Il grande Vescovo J. Strickland DIFENDE, con estrema chiarezza, Maria Corredentrice e Mediatrice. Qui l'indice dei numerosi precedenti. A partire da qui e qui precedenti su Maria Corredentrice
Lettera pastorale sulla Beata Vergine Maria,
Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
il 4 novembre 2025 la Santa Sede ha pubblicato una Nota dottrinale attraverso il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) intitolata Mater Populi Fidelis, firmata dal Prefetto della Dottrina della fede, Cardinale Victor Manuel Fernandez.
Nel documento, il cardinale Fernandez dichiara che «non sarebbe appropriato usare il titolo di “Corredentrice” per definire la cooperazione di Maria». La ragione addotta è che tale titolo «rischia di oscurare l'unicità della mediazione salvifica di Cristo e può quindi creare confusione e uno squilibrio nell'armonia delle verità della fede cristiana...» (paragrafo 22).
Poiché molti fedeli sono turbati da queste parole e poiché l'amore per la Beata Vergine è il cuore pulsante dell'autentica fede cattolica, mi sento in dovere, come successore degli Apostoli, di riaffermare l'insegnamento perenne della Chiesa riguardo alla singolare cooperazione della Madonna nella Redenzione.
È sorprendente che la motivazione addotta – evitare la «confusione» e ragioni ecumeniche – riprenda lo stesso linguaggio che da oltre mezzo secolo viene utilizzato per attenuare e oscurare la verità cattolica. Tale ragionamento ha smussato i contorni della dottrina fino a lasciarne solo un vago sentimento. Ma la verità non può essere sacrificata sull'altare della diplomazia. L'ecumenismo che mette a tacere la verità cessa di essere vera unità. La via da seguire non è quella di offuscare ciò che rende distintiva la fede ma di proclamarla con chiarezza e carità, confidando nella luce della rivelazione per dissipare la confusione, non per nasconderla.
Negli ultimi anni, questo schema si è ripetuto su molti fronti della vita della Chiesa. Con il pretesto di essere “accogliente” e “inclusiva”, l'identità soprannaturale della Chiesa viene lentamente scambiata con una sociologica. Ciò che una volta era definito dalla grazia e dalla conversione viene ora riformulato nel linguaggio dell'adattamento e dell'affermazione. L'invito al pentimento è sostituito dall'invito all'appartenenza. Al mondo viene detto che non ha bisogno di cambiare; solo la Chiesa deve cambiare per adattarsi ad esso. E così la fede viene diluita, la croce viene ammorbidita e il Vangelo diventa sentimentale piuttosto che salvifico. Ma l'amore senza verità non è misericordia, è inganno.
Questo nuovo documento deve essere visto in tale contesto. Rifiutare il titolo di Corredentrice non è semplicemente una questione linguistica. Fa parte di uno sforzo continuo per spogliare la fede delle sue rivendicazioni soprannaturali, per far apparire la Chiesa innocua a un mondo che odia la croce. La Beata Vergine è il riflesso umano più perfetto della verità divina. Sminuire il suo ruolo significa sminuire la realtà stessa della grazia. Quando i suoi titoli esaltati vengono dichiarati “inappropriati”, non è lei che viene sminuita, ma è la nostra comprensione di Cristo che viene sminuita poiché ogni verità mariana protegge una verità cristologica.
La cooperazione di Maria nella Redenzione è una dottrina perenne, come testimoniano i Padri. Sant'Ireneo insegnava che «il nodo della disobbedienza di Eva fu sciolto dall'obbedienza di Maria» e Sant'Efrem la chiamava «il riscatto dei prigionieri». Fin dagli albori della Chiesa, l'obbedienza della Vergine è stata vista come la fine della ribellione di Eva e l'inizio della restaurazione dell'umanità.
