Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 10 ottobre 2023

L’Iran dietro Hamas, il tradimento di Biden e il rischio scontro finale

Una visuale abbastanza ampia del nuovo serio fronte di guerra. Come le politiche perverse del Team Biden hanno creato le condizioni per l’attacco: 33 mesi di appeasement, 16 miliardi scongelati e Netanyahu delegittimato

L’Iran dietro Hamas, il tradimento di Biden
e il rischio scontro finale


Una pioggia di migliaia di missili su tutte le città israeliane; incursioni senza precedenti in territorio israeliano; alcuni villaggi, e basi militari, lungo il confine con la Striscia sotto il controllo dei terroristi; centinaia i civili uccisi e rapiti, stupri, torture, esecuzioni, cadaveri e ostaggi esposti come trofei a Gaza.

L’attacco di Hamas, una vera e propria invasione, che per mezzi impiegati e profondità d’azione ha richiesto mesi di meticolosa pianificazione, ha colto Israele di sorpresa, come 50 anni fa gli attacchi dei Paesi arabi che diedero inizio alla guerra del Kippur. L’Intelligence non ha saputo raccogliere informazioni o non ha saputo interpretarle correttamente, o forse come si dice un massiccio attacco informatico iraniano ha violato i sistemi di sicurezza – questo forse verremo a saperlo in seguito.

Una possibile spiegazione, terribile eppure da considerare, sebbene sarebbe una novità assoluta per Israele, è quella di un Paese distratto dalle sue divisioni. Un anno di proteste, una delegittimazione permanente del governo Netanyahu da parte delle opposizioni, può aver innescato una sorta di ammutinamento strisciante anche negli apparati statali finendo per abbassare le difese a tutti i livelli.

L’accordo Israele-Sauditi
Ciò che è certo è che Hamas è una longa manus dell’Iran, come lo sono Jihad Islamica e Hezbollah (in Libano). Non ci vuole un genio per vedere in questo attacco il tentativo di Teheran di sabotare l’accordo di pace dato per “imminente” tra Israele e Arabia Saudita. Pochi giorni fa ne aveva parlato il premier israeliano Benjamin Netanyahu all’assemblea generale dell’Onu, presentandolo come una rivoluzione per il Medio Oriente, mentre lo stesso principe saudita Mohammad Bin Salman aveva riferito di progressi di giorno in giorno.

Ora, l’inevitabile durissima risposta militare israeliana mette in difficoltà proprio Mohammad Bin Salman. Bisogna considerare infatti che l’opinione pubblica saudita non è così entusiasta della normalizzazione dei rapporti con Gerusalemme caldeggiata dalle élites di Riyad. E Hezbollah lo ha esplicitato, definendo l’attacco un “avvertimento ai Paesi arabi che stanno normalizzando le proprie relazioni con Israele”.

La causa iraniana
Un processo di normalizzazione che finirebbe per favorire anche una definizione della questione palestinese, con il conseguente abbandono di ogni velleità di distruzione di Israele. Dunque, chi ha tutto l’interesse a far deragliare questo processo? Sicuramente chi, come Hamas, Anp e altri gruppi terroristici, sulla questione palestinese ci campa. Ma anche chi, come il regime iraniano, la usa come benzina, scatenando i suoi proxies per destabilizzare la regione e servire i suoi disegni egemonici.

Non esiste, se mai è esistita, causa palestinese. Da anni ormai c’è solo la causa iraniana. La convivenza pacifica in due Stati è sempre stata possibile, il problema è che la cosiddetta causa palestinese è sempre stata strumentalizzata da potenze regionali (e dall’Urss a suo tempo) che però hanno preso legnate da Israele. Oggi a sfruttarla è l’Iran – e in parte anche la Turchia di Erdogan.

Lo scontro finale
E ora? Cosa accadrà? Ci sembra poco realistico che Hamas e Iran abbiano sottovalutato la durezza della risposta israeliana. Bisogna chiedersi cosa faranno gli iraniani di fronte alla prospettiva di una distruzione totale di Hamas – un asset per loro fondamentale – che ormai non può non essere nei piani israeliani. Temiamo che il sacrificio di Hamas, preventivato o meno, sia visto a Teheran nell’ottica di uno scontro finale con Israele, di cui l’attacco di ieri non sarebbe altro che un innesco.

È già possibile scorgere le tappe di un eventuale allargamento del conflitto: l’operazione di terra delle forze israeliane nella Striscia di Gaza può innescare l’attacco di Hezbollah da nord, d’altronde già minacciato. Sarà Teheran a decidere se e quando. A quel punto, la risposta di Israele volta a neutralizzare Hezbollah non potrà che portare ad attacchi in Libano e Siria, che a loro volta fornirebbero il casus belli per una reazione diretta di Teheran (che secondo alcune fonti sarebbe in grado di dotarsi di un ordigno nucleare in poche settimane).

Più soverchiante sarà la forza della risposta israeliana nelle prossime ore, più netta sarà la sua vittoria a Gaza, più probabile scongiurare l’escalation.

Secondo fronte
Se allarghiamo lo sguardo, lo scenario è ancora più inquietante. Se infatti consideriamo Russia, Iran e Cina come un asse intenzionato a ribaltare l’ordine internazionale a guida Usa, uno scontro diretto tra Israele e Iran significherebbe l’apertura di un secondo fronte di una guerra mondiale. Il primo già aperto in Europa, il secondo in Medio Oriente, entrambi ai confini dell’Occidente. E un terzo pronto ad aprirsi a Taiwan nel 2024. Con gli Stati Uniti impegnati su entrambi i fronti, e l’Europa sul primo, la Cina avrebbe la strada spianata per chiudere i conti con Taipei.

Di fronte a questo scenario, in cui l’uso di armi nucleari sarebbe molto più probabile che sul solo fronte ucraino, le facili dichiarazioni di condanna e solidarietà di oggi dalle capitali europee e da Washington non possono bastare – e sono anche profondamente ipocrite.

Abbiamo finanziato i terroristi?
Ipocrite perché le politiche europee e statunitensi hanno armato, letteralmente, i gruppi terroristici palestinesi e alimentato la fiducia del regime iraniano nelle sue ambizioni. Quanti miliardi di dollari Unione europea e Stati Uniti, anche tramite l’UNRWA, hanno versato nelle casse delle varie entità palestinesi?

Un flusso di denaro in teoria destinato al funzionamento degli apparati pubblici e ai servizi essenziali, ma sufficiente a trasformare quelle regioni in qualcosa di simile alla Svizzera. E invece, basta guardare come sono ridotte Gaza e Cisgiordania per rendersi conto che quei soldi sono serviti a tutt’altro: a farle diventare basi di attacchi terroristici contro Israele.

