Un "mattutino" particolarmente contundente, lanciato dalla Domus Sanctae Martae nei giorni scorsi, ha suscitato grande scalpore.
Il dilemma è tra l'uso della ragione illuminata dalla retta Fede o la vaghezza di un linguaggio affascinante (ma di certo non in questo caso) e coinvolgente, sentimentale e soggettivista, centrato sull'uomo e sulla “nuova consapevolezza” della Chiesa, fondata sul personalismo e non più sulla Rivelazione. Un linguaggio non definitorio per scelta perché solo rimanendo in bilico sul dire e non dire si possono veicolare alcune interpretazioni piuttosto che altre.1
Il dilemma è tra l'uso della ragione illuminata dalla retta Fede o la vaghezza di un linguaggio affascinante (ma di certo non in questo caso) e coinvolgente, sentimentale e soggettivista, centrato sull'uomo e sulla “nuova consapevolezza” della Chiesa, fondata sul personalismo e non più sulla Rivelazione. Un linguaggio non definitorio per scelta perché solo rimanendo in bilico sul dire e non dire si possono veicolare alcune interpretazioni piuttosto che altre.1
Dopo la citazione delle parole del papa da Zenit, i commenti che seguono sono una sintesi degli interventi dei lettori.
Il nuovo farisaismo secondo Bergoglio“Pio XII ci liberò da quella croce tanto pesante che era il digiuno eucaristico”. “Alcuni di voi forse ricordano… Non si poteva neppure bere un goccio d’acqua. Neppure! E per lavarsi i denti, si doveva fare in modo che l’acqua non venisse ingoiata. Ma io stesso da ragazzo sono andato a confessarmi di aver fatto la comunione, perché credevo che un goccio d’acqua fosse andato dentro”. E quando Pio XII cambiò la disciplina, più di qualcuno esclamò: “Ah, eresia! No! Ha toccato la disciplina della Chiesa!”. “Tanti farisei si sono scandalizzati. Tanti”, rammenta Bergoglio, perché Pio XII “aveva fatto come Gesù: ha visto il bisogno della gente...” ...Invece tanti ancora a dire: “La disciplina della Chiesa”,“la nostra disciplina”. Un atteggiamento proprio da dottori della legge, sottolinea il Santo Padre, “rigidi nella pelle, ma, come Gesù gli dice, ‘putrefatti nel cuore’, deboli, deboli fino alla putredine. Tenebrosi nel cuore”. Bisogna fare attenzione allora, perché “anche la nostra vita può diventare così”
Non posso sorvolare sul "cuore putrefatto" attribuito a chi difende la disciplina della Chiesa, perché mostra di non considerare - ce lo ricorda Josh nell'articolata riflessione che segue - che il problema dei farisei non era essere attaccati alle discipline, ma di averne inventate altre diverse da quelle loro comandate: "Invano mi rendono un culto che è un precetto di uomini"; Gesù nei Vangeli cita Isaia, non per condannare la disciplina sacra, ma la falsificazione della dottrina; solo dopo viene la condanna anche dell'ipocrisia, dedicata però a chi guarda alla decima dell'aneto e del cumino, come dire minime formalità, ma tralascia il cuore dell'insegnamento e le essenze. Gesù stigmatizza infatti la "loro" disciplina, quella dei farisei. Non quella cristiana cattolica, che è stato Lui a darci. E chi l'ha detto che non c'è il coinvolgimento di cuore e anima nella dottrina cattolica? E chi può chiamare la retta dottrina "farisaismo"? Con che coraggio sconfessare ciò per cui Cristo è morto?
Le interpretazioni farisaiche differivano dalla fonte viva e vera
I farisei non erano rigidi nella pelle, o nella dottrina. Anzi, credevano più alle proprie personali glosse che alla Parola di Dio, (e qui invece qualcuno dovrebbe fare molta attenzione), scambiavano cioè le personali interpretazioni, aggiunte, interpolazioni con la fonte viva e vera, diventando se stessi l'Iddio delle proprie convinzioni; sempre è stata questa l'accusa al farisaismo rispetto a dottrina e S. Scritture.
Poi certo c'è anche la questione ipocrisia-sepolcri imbiancati, che vale nel senso di apparentemente fedeli di fuori, ma col cuore pieno di orrori. Che non è detto che sia la condizione di tutti i fedeli o di quelli che amano la Tradizione in particolare, che non si credono 'giusti', ma peccatori come tutti che, però, si sforzano di riconoscere e vincere il male a partire da se stessi, non senza l'aiuto della grazia, di cui è la Chiesa ad essere dispensatrice nel suo munus sanctificandi.
I farisei di oggi sono coloro che mantengono il peccatore nella schiavitù del proprio peccato
Entrambe le chiavi di lettura sono fuorvianti quando il papa vuole applicarle ai vescovi che gli si oppongono dottrinalmente al sinodo, o ai cattolici fedeli attaccati alla Tradizione.
Puntuali, gli echi dalla stampa lo confermano. Ecco Repubblica:
"Ma con espressioni altrettanto ferme e decise nell'omelia pronunciata nella Messa alla Domus Santa Marta ha stigmatizzato quei "pastori" che si trincerano dietro "rigidità dottrinali" eccessive ed ipocrite "come i farisei al tempo di Gesù". Un richiamo che non può richiamare alla mente quanti, al recente Sinodo straordinario sulla famiglia, si sono trincerati dietro l'intoccabilità della Tradizione per dire no ad aperture pastorali in materia di sacramenti a divorziati risposati o di accoglienza a nuove forme di convivenza."
Il no all'Eucarestia per i divorziati risposati e agli omosessuali impenitenti non è farisaismo, ma deriva dalle parole di Gesù stesso (la Verità, dunque, non quella "agnostica", né quella "relativa e non assoluta") e da S. Paolo. E non dietro questa cortina fumogena di parole e frasi che sembrano offrire la salvezza, ma sono in realtà vuote come le norme e i regolamenti senza la grazia di Cristo.
