Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 16 settembre 2018

29 settembre. Pellegrinaggio al Santuario della Vergine di Montenero

Sabato 29 settembre 2018: Pellegrinaggio dei gruppi di Messa Antica della Toscana al Santuario della Vergine di Montenero (Livorno) 

PROGRAMMA

Ore 10,00 - Ritrovo dei pellegrini in Piazza delle Carrozze (Montenero Basso).
Ore 10,30 - Processione in salita al Santuario con recita del Santo Rosario.
Ore 11,30 - Santa Messa cantata in rito romano antico celebrata da Mons. Nicola Bux, con servizio liturgico a cura dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote.
Si ricorda che ai pellegrini è concessa, alle solite condizioni, l’indulgenza plenaria in virtù di decreto della Penitenzieria Apostolica
Ore 15.30 - Conferenza dal titolo: "La Santa Eucaristia nella crisi della Chiesa cattolica" presso la Sala San Gualberto del Santuario di Montenero. Relatore: Mons. Nicola Bux

1 commento:

Catholicus-Rieti ha detto...

Cosa significano i tre segni della Croce prima della lettura del Vangelo a Messa?
Un gesto sommesso e modesto, che compiamo durante la celebrazione liturgica e di cui pochi di noi sono consapevoli. Ci riferiamo al triplice segno della croce che i fedeli fanno, segnandosi la fronte, la bocca ed il cuore, prima del Vangelo.
Un gesto antichissimo e rimasto immutato nella sua semplicità. Ha qualcosa di innato ed istintivo ma il cui senso, nel tempo, potrebbe essersi perso. La verità è meravigliosa e parla di un adesione totale del fedele alla Parola.
E’ come una genuflessione dinanzi al testo sacro aperto.
Il fedele risponde, con quel triplice segno dicendo: “Che la Parola che sto per ascoltare resti nella mia mente, esca e sia proclamata dalla mia bocca ed alberghi sempre nel mio cuore“.
Un gesto semplicissimo ed impercettibile, dicevamo, che testimonia l’umile ascolto e la fedeltà a Cristo come pochi altri. E’ un gesto che rende i fedeli testimoni di Cristo come lo furono i primi Apostoli.
Come loro fragili, tra mille difficoltà. Ma fedeli. E’ questa umile fedeltà che li rende capaci di annunciare la Parola e di scrivere con la loro fede e le loro opere un “Quinto Vangelo”. Quello della loro vita, una vita nella Fede che si abbevera ogni volta alla fonte della Parola che, anche attraverso loro, diventa Vita.