Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 6 ottobre 2019

Pensieri dall’autoesilio - Agostino Nobile

La diversità arricchisce e la società multietnica è bella quando gli ospiti rispettano e si integrano nella cultura ospitante, quando c’è, non dico abbondante, ma sufficiente lavoro. Certi sindaci italiani stanno mutando le città d’arte in suk. Penalizzano i negozianti italiani che vendono prodotti che il mondo intero ci invidia, e agevolano chi commercia prodotti che il turista può comprare in qualsiasi parte del mondo. In Italia e in Europa hanno voluto strafare, permettendo ghetti di malaffare che, tra l’altro, per la disperazione hanno fatto scappare gli autoctoni, costretti a vendere a prezzi stracciati i loro appartamenti comprati con una vita di sacrifici. E cosa dire del presidente della Repubblica che un giorno si e l’altro pure cerca di incutere sensi di colpa agli italiani che spaventati, se non terrorizzati, per le violenze inaudite degli immigrati senza documenti chiedono di fermare l’invasione? In Asia e in Africa un occidentale che si presenta alle autorità privo di passaporto pretendendo di entrare nel paese, come minimo viene sbattuto in prigione. Un incubo. Se ci passi anche solo due notti te lo ricordi per tutta la vita. È chiaro a questo punto che i governi di Sinistra e i bergogliani con la politica immigrazionista mirano a distruggere l’occidente, gli occidentali e il cristianesimo.

Provo imbarazzo quando il papa omaggia il monumento della barca per il traffico umano, predica il meticciato e mostra disappunto quando qualcuno si converte a Cristo. Quando umilia i cattolici incitandoli ad aprire le porte a giovani e forti musulmani che per diritto divino devono sottomettere i non musulmani. E cosa pensare di quei preti che lo seguono acriticamente e supinamente? Come si può rispettare un arcivescovo come quello di Bologna che fa produrre tortellini al pollo per gli amici musulmani, quando i cristiani in terra musulmana sono perseguitati, stuprati, umiliati, uccisi? È un hobby che non ha niente a che fare con la loro religione, dicono i preti. Non proprio. Nell’islam Gesù Cristo viene declassato a profeta inferiore a Maometto, negando la Sua crocifissione e Resurrezione. “…non l’hanno né ucciso ne crocifisso, ma così parve loro” (Corano IV: 157). Cosa significa tutto questo? Ce lo dice san Paolo nella prima Lettera ai Corinzi: “Se Gesù non è risorto, è vana la nostra fede”. Davvero mons. Zuppi e Bergy sono così inviperiti con Gesù? Davvero vogliono cancellarLo dalla faccia della terra? Davvero i cattolici credono a un papa e al suo carissimo amico Zuppi che arriva a far fare i tortellini halal per amore di chi nega la crocifissione e Resurrezione del Cristo? Mi chiedo: vale ancora la pena andare in una chiesa gestita da acattolici e/o da luciferini che arrivano a sbeffeggiare nelle forme più pacchiane la santa Messa?

Permettetemi di raccontarvi due singolari esperienze personali.
Ritornando per una breve vacanza in Italia sono entrando in una libreria cosiddetta cattolica, oltre ad alcuni titoli cristiani che pochi o nessuno legge, erano in bella mostra libri tendenzialmente laicisti, e alcuni di apologetica islamica e buddista. Quando ho chiesto in quale scaffale si trovano i libri più recenti di apologetica cattolica, il religioso libraio, andando dietro al computer, con sufficienza rispose: se mi dice i titoli li posso ordinare. In libreria non ne avevano nemmeno uno.
Alla fine degli anni ’80 l’anziano padre di una mia carissima amica, un artista e famoso fotografo di quella che fu la celeberrima rivista americana LIFE, arrivando a Milano mi telefonò dicendomi che in serata sarebbe arrivato a Firenze. Mi invitò per la mattina seguente per visitare il centro della città d’arte che non vedeva da anni. Era molto gentile e, penso, eccitato dall’idea di ritornare in una delle città che più amava. La mattina seguente telefonandomi, con voce grave mi disse “Mi dispiace, sto partendo. Non me la sento di rivedere Firenze in questo stato. Preferisco ricordarmela come era prima. Il mio cuore piange”.

Quest’ultima frase mi colpì particolarmente. Oggi capisco perfettamente qual era il suo stato d’animo. A fine anni ’80 in Italia dilagavano le mode anglosassoni e un traffico indecente. Oggi, il culto islamico e immigrazionista.

