Chiedo in anticipo scusa per la banalità delle considerazioni che seguono. Mi sono risolto a riportarle semplicemente perché continuo a ritrovare argomentazioni lunari intorno alla necessità di armarsi per difendersi dalla Russia. Perciò, vista la posta in gioco, forse è meglio ribadire anche l'ovvio.
TEMA: Dobbiamo davvero avviare una corsa agli armamenti per difenderci da una possibile aggressione russa?
SVOLGIMENTO:
1) Quali sono gli asset, i valori materiali che la Russia potrebbe desiderare dall'Europa?Giacimenti minerari? Scorte di uranio?
Depositi di gas naturale? Giacimenti petroliferi? Terra coltivabile?
No, è del tutto evidente che in tutte queste cose è l'Europa ad essere carente, oltre ad essere un importatore netto dei relativi prodotti.
L'unico asset europeo desiderabile per la Russia è la sua capacità industriale, la manifattura.
Ma ovviamente per appropriarti della manifattura di un paese non ci fai la guerra contro, visto che una guerra tende a distruggere capacità produttiva e visto che sfruttare l'altrui capacità produttiva in maniera coattiva è impossibile (funziona solo per la manodopera servile).
Manifattura e industria a parte, l'Europa può solo offrire ai russi luoghi di villeggiatura.2) La Russia ha un territorio di oltre 17 milioni di chilometri quadrati, l'Unione Europea tutta insieme supera di poco i 4 milioni di chilometri quadrati.
Dunque il territorio russo è più di 4 volte quello dell'UE. La densità della popolazione UE è di 105 abitanti per chilometro quadrato, la densità della popolazione russa è di 8 abitanti per chilometro quadrato. Dunque la Russia ha già un rilevante problema ad occupare il proprio territorio. Da quando in qua un paese con terra infinita, popolazione comparativamente scarsa, ma risorse minerarie ed energetiche colossali, vuole conquistare un'area territorialmente piccola, sovrappopolata e senza risorse? Invero, storicamente è sempre stato l'opposto: l'Europa occidentale ha ripetutamente cercato di conquistare l'oriente russo, secondo la ferrea logica geopolitica per cui aree ad alta densità di popolazione, e scarse risorse cercano di espandersi in aree a bassa densità di popolazione e vaste risorse.
3) Il riarmo è forse necessario perché la spesa militare russa è aggressivamente superiore a quella europea?
In pieno conflitto, con un'economia quasi convertita in economia di guerra, la Russia nel 2024 ha destinato il 6,7% del PIL alle spese per la difesa. Questo è percentualmente molto più della spesa media europea che rimane sotto il 2%. Tuttavia in termini assoluti la spesa russa è pari a 145,9 miliardi di dollari, mentre quella europea (+ UK) ammonta a 457 miliardi di dollari (il triplo). (Gli USA da soli stanno a 850 miliardi di dollari). Ergo, affermare che c'è un gap di investimenti da colmare è semplicemente falso. Forse si tratta semplicemente di spendere meglio.
4) Se davvero siamo angosciati per la minaccia bellica rappresentata da una possibile aggressione russa quale atteggiamento sarebbe raccomandabile?
Esiste una regola universale nei rapporti tra i paesi, ed è che la migliore garanzia di sicurezza è fornita dalla cointeressenza: se hai interessi, investimenti, forniture in un paese, hai un fondamentale disincentivo a mettere tutto ciò a repentaglio con una guerra.
Ergo, se - ed è un grande se - le dirigenze europee volessero ridurre il pericolo di una minaccia russa, il modo di ottenerlo è facilissimo: togliere le sanzioni, riaprire commerci e investimenti, riaprire il North Stream 2. Di colpo le ragioni di un conflitto diminuirebbero verticalmente, e simultaneamente, con materie prime e risorse energetiche a basso costo, aumenterebbe la capacità europea di fornire beni interessanti per il resto del mondo (Russia inclusa).
5) Conclusioni.
Premesso che sul piano geopolitico l'UE ha ragioni per attaccare la Russia, mentre la Russia non ha ragioni per attaccare l'Europa, la strategia dell'UE, di a) incrementare una spesa militare esplicitamente orientata in funzione antirussa e b) mantenere sanzioni e blocco permanente dei rapporti commerciali con la Russia, rappresenta precisamente la più efficace strategia per massimizzare i rischi di un conflitto.
Nel nome delle esigenze di sicurezza stiamo aumentando l'insicurezza.Andrea Zhok
62 commenti:
Condivido pienamente lo splendido articolo di Andrea Zhok. Non è affatto la Russia che vuole attaccare l'Occidente arcobaleno, bensì esattamente il contrario. Lo scopo ovviamente è l'appropriazione delle immense ricchezze della Russia, l'instaurazione del nuovo ordine mondiale e di una religione universale, quella promossa dalla setta conciliare. Che il Signore, per intercessione di Maria, sua Santissima Madre, annienti l'Occidente arcobaleno, senza mezze misure!
Stefano Rocca
«Il “tradimento” di Trump verso l’Europa. In Italia e altrove, gli apologeti del riarmo europeo insistono con l’idea che il presidente americano abbia lasciato sguarniti gli ex sodali europei contro una possibile invasione russa. Ma è difficile immaginare una propaganda bellica più infantile di questa.
La realtà della corsa al riarmo dell’Europa è ben altra. Per decenni i paesi Ue hanno agito nel ruolo di veri e propri vassalli dell’impero americano. Dove la NATO impinguata dall’America muoveva le sue milizie, lì si creavano occasioni d’affari per aziende americane in primis, ma in subordine anche per imprese britanniche, francesi, tedesche, italiane. Dall’ex blocco sovietico, all’Africa, al Medio Oriente, è stata questa la storia dell’imperialismo atlantico nella fase che ci stiamo lasciando alle spalle.
E’ evidente allora che nel momento in cui la crisi del debito forza l’impero americano a ridimensionare l’area d’influenza e a espropriare anche gli antichi vassalli, il problema principe delle diplomazie europee diventa uno solo: progettare un imperialismo autonomo, in grado di accompagnare la proiezione del capitalismo europeo verso l’esterno con una potenza militare autonoma. [...] I rapporti di potenza si modificano, le modalità di spartizione del mondo debbono mutare di conseguenza.»
Chi gioca a scacchi sa benissimo che il cavallo è uno dei pezzi più insidiosi. Mangia saltando le caselle. È quello che Trump sta cercando di fare accordandosi direttamente con la Russia per la fine del conflitto. Salta a piè pari gli Stati della UE. Questo lo potremmo anche accettare a fin di bene se non ci fosse un “mah” grosso come una casa. E cioè che gli USA sono stati la causa e l’effetto del conflitto che ora vogliono spegnere. Nel 2014 hanno orchestrato un colpo di Stato, acceso una guerra civile nel Donbass perseguitando i russofoni e uccidendone quattordici mila. Hanno poi armato e addestrato per otto anni l’esercito ucraino che non faceva parte della NATO creando le premesse di una reazione militare della Russia, come poi c’è stata. E adesso? “Scansatevi tutti!” che arriva il nuovo presidente americano che pensa di cavarsela dando semplicemente dell’idiota al suo predecessore e a chi gli ha dato retta. Una bella mossa del cavallo con tanto di scacco alla regina Europa. Signori miei, ben venga la marcia indietro degli Stati Uniti e la volontà di fare la pace (per andare all’incasso con le terre rare dell’Ucraina e riavvicinare la Russia allontanandola dalla Cina), ma teniamo memoria dei fatti. In un decennio gli USA sono stati capaci di rompere il partenariato e le relazioni commerciali tra noi e la Russia. Hanno sabotato (con la collaborazione dei norvegesi) la principale fonte di energia – North Stream2 – costringendoci a rifornirci del loro GNL al quadruplo del gas russo mettendo in ginocchio il nostro apparato industriale. Dulcis in fundo, vogliono imporci pure i dazi. Tutto questo dicendo che vogliono fare l'Europa grande tenendo in testa il cappellino con la scritta "Make America Great Again". E il paradosso dei paradossi, è che già vedo tanti amici pronti a sventolare le bandierine in mano a stelle e strisce, al coro “sono tornati i liberatori!”…
Ben fatto.
