è con infinita tristezza che annunzio il trasferimento (meglio sarebbe dire la “deportazione”) di p. Serafino Maria Lanzetta F.I., che da tanti anni era parroco di Ognissanti e Docente di Teologia morale al Seminario di Maria Mediatrice. Dopo il “golpe” fatto nell’Ordine dei Frati Francescani dell’Immacolata (cliccare qui per trovare in fondo all'articolo le vicende del Commissariamento e poi dell’estromissione di p. Manelli e della maggioranza dei frati rimastagli fedeli), padre Serafino è stato sollevato dall’incarico di parroco e dall’insegnamento, e sarebbe già dovuto partire il 4 ottobre u.s, esiliato in un convento in Austria.
Padre Serafino tuttavia rimarrà a Firenze, per sbrigare alcuni incarichi burocratico-amministrativi fino al 21 c.m.. Grande la nostra amarezza per questo inaspettato (anche se prevedibile) “trasferimento” del giovane sacerdote, un teologo promettente, con all’attivo molte pubblicazioni tra cui i sui ultimi libri “Iuxta modum” (Cantagalli) e “Avrò cura di te” (Fede e Cultura); con padre Manelli aveva curato la pubblicazione di una serie di volume di teologia tra cui gli Atti di due Convegni importantissimi tenuti a Firenze su “L’Inferno” e “Il Concilio Ecumenico Vaticano II: un Concilio pastorale analisi storico-filosofico-teologica” (Casa Mariana Editrice). Ultimamente aveva presentato a Firenze (non a torto considerata la capitale della “Libera Muratoria”) i due libri sulla Massoneria di p. Siano (anch’esso, non a caso, trasferito in … Africa!) nella chiesa di Ognissanti insieme all’autore e all’ex vicesindaco di Firenze Giovanni Pallanti. Le reazioni, come ognuno potrà immaginare, ci furono, e si fecero “sentire” in “alto loco”…
Collaboratore de “L’Osservatore Romano”, gli articoli di p. Lanzetta sono stati spesso ospitati anche dal “Corriere fiorentino” e, fino alla sua chiusura, da il “Giornale della Toscana” su invito degli ultimi direttori Riccardo Mazzoni, Gianluca Tenti e Luciano Olivari. Voglio qui ricordare padre Serafino Lanzetta principalmente come “pastore” (oltre tutto è stato lui a sposarmi e a battezzare Maria Domitilla, la mia primogenita) pieno di sollecitudine pastorale per le anime, sempre accanto al confessionale, o raccolto in preghiera e, soprattutto, sempre sereno e pieno di amore per la Chiesa, amore che veniva fortificato per la sua grande ed esemplare devozione alla Madonna.
Noi lo saluteremo giovedì prossimo, 17 ottobre, in Ognissanti dove celebrerà la Santa Messa in rito romano antico alle ore 18,00; dopo resteremo con lui per la cena in una trattoria del centro. Gli amici che intendono partecipare sono vivamente pregati di contattarmi entro martedì prossimo (i posti sono limitati e occorre prenotare). Intanto invito tutti a pregare l’Immacolata, nemica della satanica Rivoluzione, perché illumini e converta tanti “uomini della Chiesa”.
[...]Avv. Ascanio Ruschi
[Fonte: Coordinamento Toscano Benedetto XVI]
60 commenti:
Ho già detto nel thread precedente che sono letteralmente schifata da questa notizia, misericordia, apertura, accoglienza, baci e abbracci, per tutti?
Ma scherziamo?
Solo per quelli che seguono e-o precedono l`onda del momento.
Leggo che papa Bergoglio oggi ha detto ai partecipanti della plenaria del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione che
"la nuova evangelizzazione non può che usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima ancora che di parole».,
che " bisogna «andare verso gli altri», dialogando con tutti" ,
leggo che ha parlato del «primato della testimonianza» e dell'«urgenza di andare incontro»,
che ha aggiunto che «ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l’attrazione per Gesù Cristo",
ma certo, solo che chi è credibile ai suoi occhi è un certo tipo di cristiani, quelli che sono a sua immagine e somiglianza, gli altri li critica, inventa per loro delle etichette sprezzanti, e quando sono frati che amano la Tradizione, e anche la Santa Messa Tridentina, li punisce e anche li allontana.
« Ce à quoi nous assistons aujourd'hui n'est que le résultat d'une lente occupation de la Hiérarchie par les conjurés et n'a de comparaison possible — et de liens secrets — qu'avec la pénétration occulte de la Franc-Maçonnerie dans la société politique » (Jacques Ploncard D'Assac, "L'Église occupée", DPF : Chiré-en-Montreuil, 1975, p. 217).
I tradizionisti, Luisa, sono d'impaccio al programma per il Nuovo Ordine Mondiale, quindi devono essere zittiti. Questo Gran Maestro (altro che papa!) sta lavorando per la soluzione finale...