Il tradimento di Biden
Ma la chiave di lettura principale è a Washington. L’orribile attacco di Hamas di ieri è il frutto avvelenato di 33 mesi di appeasement dell’amministrazione Biden con Teheran. Appena in carica il Team Biden ha riesumato la politica di riallineamento di Obama, secondo cui gli Stati Uniti collaborano con l’Iran, allontanandosi dagli alleati storici della regione, Israele e Arabia Saudita, al fine di “trovare un equilibrio di potere più stabile che renderebbe il Medio Oriente meno dipendente dall’interferenza diretta o dalla protezione Usa”.

Le parole sono di Robert Malley, capo negoziatore di Obama per l’accordo sul nucleare iraniano del 2015 e uno dei teorici del riallineamento. Lo stesso Malley oggi sotto indagine per aver contribuito a introdurre una rete di spie iraniane al più alto livello del governo Usa, dal Dipartimento di Stato al Pentagono – lo scandalo “Malleygate” che l’amministrazione Biden sta cercando disperatamente di insabbiare e di cui già abbiamo parlato su Atlantico Quotidiano.

Solo pochi giorni fa, il 29 settembre, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, tra gli architetti del riallineamento, affermava che “il Medio Oriente è più tranquillo oggi di quanto lo sia stato negli ultimi vent’anni”, usando termini come “depressurizzare”, “de-escalare” e “integrare” il Medio Oriente, tutti eufemismi per indicare l’appeasement con l’Iran – nonostante la fornitura a Mosca dei droni iraniani che piovono sulle città ucraine e la brutale repressione in corso in Iran contro donne e dissidenti.

Per “riallinearsi” con Teheran, dopo la rottura della presidenza Trump, da quando è in carica Biden ha rotto con Riyad sul caso Kashoggi, allentato le sanzioni e chiuso un occhio sulle violazioni, ripreso i pagamenti alle entità palestinesi, che finiscono alle famiglie dei martiri del jihad.

A Teheran 16 miliardi
Di soli pochi giorni fa, l’avevamo segnalato, l’accordo con Teheran per uno scambio di prigionieri che ha comportato lo sblocco di asset iraniani sanzionati per un valore di 6 miliardi di dollari. Fondi che secondo Washington sarebbero vincolati unicamente a scopi umanitari, solo perché non nella diretta disponibilità degli iraniani ma sotto la supervisione del Qatar – che però, guarda caso, ospita la leadership di Hamas, incluso il capo Ismael Haniyeh. Ridicolo. “Questo denaro appartiene al popolo iraniano, al governo iraniano, quindi sarà la Repubblica Islamica dell’Iran a decidere come utilizzarlo”, chiariva il regime di Teheran.

Anche ammesso che l’utilizzo di questi 6 miliardi sia vincolato, 6 miliardi di dollari di nuovi fondi stanziati per cibo e medicine equivalgono a 6 miliardi di dollari di fondi esistenti che possono essere liberati e spostati verso la principale attività del regime iraniano: il terrorismo. Secondo il più recente rapporto Usa, l’Iran ha continuato a fornire sistemi d’arma e altro sostegno a Hamas e ad altri gruppi terroristici palestinesi, tra cui la Jihad Islamica e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Questi gruppi sono dietro numerosi attacchi mortali contro Israele partiti da Gaza e dalla Cisgiordania.

Ma c’è molto di più dei 6 miliardi di queste ultime settimane. A questi, ha ricordato Jake Wallis Simons su X, “si aggiungono 10 miliardi di dollari rilasciati in Iraq, altri 3 miliardi in Giappone, nonché depositi in Cina e India. Inoltre, sono in discussione più di 6 miliardi di dollari in diritti speciali di prelievo da parte del Fondo monetario internazionale a beneficio dell’Iran, il tutto senza clamore”. Per non parlare dei 45 miliardi di introiti petroliferi, grazie all’aggiramento delle sanzioni su cui Washington ha chiuso un altro occhio.

Altro che “ha investito molto” sull’accordo tra Israele e Arabia Saudita. Falso. Nei fatti l’amministrazione Biden lo sta sabotando. Follow the money: Biden finanzia Teheran alleviando le sanzioni, Teheran finanzia Hamas e riempie Gaza di armi e missili. Hamas attacca Israele. Israele reagisce colpendo duramente la Striscia di Gaza. L’opinione pubblica saudita si oppone alla normalizzazione con Israele. Ed ecco che il regime iraniano, grazie a Biden, centra l’obiettivo di impedire o ritardare la possibile alleanza tra i suoi due maggiori rivali nella regione.

Delegittimazione di Netanyahu
Oltre alle condizioni esterne per l’attacco, l’amministrazione Biden ha contribuito anche a quelle interne, unendosi agli sforzi per delegittimare il governo Netanyahu. Lo stesso presidente Biden lo ha definito alla Cnn “il più estremo” che abbia mai visto e ha negato al premier israeliano un invito alla Casa Bianca, mentre la sua amministrazione faceva di tutto per dipingerlo come un pericoloso fascista in Israele, arrivando a sostenere le ong anti-Netanyahu che hanno bloccato il Paese per mesi.

Questa politica premia le azioni destabilizzanti dei proxies iraniani, incoraggia Teheran e Hamas a sfidare Israele nella convinzione che comunque Washington frenerà Gerusalemme e cercherà una soluzione negoziata, erodendo il sistema di alleanze americano. Vedremo se accadrà anche stavolta, se dopo l’iniziale sostegno, passata la retorica “siamo tutti israeliani” di queste ore, i media di sinistra torneranno ad accusare Israele di overreaction e la Casa Bianca tornerà a fare pressione in privato su Netanyahu per convincerlo a fermarsi. - Fonte

66 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri un post su Blondet accennava al fatto che l Egitto aveva informato Israele, ma Israele non è stato conseguente con l informazione ricevuta.

Anonimo ha detto...

La situazione che ci troviamo dinnanzi è assai complicata. Noi siamo pedine sulla scacchiera.

Anonimo ha detto...

Se uno va ai resoconti degli anni prima dello scoppio della prima guerra mondiale, vedrà masse di popolazione, frustrate da decenni di stagnazione economica ed esacerbate da una propaganda giornalistica battente, inneggiare alla guerra desiderosi di "fargliela vedere" al nemico, dipinto come un bruto che fa ciò che fa per puro odio, immotivatamente.
I pochi personaggi che allora cercavano di conservare uno spirito critico, come Karl Kraus, venivano denigrati da ogni parte.

