Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 21 agosto 2025

Oltre la menzogna della scienza ufficiale: difesa della libertà come ultima verità

È nell'affermare la verità che l’uomo, fragile e mortale, ritrova la sua dignità: resistere all’oppressione con la forza mite della parola. Perché la libertà, quando tutto crolla, resta l’ultima verità che non può essere revocata da nessun decreto. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Oltre la menzogna della scienza ufficiale:
difesa della libertà come ultima verità


Il decreto di revoca del NITAG, adottato dal Ministro della Salute pro tempore, prof. Orazio Schillaci, non è soltanto un atto amministrativo. È un simbolo, una parabola del nostro tempo: in esso si rivela la frattura insanabile tra il potere e la verità, tra la pretesa di governare l’uomo attraverso l’uniformità e l’esigenza insopprimibile della coscienza di affermarsi nella libertà.
Le vergognose polemiche, suscitate dall’inclusione di personalità come Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, celano un’insofferenza più profonda: l’incapacità di sopportare la differenza, il rifiuto di tollerare la voce dissonante. Non si trattava di difendere una neutralità tecnica, ma di riaffermare l’egemonia di una scienza ridotta a religione civile, che non si legittima con la forza degli argomenti, quanto con la cancellazione dei critici.
La violenza verbale e mediatica che colpisce Serravalle e Bellavite non è soltanto ingiusta: è ingiustificabile. Essi non sono che segni visibili di ciò che accade quando la libertà intellettuale viene immolata sull’altare del consenso politico-mediatico. L’idea che la scienza non ammetta voci diverse, che l’autorità possa decidere chi sia "vero" e chi "falso" scienziato, è la negazione stessa della scienza.
Omero paragonava la vita degli uomini alle foglie che cadono e rinascono: tuttavia, qui è la scienza stessa che viene recisa come un albero sterile, privato delle sue radici critiche.
La questione dei vaccini a mRNA illumina in modo impietoso questo scenario. Nati da una ricerca lunga e complessa, sono stati presentati come strumenti di liberazione, promessi come garanzia di un ambiente sicuro. Tuttavia, la promessa si è infranta: non hanno assicurato quella immunità sterilizzante su cui si è fondata l’intera architettura normativa emergenziale del Governo Draghi.
È stato su questa illusione che si sono costruite misure che hanno compresso la libertà, ritenute necessarie in nome di una certezza che non esisteva.
Ecco il punto giuridico più grave: l’emergenza è stata regolata non da un sapere critico, ma da una fede cieca travestita da scienza e la legge, fondata su presupposti erronei, ha perso ancora di piú la sua stessa legittimità.
Il Ministro Schillaci, con il gesto di cancellazione del NITAG, non ha fatto altro che rinnovare questa logica: impedire che il pluralismo emerga, preservare l’illusione dell’unanimità scientifica, perpetuare il mito di un’unica voce.
Così si conferma che le democrazie liberali non sono più dimore di libertà (lo sono mai state?), ma teatri di potere, scatole vuote riempite da oligarchie economiche e tecnocratiche. Esse celebrano la libertà nei proclami, ma la negano nella sostanza, perché ogni voce che osa infrangere l’armonia artificiale viene zittita, ogni dissenso è marchiato come colpa, ogni diversità è ridotta al silenzio.
È qui che la filosofia e il diritto si incontrano nella commozione: che cosa resta della dignità dell’uomo, se non la sua capacità di dire "no" di fronte all’arbitrio? Che cosa resta della democrazia, se non la difesa del dissidente, colui che con il suo pensiero impedisce alla comunità di scivolare nel sonno dogmatico? Non è forse la libertà, più della stessa sicurezza, il fondamento del vivere civile? E non è forse la pluralità autentica e non ideologica, più dell’ordine imposto, il respiro vero di un popolo?
I cosiddetti "virologi di regime", eretti a nuovi sacerdoti della certezza, rappresentano la caricatura più crudele di questa degenerazione. La loro parola non convince più, ma ordina; non spiega, ma ammonisce; non argomenta, ma decreta. Essi dovrebbero cadere nell’oblio, non per punizione, bensì per liberazione: perché un popolo, per risorgere, deve spezzare le catene di chi lo tiene prigioniero di un discorso unico. La vera scienza non ha paura del dubbio, la vera scienza non perseguita chi interroga, la vera scienza non si nasconde dietro la censura.
Difendere quei pochi mezzi di informazione ancora liberi significa, allora, difendere l’ultimo respiro dell'uomo. Non sono soltanto strumenti mediatici: sono luoghi sacri, baluardi della dignità, spazi in cui la parola può ancora opporsi all’arbitrio. Se essi cadono, cade l’ultima possibilità di un popolo di essere libero. Non si tratta di opinioni marginali, ma di civiltà: senza il coraggio di difendere i dissidenti, non vi è legge che tenga, non vi è istituzione che duri, non vi è libertà che viva.
La commozione nasce da questo: che persino oggi, in un tempo di menzogna sistematica, ci siano ancora voci che non tacciono, che rischiano di essere isolate pur di non tradire la verità. È in esse che si conserva la speranza. È in esse che la filosofia ritrova il suo compito e il diritto la sua giustificazione ultima. È in esse che l’uomo, fragile e mortale, ritrova la sua dignità: resistere all’oppressione con la forza mite della parola. Perché la libertà, quando tutto crolla, resta l’ultima verità che non può essere revocata da nessun decreto.
Daniele Trabucco

