Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 31 marzo 2019

L'intervento di Giorgia Meloni al Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona

L’appassionato intervento di Giorgia Meloni (30 marzo) al World Congress of Families di Verona.

Nonostante tutto quanta bella gente a Verona!

L'odio profondo, infero, demoniaco, scatenato dalla sinistra, dai liberal, dai laicisti, dagli omosessualisti, delle femministe, dagli antifascisti contro l'evento di Verona (pur promosso, non dimentichiamolo, da cattolici molto moderati, spesso non apprezzati dalle componenti più "decise" dei movimenti pro-vita), con il corollario di minacce, insulti, manifestazioni aggressive, richieste di censura, alla fine si è ritorto contro di loro.
Sono certo che, senza queste infami aggressioni, il Congresso si sarebbe svolto nella sostanziale indifferenza dei media, come avviene, ad esempio, con le marce annuali pro-vita, anche se mobilitano decine e decine di migliaia di persone. Invece, tutto ciò ha obbligato i media ad "accendere i riflettori" sull'evento. Certo, l'informazione è stata quasi sempre parziale, ostile, spesso caricaturale, talvolta offensiva.
E' stato dedicato molto più spazio ai denigratori del Congresso che non ai suoi relatori. Tutto il miserabile armamentario luogocomunista è stato tirato fuori dalla naftalina (l' "oscuro" Medioevo, i diritti civili, la libertà delle donne, la difesa della sodomia e dei loro "matrimoni", il "buon aborto" - quello della Bonino, con la pompa da biciclette? - e via delirando). Tuttavia si è comunicato al mondo che esistono milioni di persone che credono nei valori della vita, della famiglia, della differenza di ruolo dei sessi (che sono solo due, il resto è vizio, perversione o malattia da curare), della capacità di "guardare in alto". La manifestazione contro il Congresso svoltasi sabato è stata una sorta di grottesco, carnascialesco "gay pride" con travestiti, osceni costumi sadomaso, insulti carichi di odio e di minacce di morte, femminismo rabbioso, con la presenza della CGIL, a dimostrazione del suo inarrestabile e ben meritato declino, brave borghesi progressiste, che ha raggiunto qualche migliaio di partecipanti solo grazie a centinaia di pullman mobilitati da tutta Italia. La manifestazione dei "buoni", delle famiglie, quella di oggi, sicuramente non avrà lo stesso rilievo da parte delle televisioni. Pazienza. Purtuttavia è chiaro che la dittatura malvagia del politically correct, la potenza delle ideologie demoniache, la violenza dei pervertiti contro-natura non è detto che prevalgano sempre.  Silente

Chi mancava a Verona.

Scrive un lettore. Saresti dovuto essere a Verona, al fianco di quei laici che coraggiosamente si battono per la difesa della vita e della famiglia. Li hai vilmente liquidati per correre ad abbracciare i tuoi amici maomettani, persecutori di cristiani. Faccio fatica a provare sentimenti di devozione per te. Faccio fatica a pregare per te; mi limito a chiedere la tua conversione. Quando prego per le intenzioni del Sommo Pontefice, non penso a quanto tu desideri per la Chiesa, perché ho capito che non desideri nulla di buono per la Sposa di Cristo. Cerco di ignorare tutto ciò che dici e tutto ciò che fai perché è estremamente deleterio per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Scrivo queste righe con grande sofferenza, ma sento il bisogno di farlo. Tanti sacerdoti non osano: chi per falsa umiltà, chi per viltà, chi per mancanza di fede e speranza soprannaturale. 
ESTOTE ERGO PRUDENTES SICUT SERPENTES ET SIMPLICES SICUT COLUMBAE

Mons. Descourtieux tornerà ad occuparsi dell'Ecclesia Dei

Apprendiamo da Le Salon beige una novità a proposito della Commissione Ecclesia Dei recentemente abolita e trasformata in una sezione della Congregazione per la Dottrina della Fede al fine di continuare "l'opera di vigilanza, promozione e supervisione". 
Papa Francesco oggi ha nominato  funzionario di questo dicastero l'arcivescovo Patrick Descourtieux che è stato a lungo collaboratore della Pontificia Commissione Ecclesia Dei (vi era stato assegnato nel 2010) e dunque la conosce bene.
Descourtieux, ordinato nel 1986, è stato a Roma presso la Segreteria di Stato dal 1989 per 10 anni. Poi è tornato a Parigi. Eccellente organista, ha suonato a San Luigi dei Francesi per 5 anni. Già rettore di Trinità dei Monti, ha insegnato all'Augustinianum
Specialista in patrologia, ha insegnato presso la Facoltà di Notre-Dame. Ciò che ci fa ben sperare è che ha una buona conoscenza della liturgia tradizionale ed è venuto incontro a chi ama questa liturgia:
- a Roma ha aperto la Chiesa di Trinità dei Monti ai fedeli romani che volevano celebrare il Triduo pasquale secondo il Rito Antico; 
- a Parigi, era uno dei delegati diocesani per la celebrazione in Rito Antico a seconda delle necessità.

sabato 30 marzo 2019

Un Arcivescovo ultraliberale per Whashinton D.C.

Apprendiamo da Rorate Caeli

Secondo Catholic news agency il prossimo arcivescovo di Washington, DC, non sarà né il cardinale Cupich, nè il cardinale Tobin né il vescovo McElroy, ma Wilton Gregory. 
Allievo del cardinale Joseph Bernardin, Gregory non è liberale soltanto su alcuni punti; piuttosto, è liberale su tutto.
Se fosse vero, sarebbe un disastro per gli Stati Uniti. Papa Francesco sarebbe riuscito a selezionare un arcivescovo per la capitale politica del mondo perfino più a sinistra del cardinale Donald Wuerl (che andrebbe a sostituire.

venerdì 29 marzo 2019

Venerdì 29 marzo. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dal trattato «Sull'Orazione»
di Tertulliano, sacerdote
​(Cap. 28-29; COL 1,273-274) ​

La crisi dell’Europa secondo il cardinal Robert Sarah - Giovanni Marcotullio

Da qualche giorno è disponibile nelle librerie francesi il nuovo libro del cardinale guineano, il terzo scritto in conversazione col giornalista d’Oltralpe Nicolas Diat. L’opera è vasta e composita, e poiché la sua traduzione italiana vedrà la luce solo alla fine dell’estate vogliamo stuzzicarvi l’appetito con qualche pagina saliente su alcuni temi che ci coinvolgono quotidianamente.
Le 440 pagine del nuovo libro del cardinal Sarah sono dense, piene di analisi precise e di spunti luminosi. L’editore italiano Cantagalli ci informa che la traduzione dovrebbe essere pubblicata per settembre. Non pochi amici, tuttavia, mi hanno manifestato il desiderio di leggere qualche pagina in anteprima, così ne ho scelte alcune da tradurre per voi.

