Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 6 giugno 2019

Intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù: la Sacra Scrittura

Il mese di giugno è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Due anni fa il nostro traduttore ha pescato questo testo dal sito CatholicCulture.org e lo ha tradotto per nutrire la nostra devozione. L'ho pubblicato allora; ma è uno degli insegnamenti perenni da custodire e, in questo caso da far riemergere da tutti i contenuti che uno strumento come il blog macina ogni giorno. E dunque lo riprendo oggi. Approfitto per ricordarvi che nella colonna destra del blog ho cercato di sistematizzare i testi più significativi creando anche gli indici dei temi più importanti, che potrete consultare se avrete la pazienza di scorrerla. Per chi usa il cellulare può vederla e usarla - trovandovi anche il motore di ricerca interno - scegliendo in fondo ad ogni pagina  l'opzione: "Visualizza versione web".
Vedi anche: Leone XIII il Sacro Cuore e la Regalità sociale di Cristo 

Intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù:
la Sacra Scrittura

Cardinal Raymond L. Burke, D.D., J.C.D.

Introduzione

Per prepararsi bene all’Intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù e alla Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù è fondamentale riflettere su quanto i testi divinamente ispirati della Sacra Scrittura e l’insegnamento ufficiale della Chiesa affermano a proposito del Cuore di Gesù.
Per mezzo della Sua Parola ispirata nella Sacra Scrittura, Dio Stesso ci rivela le profondità del Suo amore per noi in Gesù Cristo, amore simboleggiato nel modo più perfetto dal Sacro Cuore. L’insegnamento ufficiale della Chiesa ci induce ad applicare la Parola di Dio alle nostre vite quotidiane, aiutandoci a dare una risposta d’amore a Dio per i doni incommensurabili del Suo amore nei nostri confronti. La nostra attenzione verso la Parola di Dio e verso l’insegnamento della Chiesa e l’obbedienza della nostra risposta rendono la nostra vita devota autentica e forte, fruttifera nell’amore per Dio e per il prossimo.

Il Cuore Trafitto di Cristo

Il testo principale della Sacra Scrittura a ispirare devozione al Sacro Cuore di Gesù è il racconto della Passione e Morte di Nostro Signore. Dopo che Nostro Signore Gesù Cristo è morto sulla croce, i soldati volevano utilizzare il metodo abituali per assicurarsi che i criminali crocifissi fossero già morti, vale a dire spezzare loro le gambe. Difatti, la Scrittura ci dice che i soldati spezzarono le gambe dei due criminali crocefissi insieme a Gesù (Mt 19, 32). Ma quando fu il turno di Gesù, risultava loro ormai chiaro che non c’era bisogno di spezzarGli le gambe, perché era già morto. Di conseguenza, uno dei soldati romani conficcò la sua lancia nel costato di Nostro Signore, dal quale scaturirono immediatamente sangue ed acqua (Gv 19, 34). Il soldato trafisse il Cuore di Gesù con la sua lancia. Il sangue e l’acqua che fluirono dal Cuore Trafitto di Gesù sono il simbolo della Sua vita in mezzo a noi all’interno della Chiesa. Una volta risorto dai morti e seduto nella gloria alla destra del Padre, Cristo non ha mai cessato di emanare dal Suo glorioso Cuore Trafitto la grazia dello Spirito Santo sui Suoi discepoli. Il Prefazio della Messa del Sacro Cuore di Gesù esprime l’antico simbolismo dell’acqua e del sangue:
“Innalzato sulla croce
Cristo ci ha tanto amato
Da dare la Sua vita per noi.
Dal Suo costato ferito sono fluiti sangue e acqua,
La fonte della vita sacramentale della Chiesa.
Il Salvatore invita tutti gli uomini presso il Suo costato aperto
Affinché attingano con gioia acqua dalla fonte della salvezza” (Messale Romano).
Il flusso d’acqua e sangue emanato dal Cuore Trafitto di Gesù ci ricorda anche le parole di Nostro Signore a proposito della fonte di salvezza che risiede nel Suo Cuore:
“Chi ha sete venga a Me,
e beva chi crede in Me”. 
La Scrittura afferma:
“Fiumi di acqua sgorgheranno dal Suo seno” (Gv 7, 37).
La nostra devozione al Sacro Cuore di Gesù ci porta a ricordare sempre i molteplici modi in cui Cristo ha fatto e continua a far sgorgare il Suo amore per noi nella Chiesa sin dal momento della Sua morte sulla croce.

