Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 31 ottobre 2018

Il ricorrente intollerabile mantra bergogliano sui migranti

Bergoglio, in un accorato saluto rivolto ai missionari scalabriniani: "L'Europa è nata dai migranti, chiudere le porte è suicida" [vedi].
Ma la filosofia greca e il diritto romano su cui il cristianesimo si è innestato dando le ali soprannaturali ad un impianto già civile di per sé, dove li mettiamo?
La civiltà occidentale è divenuta europea perché i barbari l'hanno assimilata e inverata nella misura in cui si sono  convertiti. Mentre altrettanto non possiamo sperare delle orde afro-islamiche che ci invadono, anche perché neppure si può parlare né di Annuncio, rinominato proselitismo, né di testimonianza in una società in cui prevale il nichilismo. E non possiamo ignorare che la precaria situazione economica e politica dell’Urbe collassò con l’ondata barbarica che si riversò in occidente. Che un papa ignori (volutamente?) questo sarebbe paradossale se non fosse drammatico...

I 'Guerrieri del Rosario'. Continua l'Operazione Assalto al Cielo del 1° di ogni mese col Cardinale Burke

Domani 1 novembre, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa alle ore 07:00am a Roma, presso la sua Cappella privata e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre due anni. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle vicende che vedono il nostro Cardinale impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa. Ricordando Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ». Senza dimenticare le forze oscure che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese e l'Europa intera.
Anche in questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 125.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.

Asia Bibi finalmente libera. Deo gratias!

Dopo 3.420 giorni di carcere ingiusto e ingiustificato, Asia Bibi è finalmente libera. La madre cattolica di cinque figli è stata definitivamente assolta dalla Corte Suprema, che stamattina ha comunicato pubblicamente il verdetto. Dopo essere stata condannata in primo e secondo grado per false accuse di blasfemia, l’8 ottobre si è tenuta a Islamabad l’udienza finale del processo, presieduta dal presidente della Corte suprema, Mian Saqib Nisar. In quell’occasione, i giudici hanno preso una decisione ma hanno tenuta segreta la sentenza, vietando ai media di parlare del caso a motivo della sua estrema delicatezza. Attualmente, 300 agenti sono stati schierati a guardia del tribunale.

IL CALVARIO DI ASIA BIBI
Oggi Asia Bibi è libera, ma il suo calvario è durato un tempo che pare infinito. Era il 14 giugno 2009 quando la donna cattolica bevve un bicchiere d’acqua per ristorarsi dal lavoro nei campi e fu accusata da due donne musulmane di avere infettato la fonte, in quanto infedele. Ai tentativi delle colleghe di convertirla all’islam, lei rispose: «Il mio Gesù è morto sulla croce per redimere i peccati di tutta l’umanità, Maometto cosa ha fatto per voi?». Asia Bibi venne insultata e picchiata da una folla di musulmani chiamati a raccolta dai muezzin delle moschee. Dopo 5 giorni, il 19 giugno 2009, il mullah musulmano Qari Muhammad Sallam, che non aveva assistito all’alterco, formalizzò l’accusa di blasfemia davanti alla polizia e la madre cattolica fu arrestata e portata via dalla sua casa del villaggio di Ittar Wali (Punjab).

martedì 30 ottobre 2018

1 novembre Messa cantata nella Festa di Tutti i Santi a Torino

Giovedì 1 novembre 2018 alle ore 17:30

Basilica del Corpus Domini 
Piazzetta Corpus Domini - Torino 

- S. Messa Tradizionale Latino-Gregoriana cantata con incenso nella Festa di Tutti i Santi 
- Carillon des morts Vespri in canto dell'Ufficio dei defunti - Assoluzione al drappo

PROGRAMMA MUSICALE
Processione d'ingresso: Improvvisazione d'organo
Proprio gregoriano della festa
Kyriale Fons Bonitatis per le feste di I Classe (Secc. X-XIV)
Credo III (Sec. XVII)
All'incensazione delle offerte: improvvisazione per organo
All'elevazione: improvvisazione per organo
Alla Comunione:improvvisazione per organo
All'ultimo vangelo: Salve Regina (antifona gregoriana del tempo) - tonus simplex
Secondi Vespri gregoriani della festa.
Carillon des morts
Vespri gregoriani dell'ufficio dei defunti
Libera me gregoriano e preci per la absolutio.
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Con l'occasione ricordiamo anche che, nel giorno della commemorazione di tutti i defunti, venerdì 2 novembre 2018 alle ore 21,00 (primo venerdì del mese) nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo in Rivarolo Canavese sarà celebrata la S. Messa solenne "di Requiem" nella Forma Straordinaria del Rito Romano con la partecipazione del coro dei giovani "Benedetto XVI" di Torino, che eseguirà il proprio gregoriano dell'antica liturgia in suffragio dei defunti.
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Domenica 4 novembre 2018 alle ore 18.00 presso la chiesa parrocchiale del Beato Pier Giorgio Frassati in Torino sarà celebrata - come di consueto ogni prima domenica del mese - la S. Messa nella Forma Straordinaria del Rito Romano (Messale latino di S. Giovanni XXIII del 1962).   La chiesa parrocchiale del B. Pier Giorgio Frassati si trova in via Pietro Cossa n. 280/2, Torino (tel. 011.455.14.30).

Fin dalla bozza del documento finale, in primo piano la sinodalità

Sto leggendo il documento finale del sinodo dei giovani e mi rendo conto che contiene una serie di  'processi' che riguardano diversi aspetti della vita ecclesiale che, more solito, dietro alla famigerata pastoralità, a partire dall'eucaristia, nascondono cambiamenti nella dottrina. Andranno esaminati e commentati uno per uno. Intanto vi propongo un articolo tradotto in questi giorni, dal National Catholic Register. Riguarda osservazioni sulla bozza ma, a giudicare dal seguito, risultano tuttora valide: (n.118-125 del Documento finale). Vi rimando  ad un mio precedente articolo per approfondire il tema della sinodalità [qui - qui].  Questo ovviamente è un approccio preliminare. Trarrò le conclusioni in base al Documento finale in un prossimo articolo.

Il tema domina la terza parte della bozza del documento – per la gran sorpresa di molti dei Padri sinodali – nonostante lo si sia trattato molto raramente durante l’incontro di questo mese (Edward Pentin)
Un elemento della bozza del documento finale del Sinodo dei Giovani che ha suscitato la preoccupazione di alcuni Padri del Sinodo questa settimana è stato l’inattesa aggiunta del tema della “sinodalità”, un termine che è diventato sinonimo di decentralizzazione e democratizzazione della Chiesa e del magistero trasferendo poteri dal papato e dal Vaticano alle Chiese locali.

lunedì 29 ottobre 2018

Sante Messe in Rito Romano Antico a Linarolo

Orari delle S. Messe in Rito Romano Antico
a Linarolo (PV) per la settimana:


Mercoledì 31 ottobre ore 18.30: s. Messa d'Ognissanti;
Venerdì 2 novembre ore 20.45: s. Messa cantata pro defunctis con assoluzione al tumulo;
Sabato 3 novembre ore 18.30: s. Messa della IV domenica dopo l'Epifania.