17 commenti:

Anonimo ha detto...

«Dirsi dubbiosi sull'obbligo vaccinale che non c'è nella maggior parte dei Paesi europei non penso sia antiscientifico, penso sia di buon senso». Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è ritornato, a margine di un sopralluogo in via Bolla a Milano, sull'azzeramento da parte del ministro della Salute Schillaci della commissioni vaccini per la presenza di due esponenti critici nei confronti delle immunizzazioni. Salvini ha sottolineato di non voler chiedere le dimissioni di Schillaci, ma «lo dico da ministro: è come se io avessi nominato una commissione da me firmata, con dei membri da me scelti, e dopo tre giorni mi fossi auto azzerato la commissione da me scelta. Avrei un problema in casa». «Poi - ha concluso - leggevo oggi un'intervista interessante di uno di questi due professori e medici che non stanno simpatici a qualcuno, non sono no vax, semplicemente chiedono che vengano calcolati tutti i benefici che ci sono nei vaccini e anche eventuali controindicazioni».

mic ha detto...

Gli ex colleghi di Tor Vergata lo definivano un «camice grigio». E la revoca della commissione da lui nominata appena due settimane fa conferma i dubbi sulla sua capacità di governare la Sanità in autonomia. Schillaci fa filtrare che non si dimetterà, ma gli italiani vogliono sapere se è pavido o è condizionato
Cito

Anonimo ha detto...

Non intendo sputare nel piatto succulento da cui ho lungamente mangiato e non voglio screditare colleghi preparati e onesti frequentati in anni di lavoro nel settore.

Ciò detto la porcheria etico-scientifica materializzatasi con la pandemia (e già prima con e politiche Aifa-Lorenzin) resta tale: contro ogni logica normalmente praticata.

Durante il lock-down (2020, nel coprifuoco) ho potuto recarmi al lavoro ogni giorno, autorizzato perchè necessario. Come over-50 dall'atunno del 2021 ho fatto tre code settimanali sul marciapiede per i tamponi in farmacia richiesti per poter entrare non vaccinato, mangiando separato dagli altri pur facendo la stessa fila per ritirare il vassoio in mensa (...). Mai un giorno a casa, tra plurivaccinati positivi e in malattia. Poi nel 2022 lasciato a casa senza stipendio, da sano e diventato non necessario come mi si disse di essere nel 2020.

Perchè tanta testarda resistenza al vento? Per grazia di Dio! Oltre a più di un dubbio professionale sulla prassi adottata in spregio ad ogni cautela, mi hanno insospettito la propaganda a senso unico e l'operazione di forzarla a termini di legge, additando a sciocco chi cercava di ragionare e dicendo scientifici i più ideologici. La negazione delle cure efficaci esistenti per dire più sicure quelle di cui era dubitabile l'efficacia (li avevo davanti a me gli infettati). Senza dimenticare la presenza di cellule da feti abortiti volontariamente, divenuta una quisquilia anche in chi dovrebbe farne un argomento molto dirimente. Poi ho potuto ritornare al lavoro, perchè (strano per un'emergenza sanitaria) era già stabilita la data di fine del decreto (solo politico!).