In pratica il papa dà dei farisei ai cattolici fedeli. La fedeltà, la santificazione è diventata farisaismo. Meglio una bella buccia di banana....
I pochi pastori ancora fedeli alla dottrina che ora vengono bersagliati in realtà non stanno imponendo nessun peso, ma ricordano la dottrina di sempre su divorziati risposati e omosessuali (cui è chiesta la castità per esser santi, in vista del Regno). E questa dottrina che è Biblica, Cattolica, Apostolica, riconfermata da Magistero e Tradizione, ora è bersagliata decine di volte come un peso che i pastori impongono ma che loro non muovono nemmeno con un dito. Si tratta di un'inversione della realtà.
Il 'giogo soave' di Cristo diventa peso insopportabile di marca farisaica
Inoltre, detto così, cioè: dicono ai divorziati risposati (come da dottrina) di astenersi, e dicono agli omosessuali di astenersi, ma se quel peso loro "non muovono nemmeno con un dito", sembra intendere che i pastori vivono more uxorio con donne e esercitano l'omosessualità? Al di là di questo tragico lato comico, ciò che è grave moralmente e teologicamente è che ora è bollato come "peso insopportabile" di marca farisaica ciò che è una dottrina santa da sempre!
Occorre invece la saldezza del dogma (che non è farisaismo) per non affondare nelle sabbie mobili di questo nuovo magistero liquido; ma il dogma è già stato definito "da musoni senza gioia", da "specialisti del Logos", e ora da farisei che impongono pesi troppo duri, addirittura dal "cuore putrefatto", che non seguono nemmeno loro stessi....
E la stessa EG condanna chi illustra la dottrina in maniera troppo precisa.
Ora si dice sia meglio la ...vaghezza!
Ma torniamo al dunque: Quali pesi insopportabili? L’obbedienza a Gesù Cristo è ora peso insopportabile di marca farisaica? Ma non era - e non è - il Suo giogo soave?
A quale “peso insopportabile” o 'regola troppo dura' o 'dottrina rigorista' si fa riferimento? Forse all’indissolubilità del matrimonio? Il “peso insopportabile” allora è l’esclusività sessuale matrimoniale, cioè la fedeltà, fondata su Colui che è fedele. O anche la castità.
In ogni caso, se quando parla di “pesi insopportabili” intende o l’indissolubilità del matrimonio, o il requisito dell’esclusività sessuale, allora il passo biblico che viene in mente in questo contesto non sarà Mt 23,4 (“Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi” che riguarda il farisaismo nella fede), ma piuttosto Mt 19,10, dove leggiamo dello stupore dei discepoli di fronte all’insegnamento di Gesù sul matrimonio: “Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”. Cioè un passo dove ci si stupisce di non poter fare a modo proprio, un passo sull'incredulità, un passo in cui scopriamo che Dio, ebbene sì, ci proibisce delle cose.
Oggi i santi divieti di Dio invece che verità e giogo soave, ci dicono che sia farisaismo.
Il digiuno eucaristico 'croce tanto pesante' (!?)
I pochi pastori ancora fedeli alla dottrina che ora vengono bersagliati in realtà non stanno imponendo nessun peso, ma ricordano la dottrina di sempre su divorziati risposati e omosessuali (cui è chiesta la castità per esser santi, in vista del Regno). E questa dottrina che è Biblica, Cattolica, Apostolica, riconfermata da Magistero e Tradizione, ora è bersagliata decine di volte come un peso che i pastori impongono ma che loro non muovono nemmeno con un dito. Si tratta di un'inversione della realtà.
Il 'giogo soave' di Cristo diventa peso insopportabile di marca farisaica
Inoltre, detto così, cioè: dicono ai divorziati risposati (come da dottrina) di astenersi, e dicono agli omosessuali di astenersi, ma se quel peso loro "non muovono nemmeno con un dito", sembra intendere che i pastori vivono more uxorio con donne e esercitano l'omosessualità? Al di là di questo tragico lato comico, ciò che è grave moralmente e teologicamente è che ora è bollato come "peso insopportabile" di marca farisaica ciò che è una dottrina santa da sempre!
Occorre invece la saldezza del dogma (che non è farisaismo) per non affondare nelle sabbie mobili di questo nuovo magistero liquido; ma il dogma è già stato definito "da musoni senza gioia", da "specialisti del Logos", e ora da farisei che impongono pesi troppo duri, addirittura dal "cuore putrefatto", che non seguono nemmeno loro stessi....
E la stessa EG condanna chi illustra la dottrina in maniera troppo precisa.
Ora si dice sia meglio la ...vaghezza!
Ma torniamo al dunque: Quali pesi insopportabili? L’obbedienza a Gesù Cristo è ora peso insopportabile di marca farisaica? Ma non era - e non è - il Suo giogo soave?
A quale “peso insopportabile” o 'regola troppo dura' o 'dottrina rigorista' si fa riferimento? Forse all’indissolubilità del matrimonio? Il “peso insopportabile” allora è l’esclusività sessuale matrimoniale, cioè la fedeltà, fondata su Colui che è fedele. O anche la castità.
In ogni caso, se quando parla di “pesi insopportabili” intende o l’indissolubilità del matrimonio, o il requisito dell’esclusività sessuale, allora il passo biblico che viene in mente in questo contesto non sarà Mt 23,4 (“Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi” che riguarda il farisaismo nella fede), ma piuttosto Mt 19,10, dove leggiamo dello stupore dei discepoli di fronte all’insegnamento di Gesù sul matrimonio: “Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”. Cioè un passo dove ci si stupisce di non poter fare a modo proprio, un passo sull'incredulità, un passo in cui scopriamo che Dio, ebbene sì, ci proibisce delle cose.
Oggi i santi divieti di Dio invece che verità e giogo soave, ci dicono che sia farisaismo.
Il digiuno eucaristico 'croce tanto pesante' (!?)
