Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 16 giugno 2015

Il rifugio dei figli

Vi invito a leggere con attenzione e farne tesoro.

Il Cuore Immacolato di Maria, Lubjana, Cattedrale
Cuore immacolato di Maria, tu ci hai rapito il cuore. L’infinita delicatezza dei tuoi sentimenti è un balsamo di vita per i figli che combattono in questo mondo di tenebra, che con odio ha estromesso Dio e voltato le spalle a tuo Figlio, il divino Redentore dell’umanità perduta e votata all’eterna dannazione a causa del peccato originale e di tutti i peccati, individuali e collettivi, che ne sono scaturiti. La sfacciata arroganza e la violenta intolleranza di chi si pretende al di sopra di qualsiasi giudizio morale sono un’offesa continua alla Sua misericordia, come pure l’insensibile freddezza e la cieca indifferenza di chi si compiace follemente del pantano in cui giace supino. Tu, cuore di madre, continui a soffrire le doglie del parto come sotto la Croce, pur essendo ormai ricolmo della beatitudine eterna ad un grado che supera quello di tutti i Santi e gli Angeli insieme.

Come potremmo non urlare di dolore nel vedere un affetto così delicato e premuroso coperto di insulti, bestemmie e rifiuti?… Non soltanto a livello verbale, ma pure sul piano intellettuale con la negazione dei tuoi privilegi irripetibili e, più in generale, con una visione deteriore della donna che oltraggia anche te. Ogniqualvolta una donna è incitata a fornicare, commettere adulterio, prostituirsi, abortire o ricorrere alla contraccezione sei offesa in primo luogo tu, o Madre, modello perfetto della donna quale Dio l’ha pensata quando, nel Suo eterno consiglio, cercava una sposa per suo Figlio: pur non avendone in sé bisogno, il Verbo divino desiderava infatti donarsi totalmente, come già al Padre Suo nell’eterna circolazione d’amore della Trinità santissima, all’essere creato, nel quale si riproducono le Sue perfezioni sublimi.

Tu, o Maria, realizzi in modo perfetto e insuperabile la vocazione della creatura, rappresentata dalla donna, che risponde all’amore di Chi l’ha tratta dal nulla. Fiat… in una sola parola hai dato la risposta che il Creatore attendeva dall’alba dei tempi, e il Verbo ha sposato l’umanità che veniva a redimere dal potere abusivo dell’Avversario, invidioso di un destino tanto glorioso. Quelli che Dio da sempre ha conosciuto li ha predestinati ad essere collocati al di sopra di tutte le gerarchie angeliche: la natura umana, che il Figlio ha assunto da te e che in te ha elevato ad uno splendore inimmaginabile, è sul trono celeste per tutta l’eternità, in attesa che tutte le membra Gli siano riunite. A questo anela l’anima nostra, che in voi possiede il pegno e la caparra di tutte le promesse divine: come potrebbe dubitare di raggiungere la mèta, se non per diffidenza di se stessa?

Se quest’anima geme, cedendo talvolta a sdegno indomabile che rischia di distruggerla, è perché non tiene lo sguardo fisso su di te, o Vergine prudentissima e fedele, che sola puoi rasserenarla con la grazia inesauribile di Colui che da te è sorto quale Sole di giustizia e attraverso di te continua ad effonderla sino alla consumazione dei secoli. Perdonale la pusillanime incostanza, purificala dall’orgoglio dissimulato e nascondila nel tuo Cuore purissimo per fasciarne le ferite e rinfrancarne la fiducia. Nei tuoi Santi hai curato sofferenze ben peggiori: Serafino lasciato dai briganti in fin di vita nella taiga di Sarov, Mariam sgozzata tredicenne da un fanatico musulmano, Pio crocifisso come tuo Figlio per cinquant’anni… Di che dovrei lamentarmi?

So bene – mi rispondi con incomparabile dolcezza – che il tuo è un martirio interiore, un martirio che dura da trent’anni. So bene come il tuo cuore di fanciullo continui ancora ad essere stravolto da ciò che vede e sente nella Chiesa, non potendo fare a meno di rimanerne costernato. So bene che le tue speranze e i tuoi ideali sono sepolti sotto un cumulo di macerie e di dolori. Ma non sei solo. Tante altre anime – di sacerdoti, religiosi, seminaristi e fedeli – soffrono in silenzio credendosi isolate e incomprese, spesso con lo scrupolo terribile di essere in errore. In realtà la vostra sofferenza è buon segno: è prova che avete conservato la fede. Se non soffriste così, dovreste preoccuparvene – ma non potreste, perché sareste accecati dalla corruzione generale dalla quale vi ho tratti come perle dal fango. Se non vi avessi scelto, vivreste sereni e spensierati come gli altri, senza avvedervi degli scogli mortali verso i quali la nave è diretta a tutta velocità, sotto la guida di falsi nocchieri.

Dovete formare una rete di autentici cattolici che si sostengano a vicenda con la preghiera, con i rapporti umani e con uno scambio fraterno che non sia mero sfogo e ricerca di conferme, ma condivisione dei doni della grazia che mio Figlio, attraverso di me, distribuisce su di voi con una larghezza che non si è mai vista, proporzionata alla gravità della prova. Non vi rendete conto dei benefici di cui godete: molti Santi, sebbene gratificati con doni mistici straordinari, non hanno dovuto affrontare una lotta come la vostra; voi avete ricevuto grazie singolari, corrispondenti ad una situazione assolutamente inedita. E poi, siete tutti al sicuro nel mio Cuore immacolato; se così non fosse, il nemico infernale vi avrebbe già spazzati via come foglie secche, perché non sopporta proprio che ci sia chi resista alla sua ultima e più radicale seduzione: siete per lui come sabbia tra i denti, come uno schiaffo al suo orgoglio smisurato.

Al momento da me indicato potrete uscire allo scoperto e gridare di nuovo la verità sui tetti. Per ora radunatevi di nascosto come i primi cristiani e come i miei figli attualmente perseguitati; sfruttate tutte le risorse che la Rete vi mette a disposizione per il bene. La fretta e la precipitazione non portano nulla di buono, potrebbero invece mandare tutto in fumo. Il diavolo conosce bene, in voi, i rimasugli di superbia camuffata con buoni sentimenti ed è esperto nel toccarne le corde per spingervi a passi imprudenti che vi rovinerebbero, distruggendo l’opera sul nascere: non prestatevi al gioco, ma avanzate sereni – per quanto possibile – sul sentiero che vi sto indicando passo passo. Se mi amate, fidatevi di me e non vogliate sapere più del necessario: non vi importi cosa dovrete fare domani, vi basti ciò che vi dico di fare oggi. Siete come olivi verdeggianti, ben radicati nella casa di Dio; abbandonatevi alla Sua fedeltà, ora e sempre. [Fonte: parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com]

5 commenti:

mic ha detto...

Amen. Adsum!

Anonimo ha detto...

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/06/10/0451/00975.html

Josh ha detto...

intensa pagina!
un po' di consolazione....

Alba ha detto...

Oggi mercoledì , oltre al digiuno a pane e acqua , vorrei condividere questa bella preghiera alla Santa Famiglia di Nazareth :

http://gloria.tv/media/MDQM5Kewmb4

Anonimo ha detto...

http://blog.studenti.it/biscobreak/wp-content/uploads/2013/04/4santa-Caterina-da-Siena7.jpg