Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 15 gennaio 2020

Lettera di “sostegno” ai vescovi del Card. Hummes perché si preparino a ricevere l’esortazione post sinodo amazzonico

Indice interventi riguardanti il Sinodo per l'Amazzonia.

Rapide osservazioni sulla lettera ai vescovi del Card. Hummes, segnalata su Duc in altum, per l'accoglienza dell'imminente esortazione post-sinodale che Ratzinger-Sarah intendevano disinnescare:
  • Hummes tiene a sottolineare che i “nuovi cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale” sono stati “stilati sotto la guida dello Spirito Santo” (Sic!)
  • che il papa ritiene importante che i vescovi ricevano il documento (prima della pubblicazione) "prima che la stampa inizi a farvi commenti". 
  • "In questo modo essi potranno unirsi a lui nella presentazione dell’Esortazione e nel renderla accessibile ai fedeli, ai credenti e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ai media, al mondo accademico e ad altri che rivestono posizioni di autorità e di rilievo." Osservazione: Dunque i "nuovi cammini" sono indirizzati non solo ai fedeli ma anche a credenti (evidentemente anche di altre religioni), ai non credenti, ai media e alle autorità. Insomma sarebbe l'inizio del magistero mondialista...
  • "Con l’intento di favorire una adeguata preparazione, in questa prima lettera sono offerti alcuni suggerimenti. Lo scopo non è quello di fare pubblicità né di attirare l’attenzione. Piuttosto, è quello di sostenere discretamente Ella, in quanto Ordinario, in comunione con papa Francesco, mentre si prepara a ricevere l’Esortazione e a trasmetterla al popolo di Dio nella sua giurisdizione. Di conseguenza, con la massima libertà, si possono usare i suggerimenti nella misura in cui questi sembrano utili." Tra i documenti consigliati:
    - Sinodo Speciale sull’Amazzonia, Documento Finale, 26.10.2019
    - Papa Francesco, Incontro con i Popoli dell’Amazzonia, Puerto Maldonado, 19.1.20
    - Papa Francesco, Apertura dei lavori dell’Assemblea Speciale, 7.10.2019
    - Card. Claudio Hummes, Relazione introduttiva del Relatore generale del Sinodo, 7.10.2019
    - Papa Francesco, Discorso finale del Sinodo, 26.10.2019
    - Papa Francesco, Laudato sì’, 2015, in particolare capitolo 5, “Alcune linee di orientamento e di azione” e capitolo 6, “Educazione ecologica e spiritualità”.
    Osservazione: Insomma Cicero pro domo sua. Non c'è traccia della Chiesa universale e del suo magistero
  • Il punto chiave della Lettera appare il fatto che accogliere l'esortazione post-sinodale con tutto il suo corollario fortemente rivoluzionario rappresentato dai riferimenti indicati i cui contenuti, oltre alla reazione Sarah-Ratzinger, hanno suscitato una vasta letteratura di confutazioni e di riaffermazioni dei principi fondanti de La Catholica [vedi], sancisca la comunione con lui. 
  • Sorge, seria, la domanda: Altrimenti? Cosa non sono riusciti a sventare Sarah-Ratzinger? Anche se, comunque vada, è stato gettato un sassolino, neppure troppo piccolo, nell'ingranaggio del riformismo modernista. (Maria Guarini)

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo, Mic!
Mala tempora, ma più che qualche sassolino è stato gettato nell'ingranaggio...

mic ha detto...

Eh sì, è un'immagine forte, credo che sia così. E grazie...
Ho mandato le osservazioni a Valli, vediamo se le pubblica.

Anonimo ha detto...

La sostituzione.
Bergoglio chiama i vescovi all'adunata per una nuova "Catholica" ("ecologismo integrale ispirato dallo Spirito Santo").
Comunione con chi?
L'ora è grave.
Si spiega la violenza contro Sarah, il suo Coautore e il loro libro.
Andrea Sandri

by Tripudio ha detto...

