Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 6 febbraio 2015

La Chiesa ha tradito Giovanni Paolo II. Non la Chiesa come Sposa di Cristo, non la Chiesa del nostro credo ma la 'pratica pastorale'.

Marco Tosatti, su La Stampa [qui], riporta ciò che ha detto l'arcivescovo ad personam di Varsavia-Praga, Henryk Hoser, in riferimento al magistero del Papa polacco sulla Famiglia. Hoser ha fatto riferimento al prossimo Sinodo di ottobre sulla Famiglia.

 “Lo dirò brutalmente: La Chiesa ha tradito Giovanni Paolo II. Non la Chiesa come Sposa di Cristo, non la Chiesa del nostro credo, perché Giovanni Paolo II era l’espressione, la voce autentica della Chiesa, ma è la pratica pastorale quella che ha tradito Giovanni Paolo II”.

L’arcivescovo ad personam di Varsavia-Praga, mons. Henryk Hoser, in un’intervista all’agenzia polacca KAI, ha parlato soprattutto della famiglia, e del prossimo Sinodo, in cui si confronteranno delegati provenienti da Paesi dove i problemi sono presenti. Si parlerà, ha detto il presule, di disgregazione della famiglia, della famiglia patchwork, dei matrimoni indivisibili, e ci sarà chi chiederà che sia data la Comunione ai divorziati risposati.

Hoser ha parlato di “presupposto erroneo”, perché “è un postulato della misericordia di Dio senza la giustizia, mentre è necessario premettere che nella vita matrimoniale e familiare deve essere garantita la giustizia”. Hoser ha ricordato le parole di Giovanni Battista a Erode, “Non hai il diritto di prendere la moglie di tuo fratello”. Ha aggiunto che “si tratta di un’esigenza di giustizia”, Citando Giovanni Paolo II ha detto che l’amore è “per essere onesti, e dobbiamo essere giusti davanti a Dio”, e ha aggiunto che bisogna rileggere la Familiaris Consortio, l’enciclica di Giovanni Paolo II sulla famiglia.

27 commenti:

Rr ha detto...

Han tradito GPII o Nostro Signore ?
RR

Anonimo ha detto...

Infatti !

Anonimo ha detto...

Tanto al Vdr non gliene può importare di meno. Cercherà anche questo giro di brigare come vuole spingendo altri per conto suo e, quando vedrà che non ne viene fuori, farà finta di nulla e darà un colpo al cerchio e uno alla botte per uscirne illeso.
Tanto abbiamo capito di che piede va zoppo...

Anonimo ha detto...

l'arcivescovo denuncia Bergoglio, ma parla in modo indiretto a ragione della considerazione per le forze politiche ecclesiastiche che ci sono...

In un senso ha ragione...

Ma in un senso, essendo che la teologia del corpo di Giovanni Paolo II manca considerevolmente il riconoscimento del peccato originale operativo in tutta la materia di sessualità umana, quella teologia ci ha portato a questo crisi...

perchè quando si nega il disordine oggetivo in tale materia, si porta ad accettare che la sessualità non ha niente di fare con la moralità...o peggio, che la moralità si definisce tramite la pratica sessuale...

e così il principio filosofico di neo-modernismo rinasce apertamente: la verità definita a ragione della vita mutabile odierna...


Romano

Annarè ha detto...

Gli uomini di Chiesa hanno tradito Gesù e tra questi c'era anche Giovanni Paolo II con i suoi incontri ecumenici, con il bacio al Corano (se si pensa che oggi tanti cristiani muoino proprio per non baciare il Corano), con l'approvare, promuovere e non denunciare Messe protestanti e spesso ridicole e fermiamoci qui. Il bello di papa Bergoglio è che sveglia le coscienze, perchè è talmente spudorato nei suoi gesti che non da adito a interpretazioni benevole. Anche se c'è ancora qualcuno che si sforza di trovar del buono anche nel marcio.

