Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 26 giugno 2024

Comunicato stampa dei Missionari della Divina Misericordia

Lo sapevo da giorni ma non lo avrei pubblicato per non suscitare scalpore, nella speranza che il caso rientrasse; ma ora vedo che altri lo hanno reso noto. Leggo e traduco da Riposte Catholique e pubblico con grande dolore perché riguarda miei carissimi amici. Va collegato ai precedenti: qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui.  Qui l'indice degli articoli su Tradizionis custodes e successive restrizioni.

Comunicato stampa dei Missionari della Divina Misericordia

Padre Jean-Raphaël Dubrule, Superiore della Società dei Missionari della Divina Misericordia, ha appena pubblicato un comunicato stampa in cui precisa le difficoltà incontrate dalla comunità riguardo all'ordinazione dei suoi seminaristi.

Essendo la comunità di diritto diocesano (diocesi di Fréjus-Toulon), il vescovo di Fréjus-Toulon, in questo caso mons. François Touvet poiché ha il potere di farlo dalla Santa Sede, richiama all'ordine i suoi seminaristi. Mentre in diocesi sono riprese le ordinazioni, diversi seminaristi della Società dei Missionari della Divina Misericordia sono in attesa di ordinazione.

Comunicato stampa di padre Jean-Raphaël Dubrule, 
Superiore dei Missionari della Divina Misericordia
Da più di due anni per uno di loro e da un anno per gli altri quattro, 5 seminaristi della comunità dei Missionari della Misericordia attendono l'ordinazione al diaconato e poi al sacerdozio. Questa attesa non è più legata alla situazione della diocesi di Fréjus-Tolone, le cui ordinazioni sono riprese, ma alla celebrazione in rito antico, prevista dagli statuti della comunità.
A seguito di numerosi colloqui con le competenti autorità romane, guidate da Mons. Touvet che ringrazio di cuore per il grande sostegno alla nostra comunità, sembra che la situazione sia bloccata non solo per il rito dell'ordinazione, ma per la possibilità per i futuri sacerdoti poter celebrare nel rito antico. Nessuna certezza su questa possibilità viene data dalle autorità romane, e potrebbe quindi darsi che i candidati vengano ordinati senza avere il diritto di celebrare poi secondo l'antico rito. Allora non potrebbero più esercitare il loro ministero nell'ambito della comunità e secondo gli statuti.
Di fronte alle tante domande dei fedeli, ci è sembrato necessario spiegare il motivo dei tempi necessari e le questioni in gioco. L'obiettivo è invitare ad una preghiera molto intensa, perché il dialogo con le autorità romane continui. Questa prova che stiamo vivendo non ci fa in alcun modo rimpiangere il lavoro di integrazione diocesana che la comunità sta facendo e sperimentando. Richiede preghiera e rinnovata vigilanza.
Che Gesù misericordioso ci protegga e ci rafforzi.
Missionari della Divina Misericordia

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Da qui la necessita' della "preghiera pubblica" avente un solo unico imprescindibile obiettivo : l'avvento del Regno di Maria! In tutti i cuori, nella mia citta', nella mia Nazione, in Europa e..!

Fuori tema ma non troppo ha detto...

Sono al massimo tre giorni che finalmente riesco a vedere il cielo "cielo", così come l'Eterno Padre lo ha donato all'umanita' : con le sue nuvole sullo sfondo azzurro cielo. Non quel cielocappa che affatica il respiro e toglie le forze dei geoingegneri.

Anonimo ha detto...

Vestono in talare? Basta questo per renderli odiosi ai sacerdoti della neochiesa che girano in pantaloni stile pastori protestanti!!!

Anonimo ha detto...

Chi celebra in questi gruppi deve essere nominato dal Vescovo. I sacerdoti ordinati dopo il motu proprio devono chiedere autorizzazione, che può essere negata.
In questo gruppo si vorrebbero ordinare sacerdoti da impiegare esclusivamente per le celebrazioni in vetus ordo.
Non capisco dove sia lo scandalo. Viene applicato il motu proprio.
Quindi tutto questo è inevitabile.

mic ha detto...

Il solito "cattolico" provocatore, che non so quanto tempo abbia da perdere scrivendo ad oltranza cose simili che ovviamente non pubblico, che non capirà mai che il vero scandalo è nel motu proprio...

Anonimo ha detto...

"A Satana è veramente riuscito un colpo da maestro: far condannare coloro che conservano la fede cattolica proprio da chi dovrebbe difenderla e propagarla".
(Marcel Lefebvre: "Il colpo da maestro di Satana")

Anonimo ha detto...

https://www.radiospada.org/2024/06/una-efficace-omelia-di-don-petrucci-sullattuale-situazione-della-chiesa-lautorita-quando-sbaglia/

Nel frattempo..l'attualita' ha detto...

https://www.controinformazione.info/in-germania-e-stato-tentato-lomicidio-del-primo-ministro-ungherese-viktor-orban/

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo delle 15:04. Non ho scritto altri messaggi in tema. Ed infatti penso proprio che lo scandalo sia il motu proprio e non la sua applicazione. Lo scandalo è costituito da tutti, nessuno escluso, gli atti di questo papa che demolisce di colpo in colpo la liturgia, la dottrina, il magistero in favore di una teologia acattolica.
Quindi basta scandalizzarsi per le applicazioni, ci vuole una presa di posizione più radicale come quella di Mons. Viganò

Anonimo ha detto...