Un secolo e fischia più tardi non è cambiato niente.

L'attacco che Hamas ha organizzato contro Israele è frutto di un percorso lunghissimo, che dovrebbe essere noto, in cui un odio viscerale è stato fatto crescere.
La necessaria condanna dello scempio commesso nei confronti di civili inermi non cambia nulla nel quadro generale, dove, come chiaramente espresso anche nell'editoriale di Haaretz di ieri, questi atti belluini sono il risultato di una vicenda che ha responsabili politici ben precisi, di cui Netanyahu è uno dei principali.

Comprendere NON significa giustificare, ma questa distinzione cruciale è categorialmente assente nella maggior parte delle scatole craniche.
Niente può giustificare, cioè trasformare in qualcosa di giusto, un attacco indiscriminato a civili indifesi (da una parte come dall'altra). Comprendere serve a mettersi nelle condizioni per agire e correggere il tiro.

Di fronte ad un genocidio come quello che si profila nella striscia di Gaza il rischio che questo apra un nuovo fronte in Libano da parte degli Hezbollah è elevatissimo (Hezbollah ha esplicitamente detto che interverrà se ci sarà un'operazione dell'esercito nella striscia di Gaza).
Hezbollah ha dietro di sé l'Iran.
Intanto gli USA hanno inviato una portaerei nucleare e un bombardiere B-52 a sostegno di Israele.
L'Arabia Saudita ha chiuso la porta ad ogni processo di normalizzazione dei rapporti con Israele.
Alle minacce di Hezbollah Israele ha risposto che un loro intervento contro Israele porterà alla distruzione di Damasco (Hezbollah è alleato della Siria).
Ma la Siria è anche alleata fondamentale nello scacchiere medioorientale della Russia, che ha truppe militari in loco.

Il domino delle alleanze è pronto a far crollare tutte le tessere, come nel 1914.

A parte ciò, ci sono 25 milioni di musulmani in Europa, ed immaginando che una frazione minima, uno su mille, sia radicalizzato, questo significa avere un esercito di 25.000 potenziali terroristi in casa, che di fronte ad atti percepiti come forme di sterminio dei propri "confratelli" potrebbero attivarsi nel cuore dell'Europa.

Rispetto a questo quadro, proprio come in passato, la reazione della maggioranza è quella da rissa al bar: "Pensi che abbia paura? Ti faccio vedere io!"
Nel 1914 i più bramosi di menar le mani erano quelli che non si erano sbucciati neanche un ginocchio in tutta la loro vita, studenti e borghesia salottiera.
Oggi è la stessa cosa, con prevalenza dei salotti.

Una volta di più sarà l'imbecillità a distruggerci.
Andrea Zhok

Chissà se è questo il tempo ha detto...

«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»

(Lc 21,20-28)

Anonimo ha detto...

Lessi anni fa che le monache del convento di Santa Caterina del Sinai sono in possesso di un SALVACONDOTTO ORIGINALE, SCRITTO E FIRMATO DA MAOMETTO In persona, con il quale, il Profeta obbliga in PERPETUO tutti i musulmani a proteggerle di chiunque voglia mai infastidirle. E non so se le esenta pure dal pagamento della tassa dovuta da “Dhimmi”.

Anonimo ha detto...

Nel tradimento di Biden è compreso il tentativo di lasciare al prossimo presidente ( che probabilmente sarà repubblicano) una guerra rovinosa da gestire, e quindi l'impossibilità di isolare gli USA dai conflitti globali. Un'eternità avvelenata.

Anonimo ha detto...

Forse adesso " Sua Santità " consideri il perchè non si può accogliere tutti nel nostro paese, perchè non sappiamo cosa passa per la testa di quel migrante........

Catholicus.2 ha detto...

Eppure Gesù disse : "Gerusalemme, Gerusalemme....."
Se crediamo in Lui la pace non ci sarà mai se Lui stesso non verrà riconosciuto come Signore.

Anonimo ha detto...

Se mi entrano gli zingari in casa, occupandola, e io cerco di riprenderne il possesso, è un invasione?

Anonimo ha detto...

L'accoglienza indiscriminata ,sostenuta da una magistratura irresponsabile ed autoreferenziale ,dai partiti della sinistra e dalla Chiesa porterà molto probabilmente al disastro. Altroché accoglienza diffusa questa è una vera e propria invasione diffusa.In ogni paese e città ,in ogni angolo anche il più remoto del paese ci sono più potenziali terroristi islamici che carabinieri.In Italia ci sono tanti stranieri che delinquono abitualmente e che non necessitano di alcun addestramento militare per scatenare la guerriglia .Quando lo decideranno il nostro paese cadrà come una pera matura.Se poi qualche gruppo di soldati o appartenenti alle forze dell'ordine avesse l'ardire di imbracciare le armi verrebbe boicottato dagli stessi italioti,giudici in testa,lautamente pagati dagli italioti di cui sopra.Questo è lo stato dell'arte ,inutile farsi soverchie illusioni.

max ha detto...

E mentre accade tutto questo, la Chiesa sta celebrando un Sinodo di cui non si sa praticamente nulla. Signore, proteggici!.

Anonimo ha detto...

A dire il vero quello che più mi preoccupa è l ottenebramento spicciolo quotidiano delle persone intorno. Danzando e cantando stiamo affondando. Saremo giudicati a breve ed è impossibile immaginare quale mai potrà essere il metro di giudizio.

Anonimo ha detto...


# A. Zhok
Il paragone con l'atmosfera del 1914 appare forzato. Dove sono le borghesie (europee e non) plaudenti alla guerra, che si supponeva gloriosa e breve, soprattutto? In Occidente domina un clima di pacifismo disfattista, addirittura morbodo. Nel 1914 l'entusiasmo era comunque superficiale e passeggero, le masse erano in realtà preoccupate e come.
Caso mai sono gli arabi a voler la guerra, arabi e africani maomettani. La loro incontrastata e persino incoraggiata invasione dell'Europa ne eccita lo spirito aggressivo, anche al di là della questione palestinese.
Vogliono sempre distruggere Israele, che potrebbe anche usare le atomiche di cui dispone, se messa in grave pericolo.
Israele è uno Stato contraddittorio, metà laico e ultralaico, metà talmudico ed ultratalmudico. Ma sicuramente deciso a vender compattamente cara la pelle contro quelli che lo vogliono distruggere.
Miles

Anonimo ha detto...


La leggenda del lasciapassare di Maometto concesso alle summenzionate Suore è appunnto una leggenda.