Che dire dopo altri tre anni? Che chi nutriva dubbi aveva buone ragioni. E che chi mi chiese, da medico interpellato all'uopo per convincermi del contrario, che allora -secondo me- sono tutti privi di argomenti se non di dirsi tutti d'accordo tra loro? beh sì, è stato proprio così! E ogni cosa che ho visto me l'ha confermato.

Adesso tacciono ancora. Un po' è orgoglio, un po' vergogna. Per qualcuno la paura per la salute o per le indagini. Solo la verità fa diventare liberi e ringrazio ancora il Signore.

Anonimo ha detto...

Centomila fulmini caduti in Toscana: li avranno mica contati?

Anonimo ha detto...


Vivere senza menzogna, seguendo il consiglio del grande Solgenitsin (lo scrivo all'italiana) che di menzogne del regime comunista dovette fare esperienza.
In Italia ci sono stati circa il 15% di non vaccinati, il sottoscritto anonimo incluso. Ciò significa circa 9 milioni di cittadini. La libertà e la dignità personale hanno un prezzo; io l'ho pagato e ne sono fiero.
Chiudo solo osservando che l'Italia e l'Occidente la libertà non la negano, anzi. Il problema è che la libertà senza Verità è madre dell'arbitrio e conduce al suo opposto.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

La vaccinazione, la guerra, il north stream, la CO2, la Palestina, eppoi i peti delle mucche, i lupi e orsi in esubero, il randagismo dei cani abbandonati e di oggi il signore ucraino sollevato a Rimini e spedito in Germania dove lo aspettano come persona a conoscenza dei fatti del north stream...Preghiamo!

Anonimo ha detto...

Vergogna planetaria a disdoro* di tutti i poteri.
*Vergogna, disonore, infamia.
Punto esclamativo!

Anonimo ha detto...

Il quotidiano La Stampa non si sottrae ovviamente a dar voce alle proteste e Giulia Ricci, nei suoi articoli del 17 e 18 agosto, si sforza, non si capisce bene su quale base e con quali dati, di descrivere l’intervento dei Centri di aiuto alla vita (Cav) come un’insensata erogazione a pioggia dei più svariati aiuti – latte, affitti, passeggini – attribuiti senza nessun criterio. Soldi spesi male, insomma, quelli dati ai Cav, senza nessun parametro nell’erogazione e senza nessun controllo da parte delle istituzioni, ma soprattutto soldi che non risolverebbero la situazione della donna, situazione spesso già problematica per motivi familiari, lavorativi, sociali.
https://lanuovabq.it/it/piemonte-la-cieca-guerra-abortista-ai-cav-e-al-fondo-per-i-nascituri
Che altro dovrebbero fare questi Cav oltre ad aiutare queste donne a crescere
mentalmente e responsabilmente! Dovrebbero loro raccontare delle favole?
Recentemente ho visto un telefilm su Giallo in cui una livorosa combattente
condottiera dei nostri giorni affermava con rabbia che "la gravidanza e' un
tumore da estirpare", sarebbe questo l'aiuto che il Piemonte dovrebbe dare?
Chi non vuole figli, perche' non si lega le Tube di Fallopio dette anche Salpingi
perche' i peccati contro Dio li pagheranno i governanti e tutti gli autori ma
anche tutta la Nazione. Signora Roccella e compagnya cantante, restate
pure tra le braccia di Morfeo.

Anonimo ha detto...

"BLACK ROCK SI APPROPRIA DEL WEF."
( di Monica Gosio )

"Larry Fink assume la guida del Forum Economico Mondiale

Da un forum per la “cooperazione globale” al braccio esecutivo dell’oligarchia

Il 15 agosto 2025 è stato annunciato ufficialmente: Larry Fink, CEO di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, assumerà insieme all’erede farmaceutico svizzero André Hoffmann la guida ad interim del Forum Economico Mondiale (WEF). I due sostituiscono Klaus Schwab, che si sta progressivamente ritirando. Quello che viene presentato come un normale cambio di leadership è in realtà un ulteriore prova di ciò che i critici sostengono da anni: il WEF non è una piattaforma per il dialogo democratico, ma il centro di comando di un’agenda tecnocratica-globalista al servizio dei super ricchi.

BlackRock: il governo mondiale invisibile

BlackRock gestisce oltre 10 trilioni di dollari, più del PIL dell’intera Unione Europea. L’azienda detiene partecipazioni in quasi tutte le principali corporation del mondo: Pfizer, Google, Microsoft, Nestlé, Amazon, Meta, JPMorgan, ExxonMobil e molte altre. Larry Fink non è solo un gestore di ricchezza, ma un regista del potere.

