Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 12 maggio 2017

Mons. Schneider alla Marcia per la Vita 2017

Sarà S. E. Rev.ma Mons. Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare di Maria Santissima in Astana, a tenere l’omelia della S. Messa che anche quest’anno, come avviene ormai dal 2014, il CNSP promuove in occasione della Marcia per la Vita, in programma a Roma sabato 20 maggio, con partenza alle h. 15,30 da Piazza della Repubblica (ritrovo alle h. 15).
Il CNSP è profondamente grato a S. E. Rev.ma Mons. Schneider per aver accolto l’invito a predicare in occasione della celebrazione, divenuta un’ormai consolidata tradizione per il Coordinamento, che desidera esprimere così il proprio convinto appoggio alla Marcia, alla quale da sempre il Populus Summorum Pontificum d’Italia partecipa sia accorrendo numeroso a Roma, sia sostenendola con la preghiera.
La Santa Messa, offerta – com’è ormai consueto –  in suffragio dell’anima dell’indimenticato e indimenticabile Mario Palmaro, precederà l’inizio della manifestazione, e sarà celebrata da Mons. Marco Agostini alle h. 12 dello stesso sabato 20 maggio presso la Basilica dei Santi Vitale e Compagni Martiri in Fovea (meglio nota, più brevemente, come Basilica di San Vitale), in via Nazionale, 194/b. Le offerte raccolte nel corso della celebrazione saranno devolute all’Associazione San Giuseppe, costituita per provvedere al sostentamento economico della famiglia di Mario Palmaro dopo la sua prematura scomparsa. Nella serata di venerdì 19 maggio, alle h. 20, presso la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, la chiesa del Miracolo di Ratisbonne, in via Sant’Andrea delle Fratte, 1, si terrà l’Adorazione Eucaristica in riparazione per il crimine dell’aborto.
La Marcia per la Vita sta acquistando di anno in anno crescente importanza, non solo per la sempre massiccia partecipazione, ma anche perché la triste attualità in cui ci troviamo rende indispensabile offrire una testimonianza pubblica e corale di fede nella sacralità della vita, a difesa della sua intangibilità dal concepimento fino al termine naturale. [Fonte]

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Un'altra importante iniziativa del Coordinamento Toscano Benedetto XVI e del CNSP in occasione del Centenario di Fatima: http://www.summorumpontificum.org/il-centenario-di-fatima/

Angheran70 ha detto...

La marcia è stata sdoganata dai supertradizionalisti? Ma no via , ci sarà senz'altro qualche elemento modernista o ratzingeriano su cui costruire un bell'articolo per prendere le distanze. Sedevacante karma

Anonimo ha detto...

OT... ma assolutamente pertinente a tutto ciò che è successo nell'ultimo secolo:

https://onepeterfive.com/secret-1918-vatican-archive-document-reveals-freemasonic-plot-to-destroy-throne-and-altar/

Da prendere con le pinze non per i contenuti (ovvi), ma per quanto riguarda l'esistenza di un documento esplicito. Mi chiedo, per esempio, perché la Chiesa (di Pio XII, non quella post-conciliare) non abbia rivelato subito il documento e denunciato il piano a chiare lettere.

--
Fabrizio Giudici

mic ha detto...

Angheran70
non ci interessa star lì a fare tanti distinguo. La Marcia di per sé, al di là delle tante anime che la promuovono, è una iniziativa che va supportata e condivisa.
Questa è la nostra posizione. Il resto sono chiacchiere.

mic ha detto...

Mi chiedo, per esempio, perché la Chiesa (di Pio XII, non quella post-conciliare) non abbia rivelato subito il documento e denunciato il piano a chiare lettere.

Fabrizio, grazie per la segnalazione!
Per quanto posso ipotizzare le ragioni immediate potevano riguardare la tutela delle fonti, peraltro autorevoli, garantita da una prudente riservatezza. Ma a quanto risulta non è stata abbassata la guardia. Lo stesso Pio XII - rispetto a quella che Leone XIII chiama "inimica vis" - nel 1958 dichiarava a chiare lettere la Massoneria "madre comune dell’ateismo scientifico e del materialismo dialettico (cioè del marxismo), del razionalismo, dell’illuminismo e del laicismo".