Franco ha detto...

Gia' all' iniziodegli anni '90 il sociologo Francesco Alberoni pubblico' sulla rivista "Panorama" un articolo da "opinion maker" intitolato "DIETRO WOJTYLA NIENTE", che mi impressione molto.
A. sosteneva che il giganteggiare della figura del papa polacco nascondeva allo sguardo dei piu' la mancata reviviscenza del Cattolicesimo, che anzi si trovava in stato precomatoso, come rilevabile dal crollo delle vocazioni ( "i grandi ordini religiosi esangui" ), da una leva giovanile costituita da giovani chiassosi e supponenti ma impreparati ( vedansi "giornate mondiali della gioventu' ), da un clero incerto e smarrito.
Tra i motivi di fondo della mancata reviviscenza indicava la dismissione del ruolo identitario gia'svolto dalla Cristianita' a favore del mondialismo ecumenista e
la permanenza di elementi di religiosita' tradisionale-magico-popolare come "le assurde storie di santi, Madonne, miracoli, Paradiso, Inferno":tutte cose incredibili, i per la mentalita' moderna plasmata dal sapere scientifico.

Personalmente concordavo con Alberoni tranne che in quest'ultimo punto, essendo convinto dopo anni e anni di studio dell'esistenza una fenomenologia mistica e paranormale (i miracoli ) con documentazioni molto solide ( vedasi Fatima ).
Comunque era ed e' vero che il clero e il laicato cattolico impegnato in generale si curava e si cura poco di questo aspetto, mentre tradizionalmente i miracoli erano considerati Un elemento
importantissimo dell'apologetica. Conseguenza: spostamento del centro di gravita' dell'azione pastorale verso una "sollecitudine sociale" sfociante spesso nel populismo e talora nella demagogia.

Di papa Wojtyla si possono segnalare elementi tendenzialmente modernistici ( il che comunque e' da discutere ); non si puo' negare pero' la grande statura intellettuale di filosofo e di frequentatore della mistica.

Quanto a papa Bergoglio, mi
impegnero' a leggere testi e biografie: prima di sparare a zero
come gia' fanno alcuni, vorrei
capire quale sia la sua effettiva
preparazione, al di la' del "santino" che se ne sta facendo. Certo in prima istanza sapere che il Sommo Pontefice, capo di un'organizzazione mondiale, non e' poliglotta, non ha una laurea
in teologia e disistima gli "specialisti del Logos" pur essendo un gesuita mi preoccupa
notevolmente.

Rr ha detto...

Franco,
E' ungesuita argentino. Ca suffit.
Rr

Annarè ha detto...

E poi anche i Gesuiti non argentini non sono messi molto bene come Fede.

Franco ha detto...

Rr. Prima di rompere il riserbo finora mantenuto a proposito di Bergoglio per non creare turbamento o peggio scandalo voglio avere chiari tutti gli elementi. Certamente il Sinodo di settembre e' una scadenza ravvicinata e stringente.

Romano. Trovo stimolante il suo intervento critico sulla teologia wojtyliana del corpo.
Mi sembra che la dottrina ufficiale della Chiesa e con essa l'"Humanae vitae" sia incomprensibile se si mettono allo stesso livello lo scopo unitivo e quello procreativo, come si e' fatto in epoca conciliare.

Il piacere erotico e' dato dalla natura essenzialmente a scopo riproduttivo, come fortissimo incentivo; lo scopo unitivo, nel senso della riaffermazione di una "comunita' spirituale" conta, in quanto rende il rapporto sessuale umano e non solo animalesco, ma si mescola con lo "sfogo dei sensibilità " che ha fatto parlare di "remedium concupiscentiae".

Se lo sfogo della concupiscenza e' un diritto inderogabile, la Chiesa dovrebbe essere di manica larga in casi come quello della moglie di un detenuto, di un prigioniero di guerra, di un malato.