Anonimo ha detto...

'L'imbecille non vede e non sente, si contempla.' Per tutto l'Occidente che continua ad autodistruggersi.

Anonimo ha detto...

Intanto l'amministrazione Biden sta facendo costruire un altro pezzo di muro per fermare il flusso dei migranti, il Texas ha autorizzato la costruzione di un muro per lo stesso motivo, i migranti giunti in USA provenienti in gran parte dal Venezuela, saranno 'ospitati' in campi raccolta o concentramento, fate vobis, RFK jr. lascia i Dem e corre da solo, ricordo che ha già subìto due attentati di cui uno era piuttosto grave ed è rimasto ferito, intanto in Germania un membro di AfD è stato oggetto di un misterioso incidente, colpito con una siringa durante una convention del partito è stato trasportato d'urgenza in ospedale, massimo riserbo delle autorità.

Anonimo ha detto...

Oggi è la giornata loro: Martedì 10 Ottobre 2023 Giornata mondiale della salute mentale.

Anonimo ha detto...

Adesso si inventano queste ricorrenze, che mi astengo di qualificare, perché essendo scimmie imitano... male.
Tra i diversi Santi che si ricordano oggi San Francesco Borgia (1510-1572)
San Daniele Comboni (1831-1882)

Anonimo ha detto...


L'Iran est derrière le Hezbollah, qui n'a pas bougé. Ce n'est donc pas l'Iran qu'il faut incriminer. Derrière l'assaut du Hama, il y a Nétanyahou, qui, lui, a voulu faire "un bon coup" en laissant l'opération se faire parce qu'il croyait pouvoir en tirer parti sur le plan intérieur (et international). Personne ne croit sérieusement que les Israéliens, qui espionnent le monde entier (jusque dans vos portables), n'étaient pas au courant de ce qui se préparait à Gaza. Comme Roosevelt, comme les Américains à Pearl Harbour… Qui veut la fin veut les moyens…

Anonimo ha detto...


"mentre la maggior parte dei palestinesi sono poveri in canna.."

Veramente, se c'è una comunità strapiena di soldi, questa è proprio quella palestinese. Ricevono sovvenzioni e fondi da tutto il mondo, EU compresa. L'esser palestinese, simbolo del perseguitato, è diventato un lucroso mestiere. Se poi i loro capi spendono la parte principale di questi soldi per pagarsi i missili, le armi e l'addestramento terroristico, peggio per loro. Noi comunque non c'entriamo.
Ma non cadiamo vittime della retorica pro-palestinesi.
Ma quanti erano poi i palestinesi cattolici? Non credo fossero tanti.
Gli ebrei nell'immediato secondo dopoguerra ricorsero anche al terrorismo, famosa la "Banda Stern". Fecero saltare anche l'ambasciata britannica di Roma, a Porta Pia, uccidendo il custode italiano mi sembra. Poi ricostruita anni dopo dagli inglesi in stile coloniale.
Uccisero anche il segretario svedese dell'ONU, conte Bernadotte. L'Albergo David fatto saltare era quello frequentato dagli ufficiali inglesi, che furono falcidiati dall'esplosione.
Ma il terrorismo degli israeliani non è paragonabile a quello di Hamas e compagni, era un fenomeno molto più limitato, in genere mirato ad obbiettivi precisi = rientrava ancora nei canoni sanguinari delle varie Resistenze europee, da poco conclusesi.
Il terrorismo islamico, l'abbiamo visto tutti, colpisce soprattutto i civili indifesi, compie crudeli stragi di massa e pratica la politica del ricatto con gli ostaggi.
Sulla fondazione dello Stato di Israele: è avvenuta con la forza, vincendo una guerra in campo aperto contro tutti i pronostici - con la forza, come per la quasi totalità degli Stati, presenti e passati.
Dov'è lo scandalo?

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe da ricordare anche un piccolo dettaglio, e cioè che Hamas è stato fondato e sostenuto dagli USA e da Israele

Anonimo ha detto...

Mi dispiace, ma ĺ''idea che tutti gli ebrei siano ricchi ed i cosiddetti palestinesi siano dei poveracci, e' falsa. Ha un'idea Martino Mora di quanti siano gli aiuti che arrivano ai palestinesi ? Il governo della striscia è sostenuto dal denaro del Qatar, denaro che arriva regolarmente al governo della striscia con il tacito silenzio e consenso di Israele. E lo sa il professor Martino che Arafat, al momento della sua morte lasciò alla moglie Suha un capitale che le permette di vivere più che agiatamente tra Malta e Parigi ? E , sembra, anche con tanto di aereo privato ? E di aiuti ne arrivano tanti a Gaza . Aiuti che vengono impiegati non per il benessere della popolazione ma per l'acquisto di armi. ? E, nelle scuole della striscia si insegna l'odio per chi islamico non e'.

Anonimo ha detto...

Io lo dico: Hamas non è finanziata dagli iraniani. Hamas è finanziata dal Qatar (infatti tutta la dirigenda in esilio di Hamas vive in Qatar) e il Qatar è il grande sponsor dei Fratelli Musulmani notoriamente asset della politica estera USA.

Cosa sta succedendo? Una enorme provocazione per arrivare al bombardamento dell'Iran in una ottica anti BRICS+ e anti Russia.
Cit. Giuseppe Masala

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente ed è quel che ho immediatamente compreso.

Anonimo ha detto...

I media, in questi giorni, hanno ampiamente detto che a Gaza esiste una parrocchia cattolica con un centinaio di fedeli.

Anonimo ha detto...


Une analyse très juste de Karine Bechet-Golovko, professeur de droit :

Au quatrième jour du conflit engagé par le Hamas, la tonalité a changé. Si le premier jour, l'ampleur des bombardements palestiniens inquiétait pour la sécurité d'Israël, il est désormais évident que cette étrange décision est l'occasion saisie par les dirigeants israeliens pour raser Gaza et commettre le génocide, qu'ils espéraient depuis tant d'années. La haine est à son comble, elle est ouverte et entièrement validée par cet Occident, dont le parti-pris pro-israélien ne connaît à ce jour aucune limite. Le monde global, est-il en train de changer de qualité ? (…)

Voir : http://russiepolitics.blogspot.com/2023/10/conflit-israelo-palestinien-pourquoi.html#more

L'Occidente in guerra ha detto...