L'atteggiamento della Chiesa, purtroppo, è cambiato dopo il Concilio Vaticano II. Ed è proprio sull'onda della inedita collegialità che si dà facoltà alle Conferenze Episcopali di scegliere tra le varie associazioni massoniche quali siano lecite per i cattolici e quali non lecite (come se potesse essercene qualcuna lecita: sostanzialmente il solito ambiguo sistema per erodere i princìpi...)

irina ha detto...

Il Venerabile Pio XII, a mio parere, è rimasto solo perchè non c'era nessuno di cui fidarsi con semplice umana tranquillità. E Bea se lo è tenuto vicino, sempre a parer mio, per evitare il peggio, con tutto quello che deve essergli costato tenersi questa e tante altre spine nel fianco!

RR ha detto...

...L'atteggiamento della Chiesa, purtroppo, è cambiato dopo il Concilio Vaticano II...

chissà perchè...
o anche: il pesce puzza dalla testa

Anonimo ha detto...

La Marcia di per sé, al di là delle tante anime che la promuovono, è una iniziativa che va supportata e condivisa.

Interpretiamo semmai questa unità come una speranza che, con l'arrivo del centenario mariano di Fatima, le divisioni cattive (ovvero quelle tra i cattolici ortodossi) inizino a scemare.

--
Fabrizio Giudici

pinchissimo ha detto...

Cara Signora Irina,

il guaio è che il fianco non era il suo, personale, ma quello della Chiesa, delle anime a lui affidate....

Certamente viene da riflettere sul modo di "deponteziare" i Bea, i Montini, i Rocalli....

mic ha detto...

Caro pinchissimo,
non trovo giusto che, col senno di poi si arrivi a dare lezioni persino a Pio XII il quale, umanamente, qualche errore lo avrà pur fatto; ma senza dubbio era un Papa e sacerdote esemplare, impegnato anzi instancabile, tanto umile e modesto nella persona nonostante fosse coltissimo e di nobili origini quanto dignitoso e regale nell'alta funzione rivestita, profondo e fedele, Pio non solo di nome...

Rr ha detto...

Pio XII Montini lo "esilio' " a Milano. Io lo avrei esiliato in Paupa Nuova Guinea. Ma, mandandolo a Milano, poteva sempre controllarlo. In Papua Nuova Guinea no, e chissà che guai avrebbe combinato (anche se nessuno se ne sarebbe accorto, ecc. Nostro Signore).
Bea era pur sempre un gesuita, una faccia con Pio XII ed un'altra col B'nai B'rith.
E siccome "omnia munda mundis", Pio XII non se ne sarà accorto. I gesuiti, poi, godono fama di doppiogiochismo, spionaggio e servilismo al potere presso i Protestanti, specie anglosassoni. Pio XII era CATtolicissimo, quindi non poteva dar ascolto a simili "pregiudizi e stereotipi" - che invece, come tutti i pregiudizi e stereotipi un gran fondo di verità ce l'hanno.

irina ha detto...

@...Certamente viene da riflettere sul modo di "deponteziare" i Bea, i Montini, i Rocalli...

L'anima sua l'affidò a Bea. Montini e Roncalli li pose sotto gli occhi di tutti. Lei ha ragione, c'è sempre da riflettere. La nostra riflessione l'abbiamo espressa. Chi di noi sa quanto si è avvicinato alle vere intenzioni del Pontefice? Personalmente ho dato un parere. Due volte l'ho ripetuto. Siamo qui anche per arricchirci dei punti di vista altrui. La ringrazio per il suo.

Anonimo ha detto...

La rinnovata Chiesa Cattolica 2.0 tutta tesa ad appoggiare l'imposizione immigrazionista, divorzista, gender, omo e quant'altro ha preso le distanze anche quest'anno come la scorsa volta?
Miles

Anonimo ha detto...


"Il documento dall'Archivio Vaticano, che contiene supposte clamorose rivelazioni...

