Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 28 febbraio 2021

I bambini di Bibbiano sono tornati a casa

Tutti i minori coinvolti nel cosiddetto «caso Bibbiano» sono tornati dalle loro famiglie. La notizia, data dal quotidiano La Verità e pochi altri media, è passata nella generale indifferenza. Grazie a Dio e a chi si è battuto coraggiosamente di fronte a questo indicibile dramma. Una pagina nera della storia italiana dell'ultimo decennio è stata in parte risolta. Di seguito trovate la notizia seguita da un'analisi più dettagliata. Precedenti qui - qui.
Questa la comunicazione di Maria Teresa Bellucci: Oggi La Verità riporta la mia promessa fatta nei giorni scorsi in aula al Presidente Fico: fino a quando non ci sarà la prima convocazione della Commissione d’Inchiesta sulle case famiglia e gli affidi, interverrò ogni settimana per ricordare al Parlamento questa vergognosa mancanza. L'immobilismo del Parlamento sulla convocazione della Commissione d'inchiesta è una vergogna. Uno Stato che non tutela i più fragili, i minori, non può definirsi giusto e viene meno a una delle sue funzioni: proteggere i cittadini.
Sono passati 7 mesi dall'istituzione di una Commissione applaudita da tutti, ma che nessuno si è impegnato ad avviare.
Ho chiesto più volte, anche con una lettera indirizzata al Presidente della Camera, l'avvio dei lavori di un organo che deve fare luce nel buio degli affidi illeciti e delle case famiglia. Dal Forteto a Bibbiano, passando per le tante inchieste portate avanti dalla magistratura, l'Italia non può tollerare l'opacità su argomenti che riguardano i diritti dei minori.
Il Parlamento deve avviare la Commissione d’Inchiesta sulle case famiglia e gli affidi, non rimarrò in silenzio!
* * *
Bibbiano, alla base c'è l'ideologia
Si è tenuta il 25 febbraio una nuova udienza del processo Angeli e Demoni, procedimento sui presunti affidi illeciti e abusi su minori avvenuti in val d'Enza, nel Reggiano, che vede tra gli imputati il sindaco del Comune di Bibbiano, Andrea Carletti, l'ex responsabile dei servizi sociali dell'Unione val d'Enza Federica Anghinolfi, l'operatore correggese Francesco Monopoli, lo psicoterapeuta Claudio Foti. Più di cento i capi di imputazione, a vario titolo, contestati dalla pm Valentina Salvi, 155 testimoni e 48 persone offese. L'impianto accusatorio: i minori erano allontanati ingiustamente dalle famiglie d'origine per un tornaconto economico, attraverso perizie falsificate, disegni manipolati, storie inventate e sedute di psicoterapia finalizzate a condizionare i bimbi spinti ad accusare i genitori.

Oltre ad accertare le responsabilità, il caso Bibbiano - punta d'iceberg del sistema deviato degli affidi, fenomeno diffuso in tutto il Paese - rappresenta un’occasione per riflettere sulla galassia della protezione dei minori, come dichiarato da Patrizia Micai, legale ferrarese esperta in diritto di famiglia che segue diversi genitori coinvolti.

Segui i soldi. 
Come per anziani, immigrati, disabili, violenza, anche l’infanzia beneficia di abbondanti finanziamenti pubblici che finiscono, senza controllo, nelle casse private di enti e cooperative. Quando parte una segnalazione il bambino “attenzionato” viene allontanato dalla famiglia attraverso l’intervento dei servizi sociali e collocato in una struttura.