“Allah Akbar!” “Allah è grande!” Questo grido è rimbombato in tutto il mondo attraverso i video che hanno documentato le violenze dei militanti islamici contro donne, bambini, giovani di ogni nazionalità, massacrati o rapiti, il 7 ottobre 2023, mentre una valanga di missili si abbatteva su Israele. La stessa invocazione “Allah Akbar!” è risuonata nei giorni successivi sulle piazze arabe e sui social occidentali filo-islamici, per festeggiare l’aggressione di Hamas ad Israele. Poco importa che ciò sia avvenuto in territorio israeliano piuttosto che in territorio europeo. Quel che conta è che una nuova guerra è stata dichiarata.

... vos ex patre diabolo estis... ha detto...

Senza alcun dubbio si tratta di una provocazione ordita negli USA, dove la lobby di coloro che hanno "per padre il diavolo" è onnipotente e dirige la politica mondiale. Riuscirà la lobby nel raggiungimento del suo bimillenario obiettivo: la creazione del nuovo ordine mondiale? Personalmente, ritengo di sì. Mi auguro di sbagliarmi.

Catholicus.2 ha detto...

Il Patriarca latino di Gerusalemme Cardinale Pierbattista Piazzaballa “I santuari resteranno aperti anche per una questione di principio: sono luoghi di preghiera, è la cosa di cui c’è più bisogno in questo momento”

ORIANA FALLACI E IL SIONISMO ha detto...

In definitiva sono sionista perché’ respiro, perché penso, perché’ vedo, perché’ esisto, perché so’… Sono sionista perché’ conosco Israele e la sua gente e gli arabi che vivono lì e godono degli stessi diritti degli ebrei e temono gli arabi dall’altra parte e tacciono e sono colpevoli perché’ tacciono… Peró quando parli con loro nell’intimità della loro casa manifestano la loro gioia per vivere, lavorare e educare i loro figli in libertà piena, libertà anche di essere atei e le donne di essere libere in città come Tel Aviv, Jaffa o Gerusalemme.

Sono sionista perché’ non mi piace che sgozzino la gente, che lapidino le donne o che uomini adulti si sposino con bambine.

Sono sionista perché’ amo la cultura e ringrazio i tanti scienziati, intellettuali, medici, letterati, musicisti, architetti, ingegneri, matematici, e fisici ebrei che in proporzione maggiore rispetto al resto della terra hanno dato di più e nonostante siano stati i più oppressi…

Per ultimo sono sionista perché’ sono donna, europea e occidentale. Perche’ adoro la mia maniera di vivere e detesto che mi si voglia imporre qualcosa. Perché’ amo la libertà sopra ogni cosa. Perché rispetto le donne, perche’ bevo quello che voglio e mi piace il prosciutto e perché ognuno col suo culo fa quello che vuole signori…e signore! Of course!

Conclusione: sono sionista perche’ sono egoista e se muore Israele, nostro migliore e coraggioso alleato, dietro Israele moriremo anche noi…..
Oriana Fallaci

Italietta, svegliati! ha detto...

Come fa notare Cesare Sacchetti in un suo post Telegram, i cattolici liberali e i cattolici conservatori sono schierati con Israele, che per loro è il vero messia. Il servilismo della Meloni, poi, nei confronti di Israele è semplicemente disgustoso e, in questo - ma solo in questo - ella continua il filosionismo del Movimento Sociale Italiano, poi ripreso da Alleanza Nazionale e Fratelli d'Italia. Ella farebbe meglio ad occuparsi dell'Italietta "democratica e antifascista nata dalla resistenza".

Anonimo ha detto...


SEmpre pungente e incisiva l'Oriana, nonostante il taglio libertario della sua prosa, della sua personalità.
Il culto della libertà individuale. Sì. È nella tradizione dell'Occidente. Contro l'ipocrisia del perbenismo maomettano, imposto con la forza.
Ci sono però dei limiti, che del resto Oriana non credo negasse.
E così, con il proprio lato B si potrà anche fare ciò che si vuole, ma non pretendere di usarlo come strumento per governare gli Stati, imporre l'agenda arcobaleno, insomma corrompere e distruggere una nazione intera, cominciando da pueri et puellae.
Ma su questo limite (come su altri) credo che anche Oriana sarebbe stata d'accordo. La libertà individuale deve esser limitata, nel modo giusto.
ap

Lodato sempre sia il Santo Nome di Maria ha detto...

E invece io non sono sionista. Io sono CRISTIANO.
Viva GESÙ nostro amore. E MARIA nostra speranza.

GESÙ, PRINCIPE DELLA PACE, ABBI PIETÀ DI NOI ha detto...

Una nuova guerra sponsorizzata da coloro che "hanno per padre il diavolo", fomentatori di tutte le guerre, a differenza di Gesù, Principe della Pace (Isaia, 9,6).
Leggete il Santo Vangelo - la Vulgata di San Girolamo -, invece delle coglionate filosioniste dei prelati conservatori!

Anonimo ha detto...

Non sono un esperto di questione mediorientale, polveriera sempre pronta ad esplodere.
Tuttavia, una considerazione: l'Iran e' di religione sciita, mentre i Fratelli musulmani sono di area sunnita e c'è rivalità storica tra le due confessioni.
Inoltre, tutto questo livore verso l'Iran, quando abbiamo paesi come l'Arabia Saudita che in fatto di dispotismo sono anche peggiori (ma flirtano con Israele).
Se si parte da basi ingiuste difficilmente si avrà giustizia e le responsabilità britanniche sono enormi nel disegno del quadro mediorientale.

Gz

Anonimo ha detto...

E non parliamo poi dell'attenzione distopica dei media su fatti di terrorismo; alcuni giorni fa vi e' stato un micidiale attacco terroristico in terra siriana, nella città di Homs presso l'accademia militare, con un centinaio di morti tra soldati e civili, ad opera di droni di gruppi terroristici islamici (che pare siano lautamente finanziati dal mondo occidentale).
Nessuna notizia sui media italiani, perché se la vittima e' la Siria di Assad non fa notizia, come nel caso dell'Armenia cristiana.
Il silenzio sui morti siriani come sul genocidio ad opera degli azeri nel Nagorno Karabach da parte delle istituzioni internazionali e dei media europei ci fa capire quanto marcio vi sia nelle stanze dei poteri che contano.

Gz

Anonimo ha detto...

Trump dice "questa è l'ultima guerra in Medioriente".
Gli impliciti di questa frase sono molteplici.
Le ammissioni che contiene sono innumerevoli.
Speriamo non vi sia pure un inconsapevole sottofondo escatologico ammesso che la escatologia sia una jattura.

Anonimo ha detto...

Israeliani e musulmani invocano il loro Dio, a cui vengono consacrati crimini efferati in suo nome. Il Dio di noi cristiani ci ha insegnato ad amarci l’uno con l’altro, a perdonare a vincere il male con il bene.