La Messa vetus ordo è celebrata in parrocchia
ogni giovedì alle 20.45 e
ogni sabato o prefestivo alle 18.30
(per il precetto festivo).
Per informazioni: neri.marino@gmail.com (parroco)

Sempre contro gli italiani - Marcello Veneziani

Ieri avevo estrapolato, condividendole, due affermazioni che ripeto qui: 1. La sinistra sta facendo di tutto per distruggere la reputazione di una ragazza morta, pur di riabilitare quattro tagliagole africani. 2. Ma questi moralisti dell'ultima ora, come mai su Cucchi - per cui tutti continuiamo a chiedere verità e giustizia - non hanno utilizzato la stessa chiave?
E ora le ritrovo, insieme ad altro, nel solito chiaro contundente ed efficace Veneziani, che riprendo di seguito. In ogni caso questa triste e turpe cultura anti-italiana - ma innanzitutto anticristica - speriamo sia al tramonto, anche se sarà duro soppiantarla.

L’altro giorno Michele Serra confessava onestamente su la Repubblica che quando sente la notizia di uno stupro si augura vivamente che gli stupratori siano italiani, perché teme l’ondata razzista contro i neri. Altrettanto onestamente ammettiamo che a gran parte degli italiani succede esattamente l’inverso, preferiscono pensare che gli stupratori siano immigrati, come del resto il più delle volte accade. Entrambi brutti vizi, ma se permettete il primo è leggermente peggiore. Dopo l’onesta ammissione, però, l’antico vizio fazioso dell’uomo di sinistra prendeva il sopravvento in Serra e ristabiliva il razzismo etico: voi italo-razzisti di questa contrapposizione ci campate, noi antirazzisti illuminati invece ne soffriamo e prima ancora la denunciamo, e a differenza di voi rozzi noi ne siamo consapevoli.
No, Michele, posso assicurarti che anch’io ne soffro, non mi piace patire di questi pregiudizi e soprattutto di questi odi incrociati. Però poi ho collegato l’osservazione di Serra a una serie di eventi recenti e ho notato una cosa che poi vi dirò. Dunque, mettiamoli in fila.

L’omicidio di Desirée e la cultura africana

La sinistra è ideologica e quindi anti-umana perciò non ci si può aspettare niente di buono, perché antepone sempre l'interesse della causa - peraltro in un orizzonte rigorosamente materialista che ha rigettato i principi perenni - a quello delle persone. La piccola Desirée è due volte vittima: del vuoto e del degrado morale della nostra società e della protervia di chi ha permesso e continua a difendere un'invasione non più tollerabile. 

L’omicidio di Desirée Mariottini ha fatto fare un salto di qualità nel degrado umano nel quale ci ha gettatola sinistra con il suo buonismo. Perché questo omicidio sarà anche figlio della disgregazione famigliare di cui è stata vittima la ragazza ma è senz’altro riduttivo e sbagliato derubricare una simile bestialità umana a semplice fatto di cronaca. 
Questo omicidio è frutto della demenza comunista introdotta da Prodi nel 1998 quando, caso unico in Europa, introdusse la protezione umanitaria basata su giudizi discrezionali ed in molti casi concessa solo per stato di povertà. Se poi ci mettiamo dentro anche la mentalità dell’accogliere tutti senza se e ma della Boldrini, della Bonino, dell’ANPI, allora completiamo il quadro della volontà di degradare il Paese. Fico, vera anima comunista del M5S, ha in qualche modo scusato questi stranieri che spacciano e stuprano dicendo che “la coesione sociale è il mezzo fondamentale per costruire il resto della comunità solidale. Anche nei momenti difficili non ci vogliono ruspe ma più amore e partecipazione. Bisogna essere costantemente nei quartieri difficili senza lasciare mai nessuno solo”. [Però dimentica che se non sono fondati su Cristo, e dunque su verità e giustizia, amore e coesione sociale sono vuoti slogan senz'anima che non hanno alcuna presa sulla realtà -ndR].

Che i film siano veicolo di bene - Pio XII 28 ottobre 1955

Riprendiamo un brano dal Discorso di SS Pio XII agli operatori cinematografici - congresso internazionale Roma, 28 ottobre 1955. Tanto più significativo se ne estendiamo i principi all'intera e più variegata agorà mediatica che tanta influenza acquista sui costumi e sulle coscienze della nostra generazione. Un documento di 73 anni fa che potrebbe essere scritto per l'oggi. La verità non invecchia né diventa obsoleta.

Di fronte ai gravi problemi che angustiano la presente età, e che certamente attraggono le Nostre più premurose cure, questo del cinema potrebbe ad alcuni apparire un argomento secondario, tale cioè da non meritare la particolare sollecitudine che gli dedichiamo. Certamente il cinema, essendo per sua natura arte e svago, sembra che dovrebbe rimanere contenuto quasi ai margini della vita, retto, beninteso, dalle comuni leggi che regolano le ordinarie attività umane; ma poiché, di fatto, è divenuto per la presente generazione un problema spirituale e morale d'immensa portata, non può essere trascurato da coloro che hanno a cuore la sorte della parte migliore dell'uomo e del suo avvenire. Soprattutto poi non può venir negletto dalla Chiesa e dai suoi Pastori, alla cui vigilanza non deve sottrarsi alcuna questione morale, specialmente se si ripercuote con conseguenze incalcolabili su innumerevoli anime; ma altresì da tutti gli onesti e pensosi del bene comune, i quali sono persuasi a ragione che ogni problema umano, grande o piccolo, affonda le radici nello spirito più o meno offuscato e che nello spirito, una volta illuminato, va debitamente risolto. Tornerà forse a disdoro della nostra età che molti, specialmente se debolmente formati nell'animo, si lasciano indurre a dare una determinata condotta alla loro vita privata e pubblica dalle finzioni artistiche e dalle vane ombre di uno schermo: tuttavia questo fatto non cessa di essere importante e degno di considerazione con una serietà proporzionata agli effetti. In un domani di decadimento spirituale e civile, del quale sarebbe corresponsabile la non disciplinata libertà dei film, quale rimprovero ne verrebbe alla saggezza degli uomini d'oggi, come a coloro che non seppero dirigere uno strumento così adatto ad educare ed elevare gli animi, ed invece lasciarono che si tramutasse in veicolo di male! [Testo intero]

domenica 28 ottobre 2018

Card. Joseph Zen Ze-Kiun. Il papa non capisce la Cina. L'accordo (tuttora segreto) rappresenta un passo verso l'annientamento della vera Chiesa in Cina

Abbiamo parlato qui della distruzione da parte del governo cinese di due santuari dedicati alla Madonna, a poche settimane dalla conclusione dell’accordo (segreto) tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi. Il New York Times, il 24 ottobre, pubblica uno scritto del cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, che riportiamo di seguito nella nostra traduzione.
Qui trovate l'indice degli articoli pubblicati sulla questione cinese.

Il mese scorso il Vaticano ha annunciato un accordo provvisorio con il governo cinese sulla nomina dei vescovi cattolici. I sostenitori dell’accordo affermano che, dopo una lunga divisione – tra una Chiesa clandestina fedele al papa e una chiesa ufficiale approvata dalle autorità cinesi –, finalmente esso promuove l'unità e che con esso il governo cinese ha riconosciuto per la prima volta l’autorità del papa. Di fatto, l’accordo è una tappa importante verso l’annientamento della Chiesa reale in Cina.
Conosco la Chiesa in Cina, conosco i comunisti e conosco la Santa Sede. Sono un cinese di Shanghai. Ho vissuto molti anni nella terraferma e molti anni a Hong Kong. Ho insegnato nei seminari di tutta la Cina – a Shanghai, Xian, Pechino, Wuhan, Shenyang – tra il 1989 e il 1996.

