarisce”, talvolta liberamente reso come “Medicina di Dio”.
Arcangelo della salute, del viaggio e dell’amore sponsale, è patrono degli ammalati, dei ciechi e degli oculisti, dei farmacisti e degli infermieri, dei viaggiatori e dei viandanti, dei fidanzati e degli sposi; è custode specialissimo dei matrimoni e particolarmente invocato nei casi di follia e di disturbi mentali.

Preghiera a San Raffaele Arcangelo
Da recitare il 24 ottobre.
O potentissimo Arcangelo San Raffaele, a te ricorriamo nelle nostre infermità: a te che sei l’Arcangelo della guarigione e intercedi quei beni che ci vengono dal Padre misericordioso, dal Figlio Agnello immolato, dallo Spirito Santo Amore. Siamo convinti che il peccato è il vero nemico della nostra vita; infatti, con il peccato sono entrate nella nostra storia la malattia e la morte ed è stata offuscata la nostra somiglianza con il Creatore. Il peccato, che tutto sconvolge, ci distoglie dall’eterna beatitudine a cui siamo destinati. Davanti a te, o San Raffaele, riconosciamo di essere come dei lebbrosi o come Lazzaro nel sepolcro.

Pontificia Accademia per la Vita: nomina di una economista pro-aborto

Introduco il testo che segue con una precisa segnalazione: "Mariana Mazzucato, economista atea filo-abortista, la scorsa settimana è stata ammessa nella cosiddetta "Pontificia Accademia della vita" dal suo esimio presidente, mons. Paglia, il quale, tra le sue tante prodezze, qualche settimana fa ha affermato in televisione che la 194 è una colonna dell'ordinamento giuridico italiano. Poi è arrivata l'approvazione papale, dopo che il papa ha ricevuto mons. Paglia in udienza privata confermandogli la fiducia per la sua opera quale presidente della PAV. Tutto chiaro, no?
P.S.: Austen Ivereigh, uno dei più eminenti pretoriani di questo pontificato, afferma che si tratta di un'iniziativa per "approfondire il dialogo" con per un'economia che dà la vita... Ecco, da nove anni e mezzo a questa parte assistiamo a un costante "approfondire il dialogo" con i più acerrimi e arrabbiati nemici della Chiesa (la Mazzucato è una di questi), che naturalmente non si convertono, ma trovando l'approvazione della Chiesa, diventano sempre più convinti della bontà delle loro posizioni. Per chi ama la Messa tridentina, invece, non c'è dialogo, bensì solo solo bastonate, insulti e persecuzione. Ne prendiamo atto."
Nel frattempo apprendiamo che un altro membro della Pontificia Accademia, docente presso una istituzione gesuita USA, critica la decisione Dobbs sulla Roe v. Wade (qui). E non è neppure una novità qui. Altri precedenti significativi a partire da qui.

Pontificia Accademia per la Vita: nomina di un economista pro-aborto

Il Papa ha nominato i nuovi membri ordinari e i consiglieri della Pontificia Accademia per la Vita. Tra le prime, l'economista italo-americana Mariana Mazzucato, sostenitrice degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dell'Agenda 2030, ha recentemente elogiato il discorso pro-aborto di una conduttrice televisiva americana.
La Santa Sede ha reso pubbliche le nomine alla Pontificia Accademia per la Vita. Dopo i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, vengono nominati i nuovi membri ordinari.
Dopo Mons. Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, Arcivescovo di Lima; P. Humberto Miguel Yáñez Molina, S.I.; P. Carlos Centeno Cortés, compaiono alcuni nomi di laici.

Il Papa chiuderà al Colosseo la preghiera per la pace organizzata da Sant'Egidio

"Dopodomani, martedì 25 ottobre - ha detto il papa - mi recherò al Colosseo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo, insieme ai rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle Religioni mondiali, riuniti a Roma per l'incontro “Il grido della pace”.
Proprio al Colosseo, dov'è conservata la sacra memoria del dolore umano e dei martiri cristiani fatto spettacolo e divertimento. Che hanno a che fare le altre religioni col dolore del Colosseo. Che ha a che fare col dolore cristiano l'islam, religione che ha le persecuzione degli "infedeli" come missione? Una fede, sorta dal deserto per essere l'anticristianesimo e a questo compito si è mantenuta fedele nei secoli?   Nessuno oserebbe violare con tale cacofonia di credenze il silenzio religioso della visibile sofferenza di Auschwitz.  Sant'Egidio, gia'!
Scrive Martino Mora. "Il modo migliore per ammazzare le religioni non è negarle tutte, ma apprezzarle tutte, mettettendole su un piano di parità. Quindi di indifferenza. Se tutte sono buone, infatti, nessuna di esse è autenticamente vera e salvifica. Così si svuotano le chiese senza nemmeno bisogno dell'ateismo.
Non a caso  Bergoglio il pachamamico parteciperà martedì al Colosseo ad un incontro di preghiera interreligioso per la pace, organizzato, tanto per cambiare, da Sant'Egidio.
Non è chiaro come al solito quale dio si pregherà, se il Dio uno e trino o Allah, se Brahman o Ein Sof o Manitù. O il Grande Architetto. Ovviamente non mancherà la Pachamama.  Probabilmete tutti quanti e nessuno.
Maestri  insuperabili di queste pagliacciate relativiste ("indifferentiste" avrebbero detto i pontefici della Tradizione)  sono stati naturalmente prima Wojtyla e poi Ratzinger,  dal 1986 in poi.  I veri maestri del relativismo religioso.
Il punto di svolta fu il documento Nostra  Aetate (1965) del Vaticano II, vero harakiri (seppuku) della Chiesa cattolica. 
Bergoglio vi ha aggiunto "solo" la Pachamama. Cioè la più smaccata idolatria."

Novena a San Giuda Taddeo - Sesto giorno

Il santo Apostolo Giuda Taddeo è uno dei santi più prolifici nella concessione di miracoli e, nel caso specifico, in relazione alle cause perse e ai casi impossibili. Figlio di Cleofa (fratello di San Giuseppe), Giuda Taddeo è cugino di Nostro Signore Gesù Cristo e secondo alcune fonti sarebbe lo sposo delle celeberrime Nozze di Cana. Per difendere la Fede Cattolica affrontò un eroico martirio. 
La sua Memoria ricorre il 28 ottobre, anniversario della sua morte in Persia nel 70 d.C..

Primo giorno - Secondo giorno - Terzo giorno - Quarto giorno - Quinto giorno - Sesto giorno - Settimo giorno - Ottavo giorno - Nono giorno

Sesto giorno

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria

O colonna fermissima e sostegno della Chiesa nascente, amabile apostolo San Giuda Taddeo, che dopo trent’anni di sudori sparsi per la salvezza di tanta gente idolatra, andasti coraggiosamente incontro ai tormenti del martirio e, dopo essere stato crudelmente percosso terminasti la tua vita con una dolorosa morte e ora regni glorioso in cielo nello stuolo dei Martiri, io ringrazio il divino Maestro per la invitta costanza che ti diede. Ottienimi, ti supplico, lo stesso dono affinché soffrendo con pazienza le contrarietà di questa vita, io non offenda mai più il Signore che tu tanto amasti e con tanta fede servisti; e ottienimi inoltre la grazia che per i tuoi eccelsi meriti ora ti chiedo. Amen.

domenica 23 ottobre 2022

Una nomina storica; ma resta la sfida etica politica e culturale

Assemblaggio di mie considerazioni e segnalazioni dei lettori.
Peccato l'atlantismo, ineludibile, ma resta da vedere quanto spinto. E il ministro della salute con i trascorsi pro green pass (che in ogni caso non potrà fare di testa sua)... Apprezzabile la fermezza e la sobrietà di stile. Da non sottovalutare il cambiamento di linguaggio: nomina sunt consequentia rerum, inizio e speranza della rinascita dal degrado e della svolta culturale. Una vera sfida alle difficoltà epocali...
In ogni caso il cambiamento di linguaggio identitario adombrato nei dicasteri dovrà ora passare dalle parole ai fatti evitando che le parole sostituiscano i fatti; o che il sovranismo identitario risulti solo un involucro di politiche subalterne ai poteri sovranazionali.
Si sente dire in giro: "Sì, bene la Meloni, ma se non fa quello che le dicono la fanno fuori"... Tecnicamente non è proprio così perché, perlomeno in Europa, non tutti sono piegati al sistema Radical Chic e Politically Correct... che poi ragionando in questa maniera allora veramente facciamo prima a metterci tutti a 90... No, grazie.

