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martedì 7 giugno 2022

Hong Kong, dopo l'arresto arriva l’incriminazione per il card. Zen

Il 24 maggio 2022, nel medesimo giorno della festa di Maria Ausiliatrice e di Nostra Madre di Sheshan, in cui viene celebrata anche la Giornata Mondiale di Preghiera per la Chiesa in Cina, istituita da Benedetto XVI, il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, SDB, è comparso in tribunale a Hong Kong. Alle ore 20 ha celebrato una Messa organizzata dalla Commissione Giustizia e pace. Qui l'indice dei precedenti

Il processo nei suoi confronti e di cinque attivisti democratici inizierà il 19 settembre. Per il momento cade l’accusa di aver minacciato la sicurezza nazionale. L’imputazione è di non aver registrato un fondo di beneficienza di cui era amministratore fiduciario. L'udienza preliminare oggi proprio nella Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Intanto la diocesi annulla le tradizionali messe per il massacro di Tiananmen.
Hong Kong (AsiaNews) – La Corte di West Kowloon ha accusato oggi il card. Joseph Zen Ze-kiun, e cinque noti esponenti del fronte democratico di non aver registrato correttamente un fondo umanitario di cui erano amministratori fiduciari. La polizia aveva arrestato il vescovo emerito della città e gli altri accusati con la ben più grave imputazione di “collusione” con forze straniere, in violazione della draconiana legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nell’estate 2020.

Fino alla sua chiusura nell’ottobre scorso, il Fondo 612 ha assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia coinvolti nelle proteste del 2019. Tutti gli imputati si sono dichiarati non colpevoli: i loro difensori hanno messo in questione che l’organizzazione benefica avesse l’obbligo di registrarsi in base alla Societies Ordinance.

Il processo vero e proprio inizierà il 19 settembre. Senza l’incriminazione per minacce alla sicurezza nazionale, gli imputati rischiano al massimo una pena pecuniaria di 1.750 dollari. Uno di loro, l’attivista Cyd Ho, si trova però già in prigione per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata, un’accusa che ha colpito diverse personalità democratiche, tra cui il magnate cattolico Jimmy Lai.

All’udienza odierna erano presenti diplomatici italiani, tedeschi, francesi e svedesi. Molti Paesi occidentali denunciano da tempo le azioni repressive condotte dalle autorità di Hong Kong, che nei fatti hanno cancellato le tradizionali libertà garantite alla popolazione dopo il ritorno sotto sovranità cinese nel 1997.

A dimostrazione del clima di paura vissuto nell’ex colonia britannica, la diocesi cittadina ha annunciato oggi che quest’anno non saranno celebrate le tradizionali messe in ricordo del massacro di Tiananmen del 4 giugno del 1989, quando migliaia di studenti e cittadini cinesi sono stati massacrati a Pechino per aver chiesto libertà e democrazia nel Paese. Lo stop alle celebrazioni è motivato con la preoccupazione di poter violare la legge sulla sicurezza nazionale.

Per la festa di Maria Ausiliatrice e di Nostra Signora di Sheshan - che per volontà di Benedetto XVI dal 2007 è la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina - stasera alle 20 (ora locale) il card. Zen celebrerà una Messa organizzata dalla Commissione Giustizia e pace, mentre un'altra celebrazione alle 18 sarà presieduta dal card. John Tong presso l'Holy Spirit Study Center.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"La nostra generazione dovrà pentirsi non solo per le parole e le azioni cariche d’odio dei malvagi, ma anche per lo spaventoso silenzio dei buoni."
- Ken Follett -

Anonimo ha detto...

Povero vecchio, deve ancora combattere come un leone, quando sarebbe tempo di stare attorno al fuoco o in un giardino con una manciata di giovani a spiegar loro le cose che contano.

Anonimo ha detto...

Prepariamo la colletta per mandargli i soldi della multa

Aloisius ha detto...

Prepariamo la colletta per pagargli l'avvocato e la multa.
Che il Signore lo benedica

el bostrico ha detto...

Farei notare che Cyd Ho, non diversamente da Cyd Charisse, è una di loro e non uno di loro, dovrebbe essere quella a sinistra nella foto pubblicata.
Mi viene fatto di addivenire, inoltre, ad un paio di considerazioni:
1. senza voler nulla togliere all'attività del cardinale Zen, e ci mancherebbe, e sottolineando, comunque, il fatto che la collaborazione tra i due pare limitata al fondo 612, che intende fornire il necessario sostegno umanitario e finanziario alle persone che sono state ferite, arrestate, attaccate o minacciate con violenza durante le proteste ELAB, che sarebbero quelle contro la legge sull'estradizione che i cinesi promulgarono dopo la riannessione di Hong Kong, comunque, non tutte le attività nelle quali si è impegnata Cyd Ho appaiono condivisibili;
2. premesso che ritengo il governo cinese, attuale e non solo, uno dei peggiori in assoluto, e non solo in relazione al trattamento cui sottopone le minoranze varie ma anche a quello cui sottopone il popolo che dovrebbe guidare, anche se in questo è in vasta compagnia, non trascurerei il punto di vista nazionale cinese, nonché quello storico, mi pare, secondo i quali Hong Kong è un territorio cinese di cui sono stati spossessati in maniera non proprio limpida dai soliti noti di oltremanica. Anche, per esempio, il recentissimo accanimento anti-CosoViD potrebbe essere visto come un mezzo per invogliare le aziendine occidentali con sede a Hong Kong a trasmigrare sveltamente.