Tutta questa ossessione di parlare ai non cattolici non trova le loro orecchie almeno un pochino interessate.

Inoltre, per l'inutile ripetizione delle trite banalità di moda, non c'è bisogno di scomodare sinodi, pontefici, documenti esortativi e quant'altro. Allora perché tanta foga?

Se un chierico si alza per dire: "l'Esortazione Post-Sinodale è una cagata pazzesca", visti i contenuti (ormai tutt'altro che ignoti) dell'Esortazione, in base a quale dogma di fede - o almeno quale canone del CJC - andrebbe condannato?

Intanto voglio ringraziare Hummes per aver inutilmente (dal suo punto di vista) donato frecce al nostro arco. Quanto più sono ossessi dalla loro ideologia, tanto più spesso perdono buone occasioni per tacere, contribuendo così a scoprire le carte.

tralcio ha detto...

Diradatosi il fumo comincia a vedersi l'arrosto.
Ringrazio il Signore per l'atto di amore del Card. Sarah e di Papa Benedetto XVI.
Prego la Santa Vergine perché dia loro consolazione di tante amarezze.
Prego anche per la conversione di chi cerca di mistificare.
Dove sta la signoria di Cristo si annida sempre un traditore.
Lo smaschera più la bontà di colui che viene tradito che non l'indagine di chi ne sospetta.
Finché durerà il mistero dello scontro tra Luce e tenebra sarà necessariamente così.
L'arrosto cucinato nella tenebra sta per essere servito: buon pranzo!
Il pane supersubstanziale resterà disponibile solo nella Luce: laudetur Iesus Christus!

Anonimo ha detto...

"... “stilati sotto la guida dello Spirito Santo”..."
Cioè ha tenuto un'extra lesson!

"... nel renderla accessibile ai fedeli, ai credenti e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ai media, al mondo accademico e ad altri..."
O è di difficile comprensione l'esortazione, cioè presenta non volute involuzioni oppure i recipienti citati sopra sono occlusi a prescindere.

"...l’intento di favorire una adeguata preparazione, in questa prima lettera sono offerti alcuni suggerimenti..."
Evidentemente anche i vescovi quanto a QI stanno messi maluccio!

"...sostenere discretamente Ella, in quanto Ordinario, in comunione con papa Francesco,..."
Quant'è bravo papa Francesco! Quant'è buono papa Francesco! Questi vescovi invece son zucconi!

"...con la massima libertà, si possono usare i suggerimenti..."
E'tutto un suggerimento liberale, un circolo di suggerimenti in automatico tra automi lobotomizzati ed automatizzati.

"... Tra i documenti consigliati..."
Tutti i documenti possibili della Tradizione...sono stati esclusi senza ripensamento alcuno. Perché non si conoscono. E non si conoscono perché non sono al passo dei tempi. Tempi nuovi. E se i tempi sono nuovi, nessuno li consce e nessuno quindi può dire che cosa si addice a questi tempi sconosciuti e cosa non vi si addice. Ma loro sanno, conoscono il seme e la pianta ecologico-spirituale(???).

Vogliono dare ad intender che conoscono la Vita, quando volutamente ignorano la Via e la Verità.
Solo apprendisti stregoni, fuori dalla Grazia di Dio, smagheggiano con le potenze dell'aria.

Anonimo ha detto...

Tralcio, bravo!

mic ha detto...

A Castel Gandolfo sradicata la vigna voluta da Benedetto (che si era dichiarato un umile lavoratore nella vigna del Signore...)

mic ha detto...