Sono andato a leggere la sintesi del documento sul sito segnalato. Onestamente, mi sembra la scoperta dell'acqua calda. Dove sarebbe il carattere esplosivo del documento? Che una parte della Massoneria, quella riconducibile al G.O. di Francia (ma non quella inglese) fosse favorevole ad abbattere la monarchia in Germania e in Austria, lo si è sempre saputo.
Il Kaiser abdicò per colpa delle vicende belliche, come lo Zar in Russia. Del resto, il Kaiser, da quando era scoppiata la guerra contava poco, la Germania era stata di fatto governata da una dittatura militare, responsabile del disastro finale anche a causa della sua cecità politica poichè l'opportunità di concludere una pace decente nel 1917 e ancora sino alla primavera del 1918 l'aveva avuta. Il Kaiser era più che altro il simbolo del militarismo tedesco, del quale non si voleva più sentir parlare.
La Germania era stremata. Quando all'inizio di novembre gli ammiragli diedero ordine alla flotta di muoversi da Kiel per affrontare quella inglese in un'ultima battaglia, i marinai si ribellarono e cominciò un moto rivoluzinario in tutto il paese, di ispirazione socialista ma anche spontaneo, che portò il 9 all'abdicazione del Kaiser. Ma a ottobre c'era stata una riforma costituzionale che aveva già per certi aspetti trasformato il Kaiser in un monarca all'inglese, la vecchia Germania degli Hohenzollern e bismarckiana era finita, per colpa della sconfitta non della Massoneria.
L'ha detto Leone XIII, per carità, ma affermare che la Massoneria sarebbe stata "la madre" anche del marxismo, per chi conosce il pensiero di Marx, ma anche certi evidenti dati storici, mi sembra per lo meno azzardato, per così dire. E difatti, nella rivoluzione russa l'uomo gradito agli Alleati era Kerenskij, massone pure lui, dal 1912, data di ricostituzione della Setta in quel paese, profeta K. di una democrazia borghese di tipo francese (III Repubblica): non certo Lenin, che "liquidava" nel modo ben noto i rappresentanti dei partiti borghesi, massoni o meno che fossero.
PP

Anonimo ha detto...

@PP

L'ha detto Leone XIII, per carità, ma affermare che la Massoneria sarebbe stata "la madre" anche del marxismo, per chi conosce il pensiero di Marx, ma anche certi evidenti dati storici, mi sembra per lo meno azzardato, per così dire.

Da quello che ho capito, la tesi del documento sarebbe che Marx, o meglio, i suoi seguaci sarebbero stati - mi si passi l'ironia - gli utili idioti dei piani della Massoneria: creare un impero marxista per fare piazza pulita di tradizione e religione (cosa che non è riuscita totalmente, anche se certo i danni sono stati fatti), e poi abbatterlo (come è successo) impiantandoci un impero neo-liberista (cosa che per ora non è successa, ma ci stanno provando). Probabilmente l'idea era che l'attacco diretto del neoliberismo nella Russia zarista non avrebbe funzionato, perché era una società pre-industriale, molto attaccata alle tradizioni e naturalmente diffidente.

Io ovviamente non so se è vero o no: mi limito a prender nota.

--
Fabrizio Giudici

Rr ha detto...

Ma PP è il Prof. P. Pasqualucci ?

mic ha detto...

irina ha detto...

"...L'ha detto Leone XIII, per carità, ma affermare che la Massoneria sarebbe stata "la madre" anche del marxismo, per chi conosce il pensiero di Marx, ma anche certi evidenti dati storici, mi sembra per lo meno azzardato, per così dire..."

Non so nulla di come andarono le cose allora ma, guardando dal recentissimo passato e dal presente, si nota che l'osso non lo mollano e, piuttosto che niente, si acquattano, si adattano, cavalcano l'onda, colgono la palla al balzo se funzionale ai loro progetti. Una mia conoscente de sinistra molte volte mi ha lasciata basita per il suo appoggio entusiasta a personaggi e manovre lontane, in teoria, mille miglia dal suo credo professato. Col tempo ho capito che personaggi e manovre erano funzionali allo sfascio. Infatti vengono chiamati sfascisti. Chi rompe, rompe. E' un alleato comunque. Ora per tornare ai massoni, facile che anche loro condividano il metodo:lo sfascista è fratello, quindi la Massoneria è madre. Adottiva. Surrogata.

Anonimo ha detto...