La confusione che circonda il termine Corredentrice deriva in gran parte da un fraintendimento del prefisso «co-». In latino è «cum», che non significa «uguale a» ma «con». Maria non è una redentrice rivale ma colei che ha sofferto con il Redentore. La sua intera partecipazione era dipendente, derivativa e subordinata ma profondamente reale. Proprio come la prima Eva ha cooperato alla caduta, la Nuova Eva ha cooperato alla restaurazione. Il suo fiat all'Annunciazione e la sua presenza sotto la Croce sono i due poli di quella cooperazione divina. Maria ha partecipato all'opera redentrice di suo Figlio, l'unico in grado di riconciliare l'umanità.
Fin dall'inizio, la Chiesa ha professato che il fiat di Maria – il suo consenso totale e libero al piano di Dio – non è stato un momento passivo ma una vera e attiva cooperazione all'opera salvifica di suo Figlio. Il termine Corredentrice compare per la prima volta in una dichiarazione ufficiale durante il pontificato di Papa San Pio X. Nel 1908, la Congregazione dei Riti del Vaticano chiese di aumentare la devozione alla Madre Addolorata e di intensificare la gratitudine dei fedeli verso la «misericordiosa Corredentrice del genere umano».
Il 22 gennaio 1914, la Sacra Congregazione del Sant'Uffizio (oggi Dicastero per la Dottrina della Fede) concesse un'indulgenza parziale di 100 giorni per la recita di una preghiera di riparazione alla Madonna, così formulata:
«Benedico il tuo santo Nome, lodo il tuo privilegio eccelso di essere veramente Madre di Dio, sempre Vergine, concepita senza macchia di peccato, Corredentrice del genere umano» (qui).
Se la Santa Sede – e precisamente lo stesso ufficio che ha appena pubblicato questo documento – ha potuto concedere indulgenze per una tale preghiera, non può ora fingere che la dottrina che sta alla base di essa sia «inappropriata». Il linguaggio può richiedere una spiegazione pastorale ma la verità non può essere ritrattata.
Papa San Pio X, nella sua enciclica Ad Diem Illum Laetissimum (2 febbraio 1904), insegnava:
«Ora, la Beata Vergine non concepì il Figlio eterno di Dio solo perché Egli potesse diventare uomo prendendo da lei la sua natura umana ma anche perché, mediante la natura assunta da lei, Egli potesse essere il Redentore degli uomini. Per questo motivo l'angelo disse ai pastori: “Oggi vi è nato un Salvatore che è Cristo Signore”».
E continuava:
Maria «poiché era superiore a tutti in santità e unione con Cristo ed era stata coinvolta da Cristo nell'opera della salvezza umana, congruamente, come si dice, ciò che Cristo meritò condignamente ed è la principale ministra della dispensazione delle grazie».
Questa non è poesia ma insegnamento papale. Ciò definisce ciò che la Chiesa ha sempre saputo: la maternità di Maria non è solo fisica ma redentrice, spirituale e universale.
Papa Benedetto XV, nell'Inter Sodalicia (22 marzo 1918), scrisse:
«Maria soffrì a tal punto e morì quasi con il Figlio sofferente e morente; rinunciò a tal punto ai suoi diritti materni sul Figlio per la salvezza dell'uomo che possiamo giustamente dire che ha redento il genere umano insieme a Cristo».
Papa Pio XI, nel suo messaggio a Lourdes del 28 aprile 1935, pregò:
«O Madre di pietà e misericordia, che come Corredentrice hai assistito il tuo dolcissimo Figlio soffrendo con Lui quando ha consumato la redenzione del genere umano sull'altare della Croce conserva in noi, ti preghiamo, giorno dopo giorno, i preziosi frutti della Redenzione e della tua compassione».
Papa Pio XII, nel suo messaggio radiofonico a Fatima il 13 maggio 1946, dichiarò:
«Fu lei che, come Nuova Eva, libera da ogni macchia di peccato originale o personale, sempre intimamente unita al Figlio, lo offrì al Padre Eterno insieme all'olocausto dei suoi diritti materni e del suo amore materno, per tutti i figli di Adamo, contaminati dalla sua miserabile caduta».