Tra comunità protette e case famiglia per minori, si stima che in Italia siano almeno 1800 le strutture in esercizio. La cifra però è ipotetica perché ogni anno nascono nuove realtà. Molto difficile stabilire il numero esatto dei bambini coinvolti perché non esiste un censimento, benché ogni comune sia dotato di assistenti sociali e professionisti incaricati di seguire famiglie e bambini fragili. La stima dei minori fuori casa si aggira su 30.000 bambini. Ogni minore alloggiato in comunità costa alla collettività tra gli 80 e i 150 euro al giorno, in caso di disabilità fino a 400 euro al giorno.
La gestione degli affidi muove una montagna di denaro, esentasse e senza rendicontazione.
Le “rette” passano come donazioni a supporto del nucleo famigliare o della casa famiglia ospitante, che può spendere o non spendere a piacimento quei soldi. Non è possibile sapere alcunché di preciso su quale sia il giro d’affari complessivo a totale disposizione dei titolari/affidatari, perché non sono tenuti a dichiarare niente a nessuno, e sovente i piazzamenti dei minori presso tali presìdi sono confermati da una semplice scrittura privata nemmeno comunicata al Tribunale dei Minori, men che meno all’Agenzia delle Entrate.
Ecco perché sorge il dubbio che l'alto numero di minori fuori casa sia provocato dagli interessi e non dalla volontà di aiutare: se infatti si togliessero i finanziamenti a chi gestisce le case protette - intestate tutte a soggetti terzi privati - e si riportasse il servizio in capo ad un ente pubblico, quanti si dedicherebbero a soggetti su cui non c’è nulla da guadagnare?
Sebbene il protocollo preveda la permanenza in struttura per un tempo determinato e limitato, moltissimi bambini entrano neonati ed escono alla maggiore età. Le rette ingrassano i titolari delle comunità e i bambini crescono orfani di genitori vivi.
Un dossier del 2013 che porta la firma dell’avvocato Cristina Franceschini rivelava che molti operatori che affiancano il magistrato togato presentavano conflitti di interesse perché impegnati a vario titolo nelle comunità destinate ad ospitare gli stessi bambini oggetto delle sentenze.
Business anche nel giro delle famiglie affidatarie le quali occupandosi di un bambino percepiscono una cifra mensile che diventa uno stipendio. A costituire questa rete sono amici degli assistenti sociali, degli avvocati degli psicologi e tutte quelle Associazioni che si prodigano per diffondere la mentalità dell’affido extra familiare. Una situazione paradossale: da una parte si contribuisce alla distruzione di un nucleo familiare, accettando l’idea che i bambini possano perdere il contatto coi genitori naturali dall'altra si esaltano i benefattori dell'infanzia violata, persone estranee che vanno a sostituire il legame familiare. È lecito chiamare questo approccio traffico di esseri umani?
Come mai un Comune è disposto spendere fino a 400 euro al giorno per alloggiare un minore in una struttura privata, smembrare una famiglia, quando la metà di quella cifra potrebbe darla alla famiglia stessa o spenderla per affiancare figure di aiuto che non danneggino il soggetto più debole, ovvero, il bambino?

Costi sociali. 
Quando parliamo di bambini tolti ai genitori senza reali motivi ci troviamo di fronte a malagiustizia familiare. Nonostante la Costituzione, i diritti inalienabili dei Minori garantiti dalla Convenzione ONU, la Carta di Noto, il Codice Civile, normative e regolamenti, questi casi sono talmente tanti che i tribunali non riescono a seguire le pratiche che si accumulano nelle Procure in migliaia di fascicoli. I motivi che portano un bambino ad essere tolto alla famiglia sono i più disparati: presunti maltrattamenti, presunti abusi, povertà, separazione dei genitori, conflitti che creano situazioni alienanti e di questi tempi si può portare via un bambino perché qualcuno della famiglia ha il covid. Basta una segnalazione di un medico, di un’istituzione scolastica e persino di un vicino di casa per far sì che una famiglia si possa ritrovare in casa i servizi sociali del Comune, una squadra legittimata ad accertare eventuali situazioni di disagio e prendere drastiche decisioni che travalicano le proprie competenze. Tra gli strumenti più utilizzati da questi esperti, il ricorso all’articolo 403 del codice civile, provvedimento che dovrebbe essere emesso in caso di abbandono del minore o quando si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica, che si utilizza in modo disinvolto e che dopo la modifica chiesta nel 2017 dal Pd, permette ad un’assistente sociale di portar via un bambino senza avere l’autorizzazione da parte della magistratura. La famiglia, nella maggioranza dei casi, è totalmente impotente di fronte a questo sistema che opera anche con l’ausilio della forza pubblica.

I bambini strappati ai genitori sono costretti a vivere in ambienti extra familiari (qui la storia di Anna per 16 anni in comunità) i genitori vivono un incubo. Se hanno dei soldi, una casa, un’eredità la spendono in avvocati e ricorsi. La prima notte in comunità per un bambino è spaventosa, come ha raccontato bene Erik Papieducatore pluridecennale in servizio presso il comune di Reggio Emilia, esperto e profondo conoscitore del “sistema”. Nessun bambino è felice di vivere chiuso in una struttura, una specie di casa con le sbarre alle finestre, a parlare con papà e mamma (quando sono fortunati) solo al telefono ai quali ogni volta gridano tutto il loro dolore: "Mammaaa voglio tornare a casaaa, vienimi a prendere. Adessooo”. Così raccontava nel 2013 la Dott.ssa Chiara Cuccaroni, professionista con numerose esperienze lavorative presso comunità, case famiglia, case protette, in una lettera che strazia il cuore, indirizzata all’allora Garante per l’infanzia Vincenzo Spadafora e Presidente Unicef, sempre tenuto informato sul funzionamento di questo servizio attraverso registrazioni audio strazianti, video di violenze psicologiche e fisiche su bambini da parte degli operatori, ricorsi e faldoni, il quale sollecitato a rispondere alle numerose denunce sulla malagiustizia familiare aveva concluso che “tutto sommato il sistema regge”. Eh sì, regge, con le solite modalità come l’ultimo caso scoperto poche settimane fa in Lunigiana.

