Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 29 settembre 2021

Indicazioni di Padre Pio per i tempi dell'apostasia. Preghiera di Leone XIII e Litanie a San Michele Arcangelo

Da Il Settimanale di Padre Pio, n.12, anno 2021
(…) c’è una preziosa perla di padre Pio, il cui contesto storico è l’immediato post-Concilio Vaticano II.
Si riferisce a qualcosa che diceva soprattutto negli ultimi anni della sua vita (intorno agli anni 1965-68).
Si tratta di un avvertimento che padre Pio aveva indirizzato ad una sua figlia spirituale, inginocchiata presso il suo confessionale per ricevere la sua benedizione a seguito della Confessione. Eccolo:
Ricordati… quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto nella fede dei nostri padri, nella fede dei nostri padri!… nella fede dei nostri padri!!… e non ascoltate più nessuno.
Quando padre Pio dice “quando verranno quei tempi” si riferisce ai nostri tempi, al nostro momento storico.
Egli si preoccupava di sostenere, nella buona battaglia della fede, i suoi figli spirituali che sarebbero vissuti più a lungo di lui; esistono, per giunta, non pochi messaggi che hanno predetto - in primo luogo ai figli spirituali - il dramma che si sarebbe consumato nei decenni dopo la sua morte, come pure hanno indicato la necessità di combattere spiritualmente per non crollare e non finire preda del demonio e delle sue arti malefiche.
* * *
La preghiera al santo Arcangelo Michele, riportata di seguito nella duplice versione italiana e latina, fu composta dal Sommo Pontefice Leone XIII e inserita nel Rituale della Chiesa Romana come introduzione all’Esorcismo contro Satana e gli Angeli apostatici. Quella che si recita dopo la Messa antica è una formula ridotta.

Preghiera di Leone XIII a San Michele Arcangelo
Princeps gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus. Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in coelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt. En antiquus inimicus et homicida vehementer erectus est. Transfiguratus in angelum lucis, cum tota malignorum spirituum caterva late circuit et invadit terram, ut in ea deleat nomen Dei et Christi eius, animasque ad aeternae gloriae coronam destinatas furetur, mactet ac perdat in sempiternum interitum. Virus nequitiae suae, tamquam flumen immundissimum, draco maleficus transfundit in homines depravatos mente et corruptos corde; spiritum mendacii, impietatis et blasphemiae; halitumque mortiferum luxuriae, vitiorum omnium et iniquitatum. Ecclesiam, Agni immaculati sponsam, faverrrimi hostes repleverunt amaritudinibus, inebriarunt absinthio; ad omnia desiderabilia eius impias miserunt manus. Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant. Adesto itaque, Dux invictissime, populo Dei contra irrumpentes spirituales nequitias, et fac victoriam. Te custodem et patronum sancta veneratur Ecclesia; te gloriatur defensore adversus terrestrium et infernorum nefarias potestates; tibi tradidit Dominus animas redemptorum in superna felicitate locandas. Deprecare Deum pacis, ut conterat satanam sub pedibus nostris, ne ultra valeat captivos tenere homines, et Ecclesiae nocere. Offer nostras preces in conspectu Altissimi, ut cito anticipent nos misericordiae Domini, et apprehendas draconem, serpentem antiquum, qui est diabolus et satanas, ac ligatum mittas in abyssum, ut non seducat amplius gentes. Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, difendici nella battaglia e nel combattimento contro i principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre e contro gli spiriti maligni delle zone celesti.
Vieni in aiuto degli uomini, da Dio creati per l’immortalità e fatti a sua immagine e somiglianza e riscattati a caro prezzo dalla tirannia del diavolo. Combatti oggi, con l’esercito dei beati Angeli, la battaglia di Dio, come combattesti un tempo contro il caporione della superbia, Lucifero, e i suoi angeli apostati; che non prevalsero, né si trovò più posto per essi in cielo: e il grande drago, il serpente antico che è chiamato diavolo e Satana e seduce il mondo intero, fu precipitato nella terra, e con lui tutti i suoi angeli. Ma questo antico nemico e omicida si è eretto veemente, e trasfigurato in angelo di luce, con tutta la moltitudine degli spiriti maligni, percorre e invade la terra al fine di cancellare il nome di Dio e del Suo Cristo e di ghermire, di perdere e di gettare nella perdizione eterna le anime destinate per la corona dell’eterna gloria. E questo drago malefico, negli uomini depravati nella mente e corrotti nel cuore, trasfonde come un fiume pestifero il veleno della sua nequizia: il suo spirito di menzogna, di empietà e di blasfemia, il suo alito mortifero di lussuria e di ogni vizio e iniquità. E la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, da molto astuti nemici è stata riempita di amarezza e abbeverata di fiele; essi hanno messo le loro empie mani su tutto ciò che c’è di più sacro; e lì dove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della Verità, hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà, così che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso. O invincibile condottiero, appalesati dunque al popolo di Dio, contro gli irrompenti spiriti di nequizia, e dai la vittoria. Tu, venerato custode e patrono della santa Chiesa, tu glorioso difensore contro le empie potestà terrene e infernali, a te il Signore ha affidato le anime dei redenti destinate alla suprema felicità. Prega, dunque, il Dio della Pace perché tenga schiacciato Satana sotto i nostri piedi e non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa. Presenta al cospetto dell’Altissimo le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le misericordie del Signore, e tu possa arrestare il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e incatenato possa ricacciarlo negli abissi, così che non possa più sedurre le anime.
Indulgenza di 500 giorni (Leo XIII, Motu Propr., 25 sept. 1888; S. Paen. Ap., 4 maii 1934).

