7 Ottobre / Il segreto ammirabile del Santo Rosario
Oggi nella chiesa è una grande festa è la Vergine del Santo Rosario. Maria ancella del Signore con il suo Si diventa la Madre del Salvatore. Il quadro del Rosario di Pompei mostra tra le braccia di Maria il bambino che offre alla Chiesa che circonda la Vergine il santo Rosario. La preghiera che ci libera dal maligno, catena dolce che ci riannoda a Dio. La Vergine Maria offre e continua a pregare per il mondo e intercede presso il Figlio che tra le braccia mostrato continua a salvarci dal male e indica alla Chiesa la strada e la metà che dobbiamo raggiungere.
7 ottobre 1571 Lepanto. 452 anni fa ... l'invincibile nemico che avanzava tra flutti colorati di sangue ... la fede e il coraggio ... un grande Papa che unì la flotta ... il Rosario.... e l'Europa fu salvata ... i tentativi islamici di conquistarla vennero stroncati un secolo più tardi a Vienna dopo mille anni di guerre... da qualche anno la situazione è cambiata: non più gli assalti militari ma l'emigrazione di massa, il terrorismo, la crisi demografica, la sostituzione etnica e le nostre leggi democratiche ci fanno rischiare la rivincita dei maomettani.
Alcune citazioni da San Luigi Maria Grignion de Montfort: "Il segreto ammirabile del Santo Rosario", per nutrire la nostra devozione.
"Nessuno potrà mai comprendere i tesori mirabili di santificazione contenuti nelle preghiere e nei misteri del Rosario. La meditazione dei misteri della vita e della morte di Nostro Signore Gesù Cristo è la sorgente dei più meravigliosi frutti per chi vi si applica. Oggi si vogliono cose che colpiscano, che commuovano, che producano nell'animo impressioni profonde. Ma esiste mai al mondo una storia più commovente di quella stupenda del Redentore che si dispiega al nostro sguardo in quindici quadri che ricordano le grandi scene della vita, morte, gloria del Salvatore del mondo? Quali preghiere sono più eccellenti e più sublimi dell'orazione domenicale e dell'Ave dell'Angelo? In esse sono racchiusi tutti i nostri desideri, tutti i nostri bisogni"
"Impugnate quest'arma di Dio, il Santo Rosario, e schiaccerete il capo al demonio, resisterete a tutte le tentazioni ..."
"... il Rosario recitato con la meditazione dei misteri ci eleva insensibilmente alla perfetta conoscenza di Gesù Cristo, purifica le anime nostre dal peccato, ci rende vittoriosi su tutti i nostri nemici, ci facilita la pratica delle virtù, ci infiamma d'amore per Gesù, ci arricchisce di grazie e di meriti ..."
"La mia Ave Maria, il mio Rosario o la mia corona è la mia preghiera preferita, la mia pietra di paragone sicura per distinguere quelli che sono condotti dallo spirito di Dio da quelli che sono nell'illusione dello spirito maligno. Ho conosciuto anime che sembrava volassero come aquile sino alle nubi con la loro sublime contemplazione, ed erano, invece, disgraziatamente ingannate dal demonio; ed ho potuto scoprire la loro illusione soltanto con l'Ave Maria e il Rosario ch'essi rigettavano come non meritevoli della loro stima"
16 commenti:
Auree le parole di Pio XII e di S. Luigi Maria Grignion de Montfort. Ricordo anche l'enciclica di Leone XIII Octobri mense, del 22 settembre 1891, sulla preghiera del S. Rosario: un capolavoro.
Vergine Maria, Madre di Gesù, fateci santi!
7 OTTOBRE 1571 - LEPANTO
Oggi l'Europa sta diventando musulmana
Il rosario è una bellissima preghiera costruita sulle fondamenta del Vangelo; indirizzata alla creatura immacolata che ha accolto nel proprio grembo verginale il divino protagonista del Vangelo.
RB
NUESTRA SEÑORA DE LA VICTORIA DE LEPANTO
Ora pro Ecclesiae
La Madonna del Rosario, che aiutò i cristiani a Lepanto
“Non il valore, non l’armi, non i condottieri, ma la Madonna del Santo Rosario ci fece vincitori”.