CRISTO UNIVERSORUM REX

Vedi precedenti articoli nel blog :
Cosa c'è da sapere su Cristo Universorum Rex
- Festa di Cristo Re, universorum Rex e non solo Re dell'universo...
- Il nostro Signore e il nostro Re dove lo hanno messo?
- Leone XIII - Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re - Inno Te saeculorum principem

CRISTO UNIVERSORUM REX

Dall'Enciclica di Papa Pio XI
Quas primas, dell'11.12.1925


«Avendo questo Anno santo concorso non in uno ma in più modi ad illustrare il regno di Cristo, ci sembra che faremo cosa quanto mai consentanea al nostro ufficio Apostolico, se, assecondando le preghiere di moltissimi Cardinali, Vescovi e fedeli fatte a Noi sia da soli che collettivamente, chiuderemo questo stesso Anno coll’introdurre nella sacra liturgia una festa speciale di Gesù Cristo Re. Da gran tempo si è usato comunemente di chiamare Cristo con l'appellativo di Re per il sommo grado di eccellenza, che ha in modo sovraeminente fra tutte le cose create. In tal modo infatti, si dice ch'egli regna nelle «menti degli uomini» non solo per l'altezza del suo pensiero e per la vastità della sua scienza, ma anche perché egli è Verità, ed è necessario che gli uomini attingano e ricevano con obbedienza da lui la verità; similmente «nelle volontà degli uomini», sia perché in lui alla santità della volontà divina risponde la perfetta integrità e sottomissione della volontà umana, sia perché colle sue ispirazioni influisce sulla libera volontà nostra, in modo da infiammarci verso le più nobili cose. Infine Cristo è riconosciuto « Re dei cuori» per quella «sua carità che sorpassa ogni comprensione umana» e per le attrattive della sua mansuetudine e benignità: nessuno infatti degli uomini fu mai tanto amato e lo sarà in seguito al pari di Gesù Cristo. .....
Pertanto colla nostra apostolica autorità istituiamo la festa di Nostro Signor Gesù Cristo Re, stabilendo che sia celebrata in tutte le parti della terra l'ultima Domenica dì Ottobre, cioè la Domenica precedente la festa di Tutti i Santi. Similmente ordiniamo che in questo medesimo giorno, ogni anno, si rinnovi la consacrazione di tutto il genere umano al Cuore Santissimo di Gesù».

Cristo Re e Ponte Milvio:
quasi un secolo fa Papa Pio XI, contro la "peste del laicismo", istituiva, all'ultima Domenica di ottobre, la festa di Cristo Re, a ribadirne la regalità anche sociale e temporale; Papa Paolo VI spostò la festa alla Domenica prima dell'Avvento, a ribadirne la regalità solo spirituale. Non è inesatto, ma è incompleto, e ha lasciato sguarniti i fedeli ed eroso la pedagogia del suo predecessore, che voleva istruire i fedeli ad opporsi alla laicità e ai totalitarismi, fossero essi quelli comunisti, fascisti o liberali (ad oggi, gli unici sopravvissuti). 
Quest'anno la festa di Cristo Re coincide con l'anniversario della Battaglia di Ponte Milvio (28 ottobre 312), con cui Costantino sconfisse Massenzio, e da cui partì una spinta decisiva alla cristianizzazione dell'Impero Romano; la notte prima della battaglia, a Costantino apparve una Croce e la famosa scritta in cielo "In hoc signo vinces - Con questo segno vincerai". La vittoria di Ponte Milvio fu una delle grandi vittorie della Croce, la Quale divenne poi simbolo del nuovo Impero cristianizzato.
Una delle grandi critiche che, nell'ordine, protestanti, illuministi, ateisti, liberali, hanno rivolto e rivolgono alla Chiesa, è quella inerente alla "Chiesa costantiniana", secondo cui la Chiesa delle origini si sarebbe snaturata dall'incontro con l'Imperatore Costantino; si tratta ovviamente di fandonie (e naturalmente sono, nell'ordine, loro quelli che hanno capito tutto e quelli nel giusto), ma è un cavallo di battaglia ricorrente, e purtroppo è stato fatto proprio anche da clero e fedeli, che anziché rigettare tali teorie, le hanno abbracciate. E allora, viva, oltre che Cristo Re, la Chiesa costantiniana!
Viva la Chiesa che ha fatto propri la sapienza greca e il diritto romano, che ha cristianizzato l'Impero Romano, che ha evangelizzato i barbari dell'Europa prima e dell'America poi, che ha costruito civiltà e culture, che ha plasmato ambienti e costumi dei popoli, che ha lasciato capolavori artistici e architettonici visibili ancora oggi. La "Chiesa spirituale/libera/aggiornata", al contrario, non lascia niente, non crea cultura, non porta popoli e persone alla salvezza, non resiste alle mode e alle ideologie mondane e anzi si fa da esse dettare l'agenda, e non riesce nemmeno ad aiutare i poveri, usati come pretesto per giustificarne il pauperismo e l'arrendevolezza... (Roberto De Albentiis)

Leone XIII - Atto di Consacrazione
del genere umano a Cristo Re

Al di là di ogni ragionevole dubbio - don Elia

L’abuso di minori […] è un delitto, non è un peccato. Ma se una persona, laica, prete o suora, commette un peccato e poi si converte, il Signore perdona. E quando il Signore perdona, il Signore dimentica (Jorge Mario Bergoglio, 28 luglio 2013).

Era già tutto chiaro. Si era già rivelato in quelle poche battute. Alla luce degli sviluppi successivi, le dichiarazioni rilasciate da Bergoglio sul volo di ritorno da Rio de Janeiro non costituiscono soltanto la prima esplosione nel processo di demolizione controllata della Chiesa Cattolica (l’ammissione delle condotte omofile, purché si cerchi il Signore e si abbia buona volontà), ma rappresentano altresì un’autocertificazione di identità personale: non del fatto che sia egli stesso un sodomita, ma del fatto che è un sostenitore del pensiero omosessualista, proprio come lo sono quelle sinistre che l’hanno riconosciuto come indiscusso leader mondiale. La contraddittorietà dell’affermazione sopra citata è in realtà espressione di convinzioni precise: gli abusi sessuali di minori sarebbero un delitto, in quanto proibiti dalla vigente legislazione civile (che può peraltro essere modificata, come già si tenta di fare in diversi Paesi per legalizzare la pedofilia), ma non sarebbero un peccato; quand’anche lo fossero, basterebbe pentirsi perché Dio perdonasse e dimenticasse tutto, con buona pace delle vittime e delle terribili sequele irreversibili, come nevrosi acute e violente pulsioni al suicidio.

sabato 27 ottobre 2018

S. Messa cantata nella festa di Cristo Re a Torino

Domenica 28 ottobre - 18:00 Torino, Basilica del Corpus Domini Piazzetta Corpus Domini - Torino
S. MESSA TRADIZIONALE CANTANTA CON INCENSO

Al termine, canto dell'Inno Te saeculorum Principem con versetti e oremus, e recita dell'Atto di consacrazione dell'umanità a Gesù Cristo Re Universale, del Sommo Pontefice Leone XIII - Indulgenza plenaria alle solite condizioni

disponibilità per le confessioni dopo la Messa secondo affluenza.

PROGRAMMA MUSICALE
per coro, organo e tromba:
Processione d'ingresso: Improvvisazione d'organo
Introito: Dignus est agnus (antifona propria gregoriana della festa di Cristo Re)

Dopo l’accordo sino-vaticano, distrutti due santuari dedicati alla Madonna nello Shanxi e nel Guizhou

Indice dei precedenti sulla questione cinese [qui].