D'altra parte e' inutile negare la potenza della pulsione riproduttiva, presente non solo nell'essere umano, ma in tutti i viventi. Personalmente ritengo ( sotto l'influsso di Schopenauer, lo ammetto ) che il "bios" ha qualcosa di esplosivo: i germi e i frutti con semi sono molto piu' numerosi di quanto la terra possa sostenere: una sovrabbondanza in previsione della falcidia inevitabile con un impulso erotico altrettanto sovrabbondante.

Mi azzardo a suggerire l'ipotesi che il Peccato Originale abbia coinvolto non solo la specie umana, ma tutto il mondo vivente; tema su cui la teologia cattolica a mio parere non ha
riflettuto abbastanza.
La sublimazione dell'istinto sessuale inmdirezione della spiritualita' dovrebbe essere vista appunto come superamento del disordine dovuto al Peccato Originale.

Comunque e' da notare che secondo la mentalita' corrente, al seguito del freudiano Wilhelm Reich e simili, il sesso e' una forza cosmica a cui attingere a piacimento; la
riproduzione appare solo come un "effetto collaterale" da gestire col contagocce piuttosto che lo scopo principale.






Anonimo ha detto...

Franco

questo, proprio sugli aspetti che tu citi, è interessante e da da pensare:
http://www.itineraricristiani.it/papa/452/Ombre-sul-Sinodo.html

Teresa

Alessandro Mirabelli ha detto...

Vorrei sapere perché qualcuno di noi non apprezza la teologia del corpo.

tralcio ha detto...

Nella santa messa odierna, il vangelo racconta perchè il Battista fu martirizzato.

Da Santa Marta, Radiovaticana fa filtrare il dolore per i cristiani martire.

Il Battista è descritto come "Grande Giovanni", colui che “mai ha tradito la sua vocazione”, “cosciente che il suo dovere era soltanto annunziare” la “prossimità del Messia” – consapevole di essere “la voce soltanto”, perché “la Parola era un Altro” – “finisce la sua vita come il Signore, col martirio”.

Perchè martire?

Forse avrà pensato al prossimo Sinodo, dopo l'antipasto del 2014 e la spiegazione sta in un re mediocre, ubriaco e corrotto, per il capriccio di una ballerina e per l’odio vendicativo di un’adultera.

Cioè i vizi, i difetti e la psicologia di creature fragili e cattive avrebbero ucciso il Battista.
Non il peccato di adulterio, che coraggiosamente Giovanni denunciò, invece di cavalcarne l'opportunità di piacere ai potenti...

Francesco non ha rinunciato al solito moto dell'animo (questo pontificato è ricco di psicologia quanto scarseggia di teologia; sponsorizza esistenzialismo e soggettività, tanto quanto sconfessa l'oggettività della fede cristiana) affermando:

“Quando io leggo questo brano vi confesso mi commuovo” e penso sempre “a due cose”: “Primo, penso ai nostri martiri... E questa non è una cosa del passato: oggi succede questo. I nostri martiri, che finiscono la loro vita sotto l’autorità corrotta di gente che odia Gesù Cristo.

Poi che questo diminuire di Giovanni il Grande “continuamente fino al nulla", mi fa pensare “che siamo su questa strada e andiamo verso la terra, dove tutti finiremo”. Mi fa pensare a “me stesso”:
“Anche io finirò. Tutti noi finiremo. Nessuno ha la vita ‘comprata’. Anche noi, volendo o non volendo, andiamo sulla strada dell’annientamento esistenziale della vita, e questo, almeno a me, fa pregare che questo annientamento assomigli il più possibile a Gesù Cristo, al suo annientamento”.

Capito? Martirio e annientamento.

Un disperato che contempla da disperato gente che muore senza speranza?
O più semplicemente un protagonista che pensa a quando non lo sarà più?
E perchè è morto Giovanni? che cosa denunciava? perchè fu odiato?