Spero che Padre Lanzetta potrà assistere al Convegno di Rieti sulle "Perle della buona teologia".
http://chiesaepostconcilio.blogspot.ch/2013/08/rieti-28-ottobre-le-perle-della-buona.html
È incredibile la sfacciataggine con la quale prendono certe decisioni!
Ma si rendono conto che così facendo non fanno altro che coprirsi di ignominia?
Ho i brividi a pensare che a farlo siano dei religiosi...
che tristezza. Però una cosa mi vien da dirla: i buoni frati non vogliono capire che l'ora del biritualismo e del papismo sfegatato oltre ogni evidenza è finito. Devono prendere una posizione chiara e netta...di fronte a certi abusi gravissimi si devono prendere decisioni dolorose ma necessarie, l'ora è sempre più grave.
Iddio può e sa cavare un bene da un male. Cosa impedisce ora a p. Lanzetta e p. Manelli di uscire dall'ordine governato dagli impostori e di fondarne uno nuovo con il carisma originario dei FFI?
@AnticoRegime
« I fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati ; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima » (S. Pio X, “Pascendi”).
Mic, non so se avete una traduzione in italiano di questo articolo:
http://www.cfnews.org/page88/files/14e8cf27a431ca52105cf70b45567b82-149.html
Parla Bishop Fellay : Pope Franci is a Modernist....
M.
« Per verità non si allontana dal vero chi li ritenga fra i nemici della Chiesa i più dannosi. Imperocché, come già abbiam detto, i lor consigli di distruzione non li agitano costoro al di fuori della Chiesa, ma dentro di essa ; ond'è che il pericolo si appiatta quasi nelle vene stesse e nelle viscere di lei, con rovina tanto più certa, quanto essi la conoscono più addentro. Di più, non pongono già la scure ai rami od ai germogli ; ma alla radice medesima, cioè alla fede ed alle fibre di lei più profonde. Intaccata poi questa radice della immortalità, continuano a far correre il veleno per tutto l'albero in guisa, che niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di contaminare. Inoltre, nell'adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia : giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto ; e poiché sono temerari quanto altri mai, non vi è conseguenza da cui rifuggano e che non ispaccino con animo franco ed imperterrito. Si aggiunga di più, e ciò è acconcissimo a confonderle menti, il menar che essi fanno una vita operosissima, un'assidua e forte applicazione ad ogni fatta di studi, e, il più sovente, la fama di una condotta austera » (S. Pio X, “Pascendi”).
« Strepitano a gran voce perché il regime ecclesiastico debba essere rinnovato per ogni verso, ma specialmente pel disciplinare e il dogmatico. Perciò pretendono che dentro e fuori si debba accordare colla coscienza moderna, che tutta è volta a democrazia ; perché dicono doversi nel governo dar la sua parte al clero inferiore e perfino al laicato, e decentrare, Ci si passi la parola, l'autorità troppo riunita e ristretta nel centro. Le Congregazioni romane si devono svecchiare : e, in capo a tutte, quella del Santo Officio e dell'Indice. Deve cambiarsi l'atteggiamento dell'autorità ecclesiastica nelle questioni politiche e sociali, talché si tenga essa estranea dai civili ordinamenti, ma pur vi si acconci per penetrarli del suo spirito. In fatto di morale, danno voga al principio degli americanisti, che le virtù attive debbano anteporsi alle passive, e di quelle promuovere l'esercizio, con prevalenza su queste. Chiedono che il clero ritorni all'antica umiltà e povertà ; ma lo vogliono di mente e di opere consenziente coi precetti del modernismo. Finalmente non mancano coloro che, obbedendo volentierissimo ai cenni dei loro maestri protestanti, desiderano soppresso nel sacerdozio lo stesso sacro celibato. Che si lascia dunque d'intatto nella Chiesa, che non si debba da costoro e secondo i lor principî riformare ? » (S. Pio X, “Pascendi”).
« Si studiano infine e si sforzano di attenuare e svilire l'autorità dello stesso Magistero ecclesiastico, sia pervertendo ne sacrilegamente l'origine, la natura, i diritti, sia ricantando liberamente contro di essa le calunnie dei nemici. Del gregge dei modernisti sembra detto ciò che con tanto dolore scriveva il Predecessore Nostro (Motu proprio "Ut mysticam", 14 marzo 1891) : "Per rendere spregiata ed odiosa la mistica Sposa di Cristo, che è la luce vera, i figli delle tenebre furon soliti di opprimerla pubblicamente di una pazza calunnia, e, stravolto il significato e la forza delle cose e delle parole, chiamarla amica di oscurità, mentitrice d'ignoranza, nemica della luce e del progresso delle scienze". Dopo ciò, Venerabili Fratelli, qual meraviglia se i cattolici, strenui difensori della Chiesa, son fatti segno dai modernisti di somma malevolenza e di livore ? Non vi è specie d'ingiurie con cui non li la cerino: l'accusa più usuale è quella di chiamarli ignoranti ed ostinati. Che se la dottrina e l'efficacia di chi li confuta dà loro timore, ne incidono i nervi colla congiura del silenzio. E questa maniera di fare a riguardo dei cattolici è tanto più odiosa perché nel medesimo tempo e senza modo né misura, con continue lodi esaltano chi sta dalla loro; i libri di costoro riboccanti di novità accolgono ed ammirano con grandi applausi; quanto più alcuno si mostra audace nel distruggere l'antico, nel rigettare la tradizione e il magistero ecclesiastico, tanto più gli dàn vanto di sapiente; e per ultimo, ciò che fa inorridire ogni anima retta, se qualcuno sia condannato dalla Chiesa non solo pubblicamente e profusamente lo encomiano, ma quasi lo venerano come martire della verità » (S. Pio X, “Pascendi”).
