Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 6 giugno 2015

Putin in Vaticano e al Quirinale dopo la visita all'EXPO

Incontro del 25 novembre 2013
ROMA - Vladimir Putin vedrà anche papa Francesco in occasione del suo viaggio in Italia la settimana prossima. Lo conferma la Sala Stampa della Santa Sede. Il presidente russo sarà ricevuto in udienza dal Pontefice il pomeriggio del 10 giugno, all'indomani della sua visita a Expo 2015. Il 9 giugno a Milano Putin sarà accolto dal premier Matteo Renzi e con lui dovrebbe visitare sia il padiglione russo che quello italiano. Il 10 giugno, a Roma è previsto l'incontro di Putin con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per Putin sarà la quinta udienza con un Papa in Vaticano: nel 2000 e nel 2003 lo accolse Karol Wojtyla, nel 2007 Joseph Ratzinger. Il 25 novembre del 2013 il primo incontro nella Santa Sede con papa Francesco.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Fuori tema ma assolutamente importante: l'esternazione di Enzo Bianchi sul "Sì" al matrimonio gay in Irlanda.
https://www.youtube.com/watch?v=Oj1C2Y-XZfk

Meriterebbe un commento a parte!

mic ha detto...

Si sa già cosa ci si può aspettare da Enzo Bianchi. Se continuano a gettonarlo per la formazione dei sacerdoti, povera Chiesa!

irina ha detto...

Grandi speranze accompagnano questo piccolo uomo russo.
Ssst. Lasciamo lavorare Maria Santissima.

Anonimo ha detto...

Il cattolico medio delle parrocchie, che in questi anni si è fidato di informatori delle comunità, riviste diocesane e "informazione cattolica" retribuita con i proventi dell'otto per mille, ha imparato ad apprezzare Bianchi e disprezzare Putin.
Parlando con una "credente praticante", esternandole qualche perplessità su un'esegesi ascoltata al corso biblico del parroco, mi liquidò dicendo che la mia tesi era interessante, ma "Enzo non dice così", chiudendo ogni discussione...
Un'altra "credente praticante", rigorosamente equosolidale, che ancora sta festeggiando il "primo presidente di colore degli usa", critica i film di John Wayne che fanno passare gli indiani per dei selvaggi e i bianchi per degli eroi, ma non va molto oltre John Wayne nel considerare Putin il cattivo, e il mondo occidentale "i buoni".
Il cattolico medio delle parrocchie sa che il parraco, se per caso gli si chiedesse di celebrare in latino, per non dire che non sa assolutamente il latino, ha fatto sapere di considerare irricevibile la richiesta, dato che "indietro non si torna".
Il cattolico medio sa che oggi Papa Francesco a Sarajevo ha detto che la pace è frutto della giustizia... Dio non c'entra, e che diamine, se non ci diamo da fare noi non succede niente. Il cattolico medio preferisce il proprio fare "a quelli che pregano e non fanno" ( il fare infatti deve essere visibile per potersene cingere l'aureola...), perciò, quando prega, è disposto a farlo solo se si prega secondo l'intenzione di "essere aperti" e non "legati a dogmi e dottrine". Il cattolico medio è colto da sacrosanti conati di vomito all'idea che il proprio figlioletto possa subire avances pedo-pornografiche da un adulto con certe intenzioni, ma non capisce che l'efebofilia è il nome non detto che servirebbe a descrivere moltissime tendenze che che adesso non bisogna assolutamente giudicare, ma anzi benedire e persino sposare... L'ha detto Enzo...

rr ha detto...

All' " Enzo non dice cosi", io avrei ribattuto "Enzo chi, scusa ? quello che non e' manco prete?"
Ah, meno male che non sono mai stata una " circolina".

Rr

Alessandro Mirabelli ha detto...

Chissà' se stavolta il vdr si ricorderà di baciare per primo l'icona della Madre di Dio. Oppure Vladimir dovrà di nuovo insegnargli come un vescovo deve comportarsi davanti ad una icona?