* * *
Litaniae ad sanctum Michael

Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos.

Pater de caelis Deus,
R. miserere nobis.
Fili Redemptor mundi Deus, R.
Spiritus Sancte Deus, R.
Sancta Trinitas, unus Deus R.

Sancta Maria, Regina Angelorum,
ora pro nobis.
Sancte Michael,
ora pro nobis.
Sapientiae divinae fons abundans,
Divini Verbi adorator perfectissime,
Quem gloria et honore Deus coronavit,
Caelestis exercitus princeps potentissime,
Trinitatis sanctissimae signifer,
Paradisi custos,
Dux et consolator populi Dei,
Splendor et fortitudo militantis Ecclesiae,
Honor et gaudium triumphantis Ecclesiae,
Lumen Angelorum,
Praesidium orthodoxi populi,
Sub signo Crucis militantium fortitudo,
Lux et spes animarum in agone mortis,
Auxilium tutissimum,
In adversitatibus nostris adiutorium,
Aeternarum sententiarum proclamator,
Consolator animarum in purgatorio languentium,
Sancte Michael, animas electorum post mortem suscipiens,
Sancte Michael, princeps noster,
Sancte Michael, defensor noster,

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
R. parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
R. exaudi nos, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
R. miserere nobis.


Ora pro nobis, Sancte Michael Archangele
R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus.
Domine Iesu Christe, benedictione perpetua sanctifica nos, et concede, per intercessionem sancti Michaelis, illam sapientiam quae doceat nos thesaurizare thesaurum in caelis, et pro temporalibus, aeterna bona eligere. Qui vivis et regnas in saecula saeculorum. Amen.
Litanie a san Michele

Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.

Padre del cielo, che sei Dio,
abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio,
Spirito Santo, che sei Dio,
Santa Trinità, unico Dio,

Santa Maria, regina degli angeli,
prega per noi.
San Michele,
prega per noi.
Fonte abbondante della sapienza divina,
Perfetto adoratore del Verbo divino,
Coronato da Dio di gloria e onore,
Potentissimo principe dell'esercito celeste,
Signifero della santissima Trinità,
Guardiano del Paradiso,
Guida e consolatore del popolo di Dio,
Splendore e fortezza della Chiesa militante,
Onore e gaudio della Chiesa trionfante,
Luce degli angeli,
Difesa del popolo ortodosso,
Fortezza di quanti militano sotto lo stendardo della Croce,
Luce e speranza degli agonizzanti,
Nostro aiuto,
Soccorso nelle nostre avversità,
Araldo degli eterni giudizi,
Consolatore della anime che languiscono nel Purgatorio,
San Michele, che accogli le anime degli eletti dopo la morte,
San Michele, nostro principe,
San Michele, nostro difensore,

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, 
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
esaudiscici, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.

Prega per noi, san Michele arcangelo,
affinché siano resi degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, santificaci con la benedizione perpetua, e concedici, per intercessione di San Michele, quella sapienza che ci insegni a accumulare il nostro tesoro nei cieli, e a scegliere i beni eterni anziché quelli temporali, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli Arcangeli, per Dionigi l'Areopagita, sono altissime gerarchie angeliche con specifici compiti, tra i quali: servire Dio, contemplare il suo volto, cantarne incessantemente le lodi, lottare contro Satana sino alla sua sconfitta finale e aiutare l'uomo portandogli i messaggi di Dio e sconfiggere le suggestioni del male, per ricondurlo dopo la morte terrena a Dio.
SAN MICHELE

Un tempo, al termine di ogni messa, il sacerdote pregava così: «San Michele arcangelo, difendici nella battaglia; sii il nostro aiuto contro la malvagità e l'insidia del diavolo. Comandi sopra di lui il Signore, e tu, principe delle milizie celesti, sprofonda nell'inferno, con la tua divina potenza, Satana e tutti gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per la perdizione delle anime». Quella preghiera, collocata in un momento strategico della liturgia, quando cioè il fedele sta per passare dalla solennità del rito alla sua concreta traduzione nel trambusto della vita quotidiana, testimoniava l'antichissima tradizione del culto dell'arcangelo san Michele, viva tra i cristiani, ma ancor prima nel popolo ebraico, che lo aveva eletto a proprio protettore. Una devozione diffusa e antica, che ha almeno tre centri di riferimento importanti e suggestivi, come la chiesa di San Michele del Gargano, in Puglia, il famosissimo santuario del Mont Saint Michel, in Francia, e la Sacra di San Michele, in Piemonte, all'imboccatura della Vai di Susa.

