Aggiornamento. Parole di un Sacerdote sul sofisma «non è “raccontare una storia diversa”, ma “raccontare la storia diversamente”»: "se io non chiamo più il cieco, cieco, ma non vedente, gli ho forse ridato la vista?
E così va avanti un certo ecumenismo gerarchico tutto di facciata. Se fossi protestante, mi offenderei per tutti questi giochetti, perché nel Magistero ecclesiale c'è scritto che non sono in comunione ed è la verità, non riconosco tutti e sette i sacramenti perciò non posso essere in comunione. E allora, o si prende il coraggio di fare apostasia fino in fondo e si dica che il Concilio di Trento fu anticattolico, oppure la si finisca di prenderci in giro.
Certo che la storia può essere raccontata anche a fumetti, addolcita nelle scene, romanzata, ma se è di storia che si vuol parlare, sempre quella delle condanne di Trento è e rimane, qui mi pare che Satana sta giocando alla grande e vorrà offuscare le apparizioni di Fatima e condurre la Chiesa a rinnegare se stessa...
Nel 2017, ha concluso, non obbedirò ad alcuna richiesta di festeggiamenti, lo trascorrerò in adorazioni Eucaristiche, Rosari e Confessioni..."
Vedi articolo: Riflessione sul "dialogo dottrinale" e sul Documento "Dal conflitto alla comunione" (con i luterani) [qui]
Nel 2017, ha concluso, non obbedirò ad alcuna richiesta di festeggiamenti, lo trascorrerò in adorazioni Eucaristiche, Rosari e Confessioni..."
Vedi articolo: Riflessione sul "dialogo dottrinale" e sul Documento "Dal conflitto alla comunione" (con i luterani) [qui]
Riprendo da Radio Vaticana, la notizia del giorno.
Veniamo al punto condensato in una domanda: « L’intenzione di questo documento – come è detto specificamente – non è “raccontare una storia diversa”, ma “raccontare la storia diversamente”. Cosa significa questo, esattamente? Come si procede su questa strada? » Che ha provocato questa risposta: « divisioni nella Chiesa spesso si fondano su malintesi e su interpretazioni diverse dei medesimi contenuti di fede e delle stesse convinzioni teologiche ».
Il testo del documento ancora non lo trovo disponibile in rete; per cui non posso esprimermi più precisamente. Per ora, vi lascio - costernata quanto basta - alla lettura del resto, che ripropone indefettibilmente la "commemorazione della Riforma" come se fosse un evento da festeggiare in quanto « evento ecumenico e dovrà chiamarci a una testimonianza comune, sottolineando quanto condividiamo piuttosto che porre in risalto quanto ancora ci divide ».
Veniamo al punto condensato in una domanda: « L’intenzione di questo documento – come è detto specificamente – non è “raccontare una storia diversa”, ma “raccontare la storia diversamente”. Cosa significa questo, esattamente? Come si procede su questa strada? » Che ha provocato questa risposta: « divisioni nella Chiesa spesso si fondano su malintesi e su interpretazioni diverse dei medesimi contenuti di fede e delle stesse convinzioni teologiche ».
Il testo del documento ancora non lo trovo disponibile in rete; per cui non posso esprimermi più precisamente. Per ora, vi lascio - costernata quanto basta - alla lettura del resto, che ripropone indefettibilmente la "commemorazione della Riforma" come se fosse un evento da festeggiare in quanto « evento ecumenico e dovrà chiamarci a una testimonianza comune, sottolineando quanto condividiamo piuttosto che porre in risalto quanto ancora ci divide ».
Non faccio commenti. Di parole ne abbiamo già dette tante; ma vi richiamo al documento pubblicato dal blog sul "falso ecumenismo" e su quanto abbiamo espresso in proposito in precedenti articoli qui - qui - qui - qui - qui. Buona lettura, discussione spero costruttiva e poi preghiera e ancora preghiera ché, al momento, altro non ci resta....
Guarire il ricordo della divisione e collaborare per giungere a una ritrovata unità, passando “dal conflitto alla comunione”. E “Dal Conflitto alla Comunione” è anche il titolo del documento sul dialogo cattolico-luterano illustrato ieri in conferenza stampa a Ginevra, alla presenza del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Il porporato è stato invitato alla presentazione degli eventi celebrativi per il 2017, con i quali la Federazione luterana mondiale ricorderà i 500 anni dalla Riforma. Sull’importanza del documento, Philippa Hitchen ha chiesto a mons. Matthias Turk responsabile delle relazioni cattolico-luterane del dicastero pontificio: