Riprendo da
Stilum Curiae. Prove tecniche di pilotaggio, come già riscontrato in passato [
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Una singolare riunione sta svolgendosi in questi giorni in Vaticano. È sicuramente collegata al Sinodo sull’Amazzonia che si svolgerà in ottobre a Roma; e conoscendo come in passato è stata gestita la preparazione dei Sinodi, in particolare quelli sulla Famiglia, da cui è nata la più che controversa Amoris Laetitia, c’è da essere incuriositi, se non preoccupati.
A questo “vertice” partecipano il Segretario generale del Sinodo, il card. Lorenzo Baldisseri. E fin qui tutto normale: Baldisseri è l’uomo di mano e di fiducia nei Sinodi del Pontefice, il grande regista (i suoi avversari dicono manipolatore) di questi eventi, che come sappiamo sono diventati sempre meno trasparenti e sempre più controllati dall’alto. Ma stupisce l’identità degli altri partecipanti. Infatti alle riunioni partecipa il vescovo emerito di Xingu Erwin Kräutler. È tedesco naturalizzato brasiliano; è uno dei fautori più accesi della necessità di avere “viri probati” in Amazzonia (e forse altrove…); è un sostenitore della TdL e della Teologia India, che l’ha in parte sostituita. Poi c’è il cardinale Walter Kasper; che certo non ha bisogno di presentazioni. Un quarto membro della compagnia è il card. Christoph Maria Michael Hugo Damian Peter Adalbert Schönborn, uomo di fiducia, anche lui, di papa Bergoglio (che demandò a lui il compito di “spiegare” Amoris Laetitia). Non poteva mancare il card. Claudio Hummes, (brasiliano, ma di famiglia tedesca, guarda caso…); mentre una certa sorpresa può venire dalla presenza del vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck, vice-presidente della Comece, l’associazione de vescovi europei, e responsabile di “Adveniat” la Commissione per l’America Latina dei vescovi tedeschi, grande finanziatrice della Chiesa brasiliana e non solo. Infine c’è anche un laico, lo storico della Chiesa, l’ultraprogressista Huber Wolf.
Ignoriamo il tema delle conversazioni. Ma dobbiamo pensare che se fanno venire a Roma da tanti posti diversi e lontani persone così importanti e vicine al cuore del Pontefice per discutere di un Sinodo che si terrà a ottobre un motivo, o più motivi, seri, ci devono essere.
Straordinario è l’interesse che la Germania sta dando a questo Sinodo. Un vescovo tedesco ha dichiarato giorni fa che dopo ottobre la Chiesa non sarà più la stessa. E non si riferiva certamente a quella presente nelle sterminate lande di giungla e natura nel subcontinente americano. Il sospetto è che dall’Amazzonia qualcuno speri di ottenere cambiamenti esportabili altrove, e specialmente fra l’Oder-Neisse e il Reno. E da lì chissà dove…