Iscriviti al convegno: scuole.ossvanthuan@gmail.com
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Sabato 29 ottobre, nella prestigiosa sede di Villa San Fermo dei Padri Pavoniani in Lonigo (Vicenza), si svolgerà la VI edizione del convegno “San Tommaso e la Dottrina sociale della Chiesa” quest’anno dedicato a “La proprietà come diritto naturale. Le visioni rivali classica e moderna della proprietà”.
Assieme alla Casa editrice Fede & Cultura, a promuovere l’evento concorrono l’Osservatorio Cardinale Van Thuân, la Società internazionale Tommaso d’Aquino, l’Istituto del Verbo Incarnato e la Gustav Siewerth Akademie.
Dalle ore 9:30 alle ore 17:00, con l’intermezzo della pausa pranzo, l’intera giornata sarà dedicata a studiare e riflettere sul diritto di proprietà come diritto naturale. Dopo la prime quattro edizioni ospitate dal Seminario Internazionale dell’IVE a Montefiascone e la quinta svoltasi on-line causa restrizioni Covid, questa sesta edizione ritorna in presenza a Lonigo in provincia di Vicenza.
Innanzi alla Rivoluzione, di cui l’89 francese fu esplosione capace di sconvolgere l’Europa, la Chiesa si pose, non solo come forza di Resistenza ma anche come forza di Restaurazione. Non solo cioè opporsi alla Rivoluzione ma anche lavorare per riedificare, ricostruire, restaurare la Civiltà Cristiana.
L’impegno dei Papi dell’età contemporanea, almeno sino a Pio XII, può intendersi ben espressa dalle idee di Resistenza (alla Rivoluzione) e di Restaurazione (della Cristianità) così che la Dottrina sociale della Chiesa si comprende solo dentro questo orizzonte di opposizione alla modernità ideologica e di impegno a ricostruire la res publica christiana.
Leone XIII pensa il suo corpus dottrinale con questa ratio così che le singole encicliche o i singoli pronunciamenti di morale sociale debbono sempre essere letti e intesi nel quadro complessivo di una ricostruzione della Cristianità. A fondamento di tutto l’edificio sociale è, da Leone XIII, riconosciuto il realismo metafisico di san Tommaso d’Aquino che costituisce così il vero antidoto al veleno della modernità ideologica.
L’Osservatorio Cardinale Van Thuân si colloca e colloca la propria azione in ideale continuità con il progetto di Leone XIII e così l’impegno per la DSC diviene, prima di tutto, impegno di rettificazione del pensiero, di recupero della filosofia classico-cristiana, di ritorno integrale al realismo gnoseologico-metafisico di cui san Tommaso fu indiscusso maestro.
Con questo spirito sono nati i convegni annuali “San Tommaso e la Dottrina sociale della Chiesa: affrontare di anno in anno un tema di Dottrina sociale attraverso l’approfondimento delle radici classico-cristiane della dottrina espressa dal Magistero sociale sul quel tema, avendo come guida il pensiero dell’Aquinate.
Quest’anno il tema posto in oggetto è il diritto di proprietà, diritto che la Dottrina sociale della Chiesa dice “naturale” e che, invece, vediamo sempre più minacciato, manomesso e negato non solo dalle forze e dai regimi social-comunisti ma anche nelle e dalle cosiddette liberal-democrazie.
Si tratterà di recuperare le ragioni vere e costitutive del diritto di proprietà secondo una logica che non può essere quella del rivoluzionario Codice Napoleonico e/o dell’ideologia liberale. Si tratta invece di risalire al diritto naturale classicamente inteso così come colto dal diritto romano, dalla esperienza giuridica medievale, dalla riflessione filosofica di san Tommaso, dalla grande teologia cattolica e, infine, dal Magistero della Chiesa. Il convegno del 29 si prefigge questa opera ambiziosa, fornire la traccia per un lavoro di ri-fondazione del diritto di proprietà dentro l’orizzonte del realismo classico-cristiano.
Il convegno si offre come una preziosa occasione di approfondimento e di chiarificazione dottrinale, ottimo momento di crescita intellettuale per teologi, filosofi, giuristi, economisti, per i cattolici impegnati in politica, per tutti i cultori e gli appassionati di DSC, per chi desidera ritrovare le ragioni di una battaglia culturale per la societas christiana.
Tutti sono invitati ma un particolare appello a partecipare lo rivolgiamo ai Sacerdoti, agli insegnanti, ai giuristi e ai cattolici in politica. Partecipare per trarre dal convegno quelle coordinate dottrinali da trasmettere poi nella predicazione, nell’insegnamento, nell’azione sociale e politica.