Il 31 marzo 1985, Domenica delle Palme e Giornata Mondiale della Gioventù, Papa San Giovanni Paolo II parlò dell'immersione di Maria nel mistero della Passione di Cristo:
«Maria accompagnò il suo divino Figlio nel più discreto nascondimento, meditando tutto nel profondo del suo cuore. Sul Calvario, ai piedi della Croce, nella vastità e nella profondità del suo sacrificio materno, aveva accanto a sé Giovanni, il più giovane degli Apostoli. Possa Maria, nostra Protettrice, la Corredentrice alla quale offriamo la nostra preghiera con grande effusione, far sì che il nostro desiderio corrisponda generosamente al desiderio del Redentore».
Papa Giovanni Paolo II, parlando di Santa Brigida di Svezia, il 6 ottobre 1991 affermò:
«Ha parlato con vigore del privilegio divino dell'Immacolata Concezione di Maria. Ha contemplato la sua straordinaria missione di Madre del Salvatore. L'ha invocata come Immacolata Concezione, Madonna Addolorata e Corredentrice, esaltando il ruolo singolare di Maria nella storia della salvezza e nella vita del popolo cristiano».
Oltre al titolo di «Corredentrice», il documento Mater Populi Fidelis ha affrontato anche i titoli mariani di «Mediatrice» e «Mediatrice di tutte le grazie», affermando che tali titoli non contribuiscono a una corretta comprensione del ruolo di Maria come interceditrice.
Tuttavia, Papa Leone XIII ha insegnato in Adiutricem Populi (5 settembre 1895):
«È giusto dire che nulla di quel grandissimo tesoro di ogni grazia che il Signore ci ha portato – poiché “la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo” –, nulla ci è impartito se non per mezzo di Maria, poiché Dio così vuole».
Dalla sua partecipazione alla Redenzione deriva la sua mediazione materna. Ogni grazia che proviene dal Cuore di Cristo passa attraverso le mani di Sua Madre, non per necessità della natura ma per volontà divina che la associa all'ordine della grazia.
Papa San Pio X, in Ad Diem Illum (2 febbraio 1904), affermò:
«Ella divenne degnissima riparatrice del mondo perduto e, quindi, dispensatrice di tutti i doni che ci furono conquistati dalla morte e dal sangue di Gesù [...] ed è la principale ministra della dispensazione della grazia».
Miei cari fratelli e sorelle, questo attacco alla dottrina mariana deve essere inteso come parte di un più ampio disfacimento. Lo spirito moderno cerca una Chiesa che non offenda più, non ammonisca più, non chiami più il peccato con il suo nome. Vuole una Chiesa senza sacrificio, una Croce senza sangue, un Paradiso senza conversione. Una tale visione non è rinnovamento, è sostituzione.
Molti santi hanno previsto una struttura contraffatta che avrebbe imitato la vera Chiesa svuotandola dall'interno. Questa imitazione della Chiesa avrebbe mantenuto la forma esteriore – liturgia, gerarchia, linguaggio – ma l'avrebbe svuotata del suo contenuto soprannaturale. Quando la Madre viene messa a tacere, la Croce segue presto; quando la grazia viene sostituita dalla psicologia, i sacramenti diventano simboli e la fede diventa terapia.
Ecco perché il sogno di San Giovanni Bosco dei due pilastri risuona oggi con tanta urgenza. Egli vide la Barca di Pietro sbattuta dalle tempeste, assalita da ogni parte, finché non fu ancorata tra due grandi pilastri che si ergevano dal mare: l'Eucaristia e la Beata Vergine Maria. L'attuale tentativo di sminuire i titoli di Maria è un assalto a un pilastro e possiamo essere certi che l'altro sarà presto attaccato con più ferocia. Già vediamo confusione sulla Presenza Reale, indifferenza al sacrilegio e innovazioni che oscurano la natura sacrificale della Messa.
