Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 31 luglio 2018

Il razzismo (che non c'è) e la strumentalizzazione della sinistra

Da ieri non si può guardare un telegiornale senza dover indugiare a lungo (con dovizia d'immagini) sull'episodio dell'atleta di colore ferita in strada, enfatizzato come crimine razzista. Tra l'altro era in gruppo e con tutta probabilità non è stata presa di mira, ma si è trovata a tiro... Se non fosse stata una sportiva di colore nessuno avrebbe parlato di questo episodio. Ѐ l'ennesima notizia che certa stampa cavalca per provare che l'Italia salviniana è razzista... in realtà il lancio di uova era già praticato in loco nei giorni scorsi nei confronti di italiani ma nessuno si è scandalizzato... capita ad una di colore e si muove il mondo! Siamo improvvisamente diventati un popolo razzista solo perché non governa più il PD! In Italia di aggressioni e altri resti ne avvengono tanti ogni giorno, soprattutto da parte di immigrati, e non se ne può più di sentirne parlare a senso unico. In ogni caso buona guarigione alla nostra atleta, che però la pianti col vittimismo. Ѐ un clima, innescato strumentalmente che preoccupa non poco. Ci sono diversi altri segnali inquietanti su molti fronti che sto raccogliendo, traendone le conclusioni, per un prossimo articolo. Intanto, di seguito, due commenti che colgono nel segno.

Pd, l'errore ideologicamente non neutro è di far passare questi casi, pur gravi, per "emergenza razzismo" con un duplice osceno obiettivo 
Le sinistre demofobiche traditrici di Gramsci e dei lavoratori usano l'alibi dell'antirazzismo in assenza di razzismo per non essere anticapitaliste in presenza di capitalismo. Del resto, suddette sinistre sono da tempo vilmente passate dalla lotta contro il capitale alla lotta per il capitale. Singoli episodi, condannabili incondizionatamente, non provano che l'Italia è razzista o che vi è un'emergenza razzista. Provano solo che vi sono sparuti casi da perseguire a norma di legge. L'errore, ideologicamente non neutro, è di far passare questi casi, pur gravi, per "emergenza razzismo": con il duplice osceno obiettivo a) di trovare una nuova legittimità alla sinistra al servizio dei dominanti e b) di usare quei casi in funzione politica contro il governo, esso stesso accusato di razzismo. (Diego Fusaro)
* * *
Il fatto che avvengano episodi di (più o meno) violenza contro immigrati o persone di colore, è fondamentale per le forze di Sinistra. Che siano del tutto provocati ad arte, o che invece siano in effetti episodi reali di idioti che cascano nella trappola (possono mai mancare questi?), o che proprio si giunga in qualche caso al cosiddetto razzismo, ebbene, per la Sinistra, cambia nulla. La Sinistra ne ha bisogno per sopravvivere a se stessa (come del fascismo. Anzi, il razzismo è una componente di questo, in qualche modo). Se ci sono tanto meglio, altrimenti... li facciamo essere. Del resto, Martina (o Renzi, non ricordo) ha annunciato una grande manifestazione antirazzista in settembre, dove scateneranno la piazza contro il governo. Scusate, ma se in Italia non ci fosse un pericolo razzista, che senso avrebbe la manifestazione antirazzista? Ecco spiegato le violenze di questi giorni. Ci vuole il razzismo. Come l'ossigeno. Come detto, che le violenze siano inventate, che siano vere, che siano mezzo e mezzo, cambia poco. L'importante è che gli italiani, avendo votato un governo non di Sinistra, siano razzisti. Esattamente come populisti. Esattamente come omofobi. Esattamente come "sovranisti". Tra poco, insettofobi. Insomma... la vera razza peggiore del mondo, quella più odiata dalla Sinistra: ovvero, italiani! (Massimo Viglione)

I 'Guerrieri del Rosario'. Continua l'Operazione Assalto al Cielo del 1° di ogni mese col Cardinale Burke

Domani 1 agosto, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebra la Santa Messa alle ore 07:30am nella Cappella della Fraternità del Beato John Duns Scoto (Santuario di Nostra Signora di Guadalupe) in La Crosse, Wisconsin e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre due anni. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle vicende che vedono il nostro Cardinale impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa. Ricordando Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ». Senza dimenticare le forze oscure che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese e l'Europa intera.
In questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 115.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.

lunedì 30 luglio 2018

Chiesa incendiata a Orléans, sui muri la scritta «Allah akbar»

È senz’altro dolosa la causa dell’incendio sviluppatosi presso la chiesa di San Pietro di Matroi, a Orléans, in Francia, resa oggetto di una serie di attentati, secondo quanto rivelato alla stampa dalle forze dell’ordine.
Alle fiamme sono stati dati gli spartiti di musica sacra e gli arredi, poi gli ignoti autori del blitz hanno imbrattato con lo spray i muri dell’edificio sacro, ricoprendolo di scritte blasfeme, tra le quali anche l’inequivocabile scritta «Allah akbar».
Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha impedito al rogo di propagarsi e di intaccare la struttura portante. In merito è stata avviata un’indagine, affidata al locale commissariato. [Fonte]

domenica 29 luglio 2018

I nemici della civiltà cristiana - Marcello Veneziani

Sto buttando giù molte riflessioni sul clima di contestazione selvaggia ma anche di indicibile confusione sia sul fronte ecclesiale che su quello socio-politico. Intanto, quando trovo già espressi pensieri che sono anche i miei, condivido e contemporaneamente faccio da ripetitore...

La civiltà cristiana ha oggi tre nemici: l’invasione islamica, il materialismo ateo e la chiesa di Bergoglio. In modi e gradi differenti stanno sradicando dalla nostra vita il seme della cristianità, il legame coi suoi simboli, con la sua fede e la sua tradizione. Detestano ogni tentativo di dare visibilità e centralità al messaggio cristiano, non sopportano il crocifisso nei luoghi pubblici, s’indignano se qualcuno si pone il problema di salvaguardare il suo spazio vitale, le sue città, i suoi riti e le sue liturgie.

sabato 28 luglio 2018

Impressioni e immagini Riparazione di Rimini

  1. Vittoria soprannaturale. L’atto di riparazione (anche privato) ha un valore fondamentale nel piano soprannaturale. La Dottrina è unanime su questo punto.
  2. Vittoria numerica. Tante centinaia di persone che sfidando caldo e attacchi di politicanti e “clero” modernista, hanno deciso di scendere in strada.
  3. Vittoria mediatica. Ancora una volta si è parlato con più interesse di riparazione che di “pride” [vedi pagina ANSA immagine a lato].
  4. Vittoria con le persone. Il dato più forte di oggi, che supera di gran lunga tutte le speculazioni numeriche di chi si contrappone alle Legge di Dio e all’ordine naturale facendone una questione di propaganda, è aver visto tante persone riminesi che dai negozi, dalle finestre e per strada si sono unite in preghiera. I segni di Croce dei passanti (cioè di quelle persone semplici e umili che rispecchiano le radici della nostra bella terra), visti oggi nella città di Rimini, rappresentano la vera speranza del popolo il quale, se incoraggiato, può riconoscere e ritornare alla bontà di una società che vuole “instaurare ogni cosa in Cristo”.
Per cui, ancora una volta, gridiamo vittoria perché Cristo ha trionfato grazie a ciò che la preghiera e l’incenso hanno mondato.
Comitato “Beata Giovanna Scopelli” - sezione Rimini
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Alcune immagini:

Ai supponenti meteorologi comunisti da "clima di odio".