Da Napoleone a Hitler sono passati circa 130 anni.
La UE ha bisogno di un nemico, come di cicliche crisi, per avanzare nel suo cammino.
Il sempreverde Prodi non a caso sostiene che l'esercito europeo (il vero obiettivo) sarà in funzione antirussa. In realtà, servirà anche quando non saranno più sufficienti le armi della menzogna per comprimere libertà. Pensiamo a quanto sta avvenendo in Romania, ad esempio, a come potrebbe essere utile alle élites un esercito europeo.
Per "lorsignori" il nemico è la Russia, ma il modello è l'URSS.
Ciò non toglie che, al di là di questo, la ventata del cambiamento auspicabile per alcuni aspetti socio-antropologici, non sarà così efficace per l'Europa, che ha rinnegato le sue radici ed è impastoiata nei disvalori della decadenza dell'Occidente Europeo, peraltro tuttora presente, al momento sotto traccia, in quello Atlantico...
Sul tema, sebbene da prospettiva e orticello differente, segnalo anche questo: https://therevleon.substack.com/p/a-scandalous-betrayal-of-the-soul
Cit. Michele Gaslini
Come al solito, tutto trova la sua più che logica spiegazione: la von der Leyen, come riportato più sotto, è stata formata presso un'istituzione patrocinata dalla Fabian Society, quell'associazione la cui ufficiale finalità risiede nell'intendimento di trasformare la società a seconda dei dettami del socialismo, in maniera graduale, anziché tramite una rivoluzione.
A questo punto, ben si può comprendere l'ossessiva ostinazione con cui la von der Leyen si sta spendendo, per poter economicamente immiserire i cittadini europei, dietro la posticcia scusante dei più insensati e risibili pretesti. Infatti, il socialismo per potersi effettivamente attuare, quando già non ci siano, deve necessariamente creare delle masse di miserabili, per estrema sintesi, in altro non potendosi risolvere il pratico impatto di quell'ideologia, come bene è stato indicato, se non in un metodo scientifico per poter distribuire equamente la povertà ...
Cioè fatemi capire come se avessi 5 anni:
Obama porta dei missili nucleari in Polonia nel 2010, a pochi km dalla Russia, che cercano di spiegare agli Europei, guardate che non stiamo in guerra, dovete togliere questi missili dal caxxx. Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
Dal 2014 al 2016, gli Ucraini massacrano 35.000 russi, in Donbass, tra cui donne e bambini. La Russia minaccia un invasione! Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
Nel 2019, l’Unione Europea mette un fantoccio a capo dell’Ucraina, e alle sue dipendenze. La Russia comunica all’Europa le prove che ci sono stati imbrogli elettorali e che costui vuole dotarsi di armi nucleari. Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
A febbraio 2022 la Russia invade l’Ucraina.
Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
L’unica cosa che ha fatto l’Europa in 11 anni è sanzionare la Russia, senza nemmeno chiedere cosa stesse accadendo. Ha fornito armi per un totale di 380 miliardi di euro, in una guerra già persa ancor prima di iniziare.
[Ma come è stato possibile solo pensare di poter battere una super potenza come la Russia? 8.000 testate nucleari! Gli IDIOTI Europei pensavano di poterli battere con l’aiuto degli americani, ignorando Cina e Corea a copertura dei russi.
Siamo alle comiche! Dilettanti allo sbaraglio!]
Risultato delle politiche Europee:
- Trump e Putin si spartiranno ciò che resta dell’Ucraina, la ricostruiranno a spese dell’Europa.
- Danno erariale ai 750 milioni di europei non quantificabile, qualcuno azzarda: oltre i 5.000 miliardi di euro tra PIL occupazione-ricostruzione-inflazione.
E adesso vogliono fare un riarmo da 900 miliardi di euro, timorosi di un attacco esterno 😂
L’Europa non esiste, in realtà non è mai esistita. È servita costituirla per azzerare i debiti di Germania e Francia, impoverire e poi comprare Grecia e Spagna, e tutti i paesi dell’est.
È praticamente impossibile uscirne! Chi ha ideato questa coalizione ridicola è un genio. Non è dato sapere chi sia stato, a oggi si vocifera un accordo segreto tra i Rockefeller, servizi segreti americani e massoni britannici.
Trump-Putin? Un mix apocalittico!
Pensare che sarebbe bastato solo cooperare con i Russi, rimediandone vantaggi. Come si fa a ignorare una nazione già dentro l’Europa da 2.000 anni? Bisogna essere apocalitticamente disagiati.
L’Italia? Si è rovinata! Non conta niente né in Europa ne nel Mondo. Ormai una barca alla deriva, come tutta l’Unione Europea.
Il resto sono chiacchiere da bar
Faranno un nuovo esercito di leva, immetteranno anche quei migranti giovani e forti che sono stati spinti a venire da noi in Europa. Basti pensare a quanti giovani e maschi immigrati stiano popolando le nostre lande italiche, la maggior parte nullafacenti.
Bisognerebbe fare un censimento di tutti gli immigrati fra i 15 e i 25 anni presenti sul suolo italico. E non si tratta di profughi, se non in piccolissima quota.
Se poi si tratta, come parrebbe, di elevate percentuali di immigrati di fede musulmana, che dire? Un bel problema. (Senza contare quelli di seconda generazione).
CONCORDO in toto. Aggiungo la necessità della preghiera incessante perche in tutto si compia la volontà di Dio.
tutto il mondo sta vedendo lo strazio di cristiani e anche di musulmani di orientamento poco gradito all'anglosfera, che ha imposto il sanguinario terrorista che vedete mandando in esilio in Russia il presidente Assad che ovviamente accusavano di "fare" le cose che invece adesso davvero fa il loro cicciobello al quale come sempre Tajani è andato a baciare la pantofola e la mano prima che impugnasse la scimitarra...
E aveva ragione lui come tutta l'UE: "rappresenta i nostri valori". In effetti sono tal quali quelli massonici dell'UE.
Dinanzi ai video della carneficina in atto per mano del terrorista insediato da turchi e Occidente al potere, sapete cosa ha risposto l'UE? Che si stavano ammazzando e torturando da soli i cristiani, alawiti, drusi... mica era colpa dei terroristi islamici col bollino UE. E infatti la Gran Bretagna ha ringraziato ritirando le sanzioni alla Siria.
E' interessante notare come la componente cattodem nostrana, così ben impersonata dal sempreverde Prodi, sia antirussa ma filocinese (vagli a spiegare che Russia e Cina sono molto amiche). Lo stesso Prodi che etichetta senza ritegno come Gianni e Pinotto il presidente Trump e il suo vice nello scontro con il comico ucraino. Capisco il rimpianto per il "cattolico" Biden, capisco la nostalgia per il caldo tepore delle vecchie dacie sovietiche che non erano espansioniste, ma semplicemente totalitarie, con cui si poteva trescare amabilmente, specie se assistiti dai compagni italici, però dopo la marcia nazionale del 15 marzo dei nostri progressisti europei che sarà sicuramente contro il duo Putin-Trump, ne attendiamo una contro il despota cinese. Magari ci sarà anche lei, caro Prodi?