Anonimo ha detto...

Direi basta con le generalizzazioni, le divisioni in gruppi, basta. Ognuno di noi è un mix di bene e male, che solo Dio Uno e Trino conosce. Il sangue scorre sulla terra dal tempo di Abele cerchiamo di chiudere il rubinetto. Gesù Cristo ha fatto rimettere a Pietro la spada nel fodero e ha riattaccato l'orecchio tagliato e ha detto che non bisognava dire stupido a nessuno! Si può dimostrare di essere forti fieri giusti rispettosi senza recedere di un millimetro senza offendere nessuno. È l onestà interiore che manca, verso noi stessi e verso il prossimo. È questa onestà che manca, siamo sempre dilaniati da mille pensieri, mille sentimenti, mile azioni agite nel buio.

Anonimo ha detto...

Io non parteggio per nessuno, in guerra non ci sono buoni e cattivi, si combatte ferocemente e si fanno tante schifezze da ogni parte e i civili ci vanno sempre di mezzo, quello che mi indigna però è la nota dell'ambasciatore israeliano presso la S.Sede che attacca ancora Papa Pio XII, veramente intollerabile, schifoso e indegno attacco contro un Pontefice che ha fatto tanto per loro, il blog Silere non possum spiega il tutto.

Anonimo ha detto...

Il punto è se la Russia sta più con Israele, dove ha buoni amici disponibili, come fino a ora è stato, a un trattamento di riguardo nella guerra con l'Ucraina, o con l'Iran per ragioni geopolitiche apertamente antioccidentali. La seconda opzione sarebbe evidentemente rovinosa per chi vive da queste parti.
Cit. Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

I complottisti si sono subito lanciati all'attacco

Tutta l'operazione sarebbe stata organizzata dai perfidi israeliani per poter radere al suolo interamente Gaza e la sua striscia.
Pensa quanto sono malvagi, hanno lascisato massacrare centinaia di donne e bambini ebrei nei kibbuz, pur di mettere in atto il loro proposito criminoso!
Quando la si smetterà con questi uscite demenziali?
ap

Anonimo ha detto...

Purtroppo queste uscite demenziali hanno molto spazio nei blog .
La verita' e' che Israele si era illusa di aver neutralizzato Hamas. Permetteva che il denaro indispensabile per il pagamento degli stipendi ai dipendenti statali raggiungesse suo tramite la striscia. Provenendo dal Qatar, beninteso. Ma non considerava che il Qatar e' anche socio di organizzazioni cattoliche nel grande ospedale di Olbia.
Copione gia' visto con l'Azerbajan che ha ottenuto cosi' l'assoluzione per il genocidio degli armeni cristiani del Nagorno Karabak

Anonimo ha detto...

Visione tv youtube
Furia cieca contro tutti i palestinesi
Patrick M. Byrne intervista

Stringere le chiappe! ha detto...

"Chi vive da queste parti" stringa le chiappe, si penta di aver messo da parte Gesù Cristo e si consideri beneficato se dovrà subire qualche pena in questo mondo, invece che nell'altro mondo.

Anonimo ha detto...

Personalmente, non mi aspettavo niente di diverso.

Anonimo ha detto...

1) La farsa pandemica.
2) I sieri genici sperimentali.
3) La guerra di USA, UE, NATO contro la Russia.
4) La guerra di Israele contro la Palestina.

Tutto nel giro di tre anni.
Tutto casuale?


Anonimo ha detto...

Adesso cadono tutti dal pero Nessuno sapeva che nelle moschee si insegna ad odiare i cani infedeli che siamo noi

mic ha detto...

I musuImani non odiano soItanto gIi ebrei, ma tutto I'Occidente e soprattutto I'Europa cristiana, ci considerano infedeIi e, appena il loro numero lo consentisse, vorrebbero sottometterci o aItrimenti distruggerci.
Il problema è che i valori attuali dell'Occidente atlantico ed europeo che dovremmo difendere attualmente non sono quelli cristiani ma quelli del liberalismo sfrenato sfociato nel nichilismo.

Anonimo ha detto...

Cara mic , per favore, ripensa alla parabola della zizzania e del buon grano. In Occidente crescono entrambi, sotto il dominio totalitario dell'islam solo qualche enclave riesce a sopravvivere. Così e' nostro compito difendere la civiltà occidentale per preservare i valori cristiani in mezzo alla zizzania che cresce così rigogliosa.

Anonimo ha detto...

Non tutti gli islamici sono pericolosi, anzi... Il mio vicino di casa è di fede islamica, e siamo in confidenza da anni. Da diverso tempo nella sua cantina ha dei prosciutti appesi . Alla moglie e si suoi bimbi ha detto che sono prosciutti di asino,,,,
Mi ha detto che il migliore è il prosciutto di Parma , e ogni tanto vado con lui in cantina con un fiasco di vino ad assaggiare: alla faccia di chi parla sempre male e fà di tutta l'erba un fascio. L'ultima volta ha portato anche la moglie che dopo un paio di bicchieri di vino si era già ubriacata.
Il tempo passa per tutti e le persone si adeguano.
Penso che le cose buone aiutino ad azzerare le differenze tra i popoli .
Evviva il buon vino, evviva il prosciutto e la mortadella !

Domenico Pennino ha detto...

Augusto Del Noce aveva ben intuito che dopo il crollo del comunismo sovietico il grande pericolo per l’umanità sarebbe stato quello della società liberal/tecnocratica, consumistica, libertina e libertaria. Egli parlava di “un totalitarismo di nuova natura, assai più aggiornato e più capace di dominio assoluto di quel che i modelli passati, Stalin e Hitler inclusi, non fossero. (…) È il super-partito tecnocratico”.
La causa dell’irreligiosià del mondo attuale è da ricercarsi, per Del Noce, proprio nel pan-tecnicismo, “nell’agnosticismo di matrice empirista”. Liberisticamente la religione trascendente non paga, non è utile, quindi non interessa. Questo è l’effetto del liberalismo-libertario e del libertinismo di massa. Del Noce ha messo a fuoco la enorme pericolosità del liberalismo, figlio del libertinismo settecentesco, ancora più radicalmente a-religioso dell’ateismo marxista, poiché eminentemente agnostico e divenuto nel XX secolo un fenomeno di massa (come il comunismo), mentre nel XVIII era solo un fenomeno elitario. L’ideologia del mondo liberale nega la Trascendenza e sfocia nella secolarizzazione e nel nichilismo della società opulenta, ove l’unica etica valida è quella della produzione e del consumo, che conduce al relativismo-integrale.
Popper è il principale esponente filosofico del neoliberismo finanziario di Mises, Hayek e Friedman.
L’empirismo sensista, come il materialismo marxista, nega la spiritualità dell’anima umana, il suo potere di conoscere la realtà sopra-sensibile e rende l’uomo simile all’animale, per cui la conseguenza logica, in economia, è che bisogna lavorare, produrre e arricchirsi. L’unica grande differenza tra liberal/liberismo e materialismo storico-dialettico social/comunista è, come già detto, che sono due tipi diversi di materialismo, ma entrambe le filosofie sono false e conseguentemente lo sono anche le loro conclusioni.