Silenzio. E nemmeno imbarazzato. Di Cristo si ha in mente "l'annientamento". Che vuoi che sia il sacramento? La presenza del Signore?
SE per lui non c'è.... Un uomo morto.
Che ama. Finchè c'è.
L'amore è eterno finchè dura.
Così la Nuova Chiesa.

Anonimo ha detto...

«I Paesi euro-atlantici», aveva detto, «stanno ripudiando le radici cristiane che costituiscono la base della civiltà occidentale. Essi rinnegano i principi morali e tutte le identità tradizionali: culturali, religiose e financo sessuali. Stanno applicando direttive che parificano le famiglie a convivenze di partners dello stesso sesso. Registrano partiti politici che promuovono la pedofilia. In molti Paesi europei, la gente ha ritegno a manifestare la propria fede. Le festività sono abolite o chiamate con altri nomi. La loro essenza religiosa viene nascosta. Sono convinto che tutto ciò apre una strada verso il degrado che sboccherà in una profondissima crisi morale». Vladimir Putin
http://www.riscossacristiana.it/consacrare-solennemente-la-russia-al-cuore-immacolato-di-maria-di-luciano-garibaldi/

mic ha detto...

Mi azzardo a suggerire l'ipotesi che il Peccato Originale abbia coinvolto non solo la specie umana, ma tutto il mondo vivente; tema su cui la teologia cattolica a mio parere non ha riflettuto abbastanza.

Sul peccato originale e le sue conseguenze sulla natura non mi metto a indicare la bibliografia.

Meraviglia il "suggerire l'ipotesi", pensando a San Paolo:

“La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo” (Romani 8, 19-23).

Sulla teologia del corpo ci sono molte cose splendide da dire. E lo faremo, spero.
Il discorso di Romano va ancora più in profondità... Occorre tempo e ponderatezza per sviluppare senza banalizzazioni argomenti simili.

tralcio ha detto...

Proviamo a vedere le cose con gli occhi di Dio.

Il peccato originale lo commette l'uomo, ma c'è chi lo tenta. Il serpente non è da intendersi come una specie tra le altre dei rettili...

Proprio perchè c'è il Maligno, l'avversario, il Falsario e l'Omicida, Dio provvede alla redenzione dal peccato.

Nell'atto efferato di Antipa, provocato da Erodiade, non c'è la volontà viziata e preversa dell'uomo corrotto, ma c'è il peccato, a motivo del Maligno. L'orizzonte non è solo naturale e fisico-psicologico bensì metafisico e soprannaturale, per quanto il Maligno sia una creatura.

Il Padre Nostro si conclude invocando la liberazione dal Maligno, non semplicemente dal male.

Così "il bene" non è l'ultimo orizzonte dell'uomo in cammino per fede, perchè è Dio a "informare" il bene, senza ridursi al solo "bene".
Il bene stesso viene assunto e risignificato dalla presenza di Cristo !

Come nel peccato di Antipa ed Erodiade ci sono una radice e uno sfondo metafisici del male, nel martirio di Giovanni c'è uno sfondo metafisico del bene!

Il Battista non è un "annientato". E' un proiettato nell'oltre in cui Dio diventa una visione beatifica e non solo una presenza sacramentale che mi atteggia ad agire e pensare in un certo modo, fino a morirne se è questa la vocazione vissuta fino in fondo.

Quel che disturba nello psicologismo esistenzialista è lo storicismo, l'idealismo, il ridurre l'umanità al proprio vivere qui e ora, senza un Oltre che vada oltre al pensarla in un certo modo.

Vedendo morire così Giovanni, non penso che dovrò morire più di quanto già non pensi di dover morire per una malattia o un incidente stradale. Giovanni sarebbe comunque morto, prima o poi. Ma lui è morto per dire che il re non poteva fare ciò che ha fatto. Non è lecito. C'è una regola.
Giovanni non è stato "misericordioso". Ma non è stato "annientato".