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La testa del malefico serpente è nella city, follow the money and the power, pare che F e UK vogliano dare i doni e starlinks che Mush vuole togliere, facciamo i conti con l'abaco, in 2 non fanno neanche un decimo dell'arsenale russo, un ex generale italiano afferma che basta un solo missile nuke di minima potenza in dotazione a in sottomarino russo, per cancellare in meno di 10 minuti l'Italia dalla faccia della terra, quindi stiamo attenti, noi non abbiamo niente, peggio dell'ARMIR e dagli anni 90 che siamo svenduto in ogni senso.
Al lungo della guerra in Ucraina, fino al finale dell'amministrazione Biden, erano gli americana che prendevano le principali decisioni. Inclusi tutti coloro che hanno oltrepassato le linee rosse del Cremlino. In entrambi i casi abbiamo l'esclusione dei leader europei dal potere decisionale, ma ora che gli interessi non coincidono più...
Nel caso in cui il conflitto degenerasse in un conflitto nucleare, il primo obiettivo russo sarebbero gli Stati Uniti, che certamente risponderebbero, ed entrambi si distruggerebbero a vicenda. In questo caso, i principali beneficiari sarebbero l'Unione Europea e la Russia.
Dipingere l'Europa come innocente dal 2014 a oggi e attribuire la colpa esclusivamente agli americani, quando hanno partecipato attivamente a tutto, è del tutto irrealistico. Di cosa è oggi regina l'Europa? Solo se proviene da un "mondo alla rovescia", come scrisse il generale Roberto Vanacci.
Il Nordstream è stato distrutto solo con la complicità della Norvegia? Dici sul serio? Supponiamo che fossero stati solo loro due, cosa avrebbero fatto i principali portatori di interesse?
Tutti gli studi sull'esplosione del Nordstream 2 puntano all'Ucraina stessa, con la partecipazione di Stati Uniti e Polonia. Una volta scoperto chi si è sporcato le mani nell'esplosione, cosa fai? Nessun paese europeo ha voluto indagare ulteriormente, nessuno ha voluto punire il colpevole. Per non parlare del fatto che l'esplosione del Nordstream 2 è un attacco a un paese membro della NATO. Allora perché non hanno attivato l'articolo 5?
Se vogliamo parlare della realtà, per favore parliamone senza passione e in modo imparziale.
Menace russe ? Parlons plutôt de la haine invétérée des Anglo-Saxons contre la Russie de toujours (tsariste ou communiste), de leur volonté permanente d'anéantir ce grand pays, qui faisait notamment dire à Madeleine Albright, secrétaire d'État de Bill Clinton : « Un pays aussi vaste, aussi peu peuplé et aussi riche de matières premières de toutes sorte, NE DEVRAIT PAS EXISTER ! »
Tout est là. Clair, non ?
800 miliardi di euro per armarsi sembrano tanti. Diciamo intanto che sono spalmati su quattro anni. Sono allora 200 miliardi all'anno. Però vanno divisi in modo ineguale tra 27 paesi, se non erro. 26, se l'Ungheria non parteciperà. Poniamo che per l'Italia la spesa sia di 15-20 miliardi a partire dall'anno prossimo. È una cifra enorme? Mi sembra cospicua ma non enorme.
Bisognerà poi vedere quanti di questi soldi verranno sicuramente spesi.
Si tratta di un "riarmo" indotto comunque dalla paura. Credo che nessuno, nemmeno Macron, pensi seriamente a slanciarsi sulle pianure russe, alla maniera di Napoleone o di Hitler. Con cosa poi? Le forze armate della Nato sono attualmente una banda di sfigati presi dal panico di fronte a Putin che un domani potrebbe premere ai confini orientali, e a Trump che sembra voler mollare la Nato e l'Europa. Che lo faccia poi davvero, sarà da vedere. Personalmente non ci credo.
Intanto vuole ottenere che l'Europa provveda ampiamente alla propria spesa militare, quindi il piano di "riarmo" rientra nello schema tratteggiato da Trump.
Incidentalmente, quali sono gli obbiettivi dei russi, Putin li ha forse indicati chiaramente tutti uno per uno?
Condivido per intero.
Un libro interessante di Coryne Hall, specialista della Famiglia Imperiale Russa:
Coryne Hall: Queen Victoria and the Romanovs Sixty Years of Mutual Distrust
Stefano Rocca:
«Se la CIA introducesse un regime ucraino veramente neofascista al posto di quello parzialmente neofascista di Maidan, un simile sviluppo seminerebbe inoltre sfiducia tra Trump e Putin, contribuendo forse a far fallire il riavvicinamento USA-Russia. Questo è esattamente ciò che vuole la fazione globalista-wokista in Occidente. L'Ucraina si sta quindi separando dagli Stati Uniti ed è divisa al suo interno. Il caos che ne è derivato ha portato allo sforzo dell'Ucraina di riallinearsi sotto un ombrello europeo, che Zelenskiy sta incoraggiando a formare, ma che è diviso come l'Ucraina al suo interno e nelle sue relazioni con Washington.»
Fonte
https://www.politico.eu/article/donald-trump-allies-secret-talks-volodymyr-zelenskyy-opposition-ukraine-elections-yulia-tymoshenko-petro-poroshenko/
Ma quale spinti, piuttosto "rimorchiati".
L'UE si è diventata la UGWE: UNIONE GLOBALISTA WOKE EUROPEA
ERA GIÀ TUTTO PREVISTO...
(Mosca sta recuperando la zona di Kursk occupata dall'Ucraina il 6 agosto)
Con il probabile sgomento degli strateghi da divano, l'operazione militare speciale della Russia si avvia al raggiungimento di tutti gli obiettivi per logoramento della capacità militare, politica e finanziaria dell'Occidente.
Esattamente come ho sempre scritto fin da principio.
C'è gente che non mi rivolge la parola da 10 anni per questa vicenda, ma io sono solo pragmatico e oggettivo: analizzo la realtà per ciò che è, non per quello che mi piacerebbe.
Volete continuare a sostenere la guerra contro la Russia? Se non la si finisce subito, non esisterà più uno Stato chiamato Ucraina. Per il bene degli ucraini si firmi una resa a condizioni ancora dignitose, certo inferiori a quelle che sarebbero state possibili anche solo un anno fa.
Ma quanto le dovete prendere, ancora, prima di ammettere di avere perso?
Cito Davide Lovat
"VENERDI' sera 13 marzo, scuola CHIZZOLINI a Zanano, Sarezzo (BS) Adriano Dell'Asta parlerà di RUSSIA. Se siete in zona e non siete culturalmente pigri, SVEGLIATEVI e partecipate numerosi. Se vi viene proposto qualcosa ci sarà un motivo. Quindi venite."
