Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 4 novembre 2024

L’Europa dei ciechi spende milioni per illuminare le moschee del mondo islamico

Sembra insensato e assurdo; ma pare ben documentato: i contribuenti europei spendono milioni per "migliorare l'efficienza energetica delle moschee marocchine". E altri esempi di sottomissione dell'Europa all'Islam. Non ci sono più limiti alla bastardaggine se non alla follia di questo tempo oscuro che ha bandito Cristo Signore dal suo orizzonte. Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo.

L’Europa dei ciechi spende milioni per 
illuminare le moschee del mondo islamico

I contribuenti europei spendono milioni per "migliorare l'efficienza energetica delle moschee marocchine". E altri esempi di sottomissione dell'Europa all'IslamSe pensavate di averle viste tutte con l’Europa che finanzia la costruzione delle grandi moschee in Europa, non avevate letto questa.

Il governo tedesco ha speso 8 milioni di euro dei contribuenti “per migliorare l’efficienza energetica delle moschee marocchine”.

Il governo di Berlino, tramite la Società per la cooperazione internazionale (GIZ), ha stanziato 8,09 milioni di euro per progetti incentrati sull’installazione di illuminazione a led, pannelli solari e fotovoltaici nei luoghi di culto islamici in tutto il Marocco.

Spesi anche altri milioni per “corsi di formazione per imam e insegnanti nelle moschee per aumentare la consapevolezza dei possibili benefici dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili”, secondo la risposta ufficiale del governo all’AfD. Il governo tedesco è orgoglioso della parità di genere nella realizzazione del progetto nel paese islamico. Sei dipendenti su nove sono donne.

La Germania sta finanziando “alternative di sviluppo eco-femministe in Sud Africa e un progetto sulla mascolinità positiva in Ruanda”. Poi ci sono i “frigoriferi green in Colombia” e i “villaggi sensibili al genere in Bangladesh”.

Ma i milioni di euro per illuminare le moschee nella Umma, quelli mi preoccupano molto di più.

Generosissima la Germania anche nel sostegno finanziario alle istituzioni islamiche nel proprio paese, come dimostra un elenco di 44 pagine che enumera le organizzazioni islamiche a cui forniscono denaro i governi federale e statali, come il mezzo milione di euro al Centro di formazione per le donne musulmane e la famiglia di Colonia.

Ogni anno i governi europei e la Commissione stanziano centinaia di milioni di euro per la causa islamica. Masochismo? Cecità? Un tentativo di ingraziarsi la Umma? Forse un misto di tutte e tre.

La Commissione Europea ha stanziato 80 milioni di euro alla Fratellanza Musulmana. La UE ha stanziato 3.874.112 euro sulla “digitalizzazione nell’Islam”. Poi il progetto finanziato da Bruxelles con 2.276.125 euro su “approccio alla radicalizzazione giovanile in Europa basato sull’empatia”.

La Turchia di Erdogan la ricopriamo di denaro: “La scuola superiore Şehit Adil Büyükcengiz Anadolu İmam Hatip di Istanbul ha ricevuto 53.288 euro per un progetto. Una scuola imam hatip riservata alle ragazze di Hatay, la İskenderun Kız Anadolu İmam Hatip High School, ha ricevuto 51.664 euro per un progetto volto a ‘costruire democrazia e coesione sociale’. Altre due scuole imam hatip nelle province di Konya e Kahramanmaraş hanno ricevuto 60.000 euro ciascuna. L’elenco si allunga sempre di più. La Fondazione turca per la gioventù e l’istruzione (TÜRGEV), guidata dal figlio di Erdogan, Bilal, ha ricevuto 60.000 euro l'anno scorso e 400.000 euro nel 2022. La Fondazione islamica Maarif, un ente ufficiale del governo turco che funge da canale per esportare l’Islam politico all’estero attraverso le scuole, nel 2022 ha ricevuto 36.300 euro per un progetto”.

La Germania ha dato persino 3.1 miliardi alla Turchia per la sua “transizione energetica”. Senza contare che la Commissione Europea ha stanziato altri 24,3 milioni di euro all'anno a Erdogan per aiutare le donne turche a prendersi cura dei propri figli in modo che possano tornare al lavoro. Lo ha deciso l’ufficio di Josep Borrell, l'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri.

L’Università Islamica di Gaza sul suo sito web elenca quattro progetti di finanziamento Erasmus da parte dell’Unione Europea. Le rivelazioni del Journal du dimanche sul finanziamento di un'università islamista turca da parte dell'UE hanno spinto Bruno Retailleau e Benjamin Haddad a contattare la Commissione Europea, chiedendo la fine immediata di questa partnership nell'ambito del programma Erasmus.