Alla base dell’odio viscerale per la famiglia, motore degli affidi forzati, c'è l'ideologia.
È l’odio verso la Famiglia Naturale, la motivazione che consente al sistema degli affidi di provocare tanto sconquasso, distruzione e violenza. Il sistema è formato da una galassia di onlus, enti e cooperative accreditate presso le istituzioni che arriva agli affidi coatti con la convinzione che certe famiglie siano del tutto inadatte e incapaci di crescere i bambini e che lo Stato debba intervenire. Quante volte abbiamo sentito dichiarare da intellettuali, attori, registi, politici e saltimbanchi che i figli non sono di papà e mamma? Ragionamento familiare anche per Federica Anghinolfi, la psicologa del servizio della val d’Enza: il giudice Ramponi a pagina 253 dell’ordinanza aveva scritto che la responsabile era convinta che “all’interno della famiglia si consumano atroci abusi e che bisogna creare nei bambini un sentimento respingente verso di loro”.

Il sistema degli affidi forzati è dunque un progetto sociale che veicola l’idea che lo Stato può intervenire se la Famiglia viene giudicata non idonea a svolgere il suo compito. Un progetto ideologico che abbiamo visto applicato dalla Cooperativa agricola “Il Forteto” dove violenza e perversione stavano dietro la falsa tutela dei minori e delle loro famiglie.

Il Metodo. 
La narrazione intorno agli affidamenti extra familiari gira intorno al concetto che nella famiglia si consumino violenze, abusi e maltrattamenti. Il mostro è quasi sempre il padre verso il quale si concentrano tutte le accuse. Secondo questi esperti l’abuso sessuale sui minori è un “fenomeno diffuso” e “in grande prevalenza sommerso, che gli adulti non vadano ascoltati perché quasi sempre negano, che l’abuso va sempre rintracciato anche in assenza di rivelazioni del minore. È il famoso metodo Cismai, gruppo di professionisti in campo da decenni specializzati nella prevenzione, il riconoscimento e la valutazione delle varie forme di maltrattamento a danno dei bambini, per individuare e diffondere le procedure adatte a intervenire nelle famiglie e offrire agli operatori coinvolti gli strumenti di tutela e sostegno. Una catechizzazione che avviene attraverso convegni e corsi di formazione per psicologi, giudici, avvocati, assistenti sociali ed educatori insomma centinaia di professionisti che trovano poi impiego nei Tribunali, nei comuni, negli enti pubblici e religiosi, formati come segugi per intercettare i segnali di ipotetici abusi sessuali anche quando non ci sono e stanare i genitori inadatti a svolgere il loro compito. Questa metodologia, non è mai stata riconosciuta valida dalla comunità scientifica, ma si è diffusa in tutto il paese, sostenuta dalla politica, contribuendo a diffondere false e allarmanti notizie del tipo che in Italia un bambino su 5 è vittima di abusi e che in ogni città esista una setta satanica. I nomi degli psicologi, degli esperti e delle onlus che fanno parte del network si trovano in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Sardegna, Campania, Puglia.

Tutto torna.
Dopo l’abolizione della definizione padre e madre sui documenti sostituti da Genitore 1 e Genitore 2, la possibilità di scegliere il cognome della madre cancellando il ramo paterno dalla storia del figlio con la scusa di mettere parità fra uomini e donne, recentemente il Partito democratico nel documento di riforma sanitaria del Friuli Venezia Giulia ha sostituito la parola famiglia con “rete formale e informale della persona” una perifrasi per aggirare il superato concetto di famiglia composta da padre madre e figli. La cellula fondante della civiltà è da tempo minacciata da manovratori che hanno in mente un modello preciso: quello socialista atomizzato: uomini e donne senza relazione con la cura dei bambini delegata allo Stato. E i fatti degli ultimi 12 mesi dove è lo Stato a organizzare tutto, a partire dalla salute, sembra un progetto ben avviato. (27/02/2021 - Antonietta Gianola - Fonte)

23 commenti:

Da Il Secolo d'Italia ha detto...