Colpire Maria significa colpire l'Eucaristia, poiché entrambe sono indissolubilmente unite nel mistero dell'Incarnazione. Lei ha dato a Cristo il Suo Corpo; quel Corpo diventa il nostro Cibo Eterno. Negare il suo ruolo di Corredentrice e Mediatrice significa separare il segno visibile dal cuore materno che lo ha dato.
Pertanto, dobbiamo rimanere saldi. Non restiamo in silenzio quando la verità viene smantellata con il pretesto della prudenza. I fedeli hanno il diritto – e il dovere – di parlare il linguaggio della fede tramandato dai santi. Chiamare Maria Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie non significa aggiungere qualcosa alla rivelazione ma onorare ciò che la rivelazione già contiene.
Che i sacerdoti, i religiosi e i laici pronuncino i suoi titoli con fiducia e ne insegnino il significato. Che le nostre case, i nostri apostolati e i nostri dolori siano consacrati nuovamente al suo Cuore Immacolato. In tempi in cui i pastori vacillano e la confusione si diffonde, la Madonna rimane il segno sicuro dell'ortodossia, lo specchio della Chiesa, colei che schiaccia la testa del serpente. A lei affidiamo il rinnovamento della fede, la purificazione del clero e il trionfo del suo Cuore Immacolato promesso a Fatima.
È profondamente deplorevole che il documento del cardinale Fernandez cerchi di sopprimere i venerabili titoli di Corredentrice e Mediatrice con la motivazione che potrebbero confondere i fedeli. La confusione non nasce dalla verità ma dal suo oscuramento.
Generazioni di santi e fedeli sono state illuminate, non fuorviate, da questi titoli.
Non temiamo di dire la verità:
Maria è la Madre di Dio.
Maria è Corredentrice.
Maria è Mediatrice di tutte le grazie.
Queste verità non glorificano Maria separatamente da Cristo ma Cristo attraverso Maria poiché tutta la sua grandezza proviene da Lui e riconduce a Lui.
Possa la Vergine Immacolata intercedere per la Chiesa in questo momento di prova. Possa lei ottenere per noi il coraggio di dire la verità con amore, la purezza di viverla e la perseveranza di difenderla fino alla fine.
Con affetto paterno in Cristo,Mons. Joseph E. Strickland - Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

22 commenti:
Ragionevolissimo Strickland, non è una pura questione linguistica, come vogliono darla a intendere anche sulle testate "cattoliche". La ragione non sembra più di casa. È un attacco al cuore della fede: al Signore e alla Chiesa, suo Corpo. Si semina ulteriore confusione e si feriscono i fedeli. Diventa evidente come non vogliano cogliere i veri segni dei tempi.. Meglio stare con i santi.. In questo libro del 1908 c'erano già riassunte le basi e la convenienza di questo titolo, è una summa mariana: "Si investigano le ragioni per cui Dio volle che Maria fosse nostra corredentrice e madre." https://www.effedieffeshop.com/maria-nel-dogma-cattolico/
E. M.
"È profondamente deplorevole che il documento del cardinale Fernandez cerchi di sopprimere i venerabili titoli di Corredentrice e Mediatrice con la motivazione che potrebbero confondere i fedeli. La confusione non nasce dalla verità ma dal suo oscuramento".
Deplorevole il documento del cardinale e ci sta, ma si guarda bene dal dire che quel documento è stato controfirmato dal papa.
Bellissimo. Faccio soltanto presente che Sua Eccellenza riprende il testo inglese della nota dottrinale ("non sarebbe appropriato", "it would not appropriate") laddove il testo italiano è molto più drastico ("è sempre inappropriato"). Sottigliezze, ma che dimostrano una certa approssimazione nelle traduzioni vaticane.
Lettera stupenda. Grazie, Mons.J. Strickland!
Sottovoce bisogna anche dire che il Fernandez e il Prevost hanno fatto e fanno una figura da ciocolatai.
