Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 13 novembre 2025

Il 75% dei seminaristi di Charlotte proviene da parrocchie con balaustre

Nella nostra traduzione da Liturgy guy il controsenso delle norme per rimuovere le balaustre dopo il divieto della Messa tradizionale, mentre è l'unico ambito ricco di vocazioni... Precedenti a partire da qui e qui. E non è, evidentemente, questione di balaustre: ovvio che ricevere la comunione in ginocchio e sulla lingua appartiene alla Messa tradizionale e alla sua integra sacralità che è culto autentico.

Il 75% dei seminaristi di Charlotte
proviene da parrocchie con balaustre


Questo fine settimana i fedeli di Charlotte hanno appreso che, a partire dalla prima domenica di Avvento, il 30 novembre 2025, il vescovo Michael Martin ha ordinato che le balaustre non vengano più utilizzate per la distribuzione della Santa Comunione nella diocesi di Charlotte. Inoltre, tutte le parrocchie che utilizzano inginocchiatoi (o balaustre mobili) devono rimuoverli. Questo, ci è stato detto, per rimanere in linea con le norme stabilite dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.

Sebbene appena annunciato, ai fedeli viene già detto che l'obbedienza richiede sottomissione. Tuttavia, abbiamo anche sentito (senza conferme) che alcuni sacerdoti potrebbero valutare la questione con i canonisti o addirittura chiedere chiarimenti a Roma. Ci auguriamo che più persone seguano questa strada, poiché la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti non proibisce l'uso delle balaustre, ma afferma semplicemente che la norma è ricevere la comunione  in piedi, pur consentendo ai fedeli di inginocchiarsi. Sembrerebbe essere una questione sia di giustizia che di carità per la Chiesa fornire assistenza a coloro che scelgono di inginocchiarsi (cosa che si ottiene distribuendo le particole alla balaustra).

Don Claude Barthe. Infallibilità e sinodalità

Ringraziamo Res Novae – Perspectives romaines per la segnalazione dell'articolo che segue.
Infallibilità e sinodalità

Nella sua catechesi del 27 settembre, papa Leone XIV ha affermato: «I piccoli intuiscono. Hanno il sensus fidei, che è come un “sesto senso” delle persone semplici per le cose di Dio. Dio è semplice e si rivela ai semplici. Per questo c’è un’infallibilità del Popolo di Dio nel credere, della quale l’infallibilità del Papa è espressione [nostro corsivo] e servizio». Quale portata attribuire a queste parole?

Conviene dare uno sguardo nello specchietto retrovisore teologico a ciò che veniva tradizionalmente insegnato a proposito delle differenti istanze di infallibilità ed anche considerare il contesto attuale della sinodalità.

mercoledì 12 novembre 2025

Il vescovo Athanasius Schneider risponde alla nuova Nota dottrinale del Vaticano sui titoli mariani di “Corredentrice” e “Mediatrice di tutte le Grazie”

Nella nostra traduzione da Substack,com, un articolo di Diane Montagna che riporta le affermazioni del Vescovo Schneider sulla recente Nota vaticana: “I Santi, i Dottori e il Magistero ordinario della Chiesa non potevano sbagliarsi.”. Qui l'indice dei precedenti.

Il vescovo Athanasius Schneider risponde alla nuova Nota dottrinale del Vaticano sui titoli mariani di “Corredentrice” e “Mediatrice di tutte le Grazie”

ROMA, 10 novembre 2025 — Il vescovo Athanasius Schneider si esprime in merito alla nuova nota dottrinale del Vaticano sui titoli mariani, affermando che non è possibile che i santi, i dottori e i papi della Chiesa abbiano per secoli “sviato i fedeli attraverso un uso costantemente inappropriato” dei titoli “Corredentrice” e “Mediatrice di tutte le Grazie”.

La nota dottrinale, pubblicata il 4 novembre dal Dicastero per la Dottrina della Fede e intitolata Mater Populi Fidelis, afferma riguardo all’uso del titolo mariano “Corredentrice”:

Leone XIV annuncia un Concistoro straordinario

Si può sperare che con il preannunciato Concistoro straordinario inizi finalmente, nel bene, il pontificato di papa Leone XIV e si assista al ritiro dell'alluvione Bergogliana?
Leone XIV annuncia un Concistoro straordinario

Apprendiamo che Leone XIV ha indetto un concistoro che di terrà il 7 e 8 gennaio 2026, chiamando a raccolta i cardinali da tutto il mondo. Dovrebbe essere un concistoro straordinario, cioè un incontro destinato a discutere «questioni di particolare gravità» o «particolari necessità della Chiesa», del quale non è ancora noto l'ordine del giorno.