Un papa, che si esprime in certi termini sul digiuno, ignorando che è un esercizio, innanzitutto penitenziale, per la gloria di Dio, finalizzato anche ad abituarsi alla virtù (averne l'habitus) e sottomettere il corpo all'anima per cercare di rimettere tutto nel giusto ordine! Se non si inizia nelle piccole cose non si potrà certo arrivare neppure nelle grandi ed il digiuno eucaristico, come esercizio è ben poca cosa, ma grandissima in quanto ci si prepara anche nel corpo a ricevere Nostro Signore degnamente. Ricordiamo l'insegnamento di Nostro Signore: chi è fedele nel poco lo è anche nel molto e chi è disonesto nel poco lo è anche nel molto.
C'è chi osserva che il bere acqua non ha mai ..."rotto" il digiuno e si chiede com'è possibile che il giovane Bergoglio non lo sapesse. E chi afferma di osservare il digiuno eucaristico perché qualche anima pia gli ha insegnato così; ma intuisce anche di sbagliare facendo diversamente, sentirebbe di mancare al S. Sacramento. Non serve un liturgista per capirlo: la fede non vuole semplicemente che il Sacramento si confonda con il cibo qualunque.
Così commenta una lettrice: “Mi consta che la riduzione del tempo del digiuno venne fatta da Pio XII non per venire incontro alle esigenze moderne come si legge su internet, o per bastonare larvatamente chi osservava il digiuno, ritenendolo sotto sotto "fariseo" (anzi, mi consta anche che lui stesso era di una sobrietà estrema, e soprattutto durante la guerra volle in qualche modo partecipare alle privazioni del popolo) ma per venire incontro piuttosto ad una popolazione effettivamente indebolita e provata. Questo non fa altro che dimostrare la ragionevolezza e carità che informano sempre i veri Pastori. Veramente vergognoso strumentalizzare la persona di questo santo Papa”.
Oltretutto, come ricorda un altro lettore: Pio XII introdusse la Messa vespertina e contestualmente ridusse a tre ore il digiuno eucaristico con la costituzione Christus Dominus del 6 gennaio 1953, ribadendo i provvedimenti con qualche aggiustamento nel motu proprio Sacram Communionem del 19 marzo 1957.
Duole che Francesco non sappia queste cose e attribuisca al suo predecessore la volontà di mitigare antiche norme "vessatorie" imposte alla povera gente da una Chiesa troppo rigida. L'esempio di Pio XII dimostra anzi l'esatto contrario di quello che vorrebbe sostenere Francesco: quando una norma sarebbe troppo dura, la Chiesa saggiamente evita di imporla. Introducendo la Messa vespertina Papa Pacelli avrebbe di fatto introdotto l'obbligo di digiuno dalla mezzanotte alle cinque o alle sei di sera del giorno successivo, rendendo più difficile fare la comunione, e quindi abbassò il numero di ore di digiuno eucaristico.
Prima di parlare bisognerebbe sempre documentarsi, anche se si è il Papa. Soprattutto se si è il Papa.
Osservazione conclusiva
C'è chi arriva a giustificare il papa con la convinzione che il suo messaggio di misericordia sia rivolto a coloro che risentono della massiccia mancanza di una corretta educazione religiosa e non hanno mai conosciuto il vero Gesù o incontrato il Suo amore e intenda così esprimerglielo senza filtri. Ma la vera Misericordia non sta innanzitutto nella Verità dispensata, all'occorrenza, sia come 'latte' che come 'cibo solido' e non è mai scissa dalla Giustizia? E il Papa non è solo il "papa dei poveri e delle periferie" è il Papa di tutti: "pasci le mie pecore" (gli apostoli) e "pasci i miei agnelli" (i fedeli). Che poi egli si debba occupare con particolare premura della pecora ferita e di quella smarrita, benissimo. Ma le altre, chi le "conferma"? E coloro che non fanno ancora parte del gregge e che il Signore non lo conoscono? Ciò che sembra incombere è piuttosto l'ONU delle Religioni, con un Soglio petrino sempre più spogliato della sua funzione costitutiva riferita al corpo mistico di Cristo, che è la Sua Chiesa...
Inoltre è da più di un anno che sovrabbonda questa comunicazione monocorde e pressappochista - che esige comunque approfondimenti - accompagnata da gesti e metodi dirompenti, arbitrari nella misura in cui sono sganciati dal Magistero (quello infallibile quando veicola la dottrina perenne) dei predecessori e dal diritto ecclesiastico, che sono tra i limiti del potere di un Papa. Una comunicazione che risulta anche monca o deformante di elementi fondanti, come più volte dimostrato.
Il Signore provvederà e noi, in Lui, "resisteremo" per quel che c'è da resistere.
________________________________
1. Maria Guarini, La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II, Ed. DEUI, Rieti 2012. pag. 133.
- Disponibile a Roma presso la Libreria Leoniana Via dei Corridori, 28, - Telefono: 06 6869113 - Fax 06 683 3854 - e-mail: leoniana@tiscali.it - Oppure può essere richiesto all'autrice maria.guarini@gmail.com
C'è chi osserva che il bere acqua non ha mai ..."rotto" il digiuno e si chiede com'è possibile che il giovane Bergoglio non lo sapesse. E chi afferma di osservare il digiuno eucaristico perché qualche anima pia gli ha insegnato così; ma intuisce anche di sbagliare facendo diversamente, sentirebbe di mancare al S. Sacramento. Non serve un liturgista per capirlo: la fede non vuole semplicemente che il Sacramento si confonda con il cibo qualunque.