Quando Nostro Signore ci ha insegnato il Padre nostro, ha fatto della terza domanda una preghiera affinché venga il regno di Dio, che è il regno dei santi. Ora, nella sua ultima preghiera, si rivolge alle più sante tra le creature: Maria, sua Madre, e Giovanni, il discepolo prediletto. Per nessun’altra ragione moriva sulla croce, se non per renderci santi; ed essere santi significa essere fissi nella virtù. La creatura più santa che Dio abbia mai creato era la Madre del suo Figlio divino, perché non solo era «piena di grazia», ma anche corredentrice col suo Figlio che ora pendeva sopra la sua testa.(venerabile Fulton J.Sheen)
Il titolo Corredentrice sarebbe recente? Stando a Fernandez del baciami ....Ma il postconcilio è dogma sostitutivo dei dogmi a parer loro... quindi in questo caso no, non va il recente? E poi Corredentrice è stata detta da sempre dai Padri con altri termini, dai Papi, dai Teologi, dai Santi... Come mai stava la Madre sotto la Croce? Come mai Ella sola con gli Apostoli nel Cenacolo? Come mai il Crocifisso a Lei sola disse : ecco tuo figlio? Non torniamo alle sorgenti per confermare nella fede di sempre ma solo per demolite usando ed abusando delle origini? I demolitori non sono mai coerenti. Vogliono procedere con un' unica religione che includa protestanti, anglicani, ortodossi, pafani.. e per far questo dobbiamo divenire sempre più protestanti, coi re Carlo in cattedra, con lgbtq + sacrileghi, coi blocchi di ghiaccio e attori vari... cioè non si deve essere cattolici, vero Fernandez? Perchè solo la verità si combatte, le verità relative si accettano.. che poi verità relative giàè contraddizione. Esiste la veritá e c' è chi l' ha e chi no, includere gli errori con delle verità non è Evangelico : sì se è sì, no se è no.
No, non sono sottigliezze, perché il significato è notevolmente diverso. E in più c'è il dolo, perché l'inglese è una lingua esatta, come il tedesco e in antico il latino, che esprime i concetti esattamente, a differenza dell'italiano che è più ambiguo. Tutte e tre (inglese, tedesco e latino) sono lingue perfette per la filosofia e la teologia, non cosi l'italiano che è interpretabile...
Dolo perché se come in questo caso si traduce dall'inglese in italiano, i concetti dovrebbero essere chiari e precisi, e resi aderendo all'originale, a meno di imperizia del traduttore che, anche se fosse, sarebbe inescusabile. Guarda caso poi gli errori di traduzione vengono fatti sempre e solamente in modo da peggiorare le cose, mai a migliorarle...
Condivido questo commento di Guido Villa su Facebook.
Ciò che mi sconvolge è l'atmosfera generale di offesa e insulti pubblici ai pastori, fatti a sinistra verso quelli "di destra" (soprattutto negli Stati Uniti) e viceversa.
Ricordatevi bene: giudizio, calunnia e offese sono un peccato assai serio; farlo sui social network è un'aggravante, a motivo del forum pubblico e dello scandalo che si crea verso i fedeli; farlo nei confronti dei pastori è un'aggravante ancora più seria, in quanto, appunto, si fa contro i pastori.
Essi possono anche fare del male e comportarsi male, ma i pastori, a motivo del loro ufficio, non possono essere toccati.
E' lecito esprimersi in modo critico sulle cose che vengono fatte male e che portano danni, ma il modo con cui si fa è decisivo, e poi non vi possono essere offese dirette nei confronti dei pastori.
Tra l'altro, questi sono i metodi dei comunisti, dei fascisti e nazisti, dei tizzoni d'inferno che odiano la Chiesa e i pastori. E tanti "pii cattolici", purtroppo, scendono al loro livello.
Infatti non pubblico tanti commenti offensivi e chiedo venia se qualche volta, per fretta o disattenzione, me ne sfugge qualcuno condivisibile in generale ma con espressioni poco consone...