"@ La Massoneria tra mito e realtà

A mio modesto avviso, bisognerebbe partire sempre dalla questione di merito, cioè dai fatti accertati. Stavamo parlando dell'abdicazione del Kaiser, che,dicono alcuni, sarebbe avvenuta in conseguenza di un piano massonico (o qualcosa del genere). La lettera stessa ci mostra che la Massoneria tedesca restava fedele all'Imperatore. Si trattava a quanto pare soprattutto del Grande Oriente, della Massoneria Francese, quella della appunto massonissima Terza Repubblica anticlericale (che, per riconquistare Alsazia e Lorena non aveva però esitato ad allearsi con l'autocrazia zarista, che aveva soppresso la Mass. nel 1823, favorendo quindi i piani di espansione russa verso gli Stretti, i Balcani, l'Asia Centrale - i nazionalisti russi non miravano a distruggere anch'essi l'impero asburgico?). Ora, nella situazione che si era venuta a creare in Germania nell'ultimo mese di guerra, con la sconfitta ormai certa, come faceva la Massoneria francese ad organizzare la caduta del Kaiser senza l'appoggio della massoneria tedesca?
Diciamo allora che il G. O. si sarà dato da fare (magari con campagne di stampa) per far cadere il Kaiser e anche gli altri re tedeschi ma non ne sarà stato la causa determinante, provocata invece dalla disfatta militare, sommata alla fame, al disastro sociale. La rivoluzione scoppiò in Germania perchè i militari volevano continuare a combattere mentre la popolazione era esausta. Il blocco alleato durante la guerra era stato tremendo.

Concepire la Massoneria come un'entità onnisciente ed onnipotente che fabbrica imperi come noccioline o li distrugge come niente fosse, entità composta per di più da individui diabolicamente intelligenti rimasti sempre sconosciuti pur avendo diretto la storia mondiale (come sostiene il dr. Plinio) mi sembra voler far mostra di una visione della storia come minimo ingenua.
E'una componente del quadro storico, la Setta, come no, e quasi mai positiva, ma farne un mito, quasi fosse essa il vero motore della storia, ciò costituisce una semplificazione inaccettabile. Dico "quasi mai" perché non fu il massone Edmund Burke, uno dei classici del pensiero tradizionalista, molto apprezzato anche dai cattolici, a far accogliere in Inghilterra ben 30.000 circa preti refrattari (che non avevano giurato l'infame Costituzione Civile del Clero), salvandoli dalla persecuzione e dalla morte, durante la Rivoluzione Francese?
PP

irina ha detto...

"...diabolicamente intelligenti..."

Chi ha avuto cani sa che hanno fiuto e riconoscono chi è più forte e/o più debole di loro ed anche chi e cosa è pericoloso.Istinto bestiale, di cui i cani dispongono. In parte anche gli esseri umani ne dispongono, se lo esercitano abitualmente funge loro da pensiero. Consiste nel fare o nel non fare, nella volontà addestrata a seguire una traccia, un chiodo fisso. "...Percorreremo così ogni rotta, andremo pellegrini lungo tutte le vie, abbatteremo tutti i muri e supereremo ogni frontiera,uscendo verso tutte le periferie, manifestando la giustizia e la pace di Dio..." dice Papa Francesco, uomo d'azione propria e motore dell'altrui, a Fatima rivisitando il messaggio del 1917 (vedi LBQ, Il Papa a Fatima 'rilegge' la Madonna).
Dunque si tratta di riconoscersi, per istinto, come un uomo e/o una donna capisce se quella donna e/o quell'uomo è facile preda. Qui non siamo nell'alta cultura, siamo nel saper far leva sulle forze oscure(ossia sulla volontà 'senza tante storie'), tant'è che tutti costoro sono strenui paladini del calabraghe, dalla culla alla bara.

Anonimo ha detto...

Concepire la Massoneria come un'entità onnisciente ed onnipotente che fabbrica imperi come noccioline o li distrugge come niente fosse, entità composta per di più da individui diabolicamente intelligenti rimasti sempre sconosciuti pur avendo diretto la storia mondiale (come sostiene il dr. Plinio) mi sembra voler far mostra di una visione della storia come minimo ingenua.

Siamo d'accordo: io non credo che sia come la SPECTRE dei film di James Bond. Non credo neanche che agisca compatta - anzi, penso proprio che alcune sue parti agiscono anche in contrasto tra loro. Non penso che tutto lo sconvolgimento delle rivoluzioni, delle due guerre mondiali, incluso la caduta dei regimi precedenti, sia l'esclusiva conseguenza dei loro piani. L'aristocrazia francese è caduta nel 1789 anche e soprattutto per colpe proprie, ben documentate e delle quali era stata ammonita, sia da interventi soprannaturali che da più prosaici consigli di qualche ministro avveduto. Idem per quanto riguarda gli Imperi Centrali all'inizio del '900. Ma certo i massoni ci hanno marciato e hanno soffiato sul fuoco, se non altro per assicurarsi che dopo il crollo le cose prendessero la piega che desideravano.