(AsiaNews, 25 ottobre) – Due santuari dedicati alla Madonna sono stati distrutti dalle autorità cinesi. Si tratta del santuario di Nostra Signora dei Sette Dolori a Dongergou (Shanxi), e del santuario di Nostra Signora della beatitudine (v. foto), conosciuta anche come “Nostra Signora della Montagna” ad Anlong (Guizhou). I due luoghi di pellegrinaggio delle comunità ufficiali e sotterranee sono stati demoliti in questi giorni, a poche settimane dall’accordo fra Cina e Vaticano sulle nomine dei vescovi.
Le informazioni e i video della distruzione sono stati diffusi oggi. Il santuario dei Sette Dolori sarebbe stato distrutto oggi stesso.

venerdì 26 ottobre 2018

Una Chiesa rischia di diventare moschea a Bergamo

Aggiornamento da Bergamo news:  Ci conforta la presa di posizione del  presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La Chiesa dei Frati è vincolata dal Ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere effettuata solo con le modalità disposte dal decreto legislativo n° 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici, il quale prevede che la compravendita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non eserciti il diritto di prelazione dell’acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi. Per cui ha contattato padre Gheorghe Valescu, responsabile della comunità ortodossa rumena a Bergamo, che la utilizza da tre anni, per rassicurarlo e illustrargli le azioni che la Regione metterà in atto per consentire alla comunità di conservarla.
Possibile che non ci sia modo di intervenire per sventare l'evidente esecrabile stratagemma che ha consentito tale scempio con la complicità degli amministratori di sinistra? Mi chiedo: se la Legge regionale, per scoraggiare l'insediamento di nuove moschee, impone vincoli severi come ad esempio il divieto di costruire nuovi edifici appositamente per il 'culto islamico', ciò già non inficia l'esito della gara, nonostante il generico mantenimento dell'attribuzione 'luogo di culto'?

Appariva ieri sul giornale di Bergamo, "L'Eco di Bergamo", una notizia che lascia al quanto esterrefatti. Purtroppo.
Qualche tempo fa veniva messa all'asta dall'Asst Papa Giovanni XXIII, l'ex cappella degli Ospedali Riuniti (qui nella foto).
La chiesa (naturalmente in origine cattolica) era stata sconsacrata quando lo stabilimento chiuse.
Ieri durante l'asta nell'aprire le buste, c'è stata la (triste) sorpresa. Il bando era stato vinta dall'Associazione musulmani di Bergamo con un rialzo dell'8% sulla base della quota stabilita che corrispondeva a circa 420.000 euro. Così, si sono aggiudicati la chiesa che comprende anche il convento che ospitava i frati cappuccini, cappellani dell'Ospedale.

“Nella Chiesa del politicamente corretto Viganò riporta in primo piano il giudizio di Dio”

Bisogna ammettere che pochissimi vescovi o sacerdoti sono disposti a parlare in modo così chiaro, lasciando da parte gli eufemismi. Ci sono eccezioni, ma sono troppo poche.
"Quando ho finito di leggere la terza testimonianza dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ho avuto subito l’impressione di aver appena letto qualcosa che è destinato a rimanere come uno dei grandi momenti pastorali e letterari nella storia della Chiesa. C’è in quel documento un’aria di grandezza che non posso descrivere completamente. Sono rimasto sbalordito dalla sua qualità soteriologica, dal suo richiamo commovente e tuttavia netto al nostro giorno del giudizio. Oggi non sentiamo quasi mai vescovi o preti che parlano così!”. 

Il commento è di monsignor Charles Pope, che così scrive sul National Catholic Register a proposito dell’ultima testimonianza resa nota dall’ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò.

Monsignor Charles Pope, decano e pastore nell’arcidiocesi di Washington, non solo ribadisce che trova credibili le valutazioni e le accuse di Viganò, ma sottolinea quella che chiama la “qualità sacerdotale” che emerge dal testo.

Venerdì 26 ottobre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dal «Primo Commonitorio»
di san Vincenzo da Lérins, sacerdote
(Cap. 23; PL 50, 667-668)

giovedì 25 ottobre 2018

Michel Houellebecq, uno Spengler ottimista in cerca di una via di scampo per l'Occidente

Una cosa è certa: la maggior parte della letteratura europea – e quella italiana come nessun’altra – non si occupa della realtà. Oggi come oggi più che mai si potrebbe dire si realizza il principio dell’arte per l’arte, ovvero di una messa al bando dei contenuti privilegiando il gioco creativo. Il che non sarebbe per forza negativo, se non fosse che manca la base di tutto, ossia l’arte.
In alternativa, esistono una narrativa e una poesia senza qualità volte ossessivamente, per ordine di partito, a restituirci la giusta immagine del migrante – a quanto pare noi, autonomamente, non saremmo in grado, perché affetti da una percezione distorta che ci porta a decuplicarne il numero e a vederli tutti sporchi e cattivi.

La Corte Costituzionale: "Aiuto al suicidio, il Parlamento faccia una nuova legge entro un anno"

Quante brecce su tutti i fronti! Leggiamo su La Repubblica :
"Il parlamento intervenga sul suicido assistito, faccia una legge entro un anno. Quella attuale ha vuoti di tutela". Ѐ questo che la Corte costituzionale ha chiesto a chiare lettere, rinviando a settembre la decisione sul caso di Marco Cappato, accusato di aver aiutato Dj Fabo a morire portandolo in Svizzera. Una sorta di ultimatum alla politica, troppo spesso assente, prima di intervenire direttamente come già accaduto in passato sui temi etici.
"La Corte - dice Marco Cappato, dell'Associazione Coscioni - ha riconosciuto le nostre ragioni e dà un anno di tempo al Parlamento per fare ciò che chiedevamo da 5 anni. Ѐ un risultato straordinario, arrivato grazie al coraggio di Fabiano Antoniani e alla fiducia che Carmen e Valeria mi hanno dato per la mia azione di disobbedienza civile. Ora il Parlamento ha la strada spianata per affrontare finalmente il tema e per discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale, come sta accadendo nel Parlamento spagnolo". 
L'articolo reca il seguente sottotitolo: Cappato: "Hanno riconosciuto la nostre ragioni". Fico: "Si discuta dell'eutanasia". Le parole della fidanzata. "I partiti si muovano, perché nessuno debba emigrare di nascosto come Fabiano per andarsene con dignità".

mercoledì 24 ottobre 2018

Il Rock nelle Cattedrali. Profanazioni a Roma e a Vienna

Avevamo assistito allo spettacolo indegno di Chiese, luoghi di culto e di preghiera, trasformate in ristoranti. Ma ora c'è di peggio.
Il card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza episcopale austriaca, già stretto collaboratore di Joseph Ratzinger, nel 1987 divenne segretario della commissione per la redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Indicato da Bergoglio come il più autorevole interprete di Amoris Laetitia.
In questi giorni circola un tweet con un video, dal quale si verifica che il Duomo di Santo Stefano a Vienna è stato trasformato in una discoteca.
Purtroppo qualcosa di analogo è accaduto lo scorso 31 luglio nella Basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, una delle quattro basiliche papali, la seconda più grande dopo quella di San Pietro, che sorge sulla tomba dell’Apostolo Paolo. Ufficialmente si sarebbe dovuta celebrare una Messa per i chierichetti tedeschi alla presenza di 9.000 pellegrini; in realtà chi vi ha assistito ha definito la situazione più simile ad un’autentica profanazione che ad una santa liturgia.