Per contestualizzarle, ricordo che il libro ha la forma di una conversazione: è qualcosa di più di un’intervista, perché non di rado le “domande” di Nicolas Diat sono a loro volta dei ragionamenti e degli spunti per il suo eminente interlocutore. Il libro è dedicato al Papa Emerito e al Santo Padre, qualificati rispettivamente come “incomparabile artigiano della ricostruzione della Chiesa” e come “figlio fedele e devoto di sant’Ignazio”; esso è dedicato pure «ai preti del mondo intero, in rendimento di grazie nell’occasione del mio giubileo d’oro sacerdotale». L’opera è suddivisa in quattro parti, che si succedono dopo una iniziale meditazione sulla natura della Chiesa e su quella del tradimento al suo interno (“Ahi, Giuda Iscariota…”):

Cardinali che violano i loro voti: una storia da quattro soldi?

Tutti gli intrighi e le curiosità che hanno portato all'elezione di Bergoglio svelati in un libro edito dal vaticanista O'Connel. Ciò che intriga del libro sono i particolari di un evento che, ad onor del vero, dovrebbe essere coperto da un assoluto segreto. Lo troviamo espresso nell'articolo dello scrittore e giornalista Phil Lawler che pubblichiamo di seguito, nella nostra traduzione da Catholic Culture. 
Ne dà notizia anche La Stampa, che lo annuncia così: Conclave 2013, le divisioni su Scola e la “sorpresa Bergoglio” - Gerard O’Connell, vaticanista di America, la rivista newyorkese dei Gesuiti, autore di una straordinaria opera di 270 pagine, «The Election of Pope Francis: An Inside Account of the Conclave That Changed History» (Orbis Books, 2019), in uscita il 12 aprile. [...]


La rivista America pubblica un articolo sul conclave del 2013.  Il racconto – tratto dal libro di prossima pubblicazione L’elezione di Papa Francesco, di Gerard O’Connell include un ragguaglio preciso del voto al primo scrutinio dei cardinali.

Avete qualche dubbio che il resoconto di O’Connell sia accurato? Io no. Un conclave dovrebbe essere riservato, e ogni cardinale giura di mantenere il procedimento segreto. Eppure, entro poche settimane dopo ogni conclave, i giornalisti hanno almeno un’idea approssimativa di come sono stati espressi i voti. La versione di O’Connell è rimarchevole solo per i dettagli.

Come è possibile? Durante un conclave le uniche persone presenti – i cardinali e pochissimi altri funzionari – hanno fatto giuramento di mantenere il segreto. Il loro giuramento, stabilito da papa Benedetto XVI nel 2012, è chiaro e solenne:

giovedì 28 marzo 2019

A Milano l'imam che spiegava quando picchiare le donne

Questa è la sinistra, bellezza... Di seguito troverete un altro articolo con ulteriori osservazioni e in chiusura una notizia: sulla tv marocchina, un tutorial insegna come truccarsi per coprire le botte dopo le violenze. In altre parole come inserire la mostruosità nel quotidiano, che purtroppo rischia di diventare anche il nostro se persino le femministe continuano a tacere e non si pongono argini non solo legali ma anche culturali, ma prima di tutto spirituali, all'islamizzazione.

Presentato come "esperto in mediazione familiare". L'analista: "Insegnava in tv come far obbedire le mogli"
Mentre tutta la sinistra si schiera compatta contro il Congresso della Famiglie di Verona, la star dell’«evento più atteso dell’anno» è l’imam che – bastoni in mano – insegnava come si educano davvero le mogli. Accade a Milano, l’«avamposto di civiltà» come dice il sindaco Beppe Sala, un arretrato travestito da progressista.
«Fiera della speranza», si chiama. Gli organizzatori, di «Islamic Relief», ne parlano da settimane e ovviamente era stata annunciata da tempo anche la presenza di «ospiti internazionali», sapientemente tenuti un po’ nascosti per creare suspence. Chi siano i grandi ospiti di Milano lo spiega uno dei massimi esperti di radicalismo islamico, Lorenzo Vidino, direttore del programma di ricerca sull’estremismo della George Washington University, che  interpellato dal Giornale spiega:

La Chiesa 'accecata dal mistero d'iniquità'. Lo dice il cardinale Sarah nel suo nuovo libro

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews un altro servizio su  pastore che non tace di fronte ai tempi bui e esorta i fedeli attraverso la sua catechesi itinerante ed i suoi scritti. Un discorso tuttavia generico e indiretto nei confronti dei principali artefici delle distorsioni, pur rivolgendosi anche ai "cardinali confusi"; ma comunque chiaro e forte nei contenuti.

Nel suo ultimo libro, Le soir approche et déjà le soir baisse (“Si fa sera, e il giorno già volge al declino”, una citazione dall’episodio dei pellegrini di Emmaus nel Vangelo di San Luca) [qui], il cardinale Robert Sarah ha deciso di “parlare” per i ” cattolici disorientati” che soffrono per la profonda crisi che la Chiesa sta attraversando.

Nel paragrafo di apertura il Card. Sarah scrive: “Non posso più tacere. Non posso più tacere”. Ha preso piena coscienza della “notte oscura” della Chiesa “avvolta e accecata dal mistero dell’iniquità”.
Il 20 marzo scorso, alcuni giorni prima dell’uscita del libro in Francia, è stata pubblicata online (qui) l'introduzione, con anticipazioni di un testo davvero avvincente che affronta a viso aperto i problemi di oggi: abusi sessuali, ma anche relativismo dottrinale, attivismo sociale e mancanza di preghiera, false accuse di omosessualità generalizzata e ipocrisia, e i dubbi dei fedeli che vedono i nemici della Chiesa proprio al suo interno.

mercoledì 27 marzo 2019

Clamoroso! Il Papa chiede ai centri di formazione e alle università di diffondere la sua tesi che "la diversità delle religioni" è "voluta da Dio"