Personalmente ho scelto l’autoesilio per non vedere l’agonia del paese più cattolico e bello del mondo. Ma scappare non è sufficiente. Quando leggo e sento i commenti di Bergoglio o, anche per pochi giorni, ritorno in Italia, il cuore piange.
Agostino Nobile

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi conferma della necessità di una silenziosa e composta adunata in piazza San Pietro e davanti al Quirinale con due, massimo tre, grandi striscioni con scritte una o due brevi, chiare, frasi lapidarie. Così in ogni città davanti al Comune e alla Cattedrale. Da ripetersi regolarmente in giorni ed orari da definire.

Anonimo ha detto...

STORIE DI DIALODO TRA UN CRISTIANO E UN MUSULMANO

S. Francesco d'Assisi al Sultano El Kamel:

"I Cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perché voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione di lui quanti più uomini potete".

W il pacifismo e il dialogare di S. Francesco d'Assisi.

Anonimo ha detto...

"Lo stemma del Card. Czerny (già Sotto Segretario della Sezione Migranti e Rifugiati - Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale) comprende un barcone con migranti; e la sua croce pettorale è fatta con un legno di un barcone approdato a Lampedusa".

http://blog.messainlatino.it/2019/10/card-czerny-stemma-e-croce-pettorale.html?m=1

mic ha detto...

Qquesto ha un solo nome oltre che follia, apostasia
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/la-curia-gli-paga-gli-studi-in-teologia-a-firenze-il-primo-imam-a-insegnare-religione-cattolica-a-scuola_9400881-201902a.shtml

mic ha detto...

Gesù con i mercanti ha usato con vigore le fruste. Ma qui ci vorrebbero mazze robuste... Lo dico perché sono indignata ma il mio equilibrio ogni tanto scricchiola!

Anonimo ha detto...


IL nostro peggior nemico attuale

Dal 1943 in poi i nemici più accaniti dell'Italia, come nazione, popolo, Stato, cultura, erano considerati i comunisti: sempre contro lo Stato, la cultura italiana, tutti i nostri valori, a cominciare da quello della famiglia, dalla religione. Un'azione massiccia e continua, un processo di "snazionalizzazione" culturale, spirituale, mentale che chi è vecchio sicuramente ricorda bene. Guai a dire che in passato avevamo avuto una grande cultura e a più riprese: bisognava sempre aggiungere: "per carità, non lo dico per nazionalismo".
L'alibi dell'antiitaliano era costituito dal recente nazionalismo accesso, "imperiale" e retorico del fascismo, causa di rovina. Ma nei marxisti l'odio per la propria patria è nella dottrina stessa, il fascismo non c'entra, anzi il fascismo è stato inizialmente una reazione all'odio per l'Italia della sinistra rivoluzionaria, che voleva farci diventare, nel primo dopoguerra, una repubblica sovietica, sul modello leninista.
I cattolici mantenevano un atteggiamento ambiguo. Non si sentivano antiitaliani e senza patria in nome della Rivoluzione ma mantenevano una evidente riserva mentale nei confronti dello Stato nato contro il potere temporale dei Papi e soffrivano di evidenti complessi di inferiorità.
Oggi, il peggior nemico dell'Italia, in tutti i sensi, è l'attuale pontefice, con tutta la sua coorte di prelati multicolori al seguito. Un nemico di tipo nuovo. Sta cercando di distruggere l'identità italiana e occidentale in generale con l'invasione di massa del "terzo mondo" (musulmano e indio), mosso da un odio per ciò che è "occidentale" tipico della teologia della liberazione e di quella "india", l'ultimo mostriciattolo, culturalmente parlando. Correlativamente, sta cercando di distruggere la Chiesa cattolica stessa, la sua etica, la sua stessa costituzione sacramentale, la sua dottrina.
Un vero rivoluzionario, ma nel senso nichilista del termine. Dove arriva, fa terra bruciata.
Bisogna opporsi, sul piano delle idee e dei principi. Saremo perseguitati e sconfitti ma avremo combattuto. Se non per la religione, per rispetto di noi stessi, della nostra
tradizione culturale, dell'intelligenza, che non può accettare la risibile "teologia" della
"conversione ecologica" e consimili amenità.
Oggi, domenica 6 ottobre, si inizia il Sinodo per l'Amazzonia. Speriamo questa data non resti nella storia della Chiesa come data infausta, al pari dell'11 ottobre 1962, una piovosa giornata, nella quale Giovanni XXIII tenne l'Allocuzione di apertura del Vaticano II.

Anonimo ha detto...

Oggi inizia il sinodo? E allora preghiamo anche san Bruno (che oggi si festeggia e che e stato il fondatore dall'ordine dei Certosini) affinche in particolar modo oggi interceda per la Chiesa che ha tanto amato e servito per il suo Signore. E perché Dio ci possa donare tanti e tanti uomini e donne di preghiera.