CITTÀ DEL VATICANO Si trattava un delizioso vigneto di appena pochi filari, poetico e simbolico al tempo stesso. In un angolo di giardino molto caro a Papa Benedetto XVI, in cui amava passeggiare e pregare tra le piante, facendo due passi nelle afose sere d’estate alla ricerca di aria buona, durante i soggiorni nella villa pontificia di Castel Gandolfo. Proprio in queste settimane quell’area dei giardini è stata stravolta e a farne le spese è stato il povero vitigno di Ratzinger che è stato divelto, sradicato e spianato. In Vaticano nessuno vuole parlarne. 
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/castel_gandolfo_vigna_vigneto_sradicata_papa_benedetto-4984662.html

Una chiesa politicante ha detto...

"I vescovi dell'Emilia-Romagna pubblicano una sorta di vademecum per le imminenti elezioni regionali, in cui condannano "populismi e sovranismi" e scrivono: "L'Europa è la nostra casa". Ora, quale relazione possa esserci tra una tale presa di posizione ed il cattolicesimo è un mistero. Nella Scrittura, dalla Genesi all'Apocalisse, non troverete manco un rigo che possa giustificare o anche solo dare un fondamento logico a simili affermazioni. Si tratta solo di politica, proprio ciò da cui i pastori dovrebbero tenersi alla larga, per tenere unito il gregge. Sappiamo (presumo) che Gesù raccomandò di distinguere tra le cose di Cesare e le cose di Dio, Mt 22,21, di tenere separate politica e religione, le questioni sacre e le questioni mondane. Sappiamo (presumo) anche che i suoi connazionali lo abbandonarono quando capirono che quel giovane ebreo che diceva di essere il Messia non era né voleva essere un leader politico, un capopopolo, non si sarebbe mai messo alla testa d'una rivoluzione per scacciare l'invasore romano da Israele. E sappiamo pure (presumo, comunque se non lo sappiamo è bene saperlo) che lo stesso Gesù si rivolgeva ai farisei, agli scribi, ai dottori della Legge ed ai sacerdoti definendoli "razza di vipere", perché costoro si servivano della fede per perseguire interessi personali e preservare il proprio potere, usavano il sacro per scopi mondani: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti...! Serpenti, razza di vipere, come potrete sfuggire alla condanna della Geenna?", Mt 23, 13-33. Gesù era giudeo, ma cresciuto in Galilea ed i galilei avevano fama di essere gente schietta, di esprimersi con un linguaggio diretto e senza troppi giri di parole, un po' come i nostri toscani. Un'altra cosa importante che sappiamo è che i Patti Lateranensi (il Concordato) furono stipulati, nel 1929 e nel 1984, sulla base del principio di Cavour: <>. Che significa che ognuna delle due parti deve stare al suo posto ed astenersi dall'intervenire nella sfera di competenza dell'altra, ognuno faccia il suo mestiere, insomma. La gerarchia ecclesiastica attuale, purtroppo, tutti questi principi finge di ignorarli, provocando una lacerazione tra i fedeli e tensioni con il mondo politico. In circostanze storiche eccezionali, la Chiesa è intervenuta, con tutta la sua forza, in politica, ma ciò è avvenuto quando era a rischio la libertà di culto, ossia quando era in discussione proprio il principio cavouriano sopraddetto: "Libera Chiesa in libero Stato". Nel 1948, Papa Pio XII mobilitò i comitati civici per impedire, disse, che "i cosacchi" portassero "i loro cavalli ad abbeverarsi a Piazza San Pietro". Ed i "cosacchi" erano i bolscevichi, i comunisti che al di là del Muro distruggevano le chiese ed incarceravano i sacerdoti. Vi sembra che sia questa la situazione attuale dell'Emilia-Romagna o dell'Italia? E' solo una domanda retorica, ma è bene porla. No, qui abbiamo a che fare con gente in abito talare che spaccia le proprie opinioni per Vangelo, che confonde i fedeli, li disorienta e li divide. Che riduce il cattolicesimo ad un'ideologia, una dottrina politica e rischia di fare della Chiesa un ammasso di macerie. Avessimo un governo (intendo un vero governo, perché non l'abbiamo), già da tempo avrebbe fatto notare Oltretevere che certe interferenze sono una grave violazione del Concordato e che se una delle due parti non rispetta gli impegni assunti, l'altra è autorizzata a fare altrettanto. Qui mi fermo, penso che quanto detto sia sufficiente a capire la gravità della situazione venuta a crearsi di recente".
A. M.

tralcio ha detto...