La prospettiva credente non è la morte che ci attende, ma come abiteremo l'Oltre in cui si protende.

Spiace che, anche in questo caso, sia stato meglio portare altrove il discorso. Erode un ubriacone, Erodiade vendi-cattiva...

Chi sono io per giudicare un ubriacone e una donna irritata per essere considerata un'adultera?

Infatti Dio non giudica il peccatore, morendo in croce per redimerlo, avendo chiaro che c'è Satana.
Al peccatore è chiesto di capire di esserlo e convertirsi, non di ammazzare chi gli dice di farlo. Altro che fare un sinodo per dire "nel frigidaire" chi dice quel che disse il Battista, l'unica cosa da dire. Sempre.

Anonimo ha detto...

"...È l’eterna illusione delle Riforme, un tormentone che ormai da anni non riguarda più solo la politica ma è una litania che è entrata nella Chiesa, sino a occupare tutto lo spazio del dibattito interno e ultimamente anche esterno, mediatico. Non si parla di Chiesa se non per dire che bisogna “riformare, riformare, riformare”: ora lo IOR, ora la Segreteria di Stato, ora tutta la Curia, ora questo ora quello. “Riforme” di strutture sempre, chiaramente, ma mai della madre di tutte le riforme dalla quale, naturaliter, ne conseguono le altre: la riforma del cuore. Della santità. La Chiesa si è riformata sempre coi santi: il Concilio di Trento sarà la vera Grande Riforma proprio perché fu pieno di grandi santi, che lo indirizzarono, e lo misero da subito in pratica: fu un successo perché erano credibili, proprio in virtù della loro testimonianza visibile ed eroica di fede. Riformarono le cose perché il loro cuore era stato riformato dalla santità: “Vi darò un cuore nuovo, toglierò dal vostro petto il cuore di pietra, metterò dentro di voi un cuore di carne”. Riformata da loro, dai santi e non dagli “intellettuali”, o, Dio non voglia!, il totem dei totem delle superstizioni riformiste odierne: l’“Esperto”! Quasi sempre sedicente…. del resto..."


http://www.papalepapale.com/develop/conducta-escandalosa-il-primo-scandalo-sotto-papa-francesco-da-mons-ricca-a-piero-marini/
m

Anonimo ha detto...

Le “fughe in avanti” in vista del prossimo Sinodo ordinario ormai non si contano. L’ultima in ordine di tempo si registra presso la Diocesi di Osma-Soria, in Spagna. Si propone di essere «uno strumento al servizio dei parroci», ma di fatto rappresenta un primo riconoscimento implicito delle “coppie gay”: il Vicario generale, mons. Gabriel-Ángel Rodríguez Milán, ha fatto pubblicare un’apposita guida con precise indicazioni giuridiche e pastorali circa l’ammissione al Sacramento del Battesimo dei figli delle “coppie” omosessuali, tanto che essi siano frutto di adozione legale quanto che siano biologici di uno dei due “partner”. A darne notizia è stato il quotidiano Abc, che ha anche precisato come il testo sia già stato rivisto dal Vescovo, mons. Gerardo Melgar Viciosa, evidentemente d’accordo (ed il vdr?)
http://www.riscossacristiana.it/redatta-una-guida-battezzare-figli-delle-coppie-gay/

tralcio ha detto...

Bisogna aver chiara la faccenda del doppio livello.

Gesù è vero Dio e vero uomo. Due nature, una persona. Dogma di fede.

In Gesù Cielo e terra si incontrano anche nel "visibile" e non solo nell'invisibile.

L'umanizzazione di Gesù è contro la Sua divinità. L'eccesso di filantropia elude il sacro.
L'adorazione e il culto all'uomo, eludono l'adorazione a Dio.