La Commissione d’inchiesta fermata da Zingaretti e compagni

In aula, giovedì, il sostituto procuratore Salvi ha anche contestato le eccezioni sollevate nelle udienze precedenti da alcuni degli avvocati degli imputati. Sul fatto che Anghinolfi, Foti, Bolognini e Carletti e gli altri 20 imputati meritino il processo dovrà pronunciarsi il giudice dell’udienza preliminare, Dario De Luca. La decisione arriverà alla fine di aprile. Resta il fatto che, dopo le violente polemiche seguite agli arresti del luglio 2019, sul processo in corso a Reggio Emilia è calato il silenzio mediatico.

Nell’estate 2019, quando era esploso lo scandalo di Bibbiano, il centrodestra e più timidamente il M5s avevano denunciato il sistema degli affidi. Da allora, però, l’asse Pd-M5s-Leu ha paralizzato i lavori. Emblematica la palude che impedisce l’avvio della Commissione d’inchiesta sugli affidi illeciti e sulle case famiglia, la cui legge istitutiva il Parlamento ha approvato all’unanimità il 29 luglio 2020.

Anonimo ha detto...

Un giorno come oggi di 8 anni fa Benedetto XVI si congedava da Sommo Pontefice

Indelebili immagini quali l'applauso nel cortile di San Damaso, le lacrime filiali e improvvise di monsignor  Georg Gänswein, l’elicottero che sorvola per l’ultima volta il Cupolone e piazza San Pietro, l’atterraggio a Castel Gandolfo, l’ultima benedizione dal balcone da (quasi) semplice pellegrino, il portone del Palazzo Apostolico che alle 20 si chiude sulla piazza e soprattutto sul pontificato ratzingeriano.

gsimy ha detto...

blumus ha scritto una serie di interessanti e documentati articoli sul marcio sistema Bibbiano

https://blumudus.it/2019/sbugiardare-calenda-su-bibbiano-1-e-il-sistema-che-non-funziona/
https://blumudus.it/2019/sbugiardare-i-piddini-su-bibbiano-2-cosa-ce-dietro/
https://blumudus.it/2019/perche-gli-indignati-hanno-ragione-su-bibbiano/

ne consiglio la lettura

mic ha detto...

OT
Sul Corriere della Sera un estratto del nuovo libro di papa Francesco «Dei vizi e delle virtù» che uscirà il 2 marzo.

https://www.corriere.it/cronache/21_febbraio_28/papa-francesco-libro-verra-nuovo-diluvio-se-non-cambiamo-strada-clima-ghiacciai-40967eb8-7959-11eb-bd61-f38514671054.shtml

Verrà il diluvio se non abbracciamo la nuova religione ecologica, non se continuiamo a tradire il Signore...

Anonimo ha detto...

Allora verra' il diluvio universale a causa della differenziata.... non a causa dei peccati mortali. Quindi abbiamo bisogno di una conversione ecologica e non piu' di una conversione subordinata alla liberazione dai propri peccati.....

Ma Dio non ha promesso che non manderà un altro diluvio?

Anonimo ha detto...

Genitori degeneri sono sempre esistiti, ora accanto a loro si affianca un variegato esercito degenere di 'tecnici' dell'infanzia in organica osmosi con il 'mangia mangia'cooperativo. Sono gli orchi delle fiabe, vivi e vegeti tra di noi. Un paese che non protegge l'infanzia, che non la custodisce, che non la cura è bene che sparisca dalla faccia della terra. Quando la dissoluzione e la corruzione arrivano a tal punto significa che 60 milioni di persone sono mediamente tarate. I peccati e le omissioni della chiesa poi trovano, in contesti di questo tipo, la superficie nella quale specchiarsi. Invece di fare la 'graziosa' internazionale guardasse lo stato di profonda povertà morale in cui l'Occidente sta affogando. Guai a voi! Guai a noi, se non rimediamo ai mille inferni in cui noi siamo caduti ed è caduto l'Occidente intero.

gsimy ha detto...