Cara Mic, tu chiedi: cosa non sono riusciti a sventare Sarah-Ratzinger?

Sventare l'ideologia non è possibile. Essa si abbatte implacabile, essendo frutto del libero arbitrio umano, il quale superbamente e stoltamente può farsi portavoce di spiriti ben diversi dallo Spirito Santo.
Tuttavia, con il concorso del travaso di bile e delle pezze peggiori del buco che gli incaricati hanno escogitato (non smuovendo di una virgola il contenuto del libro di Sarah-Ratzinger) la pubblicità fatta al "sassolino" è massima e fa risaltare l'operazione già in corso (altrimenti sottobanco) tramite la lettera del Card. Hummes ai Vescovi.

In Brasile Hummes faceva il vescovo operaio; il suo "Non dimenticarti dei poveri", detto a Bergoglio appena eletto Papa, si tradusse nel nome Francesco. Il sinodo amazzonico l'ha visto troneggiare ed ora è tutto intento a riscuote i dazi per la "casa comune" che tanto sta a cuore al superiore.

Non si sventa la tentazione. Quello che si può sventare è il peccato, grazie a delle coscienze avvertite e all'opera di formazione di chi cura le anime. Adesso tutti quelli che lo devono sapere, hanno chiaro che ci sono sul piatto due opzioni non compatibili, diversamente commestibili. Ciò che è apparecchiato per la terra non è buono per il Cielo.

La pagnotta che sfama i poveri viene dal panificio; il tabernacolo "non converte nessuno".
Hanno sradicato persino la vigna... Al posto del vino useranno qualche bibita colorata.
In fondo la mensa collettiva della casa comune non serve vino pregiato, sangue di Cristo.

Il mistero stupendo di Cristo che consacra mentre gli angeli stanno adoranti non cesserà. Non ci sono riuscite le ideologie esterne al recinto, non ce la faranno nemmeno da dentro.

Ave Maria ! ha detto...

Ma lo sa Sig.ra Mic che questo piccolo vigneto e' proprio grazioso ; curato e al contempo intimo , quale e' l'anima di questo Sacerdote , e ....in fondo al vigneto c'e' Lui : il Buon Pastore ! Cosa chiedere di piu' per stare un po' in intimita' con il Padrone della vigna ? E' bello ricordare che il tempo e' un dono da trascorrere sempre accanto a Lui in ogni momento della giornata . Grazie per avermi fatto godere della vista di questa bella immagine , anche questo e' un dono del quale ringraziare Dio .
Ave Maria !

mic ha detto...

E in tutto questo bailamme nessuno pensa a pachamama con annessi e connessi di ordine metafisico (che certamente verrà fuori nel contesto della "conversione ecologica": alla creatura mettendo da parte il Creatore) e non è liquidabile come una parentesi....

anelante ha detto...

Cioè i suggerimenti al clero su come ingannare meglio i fedeli onde introdurre ammogliati di vario tipo, ed amichetti, con pretesse,pachamame e priapi,in modo da far delle parrocchie dei casini. Forse tra quelli che non han abbandonato i templi ancor residua qualcun non lobotomizzato ed allora han provveduto a studiare come far passar x Vangelo l'anti vangelo. Suggerimenti una cum Bergoglio. L'una cum Cristo? Manco considerato: mito,invenzione dei primi cristiani...

anelante ha detto...

.. Che poi fedeli,credenti,uomini di buona volontà. .dovrebbero coincidere a parer mio...cantavano gli angeli ai pastori fedeli che credettero.

Da Fb ha detto...