La decisione sembra rispondere all'esigenza di molti porporati, espressa durante l’ultimo conclave, di essere maggiormente coinvolti nella vita e nella guida della Chiesa universale; il che si era sempre più diradato fino ad interrompersi nel precedente pontificato, in parte sostituito dal lavoro del cosiddetto “C9” l'innovativo gruppo ristretto di cardinali che affiancava direttamente il Pontefice nel governo della Chiesa (vedi).

Colligite Fragmenta: Dedicazione di San Giovanni in Laterano

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf che, nell'ottava, ci aiuta ad approfondire i doni spirituali della Messa della Domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta:
Dedicazione di San Giovanni in Laterano


Domenica si celebra la Festa della Dedicazione dell’Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, che noi conosciamo come San Giovanni in Laterano.

Papa Benedetto XVI, in un’omelia per questa festa, ha scritto:
In questo tempio di pietra vediamo riflesso il tempio spirituale che è la Chiesa, composta di pietre vive, uomini e donne santificati dalla grazia di Cristo… La dedicazione di una chiesa è per eccellenza una festa della fede; ci ricorda che la casa di Dio non è semplicemente un edificio, ma che noi stessi siamo il tempio dello Spirito Santo.
La Cattedrale di Roma fu solennemente consacrata il 9 novembre 324.

martedì 11 novembre 2025

Mons. Viganò. 'Fremet et tabescet' /A proposito della scandalosa Nota dottrinale “Mater populi fidelis”

Titolo: citazione dal Salmo 111 [qui]. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati. 
Mons. Carlo Maria Viganò
Fremet et tabescet
A proposito della scandalosa Nota dottrinale “Mater populi fidelis

La Nota Dottrinale presentata nei giorni scorsi in Vaticano con il solo incipit in latino, Mater populi fidelis (qui), costituisce l’ennesimo, scandaloso affronto di una Gerarchia traditrice e deviata, che da oltre sessant’anni, in un inarrestabile crescendo usa la propria autorità per imporre speciosamente ai Cattolici le proprie deviazioni dottrinali e morali, allo scopo di smantellare la Chiesa Cattolica e perdere le anime. La fretta – si direbbe quasi la furia – di distruggere è tale, da rendere evidenti anche le contraddizioni esistenti all’interno della stessa compagine sinodale, affetta da un significativo bipolarismo patologico: da una parte essa dichiara improprio il titolo mariano di Corredentrice attribuito alla Vergine Maria, e dall’altra promuove doctor Ecclesiæ John Henry Newman, che quel titolo aveva difeso contro gli Anglicani dopo il loro attacco al dogma dell’Immacolata Concezione.

L'intuizione artistica di Tintoretto sul dono supremo di Cristo nella Santa Eucaristia

Nella nostra traduzione da Substack.com. Una straordinaria rappresentazione dell'Ultima Cena.
L'intuizione artistica di Tintoretto
sul dono supremo di Cristo nella Santa Eucaristia


Jacopo Robusti, altrimenti noto come Tintoretto (1519–1594), potrebbe non essere un nome familiare come Rembrandt o Van Gogh, ma, come nel caso di tanti grandi artisti, dovrebbe esserlo, soprattutto per i credenti che possono gioire e imparare dalla sua squisita arte, messa al servizio dei misteri della fede cristiana.

Tintoretto fu allievo di Tiziano a Venezia, sebbene per breve durata. Si racconta che il vecchio Tiziano riconobbe rapidamente il talento del suo allievo e, nello spirito competitivo delle botteghe rinascimentali, lo cacciò via per timore che imparasse troppi segreti del maestro e potesse rivaleggiare con lui. La precauzione fu vana, poiché l'allievo era in grado di imparare da solo.

Papa Leone e la sacra Liturgia: cosa farà?

Nella nostra traduzione da The Catholic Herald Dom Alcuin Reid (per saperne di più su di lui qui) dice la sua sulle nostre aspettative in ordine al nuovo pontificato e ci offre molti spunti interessanti. 

Papa Leone e la sacra Liturgia: cosa farà?