Neppure le cose più sacre sono più risparmiate dalla ingravescente deriva.

Conosciamo il Santo del giorno. San Raffaele Arcangelo

Rāfāʾēl, letteralmente in ebraico: "È Dio colui che guarisce", "Dio guarisce", "Signore, guarisci (noi)", "Medicina di Dio". Raffaele è l'arcangelo dell'amore sponsale e della salute. È, nella chiesa cattolica, come in quella ortodossa, il patrono di giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, educatori, viandanti e profughi. Nell'iconografia cristiana i suoi simboli sono il pesce e il vaso dei medicamenti.

Per gli adolescenti ed i giovani che vanno fuori di casa per la prima volta c’è un patrono d’eccezione, l’arcangelo San Raffaele.

II motivo di tale patronato è presto detto. Egli è quello spirito creato da Dio che compare nel libro di Tobia, il libro della Bibbia che, per la verità, inizia con I’attribuzione a Tobith, suo padre. Trattasi di un racconto edificante, variamente datato fra il periodo persiano e l’epoca delle rivolte maccabaiche. Le vicende del padre, improvvisamente cieco, e del figlio, esiliati dal regno di Israele a Ninive nel VIII secolo a.C., al tempo cioè della deportazione assira, sono intrecciate intorno al “puro” e all’“impuro” e più in generale intorno all’obbedienza alla Legge.

Nucleo centrale del libro è il viaggio intrapreso da Tobia per recuperare, in terra lontana, un credito del padre divenuto indigente,con il “sicuro” accompagnamento di un personaggio che si rivelerà essere alla fine l’arcangelo Raffaele. Una volta giunti sulle rive del Tigri, Tobia veniva invitato a pescare nel fiume con le mani un pericoloso pesce in parte per alimentarsi ma, soprattutto, per conservarne il cuore, il fegato ed il fiele. Nel complicato e avventuroso viaggio essi diventeranno elementi di clamorose guarigioni.

martedì 23 ottobre 2018

La Ue respinge la manovra italiana: l’attacco è totale. L’Italia reagisca! - Giuseppe PALMA

Riprendiamo da Scenari Economici.

Non era mai successo che l’Unione europea respingesse il contenuto di una manovra di bilancio di un Paese membro. Ѐ la prima volta. Eppure, viene da riflettere, il documento predisposto dal Governo Conte contiene una previsione del rapporto deficit/Pil al 2,4%, esattamente in linea con tutte le manovre degli anni precedenti e comunque all’interno dei parametri di Maastricht e Lisbona.
E allora quale sarebbe il vero motivo per cui la Ue ha respinto la manovra italiana? In realtà i motivi sono molteplici. Vediamone alcuni:

'Romana Vulneratus Curia' voleva stare in pace, ma il "meticciato" di mons. Perego era troppo per lui.

Ne stavo scrivendo indignata e anche esasperata dalla ossessiva pertinacia di troppi pseudo-pastori; ma trovo il tema efficacemente espresso su Stilum Curiae e lo riprendo di seguito. In calce un puntuale e puntuto commento di Diego Fusaro.

Romana Vulneratus Curia (RVC per amici, nemici e troll vari) ogni tanto esce dal suo splendido isolamento e getta un’occhiata alle cose del mondo, e, anche, a quelle della Chiesa. E allora si capisce perché la tentazione di tornare a rifugiarsi nel suo nido d’aquila spirituale è forte, più forte, irresistibile. Il commento che ci ha appena mandato, e che è un piacere condividere con gli Stilumcuriali, ne è un esempio lampante.
“Scusi dottore Tosatti, mi rendo conto che Stilum Curiae deve occuparsi di cose maggiori e questo “minor” potrebbe solo distrarre i suoi lettori, ma non vorrei pentirmi di non aver focalizzato ciò che ho appena letto sul quotidiano La Verità, in prima pagina di ieri (a firma di Adriano Scianca). Si tratta dell’ultima trovata dell’’Arcivescovo di Ferrara, Giancarlo Perego. Costui è quello che ha sostituito “opportunamente” S.E. mons Luigi Negri, il quale invece inopportunamente insegnava ancora la dottrina di San Pio X, invitava a evangelizzare e a credere in Gesù Cristo figlio di Dio, e persino chiedere la intercessione di Sua Madre Maria Santissima.

Martin Mosebach esorta tutti noi a compiere un nuovo e grande sforzo

Nella nostra traduzione dalla Lettera 665 del 16 ottobre scorso di Paix-Liturgique. 

Introduzione di Paix-Liturgique
Martin Mosebach è uno scrittore famoso in Germania (Gran Premio letterario dell'Accademia Bavarese, Premio Georg Büchner, etc.), autore di romanzi (per esempio, Was davon geschah [1], Carl Hanser Verlag, 2010), di saggi (come Das Leben is kurz. Zwölf Bagatellen [2], Rowohlt Verlag, 2016), di poesie, di libretti d’opera (per esempio, i dialoghi di Fidelio per l’Opéra-Garnier), di opere teatrali e brani radiofonici, di numerosi articoli sulla letteratura, sull’arte, sulla politica e sulla religione. In un paese in cui la Chiesa patisce la malattia delle tensioni progressiste che continuano a indebolirla, Martin Mosenbach ha rappresentato uno delle principali casse di risonanza del pensiero e delle parole di Benedetto XVI. Insieme a persone di spicco come Nikos Salingaros, Steven J. Schloeder, Steen Heidemann, Duncan G. Stroik, Pietro De Marco ed Enrico Maria Radaelli, ha firmato, in un appello “pieno di tristezza, la più allarmata preoccupazione nei confronti della terribile situazione attuale di tutte le arti che hanno sempre accompagnato la liturgia sacra”. Al Katholikentag [3] del 2004 è stato invitato a tenere una conferenza sulla liturgia di fronte all’assemblea del cattolicesimo tedesco, di tendenze fortemente progressiste; in tale occasione ha sviluppato il concetto contenuto nella sua dichiarazione: “A mio modo di vedere la crisi della liturgia non è un sintomo di decadenza, ma qualcosa di infinitamente più grave. Rappresenta una catastrofe inedita, una catastrofe spirituale e culturale”. Mosenbach è autore di un libro molto originale che segue questa linea, Häresie der Formlosigkeit: die römische Liturgie und ihr Feind (Hanser, 2002) [qui], [4] [...].

lunedì 22 ottobre 2018

I giornalisti del quotidiano di sinistra se ne accorgono adesso...

Interveniamo, finché siamo in tempo!