RATZINGER INTERVIENE SUL CELIBATO

Sembra che non si possa negare il fatto che Ratzinger, il Papa emerito, abbia scritto un saggio che sta per uscire nel libro “Dal profondo del cuore”, a firma anche del cardinale ghanese Sarah. Si tratta di una riflessione sulla intangibilità del celibato dei preti che sta creando non pochi problemi nelle stanze del Vaticano, addirittura pare che attraverso monsignor Georg si sia provato a chiedere a Ratzinger di togliere la firma. Invano, a quanto sembra. Bartolomeo Sorge e Antonio Spataro, gesuiti di fede bergogliana, provano quindi a sminuire la portata del saggio del Papa emerito, rendendo ancora più evidente quanto sia ormai chiara la spaccatura nella Chiesa cattolica, nella quale sempre più si avvertono avvisaglie di scisma.

Benedetto XVI sostiene che il celibato è «una proclamazione di fede», che la chiamata a seguire Gesù non è possibile «senza questo segno di libertà e di rinuncia a qualsiasi compromesso». Non è un mistero che Ratzinger ritenga che la diminuzione delle vocazioni e la sempre più scarsa partecipazione dei fedeli non si possa contrastare portando sull’altare anche i preti sposati. Il teologo anti relativista Ratzinger, che in tutti i modi provano a silenziare, esprime la consapevolezza che solo un profondo senso religioso, e una pratica di fede ad esso corrispondente, possa fare da argine alla crescente perdita di senso del sacro nella società contemporanea. Profonda è la consapevolezza che la continua diminuzione di partecipazione dei fedeli non si può arginare rincorrendo la modernità.

Alcuni semplificatori – più o meno interessati – tendono a ridurre la questione al conflitto tra tradizionalisti e modernisti. Non penso sia questa la partita in gioco. Penso piuttosto che sia in gioco l’esistenza stessa del cattolicesimo per come lo abbiamo conosciuto e vissuto nei nostri lunghi secoli di storia, che esso rischi di scivolare verso una sorta di protestantizzazione più compatibile con le esigenze di liquidità del sistema dominante. Non è un caso che i cosiddetti progressisti siano tra i più grandi ammiratori del papato bergogliano. Ratzinger lo vedono come l’espressione della tradizione, come il tenace “pastore tedesco”, come ebbe a titolare il 1° dicembre del 2011 il radical chic “Manifesto”.

Comunque il tema non è solo affare dei credenti, piaccia o non piaccia, noi italiani non possiamo non dirci cattolici.

mic ha detto...

https://www.corrispondenzaromana.it/il-vero-pasticcio-e-la-coabitazione-dei-due-papi/
.....
Dalla vicenda emerge però un ben più grave pasticcio, che è quello della innaturale coabitazione in Vaticano dei due Papi, soprattutto quando uno di loro, Benedetto XVI, dopo aver rinunciato al pontificato conserva il nome, mantiene la veste bianca, impartisce la Benedizione Apostolica, che spetta solo al Sommo Pontefice e rompe ancora una volta il silenzio a cui si era votato dimettendosi. In una parola si considera Papa, sia pure “emerito”.

Questa situazione è la conseguenza di un grave errore teologico del cardinale Ratzinger. Conservando il titolo di Papa emerito, come avviene per i vescovi, egli sembra ritenere che l’ascesa al Pontificato imprima sull’eletto un carattere indelebile analogo a quello sacerdotale. In realtà i gradi sacramentali del sacerdozio sono solo tre: diaconato, presbiterato ed episcopato. Il pontificato appartiene ad un’altra gerarchia della Chiesa, quella di giurisdizione, o di governo, di cui costituisce l’apice. Quando viene eletto, il Papa riceve l’ufficio della suprema giurisdizione, non un sacramento dal carattere indelebile. Il sacerdozio non si perde neanche con la morte, perché sussiste “in aternum”. Si può invece “perdere” il pontificato, non solo con la morte, ma anche in caso di volontaria rinuncia o di manifesta e notoria eresia. Se rinuncia ad essere pontefice, il Papa cessa di essere tale: non ha diritto a indossare la veste bianca né ad impartire la benedizione apostolica. Egli, dal punto di vista canonico, non è neanche più un cardinale, ma torna ad essere un semplice vescovo. A meno che la sua rinuncia non sia invalida: ma questo, nel caso di Benedetto XVI, dovrebbe essere provato. Di fatto il titolo di Papa oggi viene attribuito sia a Francesco che a Benedetto, ma certamente uno di essi è abusivo, perché uno solo può essere il Papa nella Chiesa.