Michele è il protettore dei protettori, l'arcangelo guerriero, principe delle milizie celesti, avversario di Satana e degli angeli che si erano ribellati a Dio, e che lui aveva vinto al grido di guerra: «Chi è come Dio?», che è anche il significato del suo nome in lingua ebraica. Ed è così, nell'atto di trafiggere il demonio sconfitto, che viene spesso raffigurato nelle immagini più belle.

La Genesi (il primo libro della Bibbia) non fa il nome dell'angelo posto da Dio a custodire il paradiso terrestre, dopo la cacciata di Adamo ed Eva, rei di aver mangiato la fatidica mela proibita. Qualcuno ha voluto vedere, nell'arcigno custode che brandisce una spada fiammeggiante, l'arcangelo Michele, impegnato in un ennesimo episodio di quell'interminabile lotta contro le forze del male, che avrà il suo epilogo, come ha previsto l'evangelista Giovanni, nei giorni dell'apocalisse, quando Michele e i suoi angeli faranno precipitare definitivamente negli abissi il gran drago rosso con sette teste e dieci corna, cioè il diavolo o Satana, segnando così la sconfitta senza appello del male. Si narra che una linea retta immaginaria unisca sette santuari dedicati a San Michele e rappresenti il solco che lasciò la spada del Santo quando inflisse il famoso colpo al Diavolo per rimandarlo all’inferno. Inoltre la Linea Sacra è in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del Solstizio di Estate. I sette santuari della Linea di San Michele sono: Skellig Michael (Irlanda), St Michael’s Mount (Gran Bretagna), Mont Saint Michel (Francia), la Sacra di San Michele (Piemonte, Italia), Santuario di San Michele a Monte San'Angelo (Puglia, Italia) Monastero di San Michele (Grecia), Monastero di Monte Carmelo (Israele).

Nella nostra vita san Michele è l'angelo che ci è vicino nelle piccole e grandi battaglie quotidiane contro le suggestioni del male, contro quelle forze che vogliono farci scivolare nel vortice della perversione e del peccato e che, alla fine della vita, ci guiderà (anche questo è un compito che la tradizione gli attribuisce) nel momento del trapasso per essere poi al nostro fianco, avvocato, nel giorno del giudizio definitivo. Grazie alla sua tenacia nel combattere il maligno, Michele è considerato il protettore dal male.

Anonimo ha detto...

Carlo Di Pietro:
I modernisti, che fondamentalmente non credono nel soprannaturale (cf. Pascendi, S Pio X), soppressero le singole feste degli Arcangeli per accorparle tutte insieme il 29 di settembre. Ci togliamo il pensiero in un giorno solo, dissero, per far contenti i bigotti. Andò peggio alle feste di tanti Martiri scomparse dal "calendario liturgico" modernista (quindi non cattolico); Martiri rei di essere poco propedeutici all'apostasia dell'ecumenismo. Colpevole fu Montini detto Paolo VI, promulgatore della pretesa riforma.

Anonimo ha detto...

Pio da Pietralcina ti amo,
mi dispiace che non ti ho potuto conoscere e venire a chiedere consigli e a farmi dare uno scapellotto

prega per noi!!!

Catholicus ha detto...

Caro Di Pietro, lei ha centrato il problema del tradimento dei prelati ( Montini in primis), la promozione del diabolico ecumenismo suicida, la dissacrazione della liturgia, la da natio memoriale dei martiri e degli Arcangeli, la guerra a tutti i presidi esorcistici antisatanici ( il latino in primis, più le preci leonine, l' incipit del Vangelo di S. Giovanni a fine messa, la riforma liturgica, l' abbandono dell' altare, della talare, dell' Alter Christus celebrante, sostituito da una specie di presentatore alla Pippo Baudo o da un presidente di assemblee condominiali, ecc. Un falso clero, una falsa "chiesa", una falsa liturgia, una falsa immagine di Cristo, di Maria SS.ma, dei santi. Dal Cristo centrismo all' antropocentrismo, fino all' attuale sciamanesimo tribale, satanico

Anonimo ha detto...

So che probabilmente non è il posto adatto per fare questa domanda, ma potreste consigliarmi dei testi che spiegano l'autentica dottrina cristiana? Sono nata sotto il pontificato di Giovanni Paolo II e al catechismo mi è stato insegnato ben poco. In cosa differisce la dottrina antica da quella attuale?

Anonimo ha detto...

'Catechismo Della Dottrina Cristiana
Pubblicato nel 1912 per ordine del Sommo Pontefice S. Pio X

Questo Catechismo è essenziale, ogni parola è piena di significato che pian piano si rivela e viene assimilato. Sono 180 paginette. Lo tenga sul comodino e sulla scrivania, lo consulti abitualmente e/o secondo necessità. Mi spiace di aver visto solo ora la sua richiesta di cinque mesi fa, spero che ripassi da qui e possa leggere questa indicazione che è apripista e salvagente tra chiacchiere e verbosità vane.