Capisco led tue ragioni censorie, cara Mic, e mi scuso se a volte la penna va oltre il cuore, il rispetto e il perbenismo, ma bisogna considerare che esiste anche lo zelo per la casa del Signore (che questi traditori stanno demolendo, pietra su pietra); il rispetto per la carica, tanto più dovuto quanto più la carica è alta, si basa sul fatto che chi la occupa la eserciti per lo scopo, il fine per cui è stata istituita: ora, è da tempo che molti intellettuali cattolici (cfr Lamendola, Martino Mora, Fabio Battiston, ecc.) affermano che i modernisti usano il loro potere, la loro carica per un fine opposto a quello per cui è stata istituita (da NSGC, poi), per smantellare, demolire la casa del Signore, mattone su mattone. Basti citare mons. Léfèbvre, il suo scritto “Il colpo da maestro di Satana” in cui afferma che il diavolo è riuscito nell’intento di far demolire la Chiesa di Cristo dai suoi stessi ministri, mediante l’obbedienza a malvagi, perfidi capi, dalla Prima Sede a cardinali, vescovi, Superiori delle Congregazioni, ecc; e noi dovremmo loro cieca obbedienza? riverenza e inchini? no, carissima Maria, no, la nostra religione prevede anche la santa ira, il santo zelo per la Sua casa (certo io non son degno, non ho il diritto di esercitarlo, ma a volte mi scappa, e me ne scuso con te). Ricordi San Pietro Canisio? ricordi il libello “Agli assassini della liturgia” di Mons. Domenico Celada ?, solo per citare un paio di esempi di santa ira. Scusami per la lungaggine, non era per difendere me stesso, come avrai capito. Un abbraccio in Cristo e Maria SS.ma. Catholicus
Tutto giusto e vero ma, sono 70 anni che si va rotolando giù per la china. Alcuni hanno scritto libri su libri per, educatamente, mostrare gli errori del CVII come il Prof. P.Pasqualucci così molti altri. Silenzio di tomba. Come se nessuno avesse parlato o scritto. Quindi costoro hanno innalzato un muro di gomma intorno alla loro organizzazzione volta alla cancellazione del Cattolicesimo. Noi stessi che scriviamo i commenti speriamo nel risveglio di altri. Non è pensabile che uno scisma sottotraccia, non dichiarato ufficialmente, possa essere tutto rose e fiori. Essere irato capita, è l'ira dell'impotente, disperato, non certo la Santa ira di Dio Onnipotete. E qui impotenti disperati capita spesso di essere. Anche due parole sui sacerdoti, capisco che mettersi fuori dal circolo vizioso azzera il lunario, ma da quello che si intravede i sacerdoti alla macchia sono sereni e accuditi da fratelli cattolici che capiscono perfettamente la loro condizione e senza essere richiesti donano.
Benedite e non maledite! Sempre "con cioia", in attesa di comprendere come la forza dirompente della Verità sia più forte, nella mitezza, di ogni stracciamento di vesti e agitazione interiore ed esteriore! ...
Dopo questa "Nota dottrinale", prevedo che la consapevolezza, la comprensione e soprattutto l'uso dei termini "Co-Redemptrix" e "Mediatrix di tutte le Grazie" faranno boom e saliranno alle stelle come mai prima d'ora. Tucho è l'agente segreto più incredibile per la tradizione.
Citazione da Strickland:
"... Colpire Maria significa colpire l'Eucaristia, poiché entrambe sono indissolubilmente unite nel mistero dell'Incarnazione. Lei ha dato a Cristo il Suo Corpo; quel Corpo diventa il nostro Cibo Eterno. Negare il suo ruolo di Corredentrice e Mediatrice significa separare il segno visibile dal cuore materno che lo ha dato.