Così commenta una lettrice: “Mi consta che la riduzione del tempo del digiuno venne fatta da Pio XII non per venire incontro alle esigenze moderne come si legge su internet, o per bastonare larvatamente chi osservava il digiuno, ritenendolo sotto sotto "fariseo" (anzi, mi consta anche che lui stesso era di una sobrietà estrema, e soprattutto durante la guerra volle in qualche modo partecipare alle privazioni del popolo) ma per venire incontro piuttosto ad una popolazione effettivamente indebolita e provata. Questo non fa altro che dimostrare la ragionevolezza e carità che informano sempre i veri Pastori. Veramente vergognoso strumentalizzare la persona di questo santo Papa”.
Oltretutto, come ricorda un altro lettore: Pio XII introdusse la Messa vespertina e contestualmente ridusse a tre ore il digiuno eucaristico con la costituzione Christus Dominus del 6 gennaio 1953, ribadendo i provvedimenti con qualche aggiustamento nel motu proprio Sacram Communionem del 19 marzo 1957.
Duole che Francesco non sappia queste cose e attribuisca al suo predecessore la volontà di mitigare antiche norme "vessatorie" imposte alla povera gente da una Chiesa troppo rigida. L'esempio di Pio XII dimostra anzi l'esatto contrario di quello che vorrebbe sostenere Francesco: quando una norma sarebbe troppo dura, la Chiesa saggiamente evita di imporla. Introducendo la Messa vespertina Papa Pacelli avrebbe di fatto introdotto l'obbligo di digiuno dalla mezzanotte alle cinque o alle sei di sera del giorno successivo, rendendo più difficile fare la comunione, e quindi abbassò il numero di ore di digiuno eucaristico.
Prima di parlare bisognerebbe sempre documentarsi, anche se si è il Papa. Soprattutto se si è il Papa.
Osservazione conclusiva
C'è chi arriva a giustificare il papa con la convinzione che il suo messaggio di misericordia sia rivolto a coloro che risentono della massiccia mancanza di una corretta educazione religiosa e non hanno mai conosciuto il vero Gesù o incontrato il Suo amore e intenda così esprimerglielo senza filtri. Ma la vera Misericordia non sta innanzitutto nella Verità dispensata, all'occorrenza, sia come 'latte' che come 'cibo solido' e non è mai scissa dalla Giustizia? E il Papa non è solo il "papa dei poveri e delle periferie" è il Papa di tutti: "pasci le mie pecore" (gli apostoli) e "pasci i miei agnelli" (i fedeli). Che poi egli si debba occupare con particolare premura della pecora ferita e di quella smarrita, benissimo. Ma le altre, chi le "conferma"? E coloro che non fanno ancora parte del gregge e che il Signore non lo conoscono? Ciò che sembra incombere è piuttosto l'ONU delle Religioni, con un Soglio petrino sempre più spogliato della sua funzione costitutiva riferita al corpo mistico di Cristo, che è la Sua Chiesa...
Inoltre è da più di un anno che sovrabbonda questa comunicazione monocorde e pressappochista - che esige comunque approfondimenti - accompagnata da gesti e metodi dirompenti, arbitrari nella misura in cui sono sganciati dal Magistero (quello infallibile quando veicola la dottrina perenne) dei predecessori e dal diritto ecclesiastico, che sono tra i limiti del potere di un Papa. Una comunicazione che risulta anche monca o deformante di elementi fondanti, come più volte dimostrato.
Il Signore provvederà e noi, in Lui, "resisteremo" per quel che c'è da resistere.
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1. Maria Guarini, La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II, Ed. DEUI, Rieti 2012. pag. 133.
- Disponibile a Roma presso la Libreria Leoniana Via dei Corridori, 28, - Telefono: 06 6869113 - Fax 06 683 3854 - e-mail: leoniana@tiscali.it - Oppure può essere richiesto all'autrice maria.guarini@gmail.com
43 commenti:
Cara Maria,
ci sono Papi alla PIO X ed alla PIO XII e ci sono e ci sono stati Papi che non potevano essere oltre ""poveri parroci di campagna"".
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
A proposito di scribi e farisei il Vangelo dice anche:
"Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono ma non fanno", Mt 23.1,3.
Prima di sparare giudizi sarebbe utile per tutti considerare gli insegnamenti di Gesù nel suo insieme. È questo uno dei principi fondamentali per capire ed interpretare ogni passo delle Sacre Scritture.
Mi sembra che per capire questo tipo di premesse non si debba essere dei teologi in gamba, dovrebbero arrivarci tutti...
Senza certi presupposti, cosa andiamo a fare nelle periferie? Solo ideologia?
Custodite e pregate. E zitti!
bergoglio attacca ancora ma non è in vigore la (sua) regola misericordiosa del "chi sono io per giudicare?"... a proposito di farisei che dicono e non fanno.
Finirà anche questa pagliacciata del pontificato comunista prima o poi. Il "sic transit gloria mundi" valeva per i suoi predecessori ma farebbero bene in vaticano a ricordargli che vale anche per lui, sebbene la stoppa non la brucino più.
Segnalo l`intervista del card. Burke del 14 dicembre, dice cose molto interessanti sulla Liturgia, sul Sinodo e certe proposizioni.
In inglese qui:
https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2014/12/14/an-interview-with-cardinal-raymond-leo-burke/#more-878
In francese qui:
http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/une-interview-du-cardinal-burke.html
Ne estraggo questi passaggi:
D- Le Synode sur la Famille a été un choc et parfois même un scandale, surtout pour les jeunes familles catholiques qui sont le futur de l'Eglise. Est-ce qu'elles ont raison de s'inquiéter?
- "Oui. Je pense que le rapport qui avait été produit au milieu de la session du Synode, qui s'est conclu le 18 octobre, est peut-être le document public de l'Eglise le plus scandaleux que je puisse imaginer. Il suscite donc une très vive préoccupation"
D- Beaucoup de gens craignent que finalement le Synode utilisera un double langage. Des raisons "pastorales" sont utilisées pour changer de facto la doctrine. De telles craintes sont-elles justifiées?