Certo credo che siano capaci di cavalcare tendenze, stringere alleanze, e hanno decisamente molti mezzi. Credo che sono in grado di concepire un piano di lunghissima durata, portarlo avanti, con tutte le incognite e le correzioni da apportare in corso d'opera. Ora, che siano in grado non implica che ci riescano; non sto dicendo che quel documento, ammesso e non concesso che sia vero, dimostri inconfutabilmente che sono stati in grado di guidare gli eventi degli ultimi cento anni proprio come volevano. Però documenta che l'intenzione era quella e, certo, non posso non notare che le cose sono proprio andate in quel modo...

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Montanelli allo scoppiare dello scandalo P2 definì la Massoneria come insieme di “club di generali a riposo”.
“Mi chiedo se sia mai esistita, o non sia piuttosto una dolce fiaba” dubitava Norberto Bobbio.
Carlo De Benedetti racconta che fu “obbligato” ad iscriversi quando era presidente dell'Unione industriali di Torino. Un giorno un distinto signore entrò nel suo ufficio e, posando il bastone sulla scrivania, gli disse: “nessuno si è mai seduto su quella sedia che non appartenesse all’istituzione”. De Benedetti, alla domanda: "e lei che fece?" ha ammesso di essersi iscritto, ma di essersi subito staccato, visto che in loggia “si giocava agli indiani”.
Stando alle dichiarazioni dei Gran Maestri, la Massoneria è un’unione di persone, che rinunciano alla pretesa di verità assoluta della propria fede, a favore di una verità più alta, fatta di contenuti segreti trasmessi con le iniziazioni (simboli e segni di riconoscimento) e di contenuti profani di pubblico dominio, come il valore della libertà, del laicismo, del pluralismo. In tal modo per il massone ogni religione è vera solo relativamente. In fondo all’adepto inizialmente non si chiede troppo: è sufficiente che egli rinneghi l’esistenza della Verità.
Il dogma basilare dell’istituzione recita: chi vive la propria religione come spiegazione unica e assoluta del mistero della vita, è uno che pretende di “avere la verità in tasca”, un integralista, in definitiva un nemico. E per capire il nome del nemico, basta consultare l’Internationales Freimaurer Lexikon: “La Massoneria è uno dei movimenti che sono sorti [...] come reazione all’assolutezza della Chiesa [...] in ambito religioso ciò portò al protestantesimo”.
Nell’Atlante storico Garzanti, certamente non tacciabile di Cattolicesimo preconciliare, si legge che la Massoneria, movimento di origine illuminista, è la “Madre spirituale delle rivoluzioni” in America Latina: si tratta delle rivoluzioni che, nell’800, causarono la dissoluzione dell’impero coloniale ispano-portoghese.
Ora il darsi da fare per sminuire la tossicità e la pericolosità dell’Inimica vis è da sempre un compito precipuo degli adepti, attivi o in sonno.

Anonimo ha detto...


@ "Le cose sono proprio andate a quel modo", come la M. aveva previsto, sempre...

--Alla vigilia della I gm la dissoluzione degli imperi coloniali britannico e francese (compiutasi a metà del secolo) non era certo nelle previsioni e nei desideri delle due rispettive massonerie, inglese e francese, all'epoca le due più potenti organizzazioni massoniche del mondo.

--"Darsi da fare pr sminuire la tossicità...è da sempre un compito precipuo degli adepti, attivi o in sonno". Si sentiva la mancanza del commento del trinariciuto, del tradizionalista anonimo ottuso di turno, quello incapace di qualsiasi ragionar critico, anche per sbaglio.
PP

Anonimo ha detto...

"certo nelle previsioni e nei desideri delle due rispettive massonerie, inglese e francese, all'epoca le due più potenti organizzazioni massoniche del mondo."