“Quando smetteremo, in nome della diversità, di finanziare i nemici della Repubblica?”. La senatrice Nathalie Goulet non ha usato mezzi termini mercoledì 16 ottobre, criticando il finanziamento da parte dell'Unione Europea di un'università islamista turca.

“La Commissione Europea ha deciso di sospendere la cooperazione con le università ungheresi per l'inizio dell'anno scolastico 2024”, racconta su Le Figaro il filosofo e accademico francese Xavier-Laurent Salvador. “Ma l’Università Islamica di Gaza ha ricevuto 1.754.000 euro dall’UE, nonostante i suoi noti legami con Hamas. Sembrerebbe quindi che agli occhi della Commissione la presenza di Orban sia peggiore di quella di Hamas!”. Due milioni di euro al campus di Hamas.

L’antropologa Florence Bergeaud-Blackler, autrice di numerosi lavori sui Fratelli Musulmani, ha documentato: “L’Università islamica di Gaza, legata ad Hamas sin dalla creazione, ha partecipato a progetti con più di 130 università e centri di ricerca in 21 paesi dell’UE”. Italia compresa.

Povero Erasmo da Rotterdam.

Nell’attuale lista dei beneficiari dei fondi europei figurano altre università di Hamas, dalla Al Azhar University ad Al Quds University.

Mentre la UE punisce le università ungheresi, l’Università islamica di Gaziantep, in Turchia, beneficia dei fondi UE del programma Erasmus. Il suo rettore è a favore del matrimonio tra familiari e considera l’omosessualità una malattia.

La vicenda mobilita alcuni eletti europei, come l'ex capo di Frontex, Fabrice Leggeri. “Dopo aver finanziato l’Università islamica di Gaza, l’UE ora sostiene un’università turca il cui rettore glorifica un leader di Hamas. Le nostre tasse finanziano i nemici dell’Europa!”. Leggeri ricorda il sussidio all’Università Islamica di Gaza, “soprannominata Hamas Campus”.

Il programma “Erasmus+” ha dato mezzo milione di euro anche a Iran e Iraq. le famose università iraniane culle di diritto e libertà, dove le studentesse senza velo non sono ammesse.

Poi una mostra finanziata dall'Unione Europea (2,5 milioni di euro) intitolata “L'Islam, la nostra storia!". E svariati progetti pagati dal Consiglio Europeo della Ricerca, come “Il Corano europeo” con 9.842.534 euro. E “Il Corano globale”? Budget: 1.980.000 euro. E poi l’Unione Europea finanziava un progetto contro l’“islamofobia di genere” (257.486 euro) volto a “formare i giornalisti sull'Islam”.

Per usare la parola coniata da Bat Ye’Or per spiegare la sudditanza europea all’Islam, siamo in piena dhimmitudine.

Se non apriamo gli occhi immediatamente un giorno ci sveglieremo come a Poitiers, in Francia, dove sabato militanti della sinistra radicale hanno modificato i nomi di alcune strade in lode dei leader di Hamas, in particolare del fondatore, lo sceicco Ahmed Yassin. L’azione è stata pubblicizzata sui social dal Mouvement des jeunesses communistes con il nome di “Les rues de la resistance”, le strade della resistenza. Intanto il Qatar, che finanzia tutti gli sgherri islamisti, costruisce la Grande Moschea di Poitiers.

Per dirla con un improbabile crociato come Per Gahrton, fondatore dei Verdi in Svezia, a lungo deputato al Parlamento svedese ed europeo, “dobbiamo prendere sul serio coloro che affermano che l'immigrazione musulmana porterà gli islamisti a riuscire dove fallirono nel 732 a Poitiers e a Vienna nel 1683. È giunto il momento di premere il freno se vogliamo assicurarci che i nostri nipoti non siano governati da un kalif e dalla legge islamica. Forse è già in corso un’insidiosa presa di potere islamista?”.

Ma noi siamo come i pescatori di perle che diventarono tutti ciechi perché le cornee dei subacquei si erano sfiorate con le meduse.
Giulio Meotti - Fonte

11 commenti:

Laurentius ha detto...

Un altro trionfo per l'UE: l'europeista Maia Sandu vince le elezioni e resta presidente della Moldavia. Personalmente, non avevo nessun dubbio al riguardo.
Boris Karpov Breves de Russie Telegram commenta con una bella vignetta e con le seguenti parole il risultato elettorale:
Les correcteurs ont travaillé rapidement et la victoire revient à Sandu comme prévu. Une répétion de l'élection de Kamala Harris après-demain, force doit rester au Camp Du Bien !

Il Santo del giorno ha detto...

San Carlo Borromeo Vescovo
4 novembre
Arona, Novara, 1538 - Milano, 3 novembre 1584

Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584.