"Oui, elles le sont. En effet, un des arguments les plus insidieux utilisés au Synode afin de promouvoir des pratiques contraires à la doctrine de la Foi est celui que, "nous ne touchons pas à la doctrine; nous croyons dans le mariage comme l'Eglise y a toujours cru; nous ne faisons que des changements dans la discipline (ndt: il me semble que c'est l'argument utilisé par François dans l'article à la Nation et dans la dernière audience générale, la semaine passée)". Mais dans l'Eglise catholique cela ne peut jamais être car dans l'Eglise catholique la discipline est toujours liée directement à l'enseignement. En d'autres mots: la discipline est au service de la vérité de la Foi, de la vie en général dans l'Eglise catholique. Vous ne pouvez donc pas dire que vous changez la discipline et que cela n'a pas d'effets sur la doctrine qu'elle protège, sauvegarde ou promeut."
D- Est-ce que nous devons toujours croire que la Bible est la suprême autorité dans l'Eglise et qu'elle ne peut pas être manipulée, même pas par le Pape et les évêques?
"- Absolument. La parole de Jésus est la vérité à laquelle nous sommes appelés à obéir et, tout premier, à laquelle le Saint Père doit obéir. Pendant le Synode, il a parfois été fait référence à la plénitude du pouvoir du Saint Père, donnant le sentiment que le Saint Père pourrait même, par exemple, dissoudre un mariage valide qui a été consommé. Et cela n'est pas vrai. La "plénitude du pouvoir" n'est pas pouvoir absolu. C'est la "plénitude du pouvoir" de faire ce que le Christ nous commande de faire en obéissance à Lui. Nous suivons donc Notre Seigneur Jésus Christ, à commencer par le Saint Père."
bernardino: ci sono Papi alla PIO X ed alla PIO XII e ci sono e ci sono stati Papi che non potevano essere oltre ""poveri parroci di campagna"".
Per favore, non offendiamo i parroci di campagna, che nella maggior parte delle volte sono santi uomini soggetti a ogni tipo di privazione. Bergoglio non difetta semplicemente di scienza, ma di grazia. E' questo il dramma.
Secondo Sandro Magister (http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/17/padre-jorge-e-i-suoi-confratelli-perche-vollero-liberarsi-di-lui/) è stato esiliato a Cordoba nel 92 possibilmente perchè malato e pazzo. Per me, onestamente, non è una grande sorpresa.
Sarebbe interessante sapere dai canonisti cosa si può fare quando il papa impazzisce.
Su questo tema, come ho già segnalato in questo coraggioso blog, ho scritto il mio pensiero sulla mia pagina "traditio liturgica".
La pratica ascetica - della quale fa parte il digiuno eucaristico - non è sempre stata ben compresa lungo i secoli. Si può serenamente dire che non è stata sempre "centrata" ma la Chiesa (anche in Occidente) non è mai venuta meno nell'affermare la sua necessità, coerentemente con la tradizione antica e monastica.
Rilevare eventuali eccessi applicativi senza salvare il dato fondamentale (la necessità del digiuno) è, a mio modo di vedere, spingere il mondo attuale a buttare via il bambino con l'acqua sporca. Indica che chi lo fa, in modo ambiguo per altro, non apprezza affatto la tradizione stessa.
Da qui vedo la profonda pericolosità di queste esternazioni papali. Purtroppo Bergolio è un impulsivo, poco riflessivo e continuerà imperterrito sulla sua strada riempiendo il cielo di fuochi d'artificio: le sue esternazioni sempre più assurde ed eccessive al punto che nel Cattolicesimo pure i cocci rimanenti correranno il rischio di polverizzarsi...
http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/12/la-tradizione-ascetica-i-putrefatti-nel.html
Bernardino, c'è una differenziazione ulteriore....
non sempre l'essere povero parroco di campagna indica la non ortodossia o l'infedeltà o la mancanza di vera carità, tutt'altro: ci sono stati e ci sono eroici parroci di campagna, profondi amanti delle S. Scritture e della Tradizione, che spesso incarnano comunque la grandezza del Sacerdozio nel sacrificio, e non ritagliano delle Verità meno rettamente per far piacere a uno o all'altro....
INTERESSANTE:
http://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=1072
Burke: si si, no no.
As simple as that.
Rr
Il più famoso di questi parroci di campagna è Jean_Baptiste Vianney, il Santo Curato d'Ars. Pochissimo acculturato ( difficoltà estreme col Latino ) iniziò la sua attività in un ambiente agricolo grezzo e indifferente, che prese di petto con una predicazione rigorosissima, specialmente nel campo dell'etica sessuale-matrimoniale, scialando parecchio sul discorso dell'Inferno. A un rigore estremo improntò la sua personale vita di pietà ( digiuno, preghiera prolungata, sferza ). Subì frequenti vessazioni diaboliche. Nonostante ( o forse per ) il suo rigore rese Ars meta di numerosissime persone, desiderose di confessarsi e consigliarsi con "l'uomo di Dio".
Su di lui la bella e voluminosa biografia del Trochu. Su Youtube il film "Le sorcier de Dieu".
Benedetto XVI lo voleva proporre come esempio nell'anno sacerdotale ma, come ho letto, gli è stato impedito perché ritenuto personaggio assolutamente antimoderno.
1.Allora Gesù si rivolse alle folle e ai suoi discepoli
2. dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei.
3. Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono, ma non fanno.
4. Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi, e li impongono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono rimuovere neppure con un dito. Mt 23, 1-4
Il problema dei farisei era giustamente disciplinare. Gesù diceva ai discepoli "Fatte e osservate ciò che vi dicono", la critica e condanna ai farisei riguardava la pratica, perché al insegnare una cosa e fare altra, loro diventavano ipocrita. Quindi, il problema nei farisei era la separazione tra dottrina e pratica, però, nessuno farisei hanno fatto della loro pratica dottrina. In questo senso la tese kasper/bergoglio è diventare i divorziati farisei o sia lasciare che credono nella dottrina e liberi per praticare il contrario della dottrina che credono. Questo è diventare il fariseismo acessibile a tutti.