Silente ha detto...

E' morto Tarek Aziz. Cattolico caldeo, aveva aderito fin da giovane al partito Baath iracheno e aveva fatto carriera nei quadri fino a diventare ministro degli esteri di Saddam. Negoziò con passione con gli occidentali per evitare una guerra assurda e poi per conseguire una pace onorevole. Finita la guerra, sconfitto e latitante, venne brutalmente ricercato dai vincitori americani bramosi di vendetta, catturato, incarcerato, torturato, condannato a morte per crimini inesistenti. Copione tragico già rappresentato innumerevoli volte sul palcoscenico della storia.
La condanna a morte non venne mai eseguita, anche per le pressioni internazionali. Tarek Aziz, già malato, scomparve in qualche segreta. E' stato trasferito in ospedale già moribondo.

Ecco, ne parlo per ricordare a tutti che, sotto il "crudelissimo" regime di Saddam, i cristiani in Irak potevano non solo vivere e prosperare, ma aspirare a ricoprire le più alte cariche dello stato. Aziz proveniva da Tel Keppe, una cittadina del governatorato di Ninive, che aveva 30.000 abitanti ed era una piccola capitale della comunità cattolica caldea. Ma dal 6 agosto 2014 la cittadina è in mano all'Isis, e di cristiani non ce n'è più uno. (Fonte: Libero di oggi).

Ecco i risultati dei "liberatori" americani e della "esportazione della democrazia".

T. ha detto...

Scusate , dopo aver meditato la Via Matris per il 1^ sabato del mese , mi e' caduto l'occhio qui :
https://www.facebook.com/AmiciDellaTradizioneCattolicaForli/photos/a.745988978761909.1073741844.544137242280418/1047212375306233/?type=1&theater

Ma e' vero ? Se sì : meno male ! Per favore seppellite quella brutta ferula !
Gentile Colafemmina il suo articolo e' attualissimo . Forse l'art.124 della Sacrosanctum Concilium
e' stato cancellato .
http://fidesetforma.blogspot.it/2013/04/bergoglio-accontenta-melloni-ritorna.html

Anonimo ha detto...

S.Norberto lo accolga e lo difenda davanti a Dio ! Una prece ,

RAOUL DE GERRX ha detto...

Encore à propos de Vladimir Poutine, que la propagande de la CIA cherche à présenter comme un "communistoïde", il vaut la peine de l'entendre qualifier, dans une conférence de presse, les bolchéviques de "traîtres" et affirmer que "sans eux la Russie, en 1918, eût été dans le camp des vainqueurs"…

http://www.egaliteetreconciliation.fr/L-heritage-bolchevique-en-Russie-et-en-Ukraine-33310.html

Anonimo ha detto...

Il Vaticano è così sintonia con l'aggressività occidentale nei confronti della Russia al punto di sostenere senza problemi il golpe ucraino e non schifarsi affatto per terribili massacri come quello di Odessa e come quelli inflitti alle popolazioni del Donbass nè per l'eliminazione anche fisica dell'opposizione alla attuale junta ucraina. Stanno replicando lo scenario Jugoslavo: 300.000 (trecentomila) morti ma questo sembra non essere un problema. Inoltre la Russia è legata a valori che noi diremmo tradizionali e millenari mentre la Chiesa Cattolica ha aperto ai dogmi del politicamente corretto globale schierandosi dall'altra parte della barricata. Quanto all'Iraq a parte qualche fervorino di circostanza a costo zero la Chiesa Cattolica così iperattiva per i "migranti" non ha mosso un dito arrivando alla complicità assoluta con la pianificata sistematica pulizia anticristiana che ha portato alla eliminazione dei nostri fratelli da quelle terre. Evidentemente un effetto collaterale dell'esportazione della democrazia.
Miles

Rr ha detto...

Raoul,
nous savons très bien qui étaient les traitres en Russie, et même en France, qui restions chez eux, tandis que 1.200.000 Francais mouraient sur les champs de la I G.M.
RR