Il significato del Cuore nella Scrittura

Per comprendere il significato del passo della Scrittura che si riferisce al Cuore di Gesù Trafitto, è importante ricordare il significato del cuore nella Sacra Scrittura. Nella Bibbia, il cuore è il centro dell’uomo in cui si trova la sua essenza più profonda. Secondo le parole della Sacra Scrittura, è nel cuore che tutti i nostri pensieri e desideri hanno origine. Quando Dio ci parla, parla al nostro cuore. Nel Vangelo secondo San Marco, Nostro Signore cita il Profeta Isaia per descrivere la nostra ipocrisia quando affermiamo di amare Dio ma allo stesso tempo disobbediamo ai Suoi comandamenti: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me’” (Mc 7, 6).
In seguito, nello stesso passo, Nostro Signore ci ricorda che i nostri pensieri e atti cattivi provengono dal nostro cuore:
“Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza” (Mc 7, 21-22).
Unendo il nostro cuore al Sacro Cuore di Gesù, allo stesso tempo esso viene purificato ogni pensiero, desiderio e inclinazione cattivi e viene infiammato dall’amore per Dio e per il nostro prossimo. Nella rivelazione del Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque Nostro Signore ha mostrato la ferita al Suo costato e la fiamma d’amore purificatrice con una croce al suo interno, che corona il Cuore Divino. Il Sacro Cuore di Gesù è circondato dalla corona di spine, che simbolizza l’intera Passione nella quale Egli ha dato la Sua vita per noi.

Il Cuore di Gesù

Ciò che la Sacra Scrittura afferma del cuore dell’uomo vale anche per il Sacro Cuore di Gesù, poiché il Suo cuore è il cuore di un uomo. Attraverso il mistero dell’Incarnazione, Dio Figlio, adombrato dallo Spirito Santo, ha assunto un cuore umano sotto il Cuore Immacolato della Vergine Maria. Nelle Litanie del Sacro Cuore c’è un’invocazione bellissima ispirata dalla nostra riflessione sull’Incarnazione: “Cuore di Cristo formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, abbi pietà di noi”. L’invocazione successiva ci ricorda di nuovo che il cuore umano di Gesù è una cosa sola con la Sua divina natura: “Cuore di Gesù, unito alla Persona del Verbo di Dio”. È al Suo Cuore che Cristo si riferisce nei Vangeli: “Il mio cuore ha compassione di questa folla” (Mt 15, 32); e 
“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11, 28-29).
Cristo continua a dare la Sua Vita – rappresentata dal sangue e dall’acqua che sono scaturiti dal Suo Cuore Trafitto – nella Chiesa, specialmente per mezzo dei sacramenti. La Chiesa ha sempre visto nell’acqua e nel sangue che emanano dal Cuore Trafitto di Gesù un simbolo del Sacramento del Battesimo e della Santa Eucarestia, per mezzo dei quali siamo dati alla luce all’interno della Chiesa con l’infusione dello Spirito Santo nelle nostre anime e la vita dello Spirito Santo che dimora in noi viene nutrita dal Cibo Celeste che è il vero Corpo di Cristo.

Il Cuore di Dio

Il Sacro Cuore di Gesù, la formazione del cuore umano di Dio Figlio nel seno della Vergine Maria, è il compimento della Parola di Dio proclamata dal Profeta Ezechiele. Parlando per mezzo di Ezechiele, Dio descrive la Sua opera di Redenzione con queste parole: “Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio” (Ez 11, 19-20).

Il “cuore nuovo” e lo “spirito nuovo” non sono altro che un cuore animato da Dio Spirito Santo, poiché il Cuore di Dio Figlio è stato trafitto e accoglie ora ogni cuore contrito nei recessi profondi e pacifici della Sua gioia e della Sua pace.

Il Profeta Geremia offre una riflessione ampia e profonda sul cuore del popolo che Dio si appresta a salvare. Parlando della Sua opera salvifica attraverso il Profeta Geremia, Dio Padre si riferisce in questi termini al Suo Cuore, alla Sua essenza più profonda: “Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza” (Ger 3, 15). Possiamo contemplare il compimento della promessa di Dio di mandare pastori che si prendano cura di noi, animati dal Suo divino amore, nella grazia del Sacramento dell’Ordine Sacro. Per mezzo della consacrazione sacramentale Dio trasforma il cuore di un uomo in modo che attraverso di lui possa agire la persona stessa di Cristo per la salvezza del popolo.

È per mezzo del Sacramento dell’Ordine Sacro che Cristo Buon Pastore continua a dare la Sua vita per le Sue pecorelle (Gv 10, 11-18), compiendo fedelmente la promessa di Dio Padre.
Quando Cristo è apparso a San Tommaso Apostolo dopo la Resurrezione, gli ha mostrato le ferite alle Sue mani e ai Suoi piedi e il Suo costato, dietro il quale si trova il Suo Cuore Trafitto. Egli ha detto a Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!” (Gv 20, 27).