Segnalazione di un lettore (ringrazio chi ha comunicato che autore dell'articolo è Fabio Armano): pubblico perché efficace e condivisibile. Mi spiace per l'anonimato; ma è una testimonianza sentita. Colgo l'occasione per far presente a quei lettori che mi rimproverano per dare spazio anche alla politica che fede e impegno civile sono strettamente concatenati. e ci sono situazioni in cui tacere significherebbe essere complici. Tanto più se si constata come l'agenda politica sia preponderante, ma in negativo, nella chiesa di Bergoglio.

Parlamentari PD: bagarre contro Salvini
"Salvini ha creato un clima di odio!"
Ho un paio di cose da dire ai supponenti meteorologi comunisti da "clima di odio".
Non è odio. È insofferenza per le vostre menzogne.

Questo CLIMA, è il risultato delle vostre politiche, delle vostre ideologie, e della vostra onnipresente supponenza.

Lasciatevi dire da un umile operaio, che nelle risposte che sempre più italiani vi rifilano fregandosene delle vostre magliette rosse ed i sit in con le barchette di carta, c’è la reazione fisiologica per ogni vostra accusa di “razzismo”, ed ogni etichetta di “fascista”, che avete appiccicato a quanti non si piegavano alle vostre ideologie.

C’è ogni casa popolare che con soddisfazione avete assegnato ad immigrati, per poi ringhiare in faccia agli italiani che protestavano che la legge è quella e che dovevano tacere.
C’è ogni gazebo delle rappresentanze politiche a voi avverse distrutto dai quei “bravi giovani” contro i quali non proferite mai parola, ed ai quali spesso, pagate pure le bollette e gli affitti dei loro centri di ritrovo.

Padre Pio “fotografo”

Elia Stelluto ha spiegato come per le foto scattate al suo santo Padre spirituale ha sempre goduto di una sua assistenza speciale, miracolosa, che ne garantiva il buon sviluppo nonostante le svantaggiose condizioni d’esposizione. Tutto è cominciato con una foto al termine della Messa...

Nonostante la clemente “tolleranza” che ebbe san Pio nei confronti dell’attività fotografica di Elia Stelluto nel convento dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo, una volta riuscì a farlo arrabbiare seriamente... ma tutto si risolse in una ennesima prova della santità e bontà del Frate di Pietrelcina.
Il maestro Abresh desiderava una foto del Santo nell’atto di benedire con la mano piagata e scoperta, alla fine della Messa. Promise per questo un compenso di ben 5.000 lire (Elia ne guadagnava soltanto 500 al mese). Era una cosa veramente importante per Abresh... ma lo divenne anche per lui, visto che la posta in gioco era così alta! Con la macchina fotografica e il flash andò alla Messa mattutina del Padre, celebrata presso l’altare di San Francesco. Chiese gentilmente alle “pie donne” di permettergli di occupare il primo posto, alla destra dell’altare e al momento della benedizione scattò la foto. La luce improvvisa e abbagliante del flash impaurì Padre Pio che urlando cominciò a dire: «Chi è quello lì!... Portatelo via!... Chiamate i carabinieri!!». Elia rimase agghiacciato... Era la prima volta che vedeva padre Pio così sconvolto e ne rimase molto addolorato. Anche le “pie donne”, conoscendo la grande confidenza che il Santo aveva con Elia, rimasero sorprese.

Il Pane vivo disceso dal cielo

Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo
(Nn. 43. 47. 49; SC 25 bis, 178-180. 182)

Sull'Eucaristia ai neofiti
Così lavata e ricca di tale abbigliamento, la schiera dei neofiti avanza verso gli altari di Cristo dicendo: «Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia gioia, del mio giubilo» (Sal 42, 4). Infatti, deposte le spoglie dell'antico errore, e rinnovata nella giovinezza dell'aquila (cfr. Sal 102, 5), s'affretta ad accorrere a quel banchetto celeste. Viene dunque, e vedendo il sacro altare tutto adorno, esclama: «Davanti a me tu prepari una mensa» (Sal 22, 5). Davide così fa parlare ciascuna delle nuove reclute: «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce». E più avanti: «Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca» (Sal 22, 1-5).

venerdì 27 luglio 2018

Vescovo di Imola: messa di riparazione per il Gay Pride

Il cuore di questo importante messaggio finalmente fuori dal coro: "In nome della libertà non si calpesta la libertà degli altri. I cattolici non accettano di confondere la libertà con la prepotenza e l’arroganza".
Contro le offese una messa di riparazione al Suffragio

La manifestazione di sabato 21 luglio ha visto sfilare dalla stazione di Imola a piazza Matteotti un corteo di donne, uomini e alcuni bambini che hanno inneggiato alla libertà di espressione sessuale. Tra i cartelli spiccava la bandiera arcobaleno con la scritta Pace. Molti slogan lanciati hanno contraddetto quella scritta: incitazioni a odiare una forza politica, insulti alle forze dell’ordine, ripetute luride bestemmie in piazza Matteotti.
La Diocesi di Imola deplora con forza il comportamento di chi in nome della libertà calpesta la libertà degli altri, offendendoli nelle loro convinzioni più profonde.
I cattolici non temono le offese e pregano per i loro offensori, ma non accettano di confondere la libertà con la prepotenza e l’arroganza.
Andrea Ferri - Portavoce della Diocesi di Imola

Domenica 29 luglio alle 10.30 si terrà una messa di riparazione nella chiesa del Suffragio di Imola, celebrata da don Giuseppe Giacomelli. - [Fonte]

Perché essere presenti alla Processione di Rimini?

Aggiornamento: Colpo di scena: Il vescovo Arthanasius Schneider e il Superiore dlela FSSPX Benedicono la processione di riparazione
Sua Eccellenza Mons. Athanasius Schneider benedice la Processione di Riparazione definendoci i “veri amici degli omosessuali perché interessati alla salvezza della loro anima messa in pericolo dal proprio stile di vita”.
Parimenti, il Rev.do don Davide Pagliarani, riminese, successore di Mons. Lefebvre in quanto nuovo Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, benedice il Comitato “Beata Giovanna Scopelli” impegnato nell’organizzazione della Processione che si terrà domani a Rimini, per riparare allo scandalo del “Summer Pride”.
Una benedizione pesante e di carattere internazionale, che il Comitato ovviamente apprezza con grande gioia.
Approfittiamo per rendere noti i nomi dei Portavoce ufficiali, unici autorizzati a rilasciare dichiarazioni a nome del Comitato “Beata Giovanna Scopelli”: Riccardo Contebelli - Cristiano Lugli - Lorenzo Roselli - Alessandra Pedini
Rilascerà eventuali dichiarazioni anche un sacerdote del quale forniremo il nome domani alla Processione.

Anche quest’anno, dunque, il Comitato “Beata Giovanna Scopelli” riparerà allo scandalo del “Summer Pride” di Rimini, sabato 28 luglio alle ore 10:30, partendo da Piazza Mazzini.

Mi sono interrogato molto sul da farsi: vado, non vado, la famiglia, il lavoro, il treno, il caldo, i soldi, le ingiurie e via discorrendo.