@mic a me sembra che sia un discorso tutto sommato apprezzabile: quanti preti al giorno d'oggi parlano dell'ira di Dio che elimina il male riporta la giustizia? è un tema praticamente assente nella predicazione e diradatosi spaventosamente nella liturgia conciliare. eppure il Papa ne parla

poi non credo affatto che la 'conversione ecologica' significhi un tradire il deposito della Fede. un esempio sono i confessori dei Francescani: nei loro opuscoli per fare l'esame di coscienza hanno già da tempo inserito i peccati contro il Creato, ma non per questo hanno eliminato i peccati contro la santità della vita (aborto in primis) e del matrimonio. anche il credersi padroni del Creato e considerarlo non come un dono ma come un qualcoa da sfruttare e modificare non è un atteggiamento che predispone verso il Signore

mic ha detto...

hanno già da tempo inserito i peccati contro il Creato, 

Ma è proprio qui il problema. I peccati sono SEMPRE contro il Creatore anche se riguardano il nostro rapporto con la creazione e le creature quando esce dalla volontà del Padre e dunque dall'ordine inscritto nella natura.
Con certi comportamenti possiamo danneggiare il creato (c volutamente minuscola) ma è Dio che offendiamo ed è questo il peccato!...

mic ha detto...

...poi sulle conseguenze come castighi nulla quaestio.
Tuttavia tirar fuori il diluvio non ha molto senso, dal momento che nella Scrittura c'è una promessa del Signore che non lo avrebbe più inviato. Il che non esclude che non possano essere gli uomini a causare, con le conseguenze di una hybris ormai fuori misura, la propria autodistruzione.

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che il caso sembra risolto, un ringraziamento andrebbe fatto alla coraggiosa giornalista di radio sole 24h. Raffaella Calandra che a Bibbiano e al Forteto ed altri casi scomodi di abusi ha dedicato ampi dossiers che si possono ascoltare sul suo blog personale in podcast. Un accenno alla ricorrenza odierna, il 28 febbraio 2013 si chiudeva un Pontificato, da allora più nulla di buono è giunto, stando alle ultime, si fa per dire, esternazioni del vdR, o papa emerito o morto, comunque in Argentina non torna più, la cosa mi fa sorridere amarissimamente, perché nel 2005, rinunciando di fatto all'elezione papale, disse che Roma non faceva per lui, che non si sentiva a suo agio......come si cambia, dice quella canzone......

Anonimo ha detto...


Le esternazioni papali sul diluvio che verrebbe se non cambiassimo nei confronti della natura. Su queste cose, il papa che competenza ha?

La Corrente del Golfo, fondamentale per l'equilibrio climatico di buona parte del pianeta si sta raffreddando, il che non è bene. Ne verranno, almeno in parte dell'Europa inverni più freddi. Un saggio se ne è avuto quest'anno nelle isole britanniche. Questo "raffreddamento" (ne parlava giorni fa La Stampa di Torino) come si concilia con il riscaldamento globale?

Secondo la nostra religione, la natura verrà distrutta, incenerita nel Giorno del Giudizio o comunque nel tempo che immediatamente lo precederà. Risulta dalla Sacra SCrittura. La natura Dio l'ha creata secondo il suo ordine, che non esclude il disordine delle catastrofi naturali. E ci ha detto che possiamo usufruirne per i nostri bisogni, al pari degli animali e dei pesci.
Alterare l'equilibrio della natura non è bene, per le conseguenze che comporta, non perché costituisca peccato. IL peccato è violazione dell'ordine morale stabilito da Dio, con la cosciente volontà di farlo, non dell'ordine geologico, oroidrico, insomma non della natura in senso fisico. Mettere ciò come peccato, da confessare come i veri peccati, significa solo aver smarrito la sinderesi, come si diceva una volta. Si scade persino nel ridicolo.
Il Signore poi ha detto: Crescete e moltiplicatevi, senza porre limiti. Moltiplicarsi vuol dire abbattere foreste, fare spazio all'agricoltura e all'industria, innalzare dighe, in una certa misura inquinare.
Sono certamente legittime misure per ridurre l'inquinamento industriale. Ma non lo è una politica che in tempi per di più brevi vuole ridurre a dimensioni "verdi" sia industria che agricoltura, farci smettere di mangiare carne, latte, pesce, farci diminuire di numero con l'aborto e l'omosessualismo planetari (una cosa criminale), consegnandoci nello stesso tempo alle ormai gigantesche economie asiatiche, che dell'inquinamento se ne infischiano.
IL Papa attuale si rende complice di questo movimento distruttore ed anzi per certi aspetti lo anticipa persino.
Se poi, come afferma la minoranza di scienziati che non riesce a farsi ascoltare dai media e dai politici, il mutamento climatico dipende (come sempre in lungo periodo) da quell'attività del sole che noi studiamo attraverso le c.d. macchie solari, allora tutto il ricorso all'economia e modo di vivere "verde" a poco assai servirà.
Il fatto è che l'ignoranza trionfa e anche nell'attuale Vaticano è ben rappresentata.
Z.

Anonimo ha detto...