“Non possiederai nulla…” – ma BlackRock sì

Il WEF ha fatto parlare di sé nel 2016 con la campagna “Great Reset” e lo slogan:

“Non possiederai nulla e sarai felice.”

Ora, proprio Larry Fink, l’uomo che possiede tutto, prende il timone di un’organizzazione che predica al resto dell’umanità la rinuncia alla proprietà. Questa doppia morale non è casuale, ma parte di una strategia: la ridistribuzione del potere e della proprietà dal basso verso l’alto, mascherata da “sostenibilità”, “inclusione” e “responsabilità globale”.

Filantropia come copertura: oligarchi come padroni del mondo

Il WEF si definisce volentieri un’“organizzazione internazionale per la cooperazione pubblico-privata”. In realtà, è una rete composta da:

Big Tech (Microsoft, Google, Meta),

Big Pharma (Pfizer, Moderna, Roche),

Élites finanziarie (BlackRock, Vanguard, UBS),

ONG e fondazioni con miliardi di dollari, che influenzano istruzione, salute e media,

Il ruolo del cittadino? Osservare, approvare, consumare, ma per favore non possedere nulla.

La democrazia sulla difensiva

Quando le agende globali vengono decise a Davos, quando leader economici non eletti come Fink deliberano sul futuro della politica climatica, dell’identità digitale, dei sistemi monetari e della sicurezza alimentare, sorge una domanda:

Chi li ha autorizzati?

La risposta: nessuno, tranne loro stessi.

L’assunzione della guida del WEF da parte di Larry Fink non è un semplice cambio di personale, ma una chiara dimostrazione di potere: i più grandi gestori patrimoniali del mondo reclamano ora ufficialmente la leadership di quella “nuova ordine mondiale” che hanno preparato informalmente per decenni.

Il cosiddetto “Great Reset” non è una visione, ma un piano. Non desiderato dal basso, ma imposto dall’alto".

Monica Gosio
Tramite: https://www.nogeoingegneria.com/news/black-rock-si-appropria-del-wef/

Anonimo ha detto...

Affogheranno nei loro trilioni di dollari?
Oppure condivideranno i loro trilioni di dollari?

Anonimo ha detto...

Se devo dire la verità teoretcamente non ho nessun pregiudizio che un gruppo governi il mondo con il sacro impegno di farlo per il Bene, il benestare, il benessere delle singole persone. La storia, la filosofia, la religione Cattolica ci hanno però insegnato che gli uomini tutti nascono con debolezze interiori gravissime che non sempre si mostrano in tenera età ma, possono mostrarsi all'improvviso, in qualsiasi età. Quindi è importante costruire società non faraoniche ma, tali che la libera iniziativa sia saggiamente equilibrata dallo Stato in ogni campo che lo necessiti.Questa economia mista, detta anche keynesiana, fu quella divulgata in Italia, in modo particolare, dal Professor Caffè. Il nostro grande progresso fu dovuto proprio da questa economia mista e quasi tutti i governi cercarono di mantenere questo equilibrio. E così fu in molti Stati europei e non, inglesi inclusi. J.M.Keynes era inglese e capì che il mercato necessitava del riequilibrio dello Stato, mentre da solo rischiava di travolgere se stesso e quanti vi accendevano o di falsificare il dovuto sia di chi comprava sia di chi vendeva.

Draghi a Rimini ha detto...

“Scrissi la mia laurea sostenendo che la moneta unica fosse una gran sciocchezza. Guardavo all’Europa come un agglomerato burocratico di cui non era chiara la direzione verso cui andava. Creare una moneta unica tra paesi completamente eterogenei non ha senso”.
Anvedi che da giovane era sveglio (infatti ha fatto carriera)? Ora cosa è cambiato affinché venisse folgorato sulla via di Bruxelles, carriera a parte?
Secondo lui “Le condizioni dei paesi europei erano cambiate molto: sono diventati più vicini”. Ma per favore: l’unica cosa che “sembra” averli avvicinati e’ stata la guerra in Ucraina, che è praticamente dell’altro ieri. E pure lì non riescono a non prendersela a vicenda.
Proprio oggi Parigi ha convocato l’ambasciatore italiano perché risentiti per una semplice battuta di Salvini. A me non sembrano affatto più vicini. Semmai a tenerli insieme ora e’ la paura che la barca scalcagnata tra paesi eterogenei e un apparato burocratico inutile che a malapena riescono tenere a galla vada direttamente a fondo, portandosi appresso tutti coloro che l’hanno tirata su.