La manovra di accerchiamento è destinata ad avere successo, fino a quando qualcuno non si metterà in testa di sollevare la questione della validità canonica dell'elezione del "papa" attuale, alla luce della "rinuncia" viziata di Benedetto XVI, consistita nel solo venir meno al "ministero attivo".
E' mai possibile che nessun esperto di Diritto canonico si sia posta la questione? E che nessuno apra un dibattito sul delicato punto?
D'altronde le notorie indiscrezioni attribuite a suor Lucia dos Santos, riguardo alla parte non rivelata del c.d. Terzo Segreto di Fatima, parlavano di un antipapa non canonicamente eletto, colluso con la Massoneria, che avrebbe portato la devastazione all'interno della Chiesa.
Signori, aprite gli occhi: costui "semplicemente" NON E' PAPA!! E' uno scandalo affermarlo!
Spero di non venire censurato per aver gridato che "il re (!?) è nudo".
Ma ci rendiamo conto veramente della gravità estrema della situazione che stiamo ora vivendo?
ciao Pino, spiegati meglio in merito alla questione che sollevi quando parli di ministero attivo. non sono teologo ne esperto di diritto canonico e vorrei capire di cosa parli .
condivido la tua analisi
Caro Rocco,
ti ricordo questa riflessione
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/03/una-chiesa-con-due-papi-una-ipotesi.html
@ Rocco
"Il 'sempre' è anche un 'per sempre' - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso" (Benedetto XVI, 27 febbraio 2013)
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2013/documents/hf_ben-xvi_aud_20130227_it.html
Puoi leggere proficuamente anche gli altri discorsi pronunciati dopo l'annuncio della "rinuncia" dell'11 febbraio. In particolare consiglio il Discorso ai cardinali per i saluti di congedo:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130228_congedo-cardinali_it.html
Cito a meoria: "La Chiesa non è un'istituzione costruita a tavolino... La Chiesa si risveglia nelle anime".
Come a dire:
"non mi avete permesso di governare la Chiesa, Istituzione divina, secondo i piani di Dio, perché preferite una istituzione umana fatta a vostra immagine e somiglianza... Ebbene, mi occulto al mondo, ma rimango Papa. La vera Chiea di Cristo non alberga più tra queste mura. Essa troverà altrove altre persone disposte al sacrificio per difendere la Verità di cui è depositaria, e altre guide che mai potrete essere voi". Questa è l'interpretazione che io do di tutta la vicenda.
Ti saluto.
ottima mic!! eppure dovrei sapere che qui da te si discute tutto!
e quell'articolo riletto oggi (lo avevo letto ma forse non con la dovuta attenzione, e poi obliato) e' piu' che interessante . a volte ci si dimentica del piano metafisico, o forse esso risulta di piu' difficile interpretazione nel momento in cui il fatto accade, ma il tempo aiuta a digerire i fatti e ad approfondirne e capirne l'aspetto metafisico che e' quello pregnante.
Quasi d'accordo con lykeafairytale: "l'ora del biritualismo e del papismo sfegatato oltre ogni evidenza è finito. i buoni frati devono prendere una posizione chiara e netta..."
Quasi perché in realtà é finito nel 1965. Invece i buoni frati stanno ancora col "Coordinamento Toscano Benedetto XVI"...
Ratzinger disse varie cose edificanti e giustissime sulla messa:
"La crisi della chiesa é dovuta al crollo della liturgia" "La messa deve essere degna" "Siamo davanti al Signore"...
ma poi disse anche (per es. a Erfurth):
"D'altra parte l'unità che cerchiamo (con voi luterani) non significa un ecumenismo del ritorno: cioé rinnegare e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no! Non significa uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. (Ci vuole) unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità(!) ...
A questo scopo può recare un suo contributo il dialogo. Esso è più di uno scambio di pensieri, di un'impresa accademica: è uno scambio di doni (cfr “Ut Unum Sint”, n. 28), nel quale le Chiese e le Comunità ecclesiali possono mettere a disposizione i loro tesori (cfr “Lumen Gentium”)
Capito?? Serve molteplicità liturgica per arrivare a un'unità coi Luterani i quali hanno pure doni per farci crescere...
I F.I. hanno la grandissima pecca di non opporsi a cio' !