Nelle acque di Lepanto, in Grecia, il 7 ottobre 1571, la flotta della Lega Santa, voluta da Papa Pio V vinse quella epica battaglia.
L’Armata Cristiana schierava 204 galee, metà delle quali erano veneziane. A Lepanto fu salvata l’Europa e la Civiltà Cristiana, minacciate dalle orde turche.
Mentre si moriva per Cristo, per la Chiesa e per la Patria, si recitava il Santo Rosario.
Il trionfo fu attribuito quindi all’intercessione della Vergine Maria, tanto che San Pio V, nel 1572, istituì la Festa di Santa Maria della Vittoria, poi divenuta Madonna del Rosario.
Gli schiavi cristiani che, sulle navi turche, riuscirono a sciogliersi dalle catene, combatterono anch’essi per la gloria di Cristo.
Oggi l'Europa e' pagana. Certo, vi sono ancora minoranze di Cattolici e Cristiani degni di tal nome, ma la grande maggioranza e' agnostica (e poi vi sono i Cattolici Adulti, o forse ora si vorranno chiamare Adulteri per essere al passo con i nuovi dettami).
Meno male che c'è ancora la Gerarchia Vaticana, i Gesuiti, i Comboniani, la Comunità di Sant'Egidio, le svariate ONG e lo stuolo dei teologi stile "Nouvelle cuisine" che sono un baluardo all'invasione musulmana e alla deriva anticristiana in Europa.
Come faremmo e dove saremmo senza di loro!
Gz
Da Lepanto a Loreto
Quando tutto vi sembrerà perduto... ricordatevi che le inferriate delle cappelle laterali della Basilica di Loreto, e i quattro cancelli della Santa Casa, furono realizzati fondendo le catene dei cristiani liberati dalla schiavitù ottomana a Lepanto.
Circa 15.000, liberati, tornarono alle loro case sulle navi cristiane.
Non solo schiavizzati e obbligati a fare i rematori per la marina ottomana, ma pure in una cruciale battaglia, contro i propri fratelli cristiani, che avrebbe potuto cambiare la storia dell’Europa.
Ma Dio tutto può, sempre! Ottenuta la vittoria per intercessione della Madonna Santissima molti di loro furono liberati.
Immaginate la loro felicità nell’andare, da soli o in gruppo, a Loreto a ringraziare la Madre di Dio portando le catene che li legavano ai remi.
Mai dubitare dell’onnipotenza di Dio, specie quando sembra che non ci siano vie di salvezza.
Roberto Bonaventura
La Vergine di Guadalupe a Lepanto con i genovesi e a Santo Stefano d'Aveto
Nel 1802 Antonio Domenico Rossi, studente nell’Istituto dei Gesuiti di Piacenza, portò nel natio Santo Stefano d’Aveto in quel di Genova una piccola immagine della Vergine di Guadalupe apparsa sul Cerro de Tepeyac in Messico nel 1531. Il parroco fece allora collocare nella chiesa parrocchiale l’immagine e presto si diffuse in tutta la regione una fervente devozione. Papa Pio VII, con un breve apostolico del 1806, ufficializzò la celebrazione della festa nel paese ligure nella domenica successiva al 16 agosto. Così la chiesa di Santo Stefano divenne nel 1815 il primo e unico Santurario mariano dedicato alla Guadalupana in Italia.
Nel 1811 il Cardinal Giuseppe Maria Doria Pamphilj donò alla parrocchia di Santo Stefano d’Aveto il dipinto che Filippo II aveva ricevuto dall'Arcivescovo di Ciudad de Mexico, Alonso de Montùfar, e che a sua volta aveva affidato all’ammiraglio Giovanni Andrea Doria affinché la collocasse nella galea che avrebbe partecipato alla battaglia navale contro i turchi. Così aveva fatto l’ammiraglio e i genovesi avevano combattuto a Lepanto sotto la protezione e il santo ausilio della Morenita americana.