Custos, quid de nocte?
Noi denunciamo e questi vanno avanti come schiacciasassi! L'iniziativa era già prevista nel documento. Ma ora sta prendendo il via nel concreto e nelle diocesi parte il bombardamento a tappeto delle agenzie formative che diffonde l'errore nelle nostre nuove generazioni a fronte peraltro di un islam certamente tetragono! E non notate anche l'assurdità di aver posto sullo stesso piano due firmatari come "la Chiesa cattolica" e "Al-Azhar"? Qui i precedenti sulla vexata questio:
Guardate cosa ci tocca leggere di seguito! E inoltre dal testo della Lettera del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso riportato in calce noterete che si tratta di un bombardamento a tappeto di tutti i contesti nazionali e internazionali. Ditemi voi se è tollerabile!
A tutti i sacerdoti, catechisti, insegnanti di religione cattolica e di altre materie in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e formazione delle DIOCESI DI TIVOLI E DI PALESTRINA
Carissimi, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, su richiesta del Santo Padre, ha chiesto di contribuire alla massima diffusione del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato ad Abu Dhabi lo scorso 4 febbraio dallo stesso Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, in modo che «divenga oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi».
Nell’allegare a questa mia il testo del Documento, chiedo a tutti di farlo conoscere e diffonderne i contenuti con una raccomandazione speciale agli insegnanti di religione cattolica e ai cristiani cattolici che hanno a cuore il compito di educare le nuove generazioni.Grato per l’attenzione che vorrete dare, colgo l’occasione per porgere i migliori saluti.
Mauro Parmeggiani Vescovo - fonte
Ne abbiamo conferma su quanto pubblicato da LifesiteNews che sintetizzo nella nostra traduzione, da cui acquisiamo anche il testo del Pontificio Consiglio non reperibile in rete, che potete leggere di seguito...

Baci negati e baci accettati...

L'uomo ha sempre espresso l'interiore tramite l'esteriore. Così anche il bacio dell'anello (e non della mano) rifiutato dal papa a Loreto, esprime il segno sponsale del vescovo per la Chiesa e la comunione dei fedeli nei confronti del Papa. Non è deferenza alla persona, ma adesione alla Chiesa. E, per disposizione dell'ex Sant'Uffizio, il bacio ottiene al fedele anche l'indulgenza parziale (Luisella Scrosati). Quanto al Papa, come Vicario di Cristo rappresenta Cristo in terra. Dunque il bacio dell'anello significa anche riconoscere e rispettare il mandato petrino....
Baci negati
A vedere il filmato in cui Papa Francesco tira via la mano con grande abilità affinché nessuno baci l’anello viene da pensare una sola cosa: che fatica deve aver fatto a ripetere quel gesto senza mai sbagliare per decine e decine di volte. La rapida mossa di Bergoglio ricorda un po' il gioco dello schiaffo sulle mani ed è sorprendente che vinca sempre lui. Il fuori programma si è consumato a Loreto dove Papa Francesco si era recato in visita per il giorno della Solennità dell’Annunciazione.
Prima di firmare l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale in forma di Lettera ai Giovani, fedeli e autorità si sono messi in fila per salutarlo, ma nel filmato di Tgcom24 si vede chiaramente come il Papa sfili la mano destra nel momento in cui lo sventurato di turno, seguendo la tradizione, si mette in ginocchio per baciare l’Anello del Pescatore.
L'Anello è il simbolo che ogni successore di Pietro indossa durante il suo Pontificato: in genere è d’oro massiccio, ma in seguito alle dimissioni di Papa Benedetto XVI, l’anello non è stato fuso bensì annullato. E come è noto Papa Francesco, per la prima volta nella storia della Chiesa, ha chiesto e ottenuto un anello in argento dorato volendo simboleggiare un ritorno a una Chiesa "povera e semplice”.
Dunque, il gesto di Loreto potrebbe essere un’altra manifestazione del suo modo di interpretare il mandato di Dio. (video Instagram trash_italiano - Fonte)

Baci accettati
Con gli artisti del Circo “Medrano” e “Rony Roller Circus”.
I circensi? Oh, quelli sono la "bellezza di Dio" per lui, scrive un lettore...

martedì 26 marzo 2019

Mons. Schneider approfondisce i temi del suo testo sulla questione di un papa eretico.

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews l'intervista rilasciata da Mons. Athanasius Schneider con la quale vengono approfonditi alcuni temi di cui al precedente documento: Sulla questione di un papa eretico [qui] fatto oggetto di alcune nostre osservazioni [qui]  e di una intervista rilasciata dal Prof. De Mattei [qui]

I limiti dell'autorità papale e la sorte di un papa eretico
Intervista esclusiva col Vescovo Schneider di Diane Montagna

Il vescovo Athanasius Schneider ha recentemente pubblicato un documento in cui prende in esame e confuta l'idea – avanzata dalle ipotesi di alcuni teologi – che la Chiesa possa deporre un papa eretico. Nel suo saggio [qui] il vescovo ausiliare di Astana sostiene che – ben lungi dal rappresentare un ultramontanismo esagerato – l'accettazione dell'idea che un papa possa essere eretico ma che allo stesso tempo non possa essere deposto costituisce una comprensione ragionevole ed equilibrata dell'autorità papale.
In un'intervista esclusiva rilasciata a Life Site, il Vescovo Schneider approfondisce alcune questioni che sorgono in risposta al suo saggio: l'autorità dei teologi con cui dissente, la portata del dibattito relativo a questa questione e gli abusi provocati a partire dall'inizio del secolo scorso da una valutazione sproporzionata dell'autorità papale.
Riportiamo di seguito l'intervista.
* * *
Eccellenza, potrebbe gentilmente sintetizzare il nucleo della posizione da Lei sostenuta  nel Suo saggio sulla questione di un papa eretico?

'Dio ti amo!', il grido di Guglielmo mentre scappava dall'autobus in fiamme

“Ti amo! Dio ti amo!”. Sono queste le parole che Guglielmo, uno dei ragazzini della scuola media Vailati che era sul bus dirottato verso l’aeroporto di Linate, ha gridato mentre scappava dal mezzo in fiamme. Inizialmente si pensava che quel “ti amo” fosse una dichiarazione d’amore, come qualche suo compagno ha fatto, invece si è trattato di un ringraziamento a Dio, come ha raccontato lo stesso Guglielmo al programma ‘Le Iene’: “Era rivolta al Signore, sul pullman eravamo tutti disperati e anch’io ho voluto fare la mia preghiera. Quando siamo riusciti a salvarci mi è sembrato che si fosse avverata quindi ho voluto ringraziare Dio e ho urlato ‘Dio ti amo’”. - Fonte 

Luciano Motz. La Dottrina sociale non piace a Udine

Luciano Motz prende carta e penna e scrive al Piccolo di Trieste: La Dottrina sociale non piace a Udine

L’articolo del 24 marzo scorso sulla contrarietà dell’arcivescovo di Udine allo svolgimento in quella città [qui] della Scuola di Dottrina sociale della Chiesa organizzato [qui] dall’Osservatorio internazionale card. Van Thuân, presieduto dall’arcivescovo di Trieste, è molto equilibrato ma per comprendere fino in fondo la portata della questione è necessario un approfondimento.
Non tutti hanno ben presente che cosa sia la Dottrina sociale della Chiesa (Dsc). Essa non è un documento politico, non ha nulla a che vedere con le definizioni di destra o sinistra, non è qualcosa di estraneo al Magistero petrino, ma è per definizione “l’annuncio di Cristo nelle realtà temporali” ed è rivolta ad ogni persona che cerca il “bene comune”, nell’accezione autentica di tale definizione.
Più specificamente, la DSC è formata dai vari e successivi interventi sui temi sociali del magistero della Chiesa, a partire dall’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII (1891).