Anonimo ha detto...


# L'equazione liberalismo = materialismo è semplicistica.

Se fosse da prendere alla lettera allora bisognerebbe dire che un Benedetto Croce era materialista, il che sarebbe falso.

Le differenze tra liberalismo e comunismo restano profonde, pur contenendo il liberalismo la possibilità della caduta nel nichilismo.
Il liberalismo parte dal principio della libertà individuale come libertà della coscienza. Non credendo nella Rivelazione, nega il peccato originale e fa dipendere la fede unicamente dal dettato della coscienza individuale. IN tal modo, la coscienza del singolo può orientarsi come vuole, esser credente, agnostica, indifferente.
Il principio della libertà della coscienza è sentito dai liberali come un principio spirituale. In questa sua indipendenza la coscienza di sè si considera libera dai condizionamenti delle religioni positive dal momento in cui con la rivoluzione astronomica crede di poter spiegare integralmente le leggi dell'universo con la sola ragione umana. Avendo in genere una concezione positiva della storia e della politica, il liberalismo classico riconosce alla religione una funzione positiva, ma solo come fattore di incivilimento dei popoli.

Il marxismo è invece radicalmente materialista e vede la coscienza di sè solo come un prodotto delle condizioni sociali, che sarebbero per esso determinate dai soli rapporti materiali di produzione. La coscienza sarebbe pertanto solo un "riflesso" dei rapporti materiali di produzione, sarebbe pertanto già determinata nei suoi contenuti da questi rapporti. Una concezione meccanicistica e radicalmente immanentistica che vede nella religione non un fattore di civiltà ma un nemico da distruggere completamente.
Presentare il marxismo come una religione di contenuto opposto, negativo si può anche fare purché non si dimentichi che il suo contenuto è esattamente l'opposto della vera religione. Anche il liberalismo non accetta la religione come religione rivelata tuttavia la ammette come credenza personale in nome della libertà della coscienza, credenza da rispettare purché non esca dalla sua sfera privata (e questa è una contraddizione patente perché la religione fonda in genere i valori, compresi quelli della convivenza civile, pertanto non può esser confinata nella sfera privata).
Ma l'atteggiamento dei liberali verso la religione è assai diverso da quello dei marxisti.
I "liberali" di oggi, alla Popper e peggio ancora, non sono comunque da mettere sullo stesso piano di un Constant, di un Tocqueville, di un Benedetto Croce.

mic ha detto...

Anonimo 20:51
Non tutti gli islamici sono pericolosi, anzi... Il mio vicino di casa è di fede islamica, e siamo in confidenza da anni...
Che ingenuità oltre che superficialità giudicare una realtà minacciosa e complessa come l'islam da un caso sporadico...

Anonimo ha detto...

Evidentemente questo A.20:51 non conosce l'Islam, esiste una parola araba precisa che significa dissimulazione, cioè fingere di essere amico e tollerante, ma alla prima occasione fartela pagare, anni fa un sacerdote cattolico, don Santoro, fu ucciso senza pietà in Turchia da uno che lo conosceva bene, ce ne sarebbero altri di episodi come questo; una notizia a latere passata nel più assoluto silenzio, anche da parte della sala stampa Vaticana, è bruciato il cosiddetto Piano Nobile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, un incendio devastante che ha polverizzato molte opere d'arte, ignote le cause, ma sorge spontanea una domanda : Il palazzo è disabitato, l'ultimo Papa che vi dimorava è stato Benedetto XVI, la trasformazione in Museo non è stata una genialata, il portavoce vaticano farfuglia un ipotetico contatto elettrico, non fosse stato per Il Messaggero che si è preso la briga di fare indagare una sua giornalista, sarebbe passato totalmente ignorato.

Anonimo ha detto...

Il palazzo apostolico di Castel Gandolfo nei giorni scorsi fu visitato dal dottor cionci che lo ha mostrato a tutti gli italiani in collegamento con il suo canale YouTube . E ha visitato con particolare commozione le stanze in cui Ratzinger ha passato le sue vacanze.
Ma nessuna notizia fu diffusa su un incendio.

Anonimo ha detto...


Proverbio maomettano, citato da mons. Lefebvre, che i seguaci di Maometto li conosceva bene, essendo stato missionario nell'Africa islamizzata per tanti anni: "Bacio la mano che non posso tagliare".
Nelle scuole della Missione, mons. Lefebve accoglieva anche alunni mussulmani, ma in numero chiuso, limitato.
Annotava che, avendo essi un grande rispetto per l'autorità, quando erano in piccolo numero si mostravano sempre disciplinati ed ossequienti. Ma se cominciavano ad aumentare, a raggiungere una cifra considerevole anche se ancora minoritaria, diventavano via via aggressivi e miravano ad imporsi.
Questo ce l'hanno nel DNA, per via della loro formazione politico-religiosa. La loro carnale religione è infatti soprattutto politica. Mira al dominio di tutto il mondo con l'uso della forza, mediante la marcia di una Comunità compatta e possente, che non fa sconti.
Anche se gli sconti li possono fare i singoli musulmani. Infatti, i tagliagole anche tra di loro sono una minoranza ma minoranza fondata sul Corano, protetta ed ammirata, alla quale le persone normali, moderate tra di loro, che pur ci sono, non potrebbero opporsi in alcun modo, una volta che questa minoranza di "combattenti sulla via di Allah" si fosse messa in moto.
Tanto più irresponsabile e addirittura criminale la politica del Vaticano attuale e di tutti i governi precedenti, che ha riempito l'Italia di maomettani e vuole continuare in questa direzione suicida, frustrando in ogni modo i tentativi del governo di CD per bloccare o frenare l'invasione.


Anonimo ha detto...

In un libro di chissà quando, Messori scrisse che ancora gli Islamici dovevano passare nell acido in cui sono passati i nostri usi costumi e religione... credo che il nostro amico del prosciutto di Parma abbia ragione. D altra parte i nostri film del dopoguerra ci hanno anche insegnato che il popolo mediamente solidarizza facilmente con chi riconosce semplice, onesto, calato nei guai della vita.