Anonimo ha detto...

Lo aveva compreso Berlusconi con il celebre accordo di Pratica di Mare, quando riuscì a portare Russia e Stati Uniti allo stesso tavolo per firmare un accordo militare e in seguito consenti di inserire Mosca nel G7, trasformandolo in G8. Fu un momento storico, perché sanciva una verità lampante: la Russia appartiene all’Occidente. Non solo per affinità culturale e storica, ma perché il suo destino geopolitico è inseparabile da quello dell’Europa. Una Russia vicina significa pace, sicurezza e sviluppo; una Russia respinta è soltanto il pretesto per alimentare tensioni e guerre, da cui traggono profitto esclusivamente le lobby farmaceutiche, militari e finanziarie.

Oggi, invece, assistiamo allo spettacolo desolante di una politica ridotta a servitù. Leader privi di statura, incapaci di visione, hanno barattato l’autonomia delle nazioni con l’obbedienza cieca a interessi che nulla hanno a che vedere con il bene dei popoli. Dal Covid in poi, hanno creduto di poter manipolare la realtà a loro piacimento, fabbricando dogmi e paure in cambio di denaro. Che i guadagni provenissero dai vaccini o dalle armi, poco importa: ciò che conta è che il potere si è trasformato in un mercato delle illusioni.

Il vero dramma è che questa degenerazione morale viene accettata in silenzio da cittadini ormai assuefatti, dimentichi che ogni popolo è responsabile dei governanti che tollera.
E qui sta la differenza: un tempo l’Occidente poteva contare su statisti come Margaret Thatcher, Helmut Kohl, Ronald Reagan o lo stesso Silvio Berlusconi, capaci di guardare lontano, di tessere alleanze per garantire pace e prosperità. Oggi, al loro posto, siedono politici mediocri, più simili a burocrati esecutori che a uomini di Stato. Questa è la vera tragedia dell’Europa contemporanea.

Anonimo ha detto...

Da Mosca filtrano le condizioni per fermare la guerra ma anche bordate contro il presidente ucraino «che finge di essere un leader». Donald Trump fa sapere: se la vedano loro. Intanto l’Ue sborsa altri 4 miliardi.

Anonimo ha detto...

I seguaci di Schillaci

Il potere totalitario vaccinista ha vinto ancora una volta. Con la revoca dei due medici liberi e onesti.
Un governo schiavo, vigliacco, tremebondo, utile udiota dei poteri del male e della Rivoluzione trans-umana. Basti pensare solo alla Meloni con Zelenski, a Salvini con Israele, a Schillaci ora e tanti altri casi innumerevoli.
Ma il male più insopportabile, ai miei occhi, rimane la massa informe di chi ancora segue, apprezza, giustifica e dimentica coloro che si sono prostati al potere vaccinista, senza mai ravvedersi, anzi. In maniera impenitente.
Chi li segue è come loro.
Chi li segue, è come Schillaci, Salvini, Meloni.
Quindi, costoro, non facciano i maestri del nulla.
Non ne sono degni, nemmeno di questo. (MV)

Anonimo ha detto...

Uno dei motivi per cui viene concesso gli immigrati di venire in Italia -( soprattutto dall' Africa ) è che la vaccinazione RMNA moltissimi di essi non l'hanno mai subita : sono fisicamente sani . Sapete quanti malati di Parkinson e Alzaimer etc... ci sono in Italia ed in Europa ?
Fate un confronto con un paese africano e scoprite le differenze, Affidatevi a qualche agenzia seria , perchè anche qui chi governe tutto tende a falsificare i dati: " le pecore non devono sapere quando il lupo se le mangerà..".

Anonimo ha detto...

Poveretti si illudono di avere un po' di potere e intendono crogiolarvisi.
Hanno configurato specchi su misura di se' stessi e indugiano in questa situazione piacevole, di comfort , in questa sensazione di benessere e non si rendono conto di essere ininfluenti,marginali.
Specchio specchio delle mie brame chi e' il piu' bravo/capace/potente del reame?