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sabato 8 giugno 2024

Cina: prosegue la persecuzione dei cattolici “clandestini”

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Cina: prosegue la persecuzione dei cattolici “clandestini”

Cattedrale di Baoding Il sito Bitter Winter (https://bitterwinter.org/) (BW) «giornale online sulla libertà religiosa e i diritti dell’uomo», ha pubblicato un articolo in cui fa il punto sulla persecuzione e la repressione dei cattolici che rifiutano di piegarsi all’imposizione del Governo cinese di appartenere all’Associazione Patriottica dei Cattolici Cinesi (APCC) L’articolo è firmato da He Yuyan, che è uno pseudonimo.

L’autore si è soffermato su una diocesi emblematica di questa persecuzione religiosa dei cattolici cinesi: la diocesi di Baoding. La diocesi è diretta da Mons. Francis An Shuxin, vescovo ausiliare nel 1993, vescovo coadiutore nel 2007 e vescovo residenziale dal 2010.

Il sito BW riporta che questo vescovo «ha fatto parte della Chiesa cattolica clandestina, prima di unirsi all’Associazione Patriottica», e la «sua autorità è contestata dagli obiettori di coscienza». La Chiesa clandestina è la Chiesa cattolica fedele al Vaticano che comprende i cattolici che si rifiutano di far parte dell’APCC, che dipende dal Governo.
BW ricorda che «i suoi vescovi, i suoi preti e i suoi laici sono stati perseguitati per decenni».
Sempre secondo BW «l’accordo concluso fra il Vaticano e il Governo cinese nel 2018 prevedeva la progressiva fusione della Chiesa clandestina con l’APCC» in un’unica entità «i cui vescovi  sarebbero stati scelti congiuntamente dal Partito Comunista Cinese (PCC) e dal Vaticano, e nominati dal Papa». Dopo l’accordo, ricorda BW, «il Vaticano ha affermato che la Chiesa clandestina in quanto tale non esisteva più, nonostante le “linee guida” del Vaticano, del 2019, autorizzassero gli “obiettori di coscienza” cattolici a rimanere fuori dell’APCC.

Gli «obiettori di coscienza»
BW spiega che si tratta «dei cattolici, in particolare preti e vescovi, che rifiutano di aderire all’APCC». Bisogna ricordare che l’adesione all’APCC è «a sua volta autorizzata e regolamentata dalle “linee guida” del 2019». Dunque, la Santa Sede ha «incoraggiato i cattolici ad unirsi alla Chiesa cattolica patriottica, un tempo scomunicata, controllata dal Governo».

Roma ha anche precisato che «coloro che rifiutano tale unione per ragioni di coscienza, benché non siano né incoraggiati né approvati dal Vaticano, non sono scomunicati, fanno sempre parte della Chiesa cattolica e devono essere trattati con “rispetto”».

BW precisa che la diocesi di Baoding, che si trova nella provincia di Hebei, a circa 150 km da Pechino, «è diventata un centro cattolico dell’obiezione di coscienza».
E He Yuyan commenta: ma il PCC «esprime il suo “rispetto” per gli obiettori di coscienza cattolici, arrestandoli».

Asia News nota: «La comunità cattolica clandestina di Baoding è una delle più colpite dalla repressione»: e BW aggiunge: «diversi preti sono stati sottoposti al guanzhi: restrizione del movimento e dell’attività che può durare fino a tre anni, durante i quali essi sono sottoposti a delle sedute di rieducazione e costretti ad unirsi agli organismi “cattolici” ufficiali controllati dal PCC».

Recentemente, gli osservatori hanno saputo che «due membri “clandestini” di Baoding, il Padre Chi Huitian e il professore Chen Hekun, scomparsi in aprile, non sono più tornati» Altri membri, imprigionati a Baoding, sono stati sottoposti in prigione ad un indottrinamento intensivo.

Malgrado queste gravi persecuzioni, «il movimento degli obiettori di coscienza Cattolici continua a prosperare». E BW sottolinea: «non si tratta di un gruppo di vecchi preti e di laici che non comprendono i tempi nuovi», perché il movimento è popolare tra i giovani cattolici.

Bisogna ricordare che la diocesi di Baoding è quella in cui, come riporta Asia News, «le autorità locali hanno adottato, a Natale 2023, delle misure eccezionali: barriere stradali e deviazione del percorso degli autobus per evitare la Cattedrale ed impedire ai ragazzi di assistere al Natale; nonché il divieto di esporre oggetti natalizi nelle Università»

Questi elementi spiegano la forte resistenza opposta dai veri cattolici in Cina e da coloro che hanno vissuto questa persecuzione e conoscono la perversa realtà dell’APCC, i quali, secondo le parole del cardinale Joseph Zen Ze-kiun: «hanno la fede in Gesù Cristo, mentre il cardinale Pietro Parolin – principale promotore dell’accordo – ha la fede nella diplomazia». - Fonte

2 commenti:

Laurentius ha detto...

1795 - 8 giugno - 2024

229° anniversario della morte di Sua Maestà il Re Luigi XVII

Pie Jesu Domine, dona ei requiem sempiternam.

Anonimo ha detto...

Noi qui in Italia abbiamo fior di chierici "patriottici", fino ai più alti gradi nella CEI, "patriottici" nel senso che sono molto filodavosiani, credono nella patria arcobaleno della UE anticristiana, sostengono partiti dichiaratamente abortisti, in poche parole sono compagni del Potere, quello che conta ovviamente.
Magari votassero turandosi il naso, niente affatto! Anzi, credono fermamente che lo spirito del tempo si debba sempre seguire, e respirare a pieni polmoni, perché in fondo Bruxelles per costoro val bene una Messa.

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