Sempre rimanendo a quel documento, c'è scritto che i britannici non erano d'accordo, e mi torna perfettamente che non tutte le logge agiscano all'unisono (fortunatamente...). C'è invece scritto che lo erano i francesi. Ma, ripeto, non dico che quel documento rispecchi esattamente le cose com'erano nel dettaglio: dopotutto conterrebbe le opinioni di massoni "traditori", raccolte da un monarca, comunicate ad un prelato, ecc... dunque ci fu un passaparola, certi dettagli potrebbero essere stati distorti. Quello che mi pare interessante è la dinamica di lungo respiro, per cui il comunismo stesso sarebbe stato favorito con l'idea di far vincere il grande capitalismo alla fine (non che poi il comunismo non abbia svolto per la causa alcuni compiti molto importanti).

--
Fabrizio Giudici

Rr ha detto...

È interessante osservare che se in TV parlano di Massoneria e di Macron il filosofo Cacciari, il giornalista de Bortoli e la giornalista Gruber, nessuno si scandalizza, nessuno ironizza, nessuno grida al complotto stupido e reazionario. Se lo fa chi non e' professore, ne' giornalista, ne' radical- chci, ma magari un "tradizionalista trinariciuto", subito scatta la critica, la reprimenda, il sarcasmo, si grida aprea al complottista.
Io credo veramente che, sulle orme e sulle radici di quel che fu la Massoneria storica, scozzese, inglese, francese, tedesca, americana, italiana del '700-'800, a sua volta erede di altre sette più o meno eretiche, più o meno esoteriche, risalenti fin ai primi secoli del Cristianesimo, su quella Massoneria si siano formate, dalla seconda metà dell' '800 in avanti, clubs, consorterie, associazioni, piu' o mno segrete, fatte da nobili, alto borghesi, capitalsti finanziari ed infustriali, lobbisti della lobby innominabile, che, di riffa e di raffa, fanno da allora il bello e cattivo tempo, decidendo chi, cosa, come, perche', far governare o no, chi, come, perche', aiutare nelle sue imprese rivoluzionarie, chi, come, perché, distruggere. Ma la palla rimane sempre a loro, loro non perdono mai, vincono sempre, che si tratti della Rivoluzione bolscevica, del cRollo dell'URSS, della Brexit.
Le ultime elezioni in Francia, Repubblica nata per volere ed azione della Massoneria storica, lo dimostrano ancora di più: un ex impiegato di Rothschild, un ex ministro del peggior presidente della V Repubblica, che infatti non si ricandida, viene presentato come
Il "nuovo", il salvatore della Patria ( già sentita, no?) con un'operazione che era già riuscita in USA con Obama, che non si poteva criticare, perché nero. Ma qui ? Un bel giovanotto, dalla vita privata criticabilissima, dall'azione in politica altrettanto criticabilissima e condannata a livello popolare, vien eletto, sostenuto dalla finanza, i radical-chic, le TV e la stampa. Un'oligarchia plutocratica o plutocrazia oligarchica.
E questa non sarebbe un'ostentaziome del potere della Massoneria ? O non so se quella del Grand Orient, ma di sicuro
Di "Massoneria" si tratta. O possiamo chiamarla "Mafia" o lobby, o piovra. Come volete, i nomindono in questo caso un inutile orpello.
Non fissiamoci sul dito, ignorando la luna.

Rr ha detto...

È vero che la Massoneria storica non avrebbe voluto perdere l'Impero britannico e francese, ma, nel frattempo, erano entrati nella "massoneria" (cFr il mio post precedente) altri potenti e potentati che potevano trar vantaggio economico, sociale, politico, ideologico, della perdita di quegli Imperi.
A quelle vecchie elites si sono uniti, sovrapposti, altri gruppi, altri clan, altre tribu', che le hanno , più o meno completamente soppiantate, ma il modus operandi, l'ideologiak di fondo ( "illuminati" cHe si credono in diritto e dovere di comandare il mondo, perché solo LÓRO sono stati prescelti, perché solo loro "sanno") .

Anonimo ha detto...

Sul fatto che la Massoneria francese abbia chiamato gli accoliti alla lotta aperta per difendere le leggi perverse (Taubira et alia), che in sintonia con quella italiana voglia emarginare il Cristianesimo estromettendolo dalla politica e dalla scuola ed infine estirparlo dalle coscienze, su questo dubitiamo. Beh, è sufficiente leggere i siti e le comunicazioni ufficiali presenti in rete.
E i papi cattolici perché mai avrebbero condannato con i termini più tremendi questa simpatica combriccola?
Negare l’evidenza è uno sport che nuoce gravemente alla salute.
ottuso di turno

Rr ha detto...