Pertanto, dobbiamo rimanere saldi. Non restiamo in silenzio quando la verità viene smantellata con il pretesto della prudenza. I fedeli hanno il diritto – e il dovere – di parlare il linguaggio della fede tramandato dai santi. Chiamare Maria Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie non significa aggiungere qualcosa alla rivelazione ma onorare ciò che la rivelazione già contiene. Che i sacerdoti, i religiosi e i laici pronuncino i suoi titoli con fiducia e ne insegnino il significato. Che le nostre case, i nostri apostolati e i nostri dolori siano consacrati nuovamente al suo Cuore Immacolato. In tempi in cui i pastori vacillano e la confusione si diffonde, la Madonna rimane il segno sicuro dell'ortodossia, lo specchio della Chiesa, colei che schiaccia la testa del serpente. A lei affidiamo il rinnovamento della fede, la purificazione del clero e il trionfo del suo Cuore Immacolato promesso a Fatima."
MARIA
"Ti saluto, tu che hai accettato di intercedere come Mediatrice per l’umanità."
Sant'Antipatro di Bostra, padre conciliare di Efeso, a proposito della Beata Vergine
(Charlie Bunga Banyangumuka)
Primo venerdí del mese, in onore del SS. Cuore di Gesú
COR JESU SACRATISSIMUM - MISERERE NOBIS!
Nelle sue Conferenze Spirituali dom Columba Marmion disse che: "Per conoscere il posto unico, che Gesù ha voluto dare a Maria nei suoi misteri, e l 'amore della Vergine per noi, noi dobbiamo renderle l'onore l'amore e la confidenza che le spettano come alla madre di Gesù e nostra madre. Come non amarla se amiamo nostro Signore. Se Gesù Cristo vuole, come vi ho detto, che noi amiamo tutti i membri del suo corpo mistico, come non ameremo anzitutto Colei che gli ha dato questa natura umana, per la quale egli è divenuto nostro Capo, questa umanità che gli serve di strumento per comunicarci la grazia ? Non possiamo dubitare che l'amore che dimostreremo alla madre di Gesù non sia estremamente piacevole a Cristo. Se vogliamo amare Cristo, se vogliamo che sia tutto per noi, dobbiamo nutrire un amore particolare per la madre sua. In che modo manifesteremo questo amore ? Gesù ha amato sua madre colmandola, come Dio, di privilegi sublimi. Noi mostreremo il nostro amore, esaltando questi privilegi. Se vogliamo piacere molto a nostro Signore, ammiriamo le meraviglie di cui egli ha, per amore, ornato l'anima di sua madre." (Cristo vita dell'anima Ed. Radiospada 2020). Al 12 capitolo del libro l' Abate di Maresdous ha messo il titolo "La madre del Verbo Incarnato" ricordandoci che nel Concilio di Efeso (431) fu sancito una volta per sempre l'antico titolo di Madre di Dio: Theotokos. Punto fermo della Chiesa che rigettava una volta per tutte, il titolo di Madre di Cristo come volevano Nestorio, capo di quella parte della Chiesa che voleva separata la natura divina di Cristo da quella umana. Gesù Cristo non è separabile, ed è lo stesso Verbo Incarnato che, in quanto Dio, ha colmato la Madre sua e nostra di privilegi sublimi, come ha chiarito dom Marmion. Sembra a me, e penso anche ad altri, che i tentativi di ridurre la Vergine Santissima a "discepola" e perciò donna che, come ogni altra, è nata corrotta dal peccato originale, abbia di mira, anche oggi, "chi è" Gesù Cristo. Tutti questi tentativi sembrano andare di pari passo con l'idea di ridurre il Signore ad un semplice Maestro morto 2000 e più anni fa. Morto e nato da una donna pia si, ma che donandogli la vita gli trasmise anche il peccato originale. Un Rabbi affascinante in cui si vuol far rivivere il maestro descritto da Anthony Collins e dai deisti nel XVII sec da Reimarus a Renan, da Hegel sino a Bultmann, passando dai razionalisti ai liberali ed altri consoci che, senza soluzione di continuità sino ad oggi, si dannano (e ci vorrebbero dannare) nello spendere le loro energie, ed i loro migliori doni intellettuali, per dimostrare l'indimostrabile. I doni del Signore a Maria ed a noi non si cancellano, così come il Signore è Dio e rimane tale, e non può essere annunciato come il "fondatore non violento" di una delle tante religioni del mondo. Che piaccia o no la Verità rivelata è questa e tale rimane in eterno.