Silente ha detto...

In Siria e in Iraq i cristiani qualche decennio fa erano il 30%. Ora sono praticamente scomparsi, ridotti a infime minoranze.
In Egitto continua la silenziosa persecuzione dei cristiani copti, impossibilitati persino a restaurare le chiese.
In Pakistan sono decine i cristiani incarcerati in quanto cristiani. Si susseguono gli assassini di cristiani e le "conversioni" forzate.
In Nigeria, continua la mattanza da parte dei musulmani dei cristiani.
In tutta Europa, chi critica i musulmani viene denunciato e perseguitato, come sta capitando all'intellettuale Eric Zemmour, reo di aver definito l'Islam una "religione totalitaria". In Gran Bretagna, una madre è stata arrestata davanti ai suoi figli, rea di aver definito "uomo" un travestito.

Ma il Vescovo di Bologna, ultra-immigrazionista e di estrema sinistra, fatto cardinale per questo, chiede, o impone, per la festa di san Petronio, di fare tortellini con carne di pollo, anziché con la carne di maiale, "per rispetto" di quei musulmani che lui chiama migranti, e le persone perbene invasori. Poi definisce "fake news" la notizia confermata da tutti i giornali. I bolognesi non hanno apprezzato. Come si diceva, costui è stato fatto cardinale, assieme a un altro italiano che ha messo nel suo stemma un barcone di migranti e a un altro amico del no-global ultra comunista Casarini.

Non sempre le civiltà muoiono sotto i colpi dei nemici. Assai spesso sono loro stesse a denigrare la loro razza, la loro storia e la loro cultura, ad aprire le porte, a perseguitare chi vorrebbe difenderle, a lasciar entrare gli invasori, anzi, a farne l'apologia. E gli invasori hanno gioco facile a completare la distruzione e a sostituire un popolo decaduto, femminilizzato e debosciato con il loro. E' quello che sta capitando all'Europa.
Silente

Anonimo ha detto...

Sul musulmano insegnante di religione non ci sono parole...
E poi c'è chi ancora commenta cavolate sulla preghiera del 5 ottobre... e pensa di essere cattolico. È fantareligione!!

Anonimo ha detto...

Il problema è anche la giustizia da noi inesistente. Riflettete: l'efficienza è tutta della polizia che arresta puntualmente e poi ci sono i giudici che mettono in libertà.

IN ALGERIA NON C'È NESSUNA GUERRA MA TANTI ALGERINI LADRI E DELINQUENTI CHE ARRIVANO QUA!

"La polizia di frontiera di Fiumicino ha arrestato per furto aggravato cinque borseggiatori. Altri sette, tutti di nazionalità algerina, sono stati denunciati. La banda metteva a segno colpi in Italia pur risiedendo stabilmente in Francia e Spagna. I ladri prendevano di mira passeggeri facoltosi in partenza dall'aeroporto di Fiumicino. I malviventi erano abili nel camuffarsi e a cambiare abiti in pochi minuti. I ladri se venivano sorpresi in flagranza di reato dalle forze dell'ordine, si spacciavano per cittadini di nazionalità libica per evitare il rimpatrio. Ad incastrare la banda le immagini registrate dall'impianto di video-sorveglianza nell'aeroporto. Soltanto nelle ultime due settimane i borseggiatori erano riusciti a compiere tre furti di seguito in poche ore tra lo scalo romano e alcune zone della Capitale, accumulando refurtiva per oltre 50 mila euro. Soldi e altri costosi oggetti parzialmente recuperati dalla Polizia giudiziaria e restituita ai legittimi proprietari."

Stephen Neville ha detto...

Approvo. E credo che Nostro Signore – se il popolo tarderà a usarle – tornerà in persona a brandirne la più dura di tutte.

Anonimo ha detto...

Gip Trieste ha convalidato arresto del dominicano pluriomicida in questura. Stando allo stesso giudice per le indagini preliminari, l'assassino dei due poveri poliziotti ha mostrato una "aggressivita lucida" e "non ci sono evidenze di malattia mentale".

Cosi pare sgonfiarsi la giustificazione del gesto legata a presunti problemi psichici (addotta da qualcuno della sua famiglia) e naturalmente fatta subito passare come oro colato dal mainstream nostrano...che adesso però dovrà rettificare. Che dite, si precipiteranno tutti in massa a rettificare?

Anonimo ha detto...