Chi Controlla la Narrazione in Italia. E Censura Quella Sgradita…
https://www.marcotosatti.com/2023/10/08/chi-controlla-la-narrazione-in-italia-e-censura-quella-sgradita/
Effettivamente Lepanto fu una vittoria straordinaria considerando che a quel tempo era inconcepibile mettere in mare una grande flotta a fine settembre.Se si fosse scatenata una tempesta e la flotta fosse andata distrutta la strada per conquistare l'Europa da parte dei turchi e dei pirati loro alleati sarebbe stata molto agevole.
A proposito della battaglia di Lepanto e della milizia cristiana con a capo San Pio V...
L'amico Alessio mi ha fatto notare che nella traduzione modernista del Sanctus è stato sostituto il Deus Sabaoth con il Dio dell'universo.
"La seconda parte del Sanctus che proviene dal Sal 118, il salmo di Pasqua, ha uno sfondo bellico: esso, infatti, dice “dona Signore la salvezza, dona Signore la tua vittoria”, questa vittoria è la vittoria della battaglia decisiva della storia tra Gesù e la morte, ed è presente nella liturgia fin dalla Didachè, il più antico testo liturgico cristiano. Del resto, anche “Dio dell’Universo” non è la traduzione ottimale di sabaoth, che, infatti, prudentemente, in latino era stata solo traslitterata, perché essa significa in realtà “Dio degli eserciti”. Sabaoth è uno dei tanti attributi di Dio che troviamo nella Scrittura e nasce proprio nell’ambito della liturgia dove questi eserciti rappresentano l’assemblea liturgica celeste fatta di angeli che si coordinano con un preciso ordine che non è soltanto quello dell’universo ben proporzionato, il cosmos, ma è un ordine di azione e gerarchico come quello militare.."
https://www.opusmariae.it/deus-sabaoth-laspetto-bellico-della-liturgia/
San Giovanni Leonardi si è mosso proprio su questa linea: il Vangelo va proclamato e va gridato anche sui tetti se serve, per poter far in modo di raggiungere tutti, ma soprattutto toccare i cuori di molte persone, appartenenti a tutti i continenti del globo terrestre. E proprio ai diversi continenti ha immaginato quando - assieme a monsignor Juan Bautista Vives e Martìn de Funes - ha redatto nel 1608 quel documento che passerà alla storia come il Memoriale a Paolo V, tappa fondamentale per poter costuire successivamente la Congregazione de Propaganda Fide.
https://lanuovabq.it/it/san-giovanni-leonardi-e-linflusso-per-la-propaganda-fide
LE QUINDICI PROMESSE DELLA MADONNA
(Dal libro: De Rosario B. M. Virginis)
BREVE STORIA della Rivelazione al Beato Alano:
Beato Alain de la Roche (in italiano: B. Alano della Rupe) nasce nel 1428 circa in Bretagna. Entra ancora giovane nell’ordine domenicano a Dinan, e in seguito si trasferisce a Lilla.
Nell’autunno 1461 Alano nel convento di Lilla, sono ha ricevuto le prime rivelazioni della Vergine Maria, la quale gli impone la propagazione del suo Salterio e della sua Confraternita. Nel raccontare questa rivelazione, Alano confessa di aver sofferto per sette anni aridità spirituali e tentazioni carnali. Dove la vita del religioso si era trasformata in un vero e proprio calvario. Tanto che, in un giorno imprecisato dell’anno 1464, mentre dimorava, come lettore, nel convento della cittadella francese di Douai, decise addirittura di togliersi la vita.
«Una volta stava in una lucida disperazione dell’anima, nella chiesa del suo Sacro Ordine» scrive Alano. «Già, infatti, ahimè, la mano tesa del tentato, avendo estratto il coltello, piegò il braccio e con la lama affilata, scagliò alla propria gola un colpo così deciso e certo per la morte, che di certo avrebbe causato, senza alcun indugio o dubbio, il taglio della gola».
Ma nel momento in cui tutto sembrava ormai compromesso, accadde qualcosa, all’improvviso.
«Si avvicinò, misericordiosissima, la salvatrice Maria, e con un colpo deciso, in soccorso a lui, afferra il suo braccio, non gli permette di farlo, dà uno schiaffo al disperato, e dice: “Che fai, o misero? Se tu avessi richiesto il mio aiuto, come hai fatto altre volte, non saresti incorso in così grande pericolo”. Detto questo svanì, e il misero rimase da solo».