Ottuso,
concordo. Cosi come TUTTA la Massoneria ufficiale francese si e' schierata per Macron.
Se non contasse nulla, se fossero solo delle simpatiche persone dedite solo a giocare ai "grembiulini", perché ogni politico francese che non sia del Front National, si precipita ai loro incontri, alle loro riunioni, brama e strepita per farsi ricevere, anche solo per un brindisi ?

Mic, sei proprio certa che PP sia il prof. Pasqaulucci ? Noto un differente stile, sia nella forma, sia nel contenuti, un differente modo di argomentare le proprie tesi...

Servo del Signore ha detto...

Dimentichi l'offesa pregando per il commentatore cui si riferisce

Padre nostro che sei nei cieli, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

RR ha detto...

A proposito di quanto scritto sopra:
da Campari e de Maistre, via Esistenzialmente periferico:

“Le frizioni tra Chiesa e Stati Uniti non sarebbero venute meno neanche con la scomparsa di Giovanni Paolo II. Avrebbero invece avuto un seguito durante il pontificato di papa Ratzinger, ....

Conclusa questa lunga citazione, passiamo ad indicarne la fonte. Maurizio Blondet? Antonio Socci? Gli hacker russi? Ebbene no, i dati bibliografici sono i seguenti: Germano Dottori, Perché ci serve il Vaticano, in Limes – Rivista italiana di geopolitica, n.4/2017 (aprile), pagg. 151-158 (in particolare, le frasi riportate sono a pagina 154).

Insomma, leggendo l’ultima uscita della più autorevole testata italiana nel settore della geopolitica, una testata cui viene riconosciuto un ruolo tale che ogni numero viene presentato, non senza una certa solennità, dal suo direttore, sulla televisione di Stato, possiamo apprendere le seguenti informazioni:

1) Il successo politico della Fratellanza Musulmana (cioè dell’ Islam integralista) in seguito alla “primavere arabe” non è stato, come molti potrebbero pensare, un effetto non voluto dal progressismo deficiente di Obama, ma qualcosa di voluto;
2) Benedetto XVI ha perseguito con “ferma volontà” il disegno di riconciliare la Chiesa Cattolica con il Patriarcato di Mosca;
3) Questi due fattori hanno acuito le frizioni fra Chiesa e Stati Uniti iniziate nell’ultima fase del pontificato di San Giovanni Paolo II;
4) Il Governo Berlusconi sosteneva il disegno di Benedetto XVI in ottica filorussa;
5) In questo si è alienato le simpatie degli americani, il cui uomo in Italia era nientemeno che l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
6) Le campagne scandalistiche simultanee subite in quegli anni da Berlusconi e da Benedetto XVI erano coordinate fra loro, volte a colpire due personaggi che, nell’ottica statunitense, erano evidentemente troppo filo-russi ed assai poco obbedienti alla Casa Bianca;
7) A questa campagna denigratoria si accompagnarono manovre finanziarie opache sia contro l’Italia (ricordate lo spread?), sia contro il Vaticano (confermando quanto già lasciato intendere in precedenza da altre fonti);
8) Tutto questo ha portato alle dimissioni di Berlusconi (e fin qui, niente che già non fosse notorio) ed anche, udite udite, a quelle di Benedetto XVI.

Come carico da novanta, Limes è da sempre edito dal medesimo gruppo editoriale di la Repubblica, vale a dire dell’organo di stampa che fece da apripista a quella doppia campagna scandalistica “coordinata, di rara violenza e priva di precedenti”. Insomma, lo sanno…

Che dire? Ci eravamo sempre voluti tenere fuori da polemiche di tipo “complottista” su quanto accaduto negli ultimi tempi del papato ratzingeriano e dalle dietrologie sulle sue dimissioni. Lo faremo anche stavolta. Ci limitiamo a segnalare quanto affermato da una stimata ed autorevole testata, non certo accusabile di vicinanza alla “kuria conservatrice” e nemmeno ai “quattro gatti” tradizionalisti. Ci permettiamo di segnalare il passaggio in cui si dice: “Come è andata a finire, è noto a tutti”.
Altro che “gombloddo”. Qui si tratta di un segreto di Pulcinella… Pubblicato il 15 maggio 2017