Come direbbe Monsieur Macron, l’islamizzazione en marche! Adesso anche due giornalisti del Monde, Gérard Davet e Fabrice Lhomme, se ne rendono conto e pubblicano “Inch’allah”, una inchiesta sull’“islamizzazione a volto scoperto” della Seine-Saint-Denis (1,6 milioni di abitanti), un libro di cui ho parlato io per primo in Italia. Dice uno dei funzionari intervistati: “Quando ci alziamo al mattino, cosa vediamo nel portare i figli a scuola? Passiamo davanti al kebab all’angolo, poi il primo macellaio halal, il secondo macellaio halal, il terzo macellaio halal, poi il libraio religioso e il negozio musulmano che vende niqab ... Interi quartieri sono sotto l’halal”. Si va dal dirigente scolastico che combatte i tentativi di intrusione islamista al ginecologo travolto dall’oscurantismo dei suoi pazienti, dai funzionari eletti che si adoperano in tutti i tipi di compromessi pur di ottenere il favore degli elettori musulmani al sindacalista che organizza sale di preghiera musulmane nei depositi del servizio pubblico dei trasporti. È cosi in tanti pezzi di Francia: parrucchieri islamici per sole donne e soli uomini, caffè preclusi alle donne, locali che non vendono alcolici, la gelatina di maiale che scompare dalle pasticcerie, strade dove il qamis per i maschi e il niqab per le donne è la regola, gli ebrei che se ne vanno...Le anime belle possono andare a dormire tranquille: il problema non è dovuto al fatto che vi è l’halal, ma al fatto che ci sono pezzi di Francia in cui ormai c’è solo l’halal, Allah e nient’altro che Allah. I loro giovani islamisti gridano “vittoria”! I nostri vecchi rispondono “pace”! Giulio Meotti

Sul Sinodo e i giovani il Card. Burke: "C'è chi vuole una coesistenza fatale con la cultura secolarizzata fino ad approvare il peccato"

Riprendiamo da Stilum Curiae. Ancora sul Sinodo e i giovani le riflessioni del Card. Burke

Questa mattina sono capitato abbastanza casualmente verso le 9 nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, vicino a Campo de’ Fiori, e ho trovato una chiesa piena di gente, e all’altare il cardinale Raymond Leo Burke. Nella sua omelia il porporato ha citato varie volte un religioso, Dom Prosper Guèranger, un benedettino francese dell’800, abate di Solesmes.
Il cardinale Burke ha accennato a un incontro di giovani che si è svolto in questi giorni. Non al Sinodo dei Giovani in corso di svolgimento a Roma. Ci siamo occupati poco del Sinodo, lo faremo nelle prossime ore; l’impressione è che si tratti di uno dei sinodi – e degli eventi ecclesiali – più manipolati e diretti da una regia superiore degli ultimi decenni. A cominciare dalla “manina” misteriosa che ha inserito il tema LGBT nel Sinodo stesso, senza che nessuno ne avesse parlato nella fase preparatoria, obbligando il segretario, card. Baldisseri, o a fare la figura dello scemo, o a mentire. Una manina ben più abile di quelle che secondo alcuni aleggerebbero in Consiglio dei Ministri; e di cui subito ha approfittato il card. Cupich (non votato dai vescovi americani, ma invitato, a dispetto delle ascendenze McCarricckiane – o forse proprio per queste benemerenze – dal Pontefice regnante) per fare le sue dichiarazioni inclusive, attive e passive dei giorni scorsi.

A proposito di giovani (e di sinodi) - don Elia

No, ragazzi cari, non ci siamo proprio. Ma non è tutta colpa vostra. Il vuoto morale, intellettuale e spirituale in cui vi hanno tirato su vi costringe ad annaspare nella pressoché completa assenza di riferimenti e di punti fermi per le vostre scelte, facendovi al tempo stesso presumere di potervi dare da soli risposte alle domande fondamentali. Nel numero di maggio scorso del glorioso Bollettino salesiano, fondato (come si ricorda in copertina) da san Giovanni Bosco nel 1877, subito dopo il Messaggio del Rettor Maggiore, proprio in apertura sono riportate, senza alcun commento, le riflessioni di tre di voi riguardo alla cosiddetta legge sul fine-vita, che in Italia ha da poco aperto il varco a pratiche eutanasiche.

È un classico esempio da finestra di Overton: un agire impensabile, una volta ammesso che se ne parli, è reso a poco a poco accettabile, fino a diventare normale e perfino obbligatorio. Ciò che di primo acchito lascia di stucco in una pubblicazione cattolica – a parte il totale capovolgimento educativo di chi fa salire in cattedra chi dovrebbe essere istruito – è la riduzione di un tema così serio a soggetto di dibattito e di opinioni, come se la legge naturale e la verità rivelata non esistessero e si fosse autorizzati a prender posizione in modo personale su qualsiasi questione. Ma, inoltratisi nella lettura, si rimane sgomenti di fronte al grado di confusione e contraddittorietà che regnano nelle tenere menti interpellate.

domenica 21 ottobre 2018

I vescovi del Sinodo dei Giovani screditano l’istruzione scolastica domestica: “I genitori sono idonei?”

L’educazione è come una continua generazione. Ed è l’educazione che istituisce il vero rapporto fra le generazioni. L’atto educativo introduce la nuova persona nella vita, nella cultura che ha preso corpo nella persona dei genitori. “Una generazione” dice un Salmo “narra all’altra le tue meraviglie, o Signore”. Si produce in questo modo uno dei beni umani fondamentali, il rapporto fra generazioni. La biologia della generazione diventa genealogia della persona: nasce un popolo. (card. Carlo Caffarra)
Nella nostra traduzione da CatholicCulture.org, un articolo dal titolo: I vescovi del Sinodo dei Giovani screditano l’istruzione scolastica domestica: “I genitori sono idonei?”. E mostrano così la loro ignoranza al riguardo.
Gravissima l'affermazione dei vescovi anglofoni; ma non possiamo ignorare che il vizio di fondo va cercato nell'Amoris Laetitia, che include una sezione intitolata «Sì all'educazione sessuale» (paragrafi 280-286, più di cinque pagine senza fare nemmeno un riferimento ai genitori). Ovvio che il discorso riguarda anche la responsabilità genitoriale sull'educazione in genere. Nei paragrafi citati c'è un riferimento a «istituzioni educative». Eppure l'educazione, compresa quella sessuale, è «un diritto e un dovere fondamentale dei genitori», che «deve attuarsi sempre sotto la loro guida sollecita, sia in casa sia nei centri educativi da essi scelti e controllati». (Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, n° 37 ). L'omissione di questo insegnamento esclude gravemente i genitori in un momento in cui i loro diritti in materia di educazione sessuale (e non solo) sono sotto attacco grave e persistente in molte nazioni del mondo e presso le istituzioni internazionali. In questa sezione Amoris Laetitia non cita nessuno dei precedenti documenti ecclesiali che affermano chiaramente questo diritto; cita, tuttavia, uno psicoanalista, Erich Fromm, esponente della scuola di Francoforte. Precedenti riferimenti del documento ai diritti dei genitori (nel punto 84), pur apprezzabili, non possono compensare l'esclusione dei genitori da questa sezione e inficiare seriamente la percezione del loro diritto e dovere fondamentale in ordine all'educazione dei figli.
Per questo motivo riporto di seguito all'articolo proposto lo stralcio di un documento pubblicato nel 2016, nel quale si esaminano Errori dottrinali di base ed ambiguità dell’Amoris Laetitia alla luce dell’insegnamento cattolico sulla famiglia [qui il testo integrale, in calce lo stralcio].
Di fatto ora la Chiesa invece di affiancare e guidare bastona. Le conseguenze, drammaticamente intuibili. (M.G.)

I vescovi del Sinodo dei Giovani screditano l’istruzione scolastica domestica: “I genitori sono idonei?” 
La Chiesa dovrebbe abbracciare la fedele educazione cattolica in qualsiasi forma conduca i giovani a Cristo e li aiuti a diventare pienamente umani.
12 ottobre 2018 - (CatholicCulture.org) Patrick Reilly, membro della Cardinal Newman Society, ci mette in guardia in questo modo sul National Catholic Register:
Questa settimana, al Sinodo dei Giovani a Roma, uno dei gruppi di discussione formato da vescovi ha fatto commenti deludenti e ignoranti sui cattolici che impartiscono l’istruzione domestica ai figli.

sabato 20 ottobre 2018

Esercizi spirituali per Sacerdoti. Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum 24 febbraio-2 marzo 2019

Sono iniziate le iscrizioni al ritiro spirituale annuale 2019 per i sacerdoti (cfr. immagine a lato)
"Il mondo può stare anche senza il sole, ma non senza la Santa Messa" (P. Pio)

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NB. Per informazioni scrivi al seguente indirizzo di posta elettronica: amiciziasacerdotale@gmail.com e consulta la pagina Facebook di Giovani e Tradizione. www.giovanietradizione.org

Monsignor Viganò: “Ecco come rispondo al cardinale Ouellet. Ѐ il momento di uscire allo scoperto”

Sostanzialmente è la terza testimonianza... Precedenti: qui - qui - qui.