Alla fine, Deo volente, ho deciso che andrò. Perché ritengo molto importante essere presenti. 
Ma perché mai dovrebbe essere così importante essere presenti? Vediamolo per punti, rispondendo alle obiezioni che sicuramente insorgono alla stragrande maggioranza dei cattolici un po’ indecisi.

La grazia silenziosa - Michael Wright

Nella nostra traduzione da Commonweal.

Trovare la pace nella Messa in latino

Qualche mese fa, leggendo Silence, di Shūsaku Endō, alla fine del quarto capitolo ho scritto una lunga nota che esordiva così: “In questa parte, cominciamo a notare che la grazia si trova nel silenzio”.

Quando ero piccolo non ho mai sperimentato silenzio o compostezza nella Messa. Ero – e sono tuttora – affetto dal disturbo da deficit di attenzione. La mia famiglia ha praticato il culto per molto tempo nella palestra della scuola cattolica locale, tra gente accalcata su sedie pieghevoli, inginocchiandosi, alzandosi in piedi e osservando come la faccia di Padre Joe diventava viola durante l'omelia sulla compassione. Per me, la Messa era una prova di pazienza. Non vi potevo trovare mai quella pace di cui le suore ci parlavano nel CCD. [1] Anche se avevo appreso il significato di ogni parte della Messa, non riuscivo a concentrarmi su quanto stava accadendo di fronte a me. Leggevo in fretta il foglietto della Messa, sperando che il sacerdote parlasse con la stessa rapidità. La mia inquietudine non ha mai lasciato spazio sufficiente alla grazia per permetterle di entrare in me.

Venerdì 27 luglio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù  
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.

Litanie del Preziosissimo Sangue di Gesù
In questo mese di Luglio che è dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, continuiamo ad onorarLo anche con le Litanie del Preziosissimo Sangue che la Chiesa ci dona. Chi non ha il Messale, ne può riprendere il testo. Sono bellissime e contengono la Summa della Redenzione.

giovedì 26 luglio 2018

Aggiornamento sulla Riparazione al Summer-Pride di Rimini

A margine di recenti fatti mediatici emersi dichiariamo quanto segue:
  1. Aderiamo toto corde all’accorato appello lanciato da Mons. Lambiasi il quale, sull’ultimo numero de “Il Ponte”, richiama gli omosessuali (citiamo) alla “conversione”, al “rinnegamento del proprio Io”, alla “castità” e alla “croce”. 
    Il nostro ringraziamento a Sua Eccellenza anche per aver benedetto paternamente il nostro Comitato, garantendoci la Sua preghiera. 
  2. Molti, non capendo la natura dell’iniziativa che è volta a riparare un peccato pubblico, contro natura, e che quindi grida vendetta al cospetto di Dio, ci attaccano sui numeri. Specifichiamo che la nostra battaglia non si fonda sui numeri, dal momento che la Verità non è soggetta all’ordine della quantità. Potremo essere anche in 5 che nulla cambierebbe nella dimensione soprannaturale dell’Atto di Riparazione, motivo per il quale scendiamo in piazza. Se il nostro obiettivo fosse il numero, saremmo stati dei folli a pensare di competere con il numero della parata sodomita. Il fatto è che in questo caso è proprio il loro grande numero a farne una condanna più grave di loro stessi.
  3. Nella giornata odierna, sulla nostra pagina Facebook “Rimini - Processione di riparazione”, saranno pubblicate le indicazioni stradali, i parcheggi e i mezzi per raggiungere Piazza Mazzini, luogo da cui partirà la Processione.
  4. Dopo le diverse adesioni alla Processione, provenienti da associazioni - come ad esempio le Sentinelle in Piedi - e circoli differenti, ribadiamo che la nostra non è una manifestazione, né politica né culturale, ma un Atto di Culto religioso: motivo per il quale non saranno ammessi slogan, manifesti, striscioni sigle o quant’altro.
  5. Ringraziamo il Rev.do Parroco modenese don Giorgio Bellei per questo importante articolo di appoggio alla nostra Processione [qui]
  6. Non di meno segnaliamo l’intervista realizzata ieri dal vaticanista Marco Tosatti [qui]
Domani sera saranno comunicati i nomi dei portavoce ufficiali del nostro Comitato, gli unici autorizzati a rilasciare eventuali dichiarazioni, anch’esse ufficiali.

Don Elia - Dentro l’ovile… nonostante tutto

Porro filii Heli, filii Belial, nescientes Dominum neque officium sacerdotum ad populum […] retrahebant homines a sacrificio Domini. Erat ergo peccatum eorum grande nimis coram Domino (cf. 1 Sam 2, 12-13.17).

Il Tabernacolo, Arca della Nuova Alleanza,
su un Altare cattolico in Francia
(Foederis Arca è anche un titolo della Vergine)
La citazione non è letterale, ma un po’ ad sensum. Pur narrando una vicenda dell’antica storia di Israele avvenuta nell’XI secolo a.C., essa si attaglia però perfettamente al nostro tempo. A Silo, che all’epoca dei Giudici ospitava l’arca dell’alleanza e fungeva quindi da santuario nazionale del popolo eletto, l’anziano sacerdote Eli, per ignavia o debolezza, si asteneva dal correggere gli odiosi abusi con cui i due figli Cofni e Pincas, anch’essi ministri di Dio, violavano sistematicamente la legge divina e angariavano i fedeli. L’autore sacro non esita a chiamarli, per la colpevole ignoranza riguardo al Signore e al loro compito sacerdotale a favore del popolo, figli del diavolo. Ma davanti a Dio il più grave peccato da essi commesso era quello di scoraggiare i fedeli, con la loro condotta, dall’offrire sacrifici a scopo di adorazione, espiazione, impetrazione e ringraziamento.

mercoledì 25 luglio 2018

Un inaccettabile articolo per i 30 anni delle Consacrazioni Episcopali effettuate da mons. Lefebvre - Ristabiliamo i fatti

Con l'articolo che segue, Paolo Pasqualucci ristabilisce, con dovizia di citazioni pertinenti, i fatti contro le deformazioni dell'articolo pubblicato da La nuova Bussola Quotidiana su Mons. Lefebvre e dom Gérard, due figure imponenti della Chiesa cattolica, trovatisi a fronteggiare uno dei frangenti più dolorosi della sua storia. Richiamo, sullo stesso argomento, il precedente articolo: Dom Gérard. Rivolto al Signore? Rivolto al Concilio! [qui].