In ciò che dice rispetto a quello che ha fatto Pio XII, non è paragonabile con quello che Bergoglio vuole fare. La questione del digiuno eucaristico dice rispetto alla tradizione ecclesiastia, non vi è della tradizione apostolica. Quindi, per cambiare la disciplina, Pio XII ha cambiato la dottrina. Lei non ha fatto dottrina della disciplina e non ha parlato che quella dottrina rimaneva e se cambiava solo la disciplina, non è caduta la disciplina e la teoria.
Mi correggo. Il titolo del film su Youtube è "Le sorcier du ciel - Le saint Curè d'Ars" in quattro parti. Datato, ma utile. In Youtube c'è anche un film biograafico su san Pio X.
Rr, ci sono anche quelli che......non ne possono più di sentire queste 'crap', e sono elegante, e sono costretti a non leggere, non ascoltare, non guardare tv di alcun tipo, radio da rifuggire come il diavolo l'acqua santa e che pure sono obbligati, loro malgrado, ad astenersi da qualsiasi commento verbale.....almeno qui si può fare fiiiiuuuuu ;<. Anonymous.
Che vergogna: Bergoglio ogni volta stupisce per come riesce a non lasciare intatto nessun aspetto della morale e della dottrina...
Il mio commento qui:
http://opportuneimportune.blogspot.com/2014/12/dal-bar-sport-allosteria-santa-marta.html
Eh sì, sulla riforma del digiuno eucaristico di Pio XII ha "toppato" in pieno, non ci si può girare intorno. Ed è triste ricevere da un Papa questa impressione di pressapochismo, di scarsa preparazione (sono cose che ogni buon sacerdote dovrebbe sapere), anche di non volontà di consigliarsi (prima di parlare in pubblico non sarebbe meglio sentire un buon canonista - ce ne sarà pure uno in Vaticano! - e chiedergli se Pio XII ha fatto proprio così...?). E per di più si è tirato più volte la zappa sui piedi. Cita Pio XII come buon esempio di Papa sollecito, ma Pacelli quando volle effettuare una riforma come quella del digiuno eucaristico se ne assunse, da Papa, la piena responsabilità (sicuramente dopo essersi consultato a dovere), emettendo un documento ufficiale che fosse legge per tutti e spiegasse i motivi della sua decisione. Oggi invece si dice e non si dice, si lanciano messaggi cifrati, si mandano avanti altri, si convocano sinodi... Ma perché mai nelle more non ci dovrebbe essere qualche "putrefatto" che mormora?
Custodite e pregate. E zitti!
E invece: custodiamo, preghiamo e gridiamo dai tetti!
Ricordando quello che è, per noi, il testamento e in parte il testimone che ci ha lasciato Mario Palmaro:
"...che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi. "
@ sisius ha detto...
Custodite e pregate. E zitti!
18 dicembre 2014 13:31
Se ne ha il coraggio e le capacità spieghi a noi tutti come si concilia la predica di bergoglio col "chi sono io per giudicare?". Ce lo spieghi sig. (rev.do?) sisius. Grazie!
Dice Turiferario 'cose che ogni buon prete dovrebbe sapere, ogni BUON .....appunto,qui si tratta di political opinion leader, niente più, uno che fa di tutto per essere al centro del mondo mediatico, populista popolare e marxperoniano, un uomo per tutte le stagioni e religioni, eccettuata quella cattolica. CVD .
Ringrazio Franco, che ha in modo assai conferente citato a sommo esempio di prete (o curato, va bene lo stesso) "di campagna" il grandissimo Santo Curato d'Ars! Egli ebbe grosse difficoltà di studio, tanto che qualcuno ebbe remore e titubanze nel farlo proseguire in seminario: "nel consiglio docenti si diceva: «Capisce male il latino e lo parla ancora peggio», fino ad arrivare alla decisione: «Sarebbe il caso che il giovane se ne tornasse a casa e utilizzasse il suo tempo in modo più sensato. La vita sacerdotale non fa per lui. Restando qui sprecherebbe il suo e il nostro tempo». Giovanni Maria Vianney,colui che sarebbe stato proclamato da Pio XI, nel 1929, «celeste patrono di tutti i parroci dell'universo» e da Benedetto XVI, nel 2009,«di tutti i sacerdoti del mondo», venne espulso dal Seminario".Ma non smise di credere in lui l'abate Balley che lo aveva tanto sostenuto e che fu il suo maestro spirituale,avendo sin da subito visto giusto in quel "ragazzo poco dotato"...infatti Dio aveva grandi cose in serbo per lui, e lui fu il grandissimo prete santo che convertì da solo "mezza Francia",dopo gli orrori dell'illuminismo iconoclasta ed il terrore giacobino con la violenta laicizzazione forzata dei francesi e la "costituzione civile del clero"!Le sue armi, come ricordato da Franco, furono proprio la sua umiltà(il ritenersi l'ultimo ed il peggiore di tutti, il "servo inutile" ed indegno del Sacerdozio!):si affidò alle "ginocchia",alla via del'ascesi e dell'adorazione.Gli antidoti dell’abbé Vianney al malcostume,al malaffare,allo sciupio della vita erano:messe quotidiane,sacramenti, catechismo,vespri,preghiere, letture devote,rosario, processioni,rogazioni,così si realizzò la restaurazione spirituale ad Ars,che andò di pari passo con quella materiale.