Testimoniare la corruzione nella gerarchia della Chiesa cattolica è stata per me una decisione dolorosa, e lo è ancora. Ma sono un anziano, uno che sa che presto dovrà rendere conto al Giudice delle proprie azioni e omissioni, che teme Colui che può gettare corpo e anima nell’inferno. Giudice, che pur nella sua infinita misericordia “renderà a ciascuno secondo i meriti il premio o la pena eterna” (Atto di fede). Anticipando la terribile domanda di quel Giudice: “Come hai potuto, tu che eri a conoscenza della verità, rimanere in silenzio in mezzo a tanta falsità e depravazione?” Quale risposta potrei dare?

Ho parlato nella piena consapevolezza che la mia testimonianza avrebbe provocato allarme e sgomento in molte persone eminenti: ecclesiastici, confratelli vescovi, colleghi con cui ho lavorato e pregato. Sapevo che molti si sarebbero sentiti feriti e traditi. Ho previsto che alcuni a loro volta mi avrebbero accusato e avrebbero messo in discussione le mie intenzioni. E, cosa più dolorosa di tutte, sapevo che molti fedeli innocenti sarebbero stati confusi e sconcertati dallo spettacolo di un vescovo che accusa confratelli e superiori di misfatti, peccati sessuali e di grave negligenza verso il loro dovere. Eppure credo che il mio continuo silenzio avrebbe messo in pericolo molte anime, e avrebbe certamente condannato la mia. Pur avendo riportato più volte ai miei superiori, e persino al papa, le aberranti azioni di McCarrick, avrei potuto denunciare prima pubblicamente le verità di cui ero a conoscenza. Se c’è qualche mia responsabilità in questo ritardo me ne pento. Esso è dovuto alla gravità della decisione che stavo per prendere ed al lungo travaglio della mia coscienza.

venerdì 19 ottobre 2018

Venezia, prossime celebrazioni tradizionali in San Simeon Piccolo

Martedì 23 ottobre alle 18.30, per le cure del circolo Traditio Marciana, sarà celebrata una messa letta votiva contra paganos per i Cristiani perseguitati (rinviata a data da definire).
Domenica 28 ottobre sarà la festa dei Santi Simone e Giuda, titolari della chiesa di S. Simeon Piccolo, e sarà pertanto cantata in loro onore la messa delle 11, alla quale seguirà l'esposizione delle reliquie dei Santi Apostoli, che saranno offerte al bacio dei Cristiani presenti.
Mercoledì 31 ottobre, vigilia d'Ognissanti, alle 17.30 sarà recitato il Santo Rosario in riparazione e saranno cantate le Litanie dei Santi. Seguirà alle 18.30 la messa letta della vigilia.
Giovedì 1 novembre, festa d'Ognissanti (precetto), sarà cantata la messa alle ore 11.
Venerdì 2 novembre alle 18.30 sarà cantata la messa di requiem seguita dall'assoluzione al tumulo in suffragio di tutti i fedeli defunti.
Fraternità Sacerdotale San Pietro
Chiesa di S. Simeon Piccolo, S. Croce 698,
Venezia 30135, Italia
https://fsspvenezia.blogspot.it  Don Joseph Kramer, FSSP
email: josephkramer@libero.it 
N.B. - La messa feriale è sospesa da lunedì 22 a sabato 27 ottobre compresi, a cagion dell'assenza per ragioni familiari del cappellano.

Pensare la legge e il diritto secondo categorie cattoliche. Montefiascone, 20 ottobre

Pensare la legge e il diritto secondo categorie cattoliche
Sabato prossimo il Terzo Convegno di Montefiascone
di don Samuele Cecotti

Sabato 20 ottobre, nella bella cornice di Montefiascone, si terrà il terzo convegno annuale “San Tommaso e la Dottrina sociale della Chiesa” [da noi annunciato qui] promosso da Osservatorio cardinale Van Thuân, Istituto del Verbo Incarnato (IVE), Società Internazionale Tommaso d’Aquino – FVG, Gustav-Siewerth-Akademie, quest’anno dedicato a “La legge, le leggi; il diritto, i diritti” dopo le due precedenti edizioni dedicate a Il bene comune (2016) [quiqui] e Il principio di sussidiarietà (2017) [qui].
I convegni di Montefiascone nascono dalla esigenza di pensare la politica, il diritto, l’economia secondo categorie cattoliche, secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa.
Potremmo dire che a muovere i promotori di questi convegni vi è la medesima esigenza che mosse il grande papa Leone XIII a pensare un Magistero sociale organizzato in un vero e proprio Corpus organico - quello che sarà detto il Corpus leonino – capace di offrire una visione altra rispetto a quella moderna di società.

Venerdì 19 ottobre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dal trattato «Sulla Lettera ai Filippesi»
di sant'Ambrogio, vescovo
(PLS 1, 617-618)

giovedì 18 ottobre 2018

Per il prof. Ratzinger la nascita di Gesù, Figlio di Dio e Redentore del mondo, è un mito come tanti - E.M. Radaelli

Fra’ Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico, 
Annunciazione di Cortona (1432-3)

Il discrimine tra dottrina cattolica e modernismo e tra verità e falsità è nella fondamentale risposta a questa domanda: è Dio che si rivela per primo all’uomo, o è l’uomo che “scopre” e conosce Dio? Nel testo che segue Enrico Maria Radaelli estrae, col bisturi di una sana teologia, le deformazioni in chiave modernista di uno dei fondamentali della nostra Fede: Il concepimento del Figlio di Dio fattosi uomo nel seno della Vergine Maria.
Comprendo che il linguaggio accademico e l'analisi rigorosa possa scoraggiare alcuni e scandalizzare altri che (come del resto anch'io) hanno vibrato a molte espressioni sapienti e avvincenti di Ratzinger/Benedetto XVI, il quale peraltro ci illudeva con l'ultima parvenza di 'romanità'. E so quanto 'costa' doversi arrendere all'evidenza, anche da me colta in altre occasioni. Ma il problema sollevato da Radaelli in questo capitolo, come nel resto del libro, è reale. Chi legge e decifra la portata del discorso, non può non coglierne l'oggettività nonché constatare la gravità del 'superamento' di un dogma, la cui macroscopica devianza non può restare senza conseguenze. (Maria Concetta Guarini)
Chi vuole può scaricare qui l'articolo in formato PDF.
Questo è il testo dei §§ 71a-b-c, di Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo, Aurea Domus, Milano 2017, nella nuova edizione aggiornata e integrata, disponibile nelle librerie Àncora (Milano e Roma), Coletti (Roma), Hoepli (Milano), Leoniana (Roma). Oppure si può richiedere qui.