Questo post di 10 anni fa mi ricorda una conferenza che mi fece capire quale fosse il punto di vista di alcuni studiosi della Russia, preventivamente "nemici" di Putin. Ciò che stava accadendo in Ucraina fu da essi subito addebitato alla Russia e da allora non hanno cambiato parere e a mio avviso non basta la realtà per far cambiare idea a chi presume di sapere tutto su un popolo, avendone studiato la storia ma non capendo che non esiste un eterno ritorno, soprattutto quando cade un regime e cambia il sistema. Quella sera Dell'Asta attaccò Putin, io gli chiesi se non fosse il caso di individuare altrove i problemi del mondo, in pratica tutte cose che poi ho sentito ripetere per esempio da Dugin, ma non solo, che mi sembravano abbastanza ovvie. Lui insisteva, e oggi la guerra in Ucraina, la nuova guerra, perché di quella di Kiev contro le repubbliche russofone autoproclamatesi indipendenti nessuno o quasi parlava, non fa che confermare, secondo lui e altri, quelli che erano i timori o, più semplicemente, quella che era una analisi a mio parere sbagliata. Sbagliata perché razionalmente non ha senso pensare che Putin voglia estendersi a ovest. Negli ultimi 30 anni casomai è la Nato che si è estesa a est fino ai confini russi, e la Nato non è la Fao, è una organizzazione militare, oltretutto nata per contrastare l'Unione Sovietica, quindi credo che chiunque nei panni di Putin avrebbe visto tutto ciò, con relativo mancato rispetto di patti presi dopo il 1991, come un pericolo. Sta di fatto che almeno quella conferenza mi aiutò a capire che bisognava approfondire meglio la questione, ho la registrazione e quindi la riascolterò. Per il resto vediamo come andrà a finire, in questo momento mi sembra ovvio che chi frena la pace non siano Trump e Putin ma coloro che hanno continuato imperterriti a sanzionare il nemico e a emettere notizie false della situazione sul campo, generando in occidente una pericolosa crisi economica. Pericolosa soprattutto perché, come ho detto, la Storia non si ripete ma una Germania in crisi fa abbastanza paura.
Attilio Negrini
Con questa corsa al riarmo, in emergenza, sento puzza di 2022
Diego Fusaro:
Pina Picierno, europarlamentare del Partito Democratico, ce l'ha fatta: è riuscita a fare trionfare i sacri valori dell'occidente libero e democratico. Ha fatto censurare Vladimir Soloviev, il quale avrebbe dovuto partecipare a una trasmissione sulla Rai condotta dal giornalista Giletti. La Picierno si è battuta con solerzia per fare trionfare il sacro valore occidentale della censura e alla fine è riuscita nel suo intento. Procediamo con ordine. Così cinguettava qualche giorno fa l'europarlamentare sul proprio profilo X: "Giletti annuncia che ospiterà nella sua trasmissione in onda su RaiTre Soloviev che è un propagandista russo colpito da sanzioni Ue. Chiedo al Direttore di rete e alla Commissione di Vigilanza di intervenire per impedirlo: il servizio pubblico italiano non può essere in alcun modo megafono della disinformazione russa!". Anziché contestare de visu le posizioni del suo interlocutore, confutandole socraticamente, l'europarlamentare ha scelto la democraticissima via della censura preventiva. Il silenziamento come etica del discorso democratico. E così ha successivamente cinguettato più baldanzosa che mai sul proprio profilo X: "stasera a “Lo Stato delle Cose” di Giletti non ci sarà il propagandista putiniano Vladimir Solovjev. Buon proseguimento di giornata a tutte e tutti". Vittoria! I sacri valori dell'Unione Europea e dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista, hanno ancora una volta trionfato, facendo risplendere il mondo intero con la propria luce radiosa. Gli stessi valori che hanno annullato le elezioni in Romania e, anni addietro, affossato la Grecia sotto i colpi dell'austerità repressiva. Gli stessi valori, ancora, che l'euroinomane delle brume di Bruxelles, l'unto dai mercati, Mario Draghi, invocava poche settimane fa come cemento dell'Europa tutta. Quali sono, allora, questi sacri valori dell'occidente e dell'Unione Europea? Censura e guerra, dominio della finanza e cancel culture, classismo spietato e arcobaleno. L'Unione Europea e l'uccidente sono soliti bollare come dittature tutti i governi del mondo che non siano genuflessi all'ordine liberal-atlantista: viene spontaneo, però, domandarsi in che cosa realmente differisca una dittatura rispetto all'uccidente e all'Unione Europea. L'abbiamo sottolineato infinite volte: il contrario di falsità è verità, non censura. Le idee sbagliate si combattono con le idee giuste, non con il silenziamento e con il bavaglio, come invece sono soliti fare i censori e gli stati non democratici.
Ci si arma con la scusa di tutelare valori che poi si calpestano
L’Ue ama talmente la democrazia da difenderla pure dagli elettori
La Von der Leyen scappa dal Parlamento, Merz convoca quello scaduto per far saltare i vincoli di bilancio e in Romania impediscono di candidarsi al politico non gradito. Per che cosa manifestano i progressisti?
- Migranti, oggi il via libera al centro in Albania
- Treccani, Amato e i minorati della Costituzione
- Ferragni costretta all’aumento di capitale da 6 milioni
La tv che va in onda in Italia definita "servizio pubblico"?
Ahaha..'na vorta! Al tempo di Bernabei, forse.
" I sacri valori dell'Unione Europea e dell'Occidente Mario Draghi, invocava poche settimane fa come cemento dell'Europa tutta " mi fa' venire in mente il mio povero papa' defunto per "carcinosi peritoneale". Questa e' la cementificazione dell'Europa : una carcinosi peritoneale!
Comunque, i russi tanta fretta di giungere alla pace non sembrano averla. Hanno detto che la strada per una efficace cooperazione con gli USA è ancora lunga.
E tutti i loro obbiettivi in questa guerra quali sarebbero? C'è una loro dichiarazione ufficiale a questo proposito?
Che non abbiano fretta, è logico, dal momento che stanno vincendo, sia pure grazie ad una guerra di attrito dalla lunghezza esasperante. Forse sperano nel crollo dell'Ucraina per consunzione, avendo essa perso ogni capacità di iniziativa in campo militare (può solo difendersi). Per avere una pace negoziata bisogna essere in due a volerla.
Si illude Trump se crede di poter imporre il suo punto di vista ai russi o di piegarli con inutili sanzioni.
Le ultime notizie sulla guerra dicono che il segretario di Stato americano, Rubio, si è dichiarato soddisfatto delle proposte ucraine di cessate il fuoco. Gli ucraini devono anche aver accettato l'accordo per i minerali rari, come voluto dagli americani. Rubio ha detto che "la palla passa adesso a Mosca". Mosca deve dire che cosa vuole fare. Intanto, Trump ha ripristinato l'intelligence e l'assistenza militare all'Ucraina. La sospensione serviva dunque solo per ricondurre gli ucraini a più miti consigli.
Il ripristino è una cosa saggia: lasciar disarmata l'Ucraina significava a questo punto offrirla ai russi su un piatto d'argento e vanificare qualsiasi possibilità di pace.
Adesso si dovrebbe capire se i russi vogliono negoziare una pace, cominciando dal cessate il fuoco, oppure no.
Trump si conferma imprevedibile in certe sue mosse. Sta commettendo gravi errori con l'economia. La guerra dei dazi ha gettato nel panico gli investitori americani, a tutti i livelli, e i mercati stanno crollando di fronte all'ondata di vendite. Inoltre, panico ha pure provocato il blocco di tre mesi della spesa pubblica per fare le pulci a tutti i capitoli di spesa. Ma in tal modo, in tanti settorri dell'economia gli investimenti si sono bloccati, perché ora non sono più sicuri di contare su eventuali aiuti governativi. Guerra dei dazi, difficile nel mondo economico interconnesso di oggi, + blocco della spesa pubblica di tre mesi ma che crea sfiducia nel business, non possono stare insieme.
Trump è un pragmatico, speriamo che cambi rapidamente rotta. Oggi deve incontrarsi con i capi del big business americano, molto preoccupati della situazione.
Insomma, non solo "il lione", il bisonte, per restare nel paesaggio, anche "la golpe".
Altro errore: concedere troppo spazio a Musk, che dovrebbe limitarsi ad elaborare un piano razionale di tagli della burocrazia, invece si comporta come se fosse lui il ministro degli esteri, intervenendo peraltro sempre a piedi uniti sul bersaglio di turno.
