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lunedì 15 gennaio 2024

Il cardinale spagnolo promette di 'applicare pienamente' la Fiducia Supplicans e reprime l'opposizione sacerdotale

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Un caso di pedissequo adeguamento ad una dichiarazione scandalosa (purtroppo non ne mancano altri nel nostro occidente degradato: es. vescovi francesi e italiani, per non parlare di Belgi, tedeschi, olandesi, con poche singole eccezioni; nonché altri in ordine sparso anche nel Sud, Centro e Nord America). La reazione di un cardinale nei confronti di sacerdoti spagnoli coinvolti in una petizione che chiede a Papa Francesco di revocare la Fiducia Supplicans i quali, afferma il cardinale José Cobo, "sono stati seriamente ammoniti ed è stato loro chiesto se hanno qualcosa contro il Papa". Il presule adduce argomenti sofisti — ma anche pressappochisti nel miglior stile vaticansecondista — parlando peraltro di opinioni, mentre di tratta di affermazioni di principi che riguardano la salus animarum. Per i vescovi africani si pone l'accento sulla cultura; ma la loro dichiarazione unitaria (qui), se cita il contesto culturale africano (la frase conclusiva del par. 3 e un paio di accenni nel par. 4), si dedica piuttosto estesamente alle questioni dottrinali (il par. 3 è una lunga citazione del CCC e di diversi passi biblici di condanna degli atti omosessuali). Qui l'indice degli articoli sul tema,

Il cardinale spagnolo promette di 'applicare pienamente'
la Fiducia Supplicans e reprime l'opposizione sacerdotale


MADRID — Il cardinale di Madrid, José Cobo, si è mosso per reprimere l'opposizione alla Fiducia Supplicans, avvertendo i suoi sacerdoti che "applicheremo pienamente la dottrina del Papa" sulle "benedizioni" dello stesso sesso.

L'8 gennaio, parlando a Religión Digital, Cobo ha espresso il suo pieno sostegno al testo Fiducia Supplicans del 18 dicembre, che pretende di aprire la porta alla “benedizione” delle “ coppie ” dello stesso sesso. “A Madrid applicheremo pienamente la dottrina del Papa, e per questo applicheremo ' Fiducia supplicans ' con la precisione che il documento merita e chiede, e invito a leggerlo chi non è d'accordo".

Il testo vaticano, scritto dal cardinale Víctor Manuel Fernández e firmato da papa Francesco, ha scatenato polemiche internazionali, con un numero sempre crescente di cardinali, vescovi e sacerdoti che esprimono la loro opposizione alla “benedizione” delle “coppie” dello stesso sesso. Ma, nella sua intervista a Religión Digital, Cobo ha affermato che il furore che circonda Fiducia Supplicans “ è una controversia artificiale, tutto è stato decontestualizzato”.

La resistenza alle “benedizioni” delle persone dello stesso sesso è stata guidata in gran parte dai vescovi africani, con altri prelati che hanno seguito l’esempio, ma anche gruppi di sacerdoti nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia hanno espresso la loro opposizione corale [vedi].

Guidata da sacerdoti di lingua spagnola provenienti dalla Spagna e dall’America Latina, è stata successivamente lanciata una petizione che chiede a Papa Francesco di annullare il documento. La petizione, pubblicata online il 31 dicembre, ha già raccolto oltre 10.500 firme.

Citando il canone 212, i promotori della petizione (un numero che ormai è cresciuto fino a superare i 300 tra chierici e laici) hanno scritto come i fedeli «hanno il diritto, e talvolta anche il dovere, in ragione della propria conoscenza, competenza e prestigio, di manifestare ai sacri Pastori il loro parere su ciò che concerne il bene della Chiesa e renderlo noto agli altri fedeli, salvaguardando sempre l'integrità della fede e dei costumi, la riverenza verso i Pastori, e avendo riguardo al bene comune e alla dignità delle persone”.

Una precedente versione del testo della petizione affermava che “la benedizione delle coppie in situazione irregolare o in convivenza omosessuale, anche se extraliturgica, contraddice il disegno di Dio”. Da allora tale formulazione è stata rimossa mentre i sacerdoti coinvolti nella petizione hanno dovuto affrontare la reazione dei rispettivi vescovi, compreso il cardinale Cobo, che ha dichiarato di aver ricordato al suo clero che “hanno giurato fedeltà al Papa”.

Come hanno riferito0⁰00000000 i nuovi leader laici della petizione, quattro dei primi sacerdoti firmatari e promotori hanno conseguentemente ritirato i loro nomi dalla petizione a seguito di un ordine dei loro superiori. La petizione è stata temporaneamente archiviata poiché i leader religiosi sono stati sostituiti da leader laici, ma dopo la ripresa delle operazioni le firme hanno continuato ad affluire.

Il commento di Cobo sostiene che i suoi sacerdoti coinvolti “sono stati seriamente ammoniti, chiedendo loro se avessero qualcosa contro il Papa e ricordando il giuramento di fedeltà al Santo Padre”.