Così il peccato diventa solo fragilità umana e non riguarda più l'eterno. La santità diventa soprattutto un "darsi da fare" e non riguarda l'eterno.

La massoneria è stata dipinta come filosofia e il suo tratto più conosciuto ne è il relativismo. Ciò è vero, ma non è tutto. La massoneria è essenzialmente esoterica. La sua è una natura che pesca nel luciferino. E' vero che l'illuminismo è prometeico, ma gli illuminati sono luciferini!

Satana odia il Figlio di Dio.
Satana odia chi adora Dio.
Perciò nella Chiesa vacilla il dogma: perchè garrisce uno stendardo che non è quello dell'agnello immolato, ma del lupo travestito da agnello...

Se non si mette a fuoco il livello in cui si combatte la guerra, tra il Cielo e la pretesa della terra di oscurarne la luce, persino nella Chiesa si parlerà di leggi, libertà, laicità e idee... Cioè tutto a misura dell'uomo, senza il Signore che ascwese al Cielo e di là tornerà.
Chissà se troverà ancora fede in Lui e non in un uomo destinato ad annientarsi, ma con tante belle idee luminose...

Anonimo ha detto...

https://fromrome.wordpress.com/2015/02/06/se-il-collegio-dei-cardinali-non-fa-il-suo-dovere/

RAOUL DE GERRX ha detto...

Comment pourrait-il en être autrement, après la réception officielle donnée l'autre jour par Bergoglio à ce couple de lesbiennes, dont l'une d'elle se serait fait transformer, paraît-il, en "homme"…

L'église conciliaire, qui n'a plus de théologie, plus de morale, plus de droit canon (elle s'en mpque, c'est la même chose, voyez le cas des Frères de l'Immaculée), de moins en moins en moins de clergé (heureusement !), de religieux et de religieuses (heureusement !), mais de plus en plus de "supporters" sur les terrains de football, et dans les médias athées, est désormais dans le n'importe quoi : hommes, femmes, bof, qu'est-ce que ça fait, et si ça me plaît, à moi, de changer ! Mon corps est á moi, j'en fais ce que je veux. Pas vrai, Bergoglio ?

Le christianisme, né dans le Sang du Christ et finissant en eau de boudin…

Au-dessus de la porte d'entrée du prochain Synode, on devrait écrire :
ICI, ON VIDANGE LE CHRISTIANISME. BIENVENUE A TOUS. ENTRÉE GRATUITE !

mic ha detto...

Giovanni Paolo II è tradito anche nella Veritatis splendor (dal n.120):

...Maria condivide la nostra condizione umana, ma in una totale trasparenza alla grazia di Dio. Non avendo conosciuto il peccato, ella è in grado di compatire ogni debolezza. Comprende l'uomo peccatore e lo ama con amore di Madre. Proprio per questo sta dalla parte della verità e condivide il peso della Chiesa nel richiamare a tutti e sempre le esigenze morali. Per lo stesso motivo non accetta che l'uomo peccatore venga ingannato da chi pretenderebbe di amarlo giustificandone il peccato, perché sa che in tal modo sarebbe reso vano il sacrificio di Cristo, suo Figlio. Nessuna assoluzione, offerta da compiacenti dottrine anche filosofiche o teologiche, può rendere l'uomo veramente felice: solo la Croce e la gloria di Cristo risorto possono donare pace alla sua coscienza e salvezza alla sua vita.

Silente ha detto...

Di seguito, modesta proposta per una piccola rassegna stampa sul Papa da alcuni quotidiani di oggi.

Marcello Veneziani, in un "fondino" in prima su Il Giornale: "A parte i sussulti maneschi, da parroco all'antica o alla sudamericana, Papa Francesco celebra nel suo magistero le nozze tra Ovvietà e Progressismo un po' furbetto. La prego, Santità, non faccia pure lei il democristiano di sinistra, anche se sono tornati di moda. Sennò pure noi rimpiangiamo Anagni, dove volavano gli schiaffi ai papi." Puntuto e malizioso.