Arciv. Chaput agli studenti universitari: seguire la volontà di Dio è la risposta ai nostri tempi bui

Discorso blando ed essenziale, che tuttavia ha il pregio di riconoscere la crisi di tempi bui. Peccato che faccia menzione sì di una generica oscurità, ma si sia soffermato sugli abusi sessuali - che peraltro in America sono al momento il punctum dolens e indubbiamente derivano da una drammatica carenza di fede. Ma ci sono molte distorsioni dottrinali che stanno minacciando la cattolicità  c ci lasciano disorientati perché la soluzione sul piano umano è difficile e controversa e oltretutto il male è troppo radicato e generalizzato mentre, per annunciare il vangelo, secondo il giusto invito dell'Arcivescovo, occorre aver ricevuto del "buon cibo solido" (1 Cor, 3,2). Ma il Signore non ci abbandona e provvederà...

Da Catholic News Agency (nostra traduzione) apprendiamo  che l’arcivescovo di Philadelphia, mons. Charles J. Chaput - in un incontro con gli studenti sulle vocazioni e sulle scelte di vita - cita Il Signore degli Anelli, una trilogia nel genere fantasy dello scrittore cattolico J.R.R. Tolkien.
Mons. Chaput ricorda una scena centrale nella quale il tentativo di distruggere un anello malvagio e onnipotente sembra essere assolutamente senza speranza. Fin da quando ha messo piede fuori dalla Contea, la casa idilliaca e sicura che ha lasciato per questa ricerca, le tenebre e il pericolo hanno circondato e perseguitato Frodo, il piccolo hobbit al quale è stata affidata la missione di distruggere l’anello.
In un momento di disperazione Frodo si rivolge al suo più fedele amico, Samwise Gamgee, un hobbit che si è rifiutato di abbandonarlo, e gli chiede se valga la pena di continuare una missione apparentemente impossibile. E questi gli risponde:
“Sì. Perché c’è del bene nel mondo, signor Frodo, e vale la pena lottare per esso”.

lunedì 25 marzo 2019

Basilica romana sfida Amoris Laetitia

cliccare sull'immagine per ingrandire
Leggiamo su Gloria.tv: nella basilica di Santa Maria in Aracoeli, in pieno centro a Roma, è stata esposta una targa che limita la possibilità di ricevere la Santa Comunione.
La basilica è gestita da frati francescani. La targa è scritta in italiano e in altre tre lingue, tradotte malamente.
Sulla targa si legge: "Durante la Santa Messa, potrà fare la Comunione Eucaristica solo chi è battezzato e in stato di grazia". 

Non c'è alcuna prova storica che siano state ordinate diaconesse nell'epoca patristica. Ma non è detto che finisca qui...

Apprendiamo da LifeSiteNews che Maike Hickson ha ottenuto informazioni interessanti e rivelatrici sull’esito dei lavori della commissione costituita da Begoglio per studiare il problema del diaconato femminile da un punto di vista storico. La commissione ha concluso i suoi lavori l’anno scorso, e nell’estate del 2018 ha consegnato al Pontefice la sua relazione. Di cui però non si è saputo più nulla. Ora il professor Peter Hünermann - rinomato teologo tedesco - ha rivelato a LifeSiteNews che, secondo i membri della commissione dottrinale dei vescovi tedeschi con cui ha parlato, il rapporto della commissione vaticana sul diaconato femminile ha concluso che "non esiste alcuna prova storica che nell'epoca patristica le donne fossero ordinate diacono".

domenica 24 marzo 2019

24 marzo 2019. San Gabriele Arcangelo

Le feste degli Angeli.

Sino a questo momento non abbiamo ancora riscontrato una festa in onore dei santi Angeli, sebbene già tra i fulgori della notte del santo Natale avessimo unito le nostre voci ai concenti che gli Spiriti celesti intonarono sulla culla dell'Emmanuele. Un tal ricordo contribuisce a riempire di soave letizia i nostri cuori rattristati dalla penitenza e dall'avvicinarsi del doloroso anniversario della morte del Redentore.
Facciamo oggi una breve tregua ai severi pensieri della Quaresima per festeggiare l'Arcangelo Gabriele. Domani lo vedremo spiegare il volo sulla terra e fermarsi, celeste messaggero della Santissima Trinità presso la più pura delle Vergini. Dunque a ragione i figli della Chiesa ricorrono a lui per poter degnamente celebrare il mistero che annunciò quaggiù.

Dignità di san Gabriele.
Gabriele appartiene alle più eccelse gerarchie degli angelici Spiriti; come disse di sé a Zaccaria (Lc 1,19), è uno di quelli che stanno al cospetto di Dio. A lui sono riservate le missioni concernenti la salute del genere umano attraverso l'Incarnazione del Verbo, perché il nome Gabriele significa Forza di Dio, ed è in questo mistero, apparentemente umile, che si manifesta principalmente questa divina potenza.

Verginità spirituale - Don Elia

Più la vita di silenzio è densa, più l’anima è sola con Dio; e più l’anima è vergine, più si ritira dall’agitazione del mondo (Robert Sarah, Dio o niente, Siena 2015, 274).

La peggiore malattia spirituale, peculiare al nostro tempo, è una fondamentale disposizione di spirito che attacca proprio la fede. Sullo scorcio del Medioevo, prima che le idee nominalistiche e umanistiche impregnassero la cultura, il realismo del pensiero cristiano rendeva il soprannaturale un elemento familiare e quasi normale della vita; una fede semplice e diretta faceva sì che i miracoli fossero frequenti e comunicava perciò, anche in tempi calamitosi, una sicura fiducia nella vigile e onnipotente presenza di Dio. Fu per la crisi della scolastica (che trasformò la teologia in una selva di sottigliezze mentali riservate a pochi), poi per la diffusione della gnosi rinascimentale e per lo sconquasso dottrinale della rivoluzione protestante che dilagarono la credulità fideistica e l’insana attrattiva per la magia, fino allora contenute in margini abbastanza ristretti. L’autorità ecclesiastica, in ogni caso, vigilava sui fenomeni eccezionali onde accertarne l’origine.

sabato 23 marzo 2019

Vado a messa dai frati per scappare dalle sciocchezze del cardinale Bassetti

Cominciano ad accorgersene anche coloro che non sono propriamente tradizionalisti. 