Un inaccettabile articolo per i 30 anni delle Consacrazioni Episcopali effettuate da mons. Lefebvre – Ristabiliamo i fatti
Sommario : 1. La lefebvriana dichiarazione “storica” del 1974 di fedeltà alla Tradizione viene mal presentata.  1.1. Una “dichiarazione storica” rivelatasi profetica, da rileggere e meditare.  2. L’Autrice sembra insinuare che le divergenze del 1985-86 con dom Gérard a proposito della Nuova Messa e dell’infausto Incontro di Assisi erano dovute  ad un atteggiamento arrogante della FSSPX nei confronti del cardinale Ratzinger e del Papa. 2.1  La critica e l’opposizione alle sconcertanti iniziative ecumeniche di Giovanni Paolo II erano giuste e doverose.  3. Le vicende che portarono alle Consacrazioni senza mandato del 1988 sono riferite da Scrosati in modo parziale e sfavorevole a mons. Lefebvre.  3.1 L’insensibilità e la tattica dilatoria di Roma fecero fallire le trattative.  4. Non ci fu nessuno scisma, né “formale” né “sacramentale” o “di fatto”, solo una disubbidienza giustificata dallo stato di necessità.  4.1 L’accusa di mendacio a P. Schmidberger è ridicola oltre che del tutto priva di senso.  4.2 Il vero significato dell’importante omelia pronunciata da mons. Lefebvre in occasione delle Consacrazioni.
Mi riferisco a: Luisella Scrosati:  Dom Gérard e Lefbvre, un’amicizia dolorosa, apparso su La Nuova Bussola Quotidiana del 30 giugno 2018.  L’articolo si basa su un testo notoriamente ostile a mons. Lefebvre, quale la biografia recentemente pubblicata dal saggista e storico Yves Chiron sul benedettino dom Gérard Calvet: Dom Gérard. Tourné vers le Seigneur, éd. Sainte-Madeleine, 2018, pp. 688.

Dom Gérard (1927-2008), monaco animato da un grande zelo per la tradizione, in particolare per la conservazione della S. Messa di rito antico, fondò un monastero (l’Abbazia Sainte-Madeleine du Barroux) che manteneva la liturgia e l’impostazione dottrinale tradizionale, non inquinata dalle novità emerse con il Vaticano II.  Trovandosi ovviamente in difficoltà con il vescovo locale e il suo ordine, egli si appoggiò a mons. Lefebvre (1905-1991), ricevendone sempre un valido aiuto. Stabilì con lui una vera e propria alleanza  per la difesa della vita monastica tradizionale e della vera liturgia.  Ma quando mons. Lefebvre, di fronte all’atteggiamento dilatorio di Roma per ciò che riguardava i suoi successori alla guida della Fraternità Sacerdotale San Pio X, da lui regolarmente eretta nel 1970, prese alla fine la tormentata e dolorosa decisione di procedere alla consacrazione di quattro vescovi, da lui scelti fra i sacerdoti della stessa FSSPX, senza più attendere un mandato pontificio che continuava a non arrivare, dopo lunghi mesi di snervanti trattative ---  a quel punto dom Gérard abbandonò l’anziano prelato francese e negoziò separatamente un accordo con Roma. Tale accordo gli garantiva il mantenimento dell’impostazione tradizionale del suo monastero, tuttavia al prezzo di alcune importanti e gravi concessioni: tra le quali, il riconoscimento della legittimità della Messa del Novus Ordo, da celebrarsi occasionalmente. E difatti, dom Gérard ha dovuto sottoporsi all’umiliazione di concelebrare tal Messa almeno due volte[1]. In tal modo egli ha  rinnegato se stesso, ossia la battaglia che per tanti anni aveva combattuto assieme a mons. Lefebvre in difesa della vera Messa cattolica.  I suoi discepoli si sono poi distinti per la difesa delle nuove e singolari dottrine uscite dal Concilio, in particolare di quella sulla “libertà religiosa”[2].

martedì 24 luglio 2018

Siamo vicini ai fratelli greci!

Είμαστε όλοι Έλληνες! Είμαστε κοντά στους Έλληνες αδελφούς, με προσευχή, με αγάπη και ενθάρρυνση! Αδελφοί θάρρος! Εκείνοι που αγαπούν τον Δυτικό Πολιτισμό βοηθούν την Αθήνα! Ελεύθερος Κύριος ο λαός σου! Μαρία Μητέρα του Θεού, όλοι είστε φιλελεύθεροι! Διασώστης και Φύλακας του Έλληνα Λαού Σοργί! 
(Noi siamo tutti Greci! Siamo vicini ai fratelli greci, con la preghiera, con l'affetto e l'incoraggiamento! Coraggio fratelli! Chi ama la Civiltà Occidentale soccorra Atene! Libera Signore il tuo Popolo! Maria Madre di Dio, tutta Santa liberali! Soccorritrice e  Custode del Popolo Greco Sorgi! ).
Η Δύναμη των Ιδεών δεν καταστρέφεται από τη φωτιά! Δεν μπορείτε να καταστρέψετε τον Πολιτισμό που μας έδωσε ο Λόγος και να αποδεχτείτε τον Θεϊκό Λόγο! Οι Εφιάλτες δεν έχουν μέλλον! Γίνετε Αθηναίος! Αυξήστε με τη χάρη του Ενσαρκωμένου Λόγου! Η Μαρία της Θεοτόκου προστατεύει την Ελλάδα!
(La Forza delle idee non è distrutta dal fuoco! Non si può distruggere la Civiltà che ci ha dato il Logos ed ha accolto il Logos Divino! Gli Efialte non hanno futuro! Sorgi Atene! Sorgi con la grazia del Logos Incarnato! Maria Madre di Dio proteggi la Grecia!)
(Domenico Pennino)

Perché la riparazione? - Don Giorgio Bellei

Anche un sacerdote, sdegnato per l’articolo di Luciano Moia apparso su “Avvenire” pochi giorni fa [qui], ci manda questa riflessione che ha condiviso con i suoi parrocchiani. Consiglia al quotidiano di istituire punti vendita al “Summer Pride” riminese, per vedere se la accoglienza dell’articolista darà frutti concreti in vendite. Qui abbiamo pubblicato la lettera del "Comitato Beata Scopelli".

Perché la riparazione?
Don Giorgio Bellei

La risposta è già contenuta nei primi capitoli del libro della Genesi.
Dio è il Creatore e Signore di tutte le cose. Tutto viene e dipende da Lui. Lui ha fatto il progetto: nessuno può farne un altro.  Satana è colui che non accetta la Signoria di Dio e quindi vuole fare un altro progetto: per questo tenta l’uomo alla ribellione.
Quando l’uomo non si fida di Dio e cambia le carte in tavola, vivendo come vuole lui e non secondo il Creatore, è come se accusasse Dio di essersi sbagliato nel progettare le cose. Commette dunque un grave peccato contro Dio stesso. Dichiara infatti decaduta la legge divina e ne inventa un’altra. Però di matrice satanica. Dio punisce l’uomo che decade dalla Sua Grazia, ma promette la Salvezza mediante “Uno nato da donna”. Anche punendo, Dio è misericordioso. Fin qui siamo di fronte ad un dato indiscutibile di fede rivelata.
Quando una cosa si rompe occorre ripararla. Per questo si è incarnato Gesù.
Il peccato dunque accusa sempre Dio di essersi sbagliato nel dare la Sua Legge morale, anche quando è commesso in segreto. Ma al peccato segreto corrisponde una correzione segreta. Se invece il peccato è pubblico e sbandiera come buono uno stile di vita omosessuale che la Sacra Scrittura condanna senza remissione, (anche i vescovi più modernisti, devono qui chinare la testa) la correzione deve farsi sentire anche in pubblico. Ecco: sta tutta qui la risposta al perché fare una processione di riparazione al “Summer Pride”.

Ѐ venuta l'ora di dare la propria vita per Cristo

Editoriale di "Radicati nella fede" - Anno XI n° 7 - Luglio 2018

“Non è più tempo di dimostrare che Dio esiste, è venuta l'ora di donare la propria vita per Cristo”, così scrive Léon Bloy in una delle sue opere più interessanti “Celle qui pleure”, “Colei che piange”, tutto un testo forte, deciso, a volte violento, in difesa del messaggio della Madonna a La Salette.

