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mercoledì 18 dicembre 2019

Card, Burke: i cattolici hanno la Madonna di Guadalupe come madre, "non Pachamama"

Segnaliamo, per la cronaca, nella nostra traduzione da LifeSiteNewsche il card. Raymond Burke - in un'omelia pronunciata nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a La Crosse, Wisconsin, in occasione della festa della Madonna di Guadalupe - ha condannato nuovamente [precedente qui] "l'idolatria" della Pachamama in Vaticano e nella Basilica di San Pietro durante il Sinodo dell'Amazzonia dello scorso ottobre. Contenuto edificante e significativo, come sempre, per i credenti in ascolto dei pastori ancora fedeli alla verità; ma ininfluente rispetto alla gravità della situazione.

LA CROSSE, Wisconsin, 13 dicembre 2019 - Un cardinale americano ha condannato "l'idolatria" della Pachamama in Vaticano e nella Basilica di San Pietro durante il Sinodo dell'Amazzonia dello scorso ottobre, definendolo una "manifestazione scioccante di come Satana è entrato nella Chiesa”. Ha invitato i cattolici a rivolgersi all'unica “santa madre, la Madre di Dio, la Vergine di Guadalupe, non alla Pachamama”.
"Satana si aggira per il mondo, confondendo l'uomo sulla propria natura, sull'inviolabilità della vita umana indifesa, sull'integrità del santo matrimonio", ha detto il cardinale Raymond Burke in un'omelia pronunciata nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a La Crosse, Wisconsin, in occasione della festa della Madonna di Guadalupe.

Ha detto: “Satana diffonde le sue bugie e semi di confusione e distruzione anche nella Chiesa. La manifestazione più scioccante di come Satana sia penetrato nella Chiesa è il recente culto dell'idolo pagano, la Pachamama, la madre terra, nei giardini Vaticani e, cosa ancor più grave, davanti alla tomba di Pietro nella Basilica di San Pietro”.
Il cardinale ha affermato che molti cattolici hanno offerto preghiere e digiuni in riparazione per "la più grave offesa a Dio: la chiara e irragionevole violazione del Primo Comandamento".

Il Primo Comandamento proibisce l'adorazione di tutti gli dei tranne il Dio di Abramo.
In ogni momento c'è sempre la tentazione dell'idolatria. Cerchiamo la salvezza eterna ovunque tranne che nell'unico posto in cui può essere trovata: nell'unione dei nostri cuori con il Sacro Cuore di Gesù”, ha detto il Cardinale durante l'omelia.
Burke ha chiesto alla congregazione di pregare in riparazione per questa e altre forme di idolatria nella Chiesa. "Preghiamo in modo particolare oggi per l'intercessione della Madonna di Guadalupe, ... nostra madre, in riparazione dell'idolatria che è entrata nella vita della Chiesa... Preghiamo per sua intercessione affinché Cristo, Lui solo Re dei cieli e della terra, regni nei nostri cuori, regni in tutto il mondo".

Il cardinale ha raccomandato che sia l'immagine del Cuore Immacolato di Maria sia l'immagine del Sacro Cuore di Gesù siano onorate nelle case cattoliche come segno di importanti verità cristiane che significano che Dio è Creatore del nostro essere e Maria è la nostra unica santa madre. "Possa permeare le nostre case la verità che veniamo dalla mano di Dio, e non dalla dea, e che abbiamo una santa madre, la Madre di Dio, la Vergine di Guadalupe, non Pachamama".

Le sculture di una donna incinta nuda sono apparse per la prima volta come oggetto di venerazione a Roma venerdì 4 ottobre 2019. Le statue sono state utilizzate in una cerimonia alla presenza di papa Francesco, presumibilmente in onore di San Francesco d'Assisi, svoltasi nei Giardini Vaticani. Durante la cerimonia, un gruppo di persone provenienti dall'Amazzonia, tra cui alcuni religiosi consacrati,  che si sono prostrati davanti alle statue, ha formato un cerchio attorno a una serie di totem su una coperta, tra cui due figure della donna nuda.

Quel mese diverse statue di donne incinte nude erano a Roma. Una è stata usata come punto focale durante le deliberazioni del Sinodo dei vescovi per il Sinodo pan-amazzonico. Altre sono dtate usate in cerimonie sia all'interno che all'esterno di chiese cattoliche. Molte sono state ospitate in una cappella nella chiesa dei Carmelitani di Santa Maria in Traspontina fino a quando un giovane laico austriaco scandalizzato, Alexander Tshugguel, le ha portate  fuori dalla chiesa e gettate nel fiume Tevere. Successivamente, Papa Francesco si è scusato per questo gesto e ha informato il Sinodo che le statue erano state recuperate dalla polizia italiana.

I funzionari vaticani sembravano non capire l'interesse dei cattolici per la statua e ciò che rappresenta. Ai giornalisti delle conferenze stampa del Sinodo è stato detto che le statue rappresentavano "fertilità", "vita" e "la donna". Tuttavia, i volontari in piedi presso la mostra amazzonica a Santa Maria in Traspontina hanno descritto l'immagine dei visitatori come "Pachamama" e "Madre Terra".