Il capo della Cei finge di cercare una sintesi impossibile tra Sodoma e Gerusalemme, tra aborto e parto. Il suo messaggio è anti-evangelico.
Non vado a votare e dunque l’avversione del presidente del Consiglio nei confronti del Congresso mondiale delle famiglie (Verona, 29-31 marzo) mi tocca relativamente. Vado a pregare e dunque l’analoga avversione manifestata dai cardinali Bassetti e Parolin mi tocca di più. Il capo della Cei, ossia dei preti di cui seguo la messa quando nei dintorni non ci sono messe di frati, ha rilasciato al Giornale un’intervista potentemente anti-evangelica, anti-biblica, anti-cristica. Bassetti: “La famiglia non dev’essere terreno di scontro”. Ma Gesù ha detto: “Sono venuto a portare non pace, ma spada”. Bassetti: “Avremmo preferito uno stile diverso, con meno polemiche”. Ma San Giovanni ha scritto: “Poiché sei tiepido sto per vomitarti dalla mia bocca”. Bassetti: “Ci si divide accecati dalle ideologie. Questo è il tempo della sintesi”. Ma Isaia ha ammonito: “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene”. Mentre il cardinale finge di cercare l’impossibile sintesi fra Sodoma e Gerusalemme, fra Gaystapo e libertà d’espressione, fra aborto e parto, fra crollo demografico e fecondità, che io trovi la forza, ogni domenica, di alzarmi un po’ prima e fare un po’ più di strada per andare sempre a messa dai frati. (Camillo Langone - Fonte)

Intervista del Prof. Roberto De Mattei a Rorate Caeli in ordine all'analisi di Mons. Athanasius Schneider sulla questione di un Papa eretico

Pubblichiamo l'intervista rilasciata dal Prof. Roberto De Mattei a Rorate Caeli in ordine all'analisi di Mons. Athanasius Schneider sulla questione di un Papa eretico [qui]. Il dibattito è aperto (ricordo le osservazioni preliminari del Prof. Pasqualucci qui )  e certamente si allargherà. Restiamo vigili anche intensificando la preghiera che nutra il nostro impegno.

Prof. de Mattei ci vuole dare la sua opinione sullo studio che S.E. mons. Athanasius Schneider ha dedicato al "Papa eretico"?
Lo giudico un documento importante. Innanzitutto tra i vescovi contemporanei mons. Schneider è uno dei più stimati per cultura patrologica e pietà personale. In secondo luogo il tema è di altissimo interesse e mons. Schneider ha avuto il coraggio di affrontarlo apertamente, senza ambiguità e compromessi.

Entrando nel merito, quali sono i punti che Lei più condivide?
In primo luogo sono pienamente d'accordo con mons. Schneider quando ammette la possibilità che un Papa possa "diffondere errori dottrinali o eresie", anche se mai ex cathedra. L'ipotesi del papa eretico non è solo sostenuta dalla quasi totalità dei teologi e dei canonisti, ma è anche un fatto storico che è avvenuto ad esempio, con papa Onorio, e che può tragicamente ripetersi. Un altro punto che mons. Schneider chiarisce bene, alla luce dell'insegnamento della Chiesa, è quello dell'atteggiamento che si deve tenere di fronte al Papa eretico: " Nel trattare il tragico caso di un pontefice eretico, tutti i membri della Chiesa, a cominciare dai vescovi, fino ai semplici fedeli, devono usare tutti i mezzi legittimi, come le correzioni private e pubbliche al papa errante, costanti e ardenti preghiere e professioni pubbliche della verità, affinché la Sede Apostolica possa di nuovo professare con chiarezza le verità divine, che il Signore ha affidato a Pietro e a tutti i suoi successori.

venerdì 22 marzo 2019

Sospensione e rinvio della Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli Venezia Giulia

A Udine si è mostrato, in tutta la sua arroganza, il peggior clericalismo delle attuali Gerarchie! La Scuola di Dottrina sociale del Friuli Venezia Giulia, annunciata qui, è stata sospesa perché... il vescovo di Udine non la vuole.

Domani 23 marzo, alle ore 15,30, avrebbe dovuto iniziare la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli Venezia Giulia, organizzata dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân insieme a sei associazioni e centri culturali operanti in Regione. Era stata fatta un’ampia promozione attraverso vari canali mediatici, erano state già raccolte le iscrizioni e preparati tutti gli strumenti tecnici e organizzativi. 
La Regione Friuli Venezia Giulia aveva dato il patrocinio e alla prima lezione il Presidente del Consiglio Regionale, dott. Piero Mauro Zanin, avrebbe portato il suo saluto.
Per l’opposizione del vescovo di Udine, Mons. Andrea Bruno Mazzocato, siamo ora costretti a sospendere l’iniziativa e a rimandarla al prossimo autunno, in un luogo diverso e secondo un calendario che verrà comunicato a suo tempo. Siamo convinti che sarà ancora più partecipata.
Prendiamo questa decisione, nonostante il nostro Osservatorio sia una associazione di diritto civile non canonicamente né pastoralmente dipendente da alcuna diocesi, nonostante la nostra legittima autonomia di fedeli laici battezzati ci autorizzi e ci stimoli ad agire sotto la nostra responsabilità per “ordinare a Dio le cose temporali”, nonostante non condividiamo le motivazioni trasmesseci dal vescovo di Udine per indurci a sospendere la nostra iniziativa. Lo facciamo per evitare contrapposizioni, in spirito di umiltà e servizio alla Chiesa.
Ringraziamo tutti coloro che si sono dati da fare per l’organizzazione e la buona riuscita della Scuola. Un grazie particolarmente sentito al Presidente del Consiglio Regionale dott. Zanin che avrebbe dovuto portare il suo saluto in occasione della prima lezione sabato 23 marzo, con il quale ci scusiamo per l’inconveniente.
Diamo appuntamento alla riedizione della stessa Scuola nel prossimo autunno. - Fonte

Venerdì 22 marzo. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dal «Commento alla prima lettera di San Giovanni»
di Sant'Agostino, vescovo
​(Cap.4) ​

Rome Life Forum 16-17 maggio 2019 - Città dell'uomo versus Città di Dio. Ordine Mondiale Globale versus Cristianità


I prossimi 16-17 maggio si terrà a Roma l'annuale Rome Life Forum su Città dell'uomo versus Città di Dio. Ordine Mondiale Globale versus Cristianità. Il convegno internazionale, che precede la Marcia per la Vita del 18 maggio, si svolgerà presso la Pontificia Accademia S. Tommaso d'Aquino (Angelicum). 
Tra i relatori che interverranno quest’anno ci saranno Raymond Leo Cardinal Burke, Willem Jacobus Cardinal Eijk (Paesi Bassi), Fr Kevin O’Reilly OP (Angelicum, Italia), Dr Alan Fimister (UK/USA), Roberto de Mattei (Fondazione Lepanto, Italia), Steven Mosher (Population Research Institute, USA), Anthony Murphy (Catholic Voice, Irlanda), John-Henry Westen (LifeSiteNews, Canada), Walter Cardinal Brandmüller e altri.
Il Forum si svolgerà in inglese e in italiano con traduzione simultanea.
Per iscriversi

Programma

Qualche osservazione sul documento di mons. Schneider sul papa eretico

Estraggo dalla relativa discussione, riportandolo di seguito, l'intervento di Paolo Pasqualucci con alcune significative osservazioni, (integrate da link di riferimento) sul documento di mons. Schneider sul papa eretico.