71.  PARLIAMO ORA DELLA BEATA VERGINE. « MA PERCHÉ - CHIEDE IL PROF. RATZINGER - DEV'ESSERE VERGINE NON CE N'È MICA BISOGNO ».
71 (A). PER IL PROF. RATZINGER LA NASCITA DI GESÙ, FIGLIO DI DIO E REDENTORE DEL MONDO, È UN MITO COME TANTI CE NE SONO NELLA STORIA OCCIDENTALE ANCHE NELL’EPICA GRECO-ROMANA.
Proviamo ora a studiare più a fondo la Cristologia di Introduzione al Cristianesimo, e precisamente la terza pagina del capitolo intitolato Lo sviluppo della professione di fede in Cristo negli articoli di fede cristologici, primo paragrafo: « Fu concepito di Spirito Santo, e nacque da Maria Vergine » (p. 262).
E anche qui il fulmine arriva a ciel sereno. Di botto. Si fa per dire, perché noi, in realtà, si stava già procedendo da tempo con una certa circospezione, visti i precedenti, e comunque eravamo già sommersi fino alla cintola dall’acqua salmastra e limacciosa del mito, sospinta a piene mani e con tutti i mezzi dal Teologo di Tubinga. P. es., già a p. 264 si leggeva: « Il mito della nascita miracolosa del bimbo redentore è, in effetti, diffuso in tutto il mondo ». 
La ss. Trinità non avrebbe dunque inventato niente: « in esso – scrive l’esimio Professore – si esprime una nostalgica aspirazione dell’umanità: il desiderio di innocenza e di purezza che la Vergine intatta incarna; la brama di un affetto veramente materno, protettivo, solido e buono, e infine la speranza, che continuamente rinasce ogni qualvolta vede la luce una creatura umana – quella speranza e quella gioia che ogni bambino significa ».

mercoledì 17 ottobre 2018

Card. Sarah: “Annacquare” l'insegnamento della Chiesa non attirerà i giovani

Nella nostra traduzione dal Catholic Herald troviamo condensate affermazioni significative, da parte del card. Robert Sarah, che escono dal coro che caratterizza le tendenze liberal progressiste, confluite nel Sinodo dei giovani, che si vanno purtroppo affermando nella maggior parte dell'Assise a partire dal vertice. Speriamo disporre al più presto del testo integrale dell'intervento.
Intanto, una chiosa: oltre a non attirare i giovani, annacquare l'insegnamento della Chiesa è innanzitutto tradire il Signore che l'ha costituita come suo corpo mistico perenne e sacramento nel mondo.

I giovani sono idealisti e vogliono chiarezza

Al Sinodo dei vescovi il card. Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino e i Sacramenti, ha dichiarato che solo perché alcuni giovani non sono d’accordo con l’insegnamento morale cattolico, anche nel campo della sessualità, ciò non significa che gli insegnamenti della Chiesa siano poco chiari o debbano cambiare.

Nella sessione di martedì scorso, il cardinale ha detto che la Chiesa e i suoi pastori dovrebbero “proporre coraggiosamente l’ideale cristiano secondo la dottrina morale cattolica e non annacquarla, nascondendo la verità per attirare i giovani in seno alla Chiesa”. E ha notato come, in preparazione del Sinodo, alcuni giovani hanno chiesto alla Chiesa chiarezza nel presentare il suo insegnamento su “alcune questioni che stanno loro particolarmente a cuore: libertà in linea generale e non solo nei rapporti sessuali, non discriminazione in base all’orientamento sessuale, uguaglianza tra uomini e donne, anche nella Chiesa, ecc.”

Gli Usa si allontanano dal Papa: Rod Dreher svela perché

Sul tema precedenti articoli pubblicati: qui - qui - qui - qui - qui - qui nei quali troverete anche molti interessanti link di riferimento. 

Papa Francesco, Ratzinger, lo scandalo legato agli abusi e il futuro del cristianesimo: questi i quattro temi affrontati da Rod Dreher in questa intervista rilasciataci dopo la pubblicazione in italiano del bestseller "L'Opzione Benedetto"
Rod Dreher a tutto campo sulla situazione vissuta oggi dalla Chiesa cattolica e dal cristianesimo: da papa Francesco a papa Ratzinger, passando per il "dossier Viganò". Per il New York Times, lo scrittore americano è l'autore del libro a tema religioso più importante di questi ultimi dieci anni.
"L'Opzione Benedetto", da poco pubblicato in lingua italiana dalla San Paolo, è un testo che consiglia ai cristiani una sorta di ritiro strategico da un mondo ormai incompatibile con le loro istanze. Ma Dreher, in questa intervista rilasciata a IlGiornale.it, si sofferma anche su quello che sta succedendo all'interno delle istituzioni ecclesiastiche. Vale la pena sottolineare, come premessa, che lo scrittore in questione ha aderito alla comunione delle Chiese ortodosse, come si legge nella breve biografia riportata sulla sua opera principale, dopo essere stato prima un metodista e poi un cattolico.

martedì 16 ottobre 2018

Vescovo francese: "Non saprei dire se la pedofilia è un peccato"

Poco contano gli altri dettagli. Basta la frase lapidaria che segue per rabbrividire. Il pensiero corre anche al paragrafo 197 dell’Instrumentum laboris che parla di «giovani LGBT» e inoltre fa riferimento alle coppie omosessuali nella stessa frase come a coniugi sposati (sul Sinodo dei giovani vedi qui - qui - qui - qui), implicando l'equivalenza tra peccato mortale e un sacramento della Chiesa... Che il Signore e la Sua e nostra Madre ci aiutino a uscire da questa terribile deriva!
Stanislas Lalanne, vescovo francese di Pontoise, ha dichiarato che la pedofilia è "un male", ma ha aggiunto: "non saprei dire se è un peccato". Queste parole hanno indignato le vittime e gran parte della società.
"La pedofilia è un male. Appartiene alla sfera del peccato? Non saprei dirlo, è diverso per ogni persona"1, ha detto il vescovo della radio cristiana RFC nel corso di un dibattito intitolato "La Chiesa di Francia contro la pedofilia". [Fonte]
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1. Il criterio dell'abbandono dei principi e dell'oggettività per l'etica della situazione di bergogliesco ripescaggio: Amoris laetitia docet.

Il “Padre nostro” in versione sacrilega - Luciano Pranzetti

Purtroppo già da qualche tempo in alcune parrocchie si sente risuonare la nuova versione del Pater. Per questo riprendiamo il discorso e continuiamo a parlarne. Precedente qui.

Nell’intervista al cardinal Giuseppe Betori – Avvenire 10/7/2017 – si ha conferma di una prossima correzione del testo evangelico, così come voluta dal Papa Francesco I, d’intesa con i più dotti biblisti in circolazione. “Un Lavoro di squadra”, osserva compiaciuto il presule fiorentino, che ha stabilito essere, il passo di Matteo 6, 13 “E non ci indurre in tentazione” del tutto inaccettabile poiché – ragionano Papa Francesco, il cardinal Betori e la squadra dei biblisti – Dio, che è somma bontà ed infinita misericordia, non può mai ‘indurre’ in tentazione. Pertanto, posta tale ‘verità’, il verbo incriminato va sostituito con altro più corrispondente alle predette divine bontà e misericordia.

Ed ecco, allora, uscire dal cilindro del vocabolario conciliare la magica soluzione sostitutiva: “Non ci abbandonare alla tentazione”, formula che, pur non essendo – al settembre 2018 – stata sancita in AAS, vien recitata qua e là. Una formula, come abbiam detto sopra, che determina una doppia nefasta deriva: teologica e semantica e di cui ci apprestiamo a rendere conto e ragione.