Valeria Fusetti
È una questione di stile. Per quel che mi riguarda, io raccolgo la fiaccola dell'Arditismo Dannunziano. E, sul tema, vi sarebbero da scrivere pagine su pagine.
Speriamo che qualcuno nelle stanze vaticane legga questa Lettera Pastorale, ma temo che sarà difficile, anche considerando che la gerarchia è in questo momento tutta presa dalle esortazioni sul clima in occasione dell'ennesimo faraonico evento in Brasile.
Che strani questi Modernisti: sono profondamente convinti che i dogmi evolvano e vorrebbero che solo il clima restasse fermo, statico.
Avranno mica scambiato i dogmi con il clima? Forse credono che le chiese brucino a causa del riscaldamento climatico? Lo sanno che molte auto elettriche vanno a fuoco a causa delle batterie difettose? Solo la Stellantis ha dovuto alcuni giorni fa diramare un ordine di ritiro urgente di migliaia di Suv per questo problemino. Dettagli!
Meno male che c'è ancora qualcuno che ragiona (Trump).
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AUMENTANO I SEGNI DI CONTINUITA' FRA FRANCESCO E LEONE XIV Tutti coloro che hanno il coraggio di vedere la realtà per quello che è stanno accorgendosi che il nuovo Papa, per ora, sta seguendo abbastanza fedelmente le orme del suo predecessore: su ecumenismo, ecologismo, sinodalità, libertà religiosa, mondo LGBT sembra non esserci alcuno scarto significativo rispetto a Francesco. Per quanto lo stile sia in parte cambiato e vi siano nel nuovo Pontefice una maggiore compostezza e modi più urbani, nella sostanza nulla sembra essere cambiato. Siamo ancora, di fatto, pesantemente nell'ombra del Concilio Vaticano II e dei suoi frutti esiziali. Sarà senz'altro da denunciare, con rispetto e prudenza, tutto ciò che urta la fede di sempre e che ferisce un autentico sentire cattolico. Denunciare gli errori non è solo un diritto, ma un dovere di carità sia verso le autorità, sia verso i fratelli nella fede. Ma l'essenziasle non sta in questo. tanto meno in un'azione critica altera, mossa da zelo amaro, da una segreta disperazione, da un almeno implicito (o inconscio) sedevacantismo. Chi è ferita dal modernismo è la nostra Madre, la Chiesa: non se ne possono vedere le terribili piaghe senza piangere di dolore, perché gli uomini hanno fame, e la Chiesa non spezza loro il pane della verità. Dunque molto più della pur doverosa critica è necessaria la preghiera più ardente e continua per la conversione di sacerdoti e vescovi, perché il Papa trovi il coraggio di disprezzare il mondo e le sue menzogne e ne accetti la persecuzione, perché la crisi nella Chiesa finisca. E' necessaria la preghiera ed è più che mai necessario farsi anime riparatrici e consolatrici del sacro Cuore di Gesù. E' necessario santificarsi molto e presto e implorare da Dio che finisca questa agonia spaventosa della Chiesa, questo Golgota che sembra infinito. Ci santificheremo solo se lasceremo trionfare in noi quella Verità che il mondo, reso ormai folle, disprezza e irride e che molti uomini di Chiesa calpestano crudelmente.
La Chiesa una volta convertiva le nazioni. Ora chiede scusa alle ideologie che cercano di sostituirla.
https://www.lifesitenews.com/news/exclusive-bishop-eleganti-criticizes-vatican-for-installing-muslim-prayer-carpet/
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