Un documento importante, certamente, quello di Mons. Athanasius Schneider che mette a punto bene alcune questioni, anche dal punto di vista pratico. 
Mi lasciano tuttavia perplesso alcuni punti.
  1. Ѐ giusto essere ottimisti, nonostante tutto, sulla possibilità della Chiesa di superare la crisi, basandosi e sulle promesse divine di assistenza alla Chiesa e sul precedente storico del modo in cui è stata superata la crisi monotelita, con il finale arrivo di un Papa che ha messo le cose a posto. Tuttavia: mons. Schneider si sofferma solo su quell'esperienza storica, finita bene. Ma ce ne sono state altre, finite meno bene o che comunque hanno prodotto effetti assai gravi e prolungati nel tempo.
    Mi riferisco alla crisi ariana, che mons. Schneider non mi sembra ricordi nel documento, nonostante l'abbia già chiamata in causa da tempo e ripetutamente [qui - qui - qui - qui - qui - qui e anche nell'Appello alla preghiera qui]. Non ci fu anche lì ad un certo punto la complicità attiva di un papa? Che perlomeno civettò con l'eresia? L'arianesimo portò per decenni la guerra civile nella cristianità. I Germani, tranne poi i Franchi, erano tutti ariani. Genserico, capo dei Vandali, ariano convinto, invase l'Africa del Nord e distrusse tutto quello che potè distruggere della Chiesa rimasta ortodossa. Sant'Agostino morì ad Ippona, assediata dai Vandali. Si legga: Vittore di Vita, Storia della persecuzione vandalica in Africa, Città nuova, 1981.

giovedì 21 marzo 2019

Latino ecclesiastico e gregoriano segnalati dal cardinale Zen


I troppi vescovi che aborrono il Rito Romano Antico, il Latino e il Canto Gregoriano, che ne sono la veste sacra e universale, dovrebbero prendere esempio dal Cardinale Joseph Zen Ze-kiun

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Interceda per l'Europa tutta San Benedetto affinché quel che non possiamo coi nostri meriti, l'otteniamo per il suo patrocinio

Glorioso San Benedetto proteggi le famiglie europee dalle iniquità dei progressisti e dalla dittatura del gender.
Intercéssio nos, quǽsumus, Dómine, beáti Benedícti Abbátis comméndet: ut, quod nostris méritis non valémus, eius patrocínio assequámur.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen

Cardinali Zen e Filoni. Quale senso hanno gli accordi in Cina?

Vedi qui (in calce all'articolo) l'indice degli articoli sulla controversa questione cinese.

Visita del Cardinale Filoni in Macao e Hong Kong

Il Cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha visitato Macao e Hong Kong. Nella cittadina che un tempo fu amministrazione portoghese, Macao, il Cardinale ha ricordato in una intervista al settimanale cattolico “O Clarim” che Macao, Hong Kong e Taiwan sono da vedere come un ponte fra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese. Certo questa è una giusta speranza, sempre potendo augurarsi che questa opera evangelizzatrice possa trovarsi nelle condizioni, oggi non favorevoli, per essere accolta e promossa.

Dichiarazione del Cardinale Zen

mercoledì 20 marzo 2019

Sulla questione di un papa eretico

Pubblichiamo una traduzione italiana, autorizzata dall’autore, di un importante studio di S. E. Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana dedicato all’ipotesi del Papa eretico, nella certezza che esso possa arricchire il dibattito e offrire utili elementi di orientamento

La questione di come comportarsi con un papa eretico, in termini concreti, non è stata ancora trattata, nell’intera tradizione cattolica, in modo tale da avvicinarsi a qualcosa che assomigli a un vero consenso generale. Finora, né un papa né un Concilio ecumenico hanno formulato dichiarazioni dottrinali rilevanti né hanno emanato norme canoniche vincolanti sull’eventualità di come avere a che fare con un papa eretico durante il mandato del suo ufficio.

Non vi è alcun caso storico di perdita del pontificato da parte di un papa, durante il suo mandato, a causa di eresia o presunta eresia. Papa Onorio I (625-638) fu scomunicato postumo da tre Concili ecumenici (il Terzo Concilio di Costantinopoli del 681, il Secondo Concilio di Nicea del 787 e il Quarto Concilio di Costantinopoli dell’870) poiché sosteneva la dottrina eretica di quanti promuovevano il Monotelismo, contribuendo così a diffondere questa eresia. Nella lettera con cui confermò i decreti del Terzo Concilio di Costantinopoli, Papa San Leone II (682-683) lanciò l’anatema su Papa Onorio (“anathematizamus Honorium“), affermando che il suo predecessore “non illuminò questa Chiesa apostolica con la dottrina de la tradizione apostolica, ma cercò di sovvertire l’immacolata fede con un empio tradimento” (Denzinger-Schönmetzer, 563).

Atto terroristico sventato nel milanese. Un carabiniere rompe il vetro di un bus a mani nude e salva decine di ragazzini

Apprendo dal TG1 che questa mattina, su una strada provinciale del Milanese, hanno rischiato di perdere drammaticamente la vita 51 ragazzini delle medie, nel rogo del bus su cui viaggiavano, dato alle fiamme da Osseynou Sy, autista senegalese che avrebbe dovuto riportarli a scuola dopo un'attività sportiva a Crema e che invece ha pensato bene di "dirottare" il mezzo con l'intenzione di compiere un massacro. Queste le sue parole ai ragazzi terrorizzati: "Vado a fare una strage a Linate. Devono fermarsi i morti nel Mediterraneo", mentre cosparge il bus di taniche di benzina. Ora, sul web, ho trovato anche l'immagine a lato.
Ma la prontezza di un ragazzo riesce a chiamare i carabinieri. Arriva prontamente una gazzella da Segrate che nonostante sia stata speronata dal terrorista riesce a bloccare il mezzo. Risolutivo l'intervento di un carabiniere che spacca un vetro, rimanendo ferito ma riuscendo a far scendere i ragazzi mentre le fiamme cominciano a divampare e sventando così una tragica orrenda carneficina.
Sempre da quanto riferito dal Tg, il terrorista aveva precedenti; ma ciò nonostante, oltre a non metterlo in carcere, gli hanno affidato un lavoro e gli hanno addirittura consentito di guidare un bus utilizzato per attività scolastiche.
Non ci sono più parole. Solo indignazione nei confronti del buonismo disfattista ideologico folle della sinistra con la deprecabile connivenza di CEI, Vaticano e Caritas.