La storia della Chiesa ha conosciuto Papi e antipapi che si sono combattuti, ma ognuno di essi scomunicava l’altro e la chiarezza imponeva delle scelte, come avvenne nel Grande Scisma d’Occidente, in cui tutta la Cristianità si trovò scomunicata, dall’uno o dall’altro Papa e i fedeli furono costretta a prendere posizione Ciò che non è mai accaduto è che due Papi si riconoscano entrambi come legittimi e manifestino reciprocamente rispetto e riverenza, salvo combattersi dietro le quinte per interposta persona. Cercare di metterli pubblicamente uno contro l’altro, è un’impresa improba, smentita dai fatti e destinata al fallimento. Non c’è un Papa “buono”, e un “papa “cattivo”. Non ci sono due Papi. C’è solo una grande confusione, destinata ad aumentare.

Che cosa accadrà infatti quando il processo di liquidazione del celibato ecclesiastico, avviato ufficialmente dal Sinodo sull’Amazzonia, sarà portato avanti dal “percorso sinodale” della Conferenza episcopale tedesca? Lascerà papa Francesco via libera ai vescovi tedeschi? E cosa dirà Benedetto XVI di fronte al “percorso” dei suoi confratelli tedeschi, che annunciano di voler dare «valore obbligatorio» alle loro decisioni in Germania? Da parte sua il cardinale Sarah confermerà la «filiale obbedienza a papa Francesco» che manifesta nel suo comunicato stampa del 14 gennaio o unirà la sua voce a quella dei cardinali che intendono resistere al processo di autodemolizione della Chiesa, seguendo l’insegnamento apostolico: «si deve obbedire più a Dio che agli uomini» (At 5, 29)? E’ l’ora della chiarezza, non della confusione. 

Anonimo ha detto...

"...Vogliono dare ad intender che conoscono la Vita, quando volutamente ignorano la Via e la Verità..."

Non era un gioco di parole. Come la scienza, sulla quale il mondo cammina, si sviluppa dall'osservazione e dalla riproduzione in laboratorio del meccanismo osservato all'esterno e dall'esterno nella natura, così altri esseri umani hanno sviluppato altri tipi di conoscenza che sono diversi dai nostri perché il loro sguardo ha osservato in modo diverso il mondo esteriore.

Ora, per esempio, pur riconoscendo importanti conquiste alle altre medicine, è un dato di fatto ed è pur vero che NSGC ha liberato i Suoi fedeli da una sudditanza alla natura, la cui cura e regolamentazione sono state affidate a noi esseri umani. Quindi Gesù Cristo è come se avesse detto, tu non preoccuparti delle forze naturali, IO ti sono vicino, tu pensa a ME e metti in pratica quello che IO ti ho insegnato, perché IO penso a te. Questo ovviamente non l'hanno percepito tutti gli occidentali, ma una grande parte dell'ambiente in cui sono vissuti sì. Quando l'ambiente era Cattolico, anche quelli che negavano Gesù Cristo, Gesù Cristo respiravano.