La risposta di San Tommaso dopo aver visto le ferite di Cristo, e in particolare il Suo costato aperto, è diventata una delle nostre preghiere preferite quanto l’Ostia e il Calice vengono innalzati dopo la consacrazione: “Mio Signore e mio Dio!” (Gv 20, 28). Nell’apparizione a Santa Margherita Maria Alacoque, Nostro Signore Gesù invita quanti di noi possono essersi indeboliti nella fede o possono averla abbandonato a osservare il Suo Cuore Trafitto e a credere in Lui, l’Incarnazione dell’amore infinito e incommensurabile di Dio per noi.

San Paolo riflette sull’Incarnazione dell’amore di Dio nel Cuore di Gesù nella sua Epistola agli Efesini (Ef 3, 18-19). Egli parla delle “imperscrutabili ricchezze di Cristo” che consentono la realizzazione del piano divino per la nostra salvezza e prega affinché “Cristo possa abitare nei (nostri) cuori per mezzo della fede” e affinché “(noi possiamo) essere in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché (siamo) ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3, 18-19). Cristo dimora nei nostri cuori grazie al dono della Sua vita per noi, e nel modo più perfetto nella Santa Eucarestia. Cristo dimora nei nostri cuori quando rispondiamo al Suo invito a porre interamente i nostri cuori all’interno del Suo Sacro Cuore, ad aprire i nostri cuori completamente a Lui nella celebrazione della Santa Messa e in ogni giorno della nostra vita.

In una stupenda riflessione sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù, il Cardinal Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, esprime il significato profondo dei riferimenti al Cuore di Dio e al Cuore di Gesù nella Sacra Scrittura. Egli scrive: 
“Il Cuore Trafitto del Crocefisso è il compimento letterale della profezia sul Cuore di Dio, che sostituisce la Sua giustizia con la compassione e proprio in questo modo rimane giusto. Solo in questa concordanza tra l’Antico e il Nuovo Testamento possiamo carpire tutta l’estensione del messaggio biblico riguardante il Cuore di Dio, il Cuore del Divino Redentore (Mistero Pasquale e devozione al Cuore di Gesù, Apostolato della preghiera, 2010).
Ascoltando le sagge parole del Cardinale dovremmo tornare frequentemente alla Parola di Dio affinché essa possa infiammarci di rimorso per i nostri peccati, di desiderio di fare riparazione e di nuova generosità rispondendo all’incommensurabile amore di Dio per noi col nostro.

Conclusione

Vi sono molti altri testi della Sacra Scrittura che si riferiscono al cuore umano, al Cuore di Dio e al Cuore di Gesù. È raccomandabile tenere una Santa Bibbia su un tavolino o su uno scaffale a fianco di un’immagine del Sacro Cuore di Gesù, intronizzato nelle nostre case. Nella nostra devozione al Sacro Cuore di Gesù dovremmo leggere la Parola di Dio ogni giorno affinché Dio ci possa parlare dal Suo Cuore e affinché Nostro Signore Gesù Cristo possa riversare su di noi tutte le ricchezze del Suo Sacro Cuore. Sarebbe bene evidenziare i passi che si riferiscono al cuore umano e al Cuore Divino per poter meditare più facilmente su di essi.
Ora, è importante osservare l’insegnamento della Chiesa sul Sacro Cuore di Gesù. La prossima settimana prenderò brevemente in esame l’insegnamento della Parola di Dio sul Sacro Cuore di Gesù.
O Sacro Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, abbi pietà di noi.

CatholicCulture.org ha ripreso il testo pubblicato da St. Louis ReviewOnline, 11 giugno 2004
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito del Sacro Cuore di Gesu, ricordiamo con emozione anche il miracolo eucarustico in Polonia di pochi anni fa

L'Ostia si trasformò in tessuto cardiaco di una persona in agonia

https://it.aleteia.org/2017/09/12/miracolo-eucaristico-sokolka-ostia-tessuto-cardiaco-persona-in-agonia/

(due pagine)

Comitato San Filippo Neri ha detto...

Comunicato Stampa n° 3
Alla cortese attenzione delle redazioni interessate.

Il Comitato San Filippo Neri, in vista dell’appuntamento previsto per sabato 8 giugno alle ore 11:00 a Porta Pia, ci tiene a dare ulteriori chiarimenti a riguardo della nostra iniziativa di pubblica preghiera di riparazione.