“Ecco perché anch’io, monaca, mi sento sradicata”

Riprendiamo da Duc in altum

Cari lettori, mi ha scritto una monaca. Vive in convento da molti anni e ha sentito il bisogno di aprire il suo cuore, confidando tutto lo sconcerto e il dolore che prova per la situazione in cui si trova la Sposa di Cristo.
* * *
Caro fratello, la dichiarazione di Abu Dhabi mi ha lasciato sgomenta. Chi è questo Dio nel nome del quale è stata siglata la dichiarazione emiratina? Non può essere il Dio cattolico, che d’altra parte cattolico non è, come disse Bergoglio a Scalfari. Ha, piuttosto, tutte le sembianze del Dio modernista, prodotto della coscienza (o delle logge), che vive e parla dentro il sentimento religioso di ciascuno, che recluta ovunque i suoi adepti per farne una fratellanza universale; la cui volontà positiva è quella di forgiare una Nuova Religione della Tolleranza (multietnica, pacifista, ecologista e, già che ci siamo, pure vegan) che abbraccia tutte le religioni come altrettante esternazioni di un’intima esperienza religiosa da includere. Nella fede in questa divinità risiede la soluzione a tutti i problemi che attanagliano il mondo. Il Catechismo della Chiesa cattolica (ebbene sì, poiché sono una bigotta démodée mi riferisco ancora al Catechismo) ne parla come di un’insidiosissima impostura religiosa (CCC, 657).

martedì 19 marzo 2019

Verona 31 marzo. Santa Messa in Rito Romano Antico prima della Marcia per la Famiglia

Mentre prosegue il nostro cammino quaresimale, del quale costituirà un momento importante il ritiro in preparazione della S. Pasqua che sarà guidato dai monaci di Norcia il 6 e 7 aprile prossimi (troverete qui tutte le necessarie informazioni), si avvicinano altri significativi appuntamenti che arricchiranno spiritualmente la primavera del Populus Summorum Pontificum.
Il CNSP sarà presente alla
Marcia per la Famiglia che si terrà domenica 31 marzo a Verona, promuovendo la celebrazione di una S. Messa, che sarà officiata da Mons. Marco Agostini - h. 11, presso la Chiesa di S. Maria Antica, in via Arche Scaligere, 3.

L’iniziativa è in collaborazione con il coetus fidelium San Remigio Vescovo di Verona. 

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Assordanti silenzi sulle stragi di migliaia di cristiani

Ci segnala un lettore: 
Lunedì, 120 cristiani nigeriani, inclusi donne e bambini, sono stati uccisi e circa 140 case sono state date alle fiamme nei villaggi di Inkirimi e Dogonnoma. 
Gli attaccanti, estremisti islamici, si sono divisi in tre gruppi: uno ammazzava, l'altro dava fuoco alle case e il terzo aspettava i fuggitivi nella foresta per ucciderli. 
Avete per caso  sentito o letto messaggi di indignazione o di solidarietà... oppure assistito alla canea di televisioni di regime condannante ed esecrante tale orrore? I morti cristiani sono stati nominati in qualche TG della notte come notizia di 5 secondi. 
Eppure da un punto di vista sociale , culturale, militare e politico è molto più preoccupante che gruppi islamici organizzati e finanziati dai Paesi Wahabiti stuprino uccidano cristiani che un solo cristiano folle che faccia una strage.  
Ma è da ieri che sciacalli e iene nostrane ululano stracciandosi le vesti, belando sul pericolo  Fascismo, sul clima d odio instaurato da Salvini, su Orban, colpevoli anche dell'assalto alle Moschee in Nuova Zelanda e chi per ne ha più ne metta. Non so se sono più stupidi che stolti o cosa. Sicuramente tragicamente ridicoli...

lunedì 18 marzo 2019

Fiumi di odio e menzogne sul Congresso di Verona

Diceva la buonanima di Winston Churchill "se nessuno ti odia non ti sei mai battuto per nessuna causa". Da qui si deduce il secondo assioma: battiti per una causa solo se sei in grado di resistere all’odio, e battiti per una causa importante da cui dipendono la felicità e la vita di migliaia di persone solo se sei in grado di resistere a fiumi di odio. In questo momento fiumi di odio si stanno riversando sul Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona da venerdì 29 a domenica 31 marzo.

Non è vero che vogliamo inchiodare le donne alla maternità. Scusate, ma per curiosità, come sarebbe possibile? Vogliamo che le donne abbiano la possibilità di diventare madri, che possano avere un numero di mesi decente di astensione dal lavoro, almeno dodici, che possano avere un solido aiuto economico. Scusate, ma una giovane donna di venticinque anni disoccupata ha la libertà di abortire, garantita da tutti inclusi i sindacati, ma ha la libertà di diventare madre? Questa libertà non ha valore? Siamo certe che ogni donna possa essere chirurgo o amministratore delegato: vogliamo solo avvertirla che la potenza arcaica e totale della maternità è 1000 volte più grande dell’essere chirurgo o amministratore delegato, vogliamo dirglielo prima che sia troppo tardi.

Triptorelina, qual è la posizione della Pontificia Accademia per la Vita?

Ne abbiamo parlato qui.

Da pochi giorni in Italia tutti noi con le nostre tasse finanziamo una terribile pratica fatta sulla pelle dei bambini, ed è impossibile tacere. Mi riferisco alla questione ormai nota a quasi tutti della triptorelina. 
Se siamo scesi in piazza contro le unioni civili, che riguardavano principalmente persone adulte, e solo di riflesso i bambini (almeno grazie al fatto che la stepchild adoption non è passata), se abbiamo combattuto contro il gender nelle scuole, mille volte di più, se la cosa non verrà fermata, bisognerà scendere in piazza contro la possibilità che a un bambino di 10, 12 anni venga dato un farmaco antitumorale che bombardi i suoi ormoni bloccandone lo sviluppo in attesa che si chiarisca le idee e decida se vuole procedere a un’operazione che modifichi i suoi genitali, e non il suo sesso (noi siamo o maschio o femmina in ogni nostra cellula). Esponendo il ragazzo a un rischio di suicidio venti volte superiore alla media. Questa è la triptorelina, un farmaco che blocca lo sviluppo in vista di un cambio di genitali, in Italia dal 2013, e da pochi giorni dispensabile gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale dopo una decisione dell’Agenzia del farmaco, appoggiata dal Comitato di Bioetica.