Ecco invece come S.Pio descriveva chi parla come Ratzinger
"...è artificio astutissimo dei modernisti presentare le loro dottrine non già coordinate e raccolte quasi in un tutto, ma sparse invece e disgiunte l'una dall'altra, allo scopo di passare essi per dubbiosi e come incerti, mentre di fatto sono fermi e determinati... (nell'errore, in quanto) ogni modernista sostiene e quasi compendia in sé molteplici personaggi"
(S. Pio X, “Pascendi”)
Siciliano dice,
nella prima lettura alla Messa in Italiana, questo mattimo, si trovano le parole di S. Paolo che profeticamente denuncia i Modernisti a tutti effetti...
L'Immacolata vincerà attraverso il martirio dei suoi servi più fedeli.
Questo è solo l'inizio.
Ma i Francescani dell'Immacolata NON difendendosi stanno avvallando in toto tutto quello che la Santa Sede sta facendo. Non è questo il concetto di obbedienza ne' quello di giustizia.
Dallo scorso mese di marzo (o ancor meglio da quel tragico 11 febbraio quando Benedetto annunciò la sua rinuncia) stiamo vivendo una situazione ancor più drammatica di quella che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Già in passato la nave di Pietro aveva navigato per mari tempestosi ma il nocchiero aveva cercato in qualche modo di riportarla verso acque tranquille. Dallo scorso marzo assistiamo al fenomeno opposto: il comandante della nave, incurante dei rischi e dei venti. si avventura sempre più in mare aperto, senza curarsi dei pericoli ai quali va incontro, senza seguire le indicazioni che l’Unico Proprietario del battello gli ha dato: quello di seguire la rotta giusta senza esitazioni e senza farsi incantare dalle sirene.
Per noi, credenti autenticamente legati alla Tradizione, la situazione è ancor più tragica: perché dobbiamo affrontare non solo il mare sempre più in tempesta e le ondate di modernismo che ci sbattono da un parte all’altro, ma anche la derisione e gli attacchi del comandante e del suo equipaggio che ci considerano al pari di clandestini da scaricare quanto prima o da abbandonare al proprio destino. Ancor peggio, quando si vede qua e là qualche porzione di terra ferma dove attraccare e dove si hanno porti sicuri (come nel caso dei FFI) si evitano accuratamente, adducendo le scuse più improbabili.
Il problema dunque è ormai evidente: cosa fare? Fino a che punto possiamo rimanere a bordo della nave con il rischio ormai evidente di affondare insieme al comandante e al suo equipaggio?
Nel 2008, dopo 35 anni di distacco dalla chiesa - disgustato per quello che vi trovavo, per le sorprese e le improvvisazioni estemporanee che ogni sacerdote si sentiva in dovere ed in diritto di imporre ai fedeli - dopo 35 anni dunque sono tornato ai Sacramenti, ho ritrovato la Messa di Sempre e la mia anima si è pacificata. Sono indescrivibili la gioia ed il sollievo che ho provato nel riaccostarmi per la prima volta alla Santa Comunione dopo così tanto tempo. Mai avrei immaginato che la volontà di Dio mi (ci) mettesse di fronte ad una prova così ardua. Ma la sera del 13 marzo, appena sentito il nome dell’eletto, ho capito subito che la tempesta, la vera tempesta era arrivata per me e per tanti veri credenti.
Non so cosa fare, oltre a pregare. Il mio cuore non vorrebbe allontanarsi dalla Cattedra di Pietro ma la mia testa, sempre più spesso, mi suggerisce il contrario..
"...E la carità sia anche la regola nei rapporti dei sudditi verso le autorità. Non le giudichino, lasciando a Dio il giudicarle. Non si ribellino loro, purchè però i loro ordini NON SIANO contrari alla Religione e alla Morale, per la collettività, o ad un precedente ed immutato ordine divino, nel qual caso, a costo di patire martirio cruento o incruento, occorre prendere esempio dal Cristo che non si piegò ai disordinati voleri del Sinedrio e dei Farisei in genere, nè a quelli di Erode (Mt 26,59-66; Lc 23,8-11); ad esempio del Battista che servì la giustizia anche sapendo che così agendo avrebbe perso la vita (Mt 14,3-11); ad esempio di Pietro e Giovanni davanti al Sinedrio (At 4,1-22), di Giacomo (At 12,1-2), poi di tutto il popolo sterminato dei martiri d'ogni tempo, da quelli sbranati, arsi, straziati nei circhi e altrove, a quelli bruciati sui roghi come servi del demonio o eretici per aver fatto ciò che Dio loro ordinava.
Saper dire: "Bisogna obbedire a Dio solo", e "Dio va servito per primo", come seppero dire gli eroi di Dio, da Pietro a Giovanna d'Arco. Saper dire, per altre persecuzioni incruente, ciò che dissero Bernarda di Lourdes, Lucia di Fatima e i suoi piccoli cugini, e molti, molti altri."
Da "Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani" - lezione n.47
MARIA VALTORTA
Il concilio Vat.II = al Sant'Uffizio = alla fine in Castel Sant'Angelo (di tempi da dimenticare). - tempi diversi ed anche questioni diverse.