Vittorio Feltri:

Adesso basta. È arrivato il momento di uscire dalla ipocrisia e di dire le cose che pensiamo davvero. Dei migranti non ce ne importa un fico secco. Vadano dove vogliono, ma la smettano di puntare all’Italia quale meta. Non ce ne frega nulla delle Ong (Organizzazioni non governative) né, tantomeno, dei loro scopi umanitari. Non crediamo alle fanfaluche dei piagnoni che sostengono la necessità di salvare in mare i migranti. I quali – è nostra convinzione – non scappano da zone di guerra e neppure di miseria, ma emigrano pagando prezzi salati agli scafisti per giungere qui e farsi mantenere da un Paese che si è costruito volontariamente la fama di grande sacrestia disposta a ricevere chiunque.

Chi salpa dalla Libia con l’intenzione di attraccare a Lampedusa, o posti del genere dove ci siano dei pirla pronti a spalancare le porte, non è un disperato ma un opportunista con la faccia di bronzo che intende sfruttare la greppia onde mangiare gratis. Se è vero che il cinismo è una succursale dell’intelligenza dobbiamo cessare di farci impietosire da gente che farebbe meglio a rimanere a casa propria, il luogo migliore per maturare lavorando, e rifiutarci di soccorrere gli accattoni destinati a pesare sulle nostre spalle.

In altri termini, sempre più crudi, ne abbiamo piena l’anima di recitare nel ruolo dei buoni samaritani al servizio di madame Boldrini e soci piagnucoloni: pretendiamo che nessuno ci infligga l’obbligo di pagare il conto salato dell’immigrazione. Coloro che si avventurano nel Mediterraneo per approdare nel Bengodi della Penisola si arrangino, rinunciamo a ripescare uomini e donne che poi ci restano in gobba per anni.

Ci siamo impoveriti a causa della crisi economica provocata da banche ladre e dalla moneta unica nonché da una Ue deficiente, e non abbiamo i mezzi per nutrire orde di neri ignoranti e desiderosi di vivere a sbafo, quindi blocchiamo gli sbarchi senza fare tante storie, a costo di irritare il Papa, i parroci, i curati e i progressisti che amano i popoli stranieri, magari islamici, e detestano il nostro.

Siamo stanchi di subire l’umanitarismo straccione di quelli che poi sfruttano gli extracomunitari per arricchirsi creando un nuovo schiavismo. Finiamola di prenderci in giro e di frignare su quelli che lasciano la loro terra e sanno già che, a poche miglia dalla costa africana, saranno issati su navi le quali li condurranno qui, gratis, e verranno affidati alla pubblica beneficenza, ovviamente finanziata da noi contribuenti straziati dal fisco.

Siamo oltre i limiti della sopportazione. Tra un po’ ci abbandoneremo alla protesta e poi alla ribellione. Diventeremo razzisti, altro che omofobi. I partiti predicatori dell’accoglienza non prenderanno più un voto, ma molti calci nel deretano.
Sarà una festa.

Anonimo ha detto...


"Ci abbandoneremo alla protesta e poi alla ribellione" - un pio desiderio

Dice Feltri. Sempre al futuro, però. Di protesta popolare incisiva non
si vede al presente traccia. Per non parlare della ribellione.
Si ragiona sempre in termini elettorali. La ribellione sarà (dovrebbe
essere) espressa con il voto. Ma fra più di tre anni, salvo
clamorosi colpi di scena politici, al momento da escludere.
L'invasione dell'Europa sta riprendendo in grande stile,
per la gioia dei musulmani e della presente Gerarchia
cattolica, passata al nemico in modo persino sfacciato.
All'invasione si aggiunge il carattere di massa, rivoluzionario
che il movimento per l'ecologia sta assumendo, con la benedizione
di Papa Francesco.
A tutti questi movimenti di massa, in parte spontanei in parte
organizzati da diverse componenti (élites globaliste, centri di
potere islamici, Chiesa cattolica), componenti che stanno
attuando una impressionante quanto imprevedibile (in passato)
sinergia, cosa riesce ad opporre per ora il fronte patriottico,
detto anche "sovranista"?
Dopo la sventurata uscita della Lega dal governo, solo
parole.

mic ha detto...

Cito Luca Ronconi:
USA, rimossi dalla parete premi Nobel perché maschi bianchi.
Queste azioni non sono molto diverse da quelle dei talebani che hanno distrutto i Buddha di Bamiyan. E' lo stesso fanatismo isterico e morboso che determina queste derive distopiche. L’estremismo progressista portato alle sue estreme conseguenze non è tanto diverso da Isis e compagnia brutta.

Anonimo ha detto...

Vietato scrivere che un terzo dei reati in Italia è realizzato da immigrati, i quali sono l'8% della popolazione.