Quando il neoeletto Papa Leone si è presentato al balcone di San Pietro con il tradizionale abito cerimoniale papale (mozzetta rossa, rocchetto e stola, ecc.), si sono susseguiti molti commenti. Alcuni si sono chiesti se questo indichi un programma più "tradizionale", in particolare in campo liturgico. Altri hanno manifestato speranza o preoccupazione, a seconda della propria sensibilità; si è trattato di un sottile ripudio pubblico del precedente pontificato.

Sembra che non sia stato né l'uno né l'altro. L'elezione di un papa è un rito liturgico con direttive prestabilite. Il nuovo Papa ha semplicemente seguito quanto stabilito, con quella calma dignità con cui siamo abituati a vederlo svolgere i doveri del suo ufficio, in particolare nella celebrazione della Sacra Liturgia. Non ha fatto altro che quanto richiesto.

lunedì 10 novembre 2025

Il piano di Papa Leone include la messa in latino

Paix Liturgique, nella Lettera 1302 dell'8 novembre 2025, riporta un articolo di Massimo Franco dal Corriere della sera del 2 novembre. L'intento è quello di riprendere gli echi di stampa del Pellegrinaggio Summorum Pontificum. La riporto – ritradotta dal francese perché l'originale è leggibile solo per gli abbonati – visto che fa emergere con nitidezza la visuale laica progressista, in chiave politico-idelogica, che coincide con quella della Chiesa modernista.

Il piano di Papa Leone include la messa in latino
Di Massimo Franco

"Alcuni cattolici pro-Trump sostengono che Prévost abbia incontrato il cardinale Burke e gli abbia detto che apprezzava la messa in latino e che tutto sarebbe andato bene, ma è falso. La sua elezione è stata truccata..." Steve Bannon, l'ideologo di Donald Trump, stava già attaccando violentemente Leone XIV il 10 maggio 2025. Affermava che un papa americano era perfettamente allineato con l'odiato Francesco d'Argentina, la bestia nera dei tradizionalisti americani. Prevedeva uno scontro spietato dopo la sua elezione in conclave. Eppure, il 25 ottobre 2025, nella Basilica di San Pietro, il cardinale Raymond Leo Burke, fervente difensore del tradizionalismo cattolico americano, ha celebrato la prima messa in latino dopo anni di tensioni con il precedente pontificato. Lo ha fatto col permesso di Leone XIV, riducendo a nulla gran parte dell'argomentazione che il trumpismo trionfante cercava di giustificare, frustrato dal fatto che il successore di Jorge Mario Bergoglio non fosse un ultraconservatore, contrariamente alle preferenze della Casa Bianca.

La preghiera 'Memento etiam ipsis, Domine'

Conosciamo più a fondo le sublimi formule della Messa dei secoli e gli elementi che ne fanno un unicum irreformabile. Ogni semplice sfumatura è densa di significati per nulla scontati a prima vista. Minuzie, patrimonio del passato, da custodire nel presente e per il futuro. Conoscerle non è ininfluente per una fede sempre più profonda e radicata. Grande gratitudine a chi ce le offre con tanta generosa puntualità. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement oggi ci soffermiamo sul Memento etiam ipsis, Domine. Qui l'indice degli articoli sulle formule del latino liturgico.

La preghiera 'Memento etiam ipsis, Domine'

Dopo il Supplices te rogamus [qui], il sacerdote prega:
Memento etiam, Dómine, famulórum famularumque tuárum N. et N. qui nos praecessérunt cum signo fídei, et dormiunt in somno pacis.
Ipsis, Dómine, et ómnibus in Christo quiescéntibus, locum refrigerii, lucis et pacis, ut indúlgeas, deprecámur. Per eundem Christum Dóminum nostrum. Amen.
Che traduco come:
Ricordati anche, o Signore, dei tuoi servi e delle tue serve N. e N. , che ci hanno preceduto con il segno della fede e riposano nel sonno della pace.
Ti preghiamo, Signore, di concedere a questi e a tutti coloro che riposano in Cristo un luogo di ristoro, luce e pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il linguaggio rispecchia quello della preghiera cattolica standard per i fedeli defunti: "L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace". Ciò che l'Ipsis, Domine in particolare aggiunge è il concetto di refrigerio o refrigerium, un termine su cui ci soffermeremo a lungo in questo saggio.