E vome la mettiamo, ricordando il povero padre Cavalcoli che era stato messo in quarantena con la solita spietata misericordia dopo aver parlato dei castighi Divini su Radio Maria?

gsimy ha detto...

Ma sa come funziona il sistema delle correnti oceaniche? Ha un motore principali: le differenze di densità tra le varie masse d'acqua oceaniche, dovute a diverse temperature e salinità.
Le prime si sono modificate a causa del maggior contenuto termico del pianeta dovuto alla maggiore concentrazione di diossido di carbonio in atmosfera, che in gran parte si è scaricato negli oceani, le seconde grazie allo scioglimento dei ghiacciai
Perciò il sistema delle correnti si riassesta, con conseguenze spiacevoli

Poi il Signore ha detto 'crescete e moltiplicatevi!' all'uomo prima della Caduta, e quindi privo del disordine dovuto al peccato

Per il resto la 'minoranza di scienziati' riesce a farsi ben sentire dai media (Battaglia è stato in tv molte volte) anche più dei colleghi non scettici

Anonimo ha detto...

Questa è di ieri, fresca fresca.
Non verrà il diluvio per gli aborti, gli omicidi, i furti di stato...
No, verrà per l'attentato contro l'orso polare e la foca monaca.

Valeria Fusetti ha detto...

Molto interessante, per il covid non sarebbe lecito definirlo una punizione divina per un mondo che è sempre più lontano da Dio, e di conseguenza sempre più dedito a sistemi di vita oggettivamente pericolosi e distruttivi sia della vita umana sic et simpliciter, sia in senso cristiano. Mentre il "peccato ecologico" attirerebbe sicuramente la punizione ... parola di Bergoglio ! E se invece lo scioglimento di un po' di ghiaccio sarebbe così salutare da permettere di ripiantare alberi in Groenlandia?

Anonimo ha detto...


Crescete e moltiplicatevi, lo ha detto prima della Caduta..

Sì, ma vale anche per dopo la Caduta altrimenti si corre il rischio di giustificare il controllo delle nascite, aborto volontario compreso.
Quello di crescere e moltiplicarsi è un comando incondizionato: "prolificate, moltiplicatevi e riempite il mondo...".
Non poteva il comando esser limitato allo stadio dell'innocenza originaria, nel quale non esisteva attrazione sensuale tra Adamo ed Eva (non poteva, essendo essi ancora simili a Dio, e quindi assolutamente innocenti quanto alla carne); e non esistendo attrazione sensuale e sessuale non potevano evidentemente nascere figli.

Allora, senza la Caduta non ci sarebbe stato sviluppo del genere umano? Lo sostiene chi considera la Caduta necessaria, una sorta di momento dialettico indispendabile per l'attuarsi dei fini della Provvidenza: il peccato come strumento inconsapevole del bene.
Ma, se non avessero peccato, Adamo ed Eva avrebbero ugualmente potuto "proliferare e moltiplicarsi"?
C'è anche chi sostiene che, non avendo l'ebraico il tempo futuro, il presente della traduzione latina deve esser in realtà inteso come futuro. Giusto? Sbagliato?
Bisogna allora ritenere che la Caduta ha frustrato i piani di Dio, nel senso che Adamo ed Eva si sarebbero uniti in matrimonio naturale senza bisogno di sensualità? Una forma "pura" di attrazione fisica, della quale non possiamo avere idea?
Difficile dire. Nell'attrazione sessuale-sensuale, quella secondo natura ovviamente, tra il maschio e la femmina, sembra esserci pur sempre qualcosa di torbido, che annebbia la mente e dispiace alla mente.
Ma non perdiamoci in elucubrazioni senza sbocco. Quel che è certo è che la nozione di peccato non si può applicare ai comportamenti lesivi dell'equilibrio ambientale. Lo si può fare, solo divinizzando in qualche modo la natura, come risulta chiaramente dalla pseudo-teologia "india", quella che vuole dare alla Chiesa un volto "amazzonico" (!), sponsorizzata dall'attuale papa, al quale va bene che si adori un Dio "padre-madre", riedizione dell'androgino primordiale degli antichi culti pagani!

Anonimo ha detto...

L'anno scorso discutendo discutendo dei fatti di Bibbiano con alcuni amici ,brava gente ma pidioti ,mi sono reso conto che del FORTETO non ne avevano mai sentito parlare.