Pachamama è, tuttavia, un nome andino, non amazzonico, che indica la "madre terra" pagana comune a molte società nel corso della storia. Un antropologo ha dichiarato a LifeSiteNews che secondo lui la figura era un "idolo inventato per il sinodo amazzonico", privo di storia e cultura. Tuttavia, Papa Francesco ha identificato le statuette con la dea Pachamama, nativa dell'Argentina, quando ha detto al Sinodo che la polizia aveva trovato i "pachamama". Sono state trovate anche preghiere alla "Pachamama" nel materiale  di supporto al Sinodo per l'Amazzonia pubblicato dall'Ufficio Missionario della Conferenza episcopale italiana.

Padre. Mitch Pacwa, SJ, di EWTN, che ha prestato servizio nelle Ande, ha descritto l'uso della figura in legno intagliato come un "grande scandalo".
Il cardinale Burke ha già parlato dellle conseguenze della Pachamama. Durante un'intervista dell'8 dicembre rilasciata ad stazione televisiva francese, Burke dichiarava che "forze diaboliche" erano entrate in Vaticano con l'idolo e che era necessaria la riparazione per sconfiggerle", dicendo: “È accaduto qualcosa di molto grave durante l'assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione amazzonica. Un idolo è stato introdotto nella Basilica di San Pietro - la figura di una forza demoniaca . Pertanto è necessaria la riparazione e anche le preghiere, affinché le forze diaboliche che sono entrate con questo idolo siano vinte dalla grazia di Dio, da Cristo che vuole che la Basilica di San Pietro sia purificata dall'atto sacrilego che ha avuto luogo durante il Sinodo".
Diversi altri prelati, tra cui il cardinale Gerhard Müller, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò, il vescovo Athanasius Schneider e il vescovo Rudolf Voderholzer di Ratisbona, hanno condannato l'uso dell'immagine al Sinodo in Amazzonia.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

6 commenti:

Benedettino ha detto...

PRIMO GIORNO DELLE QUATTRO TEMPORA D'INVERNO. Il digiuno di oggi, antichissima tradizione finalizzata a santificare l'inizio della stagione invernale, ha molteplici effetti. Il digiuno del corpo fa bene prima di tutto all'anima la quale puo' con piu' facilita' innalzarsi alle cose celesti. Ma fa bene al corpo stesso, perche' purifica l'organismo. Il risparmio poi che esso consente ci permette di fare la carita' al povero e al bisognoso. Inoltre, essendo il digiuno del corpo intimamente legato alla rinuncia al peccato, ecco che si ottiene un ulteriore beneficio. Tutti i santi hanno digiunato. Se vogliamo dunque farci santi dobbiamo digiunare pure noi. Il Redentore divino ce ne ha dato lui per primo l'esempio. Fino a non molto tempo fa papi e vescovi praticavano digiuni rigorosi e insegnavano a fare altrettanto. Le ordinazioni sacerdotali medesime erano precedute da lunghi digiuni, sia dell'ordinando che del pontefice ordinante. La tradizione della Chiesa e' piena di digiuni. Non impoveriamola con la nostra rilassatezza. Il fatto che papi e vescovi oggi non insegnino piu' a digiunare non ci esime dal farlo. Ribellarsi e resistere a questa terrificante tempesta neomodernista non puo' consistere solo nel contestare gli errori che cosi' tanti vescovi stanno insegnando, ma deve consistere pure nel fare penitenza anche per i tradimenti di cosi' tanti uomini di chiesa.

Su la "rilassatezza " : ha detto...

Caro Benedettino, per prima cosa grazie per avercelo ricordato , per secondo , la "rilassatezza" e' dovuta al fatto che nessuno ci ricorda/richiama ai nostri doveri verso Dio e verso il prossimo man mano che procediamo nei giorni assegnati . Quindi , chi ancora Sa e' bene che faccia opera di carita' ricordandolo ai fratelli che non sanno piu' o che non l'hanno mai saputo . Grazie

mic ha detto...

Ringrazio anch'io Benedettino da cui ho tratto ispirazione.
Tra poco troverete un articolo dedicato alle Quattro tempora.

Anonimo ha detto...

http://www.iltimone.org/news-timone/lex-cappellano-della-regina-elisabetta-diventa-cattolico/

Un anglicano che diventa cattolico oggi rischia di fare marcia indietro....

Anonimo ha detto...

Seguaci di coloro i quali stoltamente ritengono che nelle Sante Messe non scenda più Nostro Signore Gesù Cristo si sono dichiarati pronti all'oltraggio delle Sacre Specie. Chiediamo, a chi vuole, preghiera e vigilanza nelle Parrocchie

fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza. ... ha detto...

Via Pulchritudinis è un percorso di riscoperta del ruolo evangelizzatore della bellezza e dell’arte. Non una stradina laterale, gradevole nel paesaggio ma poco frequentata, dove far scivolare la teologia cristiana, bensì il tentativo di riportare la riflessione su Dio per l’uomo sulla via principale. Il bello come strumento di conoscenza e di salvezza, dunque, come possibilità per tutti di scorgere, attraverso la nuda materia, la delicata presenza del divino.

Via Pulchritudinis è il recupero di un significato antico eppure sempre nuovo, dove la bellezza si manifesta come luogo visibile e sensibile dell’infinito mistero dell’Invisibile. Il cristianesimo nasce alla luce della bellezza e la bellezza è il momento di apertura verso la trascendenza. Cosa sarebbero i nostri musei senza i capolavori di arte sacra? I nostri spartiti senza le messe, i requiem, i magnificat? Le nostre biblioteche senza le opere di letteratura cristiana?

Via Pulchritudinis è una presa di coscienza: perché se Dio si lascia vedere e contemplare, la prima chiamata in causa non può essere che l’arte.