Domenica XX dopo la Pentecoste ("Omnia quæ fecísti nobis")

Se qualcuno pecca contro il Signore, non obbedendo ai suoi comandamenti (Introito) e così muore alla grazia, deve di sperare della sua salvezza eterna? No, faccia appello con fede all'infinita misericordia del Redentore, e la sua anima rivivrà (Vangelo). Ma, dopo il perdono, veda di non essere imprudente, sia per non ricadere nella colpa, sia per guadagnare il tempo perduto (Epistola). E poi si fortifichi contro le nuove tentazioni con la celeste medicina dei Sacramenti (Secreta), al fine di poter offrire al suo Dio un degno servizio nella tranquillità dello spirito (Orazione

Domenica XX dopo la Pentecoste
("Omnia quæ fecísti nobis")

Intróito
Dan. 3, 31, 29 et 35
- Omnia quæ fecísti nobis, Dómine, in vero iudício fecísti, quia peccávimus tibi, et mandátis tuis non obedívimus: sed da glóriam nómini tuo, et fac nobíscum secúndum multitúdinem misericórdiæ tuæ.
Ps. 118, 1 - Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini. Glória Patri…
Dan. 3, 31, 29 et 35
- Omnia quæ fecístis nobis,…

Orátio
Largíre, quǽsumus, Dómine, fidélibus tuis indulgéntiam placátus et pacem: ut páriter ab ómnibus mundéntur offénsis, et secúra tibi mente desérviant. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. M. - Amen.
Introito
Dan. 3, 31, 29 e 35 - Tutto quello che hai fatto per noi, o Signore, lo hai fatto con vera giustizia, perché abbiamo peccato contro di Te e non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti: ma Tu dà gloria al tuo nome e trattaci secondo la grandezza della tua misericordia.
Sal. 118, 1 - Beati coloro che sono senza macchia: che camminano secondo la legge del Signore. Gloria al Padre…
Dan. 3, 31, 29 e 35 - In tutto quello che ci hai fatto,…

Colletta
Largisci placato, Te ne preghiamo, o Signore, il perdono e la pace ai tuoi fedeli: affinché siano mondati da ogni colpa e Ti servano con tranquilla coscienza. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. - Amen.

Giudei e Gentili.

Il Vangelo di otto giorni or sono annunciava le nozze del Figlio di Dio e della stirpe umana. Dio, nella creazione del mondo visibile, aveva per fine la realizzazione di tali nozze e tale fine persegue ancora nel governo della società. Nessuna meraviglia dunque che, rivelandoci su questo argomento il pensiero di Dio, la parabola abbia messo in luce il fatto importante della riparazione dei Giudei e della chiamata dei Gentili, che è ad un tempo il più importante nella storia del mondo e il più intimamente legato al compimento del mistero dell'unione divina.

Una supplica ai vescovi di Francia su Traditionis Custodes

Riprendiamo da Riposte Catholique. Uno dei tanti fronti di resistenza in Francia. Qui l'indice dei precedenti

Una supplica ai vescovi di Francia su Traditionis Custodes 

I nostri amici di Lex Orandi ci hanno chiesto di rivolgere una petizione ai vescovi in occasione del primo anniversario di Traditions Custodes:
Monsignor Nunzio Apostolico,
Monsignor Presidente della Conferenza Episcopale,
Mentre due diocesi in Francia, Grenoble e Le Mans, sono vacanti dalla nomina del loro titolare ad un'altra sede episcopale, sono stati emanati decreti dai vescovi uscenti per imporre nelle diocesi un'applicazione del Motu Proprio Traditionis Custodes che manifesta il più profondo disprezzo per i beni spirituali dei fedeli loro affidati.
Nella diocesi di Grenoble, il decreto colpisce i fedeli di Vienne e la Collegiata di Saint-André de Grenoble dal prossimo settembre. La celebrazione della messa tradizionale sarà abolita a Vienna e la messa secondo il messale riformato sarà imposta ai fedeli la prima domenica di ogni mese a Grenoble. È evidente che i fedeli non frequentano questa chiesa per una liturgia celebrata in tutte le altre parrocchie della diocesi. Hanno scelto di vivere la loro fede nella Collegiata di Sant'Andrea, con le celebrazioni liturgiche e sacramentali che la alimentano, per beneficiare dei tesori spirituali che la Chiesa dispensa proprio attraverso la liturgia tradizionale. Che male fanno lì?