Non è più tempo di provare che Dio esiste, non è più tempo di perdersi in conversazioni e discorsi accademici, in disquisizioni sulla situazione della fede e della Chiesa. Non è più il tempo delle conferenze, dei conferenzieri, dei teologi, dei pedagogisti, dei pastoralisti. Ѐ venuto il tempo di donare la vita per Cristo.

Anche noi che ci amiamo definire tradizionali, anche noi che siamo definiti dagli altri come tradizionalisti in modo dispregiativo, sì anche noi, proprio noi, dobbiamo stare attenti a non perderci in dimostrazioni inutili. Ѐ venuta l'ora, è suonata l'ora anche per noi di dare la vita per Cristo.

lunedì 23 luglio 2018

23 luglio, Santa Brigida di Svezia, compatrona d'Europa

Oggi la Chiesa ricorda Santa Brigida di Svezia, Compatrona d'Europa, venerata dai fedeli per le sue «Rivelazioni».

Considerazioni sulle Orazioni di Santa Brigida di Svezia
(Egidio Ridolfo s.j. - Sonia Andreoli)

Sull'esistenza terrena di Santa Brigida di Svezia ci sarebbe fin troppo da dire: è stata una religiosa e mistica svedese, fondò l'Ordine del Santissimo Salvatore (le suore da lei fondate sono chiamate comunemente Brigidine) e fu proclamata santa da papa Bonifacio IX nel 1391. Era nata - nel giugno del 1303 - nel castello di Finsta, presso la città di Uppsala, e la sua esistenza terrena ebbe termine a Roma il 23 luglio 1373.

Il 1° ottobre 1999 Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata Compatrona d'Europa insieme a S.Caterina da Siena e S.Edith Stein (S.Teresa Benedetta della Croce). Così si espresse Giovanni Paolo II: "Seppe essere modello nella vita laicale, esperta della realtà cristiana europea, dotata di forza profetica, prezioso legame ecumenico, ancor oggi, per le terre scandinave, distaccate dalla piena comunione con la sede di Roma".

Il quotidiano dei vescovi non è cattolico

Alla cortese attenzione del Direttore del quotidiano cattolico "Avvenire"

Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». (Gv 18, 23)

Anche quest’anno tocca lamentare il rude, ingiusto e un po’ vile trattamento che il suo quotidiano [qui] riserva a coloro che da laici, senza nulla chiedere alla Chiesa se non la benevola comprensione verso chi a viso scoperto offre il fianco alla rappresaglia civile e al linciaggio massmediatico di una società che ha in odio il vero e in opposizione feroce il santo, tentano di mettere in pratica l’obbligo evangelico della testimonianza, mettendo a rischio il proprio nome e l’onorabilità propria e dei congiunti, sorte che con ogni evidenza non sta a cuore del quotidiano e dei suoi redattori.

Non si può infatti giudicare né benevolo né equilibrato l’articolo che Luciano Moia ha dedicato alla Processione di riparazione per il Summer pride di Rimini, organizzata da laici cattolici costituitesi in un Comitato intitolato ad una donna, la Beata Scopelli, che nel secolo XV ebbe il coraggio della testimonianza integrale e coraggiosa della dignità suprema della vita cristiana.

domenica 22 luglio 2018

Sante Messe tradizionali a Venezia in agosto

Chiesa di S. Simeon Piccolo - FSSP Venezia
Calendario delle S. Messe celebrate nel mese di agosto

sabato 4
domenica 5   
18.30
11.00
S. Dominici conf.
Dominica XI post Pentecosten

sabato 11
domenica 12   
18.30
11:00
S. Mariæ sabbato
Dominica XII post Pentecosten

lunedì 13
martedì 14
mercoledì 15  
giovedì 16
venerdì 17
sabato 18
domenica 19  
09:00 
09:00
11:00
09:00
09:00
09:00
11:00
Ss. Hyppoliti et Cassiani
In vigilia Assumptionis
In Assumptione BVM
S. Rochi conf.
S. Joachim conf.
S. Helenæ Imp.
Dominica XIII post Pentecosten

lunedì 20
martedì 21
mercoledì 22 
09:00
09:00
09:00
S. Bernardi abb.
S. Joannæ Franciscæ vid.
Immaculati Cordis BVM

domenica 26   11:00 Dominica XIV post Pentecosten




















Nel mese di luglio la S. Messa in canto è stata sospesa per via delle assenze del cerimoniere, dei chierici e dei cantori. Riprende regolarmente in questo mese di agosto, in virtù della loro presenza.
La Messa quotidiana riprenderà regolarmente ad orari consueti (18.30 nei feriali, 11 di domenica e nelle feste di precetto) a partire dal 1 SETTEMBRE.

Spose bambine. L'eroica testimonianza del fotografo Onur Albayrak

La storia di un fotografo turco che, pur essendo minacciato, ha deciso di denunciare tutto

Un gesto semplice ma forte contro la piaga delle spose bambine in Turchia. E' quello compiuto dal fotografo  Onur Albayrak che - anche grazie alla popolarità acquisita sui social network — è diventato un eroe nel proprio Paese. Albayrak, specializzato in foto di cerimonie, chiamato a lavorare a un matrimonio a Malatya, cittadina nell’Anatolia orientale, dopo aver scoperto che la sposa aveva solo 15 anni si è rifiutato di proseguire il lavoro.
Pur minacciato dallo sposo, l'operatore ha rinunciato agli scatti e ha denunciato il tutto sul proprio profilo Facebook: "Lo sposo era venuto nel mio studio circa due settimane fa, ma era da solo. Ho visto la sposa per la prima volta al matrimonio: era una bambina e ho sentito la sua paura, stava tremando". La sua storia è divenuta subito virale.

sabato 21 luglio 2018

FFI. Voci su imminenti sanzioni nei confronti di Padre Manelli. Ignoti i motivi. Forse questione di soldi

Apprendiamo da Stilum Curiae. Se volete ricapitolare la complessa e dolorosa vicenda, qui l'indice dei numerosi articoli pubblicati dal blog fin dall'inizio.

Con un provvedimento della Congregazione per i Religiosi (11.07.2013), scattava il Commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata, che dura ancora, e non si sa quando potrà avere fine. Un periodo straordinariamente lungo. Ma non è questa la sola anomalia di questa vicenda; non si sono mai sapute le ragioni del Commissariamento, se non, nelle parole del primo commissario, padre Volpi, una vaga “deriva lefebvriana”; e che cosa questo voglia dire, non lo sappiamo.

Ma in questi giorni sia alla Cei che in Vaticano stanno girando voci che vorrebbero per imminente qualche genere di sanzione nei confronti del fondatore dei FFI, padre Stefano Manelli, che ha compiuto 85 anni nel maggio scorso.