I nemici dell'America e di Trump sono molti e potenti, all'esterno e all'interno, ci vuole sagacia. Adesso X di Musk è sotto attacco informatico e Tesla crolla in borsa.
Il messaggio sembra chiaro. Musk non deve scappare, deve solo darsi una regolata, a cominciare dai commenti inutilmente offensivi sut Tizio e Caio.
Politicus
I futuri Stati Uniti d'Europa stanno gettando le basi per la creazione del loro Esercito Europeo, essenzialmente poliziesco. Dunque, il nuovo ordine mondiale avanza a meraviglia. È perniciososo coltivare illusioni. I fuochi d'artificio sono finiti.
Sto cercando di capire chi e cosa si nasconda dietro questo cupio dissolvi del 'riarmiamoci' per riarmarsi. Sicuramente è presente uno stato depressivo, un odio di sé, dei propri figli, dei propri parenti, amici, conoscenti, della propria schiatta, dei propri contemporanei. Una depressione violenta che desidera per sé e per il prossimo di morire ammazzati o avere il corpo menomato a vita. Forse è anche presente una sessualità patologica quella che ammazza l'amato, l'amante, il padre,la madre, il figlio, la figlia, il fratello, la sorella. Non so. Certamente dietro questa immotivata chiamata alle armi c'è malattia, patologia, follia di un potere al tramonto avanzato. Un potere costruito sull'ammasso del denaro che ha consentito a molti disturbati di avere inoltre un potere ingiustificato, dispotico, sul prossimo, sulle moltitudini. Una ebbrezza, una sbornia egoica di impotenti esaltati. Non essendoci più i manicomi, non si sa più neanche dove mettere i pazzi criminali per impedire loro di ammazzare il prossimo e se stessi. Dietro questa follia che vuole armarsi per armarsi certamente è presente l'uomo che nel pensiero vuol farsi dio sciolto da ogni legge. Una superbia senza confini, che considera il prossimo come cavia per provare le sue pensate parascientifiche, paraeconomiche, parapolitiche, parasociali, parareligiose. Davanti a questo folle male che ammorba che fare? Unirci nella verità, pane al pane, vino al vino. Cioè cercare il Vero con costanza ed esporlo con la forza della semplicità e della umiltà, entrambe presenza dello Spirito Santo. Basta con le sceneggiate, con le finzioni, con le menzogne. Non ci viene chiesto di essere potenti e saputi, ci viene chiesto di imitare Gesù Cristo, Via Verità Vita.
m.a.
Stefano Rocca
“La guerra arriva in Russia” (Rep), “Mosca non ferma l’avanzata di Kiev” (Corriere), “La pace di Kyiv passa per Kursk” (Foglio). Sul Giornale Minzolini paragonò Zelensky a Scipione l’Africano. Tutti così eccitati da bersi la bufala di uno scambio alla pari fra i mille kmq di Russia invasi dagli ucraini e i 120 mila kmq di Ucraina occupati dai russi. Poi si scoprì che il comandante ucraino Zaluzhny s’era opposto alla missione suicida e, siccome era troppo autonomo e popolare, Zelensky l’aveva cacciato e sostituito col generale Syrsky, detto il Macellaio dai suoi soldati per l’indifferenza totale alle perdite umane inutili. Il blitz di Kursk l’aveva deciso da solo con Zelensky e i servizi inglesi, senza neppure avvertire gli 007 ucraini né gli Usa, che protestarono. Invece l’Ue seguitò a drogare Kiev con la propaganda della “vittoria sulla Russia” e dell’“irreversibile” adesione alla Nato.
E ora che – com’era prevedibile e previsto – Zelensky e Syrsky sono riusciti a perdere anche quel che restava del Donbass e pure Kursk, Rep titola: “L’agonia dei soldati di Kiev nella disfatta del Kursk: ‘Salvateli, fate qualcosa’”. Ma, di grazia, chi dovrebbe salvarli? Le eurotruppe di Macron, Starmer e altri Napoleoncini, inviandole direttamente in Russia? Gli unici che possono farlo sono il nuovo Scipione e il suo Macellaio, ordinando la ritirata prima della mattanza. E accettando un negoziato di pace che prenda atto della guerra persa. Cioè a condizioni più pesanti di quelle che avrebbero potuto spuntare a Istanbul nell’aprile ’22."
Il problema è molto serio perché in pratica vorrebbero creare un esercito di mercenari a comando, con cui la guerra e la repressione la faranno, certo, ma mica a Putin e alla Russia che dispone di un deterrente nucleare di 7000 testate, non ci pensano nemmeno lontanamente, bensì useranno il progetto di riarmo europeo per la repressione interna verso il popolo europeo.
Un esercito che non risponde più ai singoli Stati, bensì a un gruppo di grigi funzionari corrotti, e senza scrupoli, che già adesso non rispondono più al mandato popolare, bensì alle potenti lobby finanziarie, ai mafiosi, ai piduisti 2.0 versione europea, che già hanno dimostrato finora nelle loro politiche, una forte tendenza al totalitarismo e al controllo pervasivo e soffocante.
Quando in futuro ci saranno da reprimere le proteste, attueranno il modello cinese, ovvero mandare soldati tedeschi, francesi o di altra nazionalità in Italia ad esempio, e viceversa, soldati italiani, spagnoli o greci in Germania, in Olanda ecc.
Così che questi non parlino nemmeno bene la lingua degli abitanti del posto, e non possano comunicare, come avvenne a Tien an Men in Cina, durante le proteste Nonviolente del 1989.
All' inizio i soldati cinesi che erano stati mandati a disperdere la popolazione, a reprimere nel sangue, ad arrestare i manifestanti, ma essendo loro stessi, abitanti delle stesse province dei manifestanti, (quasi tutti giovani studenti), si fermarono dinanzi ai loro stessi giovani concittadini.
La volta successiva furono mandate truppe provenienti da altre province cinesi, soldati che provenivano da posti lontani e che nemmeno parlavano la stessa lingua. Con quelle divisioni schiacciarono le proteste nel sangue, ci furono centinaia di morti e migliaia di arresti.
Quello stesso regime del 1989 in Cina è ancora quello in essere di oggi.
In Europa con gli 800 miliardi vogliono replicare lo stesso identico modello, quello cinese, ma per svariati versi anche ben peggiore.
In Cina hanno il regime, il controllo pervasivo e soffocante su ogni cosa, e la repressione, l'unica cosa buona è che almeno hanno lo Stato sociale, qui in Europa seguendo il progetto di coloro che si sono insediati ai vertici europei, andrà peggio, avremo controllo pervasivo e soffocante, regime e repressione, e non avremo nemmeno uno straccio di Stato sociale.
Tieni a mente Tien an Men...
... spero vivamente che questa orribile U. E. oligarchia, guerrafondai, autoritaria e a tipo polare, fallisca presto...
Condivido quanto dice il gen. M. Bertolini, ma non la sua viva speranza nel fallimento dell'Unione Europea. La quale non fallirà. Gran Bretagna, Canadá, Australia e Unione Europea attaccheranno la Russia. Quel che accadde nel passato con N. Buonaparte e A. Hitler (partecipò anche l'Italia alla giusta ma sfortunata Crociata Antibolscevica) non è detto che si riproduca: la Russia sta ancora combattendo per un fazzoletto di terra, nonostante le millanterie di V. Putin sulle armi russe. A mio avviso, la farsa pandemica, con la sua terminologia militaresca (il generale, il coprifuoco, il divieto di assembtamenti, di circolazione e così via) è stata una prova generale ben riuscita in previsione della guerra che ci attende. La massa, aizzata dalla televisione, è in buona parte interventista. Quindi, nessuna falsa speranza, nessuna pia illusione. Realismo spietato.