Ora siamo nel paradosso che un papa si occupa in modo particolare di altre religioni e blandamente del Cattolicesimo ma, si occupa anche di ecologia, che è una parte nella biologia che riguarda i rapporti tra esseri viventi ed ambiente. Ora il papa vuole occuparsi di educazione ecologico/spirituale. Se si occupasse di portare la Buona Novella, così come l'abbiamo ricevuta, a tutte le genti, con uno prenderebbe tre: porterebbe Gesù Cristo, come da Lui comandato, a tutte le genti; le genti sarebbero saggiamente, prudentemente, liberate dalle loro paure verso le forze naturali; le genti avendo potuto incontrare Dio, Uno e Trino, sarebbero liberate dall'ossequio alle divinità false e bugiarde, cioè ai demoni.

Questo per dire che, quasi certamente molti sacerdoti sono venuti in contatto con esseri spirituali ma, la moralità media che la chiesa sta mostrando urbi et orbi porta ad arguire che questi sacerdoti non sono entrati in contatto con esseri spirituali angelici. E così è per tanti occultisti, pensatori, scienziati, gente comune ai quali è stata insegnata una tecnica per contattare queste entità, potenze dell'aria, che sono demoni vestiti da angeli, cioè ipocriti, falsi angeli.

Un mondo falso e bugiardo non poteva che entrare in un mondo spirituale falso e bugiardo. Perché sempre addito la figura di Padre Pio, perché lui è l'uomo nuovo, è lui l'esempio su cui mi sento di mettere la mano sul fuoco.

mic ha detto...

"Non ci sono due papi, c'è solo un Papa: Francesco", ha detto il cardinale Gerhard Müller a Corriere.it (14 gennaio).
Secondo Müller, la scelta del titolo di "Papa emerito" per Benedetto è una forma di cortesia: "In realtà, Benedetto XVI è un vescovo emerito".
Parlando a IlGiornale.it, Müller sottolinea che Benedetto e Francesco non sono contrapposti. Per lui, è "assolutamente chiaro" che tutti i cardinali, vescovi e Cattolici stanno dalla parte di Francesco.
___________
Müller farebbe meglio a dirlo a Benedetto e al suo segretario che ha parlato di 'papato allargato'

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/07/papato-allargato-no-grazie.html

Anonimo ha detto...

Sempre più spesso la domenica andando a messa sento parlare il sacerdote durante l'omelia non di quanto contenuto nelle letture ma della "chiesa che sogna Francesco..."
A me hanno insegnato che la Chiesa e la sposa di Cristo e non il sogno di un uomo... fosse anche un papa.
Per certi sacerdoti i sogni di un papa sono più importanti della dottrina e della fede.
Pietro - Salerno

Rr ha detto...

MIc,
anche Müller deve aver ricevuto una telefonata da S. Marta...o un’offerta che non si può rifiutare.

Certo che come persuasore El Jefe a Stalin gli fa un baffo.

E poi Pell docet.

Anonimo ha detto...


Dal punto di vista del diritto canonico la tesi del card. Mueller appare del tutto corretta.

mic ha detto...

E chi ha detto che la tesi di Muller non è corretta?

E' stato però ricordato che pare non sia dello stesso parere Ratzinger. Vedi:
Müller farebbe meglio a dirlo a Benedetto e al suo segretario che ha parlato di 'papato allargato'

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/07/papato-allargato-no-grazie.html
e qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/05/la-fine-del-vecchio-linizio-del-nuovo.html

anelante ha detto...

E poi Muller dicendo che tutti stanno dalla parte di Bergoglio afferma di fatto che sono contrapposti Ratzinger e Bergoglio anche se lo nega prima.Bugia,infatti sono due dottrine diverse,e non tutti stanno con Francesco.Sarà giusto stare col Papa quando sarà tale,il diritto canonico vale solo x chi è fedele a Cristo.Inoltre molti molti molti sono quelli che non condividono le novità bergogliane.

Anonimo ha detto...


Il "papato allargato" come istituto non sta né in cielo né in terra, sia dal punto di vista teologico che da quello canonistico.
Qualsiasi cosa pensino Ratzinger e il suo segretario.