Ha dichiarato che “un sacerdote non può far parte di un forum civile e pubblico in cui il Papa viene insultato”. Cobo ha anche denunciato gli sforzi di coloro che cercavano di sostenere il modo di essere della Chiesa conservatrice: “Siamo in una situazione di missione e alcuni continuano a reagire come se vivessimo una Chiesa conservatrice”.

Cobo ha sostenuto che tale opposizione alle “benedizioni” dello stesso sesso è la prova del fatto che i preti sono “più guidati dall’ideologia e rispondono prevalentemente ai gruppi di pressione non cattolici, senza rendersi conto in che mani si trovano”.

Fonti diocesane avrebbero riferito a Religión Digital che i sacerdoti “possono esprimere la loro opinione, ma mai in spazi civili, su pagine Internet, che non hanno nulla a che fare con le dinamiche ecclesiali, e che in definitiva si manifestano contrarie alla dottrina ordinaria del Santo Padre”.

Cobo è stato ausiliare di Madrid per cinque anni e mezzo, prima di prendere possesso della sede nel luglio 2023. È stato creato cardinale da papa Francesco lo scorso settembre.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio] 
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Chicate juncu ca passa la china.Abbassati giunco quando c'è la piena del fiume.

Anonimo ha detto...

Ciò che non si capisce è l’opposizione. Da quando, nella Chiesa, di fronte a direttive papali, ognuno fa per sé?

Anonimo ha detto...

Direttive conformi alla rivelazione e alla Tradizione e non contrarie al magistero precedente, non apostasie, eresie. Non sembra che nella bimillenaria storia della Chiesa un presunto Papa sia stato apostata o eretico. Alessandri da Roma

Anonimo ha detto...

Bisogna riconoscere che non si è valutata l autenticità delle vocazioni, chissà da quanto tempo si è badato più alla quantità che non alla qualità! E forse la vocazione richiesta era quella mondana, materialista, de sinistra debosciata.

Infallibilità ha detto...

Andrea Sandri:
Ogni vescovo nella sua diocesi esercita il magistero, che è infallibile quando conferma Scrittura e Tradizione. Il problema è che si è sempre tentati di leggere il dogma dell'infallibilità come una norma sulla fonte della Rivelazione che di per sé non ha norma (almeno in senso umano). Ricordo che c'era un paradosso di (Alf) Ross sulle norme costituzionali di revisione costituzionale.

Anonimo ha detto...

Entra il nuovo vescovo a Foggia dicendo che la sua sarà la chiesa di papa Francesco, e non è la prima volta che sento questa frase.
Ho vissuto da adulto almeno due pontificati ed un altro da bambino ma non ho
ricordi di qualcuno, tantomeno vescovi, affermare di volere mettere in pratica la chiesa di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI o di Paolo VI.
Perché la chiesa di Francesco è una chiesa diversa ?
La chiesa è di Gesù, il Papa ha il compito di condurci a Lui, che nel frattempo non è cambiato.

Anonimo ha detto...

Sì, lo è in ogni suo aspetto ed ogni nuovo vescovo che si insedia ripete a pappagallo le stesse cose, chiesa di francesco, chiesa povera per i poveri e i migranti, dentro todos todos todos e se li incontri per caso per strada sembrano muratori che rincasano dopo il lavoro, almeno il mio si concia così, va a pulire le spiagge, biciclettate e mangiatone e bevute, tutta salute (corporea) l'anima? Boh.......

Anonimo ha detto...

Per i neomodernisti la "chiesa di papa Francesco" non è altro che la chiesa nata col Concilio Vaticano II; per loro la chiesa incomincia con Roncalli e tutto quel che precede il Concilio Vaticano II è sbagliato e deve essere rigettato oppure aggiornato; per fare un piccolo esempio, non vi è mai capitato, leggendo autori classici nelle edizioni S. Paolo, di incappare in frequenti note a piè di pagina che "correggono" certe affermazioni non in linea coi documenti conciliari? Bisogna coraggiosamente rigettare le falsità neomoderniste e pronunciare gagliardamente questa frase, che Seneca nei suoi scritti indirizza alla fortuna: "Hai a che fare con un vero uomo; cerca un altro per vincere".

Anonimo ha detto...


L'attenzione è tutta concentrata sulla benedizione per le coppie omo. Ma è concessa anche a quelle irregolari: coppie di fatto, divorziati risposati, tutte situazioni di persone in peccato mortale.
Come ricordava il cadinale Sarah nel suo intervento, si possono benedire quelli tra costoro che stanno sinceramente cercando di uscire dalla situazione di peccato, il cui cuore ha cominciato a contrirsi. Benedire il loro individuale sforzo di conversione, quando c'è, ma giammai la loro relazione peccaminosa, che è quanto concede il documento preparato da Fernandez.
Secondo un articolo di LSNews, alcuni psichiatri, che hanno letto in questi giorni il libro di F. sull'orgasmo nelle sue varie tipologie, lo considerano il prodotto di una mente malata, una personalità afflitta da gravi patologie mentali, tutte collegate ai problemi del sesso, e fors'anche libertina nel senso empirico del termine.
Papa Francesco lo deve sostituire, deve finire lo scandalo di una persona del genere al timone del Dicastero della Congreg. della Fede,
una cosa pazzesca.