Cor Jesu, miserere nobis.
Cor Mariae, ora pro nobis.
Sancte Joseph, ora pro nobis.
Sì, caro Aldo, perché io spesso trascorro le notti a piangere non tanto su di loro, quanto su di noi. Uomini e donne con il camice bianco, e non in divisa nera, uccidono innocenti ogni giorno e tutti sanno. Tutti vedono. Tutti li pagano per farlo.
Tutti chi? Tutti, anche noi.
https://www.aldomariavalli.it/2025/03/12/testimonianza-una-mamma-la-sua-famiglia-e-la-guerra-a-difesa-della-vita-in-un-mondo-che-vuole-la-morte/
Guerra alla creatura di Dio con ogni mezzo e su tutti i fronti..
Ad esser pignoli non è che la Russia abbia respinto sempre i suoi invasori.
1. I russi della zona della Moscovia (al pari dei russi meridionali) furono occupati e sottomessi dai mongoli per più di due secoli;
2. Senza andare a tempi così lontani, la Russia fu clamorosamente sconfitta nella Prima guerra mondiale. Il governo bolscevico dovette cedere ai tedeschi, agli austriaci, ai turchi, grandi porzioni di territorio: una linea che approssimativamente andava da Riga sul Baltico sino allo stretto di Kertsch, in Crimea. Perdettero l'Ucraina e tutte le sue ricchezze agricole e industriali. Nel Caucaso avanzarono i turchi, che miravano al petrolio di Baku, nell'Azerbaigian, che riuscirono ad occupare per breve tempo (dovettero ritirarsi quando l'impero ottomano crollò alla fine del 1918). Se i tedeschi avessero fatto la pace a Ovest invece di cercare la vittoria prima dello schieramento completo delle divisioni americane, per i bolscevichi sarebbero stati dolori: una Germania uscita dalla guerra con le sue conquiste ad Est avrebbe rapidamente distrutto il nuovo Stato divoluzionario.
3. Nel 1905 avevano perso clamorosamente la guerra contro la nascente potenza giapponese, in Manciuria. Lo scoppio della rivoluzione in patria impedì di montare la grande controffensiva che era in preparazione.
La Russia non ha frontiere naturali (che poi spesso si rivelano un colabrodo, come le Alpi ad esempio). Da qui la ricerca della sicurezza, in tutte le direzioni. Però ci sono dei limiti. Da Ovest, i russi hanno subito le invasioni di polacchi e lituani, di svedesi, poi di Napoleone e due volte da parte dei tedeschi. Ma ad Ovest la Russia si era espansa annettendosi territori non russi, nel Settecento e dopo le guerre napoleoniche: parte notevole della Polonia, dopo tre spartizioni della stessa con tedeschi e austriaci (granducato); la Finlandia (granducato); i paesi baltici.
Particolarmente traumatica per i popoli è stata l'occupazione russa ai tempi di Stalin, un'esperienza che nessuno ha dimenticato, da quelle parti. Questo spiega anche l'ostilità a Putin da parte loro, derivante dalla paura e quindi a prescindere ("se ha attaccato l'Ucraina domani può attaccare anche noi").
Che il "riarmo" europeo miri ad avere un esercito pronto a marciare su Mosca, sono tutte balle. Nessuno pensa a una cosa così folle. Data la situazione scadente degli eserciti europei si tratta innanzitutto di realizzare una capacità difensiva degna di questo nome.
Caro Laurentius, in caso di attacco alla Russia da parte dell'Occidente la risposta sarà nucleare questa volta, credo che lei lo sappia (e anche i gendarmi europei, si spera).
In questi ultimi anni i problemi fondamentali degli eserciti europei sembravano essere quelli delle molestie sessuali. Le soldatesse sono numerose e creano un sacco di problemi, come si può immaginare. Essendo le donne più deboli fisicamente si è dovuto modificare l'addestramento, peggiorandolo. Per esempio nel Corpo dei Marines le flessioni a terra (push-ups) sono state diminuite di numero e infine abolite, essendosi rivelate problemtiche per le donne.
Von der Lyden è stata per anni ministro della difesa della Germania e si è spesa molto per i diritti delle donne nelle forze armate, incluse le coppie di soldatesse lesbiche. Degli eserciti della Nato, quello turco è l'unico che non ha donne. Sotto la direzione della baronessa omofila sembra che l'esercito tedesco sia scaduto a livelli minimi di sopravvivenza. E lì è rimasto.
Questa è la situazione degli eserciti "europei", sono al momento eserciti da operetta. Fanno eccezione solo i reparti scelti di truppe speciali, anche noi italiani ne abbiamo di buoni. Ma sono piuttosto pochi. Nei reparti speciali la presenza femminile è minima o del tutto assente.
Andar fuori di testa per la presunta minaccia rappresentata dal "riarmo" europeo fa solo ridere.
Dopo la nota pagliacciata, ecco ristabilita la pace fra i due attori Trump e Zelensky. Gli aiuti USA all'Ucraina sono già ripresi. Ma la grande novità è costituita dalla trappola americana tesa alla Russia: una tregua di trenta giorni! L'Unione Europea esulta. La Russia si lascerà infinocchiare ancora una volta dai suoi nemici? Temo fortemente di sì.
Mah che volete farci, sono rimasto ai tempi in cui si temeva che i cavalli cosacchi stessero per abbeverarsi in San Pietro, che quelli lì stessero per aggredirci, che quelli lì dopo aver compiuto cose nefande ai loro popoli le volessero ripetere contro di noi. Se è vero quello che leggo qui allora sono in torto ora e anche per il passato e devo porgere le scuse a quelli che magnificavano quel posto come un paradiso (in fondo il loro capo di allora aveva frequentato il seminario, tanto cattivo non doveva essere)
« Incidentalmente, quali sono gli obbiettivi dei russi, Putin li ha forse indicati chiaramente tutti uno per uno ? » (Anónimo, 10 marzo 2025, 20:14).
« Guerre Russie-Ukraine : Poutine déclare à la Russie que ses objectifs de guerre restent inchangés.
« Le président russe Vladimir Poutine a déclaré que la paix avec l'Ukraine n'interviendrait que "lorsque nous aurons atteint nos objectifs".
« Il répondait aux questions des journalistes et des Russes ordinaires le jeudi 14 décembre [2023] lors de sa première conférence de presse marathon depuis le début de l'invasion à grande échelle de l'Ukraine en février 2022.
« Ces objectifs de l'"Opération spéciale" ne changent pas", a-t-il ajouté, énumérant : "1) la dénazification, 2) la démilitarisation et 3) le statut de neutralité [de l'Ukraine]" » (BBC, 18.12.2023).
En mars 2025, ces objectifs n'ont toujours pas changé.
Come affrontare il senso di vuoto e di smarrimento che ci assale di fronte al declino della nostra civiltà, delle nostre certezze, delle nostre speranze? Come trovare una via d’uscita dalla disperazione che ci paralizza e ci rende incapaci di agire? Come ritrovare un senso alla vita quando tutto sembra andare in pezzi?
Queste sono alcune delle domande che Marcello Veneziani si pone nel suo ultimo libro.
Un saggio breve ma intenso, che mescola filosofia, politica, storia, letteratura e autobiografia per offrirci una guida pratica e spirituale per vivere in un tempo che non ci piace.
Veneziani non si limita a descrivere lo scenario desolante del nostro presente, ma propone una serie di rimedi, di consigli, di esempi, per reagire al male di vivere, per curare il pessimismo, per ripararsi dal potere, per finire in bellezza. Si tratta di un “quadrifarmaco” composto da quattro elementi: la memoria, la bellezza, la fede e la speranza.