Guido Ceronetti, citato da Maurizio Crippa su Il Foglio: "Il cristianesimo è in declino da quando sono cessati gli autodafé e i processi alle streghe e da quando il Papa è sceso dalla sedia gestatoria e si è messo a fare viaggi trionfali." Sulfureo e fulminante.

Mario Giordano su Libero: "Ogni bambino che nasce, anche se è l'ottavo fratello, resta l'immagine di Dio e non il parto di un coniglio. Per il resto non so interpretare il messaggio del Papa. Da uomo di comunicazione mi permetto soltanto di segnalare quest'effetto collaterale del Grande Comunicatore vaticano: scatena entusiasmo fra coloro che la Chiesa l'avevano sempre voluta distruggere e sconcerta chi, invece, la Chiesa l'ha sempre difesa." Vero e doloroso.

Anonimo ha detto...

"Certo in prima istanza sapere che il Sommo Pontefice, capo di un'organizzazione mondiale ...non ha una laurea in teologia ... mi preoccupa
notevolmente."


S.Pietro era laureato in teologia?
Credo che una eccessiva "sapienza" possa, a volte essere contrtoproducente.
" In illo tempore respondens Jesus dixit : Confiteor tibi, Pater, Domine cæli et terræ, quia abscondisti hæc a sapientibus, et prudentibus, et revelasti ea parvulis..
Quel che occorre, anche per governare (bene) la Chiesa, è la fede cattolica, non i titoli di studio.

Cesare

mic ha detto...

Cesare, il discorso della laurea (o più precisamente del mancato dottorato in Germania ma comunque non sono molto documentata e non mi interessa) è l'ultimo in ordine di importanza - è stato anzi appena sfiorato - dei punti toccati dalle nostre discussioni.
Si parla di parole e gesti che riguardanno i fondamenti della nostra fede non di meriti accademici. Altrimenti non staremmo qui a dedicarci tempo ed energie.

Silente ha detto...

Appendice alla rassegna stampa sul Regnante Pontefice. Nel suo pittoresco videomessaggio al totalmente inutile convegno di Milano sul cibo in vista dell'Expo, consesso con un parterre infestato da ecologisti, regressivi sostenitori della "decrescita felice" (felice per loro), Petrini e altri petriniani businessmen dell'ARCI-Slowfood-GamberoRosso sponsorizzati dalle rossissime coop e idoli della nuova borghesia di parvenu della gauche caviar, il Regnante Pontefice ha invitato a (testuale): "Custodire la Terra che è Madre di tutti. Curioso. Da cattolico, pensavo che la Madre di tutti fosse la Madonna.
Adesso devo riflettere: questa sera, prima di addormentarmi, devo recitare: "Ave Gea, gratia plena..."?
Se lo farò (l'ha detto il Pontefice!), però lo farò in latino.

Anonimo ha detto...

"Si parla di parole e gesti che riguardanno i fondamenti della nostra fede non di meriti accademici. Altrimenti non staremmo qui a dedicarci tempo ed energie."

E' così. Parole e gesti che rivelano la totale mancanza di fede cattolica, requisito a mio avviso indispensabile perché si possa essere (e considerati) legittimi Vicari di Gesù Cristo. Che chi è alla guida della Chiesa sia in possesso di "carrettate" di lauree, se gli manca la fede, non serve a nulla. Non occorre certo essere vescovi, cardinali o teologi per esprimere un tale giudizio e regholarsi di conseguenza, basta essere cattolici. Questo intendevo.

Cesare

Silente ha detto...

Cara Mic, hai ragione: "Credo che una eccessiva "sapienza" possa, a volte essere controproducente.". Però le deficienze teologiche del Nostro sono evidenti. L'alternativa è che si tratti di malafede modernista. Ma non oso neppure pensarlo...