Tutte le dittature sono uguali, e quando qualcuno vuole discutere o valutare cio' che fanno i gerarchi, fa la fine di Padre Manelli, Padre Lanzetta e Padre Siano.
Chi comanda fa' le leggi a suo piacimento e guai a contestarle.
Padre Manelli e P.Lanzetta con P. Siano ed altri, pagano di persona per aver incrementato i loro seminari, per aver celebrato secondo le norme di B.XVI e perche' stavano facendo sembrare la Chiesa Cattolica sempre piu' Chiesa. E questo i novatores non lo digeriscono, quindi le epurazioni e le purghe staliniane.
Cari Padri, sopra di noi c'e' un Dio Onnipotente che alla fine ripareggia tutto, siate fedeli a Dio e pregate, mentre noi preghiamo per voi ed alla fine il Cuore Immacolato della Madre SS.ma, in questo mese del Rosario, trionfera'.
Chi pecca contro il cielo e contro Dio dovra' un giorno fare i conti con il Giudice Supremo.
Sapevamo gia' che la Passione della Chiesa era appena cominciata e finira' soltanto quando il Giudice del cielo ci avra' rimesso i peccati che lo hanno tanto offeso.
Purtroppo anche davanti a Dio pagano sempre i giusti per i peccatori.Basta guardare i Santi ed i Martiri.
Comunque Dio non ci dimentica, anzi fa' aumentare i nostri meriti, perche' senza meriti non si guadagna il Paradiso.
Io, come ho già specificato, non sono tradi, non frequento lefebvriani e ho assistito solo ad un paio di celebrazioni VO, di solito cambio spesso parrocchia, lascio laddove assisto a scempi insopportabili anche per me, ma devo dire, se mi è concesso, che valide o no che siano rinuncia e successiva elezione, siamo all'assurda situazione di avere 2 papi,uno che comanda (non regna) e l'altro che ha rifiutato di fatto di dismettere i segni del papato e prega per la Chiesa,che dell'altra penso ne abbia avuto abbastanza. Senza entrare nel merito specifico,noto che pochissimi si rendono conto dell'estrema gravità della situazione storica che si è costretti a vivere, una sorta di dittatura tipo révolution française, senza possibilità di contraddittorio, anche se non sei tradi, ti bollano inesorabilmente come tale,già 2 preti l'hanno fatto con me,risultato silenzio, preghiere solitarie e 'In te speravi Domine,non confundar in aeternum' la kenosys della CC è quasi completata,resta poco ormai:"Quia si vult et potest,quod solum Deo convenit, unde ergo sunt mala, aut cur illa non tollit?"è la domanda che mi frulla in testa, perchè Signore ci vagli così, dove tutto ciò ci porterà?Lupus et agnus.
E mentre i buoni Francescani dell'Immacolata vengono mandati in esilio, Papa Francesco scrive lettere di "riconciliazione" con i più acerrimi nemici del Papato...
Uno su tutti: HANS KUNG
Dalla tv Svizzera, notizie di apertura del telegiornale delle 20:
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale?po=00cf899d-117e-48c8-a8dc-333bba3ae2b9&pos=e1c7f182-23b1-4bd8-8dc7-b0d619ce327b&date=06.10.2013&stream=low#tabEdition
Cher ami, êtes-vous responsable de l'élection de Bergoglio ? Non. Eh bien, restez en paix. Priez pour sa conversion. Et advienne que pourra.
Notre Père sait bien ce dont nous avons besoin. Cherchons seulement son Royaume et tout le reste nous sera donné par surcroît (cf. S. Luc 12, 27).
Credo che Raoul risponda a RIC 8:55
Sostanzialmente non possiamo far altro che prendere atto della situazione, che non dipende da noi e custodiamo la pace nella fiducia del Signore che non ci fa mancare tutto l'aiuto di cui abbiamo bisogno, se cerchiamo innanzitutto il Suo Regno.
En passant,il caro kung,malato credo di Alzheimer,ha espresso il desiderio di accedere al processo di eutanasia consenziente perchè ritiene giusto morire quando uno decide di farla finita,spero di aver capito bene,l'intervista era in tedesco .Che bella pugnalata alle spalle per l'innominabile predecessore....GR2
A mio avviso (e spero sempre di essere in errore) ci troviamo davanti ad un preciso "programma":
predicazione di Padre Cantalemessa davanti al Papa la sera del Venerdì Santo nella Basilica di San Pietro durante la Passione di N.S.G.C. :
"Dobbiamo fare il possibile perché la Chiesa non divenga mai quel castello complicato e ingombro descritto da Kafka, e il messaggio possa uscire da essa libero e gioioso come quando iniziò la sua corsa. Sappiamo quali sono gli impedimenti che possono trattenere il messaggero: i muri divisori, a partire da quelli che separano le varie chiese cristiane tra di loro, l’eccesso di burocrazia, i residui di cerimoniali, leggi e controversie passate, divenuti ormai solo dei detriti".