Anonimo ha detto...

Tutto ciò dipende da non saper distinguere il bene dal male, incominciando che il troppo stroppia anche se si parte da un bene.
Senza dimenticare che il buonismo è stata una vera e propria arma per fiaccare avvelenare distorcere il Bene il Buono. In sintesi la loro ipocrisia ci ha saldamente presi per i fondelli.

Anonimo ha detto...

Ho letto la notizia da un articolo de Il Messaggero ripreso anche su Dagospia, la notizia è recente, della visita di Cionci non sapevo niente.

Anonimo ha detto...

La grottesca contrapposizione sui social media tra cattolici più sionisti dei sionisti e cattolici terzomondisti filo-islamici, è l'ennesima manifestazione dell'ignoranza teologica, e quindi teologico-politica, dei neocattolici.
Prima del Concilio Vaticano II (1962-1965) nessun cattolico avrebbe potuto simpatizzare così smaccatamente per Israele o per l'Islam. Si sarebbe invece schierato coi cristiani di Palestina.
Dopo la Nostra Aetate (1965) e la follia assisiate ed ecumenista di papa Wojtyla (1986 e seguenti) che hanno appiattito il cattolicesimo sugli altri monoteismi (tra "fratelli maggiori" ebrei e "fratelli nella fede" islamici) la confusione regna sovrana.
E' del tutto conseguente che non avendo più una propria chiara identita - distrutta dal clero modernista ai più alti livelli - il cattolico conciliare si associ con disinvoltura a quella degli altri, che sia quella sionista o quella islamista. A scelta. Se in Palestina ci fossero i buddhisti, avremmo ora anche i catto-buddhisti a dire la loro.
Diventa come il derby di calcio: coloro a cui piacciono tanto i quattrini solitamente simpatizzono per i sionisti, come per gli americani, che identificano con la civiltà; coloro che hanno un'anima romanticamente anticoloniale simpatizzano per i musulmani. Di giudizi meditati, però, nemmeno l'ombra.
In quanto alla stampa di regime, scandolosamente prona al sionismo, stendiamo un velo pietoso.
Viviamo, si sa, in una "plutocrazia demagogica" (Sorel).
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Ad Arras un'ex studente islamico torna nella scuola e urlando Allah u akbar taglia la gola a un suo ex insegnante e ferisce altri ragazzi, alcuni sono gravi, vogliamo parlare di dialogo o cosa?

Anonimo ha detto...


# Commento fazioso, quello di M. Mora.

Coloro che simpatizzano per Israele lo farebbero perché a loro "piace il denaro"? Ma che argomento è?

Si fa sempre il processo alle intenzioni di chi non è d'accordo con noi, cercando nello stesso tempo di offenderlo.
Che vuol dire poi "simpatizzare per Israele"? Essere "sionisti"? Per alcuni, "sionista" sembra essere un insulto, come "massone".
Se uno riconosce che lo Stato israeliano ha il suo diritto a sopravvivere come tutti gli altri Stati, allora si macchia del crimine di "simpatizzare per il sionismo"?
Dovendo scegliere tra israeliani e arabi musulmani, preferisco gli israeliani, nonostante le contraddizioni di Israele e l'avversione al cristianesimo dei loro ultraortodossi. I palestinesi cristiani sono alquanto diminuiti di numero, mai troppo elevato credo. Ma chi li ha cacciati o assorbiti, Israele o gli arabi islamici? Tra l'altro tra i capi del terrorismo palestinese di infausta memoria (non dimentico l'attentato di Fiumicino) diversi erano cristiani.
Il servizio archeologico israeliano ha fatto importanti scoperte, che confermano la storicità dei Vangeli (l'ultima il ritrovamento del selciato, il litostroto, sul quale si è posto Pilato, fuori del suo comando, per interloquire con i capi giudaici).
Con gli ebrei conviviamo da tanti secoli, anche se si tratta di una convivenza non facile - con gli arabi musulmani la convivenza si è rivelata impossibile.
ap

Anonimo ha detto...

La sinistra e la destra estreme osteggiano Israele per motivi politici. I moderati a dx e sinx sono filo USA e filo Israele. Il sionismo non c'entra. Inoltre tra arabi e israeliani non si può parlare di antisemitismo, perché sono entrambi popoli semiti, come ucraini e russi sono slavi. La scelta è tra due culture, o meglio tra cultura e non cultura. Io non ho dubbi.

Anonimo ha detto...

Ma COSA può mai fare PER LA PACE con il suo girotondo questo Blinken, 1) favorito di clinton-obama-biden - 2) nemico dell'Europa e soprattutto della Russia e della Germania - 3) intimo del terrorista pazzo che governa l'Ucraina - 4) ebreo a 25 carati che ha dichiarato ieri "noi ci distinguiamo per il rispetto dei diritti umani e per il valore che diamo alla vita" ovviamente riferendosi a Vietnamiti, Irakeni, Afghani, e ha detto infine a Netanyahu "saremo sempre al vostro fianco" ?

GLOBALISTA ha detto...

"Dopo il «non con Putin ma neppure con l'Ucraina», siamo al «non con Hamas ma neppure con Israele». Che ricorda tanto quel «né con le Brigate Rosse né con lo Stato» slogan del Pci all'insorgere del nostro terrorismo. Per l'appunto, stiamo parlando dell'Italia peggiore, che quella sì, purtroppo non muore mai". (Alessandro Sallusti su Il Giornale di oggi).

Quindi per Sallusti, esponente di spicco del giornalismo liberal-destrorso, onnipresente in tv, chi non condivide la propaganda globalista di Joe Biden e della plutocrazia a stelle e strisce (per la quale Putin è un criminale di guerra e il sionismo è il bene assoluto) è "l'Italia peggiore".
Chi ha semplicemnete dei dubbi sulla propaganda plutocratico-globalista di Biden e soci, per Sallusti è paragonabile ai fiancheggiatori delle Brigate Rosse. Buono a sapersi.
Che dire? Che se Sallusti è la destra, tanto vale tenersi il Pd. Non vedo differenze apprezzabili. Se non la pensi come loro, se non condivi la propaganda dominante, sei feccia. Il pensiero unico e la criminalizzazione del dissenso sono esattamente gli stessi. Come è accaduto, del resto, anche col Covid e la prepotenza del green pass. Nessun dubbio era ammesso. Criticavi il green pass? Eri un untore.
Il liberalismo è divenuto totalitario.
Martino Mora