Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 15 maggio 2017

Il card Sarah a Padova mercoledì 17 maggio

Il Circolo liturgico Pio VII segnala, come annunciato dal sito della Facoltà Teologica del Triveneto, che il card. Robert Sarah, mercoledì 17 maggio - h 17:30

Terrà una lectio magistralis dal titolo>
La penitenza nella vita della Chiesa
nell'Aula Magna della sopraddetta Facoltà
(via del Seminario, 7 - Padova)

La lectio si inserisce nel programma di presentazioni di libri di docenti e studenti della Facoltà teologica, dal titolo Persone, pagine, storie. Il card. Sarah interverrà per la presentazione del volume di Gianandrea Di Donna, Canones poenitentiales (Edizioni Orientalia Christiana – Valore Italiano, Roma 2017).
Gianandrea Di Donna è docente di Liturgia presso la Facoltà teologica del Triveneto e responsabile dell’Ufficio per la liturgia della Diocesi di Padova; il volume è frutto del lavoro di ricerca per il dottorato in Scienze ecclesiastiche orientali, conseguito al Pontificio Istituto Orientale di Roma.

6 commenti:

W Cristo Re e Nostra Signora di Guadalupe ! ha detto...

Il 13 maggio, l'arcivescovo Thomas Gullickson, Nunzio Apostolico in Svizzera, ha celebrato una Messa solenne tridentina nella chiesa dell’abazia benedettina di Fischingen, nel Canton Turgovia.
A questa messa hanno partecipato 500 fedeli.

https://gloria.tv/article/31Yhmtz2Lxbo691JaNM7cjzwC

Anonimo ha detto...

Perché la gloria di Cristo è dentro la storia.
Dentro la nostra piccola storia, che chiamiamo vita.

La vita, così bella e così breve, e il dolore che la attraversa e la trafigge.
Perché non dimentichiamo che la Tua gloria è in quella croce, piantata sul nostro deserto di rocce e di gridi, in cui risplende l'eterno, nel nostro consumarci.

Così alla sera di un altro giorno,
nell'attesa di un altro mattino.
(Franca Negri)

Anonimo ha detto...

LA SANTITÀ DEL CARD. VAN THUAN spinge all’imitazione
"Anche se voi mi uccidete, io vi amerò lo stesso perché Cristo mi ha insegnato ad amare tutti. Se non faccio così, non sono degno di essere chiamato cristiano”.

http://www.iltimone.org/36070,News.html

Paolo Gandofo ha detto...

Un saluto alla Mic! .. è la seconda lettura di domani nell'Ufficio delle Letture (off topic)

Dalla «Lettera a Diogneto» (Capp. 5-6; Funk, pp. 397-401)

I cristiani nel mondo

I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano di un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è stata inventata per riflessione e indagine di uomini amanti delle novità, né essi si appoggiano, come taluni, sopra un sistema filosofico umano.

Abitano in città sia greche che barbare, come capita, e pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, per ammissione di tutti, incredibile. Abitano ciascuno la loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutte le attività di buoni cittadini e accettano tutti gli oneri come ospiti di passaggio. Ogni terra straniera è patria per loro, mentre ogni patria è per essi terra straniera. Come tutti gli altri si sposano e hanno figli, ma non espongono i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il talamo.

Vivono nella carne, ma non secondo la carne. Trascorrono la loro vita sulla terra, ma la loro cittadinanza è quella del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma, con il loro modo di vivere, sono superiori alle leggi.

Amano tutti e da tutti sono perseguitati. Sono sconosciuti eppure condannati. Sono mandati a morte, ma con questo ricevono la vita. Sono poveri, ma arricchiscono molti. Mancano di ogni cosa, ma trovano tutto in sovrabbondanza. Sono disprezzati, ma nel disprezzo trovano la loro gloria. Sono colpiti nella fama e intanto si rende testimonianza alla loro giustizia.
Sono ingiuriati e benedicono, sono trattati ignominiosamente e ricambiano con l'onore. Pur facendo il bene, sono puniti come malfattori; e quando sono puniti si rallegrano, quasi si desse loro la vita. I giudei fanno loro guerra, come a gente straniera, e i pagani li perseguitano. Ma quanti li odiano non sanno dire il motivo della loro inimicizia.

In una parola i cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo. L'anima si trova in tutte le membra del corpo e anche i cristiani sono sparsi nelle città del mondo. L'anima abita nel corpo, ma non proviene dal corpo. Anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo. L'anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile, anche i cristiani si vedono abitare nel mondo, ma il loro vero culto a Dio rimane invisibile.
La carne, pur non avendo ricevuto ingiustizia alcuna, si accanisce con odio e muove guerra all'anima, perché questa le impedisce di godere dei piaceri sensuali; così anche il mondo odia i cristiani pur non avendo ricevuto ingiuria alcuna, solo perché questi si oppongono al male.

Sebbene ne sia odiata, l'anima ama la carne e le sue membra, così anche i cristiani amano coloro che li odiano. L'anima è rinchiusa nel corpo, ma essa a sua volta sorregge il corpo. Anche i cristiani sono trattenuti nel mondo come in una prigione, ma sono essi che sorreggono il mondo. L'anima immortale abita in una tenda mortale, così anche i cristiani sono come dei pellegrini in viaggio tra cose corruttibili, ma aspettano l'incorruttibilità celeste.

L'anima, maltrattata nei cibi e nelle bevande, diventa migliore. Così anche i cristiani, esposti ai supplizi, crescono di numero ogni giorno. Dio li ha messi in un posto così nobile, che non è loro lecito abbandonare.

Anonimo ha detto...

Sara' vero ? Sarebbe una notizia sensazionale .

Grazie ad un'iniziativa del deputato polacco Marek Jurek, c'è una messa tridentina sulle premesse del Parlamento europeo a Bruxelles. Una prima messa è stata celebrata il 4 maggio, una seconda è prevista per giovedì 18 maggio. L'obiettivo è quello di celebrare la Messa regolarmente. Jurek è un padre di quattro figli.

https://gloria.tv/article/zaVgmpNygdTF2EHx3bBXrQWk2

irina ha detto...

LBQ: Riccardo Cascioli, Clamoroso: Benedetto XVI in campo per frenare la deriva liturgica e sostenere il cardinale Sarah.