Anonimo ha detto...

Pochi comprendono quel che succede veramente: non in Vaticano, ma durante la Santa Messa.
In ogni Santa Messa validamente celebrata.

https://www.youtube.com/watch?v=3HM1tJCI028

Quelli che già non credono vorrebbero ridurre tutto a molto meno.
Il diavolo, che invece sa tutto molto bene, li tenta su questa strada per inaridire la Chiesa.

Un'offerta che non si puo' rifiutare.. ha detto...

C’era comunque una grande urgenza di disinnescare la bomba del libro a quattro mani, e ieri se ne è compreso meglio il motivo. È trapelata infatti la lettera che proprio il 13 gennaio il cardinale Claudio Hummes, relatore generale del Sinodo sull’Amazzonia, ha inviato dal Vaticano a tutti i vescovi annunciando la prossima uscita dell’esortazione post-sinodale: “entro la fine di questo mese o l’inizio di febbraio”. Ma non è una semplice lettera di cortesia per informare di un evento, è una “chiamata alle armi” di tutti i vescovi per diffondere in ogni angolo della Chiesa il “verbo” del Sinodo amazzonico.

Ovviamente i toni della lettera sono suadenti, “l’intento” è quello “di favorire una adeguata preparazione” per un evento “molto atteso”; ma poi si passa alle azioni che ci si aspetta che ogni vescovo faccia, se non vuole dispiacere al papa. Suggerimenti che sono come quelle offerte che, si diceva in un famoso film, “non si possono rifiutare”. “Un modo utile di prepararsi – scrive Hummes – sarebbe quello di leggere alcuni dei documenti precedenti attinenti al tema”. Non c’è bisogno di andare a cercare, li elenca in appendice lo stesso cardinale: il documento finale del Sinodo, il discorso di papa Francesco ai popoli dell’Amazzonia, relazione introduttiva del cardinale Hummes e discorso finale di papa Francesco al Sinodo, l’enciclica Laudato Si’.

Finito di leggere, e in fretta, i vescovi si devono mobilitare per fare in modo che in ogni diocesi si accolga nel modo dovuto l’esortazione: “Ella potrebbe anche iniziare a pianificare una conferenza stampa o un altro evento il prima possibile (…) Ad esempio, potrebbe essere opportuno che Ella presentasse l’Esortazione insieme a un rappresentante indigeno, se praticabile nella vostra zona, un responsabile pastorale esperto (ordinato o religioso, laico o laica), un esperto su questioni ecologiche, e un giovane impegnato nella pastorale giovanile”. A breve i vescovi riceveranno “una seconda lettera con ulteriori suggerimenti”.

https://lanuovabq.it/it/chi-guida-il-rullo-compressore-contro-benedetto-e-sarah?fbclid=IwAR2veIpDETK-tt-c_l0Hl628mkwhVlw-avemWBayN5Ze4IbnmEDwfgqjxoY#.Xh_nN4mWCTc.facebook

Quante piaghe ! Ho bisogno di piangere . ha detto...

Spiega il legame tra le idee politiche dei singoli individui e l’idea di Chiesa che molti sacerdoti desiderano costruire, spiegano il nesso tra l’antifascismo militante (che non disdegna metodi fascisti per ottenere risultati) e l’avversione contro un papa – l’Emerito – la cui sola presenza in questa terra smorza il grido di esultanza per l’avvento di una Nuova Chiesa in cui ognuno potrà servire il suo Signore come vorrà... i preti sposandosi, gli sposati dicendo messa, le donne accedendo agli ordini, i giovani vendendo ascoltati senza ascoltare (e obbedire) e, perché no, i preti antifascisti candidandosi col Piddì.

https://lanuovabq.it/it/vignette-e-satira-su-sarah-cosi-si-umilia-un-cardinale

Amato fedele Card.Sarah : preghiamo !