Patrono: Catechisti, Vescovi

Etimologia: Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico

Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Memoria di san Carlo Borromeo, vescovo, che, fatto cardinale da suo zio il papa Pio IV ed eletto vescovo di Milano, fu in questa sede vero pastore attento alle necessità della Chiesa del suo tempo: indisse sinodi e istituì seminari per provvedere alla formazione del clero, visitò più volte tutto il suo gregge per incoraggiare la crescita della vita cristiana ed emanò molti decreti in ordine alla salvezza delle anime. Passò alla patria celeste il giorno precedente a questo.
(3 novembre: A Milano, anniversario della morte di san Carlo Borromeo, vescovo, la cui memoria si celebra il 4).

Anonimo ha detto...

Una serie di Netflix intitolata "Respira" e uscita lo scorso agosto aveva "previsto" l'alluvione a Valencia e aveva persino indovinato l'esatto quantitativo, 400 litri, di acqua caduto sulla città. Gli sceneggiatori, o sono indovini, o forse sapevano qualcosa che gli altri non sapevano.
https://gloria.tv/post/347nAJNKUGzG3afs8Z446Kj8v

Miguel Bosè contesta: L'alluvione a Valencia "causata dall'inseminazione delle nuvole in Marocco".
Pratiche incontrollate di ingegneria climatica, scie chimiche o Haarp.
Dopo aver negato la farsa del Covid, il cantante Miguel Bosè nega il cambiamento climatico e accusa i governi.

Anonimo ha detto...

Festa di San Carlo Borromeo (1538 – 1584), gloria della Controriforma tridentina.

San Carlo Borromeo contro Lutero. Il vero riformatore cattolico
https://www.gloria.tv/post/AbyXP6irX8jU4FqqsSMN4Bmaa
San Carlo Borromeo contro Lutero. Il vero riformatore cattolico https://www.gloria.tv/post/UzeAUyWz2WVx1h3HyfBSwoomM

Anonimo ha detto...

Quos vult perdere, Jupiter dementat.

Anonimo ha detto...

E i nostri Santuari e Chiese vengono spenti?

Anonimo ha detto...

400 litri d'acqua per un'alluvione sono un po' pochini. Meglio evitare spiegazioni fantascientifiche.
Z.

Anonimo ha detto...

A Z.. non è mio il commento che lei cita ma i 400 l al metro sono notizie del msm , ho letto dal messaggero ad es.

Anonimo ha detto...

Kamala Harris uscirà seccamente sconfitta.

Anonimo ha detto...

La guerra metereologica fu iniziata da alcuni gerarchi della vecchia Unione Sovietica. Caduta l'URSS ancĥe le stranezze metereologiche si erano parzialmente calmate. Ma la tecnica messa a punto dagli scienziati sovietici fu ripresa dai sovrani arabi. Erò rimasto agli stati del golfo. Ora arriviamo al Marocco . Paese in cui sembra Stellantis voglia trasferire le proprie produzioni e consigli agli imprenditori dell'indotto piemontesi e lombardi di trasferirsi con le proprie produzioni.. Le conseguenze delle innovazioni sono spesso ignorate .
Quindi un collegamento tra le aziòni del Marocco e la catastrofe in Spagna non e' da escludere.
Detto con la massima semplicita' non bisogna sostituirsi al Divino Creaþore.

Anonimo ha detto...

I 400 litri erano dunque "al metro". Bene. Ma che l'alluvione sia stata provocata artificialmente, resta affermazione da fantascienza. Un articolo dell'1 nov 24 su la NBQuotidiana spiegava che la zona di Valencia è sempre stata oggetto di piogge rovinose, dovute alla presenza delle Isole Baleari che spingono "i minimi depressionari" nella conca di Valenza dominata da una montagna di circa 2000 metri di altezza. Nel 1967 ci fu un disastro simile con 80 morti accertati, 300 secondo altre fonti. Dopo di che il rio responsabile dello straripamento fu interrato ma sembra che nell'odierna tragedia siano esplosi altri corsi d'acqua minori, investendo altre parti del territorio. INsomma, si tratta sempre di cause individuabili, parte naturali parte umane.
In quell'area del Mediterraneo ci sono sempre state violente tempeste. Nel 1540, Carlo V imperatore decise di occuparre Algeri con una grande spedizione, per dare un colpo mortale alla pirateria musulmana. Ma la stagione era ormai avanzata e i suoi ammiragli, a cominciare da Andrea Doria, lo sconsigliarono vivamente. Ma lui, testardo, non volle sentir ragioni. Così si procedette. Lo sbarco riuscì, i cristiani stavano vincendo quando arrivò la tempesta micidiale paventata dagli uomini di mare: la flotta cristiana fu semidistrutta, la spedizione finì in un disastro, i resti dell'armata, piegata dagli elementi, riuscirono a malapena a ritornare in patria. La costa del Nord Africa non è tanto lontana dalle Baleari e da VAlencia, mi pare.
Z.