Le quindici Promesse
Le tentazioni si erano ripresentate così assillanti da fargli maturare l’idea di abbandonare la vita religiosa. Ma una notte, mentre «giaceva miseramente in ardentissimi gemiti» si mise a invocare la Vergine Maria. E per la seconda volta lei gli fece visita. Una luce accecante illuminò allora la sua cella e «apparve maestosa la Beatissima Vergine Maria, che lo salutò dolcissimamente». Da vera mamma, la Madonna si era chinata a curare le infermità del pover’uomo. Gli appese al collo una catena intrecciata dei suoi capelli dalla quale pendevano centocinquanta pietre preziose, inframezzate da altre quindici «secondo il numero del suo Rosario», annota il frate.
Maria stabilì un legame non solo con lui, ma esteso «in modo spirituale e invisibile a coloro che recitano devotamente il suo Rosario».
E a quel punto la Madonna gli disse:
«Gioisci allora e rallegrati, o sposo, poiché mi hai fatto gioire tante volte, quante volte mi hai salutato nel mio Rosario. Eppure, mentre io ero felice, tu molto spesso eri angosciato […], ma perché? Avevo stabilito di darti cose dolci, perciò per molti anni portavo a te cose amare […] Orsù, gioisci ora».
... Segue
E così fu: dopo sette anni d’inferno, ecco che per Alano iniziava un’altra vita: E un giorno, proprio mentre stava pregando, ecco che la Vergine, di nuovo «si degnò di fargli molte brevissime rivelazioni», annota. «Esse sono qui di seguito, e le parole sono della Madre di Dio delle 15 promesse.
1. Coloro che mi serviranno con costanza recitando il Rosario riceveranno qualche grazia speciale.
2. A tutti quelli che reciteranno con devozione il mio Rosario prometto la mia protezione speciale e grandi grazie.
3. Il Rosario sarà un’arma potentissima contro l’inferno, eliminerà i vizi, libererà dal peccato, distruggerà le eresie.
4. Farà rifiorire le virtù e le opere sante, otterrà alle anime abbondantissime misericordie da Dio; trarrà i cuori degli uomini dal vano amore del mondo all’amore di Dio e li eleverà al desiderio delle cose eterne. Oh! quante anime si santificheranno con questo mezzo!
5. L’anima che si affida a me col Rosario non perirà.
6. Chiunque reciterà il Rosario con devozione con la meditazione dei misteri non sarà oppresso da disgrazie, non sperimenterà l’ira di Dio, non morirà di morte improvvisa, ma si convertirà se peccatore; se invece giusto, persevererà in grazia e sarà giudicato degno della vita eterna.
7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti.
8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario abbiano in vita e in morte la luce e la pienezza delle grazie; partecipino in vita e in morte dei meriti dei beati.
9. Libero ogni giorno dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11. Qualunque cosa chiederai col Rosario la otterrai.
12. Soccorrerò in ogni loro necessità coloro che diffonderanno il mio Rosario.
13. Ho ottenuto da mio Figlio che gli iscritti alla Confraternita del Rosario possano avere per confratelli in vita e in morte tutti i santi del cielo.
14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli di Gesù Cristo, mio unigenito.
15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
“Se i Parroci, diffondessero questa semplice e tanto efficace devozione del Rosario, anzitutto tra i parrocchiani, e tra quelli del popolo che non praticano la Chiesa, vedrebbero una diversa condotta nel loro gregge, e tutti rimarrebbero ammirati della loro vita virtuosa”.
Beato Alano della Rupe
Vi esorto a rileggere e a meditare il messaggio che la Madonna rivolse parlando a noi della potenza ed efficacia che il Santo Rosario ha sempre sul Cuore di Dio e su quello Figlio suo.
Ecco perché la Madonna stessa nelle sue apparizioni prende parte alla recita del Rosario, come nella grotta di Lourdes con S. Bernardetta e a Fatima con me, Francesco e Giacinta.
E quando il rosario scorre nelle vostre mani, gli angeli e i santi si uniscono a voi. "
Suor Lucia di Fatima
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