Aveva per il peccatore tenera compassione,ma ciò non gli impediva di essere senza misericordia verso il peccato,di fronte al quale diventava rigidissimo e tuonava,spiegando che esiste una santa collera che viene dallo zelo«con cui dobbiamo sostenere gli interessi di Dio». Dirà il 13 agosto 1815: «Oh!Che cosa grande è il sacerdozio!Il sacerdozio non lo si capirà bene che in cielo…Se lo si comprendesse sulla terra, si morrebbe,non di spavento, ma di amore!..».Creò l'orfanotrofio femminiale parrocchiale detto la "Provvidenza.Ebbe grandi doni, tra cui il discernimento miracoloso delle anime,come Padre Pio.E con Padre Pio ha dei formidabili punti comuni."Quanto mi fai soffrire- aveva gridato un indemoniato un giorno al curato d'Ars- ce ne fossero tre come te sulla terra, il mio regno sarebbe perduto". Ma l'amore assoluto,generoso e gratuito per Dio e, di riflesso, per le creature che Egli gli aveva affidato,fu il suo tratto distintivo:un vero Apostolo dell'Amore di Dio. Diceva:"Colui che avrà sofferto e lottato per il suo Dio,brillerà come un magnifico sole...". Diceva anche "Se Sansone con una mascella d'asino ha potuto sterminare un esercito di Filistei, che cosa non farà mai Dio con un asino tutto intero come me?".
" Ed è triste ricevere da un Papa questa impressione di pressapochismo, di scarsa preparazione (sono cose che ogni buon sacerdote dovrebbe sapere), anche di non volontà di consigliarsi (prima di parlare in pubblico non sarebbe meglio sentire un buon canonista - ce ne sarà pure uno in Vaticano!"
Io me domando:
Come un Bergoglio è riuscito a diventare vescovo, cardinale e Papa?
Lo stesso vale per Kasper (no lo so che cosa questo uomo fa ancora nella Chiesa) e altri. Difficile sapere il criterio per qualcuno diventare vescovo, cardinale e Papa. Sembra che questo criterio non è più avere la fede cattolica!
Questa è l'omelia che mi ha scandalizzato di più fino ad oggi..
Rr, ci sono anche quelli che......non ne possono più di sentire queste 'crap'
Anonymous,
il mio commento andava su un altro thread, dov'era più appropriato, e si riferiva all'attaccamento, quasi morboso e penoso, a certe regole, certe norme, certo "canonismo" leguleio, che vien usato per tentare a tutti i costi di negare la realtà, che cioè sul Trono oggi siede uno che non ne ha né le capacità, né i diritti. Perché di Papa, PERSONALMENTE, ce n' è ancora uno solo, e non è il tanguero.
RR
TEST
1-La nozione di Dio è:
-A personale:rivelata da Dio all'uomo
-B ideale: deriva da un bisogno umano
2-La Trinità è:
-A rivelazione di Dio
-B arzigogolo teologico e metafisico della ragione filosofica
3-La creazione è:
-A un'evidenza dell'ordine di Dio
-B il frutto del caso e dell'evoluzione
4-La ragione della creazione è:
-A la volontà di Dio
-B una questione oziosa, un'idea
5-Il peccato originale è:
-A un evento che ha segnato fisicamente il genere umano
-B un mito e comunque d'ambito morale
6-Cristo Gesù è:
-A l'unica via di salvezza dal peccato
-B una via tra le altre
7-La redenzione in Cristo è:
-A necessaria (senza non ci salveremmo)
-B è l'ideale di uomo che si salva
8-Cristo è risorto:
-A davvero
-B nella fede di chi crede al suo messaggio
9-La Chiesa è:
-A una realtà soprannaturale, formata da uomini che possono peccare
-B un popolo di uomini che si amano e che nel loro ideale con i valori evangelici conducono l'umanità verso il progresso e la pace
10-I dogmi di fede sono:
-A l'intelligenza della rivelazione
-B un inutile orpello che divide
In presenza di più di 2 risposte B, porsi serie domande sulla propria cattolicità.
SEGUITO DEL TEST (stesse regole di prima)
11-I vangeli canonici:
-sono reportages affidabili e di prima mano che raccontano la vicenda storica di Cristo
-sono rielaborazioni comunitarie, interpretazioni simboliche, anche di decenni dopo gli anni in cui Cristo visse
12-La croce:
-è il sacrificio salvifico con il quale Dio salva, riparando al peccato e soddisfacendo la giustizia divina
-è il simbolo di ogni ingiustizia umana che però va risolta nella gioia della resurrezione, senza attardarsi a troppe penitenze
13-La verità:
-esiste, ed è Cristo
-non esiste, è "relativa"
14-La lettura della storia è da farsi:
-leggendo la storia alla luce del vangelo
-leggendo il vangelo alla luce della storia
15-La purezza:
-i puri di cuore vedranno Dio
-i puri sono degli ossessionati: Dio preferisce gli impuri
16-L'avvento:
-è attesa di Cristo che tornerà, così come ascese al Cielo, per realizzare ciò che l'uomo da solo non potrebbe
-è intesa e intrapresa, per costruire noi ciò che Gesù promise, ma se non lo facciamo noi, non avverrà mai.
17-La messa
-è culto e adorazione di Dio, culto al sacrificio di Cristo, offerta della nostra vita, rendimento di grazie e comunione con Lui
-è assemblea, festa dei credenti, in comunione tra noi, gioiosi per il nostro amore
18-L'uomo
-è una creatura segnata dal peccata, tentata di superbia, salvata da Cristo in cui deve confidare
-è "dio", e deve confidare nell'uomo suo simile per poter costruire il mondo nuovo
19-il cristianesimo:
-divinizza l'uomo in Cristo, Dio fattosi uomo, per i meriti di Gesù che ci rende figli adottivi di Dio
-è l'idea di uomo ideale, l'uomo buono, l'uomo che realizza la pace, il progresso, la giustizia...
20-La massoneria:
-è diabolica e scomunicata dalla Chiesa
-è filantropica e in comunione con la Chiesa
Se in un totale di 20 risposte ce ne sono più di 10 "B" chiamate un esorcista...
PS: applicare il test anche a importanti figure del cattolicesimo moderno e provare a stimare l'esito
Grazie, Tralcio, ottimo e rapido ripasso di dottrina cattolica.
Dovresti proporlo in TV...