A parte la preoccupazione per gli aspetti liturgici e cerimoniali che lui considera detriti, ma quei "muri divisori", che in realtà sono l'ortodossia contro l'eresia, come è possibile considerarli "impedimenti"? E come è possibile che il Papa e altri prelati e sacerdoti tacciano davanti a parole del genere?
http://blog.messainlatino.it/2013/04/la-predica-preoccupante-di-p.html
Argentina, il 19 giugno
2006. Si è trattato del III incontro fraterno della Comunione Rinnovata di evangelici e cattolici (CRECES) (cfr. http://zenit.org/italian/; cfr. anche giornale locale “La Nacion”, del 20 giugno 2006). Erano presenti:
1) il pastore Giovanni Trattino, presunto “vescovo” della chiesa evangelica della riconciliazione
in Italia, un movimento evangelico e carismatico, per la riscoperta dell’attualità dei carismi, pioniere del dialogo con i cosiddetti cattolici carismatici. 2) Matteo Calisi, presidente della fraternità cattolica di associazioni e comunità carismatiche di alleanza. 3) Una ventina di altri pastori protestanti (tra cui Miguel Angel Petrecca, il cantante messicano Marcos Witt, Iorge Himitian, ecc.) preti cattolici e laici. 4) Padre Raniero Cantalamessa 5) e il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina. Si trattava di un incontro tra pentecostali protestanti e pentecostali cattolici carismatici...
http://www.fedeecultura.it/file/past_inf.pdf
Possiamo pensare al pentecostalismo, in tutte le sue modalità, come ad uno dei mezzi, non certo il solo, per realizzare una nuova ed unica religione mondiale?
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/nuova%20religione%20mondiale.htm
A parte la preoccupazione per gli aspetti liturgici e cerimoniali che lui considera detriti, ma quei "muri divisori", che in realtà sono l'ortodossia contro l'eresia, come è possibile considerarli "impedimenti"?
Leggere anche qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/il-pentecostalismo-e-il-nuovo-papa.html
Alla signora mic, curatrice del blog
Non le nascondo che sono rimasto un po' male per non aver vista pubblicata la mia risposta di ieri sera a un lettore (Rocco). Mi rendo conto che l'argomento era delicato (la validità dell'elezione del papa). E' anche vero che lei ha riportato un post precedente in cui si trattava la questione. E però non mi risulta che di ciò si sia parlato, seriamente, in data posteriore all' "elezione" di Jorge Mario.
Se costui non è papa, come io penso, tutto il côté non ha più alcun senso. Sarà forse per questo che di certi argomenti è meglio non discutere.
Ma allora non lamentiamoci delle continue prevaricazioni di questo simil-papa.
E tuttavia mi pareva corretto che lei pubblicasse la mia risposta a una precisa domanda di un lettore.
Saluti.
Merci, Mic. Oui, en effet, je répondais à RIC 8:55.
Se costui non è papa, come io penso, tutto il côté non ha più alcun senso. Sarà forse per questo che di certi argomenti è meglio non discutere.
Ho ripescato la sua risposta dallo spam e ora è pubblicata.
Non sono d'accordo sul fatto che Bergoglio non sia Papa. Intanto perché le dimissioni di Benedetto XVI sono ammesse dal diritto canonico e, poi, perché elezione e accettazione si sono svolte regolarmente. Le circostanze successive e concomitanti sono tutte anomale. Qui manca la riflessione, soprattutto perché non c'è una conoscenza precisa dei fatti e dei relativi pensieri e motivazioni dei due protagonisti.
Per dovere di cronaca sappiate che il fatto che P. Paolo Siano sia stato mandato in Africa è stata definita, da fonte interna all'Istituto, una sciocchezza. Verificate le fonti prima di parlare.
"Non sono d'accordo sul fatto che Bergoglio non sia Papa. Intanto perché le dimissioni di Benedetto XVI sono ammesse dal diritto canonico"
E' vero. le dimissioni sono previste dal Diritto canonico. Tuttavia qui si tratta di una rinuncia al solo "ministero attivo". Non mi risulta che il ministero petrino consti di una parte attiva e di una passiva. O è ministero o non è. D'altronde così la pensava il prof. Radaelli nel post del 9 febbraio da lei riportato sopra.
E per di più questa situazione con due Papi, di cui uno nominalmente dimissionario, ma che conserva l'abito, il titolo e il nome, non si è mai verificata nella bimillenaria storia della Chiesa.
Credo pertanto che gli studiosi di Diritto canonico farebbero bene a sollevare la questione. La persecuzione, seppure inevitabile, toglierebbe una formidabile ragione a qunati si fanno scudo della strabordante figura di Bergoglio.
Cioè, o non vengo pubblicato o vengo pubblicato e non mi si risponde. Sarà una cosa tipica dei tradizionalisti: sono circa 25 gg che attendo una risposta da Albano, dopo invio di 2 mail. Comunque, rappresentare Lanzetta come una vittima è ridicolo. Una vittima a Lugano, a insegnare in una università pontificia? E i missionari in Africa che sono, allora?
