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lunedì 12 ottobre 2020

Indice articoli sulla Chiesa in tempo di pandemia

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli asintomatici non contagiono: ora lo ammette anche il Comitato Tecnico-Scientifico del Governo

Nella riunione tenutasi ieri alla presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza, il Comitato Tecnico-Scientifico ha deliberato che gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno liberi di vivere regolarmente e di svolgere le loro attività come tutte le altre persone con la certezza che non sono contagiosi.

E' una delle misure approvate ieri dal Comitato Tecnico-Scientifico che confluiranno in una circolare del Ministero della Salute. Il protocollo definito prevede 10 giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l'esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque “libero”, non contagioso.
Il Comitato Tecnico-Scientifico ha basato questa decisione sulla base di studi internazionali secondo cui dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

La verità è che la carica virale bassa non è la conseguenza della quarantena, bensì la condizione che connota l’asintomatico. Cioè si è asintomatici perché la carica virale è talmente bassa che non si manifestano i sintomi della malattia nei soggetti portatori. Ed è proprio perché l’asintomatico non si ammala, l’asintomatico non contagia. Così come la carica virale bassa non causa la malattia del soggetto portatore, la carica virale bassa non rende il soggetto portatore fonte di contagio.

Cari amici, ora che il Comitato Tecnico-Scientifico del Governo afferma che gli asintomatici non sono contagiosi, il Governo deve porre immediatamente fine allo stato d’emergenza che viene giustificato con il persistere di “contagiati”. I “contagiati” sono coloro che risultano positivi al tampone e il 90 per cento dei positivi sono asintomatici. Anche sul piano lessicale dovrebbe non chiamarli più “contagiati”, che lascia intendere che siano malati e contagiosi, ma più correttamente “positivi” e al 90 per cento “positivi asintomatici”, che significa scientificamente che hanno una carica virale talmente bassa da non essere né malati né contagiosi.
Magdi Cristiano Allam

Anonimo ha detto...

Procreazione assistita, aborto ed eutanasia di stato, "gender", medicalizzazione della vita... non sono il fine, ma solo il mezzo!

Anonimo ha detto...

"I contatti dei vescovi col Viminale.
Stop alle messe. Pronti se necessario".

Perché ?

Un titolo che non avrei mai voluto leggere.
Ha il sapore amarissimo di una nuova resa incondizionata al governo più laicista di sempre e in totale spregio alla libertà religiosa garantita costituzionalmente.
A metà settembre ho preso un volo da Reggio Calabria a Milano.
Bene, un carro bestiame, al confronto, sarebbe stato di gran lunga più confortevole.
Altro che distanze di sicurezza, nulla, tutti mortificatamente ammassati.
Perché noi credenti dobbiamo pagare sempre il conto più salato?

Anonimo ha detto...

Prima o poi faranno una brutta fine...