Malattie spirituali - Don Elia

Ma come, anche don Elia ad assillarci con questo chiodo fisso? Non bastano le continue rampogne da Oltretevere? Tranquilli: non mi sono convertito al neovangelo. Il fatto è che, se qualcuno abusa di un argomento, questo non è un motivo per non parlarne più; la deformazione della misericordia – esempio a caso – non è una ragione per far sentire il prete davanti al plotone di esecuzione non appena la nomini in un’omelia. Non cediamo alla strategia con cui il nemico tenta di privarci di vitali risorse spirituali rendendocene indigesta anche la sola evocazione. A forza di puntare il dito sugli altri e di lamentarsi della situazione ecclesiale, si rischia di perdere i contatti con la propria interiorità (nella quale ognuno è solo a rendere conto a Dio di se stesso), nonché di soffocare lo spirito di preghiera e di vanificare ogni possibilità di santificarsi. Questo tempo di Quaresima è quanto mai favorevole per una seria e sincera verifica.

domenica 17 marzo 2019

Salvate l'uomo, non solo la terra

Greta e i gretini. Ma credete davvero che una ragazzina paffuta di sedici anni abbia mosso il mondo, l’Onu, i governi, i media in questa “storica” giornata di mobilitazione planetaria per salvare la Terra? Ci voleva lei, coi suoi cartelli e slogan, per scoprire quelle emergenze planetarie? Dai su, non ci vuole molto per capire il marketing politico-mediatico che si è mosso usando l’icona minorenne di Greta, trasformandola in una specie di Bernadette della religione ecologista, con relativo pellegrinaggio alla Lourdes miracolosa di piazza, e il racconto, lo storytelling, ad usum gretini. Il mondo salvato dai ragazzini era un testo poetico di Elsa Morante, uscito – guarda caso – nel ’68; è il titolo più adatto per la manifestazione planetaria che si è svolta ieri in migliaia di piazze di tutto il mondo, da Oriente a Occidente, dal nord Europa al sud Africa.

Il “gaslighting” di papa Francesco. Si tratta di una forma di abuso spirituale

Rispolveriamo un articolo dello scorso anno che non ha perso di attualità. Anzi ora abbiamo diversi ulteriori elementi che confermano analisi e conclusione.

Il “gaslighting” di papa Francesco. Si tratta di una forma di abuso spirituale
Steve Skojec (OnePeterFive, 25-09-2018)

“Il gastlighting”, scrive la dottoressa Stephanie Sarkis su Psychology Today, “è una tattica con cui una persona o un’istituzione, al fine di ottenere più potere, fa in modo che la propria vittima si interroghi sulla realtà. Funziona meglio più di quanto si possa pensare. Chiunque è suscettibile al gaslighting, ed è una tecnica comune fra gli abusatori, i dittatori, i narcisisti e leader che promuovono il culto della propria personalità”.
Per coloro che solo di recente hanno preso coscienza dell’allarmante dissonanza cognitiva del pontificato di papa Francesco, l’articolo della Sarkis – intitolato “11 segnali di pericolo del gaslighting” – offre alcune preziose informazioni su ciò a cui tutti i cattolici sono sottoposti da parte del Vaticano, spesso in modo totalmente inconsapevole.

sabato 16 marzo 2019

Il card. Marx annuncia l'avvio, in Germania, di un "processo sinodale vincolante" sulla morale sessuale, il celibato sacerdotale e la riduzione del potere clericale

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency. Emerge a tutto campo, desolante dato di fatto ormai consolidato, la deriva collegialista introdotta dal Vaticano II, la rottura col Magistero perenne. Ne avevo già parlato man mano che emergevano le derive che ora sono sfociate in una situazione così conclamata, che fa apparire normale lo sfaldamento dell'unità e della cattolicità. Chi volesse approfondire può consultare i testi di seguito indicati:

Credit Daniel Ibanez CNA
Il cardinale Reinhard Marx di Monaco e Frisinga ha annunciato che la Chiesa cattolica di Germania sta avviando un “processo sinodale vincolante” per affrontare le tre questioni chiave derivanti dalla crisi degli abusi clericali: il celibato sacerdotale, l’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale e la riduzione del potere clericale.
Parlando a conclusione della sessione plenaria della Conferenza episcopale tedesca di giovedì scorso, Marx ha detto ai giornalisti che i vescovi hanno deciso all’unanimità che questi tre temi saranno oggetto di un processo di “evoluzione sinodale” che potrebbe portare a un risultato vincolante, ma non ancora determinato. “La Chiesa ha bisogno del progresso sinodale”, ha affermato il presidente della Conferenza episcopale tedesca. “Papa Francesco lo incoraggia”.

venerdì 15 marzo 2019

Venerdì 15 marzo. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dalle «Dimostrazioni» di
Afraate, vescovo
​(Dim. 11 sulla circoncisione, 11-12; PS 1, 498-503) ​

Fedeli figli della Chiesa - Appello ai Cardinali

“Quando l’eresia s’impadronirà della Chiesa, sappiate che non ci sarà prova di vera fede e di cristianità se non con le Sacre Scritture, perché quelli che si volgeranno altrove periranno” (san Giovanni Crisostomo, “Homelia 49, Mattheum”).
Da tempo cerchiamo di lavorare in sintonia con diversi siti e blog cattolici (ne cito uno per tutti: (Cooperatores Veritatis), con i quali condividiamo il testo che segue: la denuncia di un sacerdote che ha voluto raccogliere le voci di un Popolo che non solo non si arrende, ma che vuole incoraggiare i propri Vescovi a non temere
Siamo coscienti di non poterci aspettare nulla dai Sacerdoti coraggiosi i quali, non appena si esponessero, oppure si azzardassero a sostenere la Veritas in pubblico, verrebbero (e vengono) immediatamente messi a tacere, spostati, rimandati a casa… quando va bene, con grave nocumento per il loro infaticabile apostolato. Troppe volte ci sentiamo rinfacciare che dovremmo supinamente rimanere inermi come i Santi, i quali peraltro non tutti e non sempre sono rimasti inermi... Intanto continuiamo a non tacere.
Spesso ribadiamo: "La Chiesa non sarà mai in fase terminale, solo i membri corrotti di essa...".
In quanto "corpo mistico di Cristo" la Chiesa non può entrare in fase "terminale". Giusto. La sua parte soprannaturale non può esser distrutta e sparire. C'è anche la promessa divina del non prevalere dell'inferno nei suoi confronti, riferita alla Chiesa visibile, ossia alla parte della Chiesa naturale o nel mondo, includente la Gerarchia e i fedeli.