La memoria ci aiuta a riscoprire le nostre radici, a non dimenticare chi siamo e da dove veniamo, a non perdere il contatto con il passato e con le tradizioni che ci hanno formato. La bellezza ci consola, ci eleva, ci fa apprezzare le cose semplici e preziose della vita, ci fa sentire parte di un ordine armonico e superiore. La fede ci sostiene, ci dà una prospettiva, ci fa confidare in una forza che ci supera e ci accompagna, ci fa sperare in una vita oltre la vita. La speranza ci spinge, ci motiva, ci fa andare avanti, ci fa cercare il bene e il giusto, ci fa credere in un futuro possibile e migliore.
Un libro che non si limita a consolare, ma che invita a resistere, a non arrendersi, a non subire, a non adeguarsi, a non conformarsi, a non rinunciare. Veneziani ci sprona a vivere con coraggio, con passione, con creatività, con ironia, con amore e ci ricorda che il mondo non inizia e non finisce con noi, ma che noi possiamo fare la differenza, se sappiamo disperare bene.
Marcello Veneziani, “Dispera bene. Manuale di consolazione e resistenza al declino”
Dal sito di Maurizio Blondet
Consigliatissimo, con video:
Vannacci contro riarmo Ursula
Gli obbiettivi di Putin.
La "denazificazione" è termine dell'ideologia grande-russa attuale: significa in realtà "russificazione", come al tempo degli zar e di Stalin.
La "demilitarizzazione" dovrebbe esser spiegata meglio. Un'Ucraina disarmata o solo priva di certi armamenti strategici?
La "neutralizzazione" è termine chiaro: l'Ucraina dovrebbe diventare neutrale come l'Austria e la Svizzera.
Ma dal punto di vista delle acquisizioni territoriali, quali sono gli obbiettivi di Putin?
In pratica tutta o quasi l'Ucraina alla sinistra del Dnieper? O anche al di qua del Dnieper, p.e. Kherson? Dimenticavo Mariupol, sul Mar d'Azof conquistata con una dura battaglia.
Insomma, si vorrebbero indicazioni precise. Forse gli americani in via riservata ce l'hanno.
Finché esiste la Nato un esercito europeo è impossibile. I membri della Nato faticano a completare il minimo indispendabile, dal punto di vista numerico. Dove troverebbero i soldati per un doppione che si chiamerebbe "esercito europeo"? Un siffatto esercito sarebbe poi sotto il comando di chi?
La spesa per il "riarmo" va vista soprattutto nell'ottica nazionale: un afflusso di denaro utile a colmare le lacune delle forze armate italiane, che non sono poche.
Come ho scritto nel precedente articolo “Non avrete nulla e noi saremo felici”, hanno prodotto in diretta un motivo, e il presidente Trump mi pare che si sia ben prestato a ciò, per armarsi … e fare partire futuramente i propri cittadini per la guerra. Non solo … ma hanno trovato anche un motivo per espropriare i cittadini europei dei loro risparmi. Come si vede, tutto quello che avevo intuito allora si sta avverando.
Quindi non si tratta di reale rottura fra gli europei e gli americani, ma di finta rottura concordata fra il presidente Trump e i vertici della UE (che a mio avviso obbediscono entrambi ad ordini superiori) per far avanzare l´agenda globalista che ha lo scopo di sottrarre ogni ricchezza ai cittadini europei attraverso delle false pandemie e che ora viene perseguita con lo spauracchio (reale) della guerra (non dimenticando la menzogna “green”).
E quindi a me sembra che si stia creando una situazione simile a quella ucraina dove la popolazione che ha sostenuto inizialmente, senza immaginare minimamente quali sarebbero state le conseguenze per loro, i propositi del regime Zelensky, é andata a finire al fronte a farsi macellare.
E come prova di quanto ho affermato porto questa ultimissima notizia:
https://english.almayadeen.net/news/politics/trump-considers-moving-35-000-us-troops-from-germany-to-east (in inglese)
dove si dice che il presidente Trump, insoddisfatto dei suoi partner europei (che dice lui: “Stanno pensando ad iniziare una guerra”) sta pensando di “spostare 35.000 soldati americani, forse proprio in Ungheria”. Sì, avete capito bene. Il presidente Trump non vuole riportarli a casa negli Stati Uniti come sarebbe logico che fosse in presenza di partner inaffidabili, ma proprio li vuole mandare (forse) in Ungheria.
E qui sorgono delle domande sul perché (forse) in Ungheria...
https://www.marcotosatti.com/2025/03/12/rearm-europe-unaltra-versione-aggiornata-del-non-avrete-nulla-e-noi-saremo-felici-una-opinione/
https://www.facebook.com/share/v/1QSR9h5Hwt/..." ma quando arriva l'ambulanza,?" conclude Travaglio; come dargli torto ? Questa UE sta dando fuori di testa ogni giorno di più, siamo in una dittatura di pazzi da legare, al cui confronto non reggono i dittatori del secolo scorso. Questi qui vogliono scatenare una guerra atomica, vanno fermati subito, prima che sia troppo tardi, sveglia italiani! "L' Italia s'è desta"? come diceva Mameli, oppure dorme il sonno profondo di un incubo da cui potremmo non svegliarco piu? almleno non in questa vita, visto che ci vigliono far vaporizzare col l' atomica...non gli è bastata la campagna vaccinale, non gli bastano i cambiamenti climatici, le città prigione dei 15 minuti. siamo all'anticamera dellapocalisse nucleare?
Economia
La Volkswagen produrrà armi. La UE riporta l’industria ai tempi dei nazisti
https://www.renovatio21.com/la-volkswagen-produrra-armi-la-ue-riporta-lindustria-ai-tempi-dei-nazisti/
L'imperativo : "sfoltire" (gli altri) tanto loro avranno sempre un Olimpo.
Condivido per intero e magno cum gaudio!
Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene. E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.
Don Fabrizio, Il Gattopardo, 1963 Italia-Francia, un film diretto da Luchino Visconti
"Dove troverebbero i soldati "....
Risposta:
forse in tutte quelle giovani braccia traghettate dall'Africa, dal Pakistan, dalla Tunisia,ecc. ecc?
Mi sembra che VP abbia già risposto senza spendere troppe parole, fotografato a Kursk in impeccabile divisa mimetica, altro che le stinte magliette dello gnomuncolo quasi omonimo, sento puzza di bruciato, si salvi chi può.
https://edition.cnn.com/2025/03/12/uk/solong-captain-russian-stena-north-sea-crash-intl-gbr/index.html
cito:
"LA RISPOSTA ALLA POSIZIONE DI MATTARELLA"
"Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha detto al primo ministro britannico Keir Starmer che non intende partecipare alla videoconferenza della "coalizione dei volenterosi" degli Stati membri dell'UE sull'Ucraina a causa di un disaccordo con l'ordine del giorno dell'incontro, ha riportato il quotidiano Repubblica, citando fonti del governo italiano.
"Le ultime azioni del primo ministro (italiano) hanno irritato altre cancellerie dell'UE, Parigi e Londra. Meloni ha chiarito a Starmer che non parteciperà alla chiamata "volontaria" di sabato a meno che l'ordine del giorno, attualmente incentrato sulla possibilità di inviare contingenti di peacekeeping a Kiev, non venga modificato. Solo se il tema del summit cambia e si espande per includere questioni di difesa in generale, potrà cambiare idea e apparire in video", afferma l'articolo della pubblicazione.
Come ha scritto il quotidiano La Stampa, anche Meloni non intende partecipare all'incontro per motivi di principio."