Relatori al convegno saranno il professor Danilo Castellano (ordinario di filosofia politica), il professor Giovanni Turco (docente di filosofia del diritto), l’avvocato Rudi Di Marco (giurista e filosofo del diritto), il professor padre Arturo Ruiz Freites IVE (teologo, pro-rettore della Gustav Siewerth Akademie), don Samuele Cecotti (vice-presidente dell’Osservatorio Van Thuân). Presiederanno i lavori Fabio Trevisan e Giovanni Zenone.
Gli Atti del convegno saranno pubblicati in volume con l’editore Fede & Cultura. Sono già disponibili i volumi degli Atti delle precedenti edizioni:
- LE CHIAVI DELLA QUESTIONE SOCIALE. Bene comune e sussidiarietà, storia di un malinteso (qui)
- IL DIRITTO E I DIRITTI. Il senso della legge e le leggi senza senso (qui)
- PERSONALISMI O DIGNITÀ DELLA PERSONA? Antidoti alle deviazioni ideologiche del mondo cattolico (qui)
5 commenti:
OT
DISSIDENZA E PSICHIATRIA.
Non appena qualcuno si discosta dalle parole d'ordine atlantiste subito scatta nei suoi confronti il "metodo DDR" in voga ai tempi di Honecker: il malcapitato che ha osato dissentire è subito medicalizzato o meglio psichiatrizzato.
B. per avere detto che la colpa della guerra è di Zele' ossia una possibile verità è stato o chiaramente o allusivamente etichettato come vecchio rimbambito.
Di più: le sue sarebbero le farneticazioni di un alcolizzato.
Mancano solo le tecniche di gaslighting per convincere la vittima di avere delle percezioni alterate e persuaderlo di soffrire di instabilità mentale in modo sia lui stesso a chiedere il ricovero.
Comunque qualcosa non quadra, già Salvini aveva messo giustamente in discussione le sanzioni ora è la volta di B.
Non può essere casuale.
S. Gaspare del Bufalo prima di essere "controrivoluzionario" era cattolico.
All'epoca era famoso per le conversioni dei briganti, male endemico dello Stato Pontificio, che affrontava armato del solo Crocifisso, correndo il rischio di una morte crudele.
« ... L’Occidente attuale (in modo particolare l’Anglosfera e l’Europa occidentale che ne dipende più direttamente) si pone ormai come ideologicamente oltre la stessa liberaldemocrazia, si afferma ormai come sistema-processo sintetico di tutte le ideologie della modernità e della postmodernità. Si pensi solamente al marxismo, che trionfa oggi in Occidente nelle forme dello statalismo social-democratico, del neo-socialismo, del marxismo culturale neo-gramsciano e del trotskismo variamente declinato ... » ...
PILLOLE DI FILOSOFIA, SCIENZA e FEDE:
La filosofia e la scienza sono forme di conoscenza limitate, come la ragione umana.
Per questo un gran numero di scienziati ha coltivato insieme, oltre alla scienza, la teologia, mentre non pochi, ad un certo punto della loro vita, hanno addirittura abbandonato la loro amata disciplina, per una vita mistica, consapevoli che
"Conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore"; "Due eccessi: escludere la ragione, ammettere solo la ragione”; “L’ultimo passo della ragione è il riconoscere che vi sono un’infinità di cose che la sorpassano. Essa è proprio debole, se non giunge fino a conoscere questo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?” (B. Pascal)
Ne citerò solo alcuni:
BLAISE PASCAL, noto come padre della prima calcolatrice e della statistica;
NICCOlO' STENONE, padre della stratigrafia, grande anatomista, autore dei primi importanti studi sul cervello, scorpitore della I legge della cristallografia... poi vescovo e beato (vedi foto);
JAN SWAMMERDAM, grande biologo ed entomologo olandese, il primo, tra le altre cose, ad osservare e descrivere i globuli rossi (abbandonò le sue ricerche scientifiche per dedicarsi alla mistica);
MARIA GAETANA AGNESI, "la matematica di Dio", prima donna matematica ad ottenere una cattedra universitaria, a Bologna, per volere di Benedetto XIV (si ritirò per dedicarsi alla catechesi e alla carità);
ALEXANDER GROTHENDIECK, uno dei più grandi matematici del Ventesimo secolo (da ateo a credente, si ritirò a vita eremitica, prima di morire, nel 2014)
Quando la letteratura rimane letteratura e non si lascia intimidire dall’ideologia, quando non si mette a servizio di promesse e utopie temporali, quando non si fa violenza e non fa violenza … allora la sottile, discreta, delicata relazione con la Dottrina sociale della Chiesa riesce a farsi strada. Non al modo di un trattato, perché i romanzi non sono dei trattati, ma secondo un impalpabile messaggio che va all’anima del lettore e lo coinvolge direttamente nella sua intelligenza e in altre sue facoltà.
Mons. Giampaolo Crepaldi
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