Anonimo ha detto...

anonimo 11,41.Commento falso, smentito da Genesi e dal Vangelo. Gesù dice "In principio non fu così (divorzio o ripudio)..e i due saranno UNA SOLA carne" il che implica connubio. La Genesi inoltre parla di "crescete e moltiplicatevi" nei giorni della creazione prima di parlare del peccato originale. Il racconto della creazione è uno e quello del peccato un altro, di autori differenti, il che è riconducibile alla tradizione orale ovvero omelie ad uso della catechesi. Quindi la sua tesi è smentita da Gesù stesso, nè il matrimonio fu mai condannato. Possiamo ipotizzare che un'ascesi avrebbe portato al superamento dell'atto sessuale come avvenuto per la Concezione verginale? Penso di sì come è stato possibile l'inverso, discesa con intervento del serpente chiamato fiera callidior tra le create, ma questo non significa che il connubio fisico fosse stato concesso. Da come si usa del connubio esso può essere santo o depravato anche oggi.

Anonimo ha detto...


Risposta poco chiara al "commento falso"

-- quando Gesù disse "in principio non fu così etc" si riferiva al matrimonio indissolubile, all'indissolubilità del matrimonio. Di quale matrimonio? Nel Paradiso terrestre Adamo ed Eva non erano sposati e non lo furono. Lasciamo stare le supposte origini diverse dei racconti della Creazione e del Peccato originale, cose che non c'entrano.
EVidentemente Gesù si riferiva al matrimonio da Adamo ed Eva in poi, come lo conosciamo, dopo la Caduta. Senza CAduta, niente matrimonio, il genere umano doveva evidentemente moltiplicarsi marcato dal peccato orginale.
-- Pensare che, senza l'intervento del Serpente, al posto del matrimonio carnale avremmo avuto un "superamento dell'atto sessuale con un'ascesi assimilabile alla Concezione verginale", secondo me, è pura follia, e persino blasfema.
-- anche nell'uso "santo" del matrimonio, l'atto sessuale naturale tra gli sposi resta sempre un atto della natura che abbiamo in comune con tanti animali, no? E se per caso lo
vedi fare da altri non è certo un bello spettacolo, oscilla tra il ridicolo e l'osceno..
L'empio Diderot, un esperto in materia, diceva che "questo piacere carnale che fa impazzire tutto il mondo dopotutto non è altro che il risultato di uno spasmo ghiandolare, che ci accomuna alle bestie..". E l'elemento animale dell' Amour, non esprime la componente torbida della nostra natura, quella del desiderio quando batte alle tempie etc etc
Anche per questo bisogna sposarsi in chiesa, in quanto Sacramento indissolubile, il matrimonio santifica il rapporto carnale sottoponendolo all'ideale del "casto connubio" volto alla procreazione sì da ridurne al minimo l'animalità.


Anonimo ha detto...

Anonimo 20,44.Se si legge la Bibbia NON si lascia perdere che sono 2 racconti diversi perchè questo,nel caso, è dirimente. Il racconto della Creazione è uno .E parla di Dio che dice di moltiplicarsi.Enoc stesso ebbe figli e fu rapito .Trovo disgustoso il suo modo di narrare l'unione sponsale.Che dopo il peccato il rapporto si sia degradato è indubbio ma che sia una conseguenza obbligatoria,sembrerebbe a suo dire, per la procreazione, se lo inventa lei.Senza amore il rapporto è volgare e basta,peggio che animale come lei dice.A volte il male sta nella mente.

Anonimo ha detto...


# anonimo esperto della Bibbia per eruditi

Lei non ha capito che una cosa è l'unione carnale un'altra l'unione sponsale? Della prima mi limito a ricordare l'aspetto realistico, un piaceere che abbiamo in comune con gli animali (oh, yes) e non è colpa di nessuno. Anzi, mi sembra di rivalutare il matrimonio legittimo, sottolineando come esso santifichi l'aspetto animale e permetta di superarlo in una dimensione superiore. Il "rapporto lei dice si è degradato dopo il peccato". Ma da dove risulta, che il rapporto tra Adamo ed Eva fosse già "matrimoniale" prima del Peccato? Non dice la stessa Bibbia che, cacciati dal Paradiso, Adamo "conobbe la sua moglie", ossia consumò il suo legittimo rapporto carnale con quella che ora era sua moglie? La perdita della verginità da parte di Eva avvenne in una situazione di colpa, di peccato, di sofferenza, anche se legalmente lecita. IL desiderio carnale venne fuori dopo la Caduta, prima non c'era.
Ma le cose non sarebbero andate così, dice lei, perchè si tratterebbe di due racconti diversi, ove quello della Creazione ci dovrebbe far capire che Adamo ed Eva erano già sposati prima della Caduta? I due racconti della Bibbia starebbero allora in contraddizione l'uno con l'altro. Queste sono ricostruzioni ad usum modernistarum. Forse così si insegna la Bibbia oggi, in modo da favorire poi le interpretazioni più fantasiose, le bufale più incredibili, tipo quella di un supposto rapporto intimo "angelicato" tra i nostri due progenitori, una cosa che sembra spirituale e invece è più greve, a pensari bene, del normale rapporto naturale tra gli sposi.