Meloni valuta partecipazione a call Starmer (e maggioranza si spacca in Ue)
Roma, 12 mar. (askanews) – Giorgia Meloni non ha ancora deciso se parteciperà alla video-conferenza dei “volenterosi” convocata per sabato prossimo dal primo ministro britannico Keir Starmer. La questione è legata all’agenda del summit, su cui ancora gli sherpa sono al lavoro. Se si parlerà di sicurezza e difesa europea in senso ampio – sottolineano fonti di Palazzo Chigi – la premier interverrà, se invece l’obiettivo è discutere solo dell’eventuale invio di truppe europee in Ucraina, non si collegherà. Del resto, viene ricordato, Meloni ha più volte detto di ritenere “complessa e meno efficace” questa opzione e se al summit dei vertici militari di Parigi l’Italia ha partecipato è stato solo con la qualifica di ‘osservatore’. Cosa che non è possibile quando a riunirsi sono i leader.
Del tema della difesa europea oggi ha parlato, al question time, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sottolineando – tra le altre cose – che “il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici”. Una posizione su cui, assicurano le fonti, c’è “piena condivisione” con la premier.
A Palazzo Chigi Meloni ha incontrato oggi il primo ministro olandere Dick Schoof. Non è invece prevista a breve una missione a Washington per incontrare Donald Trump. Secondo quanto risulta da alcune fonti, ci sarebbero stati contatti per fissare un incontro alla Casa Bianca ma al momento non si sono concretizzati. “Si sono già visti due volte, è stata l’unica leader europea all’Inauguration day. Prima o poi si vedranno, ma non c’è fretta”, assicurano dal suo entourage. Intanto la premier lavora al discorso che terrà al Senato martedì pomeriggio (alla Camera mercoledì mattina), nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì a Bruxelles. Nel suo intervento, Meloni toccherà i temi della competitività (che è il punto centrale del summit) ma naturalmente anche quelli di stretta attualità: l’Ucraina e la difesa europea. Argomenti delicati per la maggioranza, con la Lega e Matteo Salvini che stanno tenendo una linea nettamente diversa (e contraria) rispetto a quella dell’esecutivo. Per questo – secondo quanto si apprende – è in corso una ‘trattativa’ sulla risoluzione che sarà presentata dalla maggioranza. “Ma non c’è e non ci sarà un problema Lega”, garantiscono fonti di governo.
Le divisioni nella maggioranza sul tema dell’Ucraina e della difesa sono però state certificate oggi (ma non è una notizia), all’Europarlamento, che ha dato il via libera non vincolante alla risoluzione a favore di una difesa europea. Si sono espressi a favore tutti i deputati presenti di Fdi (22 su 24), appartenenti al gruppo dei Conservatori (Ecr), che invece si è spaccato in tre, con metà dei suoi membri favorevoli e l’altra metà contraria o astenuta. Tutti favorevoli anche gli eurodeputati italiani presenti del Ppe (otto su nove, sette di Fi e uno della Svp), mentre quelli della Lega (presenti sette su otto) hanno votato tutti contro, insieme a tutto il loro gruppo, i “Patrioti per l’Europa”.
I Fratelli d’Italia si sono invece astenuti su un’altra risoluzione, relativa al sostegno all’Ucraina. “La maggioranza – viene precisato – ha sempre votato, in ogni occasione, a favore dell’Ucraina. In questo caso il testo della risoluzione aveva un’impronta politicizzata, contro gli Usa, che non è opportuna in un momento in cui è necessario lavorare per far cessare un conflitto che va avanti da troppo tempo. E del resto anche l’ipotesi di una tregua, su cui ieri è arrivato il sì di Kiev, ha influito nella valutazione. Per questo è stata decisa l’astensione, in piena coerenza con la posizione del governo e del partito”.
PUTIN SI ALLA PACE, MA DURATURA
Sta accadendo quello che avevamo previsto: Putin invece della tregua - che sostiene essere una maniera per l'Ucraina per riarmarsi - propone una pace duratura. Media e capi di Stato globalisti cercano di far passare il messaggio che Putin non vuole la pace.
Interessante vedere come questa notizia viene data in maniera differente (addirittura, in certi casi, opposta: "sì a tregua" vs "Mosca boccia la tregua") da quattro agenzie di stampa: Adnkronos, ANSA, AGI e Reuters; immaginiamoci dai media...
P.S.: come al solito, l'ANSA la meno obiettiva. Addirittura 'rincara' la dose verso la Russia citando un 'affondo' della Zakharova che, però, in realtà ha solo risposto così a Mattarella (quello sì definibile come "affondo"): "Le affermazioni del presidente italiano Sergio Mattarella secondo cui la Russia minaccia l'Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità".
Ma Londra non si era smarcata dai giuochi?
Ma questo famoso "riarmo" europeo, che solleva un autentico terrore qui sul blog, non corrisponde alla richiesta di Trump, secondo il quale l'Europa deve spendere assai di più per la sua difesa? L ' America non vuole più metterci i soldi, che non ha. Allora, perché agitarsi tanto?
L ' esercito europeo è poi un semplice flatus vocis.
Sulle effettive intenzioni dei russi, sarei cauto. Non hanno ancora nominato tutti i territori ucraini che vorrebbero acquisire. Si parla ufficiosamente di Kherson e di altre piccole zone russofone all'interno dello Stato ucraino.
Se davvero avanzeranno richieste del genere, la pace sarà impossibile e il rischio di una guerra europea sempre più concreto.
Che la proposta di tregua provvisoria di 30 giorni fosse l'ennesima trappola ai danni della Russia lo avevano capito anche i criceti ubriachi. Non quelli che hanno l'elmetto sul comodino e fanno la guerra dai loro divani. Quelli sono una categoria a parte.
Ma piaccia o meno, Trump, Zelensky, Von der Leyen, Macron e compagnia hanno preso una badilata sui denti. Basta vedere la reazione di Zelensky alle parole di Putin di poco fa: “Il dittatore russo Vladimir Putin vuole respingere la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco di 30 giorni con l’Ucraina. Per riuscirci, pone richieste impossibili”.
Ricapitolando: Putin ha fatto sapere che è disposto anche a discutere una tregua temporanea, a patto che venga data la sicurezza che porti a un accordo definitivo. Per raggiungere questo obiettivo ovviamente bisogna smetterla di amare Zelensky e pensare solo a come riprendere la guerra dopo la fine dei 30 giorni. Inoltre, a mio avviso giustamente, dice che è necessario discutere della cause che stanno alla base di questo conflitto.
Tradotto in soldoni oggi Putin ha detto che la Russia è stanca di essere presa per il culo e che è disposta anche a un cessate il fuoco di 30 giorni purché porti a un accordo definitivo. La reazione dei cretini che governano in occidente, soprattutto quelli europei, è stata in larga parte di sdegno e indignazione. Putin dice che bisogna parlare e loro dicono che non va bene perché la Russia non vuole la pace. Vedete che cortocircuito cerebrale?
La realtà è che tutti si aspettavano un no secco dal Cremlino. È arrivata invece un'apertura che sbugiarda l'intenzione che c'era dietro i 30 giorni di tregua: ovvero riarmare e riorganizzare l'esercito di Zelensky. Piaccia o meno signore e signori, questo è un altro scacco matto. L'ennesimo scacco matto a una classe dirigente incompetente, guerrafondaia, in malafede e con un livello di comprensione inferiore rispetto anche a quella di un criceto ubriaco e sotto l'effetto di fentanyl.
T.me/GiuseppeSalamone
Concordo. Spero che la Russia non si lasci infinocchiare di nuovo (Minsk I e Minsk II). Non dir gatto finché non ce l'hai nel sacco.
Commento firmato Giuseppe Salamone: delirante. Solo polemico, senza un'analisi degna di questo nome e anche offensivo nel linguaggio.
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