Pino,
il titolo Sua Santità usato adesso da Benedetto non è giusto per lui, perchè è la proprietà secolare del Papa non del ex-papa...
Ma il perchè per tutto questo è per confirmare l'autenticità delle profezie di Fatima, il terzo secreto e la visione che riguarda il papato sono in atto davanti i nostri occhi...
Romano
non sono ne' teologa, ne' canonista, ma la vita e la professione mi hanno insegnato a seguire, oltre che la ragione, anche l' istinto,il" gut feeling", per dirla all' inglese. quando ho sbagliato scelte di vita o professionali, che pur sembravano logicamente corrette, non lo erano peril " gut feeling". ora il mio istinto mi dice da febbraio u.s. che non puo' essere, che c'e' qualcosa che non va, che Bbenedetto non puo' aver smesso di essere papa e Bergoglio non puo' esserlo diventato. e ogni giorno che passa, anche la logica ed il buon senso mi dicono la stessa cosa.
Rosa
Angelo,
Mi sembra evidente che p. Lanzetta fosse ben collocato in quel luogo di eccellenza pastorale spirituale e culturale rapresentato da Ognissanti.
È evidente dunque che non ci teniamo a presentarlo come vittima, ma è - e lo constatiamo - vittima del sistema repressivo epurativo. Lo steso dicasi per p. Siano è ovvio che la negatività sta nella "deportazione" non nella missionarietà in Africa.
Capisci da te che se non ti avessi pubblicato mi sarei risparmiata tempo e impegno di questa ovvia precisazione, della quale penso non avevi bisogno perché anche quando non condisci la tua comunicazione con epiteti , intendi solo essere provocatorio.
Torno a chidere: cui prodest?
Cara Rosa,
nel mio cuore è quel che penso anch'io e, per questo, riferendomi anche a quel che dice Romano, nella profezia di Fatima lo colloco come il Papa ucciso (è come se lo fosse almeno pastoralmente), insieme ai vescovi sacerdoti e fedeli che sono "con lui"...
Se così fosse, l'attentato ci sarebbe già stato e l'effetto è quello che ora vediamo, con sconcerto e sofferenza.
Non ci resta dunque che resistere fiduciosamente (per le promesse del Signore) e attendere il seguito di cui non conosciamo il come e il quando.
Me lo fa pensare anche il fatto che abbia insistito molto sul fatto di esser chiamato "sul monte": Benedetto conosce il segreto e forse non lo dice a caso... E, poi, la versione che ci hanno dato parla di "vescovo vestito di bianco, abbiamo avuto il presentimento che fosse il santo padre"...
sai, Mic, se non avessi una figlia non mi preoccuperei di quel che fanno o dicono a Roma, grazie a Dio a me e' stato ancora insegnato il catechismo di S. Pio x e ho fatto in tempo a conoscere la messa VO. ma quando penso all, animuccia di mia figlia e a quella dei suoi figli, se me avra'...mi piange il cuore
rosa
ciao Pino,
ho riletto cono attenzione i due discorsi, in particolare il secondo, ma non riesco ad interpretare le parole del papa nel senso che tu ci vedi. devo dire pero' che , ma forse mi sbaglio, l'unico motivo che addusse e' il venir meno delle forze, mi sembra solo in parte il vero motivo. piu' che altro stride con la frase "aiutatemi a non fuggire di fronte ai lupi" che pronuncio' all'inizio del pontificato, e con il ministero petrino che e'(ma forse sarebbe meglio dire "dovrebbe essere"...non so) usque ad finem.
come dice mic, l'aspetto metafisico conta, e se non ti ho frainteso anche tu cerchi di capire quale sia. ma la vicenda , mi appare ancora molto oscura. in qualche modo penso che i gesti eclatanti e mediatici di Bergoglio, le sue frasi ad effetto, siano stati fatti per far dimenticare in fretta Ratzinger, per non sentirsi vincolato. inoltre tornando ai discorsi di Benedetto XVI, elgi pone l'accento sulla fede e sull'affidarsi a Dio, ma allora mi dico , che la vecchiaia e la malattia, per quanto gravi, non bastano come motivo per "abdicare". potrei dire che e' proprio nella debezza che Dio agisce?
mi sarebbe venuto da dire al papa "forza, sai che se Dio ti ha voluto li c'e' un motivo e non ti preoccupare perche Dio si serve di te!" . d'altro canto non posso non considerare che un uomo di fede come Ratzinger, non abbia fatto queste considerazioni, e allora il suo gesto appare assai piu' grave! nel senso di forte scossa per Chiesa e fedeli. come dice mic si naviga a vista e si cerca di capire . un saluto.
Cara Mic., - cari lettori e commentatori del Blog:
Ho seguito con attenzione in questi ultimi giorni l'affare Priebke, ed ho fatto molte riflessioni sulla chiesa attuale di Roma, la quale tramite il vicariato e un po' tutte le parrocchie hanno deciso di non ricevere in una chiesa la salma per i funerali (dicasi per funerali, la benedizione prevista dal Rituale Romanum, e non la S.Messa).