Anonimo ha detto...

Adamo ed Eva, prima della mela, non avevano generato. Erano fanciulli innocenti nell'anima e nel corpo. Eva viene adescata dal serpente su una tematica 'elevata', sulla conoscenza del bene e del male che rende uguali a Dio, così scientemente ignorano il monito di Dio che mangiando di quell'albero sarebbero morti. Mangiato che ebbero sentono avvicinarsi Dio, si nascondono e si coprono con una foglia di fico proprio lì, dove bene e male sono tra loro intrecciati strettamente. E' con la punizione che consegue che ad Eva viene detto da Dio che saranno moltiplicati e i dolori del parto e le sue gravidanze e che il suo istinto sarà verso il marito che la dominerà; parimenti ad Adamo viene detto che con fatica e dolore lavorerà la terra diventagli ostile per la sua disobbedienza e tornerà alla terra dalla quale è stato tratto.
Quindi sappiamo per certo che con il peccato originale si ha una trasformazione avversa all'essere umano dell'intero Creato, contestualmente il serpente viene avvisato della inimicizia perenne che vi sarà tra esso e la donna che infine schiaccerà la sua testa.
Noi quindi non conosciamo come sarebbe potuta essere la conoscenza reciproca, nella carne, tra uomo e donna nella condizione di innocenza nella quale furono creati. Possiamo solo immaginare un atto semplice, scevro da ogni passione, che avveniva una tantum...non so, qualcosa come una buona ispirazione, non lo so e neanche riesco ad immaginare.
So che, un tempo, i buoni cattolici prima di coricarsi pregavano e pregavano anche gli sposi, questa preghiera l'ho sempre più intesa come un'implicita richiesta a Dio, Uno e Trino, di innocenza, di semplicità, di onestà verso colui e verso colei con cui si condivide la vita.

Anonimo ha detto...


Noi non conosciamo come sarebbe potuta essere la conoscenza reciproca nella carne tra uomo e donna nella condizione di innocenza iniziale...

Giusto. Non possiamo aver l'idea di una cosa che non c'è mai stata. E almanaccare su di essa, come sembra voler fare qualcuno, può solo condurre fuori strada, a perdersi in ragionamenti che alterano il senso delle Scritture. Questo, del resto, non è un argomento facile, tanto per cambiare. Si pone infatti il problema della volontà di Dio in relazione al male compiuto dall'uomo. Quando Dio li benedisse e disse ad Adamo ed Eva "crescete e moltiplicatevi e riempite la terra etc." (Gen 1, 27 ss.) non ha specificato sul "come" di questo accrescersi, del quale, dobbiamo ritenere, Adamo ed Eva non potevano avere nessuna idea, stante la loro innocenza ancora di tipo angelico. (O vogliamo pensare che quando li benedisse, li unì in matrimonio? Qualche commentatore ortodosso ha avanzato questa ipotesi? Ma come sarebbe stato possibile, un matrimonio non consumabile, stante l'innocenza dei due, e quindi l'assenza assoluta di attrazione sensuale?)
Pertanto, Dio ha qui indicato loro che cosa si aspettava da loro, quale era il loro compito in questo mondo, al tempo così bello, da Lui creato.
Ma Dio non sapeva che ci sarebbe stata la CAduta? Di certo lo sapeva, data la sua onniscienza, che si estende al futuro. Se diciamo che l'ha voluta, allora cadiamo nel calvinismo. Dobbiamo dire invece che l'ha tollerata, come il prezzo che l'uomo, solo simile a Dio ma non ovviamente uguale a Lui, doveva pagare per l'uso della sua libertà, del suo libero arbitrio. Eva fu sedotta, sì, ma liberamente, nessuno la costrinse. E Adamo, invece di prenderla a schiaffi, mangiò pure lui stoltamente del famoso frutto. Se uno/una si lascia sedurre, è colpevole la sua parte. Non ci troviamo in presenza di un grande mistero?
Cominciava la vita, come PROVA, e ancor adesso è così, in lotta contro noi stessi e contro il mondo che ci circonda, per poter alla fine superare la PROVA e salvarci l'anima, cosa possibile solo con l'aiuto di Dio, che la PROVA ha permesso e permette ("non ci indurre in tentazione..").