1. Cosa accadrà sabato 8 giugno giugno?
Sabato 8 giugno la Città Santa di Roma verrà oltraggiata per l’ennesima volta dal “Roma Pride”, un evento che pretende di fare pubblica apologia non solo della sodomia (quindi di un peccato tra i più gravi), ma di una visione completamente erronea del corpo, della società e di Dio a cui si aggiungono le oscenità e le blasfemie che caratterizzano questo evento. La necessità di riparare appare più che ovvia e corrisponde innanzitutto ad un atto di giustizia.
2. La vostra è una manifestazione politica?
No, la recita del Santo Rosario non è altro che una preghiera tradizionale trasmessa dalla Madonna a San Domenico e che da sempre è cara ai cattolici. Il Comitato S. Filippo Neri non è un movimento politico: saranno pertanto vietati tutti i simboli politici in quanto inopportuni e incompatibili con una pubblica preghiera di riparazione.
3. Qual è la posizione del comitato nei confronti delle persone omosessuali?
E’ la medesima che ha sempre avuto la Chiesa. Qualunque persona con tendenze omosessuali può essere accolta e invitata a vivere cristianamente, esattamente come qualunque altro laico che intende avvicinarsi alla Santa Chiesa. Il peccato di sodomia, come tutti i peccati vietati dai 10 comandamenti, va invece giustamente condannato. E’ semplicemente falso che la Chiesa in passato non ha accolto gli omosessuali ed è invece vero che oggi molti pastori non lo fanno rifiutandosi di insegnare loro il Catechismo e di spingerli a cambiare vita. Lasciare nel peccato le persone, omosessuali e non, è un grave errore dei nostri tempi...in piena antitesi alla vera misericordia che oggi è ridotta a poco più che uno slogan.
4. Intendete fermare il Roma Pride?
No, intendiamo pregare per riparare le offese che Nostro Signore Gesù Cristo subirà ingiustamente durante la parata omosessualista, ma anche lo scandalo che arrecherà alle anime dei semplici, scandalo che sarebbe aggravato se vi fosse il silenzio complice dei cattolici.
5. Per quale motivo avete spedito una copia di “Sodoma Distrutta” al Circolo Mario Mieli?
Sarebbe più semplice disinteressarsi della sorte eterna dei nemici di Gesù e della Chiesa. Sarebbe più facile anche il pensare ai fatti propri e non preoccuparsi del fatto che Gesù Cristo nostro Signore e Re venga pubblicamente offeso e irriso...ma ne varrebbe la pena?Nostro Signore Gesù Cristo ci ha comandato espressamente di amarLo sopra ogni altra cosa e di amare il prossimo per amore Suo. Tra le opere di misericordia spirituale vi è la correzione dei peccatori e l’istruzione degli ignoranti. Nonostante il vittimismo dei circoli Lgbt, i cattolici vogliono il loro vero bene e pregano perché abbandonino le loro perversioni. Le buone letture, come quella data loro in dono, possono essere un mezzo usato dalla Grazia per donare loro la possibilità di ravvedersi e cambiare vita.

Cooperatores Veritatis ha detto...

Il mio invito in particolare è quello di prendere l’impegno di trascorrere mezz’ora alla settimana in adorazione, soprattutto con la seguente intenzione : riparare tutte le offese, le irriverenze, i sacrilegi, le profanazioni che Gesù ha ricevuto nell’Eucarestia dalla Sua Istituzione fino ad oggi. 

Miles Christi ha detto...

Cara Mic sorprendente e infaticabile. Nella colonna di destra ho scoperto in sito intero... grazie davvero!

mic ha detto...

https://www.opendoorsusa.org/christian-persecution/stories/30-more-christians-arrested-in-eritrea-renounce-your-faith-or-go-to-jail/

mic ha detto...

Grazie Miles Christi. Un riscontro che conforta sempre!

fabrizio giudici ha detto...

C'è chi Lo intronizza e chi Lo detronizza (questi ultimi, davvero rintronati):

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/crocefissi-ogni-stanza-all-ospedale-chivasso-scoppia-1706992.html

Miles Christi ha detto...

O coelorum Rex!
O Domine terrae!
O universi Rector!

Oratione humilitas,
studio cognitio,
impetu tenax,
exercitatione ars.

Fidelitate in corde,
armis in manibus,
lorica in pectore,
virtus in bello.

O Ductor militum!
O oratorum Magister!
O Medens aegrorum!

Dobbiamo imparare a consolare Gesu' nel Suo Cuore Eucaristico . ha detto...

Il Cuore Eucaristico di Gesù (parte 1)
https://www.veritatemincaritate.com/2019/06/il-cuore-eucaristico-di-gesu-parte-1/

GESÙ
“Sono il Cuore Eucaristico… Ho sete di essere amato nel SS. Sacramento… Quante anime mi circondano, ma non mi consolano… Il mio Cuore domanda l’amore, come il povero domanda il pane…”

Pio IX, pregato dai Vescovi e Superiori di ordini religiosi, concedeva la prima preziosa indulgenza pontificia alla bella invocazione:

“Lodato, adorato, amato e ringraziato sia ad ogni istante il Cuore Eucaristico di Gesù, in tutti i tabernacoli del mondo, fino alla consumazione dei secoli”.