Questa Chiesa conciliare e attualmente Bergogliana, parla tanto di misericordia, di carita', ma non conosce ne la misericordia di Dio ne la pieta' e la carita' cristiana, per vari motivi che non sto' ad elencare. Intanto una qualsiasi persona, dopo il decesso (e qui non voglio fare l'avvocato del diavolo, anche perche' oggi i suicidi vengono portati in chiesa, cosi' come ci vengono portati coloro i quali uccidono in un conflitto a fuoco e poi vengono uccisi. E chi uccide e' sempre un criminale, perche' uccidere una persona o mille persone non cambia la sostanza. Non e' giusto fare solo cio' che e' comodo).
Posso solo dire che la carita' Cristiana e la misericordia oggi l'hanno adottata solo i sacerdoti della FSSPX ad Albano.
Posso capire le Autorita' politiche che si possono comportare a seconda delle convenienze, non la Chiesa se essa e' vera Chiesa di Cristo.
Il compendio del catechismo emanato da B.XVI dice a pag. 178 tra le sette opere di misericordia corporale ""seppellire i morti"" e tra le sette opere di misericordia spirituale ""pregare Dio per i vivi e per i morti"" e per ultimo vorrei ricordare la cosa piu' importante ""Gesu', sulla Croce ha perdonato i Suoi carnefici"".
Tutte queste cose e molte altre, la chiesa attuale di Roma o l'ha dimenticate, per correre dietro al materialismo, o non e' piu' cosa alla quale crede.
Inutile annacquare i cervelli tutti i giorni con le parole misericordia e carita', poi quando serve si fa finta di non capire o di dimenticare.
La FSSPX tutto questo non l'ha dimenticato, al contrario l'ha applicato.
Grazie mille ai sacerdoti ed alla Fraternita' tutta per cio' che ha fatto. E' solo un atto Cristiano. Eliminiamo le convenienze e la politica.
" Lo steso dicasi per p. Siano è ovvio che la negatività sta nella "deportazione" non nella missionarietà in Africa ". Quanto vorrei sapere ci sparge queste ignobili falsità. P.Siano rimane in Italia ad insegnare ai seminaristi.
Bravi i ciarlatani !
Sig. "beneinformato", che ci chiama ciarlatani.
La fonte che abbiamo citato è credibile.
Mi chiedo se lo sia altrettanto la sparata buttata lì di un anonimo...
Non potrei che avere piacere della smentita.
Gent.mo Mic, il presente beneinformato e anonimo che ha postato prima, non vuole darle del ciarlatano, ma è sicuro di quello che dice. La sua fonte si trova là dove queste cose si sanno. Di questi tempi può succedere di tutto: anche che la mia fonte venga contraddetta, ma le assicuro che è assolutamente e certissimamente affidabile. Non ne faccio il nome solo per proteggerla, tutto qua.
Ops... ehm... mi scuso col Mic. Pensavo alludesse ad un altro mio commento. Non sono io che che vi ho chiamato ciarlatani, ma è un dato di fatto che P. Siano non risulta essere stato mandato in Africa e che i frati sono innervositi da queste notizie balorde che circolano. Ergo... informatevi prima di parlare.
Les dejo el siguiente enlace donde se ve al actual Papa profanando la Catedral de Buenos Aires:
http://pagina-catolica.blogspot.com.ar/2012/11/fue-profanada-la-catedral-de-buenos.html
Hemos publicado la noticia de la deportación de los padres Lanzetta y Siano en nuestro Blog:
http://www.pagina-catolica.blogspot.com.ar/2013/10/arrecia-persecucion-antitradicional.html
il bastone (padre Stefano Maria Manelli, padre Paolo Siano, padre Serafino Lanzetta)
e la carota (Hans Kung)...
http://it.gloria.tv/?media=511792
m
...sui "pentecostali"
http://www.cristianicattolici.net/eresie-pentecostali-errori.html
http://www.cristianicattolici.net/files/IL%20DONO%20DELLE%20LINGUE.pdf
m
GRAZIE
E' vero, la Chiesa di Roma non si è pronunciata sul caso Priebks, solo Dio può giudicare chi si presenta davanti a lui e di fronte alla morte non siamo forse tutti uguali, vittime e assassini? Il Vangelo non parla forse di perdono?. Questo silenzio è davvero molto strano.
di Padre Lanzetta c'è bisogno qua in Italia, in ogni parrocchia, non a Kitzbuhel!
...dico che allarga il cuore leggere P. Cornelio Fabro. Se non l'avete già fatto, date un'occhiata.
http://anticattocomunismo.tumblr.com/post/86735421068/la-teologia-che-secolarizza-senza-scrupoli-la-fede-e-la
Grazie per la segnalazione.
Noi ne abbiamo pubblicato il testo intero qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/05/lassedio-delle-parole.html
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