La massa dei documenti prodotti, oltre ad essere inversamente proporzionale al reale valore di Magistero Cattolico, hanno in loro stessi il destino che si propongono di svolgere sui veritieri documenti del Magistero, cioè  quello di cremazione e sepoltura. Saranno questi documenti di aggiornamento a finire nella irrilevanza eppoi nella cartastraccia. Da notare che in questa produzione compulsiva di documenti la chiesa sinodale si è  messa alla scuola dei codici civili e penali  degli Stati in perenne ballo di sanvito che dicono e disdicono l'oggi. In questa era di folle superbia distruttiva noi atteniamoci all'osservazione del Catechismo essenziale di San Pio X.
m.a.

mic ha detto...

Infatti, un'affermazione dalla logica così chiara e netta che ho equivocato fosse anche approvata, in tema con le affermazioni moderniste che pullulano nei commenti!

Non fa nemmeno più notizia ha detto...

ENNESIMA ERESIA

Bergoglio su TV2000: "Ogni religione aiuta alla Pace, perché ogni religione ha un solo comandamento: amare".

Anonimo ha detto...

Catechismo Della Dottrina Cristiana
Pubblicato nel 1912 per ordine del Sommo Pontefice S. PIO X

116. Il Papa, da solo, può errare nell'insegnarci le verità rivelate da Dio?

Il Papa, da solo, non può errare nell'insegnarci le verità rivelate da Dio, ossia è INFALLIBILE come la Chiesa, quando da PASTORE e MAESTRO di TUTTI I CRISTIANI, DEFINISCE DOTTRINE CIRCA LA FEDE ED I COSTUMI.

Anonimo ha detto...

Le aggiungo un' altra cosa. La stragrande maggioranza dei documenti di questo papato trae legittimità e contenuto dalle costituzioni conciliari. È addirittura quasi inutile perfino scandalizzarsi dei documenti bergogliani.
Immagini di fare un dipinto di un bel mare partendo da un colore rosso e a questo aggiungere altri colori. Il risultato sarà sempre un colore contaminato, tendente più o meno al rosso, fino addirittura ad assomigliare ad un fango marrone.
Il concilio ha così contaminato tutto il postconcilio da non essere più possibile smarcarsi da esso.
Se non si ritorna a ragionare di esso, non ne usciremo.

E.P. ha detto...

Il diabolico ostacolare le ordinazioni fa capire la mentalità sottostante - quella di desiderare che la Tradizione si estingua.

Durante un viaggio in Francia ho conosciuto molti anni fa quella comunità. Non ne ebbi una grande impressione; folkloristicamente giravano in talare bianca sulle spiagge a raccontare il Vangelo agli annoiati bagnanti, mi sembrarono una versione blanda di un oratorio salesiano di periferia, con l'unica differenza di avere la liturgia tridentina. Li considerai già condannati. Per quante "concessioni" si facciano al vaticansecondismo, il fumo negli occhi è sempre quello: la liturgia tridentina. Ricordate quando all'Istituto del Buon Pastore un cardinale in odore di massoneria pontificava sul dover riscoprire la "pastoralità" (sottinteso: la Novus Ordo)? Oppure lo stesso Ratzinger, allora cardinale, nell'intervista a Messori (Rapporto sulla fede, pubblicato nel 1982) ammetteva che la gran parte della crisi della Chiesa era dovuta al crollo della liturgia. Cioè in neanche vent'anni era chiaramente "crollata la liturgia", cioè è stato introdotto a forza il Novus Ordo, che non era né necessario, né utile, ma è stato fino ad oggi solo la sagra degli abusi e delle carnevalate. (Triste segno dei tempi che quello stesso Ratzinger, una volta Papa, pur avendo promulgato il Summorum Pontificum, non si è mai azzardato a celebrare la Vetus Ordo, o almeno a farne trapelare una notizia di una celebrazione in privato; ed era lui stesso ad aver accusato il "crollo della liturgia").

Il crollo della liturgia esprime necessariamente un crollo della fede, perché è ovvio che celebri a seconda di ciò che credi: la lex orandi inevitabilmente rispecchia la lex credendi. Se nella liturgia tradizionale il Pater Noster è detto solo dal sacerdote, è perché tale preghiera è parte integrante di ciò che sta facendo. Avendolo tutti dimenticato, nella nuova liturgia il Pater Noster lo dicono tutti, perché al Bugnini e alla sua cricca sembrò disdicevole che una preghiera nota a tutti la debba dire solo il sacerdote, e poi -ehi!- "il sacerdozio comune dei fedeli", che beeeelloo!

E dunque perfino una realtà piccola e innocua come quei missionari francesi è al centro del mirino dei nemici giurati della Tradizione. Hanno il terrore nero che la liturgia torni ad essere vero culto a Dio gradito. Vogliono la liturgia canterina e spettacolaristica, dove tutti sono attori sul palcoscenico impegnati a far "riuscire" il teatrino e a gloriare sé stessi - a costo di menzionare qua e là il tre volte santo nome di Nostro Signore.

Anonimo ha detto...

"questo papato trae legittimità e contenuto..." dalla inosservanza (per pavidità, interessi...?) del codice di diritto canonico e della UDG che chiaramente e normativamente regolano la questione