La divina maternità della Vergine Maria

Dalle "Lettere" di San Cirillo d'Alessandria, vescovo e Dottore della Chiesa
( Lett . 1; PG 77, 14, 18 27 - 30 )

La divina maternità della Vergine Maria

Mi meraviglio oltremodo che vi siano alcuni che dubitano che la santa Vergine si debba chiamare Madre di Dio. Ed invero se nostro Signore Gesù Cristo è Dio, perché mai allora la santa Vergine che l'ha generato non dovrebbe chiamarsi Madre di Dio? I discepoli di Gesù ci hanno tramandato questa fede, quantunque mai adoperino questa formula. In questo senso siamo stati istruiti dai santi Padri. A dire il vero, il nostro padre Atanasio di notissima memoria, nel libro che ha scritto sulla santa e consustanziale Trinità, nel terzo discorso, a più riprese chiama la Vergine "Madre di Dio".
Mi vedo costretto a servirmi delle sue stesse parole che suonano così:" Perciò a scopo e caratteristica della divina Scrittura, come spesso abbiamo rilevato, è di affermare entrambe le cose del nostro Salvatore Cristo; e cioè che egli è Dio e non è mai stato diversamente in quanto è Verbo del Padre e suo splendore e sapienza; e insieme che lo stesso, quando venne la pienezza dei tempi, avendo preso carne dalla Vergine Maria Madre di Dio, si è fatto uomo per noi". E dopo qualche altra frase, dice ancora:" Vi sono state molte persone sante e immuni da ogni peccato: infatti Geremia fu santificato fin dal seno materno e Giovanni, non ancora venuto alla luce, udita la voce di Maria, Madre di Dio, sussultò di gioia". Certo il nostro padre Atanasio è assolutamente degno di tutta la nostra fede e di sicura adesione, in quanto non ha mai detto nulla che fosse contrario alle Sacre Scritture. E la Sacra Scrittura, ispirata da Dio, afferma che il Verbo di Dio nacque dalla discendenza di Abramo e, preparatosi un corpo da una donna, si fece partecipe della carne e del sangue, per modo che ormai non è più soltanto Dio, ma anche uomo simile a noi per l'unione con la nostra natura. Perciò l'Emmanuele consta con certezza di due nature: di quella divina e di quella umana. Tuttavia il Signore Gesù Cristo è uno, unico vero figlio naturale di Dio, insieme Dio e uomo; non un uomo deificato, simile a quelli che per grazia sono resi partecipi della divina natura, ma Dio vero, che per la nostra salvezza apparve nella forma umana, come Paolo attesta con queste parole: "Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli" (Gal 4,4-5). Dall'Ufficio delle letture della Liturgia delle ore

venerdì 20 luglio 2018

La Rivoluzione di Papa Francesco - Americo Mascarucci

Preti e suore stanno digiunando da giorni contro la stretta sui migranti voluta dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Preti e suore che però non hanno avvertito l’esigenza di manifestare con altrettanta forza ed efficacia quando in Parlamento si approvava la legge sul “fine vita”; o che non hanno sentito il bisogno di digiunare davanti alle ambasciate del Regno Unito per difendere il diritto alla vita dei piccoli Charlie Gard e Alfie Evans. E’ la nuova Chiesa di Bergoglio che ha stravolto e completamente capovolto i paradigmi dei valori etici, come ci racconta il giornalista e scrittore Americo Mascarucci nel libro “La Rivoluzione di Papa Francesco – Come cambia la Chiesa da Don Milani a Lutero” edito da Historica Edizioni.

Un libro che l’autore ha scritto con l’obiettivo di capire dove Bergoglio vuole guidare la Chiesa, in che modo e attraverso quali modelli.

Se con Giovanni Paolo II la santità era connessa indissolubilmente all’esempio di vita, con Papa Francesco il criterio per definire la santità sembra diventare la profezia. Un uomo è santo più che per l’esempio, per la forza profetica e per la capacità di saper anticipare i tempi.

Venerdì 20 luglio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica totalmente il Santo Sacrificio, con annesse catechesi dei protestanti nelle nostre Chiese. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù  

Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
Litanie del Preziosissimo Sangue di Gesù

In questo mese di Luglio che è dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, continuiamo ad onorarLo anche con le Litanie del Preziosissimo Sangue che la Chiesa ci dona. Chi non ha il Messale, ne può riprendere il testo. Sono bellissime e contengono la Summa della Redenzione.

giovedì 19 luglio 2018

Nessuna azione sociale senza dottrina

Non è possibile “costruire la Città Nuova sulle nuvole”

Giuseppe Toniolo
C’è una tendenza, in politica, ad imporsi con proclami forti e infuocati, del tutto separati da un apparato teorico debole di fondo, che si manifesta con parole, alla fine, del tutto innocue. Al contrario – scrive mons. Giampaolo Crepaldi in un suo libro – è necessario che vi sia qualcosa «a fondamento della politica» e che si fondi su «finalità che vanno oltre la politica». I «principi non negoziabili», ad esempio, hanno proprio questo «scopo, prepolitico e metapolitico». Sembra dunque opportuno una preparazione propedeutica di contenuti, per nulla contrastante con la successiva ed energica pratica competitiva tra partiti.

mercoledì 18 luglio 2018

Nuova Parrocchia Personale a Cagliari.

Apprendiamo da MiL una splendida notizia: Nuova Parrocchia Personale a Cagliari, affidata al clero diocesano.  La seconda in Italia, con Santa Trinità dei Pellegrini a Roma. Deo gratias, carissimi!

Il 16 luglio scorso, Sua Eccellenza Reverendissima mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo Metropolita di Cagliari e Primate di Sardegna e Corsica, ha reso noto d’avere eretto nel Capoluogo isolano una parrocchia personale per la cura pastorale dei fedeli legati alla forma extra-ordinaria del Rito Romano dell’archidiocesi di Cagliari, in conformità al can. 518 del CIC e dell’art. 10 del Motu Proprio Summorum Pontificum.
L’Arcivescovo, con grande carità pastorale, ha inteso andare incontro al coetus fidelium cagliaritano, consolidatosi da oltre dieci anni. L’erezione di questa nuova parrocchia riporta alla mente le parole profetiche di papa Benedetto XVI: «Il compito di santificazione del popolo dei fedeli è indispensabile alla vita della Chiesa. Nel Motu Proprio Summorum Pontificum sono stato portato a precisare le condizioni di esercizio di tale compito, in ciò che concerne la possibilità di usare il messale del beato Giovanni XXIII (1962). Alcuni frutti di queste nuove disposizioni si sono già manifestati, e io spero che l’indispensabile pacificazione degli spiriti sia, per grazia di Dio, in via di realizzarsi. Nessuno è di troppo nella Chiesa. Ciascuno, senza eccezioni, in essa deve potersi sentire “a casa sua”, e mai rifiutato» (cf. Benedetto XVI, Discorso alla Conferenza Episcopale Francese, 14 settembre 2008): ora anche i fedeli cagliaritani legati alla liturgia e disciplina antica potranno pregare come la Chiesa ha fatto per secoli, con la benedizione del proprio venerato Pastore! Grazie, Eccellenza!

don Elia - Keep calm… e resta nell’ovile

Et in umbra alarum tuarum sperabo, donec transeat iniquitas. Alienati sunt peccatores a vulva, erraverunt ab utero: locuti sunt falsa. Ad nihilum devenient tamquam aqua decurrens. Laetabitur iustus cum viderit vindictam (Sal 56, 2; 57, 4.11).