RR
La Summa di tralcio chiarisce le "variazioni" (è un eufemismo, ricordando Amerio) subite dalla Chiesa cattolica a partire dal XX secolo... E grazie al concilio: lo spartiacque tra un "prima" che andava solo restaurato e un "poi" che invece ha "rifondato".
Forse meglio dire che i Bergogliani sono sadusei che farisei ..
in oltro molte dimenticano che Papa Pio XII non ha abrogato la practica, soltanto l'obbligo...
i modernisti hanno abbrogato la pratica...
e noi dimentichiamo...
Un'ottima pratica penitenziale per quelli che hanno la salute di farlo...
specialmente efficace per i giovani che cercano i favori maggiore dal Signore...
o per quelli che cercano la grazia di non cadere più nei peccati della carne...
Romano
Scusate, non voglio ne offendere ne denigrare i parroci di campagna, - riflettete e capirete cosa intendo dire con quella frase.
Per i parroci di campagna, è diverso, ci sono uomini santi, sono daccordo con voi, e forse sarebbero più adatti a fare i vescovi ed anche oltre.
Il detto del parroco di campagna, significa un'altra cosa.
Concordo Romano.
Qualche anni fa Zapatero ha detto qualcosa sull'avere vergogna della sua fede cattolica. Bergoglio ricorda a lui.
Mic,
Le parole del Papa meritebbe un commento nel senso della spiritualità che professa, guarda questo passo:
"Ma io stesso da ragazzo sono andato a confessarmi di aver fatto la comunione, perché credevo che un goccio d’acqua fosse andato dentro”
Troppo scrupoloso! Ma dove è andato tantissime scrupuli? Se preoccupare per un goccio d'acqua e non se preoccupare con la comunione ai divorziati? Qui non dobbiamo ricordare le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo
"Guide cieche, che filtrate il moscerino, e ingoiate il cammello!" Mt 23, 24 ?
Mic,
Benoit et moi ha fatto la traduzione di questo articolo.
http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/le-pape-et-les-pharisiens-daujourdhui.html
La commentatrice/redattrice, così si esprime
J'avais reproduit ici (cf. Peau de banane ) la synthèse de cette homélie assez stupéfiante dans sa formulation (les habituels "normalistes" diront une fois de plus que ceux qui ont été choqués n'ont pas compris le pape, ou qu'ils ont tiré ses propos hors de leur contexte ... pardon! personnellement, j'ai très bien compris), faite par radio Vatican, et je concluais "tout commentaire est superflu".
Je voulais dire "tout commentaire DE MA PART", laissant bien sûr au lecteur la tâche de se faire sa propre opinion.
Mais les explications, notamment sur le jeûne eucharistique et l'instrumentalisation de Pie XII, ne sont évidemment pas superflues.
La rédactrice du site , a tenté une synthèse des commentaires de ses propres lecteurs, que l'on peut classer parmi les catholiques exigeants, mais pas moins respectables (ni miséricordieux!) pour cela.
Traduction d'Anna.
ripeto perchè non legge le frasi tra spici:
La rédactrice du site "Chiesa e post-concilio", a tenté une synthèse des commentaires de ses propres lecteurs, que l'on peut classer parmi les catholiques exigeants, mais pas moins respectables (ni miséricordieux!) pour cela.
Traduction d'Anna.
Ringrazio l'Anonimo per la sua segnalazione.
Sono contenta che l'articolo sia stato tradotto: il che dimostra che non siamo i soli a voler allargare l'orizzonte e il confronto. Ma innanzitutto perché riafferma e approfondisce con convinta partecipazione verità cattoliche ineludibili, riaffermazione che così ha raggiunto più persone....
E, poi, perché qualifica soprattutto il livello dei lettori del blog, dal momento che chi commenta si esprime sul blog e suoi lettori in questi termini:
"...si possono classificare tra i cattolici esigenti, ma non per questo meno rispettabili (né misericordiosi)".
Beh, che in un contesto eccellente ed equilibrato come quel blog si dica questo - a differenza di tanti "soloni" nostrani - non può che farci piacere.
Ma, ripeto, la cosa più bella è che la sintesi ci ha consentito la riaffermazione di cose che nessuno potrà mai sciupare né seppellire. E ringraziamo di cuore chi le ha raccolte e a sua volta diffuse...
Volevo dire che ci sono i don Abbondio ed i Frà Cristoforo.
credo che siamo tutti in peccato accettando i vari modernismi che ci sono stati imposti per "esaudire le esigenze della gente" ... io credo che Cristo volesse che rimanessimo fermi nella fede , nell'amore e il rispetto proprio per l'esigenze della gente.. i farisei erano e sono tuttora quei rabbini TALMUDICI che hanno rinnegato la Torah abbracciando talmud e cabala esoterica , le scritture pian piano aimè si stanno esaudendo proprio per il motivo che il talmudismo e il cabalismo sono entrati nella nostra cultura alla nostra insaputa.. e noi ai giorni d'oggi giustifichiamo un comportamento di morte e abusi non solo locali delle loro terre ma anche mondiali con i cristiani sionisti.. di un popolo che si fa chiamare ereticamente Israele...ma non sanno che Israele non verrà costruita col sangue degli innocenti ma un giorno nascerà con la volontà di Dio quel giorno la Palestina diventerà Israele e scenderà la Gerusalemme Celeste , tutti in comunione con Gesù Cristo.. Pace a tutti
Ricordo che GESÙ ha assicurato che le porte degli Inferi non prevarranno e c'è il dogma dell'infallibilità papale. Che ci piaccia o meno, papa Francesco è il nostro papa: evitiamo comportamenti filolefebrviani! Crediamo o no che le porte degli Inferi non prevarranno?
Il digiuno eucaristico non può e non deve assolutamente essere abolito. Beato Paolo VI prega e intercedi per noi che il digiuno eucaristico obbligatorio venga ridotto il prima possibile a 5 minuti. Amen
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