Un barcone alla deriva: ecco che cosa sembra l’attuale dirigenza della Chiesa Cattolica. Potrebbe sembrare un giudizio temerario e irrispettoso, ma avremo pur il diritto di esprimere lo sgomento  provocato da certe dichiarazioni pontificie o episcopali che ormai da anni spingono ossessivamente nella stessa direzione: una sistematica demolizione della morale cristiana e una resa incondizionata all’agenda della tirannia mondialista. Non riusciamo più a riconoscere i nostri Pastori, ma abbiamo davanti agli occhi il tipico comportamento dei mercenari, che non solo si astengono dal respingere il lupo, ma gli spalancano le porte dell’ovile. Su questioni non negoziabili, come la vita e la famiglia, tacciono o insegnano l’errore; su quesiti opinabili, come il modo di gestire un fenomeno migratorio palesemente artificiale, sono di un’intransigenza che sconfina nell’assurdo e ignora totalmente il solco sempre più profondo che si sta scavando tra loro e una popolazione ormai esasperata che li detesta. Sono come serpenti sordi che non odono la voce dell’incantatore (cf. Sal 57, 5-6); la loro pervicacia ideologica li accieca privandoli di ogni buon senso.

martedì 17 luglio 2018

'Cattolici' scrivono alla Cei per chiedere una posizione definitiva sul "dilagare della xenofobia"

Identificare Cristo con le categorie all'ultima moda, più che cristianesimo, è opportunismo. Ma, oggi, chi contrasta queste affermazioni? Chi si mette in gioco, soprattutto tra il clero, per affermare che tutto questo non è conforme alla fede?  Intanto, mentre costoro si sentono offesi da un giuramento di fedeltà  al Vangelo di Salvini, che non viola la dottrina cattolica, attenderemmo invano, se non una parola, almeno un briciolo di reazioni, a livello sia ecclesiale che civile, sul genocidio dei cristiani in Nigeria nel Medio Oriente e altrove; sull’uso del Santo Crocifisso in opere e in situazioni blasfeme; sul malsano sincretismo di molti parroci nei confronti dell'islam; sulle richieste di rimozione dei nostri simboli più sacri ed altro ancora...

Un gruppo di presbiteri e laici ha scritto una lettera ai Vescovi italiani perché intervengano sul dilagare della cultura intollerante e razzista. [qui]
Dal profilo sociologico ed ecclesiale dei (per ora) 354 firmatari di questo appello emergono le cause e le responsabilità del disastro della Chiesa italiana: preti, suore, teologi, insegnanti di materie teologiche, rappresentanti dell'associazionismo cattolico ufficiale, docenti... cioè tutti coloro operano attivamente nella formazione e nella trasmissione del cattolicesimo dentro la Chiesa.
A testimonianza di quel che dico da sempre e che il problema dello scivolamento a sinistra del cattolicesimo (e quindi della sua contraffazione e rovina) è un problema sociologico e culturale. Sociologico perché il cattolico impegnato è ideologicamente ed economicamente inserito nella struttura statale: interesse economico e forma culturale (statalismo e pedagogia democratica) coincidono come coincide per il grosso dell'elettorato di sinistra e soprattutto del PD; culturale perché "l'aggiornamento conciliare" ha comportato la perdita di una visione del mondo con categorie propriamente cattoliche e l'assunzione delle categorie della sinistra post-sessantottina di tipo utopistico-rivoluzionarie e ovviamente orizzontalistiche e necessariamente secolarizzanti e secolarizzate. Il primato del soprannaturale retrocede nella coscienza privata e in modalità soggettiviste, la teologia è aggiornata con le categorie prese a prestito dalla filosofia moderna e postmoderna, sostanzialmente relativiste, la razionalità deve cedere il primato alle ragioni del cuore, dell'emozione, dell'esperienza soggettiva, il politicamente il nemico è a Destra e l'amico sta a Sinistra. ...L'unico progetto realmente perseguito è quello dialogico con la parte "avanzata" cioè di sinistra della società e della politica le cui aspirazioni sociali e umane sono avvertite come come prossime e condivisibili.
La Chiesa è quasi completamente in mano a questo tipo umano e a questa forma di razionalità e di "spiritualità" che è, come è possiamo vedere, l'espressione del pensiero debole trasportato nel cattolicesimo oltre che, ovviamente, una forma non cattolica di pensiero che, in fondo, pure loro confessano come tale dialettizzando la tradizione spirituale e culturale cattolica come forma ed espressione (nella migliore dei casi) non del tutto autentica del cristianesimo e del Vangelo, da cui deriva tutta la fregola ecumenica sia in campo spirituale che in campo socio-politico.
E comunque si mobilitano contro "il razzismo" e si troveranno sia il razzismo dei bianchi che quello dei neri puntato contro di loro e purtroppo anche contro di noi perché in questo momento la Chiesa italiana, nei suoi rappresentanti ufficiali, è un agente di dissoluzione di quel poco che resta dell'identità nazionale [oltre ad essere agente di dissoluzione per l'unità e l'universalità de la Catholica: qui - qui -ndR]. Se non vengono mandati a casa e messi a fare altro ed altrove questi soggetti non ci sarà, almeno sul piano umano, nessuna possibilità di recupero per il Cattolicesimo. (Piero Mainardi su Fb)
Oltre al senso comune, si sono lasciati alle spalle quanto ha detto Giovanni Paolo II, richiamato anche da Benedetto XVI:
"Ѐ responsabilità delle autorità pubbliche esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune. L’accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi". Per Papa Wojtyla era inoltre necessario "salvaguardare il patrimonio culturale proprio di ogni nazione" e dare una particolare attenzione ai migranti cattolici. Come a dire: prima si faccia attenzione ai propri fedeli, poi agli altri.
... "Nel contesto socio-politico attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo Giovanni Paolo II che "diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione", (Benedetto XVIDiscorso al IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998)".
C'è da chiedersi perché la Chiesa bergogliana non ami l’Italia. La risposta è  nel fatto che ha fatto proprio il globalismo post-cristiano che passa per la cancellazione dell’identità nazionale prima italiana e poi europea. E, cito: "in nome di quel globalismo religioso pauperista con cui spera di sopravvivere nel pianeta secolarizzato, la Chiesa del gesuitismo trionfante torna ad essere la prima e principale nemica dello Stato nazionale italiano. Saperlo è il primo passo per impedire il ritorno dell’Italia nei secoli bui"! [Solo che il 'gesuitismo trionfante' non corrisponde alla vera Chiesa!]

Dichiarazione ecumenica cattolico-anglicana: sembra preludere al diaconato femminile e all'ordinazione di 'viri probati'

Il papa  saluta l'arcivescovo anglicano B.Ntahoturi,
direttore del Centro anglicano di Roma
Apprendiamo da LifeSiteNews (nostra traduzione) che un gruppo di sacerdoti e teologi cattolici, tra cui due vescovi, hanno firmato una dichiarazione ecumenica con il clero anglicano pubblicata sul sito del Vaticano [qui ma per trovarlo è stato necessario passare da siti anglofoni], che afferma che la Chiesa cattolica possa in futuro creare un "diaconato femminile"; il che implicherebbe una contraddizione tra il Catechismo della Chiesa Cattolica e la tradizione bimillenaria della Chiesa.
La dichiarazione si riferisce anche alla possibilità di ordinare sacerdoti uomini sposati ed altro ancora.
L'articolo che segue è stato completato elaborando i dati frutto di ulteriori  ricerche e traduzioni.

lunedì 16 luglio 2018

16 luglio. Beata Vergine del Carmelo. Flos Carmeli, Auxilium Christianorum, Ora pro nobis

Orémus.
Deus, qui beatíssimæ semper Vírginis et Genitrícis tuæ Maríæ  singulári título Carméli órdinem decorásti: concéde propítius; ut, cuius hódie Commemoratiónem solémni celebrámus offício, eius muníti præsídiis, ad gáudia sempitérna perveníre mereámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. R. Amen.

Per approfondire: qui

L'immagine a lato raffigura la Madonna dei Monti venerata a Roma, nella Chiesa di Santa Maria ai Monti

domenica 15 luglio 2018

Interrogazione parlamentare sul caso De Mari

Silvana De Mari, noto chirurgo, endoscopista, psicoterapeuta è stata trascinata in tribunale dal Torino Pride e dal sindaco Appendino per aver detto la sua, in termini strettamente scientifici, sui gay e l'omosessualità nonché sui danni derivanti per l'organismo. Il suo legale, il penalista Mauro Ronco dichiara che questo processo segna un punto di svolta in Italia: "Per la prima volta nel nostro Paese sono a rischio tutte insieme tre libertà fondamentali per l'uomo: di opinione, di divulgazione scientifica e di religione". Nell'esprimerle tutta la nostra solidarietà, pubblichiamo il testo dell'interrogazione parlamentare, presentata sul caso al Ministro della Salute,  dai Senatori Giovanardi, Gasparri, Aracri, Compagna, Di Biagio, Augello, Candiani, Malan.

Pubblicato il 14 febbraio 2017, nella seduta n. 761

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

nelle settimane scorse, sul quotidiano “La Stampa” di Torino e, in seguito, in altre testate e blog su internet, nonché nei principali social network, faceva scalpore la notizia relativa ad un medico chirurgo, dottoressa Silvana De Mari, che, in riferimento a certe pratiche sessuali in uso anche tra persone con tendenze omosessuali, con riguardo ai gay, sosteneva che ascessi, incontinenza, herpes e condilomi sono la conseguenza di tali pratiche, con spaventose conseguenze dal punto di vista fisico, che escludono che questa possa essere una forma di normalità;

Comunicato Comitato “Beata Giovanna Scopelli”. Riparazione "Summer pride" di Luglio a Rimini

clicca sull'immagine per ingrandire
Anche quest’anno, come gli scorsi anni, la città di Rimini ed in particolare il lungomare verranno invasi da quella scandalosa “manifestazione” che si camuffa sotto il suadente nome inglese di “Summer Pride”.   
La suddetta “manifestazione”, ancora una volta, oltraggerà non solo la Fede dei credenti, ma anche il buon gusto, la civiltà e, soprattutto, l’innocenza dei piccoli.
Le lobby omosessualiste, finanziate dai partiti e da organismi nazionali e sovranazionali, sfileranno per fare sfoggio del proprio “orgoglio” sodomita.
Il Comitato “Beata Giovanna Scopelli”, come nel 2017, non potrà tacere davanti a tale scempio ma, ancora più forte, il 28 luglio scenderà in strada per riparare a sì grave scandalo e ad un pubblico peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio.
Ulteriori comunicazioni in merito saranno fornite nei prossimi comunicati.
Invochiamo anche l’Intercessione di San Gaudenzio, Patrono di Rimini, che nel IV sec. d.C. non ebbe timore di combattere pubblicamente, subendo per questo anche il linciaggio, il dilagarsi dell’eresia ariana.
Comitato “Beata Giovanna Scopelli”.
Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue: io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito!” (S. Caterina da Siena)

sabato 14 luglio 2018

Tele-Razza, Marcello Veneziani e una chiosa sulla tenuta del «Nessun porto disponibile»

Di seguito riprendiamo un pungente ironico articolo di Marcello Veneziani preceduto da una chiosa di stringente attualità, che pure vede protagonista Salvini, il politico più preso di mira ma che tiene il fronte con energico e motivato impegno verso le notevoli forze che gli remano contro che - come osserva un lettore - non sono solo le TV, ma anche: giornali, tutti i media in genere, Soros e i suoi potentissimi complici del NWO, tutte le "sinistre" d’Italia e del mondo, la magistratura, tutti i milioni di mentecatti buonisti, tutti i radical chic, attori, intellettuali, presentatori televisivi ecc che hanno più potere di chiunque altri nel condizionare le masse popolari. 
La chiosa riguarda l'odierna vicenda del barcone con 450 migranti cui è stato negato l'approdo. Provvidenzialmente si è delineata una strategia comune da parte del governo italiano. Confortevole che le iniziative partano da Palazzo Chigi di concerto con interni, esteri ed infrastrutture rendendo operativa la posizione del governo che questa volta è unitaria e stabilisce un primo punto fermo con l’annuncio di una lettera all’Unione europea (ai presidenti Juncker e Tusk e agli altri leader europei) volta a sollecitare l’applicazione immediata anche a quest’ultimo caso di migranti in mare “dei principi europei affermati nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo di fine giugno“. Questa volta non cambia, dunque, la linea del ministro dell’Interno: “Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo” che insiste sull’opportunità che alle due navi venga data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia. Nel frattempo "Otto persone, tutte donne e bambini, sono state già trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari" [nessuno potrà dire che Salvini (o l'Italia) mette a rischio le vite dei più deboli]. “L’Italia non è più disposta a farsi carico in modo isolato di un problema che riguarda tutti i Paesi europei”. E che richiede maggiore consapevolezza e responsabilità circa i rischi per le identità nazionali e per la civiltà dell'Occidente Europeo.
Hic manebimus optime (almeno speriamo). E invece, ultimora: Conte dichiara che l'Italia è ascoltata visto che Francia e Malta accolgono rispettivamente 50 migranti. Altri non pervenuti. In ogni caso a questo punto sbarcano. Ennesima fregatura. Ci auguriamo che l'Italia sia ascoltata davvero non tanto per la "redistribuzione" quanto per la soluzione radicale.  E cioè: il "blocco" delle partenze e il via alle "espulsioni". Viene fuori persino che non potevamo portarli indietro perché non sono ammessi i respingimenti. Devo documentarmi, ma attendibilmente il divieto di "respingimenti" riguarda i profughi che fuggono dalle guerre e non i migranti economici....E questo andrebbe fatto valere! In ogni caso l'esigenza, ormai, non è distribuire i "migranti" nei Paesi UE ma non farli entrare in Europa e buttar fuori quelli che già ci sono e non sono i rifugiati.

Tele-Razza, Marcello Veneziani

Va in onda TeleRazza, il telegiornale monografico a reti unificate che ogni giorno invade le case degli italiani. Razzismo è la parola chiave più ricorrente, anzi ossessiva, che apre e chiude i servizi sugli sbarchi, sui migranti, sulle reazioni a Salvini, che sono sempre dieci volte più ampie delle dichiarazioni proSalvini. Uno a dieci è la regola della rappresaglia sancita dai nazisti.
Ma anche nei servizi dall’estero, parlando di Trump la parola chiave nei tg è razzismo, come mostravano ieri gli ampi reportage sui quattro sciamannati che si agitavano a Londra contro il presidente Usa, come se fossero la voce profonda degli inglesi (che invece a larga maggioranza sono per i conservatori, i nazionalisti, la Brexit e per l’alleanza atlantica con l’America di Trump).